Danza a Sa Manifattura, tre prime assolute per chiudere in bellezza il festival Find43
Venerdì e sabato a Cagliari gli appuntamenti conclusivi del festival premiano la nuova generazione di coreografi: prime assolute di Pierandrea Rosato, Manolo Perazzi, Flavia Dule e Beatrice Guastalla
CAGLIARI. Venerdì 28 e sabato 29 novembre Sa Manifattura di Cagliari ospiterà l’evento conclusivo del festival FIND 2025, due giornate multidisciplinari dedicate alla danza d’autore che uniscono impegno sociale, sperimentazione artistica ed eccellenza coreografica italiana.
La programmazione di venerdì prende il via alle 10.30 con FIND RAGAZZI e lo spettacolo “Il Voliciclista”, una coproduzione ASMED-Balletto di Sardegna e Nymphaea Rubra. Ideato e diretto da Senio Dattena il lavoro, che è un inno alla speranza e all’impegno ambientale, è interpretato dallo stesso Dattena, con Sara Perra e Luana Maoddi. Lo spettacolo narra di un vecchio aviatore che, assemblando rottami di bicicletta, costruisce una macchina volante leonardesca per sorvolare un mondo devastato dalla catastrofe ecologica.
Alle 21, Res Extensa, in arrivo dalla Puglia, in Sala Officine presenta Lay Bare, per la creazione e interpretazione di Antonella Albanese e Cassandra Bianco, realizzata in collaborazione con Porta d’Oriente – Centro Nazionale di Produzione per la Danza. Una ricerca interiore, un’esperienza meditativa e un modo per comprendere quali siano le ferite più dolorose e immaginare un percorso di rinascita, insieme.
A seguire, sarà proclamata la Coreografia vincitrice del bando IndipenDanse, un palcoscenico per la danza contemporanea emergente, con il sostegno del Bando IndipenDanse e in collaborazione con il Festival Corpi in Movimento e Interagendo di Sassari.
Il vincitore, Pierandrea Rosato, porta in prima assoluta dalla Puglia “Carusə, fortuna nel (ri)morso”. Ispirato al tarantismo e agli studi di De Martino, il lavoro interpretato da Gabriele Scarcia attualizza il rito del rimorso come un “endorcismo” che integra e trasforma le energie nascoste che affliggono il corpo contemporaneo, sognando una liberazione tramite la danza.
Quindi Mario Coccetti presenta “The Great Cucumber”, un solo coreografico distopico e futuristico. Interpretato da Sofia Zanetti, lo spettacolo affronta con ironia e spietatezza il tema della fallocrazia, esplorando i meccanismi dispotici del potere e la violazione della libera espressione.
La programmazione del sabato 29 novembre alle 21 in Sala 207 propone due prime assolute firmate in coproduzione dal Balletto di Sardegna con il sostegno del MIC e della Regione Autonoma della Sardegna. La prima è “Reloading…” di Manolo Perazzi, realizzata insieme a Sara Catellani e Stefano Roveda, che sono gli interpreti. Lo spazio scenico simula un videogioco in cui, attraverso parola e movimento, si crea un mosaico di memorie generazionali. Il lavoro interroga la possibilità di liberarsi dalle costrizioni invisibili che guidano i nostri movimenti. La seconda prima è “Hito 人” di Flavia Dule e Beatrice Guastalla, che firmano coreografia e interpretazione. Ispirato al kanji giapponese Hito (persona), lo spettacolo celebra l’essenzialità dell’aiuto reciproco. Due corpi esplorano l’equilibrio dinamico tra il bisogno di sostegno e la ricerca di un proprio cammino in un gioco di fiducia. Sabato un apposito spazio sarà in particolar modo dedicato alla Videodanza. Entrambe le serate si concluderanno con l’Aperidanza 2025 SOLOS di Amorphe-Maya Inc, un momento di socialità e approfondimento artistico.






