Alghero: Nuovo bando pescatori Area marina protetta capo caccia

 Si comunica agli operatori della piccola pesca artigianale che operano professionalmente all’interno dell’ Area Marina Protetta che, nell’ambito dei propri compiti istituzionali e in riferimento al programma PO FEAMP 2014-2020 (Misura 1.40 – Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili – Raccolta, da parte di pescatori, di rifiuti dal mare) l’Ente Gestore dell’Area Marina Protetta ha attivato un’azione di recupero rifiuti marini e un monitoraggio dell’impatto dei rifiuti sulla pesca esercitata dagli operatori in Area Marina Protetta, per la quale si richiede la collaborazione dei pescatori. 

Tale attività riguarda esclusivamente le imbarcazioni afferenti alla marineria della piccola pesca di Alghero, che da decreto istitutivo hanno diritto all’esercizio della pesca all’interno dell’Area Marina Protetta. 

Tutti i dettagli per la partecipazione e la domanda di partecipazione sono di seguito allegati. 

– allegato-domanda2021.pdf 

– Avviso2021.pdf 

La domanda di partecipazione dovrà pervenire secondo una delle seguenti modalità: 

  • • in busta chiusa presso l’ufficio protocollo dell’Ente Gestore dell’AMP, Azienda Speciale Parco di Porto Conte Località Tramariglio S.P. 55 – 07041 Alghero, tramite servizio postale, corriere abilitato o a mano; 
  • • tramite posta elettronica certificata: [email protected] 

Nel plico o nel corpo della posta elettronica dovranno essere riportati le generalità del mittente e la seguente dicitura: “CONTIENE DOMANDA DI PARTECIPAZIONE PER LE ATTIVITA’ DEL PROGETTO A PESCA DEL RIFIUTO DELL’AREA MARINA PROTETTA CAPO CACCIA – ISOLA PIANA” 

Scadenza per la presentazione delle domande: ore 11:00 di lunedì 15 Febbraio 2021 




C. Mulas (FdI Alghero) – Sinistra, Capo Caccia e Piano Casa

Capo Caccia, Mulas (FdI): sinistra talebana
Cosa c’entra il Piano Casa al vaglio del Consiglio Regionale sardo con quanto successo a Capo Caccia? Ve lo diciamo subito: un bel niente.

Come ha detto il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Francesco Mura, per la sinistra quella contro lo sviluppo è una guerra santa. La loro religione di decrescita non ammette ragioni o ragionamenti: esistono i dogmi delle sacre scritture del loro ppr e basta.

Le reazioni al caso Capo Caccia, pur con tutte le cautele necessarie, hanno ricordato una volta ancora tutti i tic del pensiero di sinistra, fatto di menzogne capziose, giustizialismo forcaiolo, odio a prescindere per gli imprenditori e quindi nemico dei lavoratori e dei sardi in generale.
Nei comunicati e nelle interrogazioni la sinistra si sostituisce alla magistratura, emettendo sentenze ben prima che vengano vagliate le prove, in spregio a ogni legge e buon senso.
Chi come noi è garantista non può accettare un simile comportamento.

Ancora, quel che è peggio è che la sinistra, in assenza di ragioni, cerca di attaccare il Piano Casa della Giunta Regionale parlando di qualcosa che non c’entra un bel niente.
Il nuovo Piano Casa è una riforma necessaria per adeguare le strutture presenti sulla costa ai nuovi standard energetici, estetici e dell’ospitalità. Questo passo in avanti è necessario per lo sviluppo economico sardo e anche per la reale conservazione del patrimonio ambientale. Come abbiamo detto più volte, chi cerca di descrivere ambiente e sviluppo come inconciliabili incorre in un errore  esclusivamente ideologico. È utile ricordare che la  Sardegna è la prima regione italiana per coste non edificate e la densità del costruito su tutto il suo territorio è tra le più basse d’Italia.

Al contrario di una certa  sinistra radicale, i sardi conoscono l’importanza di nuovi investimenti per creare sviluppo e posti di lavoro.
La sostenibilità dello sviluppo sta proprio in questo: conciliare la salvaguardia dell’ambiente con le attività umane e la crescita economica.

Christian Mulas, Capogruppo Fratelli d’Italia Alghero, Presidente V Commissione




PIANO CASA E CAPO CACCIA SONO COSE DIVERSE, TEDDE (F.I.): BASTA CON LE POLEMICHE POLITICHE CAPZIOSE E I PREGIUDIZI IDEOLOGICI. IL PD AVRA’ OCCASIONEDI PROPORRE IN AULA LE CORREZIONI AL PIANO CASA.

Alghero, 14 dicembre 2020 – “Le polemiche politiche capziose non contribuiscono a risollevare le sorti della Sardegna. Il PD affronti nel merito i problemi”. Così l’ex sindaco di Alghero Marco Tedde commenta il comunicato del capogruppo del PD in Consiglio regionale Gianfranco Ganau che ha associato il disboscamento delle aree limitrofe all’hotel Capo Caccia, che in questi  giorni ha provocato forti polemiche e contrapposizioni, al Piano Casa che il Consiglio regionale si accinge a discutere. Secondo l’esponente del PD i proprietari dell’hotel in attesa del Piano Casa, che a suo dire devasterà le coste, avrebbero disboscato per poter poi edificare realizzando scempi. “Una tesi –commenta Tedde- strumentale e priva di credibilità che suo malgrado pone il Capogruppo PD sulle stesse posizioni ideologicamente pregiudiziali di quegli esponenti politici e di quelle associazioni ambientalistiche che uccisero in culla la legge urbanistica di Pigliaru nel 2018. Legge che prevedeva la realizzazione di volumetrie nei 300 metri per migliorare le strutture alberghiere, così come le prevede il Piano casa di Solinas”. Secondo l’ex sindaco di Alghero il Piano Casa della Giunta Solinas nella fascia dei 300 metri prevede cose di buon senso. Nessun nuovo albergo, ma solo la possibilità per hotel vecchi di 50 anni di adeguare le proprie strutture per affrontare il mercato turistico in modo competitivo e attivare flussi turistici nei periodi di spalla. Se questo non fosse consentito queste strutture ricettive già vecchie continueranno a occupare la fascia dei 300 metri dalla costa, ma avrebbero serie difficoltà a creare occupazione e ricchezza diffusa. “Se si leggesse anche superficialmente il nuovo Piano Casa –sottolinea Tedde- si capirebbe che punta a migliorare la qualità architettonica del patrimonio edilizio esistente, a incentivare l’utilizzo di materiali locali e di fonti di energia rinnovabile e a migliorarne la sicurezza strutturale.” Tedde suggerisce al  PD e all’on. Ganau  di tenere a mente la triste fine che fece la legge urbanistica di Pigliaru, bersagliata dal più becero integralismo urbanistico, e di lavorare per migliorare il Piano casa di Solinas, proponendo integrazioni e modifiche. Ma sempre intervenendo sui contenuti e sul merito dei problemi. “Diteci come lo fareste voi ed emarginate le polemiche capziose che non aiutano a sciogliere i nodi dello sviluppo dell’isola –chiude Tedde-.”




Capo Caccia, l’Amministrazione non esiterà a costituirsi Parte Civile. Al Comune di Alghero nessuna richiesta di autorizzazione per operazioni di rimozione di essenze

Alghero, 9 dicembre 2020 – È di questi giorni la notizia del sequestro da parte del corpo forestale dell’ex Hotel Capo Caccia, anche riportato da diverse testate giornalistiche, con annessa documentazione fotografica, che palesa, una quanto meno “eloquente” immagine del promontorio dove sorge il complesso, chiaramente interessato da un disboscamento di poco più di mezzo ettaro di essenze arboree di varie tipologie.
Fin da subito l’Amministrazione attraverso il dirigente competente, in costante contatto con Sindaco  e Assessore, ha stretto i contatti con gli enti interessati, al fine di fare immediatamente chiarezza sull’operazione in corso.
Per quanto riguarda eventuali autorizzazioni di competenza dell’Amministrazione comunale relativamente alla società proprietaria dell’area oggetto di sequestro, esistono due richieste effettuate tramite modello F 13, cosiddette “giorni zero” o “edilizia libera”, relativi alla demolizione senza ricostruzione di un muretto di delimitazione all’interno dell’area di proprietà e la richiesta di manutenzione straordinaria delle piazzole prendisole, scivolo ed alaggio di piccole imbarcazioni, e pontile fisso, che tra l’altro risulta sospesa.
Relativamente all’aspetto ambientale, quindi legato alle eventuali operazioni di disboscamento, non risultano richieste di autorizzazione di alcun intervento, e quindi provvedimenti di rilascio del Servizio Tutela del Paesaggio del Comune di Alghero, ovviamente per la parte che gli compete; così come non esistono richieste di autorizzazioni per la rimozione di essenze o alberate interessate da vincoli particolari all’ente preposto, in questo caso il Corpo Forestale.
Alla luce di questi eventi, il nostro Servizio provvederà all’azione di vigilanza edilizia, collaborando e mettendosi a disposizione dell’ autorità giudiziaria.
L’Amministrazione comunica altresì che, qualora venga rilevata l’ipotesi di danno ambientale non esiterà a costituirsi Parte Civile in un eventuale processo, perché è ferma la condanna per azioni così gravi, soprattutto perché perpetrate senza alcuna autorizzazione, e senza nemmeno dimostrare un minimo di sensibilità ambientale e paesaggistica, che dovrebbe essere prioritaria in contesti unici, ancor di più quando si tratta di interventi di riqualificazione.




Comunicato sui lavori Euro Hotel Capo Caccia

In riferimento ai lavori di cui in oggetto il Presidente del Parco Naturale Regionale di Porto Conte Raimondo Tilloca dichiara:

 

“Riguardo la vicenda relativa al taglio di essenze arboree nell’area del Parco Naturale Regionale di Porto Conte, in località Punta del Quadro, preme evidenziare che quanto realizzato è oggetto di indagine di Polizia Giudiziaria e perciò è nostro dovere attendere gli esiti di tali indagini restando a completa disposizione degli organi inquirenti. Per quanto attiene le autorizzazioni, il Parco, nel ribadire la propria competenza nelle materie ambientali, sottolinea che non ha provveduto a rilasciare alcuna autorizzazione, comunicando alla proprietà (in data febbraio 2020) l’esigenza di una formale attivazione presso gli uffici Suape del Comune di Alghero di apposita procedura corredata da dettagliato piano agronomico con evidenza delle modalità attuative da porre in essere e conseguenti eventuali misure di mitigazione sui potenziali impatti generati dall’attività in argomento sugli habitat prioritari. Le medesime precauzioni sono state richieste con riferimento ai soli tagli colturali autorizzati riguardanti esclusivamente le alberate, prive di alcun valore conservazionistico, che costituivano oggettivo pericolo per l’incolumità delle persone e dei fabbricati.  Della questione in argomento sarà riferito nel corso della riunione dell’Assemblea del Parco già convocata per il giorno 16 dicembre”.

 

il Presidente

Raimondo Tilloca

 




Alghero, opposizione: Scempio ambientale a Capo Caccia, si faccia chiarezza.

Il Sindaco, il Presidente e il Direttore del Parco di Porto Conte, riferiscano con urgenza al Consiglio Comunale e all’assemblea del Parco in merito allo scempio realizzato a Capo Caccia, dove vi è stata una imponente trasformazione del territorio con l’abbattimento di ginepri secolari e conifere, un disboscamento totale irreversibile su un’area di 6000 metri quadri di assoluto pregio paesaggistico e di tutela assoluta.

Il Sindaco presenti immediatamente un resoconto sul ruolo del Comune e del Parco in questa vicenda. Non vesta anche ora, come abilmente fa con tecnica collaudata, il ruolo del “commentatore qualunque” che mostra una pallida indignazione.

Il Sindaco faccia chiarezza su come sia stato possibile realizzare questo danno incommensurabile al nostro territorio in assoluta tranquillità, senza che nessuno si sia preventivamente allarmato, senza nessun controllo e senza, a quanto da lui stesso dichiarato, nessuna autorizzazione.

Ci saremmo aspettati dal primo cittadino non un comunicato sterile, ma la valutazione delle condizioni magari per una indagine interna, o comunque una spiegazione dettagliata dell’accaduto; ma come suo solito, niente, solo una nota che poteva essere emanata da un qualunque cittadino disinformato e senza responsabilità.

Eppure, ricordiamo Conoci che qualche anno fa invocava a gran voce, indignato, nella veste improbabile di antesignano di Greta, il salvataggio delle palme cittadine irrecuperabili e piagate da anni dal punteruolo rosso, scagliarsi anche contro le associazioni ambientaliste. Fatte le proporzioni, ci saremmo aspettati un ruolo più attivo e pragmatico in occasione di questo vero e proprio disastro ambientale sul quale chiediamo sia fatta chiarezza subito.
I gruppi di opposizione già dalle prossime giornate presenteranno interrogazione urgente.

F.to

Per Alghero: Mario Bruno, Gabriella Esposito, Pietro Sartore;

Futuro Comune: Raimondo Cacciotto, Ornella Piras;

PD: Mimmo Pirisi;

Sinistra in Comune: Valdo Di Nolfo;

Movimento Cinquestelle: Graziano Porcu, Roberto Ferrara.




Comunicato stampa – Caccia in deroga al cinghiale, entro il 15 agosto le domande per le zone infette

SASSARI, 17 LUGLIO 2019 – Caccia in deroga al cinghiale, entro il 15 agosto le domande per le zone infette

I cacciatori interessati ad esercitare la caccia grossa in deroga per il selvatico nelle zona infette dalla Peste suina africana, devono trasmettere apposita richiesta al Servizio Veterinario della ASSL competente per territorio. Da questa stagione venatoria, infatti, non è consentito il rinnovo dell’autorizzazione rilasciata nell’annata precedente. Pertanto le istanze per ottenere una nuova autorizzazione e la documentazione allegata, devono essere inoltrate improrogabilmente entro il 15 agosto al Servizio Veterinario di Sanità Animale competente per territorio che, a sua volta, le trasmette all’Ispettorato del Corpo Forestale per il parere di competenza.

La documentazione è disponibile presso i Servizi Veterinari di ciascuna ASSL o si può scaricare dal sito della Regione Autonoma della Sardegna.

Nella stagione venatoria 2018-2019 sono state istruite 663 pratiche per la caccia in deroga. Questa documentazione ha consentito l’autorizzazione di: 28 compagnie di caccia nel territorio della ASSL Cagliari; 118 compagnie nel territorio della ASSL Lanusei; 267 compagnie nel territorio della ASSL Nuoro; 159 compagnie nel territorio della ASSL Sassari; 91 compagnie nel territorio della ASSL Olbia.

«La collaborazione dei cacciatori nell’attività di campionamento dei cinghiali abbattuti, la cosiddetta sorveglianza attiva, è stata importantissima – afferma il coordinatore unico ATS Sardegna per la Peste suina africana, Francesco Sgarangella. Un’attività definita strategica anche da parte degli ispettori CE che prima hanno monitorato lo stato di avanzamento del piano di eradicazione del virus della Psa in Sardegna e poi hanno incontrato le associazioni venatorie che, ancora una volta, dimostrano una forte coesione e motivazione nel perseguire l’obiettivo dell’eradicazione del virus».

Durante la scorsa stagione venatoria, le compagnie di caccia che hanno conferito 12.716 campioni sanitari, di cui 5.582 prelevati all’interno della zona infetta per il selvatico: dalle campionature sono emersi 5 casi di cinghiali virus-positivi rispetto ai 22 dell’annata venatoria precedente, una tendenza in forte diminuzione.

Inoltre, è in corso dal mese di marzo l’attività di sorveglianza passiva basata sulla ricerca di cinghiali morti all’interno degli istituti di protezione faunistica limitrofi alla aree di caccia in cui sono state riscontrate le positività al virus.

«Considerato il breve periodo di caccia al cinghiale – conclude Sgarangella – è fondamentale la collaborazione del mondo venatorio affinché, in qualsiasi periodo dell’anno, vengano segnalati ai Servizi Veterinari i ritrovamenti di cinghiali morti. Oggi siamo in grado di rilevare la presenza del virus anche dopo diversi mesi dal momento del decesso dell’animale e possiamo raccogliere un buon numero di informazioni sia sul cacciato che nell’ambito della sorveglianza passiva. Dati che ci consentono di monitorare il processo di eradicazione del virus con sempre maggiore accuratezza».




01 Insula Events – Grande boxe a Sassari con Tore Erittu a caccia del titolo italiano massimi leggeri nella rivincita sul ring contro lo sfidante Maurizio Lovaglio

30 marzo 2019, spazio Promocamera di Sassari

LO SPORT DIVENTA SPETTACOLO CON INSULA EVENTS

 Maurizio Lovaglio sfida Salvatore Erittu, la rivincita!

 Un appuntamento atteso cinque anni: il pugile sassarese vuole riscrivere la storia

Cinque anni e 29 giorni dopo Salvatore Erittu torna sul ring per incrociare i guantoni con Maurizio Lovaglio. In palio c’è ancora una volta il titolo italiano dei pesi massimi leggeri, lo stesso assaltato e perso in 23” dal pugile sassarese il 1 marzo 2014. Il 30 marzo 2019 la sfida si ripete, a Sassari nello spazio Promocamera: epica, intensa e carica di motivazioni. Tore Erittu vuole mettere l’ultimo accento su una carriera da superstar del ring, vuole farlo in un match che in pieno Las Vegas style si propone come l’evento dell’anno per la Sardegna della boxe, ma destinato a lasciare il segno sull’Italia della boxe. Un evento griffato Insula Events, organizzato in pina sinergia con il Boxing Team Erittu ed il sostegno di Opi 82 della famiglia Cherchi. Un evento con la boxe sotto i riflettori di una serata immaginata all’insegna dell’enterteinment sportivo. A breve saranno comunicate tutte le informazioni relative all’acquisto tagliandi.

La Federazione italiana, designato Lovaglio come sfidante ufficiale del campione in carica, ha già annunciato quello che a tutti gli effetti ha tutti i connotati per essere considerato l’incontro della stagione. Un vero main event, che come in tutte le più importanti kermesse dedicate alla nobile arte sarà preceduto da una serie di incontri aventi come protagonisti pugili dilettanti e professionisti, interessanti tappe di una escalation dettata dal cartellone che avrà il suo culmine nel match fra Erittu e Lovaglio. Sul ring saliranno fra gli altri Gianmario Serra, vincitore di vari titoli a livello nazionale e dilettantistico, e Matteo Lecca, pugile  professionista che ambisce al titolo italiano pesi Gallo, entrambi appartenenti alla Gymnasium Boxe Sassari. E ancora Gabriele Cossu, pugile del Boxing Team Erittu e vincitore del campionato Italia Elite pesi Gallo 2017, e Andrea Aroni dell’Accademia Boxe Mario Moretti. In avvicinamento al match saranno comunicati nel dettaglio i nomi degli altri match in cartellone mentre la serata sarà impreziosita dalla presenza di un ospite a sorpresa.

 

Salvatore Erittu: «Senza questa sfida probabilmente avrei appeso i guantoni al chiodo, ma ora non vedo l’ora di salire sul ring e disputare questo ultimo grande e straordinario incontro. Salire sul ring perché circa cinque anni fa ho lasciato un discorso in sospeso, voglio riprenderlo e scrivere un altro finale a quella storia. Ho 38 anni, ho una società, sono un allenatore, essere anche atleta e svolgere un doppio ruolo non è una cosa semplice, occorrono incastri complessi e il tempo non è mai abbastanza. Questo sarà il futuro, ma non nell’immediato perché ho un obiettivo e voglio raggiungerlo. Mi alleno un po’ con Manuel Marras e un po’ a Olbia con Simone Maludrottu: il dispendio di energie psicofisiche è grande, faccio tanti sacrifici ma l’idea di confrontarmi con chi mi ha battuto in un momento difficile e particolare della mia carriera è ciò che mi spinge a dare il massimo, andare avanti e salire sul ring il 30 marzo deciso a lasciare il segno. Il 1 marzo del 2014 arrivavo all’appuntamento dopo la morte di Alberto Mura, mentre Maurizio Zennoni lottava con un brutto male: andare ko dopo 23” è stato per me distruttivo. Oggi però affrontare di nuovo Maurizio Lovaglio è come affrontare mie paure, è come confrontarmi con me stesso. Su questo pensiero ho forgiato la mia autostima, la stessa che mi ha guidato alla conquista dei successi in carriera. Sono consapevole della difficoltà del match e dei rischi che corro, Lovaglio non è avversario da sottovalutare: ha un colpo davvero incisivo in canna, è la sua caratteristica. Io però sono abituato guardare in faccia le mie paure e a batterle. Sono abituato a metterci la faccia. Comunque vada sarà un successo. Sono speso salito sul ring più per gli altri che per me stesso, stavolta invece vado contro tutto e tutti: chi mi conosce sa che voglio chiudere da vincente, sa che voglio mettermi in discussione. Già questo sarà una grande vittoria, a prescindere dall’esito del match. Tutto avrà un bel sapore, e sarà bello. Sono già quattro mesi che mi tengo in forma e mi alleno con tutto me stesso. Ora il lavoro sviluppato prevalentemente sulla forza e resistenza con il crosfitter e preparatore Antonio Milocco si sposta sulla parte pugilistica, sulle specifiche della tecnica da affinare con Simone Maludrottu, i GB Martellini di Olbia e Manuel Marras. Non vedo l’ora di salire su quel ring in una giornata da ricordare per me, per il mio avversario, per i pugili che incroceranno i guantoni per tutto il grande pubblico che assisterà ad una grande evento di sport».

Ufficio Stampa – Insula Evnts




Sardegna, incontro pubblico sulla caccia con il sen. Bruzzone (Lega), venerdì 7 a Tramatza (Or)

Roma, 5 dic. – “Il futuro della caccia e della pesca in Sardegna”. Questo il titolo dell’incontro pubblico che si svolgerà venerdì 7 dicembre alle 18.00 nell’Hotel L’Anfora di Tramatza (Or) alla presenza di Francesco Bruzzone, Senatore della Lega, vice presidente XIII Commissione “Territorio e Ambiente” di Palazzo Madama, responsabile federale del dipartimento Caccia della Lega. L’incontro fa parte del tour #tralagente promosso dalla Lega sul territorio.

Ufficio Stampa Lega Senato
[email protected]