Villanova Monteleone, domani protagonisti carne e salumi all’incontro con Michelangelo Salis e Antioco Marras

Proseguono i laboratori del gusto di “Chenamos in carrela”: il 9 agosto gli esperti parleranno di tradizione e innovazione, di importanza dell’ambiente e del benessere animale

VILLANOVA. Il piccolo salumificio e le sue peculiarità, le cure particolari sugli insaccati, l’influenza dell’ambiente sui salumi, e l’idea di pensare una qualità delle carni a marchio “Pascoli di Villanova”. Di queste e altre tematiche si parlerà domani (mercoledì 9 agosto) alle 19 al Mercato Civico di Villanova Monteleone nel corso dell’ultimo laboratorio del gusto di “Chenamos in carrela”, dedicato a “Carni e salumi dalla tradizione all’innovazione, l’ambiente e il benessere animale”.

Al fianco dell’enogastronomo Tommaso Sussarello interverranno il maestro salumiere Michelangelo Salis, e il macellaio e salumiere villanovese Antioco Marras. In serata si terrà l’esibizione del “Coro de Iddanoa Monteleone”.

C’è molta attesa intanto per la grande cena che si terrà giovedì 10 agosto in piazza Generale Casula, a partire dalle 18, con i prodotti e i piatti tipici della tradizione villanovese. L’iniziativa è organizzata dalla Proloco di Villanova Monteleone in collaborazione con l’Amministrazione comunale e numerose associazioni, tra le quali il Comitato di San Giovanni, con il finanziamento della Linea d’Azione “Realizzazione di iniziative per la tutela e valorizzazione del patrimonio della cultura immateriale” Progetto Alboergo – Ospitalità diffusa a Villanova Monteleone, nell’ambito dell’investimento 2.1 Attrattività dei borghi finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU. La manifestazione è inserita nel circuito Salude & Trigu promosso dalla Camera di Commercio di Sassari. L’ingresso è libero e gratuito ma occorre prenotare al numero 348/7429762.




COLDIRETTI NORD SARDEGNA. SECONDI IN ITALIA PER NUMERO DI CAPI DI BOVINO DA CARNE. L’IMPORTANZA DEL BANDO PER RIPRODUTTORI

Il bando sui riproduttori e fattrici di qualità pregiata registrati nei libri genealogici o nei registri di razza, per migliorare la produzione e incrementare la qualità delle carni bovine, ha inciso e contribuito concretamente alla crescita del settore (bovino da carne) in Sardegna oggi al secondo posto in Italia per numero di capi, dopo il Piemonte, ed al quarto posto per numero di allevamenti dopo Piemonte, Lazio e Sicilia.
Il patrimonio dei bovini da carne in Sardegna è composto infatti da oltre 100.000 capi (il 10,40% nazionale) e da circa 3.700 allevamenti (8,76% nazionale).
Settore che in 10 anni (2011 – 2021) è cresciuto del 5,7% in numero di capi, mentre gli allevamenti sono diminuiti dello 0,58, a conferma dell’evoluzione, crescita e specializzazione che si è avuta.
“Il bando sui riproduttori ha dato un apporto notevole per il miglioramento della qualità dei bovini da carne portando il settore, non solo numericamente ma anche qualitativamente, ai primi posti in Italia” sostiene Michele Filigheddu, allevatore e dirigente di Coldiretti Nord Sardegna, che con i colleghi si sta preparando per gli appuntamenti fieristici ormai alle porte che stanno riprendendo dopo due anni di stop, come quello nazionale di Bastia Umbra (dal 1 al 3 aprile) e la fiera regionale dei bovini da carne Charolaise e Limousine in calendario il 23 aprile dopo la ripartenza dell’autunno scorso.
Molti allevatori, in attesa del nuovo bando dei riproduttori e fattrici per il quale ha deliberato la Giunta regionale il 24 marzo scorso programmando 3.500.000 euro anche per le domande inevase del 2020, non hanno appunto ancora ricevuto il contributo delle domande dello scorso anno cosi come qualcuno anche degli anni precedenti.
“Oggi per una impresa è fondamentale avere certezze sui tempi di ricevimento dei contributi – afferma il direttore di Coldiretti Nord Sardegna Ermanno Mazzetti -. A soffrire di questa aleatorietà sono soprattutto settori come questo del bovino da carne che negli anni è cresciuto e professionalizzato notevolmente. È diventa vitale in periodi storici come questi in cui la liquidità è vitale dopo due anni di pandemia ed il caro prezzi record delle materie prime che hanno portato i costi di produzione alle stelle. Siamo però fiduciosi, dopo la delibera della Giunta che a breve si possano liquidare le domande arretrate e avere il nuovo bando”.

Ufficio stampa Coldiretti Sardegna