“Casteddos e Fortilesas” tutti i giovedì alle 21.15 su CatalanTV

Dal 9 ottobre il giornalista Salvatore Taras conduce i telespettatori in un viaggio in lingua sarda alla scoperta di alcuni tra i castelli medievali più significativi dell’isola

Si parte da Castelsardo

CASTELSARDO. Inizia da Castelsardo il viaggio televisivo in lingua sarda alla scoperta di alcuni dei castelli medievali più significativi dell’isola. Dal 9 ottobre, il giornalista Salvatore Taras presenta “Casteddos e Fortilesas”, un programma prodotto dalla DB Video Management con la regia di Mauro Fancello, che andrà in onda per dieci puntate tutti i giovedì alle 21.15 su Catalan TV (canale 15).

A Castelsardo, ad accogliere la troupe all’ingresso della Piazza D’Armi sarà la guida Maria Antonia Oggiano, per procedere poi all’esplorazione dei diversi ambienti della struttura. Tra gli intervistati, lo studioso e docente Piero Fattaccio illustrerà alcuni aspetti fondamentali della lingua e della storia castellanese e, Stefania Cimino, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, esporrà l’importante funzione di attrattiva turistica che il monumento detiene oggi per la comunità. Con il suo Museo dell’intreccio, l’edificio storico accoglie ogni anno tra i suoi spazi migliaia di visitatori con mostre, eventi culturali ed esposizioni.

Posizionata sulla costa nord-occidentale della Sardegna, la fortezza medievale di Castelsardo ha avuto un’importanza strategica di grande rilievo. Fondata dalla potente famiglia ligure dei Doria nella seconda metà del XIII secolo con il nome di Castel Genovese, si erge ancora oggi su un promontorio roccioso affacciato sul Golfo dell’Asinara, ed è uno dei castelli più ben conservati della Sardegna settentrionale.

Salvatore Taras

A metà puntata la linea passerà a Baingio Pinna, che presenterà un focus sul castello di Monteleone Rocca Doria. Tra i collaboratori partecipano al progetto il giornalista enogastronomico Giovanni Fancello, con l’obiettivo di approfondire la conoscenza di alcune pietanze tipiche che, ancora oggi, restano forse come eredità di quel periodo non troppo lontano. Quindi il professor Marco Milanese, ordinario di Archeologia medievale dell’Università di Sassari, il quale, pur essendo originario della Liguria, ha partecipato con entusiasmo, impegnandosi a riassumere di buon grado, in numerose puntate, alcune analisi sui monumenti descritti. A impreziosire il format sono le spettacolari immagini aeree realizzate con il drone e i figuranti in costume medievale dell’associazione Giudicato di Torres di Porto Torres.

L’attività è realizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna. Dopo Castelsardo, di settimana in settimana seguiranno Olbia, Burgos, Bosa, Osilo, Alghero, Posada, Sassari, Sanluri e Cagliari.




“Binu de Sardigna” tutte le domeniche su CatalanTV con Salvatore Taras e Maria Giovanna Cherchi

Dal 10 novembre si va alla scoperta delle cantine, dei vini e dei vitigni dell’isola con una particolare attenzione alle innovazioni e al racconto dei territori

Si parte con la Confraternita del Moscato Sorso-Sennori

All’interno una rubrica di approfondimento a cura di Gilberto Arru

Una trasmissione in lingua sarda interamente dedicata alle cantine, ai produttori, ai vini e ai principali vitigni dell’isola con una particolare attenzione alle innovazioni non solo tecnologiche, ma anche relative al marketing e alla promozione. A partire dal 10 novembre, Salvatore Taras e Maria Giovanna Cherchi conducono “Binu de Sardigna”, un programma prodotto dalla DB Video Management con la regia di Mauro Fancello, che andrà in onda tutte le domeniche alle 21 per dieci puntate su Catalan TV.

Il primo appuntamento è rivolto a Sennori e all’oro della Romangia, il moscato, che nella sua denominazione di origine controllata ha raggiunto il ragguardevole traguardo di cinquantadue anni. Ad accogliere le telecamere sarà Michele Soggia in rappresentanza della Confraternita del Moscato Sorso-Sennori, un’associazione di produttori, appassionati vignaioli, degustatori ma soprattutto amici, che negli ultimi decenni ha messo in atto con successo una strategia innovativa per il rilancio di questo vitigno nobile. I confratelli si contraddistinguono per indossare il caratteristico vestiario utilizzato in paese dai vignaiuoli ai primi del Novecento.

Maria Giovanna Cherchi con Angela Pazzola e due confratelli del Moscato Sorso-Sennori; in alto Salvatore Taras e Giorgio Fara

Dopo l’incontro con l’associazione presieduta da Giammario Tosi, Salvatore Taras andrà a conoscere la cantina di uno dei confratelli, Giorgio Fara, che ha fatto della produzione di vini la sua principale attività. Un piccolo excursus alla scoperta della storia e della cultura del territorio lo farà Maria Giovanna Cherchi con una bella intervista ad Angela Pazzola, figlia del grande poeta sennorese.

Tutte le puntate saranno caratterizzate da una rubrica di approfondimento attraverso un’analisi organolettica e sensoriale in lingua sarda delle tipologie di vino a tema, a cura del noto critico enogastronomico Gilberto Arru, coordinatore regionale della guida Vinibuoni d’Italia, insignito quest’anno del Premio giornalistico della Sardegna per l’Enogastronomia.

Gilberto Arru

L’attività è realizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, Bando Imprentas 2023-24, LR 22/2018, art. 22. I prossimi appuntamenti con “Binu de Sardigna” saranno domenica 17 novembre alle 21 alla scoperta della Cantina Gostolai di Oliena e domenica 24 novembre, sempre alle 21, per conoscere le Tenute Soletta di Codrongianos.

Salvatore Taras assieme ai componenti della Confraternita del Moscato Sorso-Sennori