A Pesca di Rifiuti a Sarroch: centinaia di partecipanti per la quarta edizione di un evento in continua crescita

Sarroch, 18 maggio 2024 – La quarta edizione dell’evento “A Pesca di Rifiuti” si è conclusa con successo nel comune di Sarroch, in località Perd’e Sali presso il porticciolo turistico. Organizzato dall’A.S.D. ISULA Fishing Club Sardegna, in collaborazione con partner pubblici e privati, l’evento ha ricevuto il fondamentale sostegno della Fondazione di Sardegna.

“Siamo estremamente soddisfatti del successo ottenuto dalla quarta edizione di ‘A Pesca di Rifiuti’ qui a Sarroch. La partecipazione attiva della comunità locale e degli appassionati di subacquea ha superato le nostre aspettative, dimostrando ancora una volta l’importanza e l’efficacia del nostro impegno nella tutela ambientale. L’evento di quest’anno ha evidenziato quanto sia fondamentale la collaborazione tra istituzioni, associazioni e cittadini. Il sostegno della Fondazione di Sardegna e la partnership con la Regione Autonoma della Sardegna e l’Assessorato della difesa dell’ambiente sono stati determinanti per il successo dell’iniziativa.”
La tutela del territorio, dell’ambiente e l’impegno volontario sono stati i pilastri che hanno reso “A Pesca di Rifiuti” un evento di successo e notorietà. Quest’anno, il momento clou della manifestazione è stato la liberazione di una tartaruga Caretta caretta, simbolo della lotta contro l’inquinamento marino, a cura degli esperti della Rete regionale per la conservazione della fauna marina e del CNR.

“La liberazione della tartaruga Caretta caretta è stata un momento simbolico che ci ha ricordato l’importanza della nostra missione. Speriamo che eventi come questi possano ispirare sempre più persone a unirsi a noi nella lotta contro l’inquinamento e nella tutela del nostro prezioso ecosistema marino.”

L’evento si è svolto come di consueto sotto forma di gara sportiva, nel tratto di mare adiacente al porticciolo turistico di Marina di Perd’e Sali. Subacquei tesserati FIPSAS e di altre associazioni sportive nazionali hanno partecipato alla competizione di pesca in apnea con l’obiettivo di raccogliere rifiuti dal fondale marino, seguendo le linee guida della Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee (FIPSAS). I rifiuti raccolti sono stati successivamente accumulati in un’area designata e smaltiti.

Sono stati assegnati premi ai partecipanti, includendo categorie come il maggior numero di rifiuti raccolti, il rifiuto più insolito e il partecipante più giovane, per coinvolgere attivamente anche la generazione Zeta.

“Uno degli aspetti più gratificanti di questa edizione è stato il coinvolgimento degli studenti del Liceo Pacinotti di Cagliari. Grazie al biologo marino Andrea Alvito, abbiamo potuto sensibilizzare i giovani sull’importanza della conservazione marina, contribuendo a creare una generazione più consapevole e attenta all’ambiente”.




Endoscopia chiusa ad Alghero. Centinaia di pazienti senza risposta.

Endoscopia chirurgica chiusa da circa un mese all’Ospedale Civile di Alghero. Centinaia di pazienti, tra questi anche i malati oncologici, senza risposta.
Se i pazienti vogliono essere visitati, se devono fare la colonscopia o la gastroscopia devono recarsi da un privato a pagamento. Disdetti gli appuntamenti presi da tempo, anche quelli di prevenzione tumorale.
Una triste realtà che denunciamo con forza. Lo smantellamento dello stato sociale: inaccettabile. E chi non può permettersi di pagare, non può curarsi: assurdo.
Denunciamo il depotenziamento dei reparti e la chiusura degli stessi, l’interruzione dei servizi, in nome di una scelta immorale, tra l’apertura di servizi per i malati covid e la chiusura di altri per altri malati, altrettanto gravi. Nel caso dell’endoscopia di Alghero, per fare fisicamente spazio alla scelta di dedicare la terapia intensiva ai pazienti covid si è interrotto il servizio dell’endoscopia, trasferiti medici e infermieri, in attesa di una nuova ubicazione al terzo piano del Civile. Una interruzione di pubblico servizio bella e buona figlia della scelta di non realizzare nessuna modifica strutturale nell’ospedale Civile.
Una sanità algherese allo sbando che interrompe le prestazioni, senza direttore del distretto e senza direttore del presidio, annaspa in una situazione paradossale dove ogni giorno vengono messe in discussione le decisioni del giorno prima. Si corra ai ripari al più presto, nominando persone qualificate, competenti e con esperienza, subito al lavoro per coordinare il presidio e il distretto. Si ripristinino immediatamente servizi pubblici e prestazioni sospese. La politica – anche da parte di chi è nello scranno più alto del Consiglio Regionale – si metta da parte perché combina solo guai e scelga tecnici preparati che ci tolgano fuori da questa situazione incresciosa.

F.to

Mario Bruno

Pietro Sartore

Gabriella Esposito

Mimmo Pirisi

Raimondo Cacciotto

Ornella Piras

Valdo Di Nolfo