A Sassari “Il Cosmopolitismo globale” con Luigi Ferrajoli e Omar Chessa

L’incontro seminariale organizzato dall’Is.Be sarà moderato da Maria Antonietta Foddai con l’introduzione di Alberto Contu

SASSARI. Venerdì 13 dicembre alle 17, nell’Aula Mossa del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Sassari, l’Istituto Camillo Bellieni organizza un incontro seminariale dedicato al “Cosmopolitismo Globale”, con le relazioni a cura di Luigi Ferrajoli, professore emerito di Filosofia del diritto dell’Università di Romatre, e Omar Chessa, professore ordinario di Diritto costituzionale e coordinatore della Scuola di dottorato di ricerca in scienze giuridiche dell’Università di Sassari.

L’incontro sarà moderato da Maria Antonietta Foddai, presidente del corso di laurea magistrale in Giurisprudenza e professore ordinario di Filosofia del diritto all’Università di Sassari, mentre l’introduzione è affidata ad Alberto Contu, studioso di filosofia ermeneutica del diritto, che presenterà le più recenti pubblicazioni di Ferrajoli.

Luigi Ferrajoli è il principale teorico internazionale del modello di “costituzionalismo globale”, codificato in studi di altissimo valore teorico e tradotti in tutto il mondo. Alla base del modello c’è l’influenza ideale del federalismo mondiale kantiano e del suo progetto di pace perpetua. In quarant’anni di ricerche, il filosofo e giurista fiorentino ha impostato un paradigma costituzionalistico garantista, basato sul primato dei diritti fondamentali e sul modello della Costituzione rigida, che poi ha esteso alla interpretazione dell’ordinamento multilevel della UE, fino a codificare una compiuta teoria democratica costituzionalistico-globale, culminata persino in un progetto di Costituzione declinata secondo i paradigmi del federalismo garantista: nessuna pace è possibile se non si disponga di istituzioni costituzionali e non si superi il modello di anarchia costitutivo del diritto internazionale.

Omar Chessa ha pubblicato numerose opere tra le quali spiccano le monografie “Libertà fondamentali e teoria costituzionale”, “Il Presidente della Repubblica parlamentare. Un’interpretazione della forma di governo italiana”, “I giudici del diritto. Problemi teorici della giustizia costituzionale”, “La costituzione della moneta. Concorrenza, indipendenza della banca centrale, pareggio di bilancio”.

Dopo gli interventi si aprirà il dibattito al quale potranno intervenire gli studenti, i dottorandi e i docenti universitari. L’incontro è valido al fine del conferimento dei crediti universitari e si configura come lezione per i dottorandi di ricerca. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Uniss e l’Ersu, con il contributo della Regione Sardegna, LR 3/2009 art. 9 annualità 2024.




Enrico (poi Berlinguer): Ignazio Chessa all’Auditorium di Sassari

Dalla rivolta del pane fino all’estremo saluto di un milione di persone

La luna del pomeriggio presenta lo spettacolo sul memorabile politico

“Berlinguer era riservato, serio, creava dei circoli virtuosi. Dignitosi anche con i suoi antagonisti. Poi l’involuzione della politica, la virata verso altri modelli: piaggeria, eccessivo egocentrismo, ricerca sfrenata di consensi a qualunque costo, fino a mettersi tutte le felpe e le divise possibili per sembrare gusci di quel vuoto che rappresentano.”

Ignazio Chessa, dallo spettacolo

SASSARI – A quarant’anni dalla morte di Enrico Berlinguer, indimenticabile figura di spicco nella storia politica italiana, il 7 giugno 2024 all’Auditorium di via Monte Grappa alle ore 21 l’associazione La luna del pomeriggio presenterà il nuovo spettacolo teatrale intitolato “Enrico (poi Berlinguer)”, scritto e interpretato da Ignazio Chessa e patrocinato dalla Fondazione Enrico Berlinguer.

Considerando il grande divario tra il popolo e la politica, seminare concetti di buona politica è fondamentale. Richiamare alla memoria Enrico Berlinguer significa richiamare un’epoca in cui gli avversari politici non erano considerati nemici e l’opposizione si basava sul confronto di idee.

Oggi la politica sembra essere diventata più uno spettacolo mediatico che un servizio alla collettività e l’omaggio a Enrico Berlinguer diventa un momento di riflessione e riscoperta. Berlinguer, politico sardo, italiano e comunista, ha segnato la storia politica italiana con la sua integrità e il suo impegno per una politica morale.

Lo spettacolo è patrocinato dalla Fondazione Enrico Berlinguer, che sostiene il progetto e lo incastona nel corollario di attività programmate per il quarantennale della scomparsa del politico, inoltre la Fondazione prevede un coinvolgimento logistico nella stagione futura per la distribuzione dello spettacolo nelle scuole.

Enrico (poi Berlinguer) offre una rievocazione della vita politica del Segretario del PCI, dalle prime esperienze a Sassari fino alla scomparsa prematura nel 1984, arrivata a triste epilogo di quel malore sul palco di Padova documentato nei video d’epoca che tutti ricordiamo.

Muovendosi tra storia ed emozione, il pubblico avrà l’opportunità di immergersi nella vita di questo leader e di riflettere sul suo duraturo impatto sulla politica italiana; attraverso episodi storici, momenti privati e filmati d’epoca, si tornerà alla vita di quegli anni, ascoltando l’intreccio degli eventi e della figura di Enrico Berlinguer con il vivere quotidiano.  

“i compagni toscani erano più aperti allo straniero, non potevo non essere comunista, finalmente noi sardi poveri ed emigrati eravamo considerati, da un’eguaglianza che finalmente ci comprendeva, nei discorsi di Berlinguer c’eravamo sempre: i lavoratori, i pensionati, gli studenti, i disoccupati, gli onesti, tutti i porti della sua comprensione erano aperti e sarebbero stati aperti anche adesso, c’era una approdo per tutti nei suoi obiettivi di inclusione e uguaglianza.”

Ignazio Chessa, dallo spettacolo

Chessa afferma: “Lo spettacolo è un messaggio di speranza e fiducia. Desidero che la politica possa ritrovare figure come Berlinguer, lontane dagli interessi personali e orientate verso il bene comune, contrastando l’attuale cultura del populismo e del successo personale a scapito degli interessi nazionali”.

La cultura del dialogo, una delle grandi forze di Berlinguer, è qualcosa di cui oggi è necessario riappropriarsi: il dialogo mosso dal desiderio di capire e conoscere è forse uno dei più grandi assenti della vita politica e sociale moderna.

La prevendita sarà disponibile dal 23 maggio fino al 6 giugno presso Le ragazze terribili in via Roma 144.

Ingresso del pubblico dalle ore 20:30, inizio ore 21. 

Per info 3489755102 Simone Gelsomino (direttore Artistico)




Monachella e Chessa al Civico di Alghero con “Era l’allodola?”

Mercoledì 13 dicembre al Gavì Ballero arriva per il Cap d’any de l’Alguer la divertente e sagace pièce teatrale firmata MAB Teatro

ALGHERO. Il fortunato tour dello spettacolo teatrale “Era L’allodola?” di Daniele Monachella sbarca mercoledì 13 dicembre alle 20.30 al Civico di Alghero all’interno del cartellone Cap d’any de l’Alguer 2023. Al Gavì Ballero l’opera sarà interpretata dallo stesso Monachella in compagnia di un affiatatissimo Ignazio Chessa, rispettivamente nei panni del sedicente scrittore Guglielmo Scuotelapera e del suo analista Dottor Trìnculo.

C‘è molta attesa per questa tragicomica e sagace pièce prodotta da MAB Teatro, arrivata finalista al “Roma Comic Off 2018” e valsa a Monachella il premio come Migliore attore protagonista.  

L’opera rievoca in maniera del tutto originale alcuni luoghi testuali del teatro shakespeariano, riattualizzandoli in chiave ironica con arguzia ed efficacia. È evidente il collegamento logico con “Romeo and Juliet”, in cui il canto dell’allodola annuncia il chiarore dell’alba ai due innamorati segnando anche il loro amaro e ineluttabile destino.

Daniele Monachella in “Era l’allodola”

Attraverso una seduta d’analisi tra medico e paziente, in un susseguirsi di gag esilaranti e pungenti, lo spettatore è condotto a ritmo serrato verso il terreno dell’assurdo, dell’illogicità e dei paradossi della società contemporanea, ma soprattutto verso le grandi debolezze dell’uomo.

I due protagonisti sono sospesi in un non luogo caratterizzato da sottili sfumature pirandelliane, per le quali chi dovrebbe analizzare cade nella trappola dell’analisi, quasi a lasciare allo spettatore, sul finale, la possibilità di credere che i protagonisti siano rinchiusi in un istituto di salute mentale, aggrappati all’unico strumento di salvezza: quello di giocare allo psichiatra e al paziente rievocando i versi di Shakespeare.

Per il 2024 “Era l’allodola!” è inserito nel cartellone di prosa regionale CeDac, il 25 gennaio a Sanluri e il 23 marzo a Meana sardo. Per vedere tutti gli appuntamenti del cartellone algherese collegarsi alla pagina https://www.fondazionealghero.it/attivita/cap-d-any/.

Ignazio Chessa



Turismo, la Sardegna alla fiera “Fa’ la cosa giusta”. Assessore Chessa: ‘Presenteremo un modello di turismo esperienziale, tra cammini, borghi e ospitalità’. Ad ottobre la seconda edizione di ‘Noi camminiamo in Sardegna’

Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, annunciando la partecipazione della Sardegna alla 19^ edizione della fiera del turismo sostenibile “Fa’ la cosa giusta!”, in programma a Milano dal 24 al 26 marzo.

Cagliari, 3 marzo 2023 – “Per la Sardegna, il tema dei Cammini, dei Luoghi di pellegrinaggio e degli Itinerari spirituali rappresenta un segmento strategico della promozione turistica, una proposta che intendiamo rilanciare per consolidare la valorizzazione del patrimonio turistico-culturale attraverso la riscoperta delle vie storiche, cristiane e identitarie”. Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, annunciando la partecipazione della Sardegna alla 19^ edizione della fiera del turismo sostenibile “Fa’ la cosa giusta!”, in programma a Milano dal 24 al 26 marzo. I cammini di Santa Barbara, di Santu Jacu, di San Giorgio Vescovo, di Sant’Efisio, 100 Torri, la Via dei Santuari, il percorso francescano e gli itinerari che faranno riferimento alle Destinazioni di pellegrinaggio (Borutta, Dorgali, Galtellì, Gesturi, Laconi, Luogosanto, Orgosolo e Sant’Antioco) saranno protagonisti nello spazio istituzionale, di circa 100 metri quadri, riservato all’Isola.

“Identità e tradizioni, accoglienza e senso di comunità sono i valori che devono identificare la ‘Destinazione Sardegna’ nei mercati nazionale e internazionale – ha aggiunto l’assessore Chessa – Durante la fiera milanese proporremo percorsi suggestivi ed esclusivi nel cuore più autentico e profondo dell’Isola, un’offerta di turismo esperienziale, caratterizzato da cammini, borghi e spiritualità. Grazie al protocollo sottoscritto con la Conferenza episcopale sarda abbiamo potuto procedere alla formazione di 70 guide turistiche specializzate sul tema del turismo religioso. Il corso è stato organizzato dalla Pontificia facoltà teologica della Sardegna, in collaborazione con l’Assessorato e la Fondazione Destinazione di pellegrinaggio”.

Durante la presentazione di questa mattina, che ha visto la presenza degli operatori del turismo dei Cammini, l’assessore del Turismo ha annunciato anche la 2^ edizione di “Noi camminiamo in Sardegna”, programmata dal 3 all’8 ottobre 2023: “Alcuni gruppi, composti da giornalisti, videoreporter, influencer, esperti e appassionati, cammineranno contemporaneamente sui principali itinerari spirituali della Sardegna per poi incontrarsi in un borgo, dove racconteranno e condivideranno l’esperienza. Un modo indimenticabile per scoprire, oltre la stagione estiva, la bellezza della Sardegna”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.




Gianni Chessa ospite del podcast video ” alle 9″

Un’ intervista che lascia tanti spunti di riflessione. ” io non faccio errori, faccio sclete che possono andare bene o male” una delle tante dichiarazioni dell’assessore Sardista,





Comune di Alghero, Giovanni Chessa saluta e lascia lo staff del Sindaco.

di seguito la lettera di saluti

Buongiorno amici e amiche 

vi comunico che ho deciso di lasciare l’ufficio di Portavoce e di Addetto Stampa del Sindaco. Dal prossimo 7 novembre, data in cui rientrerò dalle meritate ferie che ho preso in questo mese, sarò destinato ad un altro settore, così come ho chiesto. Ho svolto questo ruolo per 20 anni, dal giugno 2002, sempre nello staff del Sindaco, con parentesi anche da gregario ma sempre nell’attività dell’informazione e della comunicazione istituzionale. Non solo questo, dal 2018 mi sono occupato del servizio cerimoniale, attività che ho continuato anche con la nuova Amministrazione insediatasi nel 2019, per la quale ho anche dedicato molto del mio impegno anche  alle Politiche Linguistiche e ai rapporti  con la Catalogna, con la Generalitat de Catalunya  e con le città gemellate. Sono orgoglioso dei risultati raggiunti, anche storici, dalla città di Alghero in questi ambiti così importanti che fanno riferimento alla nostra identità. Tutto questo è stato fatto senza nessun atto che mi incaricasse di svolgere quel ruolo: l’ho fatto con l’unico stimolo che mi ha spinto a farlo, ovvero l’amore per la mia città. Senza chiedere nulla in cambio, senza mai fare polemiche, con umiltà. E’ stato davvero un periodo di grande coinvolgimento e  di soddisfazioni professionali e  vi ringrazio per la collaborazione e per la grande attenzione che avete dedicato al Comune di Alghero e all’Amministrazione. Purtroppo le condizioni che si sono costituite nello staff mi hanno indotto a prendere questa decisione, ho anche una certa età e sto cominciando volermi bene e a non sopportare  quelle situazioni che Rafael Caria definiva del “cutxo de sota la mesa”. Certo, come ho detto, non ho mai chiesto nulla in cambio più  del mio stipendio da “istruttore amministrativo categoria C”. Ma quando poi si prefigurano situazioni da figli e figliastri, con spropositate  disuguaglianze di trattamento economico ( voglio precisare che sono ampiamente meritate ) all’interno dello staff, si è costretti a reagire.  Nonostante le promesse e le rassicurazioni, sono rimasto figliastro. Chi doveva guardare la luna guardava il dito. Mi dispiace, vi auguro buon lavoro. Viva l’Alguer 

Giovanni Chessa

Istruttore amministrativo contabile Cat C




Il Cagnulari Chessa di Usini sul tetto del mondo: vince il “Best in show” al Decanter World Wine Awards 2022

USINI. Da un punto di vista organolettico ricorda la macchia mediterranea e gli aromi più esaltanti della terra di Sardegna. Al palato è morbido e avvolgente, la struttura è vigorosa e al contempo raffinata con sentori delicati di frutti rossi.

Il Cagnulari Isola dei Nuraghi IGT delle Cantine Chessa di Usini ha appena scalato il tetto del mondo conquistando il prestigioso “Best in show” alla XIX edizione del Decanter World Wine Awards: il massimo riconoscimento concesso dal marchio leader nel settore dei media del vino nel più importante concorso enologico a livello planetario.

Un risultato straordinario per l’IGT annata 2020, che spicca tra i cinquanta vini migliori in assoluto su un totale di 19mila in concorso, unico sardo tra gli otto vini italiani presenti assieme a etichette come Barolo, Brunello di Montalcino, Chianti e Amarone. Novantasette punti in totale collezionati dopo aver superato prima la Medaglia d’oro e poi quella di Platino.

Di colore rosso rubino intenso con toni persistenti di viola scuro, è ottenuto da uve cagnulari coltivate in purezza sulle colline assolate del Coros, un territorio generoso battuto dal maestrale a duecentocinquanta metri sul livello del mare. Molto apprezzato per la sua versatilità, è facilmente abbinabile sia ai piatti di pesce più delicati sia a carni rosse, salumi e formaggi.

«Credo sia stato premiato per le particolarità che tanto ricordano il nostro territorio – ha spiegato con soddisfazione Giovanna Chessa, titolare di una cantina che vanta oltre sessanta anni di storia nella produzione enologica –. Il fatto che venga dato lustro a un vitigno totalmente sconosciuto fuori dall’isola ci riempie di orgoglio. Data la sua complessità, occorre tanto impegno per ottenere risultati soddisfacenti. Noi ci abbiamo creduto molto e questo risultato ci ripaga davvero».

Coltivato per la maggior parte nel nord-ovest dell’isola e considerato tra i vitigni rari d’Italia, fino a pochi decenni fa il cagnulari era stato quasi abbandonato, ritenuto difficile da gestire sia sul campo che in cantina e utilizzato in prevalenza per tagli di altri vini.

«Basta distrarsi appena che si rischia di ottenere un prodotto mediocre – ha sottolineato Giovanna Chessa – ma seguendo tutta la filiera con responsabilità e passione, anche grazie alle nuove tecnologie, si riesce a produrre un’eccellenza ai massimi livelli straordinariamente raffinata, con sfumature piacevolissime capaci di esaltare qualsiasi abbinamento».

Il segreto sta quindi nel valorizzare la purezza dei vitigni tipici grazie a un equilibrato connubio tra i vecchi saperi e le tecniche più avanzate, senza trascurare le peculiarità ineguagliabili del terroir usinese: «Unico per le caratteristiche pedoclimatiche, il suo microclima e la particolare conformazione dei terreni che fanno crescere uve ricche di profumi e aromi non comuni».

Tanto che al DWWA le Cantine Chessa hanno brillato ulteriormente conquistando due medaglie d’argento con i vermentini DOC “C’era una volta” e “Mattariga”, e una medaglia di bronzo con il cannonau DOC “Gemmanera”.




Aerei, Assessori Todde e Chessa: “Pronti per una buona stagione estiva grazie ad un sistema di trasporti che funziona”

Lo ha detto l’Assessore dei Trasporti, Giorgio Todde, nel corso della cerimonia di festeggiamento, a Cagliari, dei 10 anni di attività di Volotea in Italia, evidenziando l’impegno e la collaborazione, “attivi e fattivi della Regione per gestire le criticità e trovare le soluzioni, garantendo sempre la collaborazione massima”.

Cagliari, 6 aprile 2022 – “I due importanti vettori che hanno scelto di volare da e per la Sardegna 12 mesi senza compensazioni, Ita e Volotea, ieri hanno raggiunto l’accordo per la suddivisione delle rotte al 50% da e per la Sardegna sugli scali di Cagliari e Olbia (su Alghero opererà solo Ita) e questa notizia, dopo il successo ottenuto sul fronte della continuità territoriale aerea, è la testimonianza dell’appetibilità del mercato sardo. Un segnale importante che ci proietta positivamente verso la stagione estiva”. Lo ha detto l’Assessore dei Trasporti, Giorgio Todde, nel corso della cerimonia di festeggiamento, a Cagliari, dei 10 anni di attività di Volotea in Italia, evidenziando l’impegno e la collaborazione, “attivi e fattivi della Regione per gestire le criticità e trovare le soluzioni, garantendo sempre la collaborazione massima”.

Alla presentazione delle nuove rotte della compagnia e delle iniziative attivate in occasione del decennale a cui ha partecipato il Ceo di Volotea, Carlos Muños, ha preso parte anche l’Assessore del Turismo, Gianni Chessa: “Siamo qui anche per dire che finalmente si riparte. Il turismo e l’economia della Sardegna in genere hanno bisogno di trasporti efficaci, capaci di garantire qualità, puntualità, nuovi servizi, economicità. Si riparte, tra i due vettori, con tante nuove destinazioni che aiutano il sistema del comparto turistico a tirare un sospiro di sollievo. L’obiettivo di destagionalizzare, grazie ai trasporti, è una sfida che possiamo vincere”, ha concluso l’Assessore dei Turismo.




Is.Be e Coppieters ad Alghero: cinque interventi per una grande lezione di filosofia politica

ALGHERO. Parole vecchie e nuove della politica rimesse in discussione nell’ottica di una decostruzione critica e insieme una ricostruzione di senso, alla luce delle domande e dei nuovi bisogni che nascono dai territori, dalle comunità e da un’Europa in divenire. Il convegno promosso dall’Istituto Camillo Bellieni di Sassari assieme alla Coppieters Foundation di Bruxelles negli spazi all’aperto dell’agriturismo Sa Mandra di Alghero, ha voluto essere un faro di orientamento nella dimensione caotica che questi termini producono nell’immaginario collettivo. Termini come sovranismo, nazione e popolo, messi a confronto con concetti quali comunità, territorio, federalismo e in particolar modo quello di Stato.

Dopo i saluti istituzionali della presidente Is.Be, Maria Doloretta Lai e del sindaco di Alghero, Mario Conoci, il membro del Bureau della Coppieters Foundation e della Fundacio Nexe, Gonçal Grau, ha affermato che il popolo valenziano e quello sardo sono due comunità che condividono storia, lingua, cultura e stile di vita, ma in particolar modo condividono anche un futuro da popoli sovrani che vogliono costruire un’Europa più giusta e democratica. L’intervento è stato tradotto in Italiano da Joan Adell, direttore dell’Ufficio della Generalitat ad Alghero, e in sardo da Daniela Masia operatrice linguistica Is.Be.

Nel corso della tavola rotonda moderata da Attilio Pinna, dedicata al “Lessico della politica nell’Europa contemporanea”, il direttore scientifico del Bellieni, Michele Pinna, ha anzitutto ricordato uno dei primi convegni a tema realizzato a Sassari circa trenta anni fa, subito dopo la caduta del muro di Berlino, e quindi ha evidenziato i cambiamenti che da allora hanno caratterizzato il linguaggio e le idee.  Secondo Pinna è necessario fare un lavoro di decostruzione e allo stesso tempo di ricomposizione all’altezza delle nuove domande poste dalla vita pubblica contemporanea nella nuova Europa. L’auspicio è quello di riconsiderare le storiche categorie di pensiero come strumenti critici aggiornati.

Da sinistra Attilio Pinna, Michele Pinna, Antonello Nasone e Gian Giacomo Vale

Antonello Nasone, dottore di ricerca dell’Uniss e docente della Facoltà Teologica della Sardegna, ha ricordato la figura di Jean-Luc Nancy, filosofo francese recentemente scomparso, il cui merito sta nell’aver riportato la nozione di comunità al centro dell’attenzione, la cosiddetta comunità inoperosa, laddove la genesi dell’individuo moderno sta nel tramonto dell’esperienza comunitaria. È lo stesso individualismo che sta alla base dello Stato moderno, che ha portato tristemente ai grandi conflitti dell’ultimo secolo.

Il concetto di sovranità è stato invece analizzato da Paolo Bellini, ordinario di Filosofia politica dell’Università dell’Insubria. Chi si professa pienamente sovranista – ha affermato il docente – deve fare i conti con la realtà per cui gli unici sistemi politici pienamente sovrani sono al momento gli Stati Uniti, la Russia e la Cina, mentre tutti gli altri paesi si trovano a subire le politiche decise da queste tre grandi potenze. Tuttavia, se l’Unione Europea riuscisse ad accelerare il percorso di integrazione europeo basandosi su un modello federale – ha specificato – il vecchio continente potrebbe aspirare a rappresentare il quarto pilastro della sovranità a livello globale.

Per comprendere se il federalismo possa rappresentare un sistema etico esportabile o applicabile a un’Europa del futuro, Gian Giacomo Vale, ricercatore di Filosofia politica, ne ha descritto gli elementi e le virtù etiche da un punto di vista ideale. Lo studioso ha proposto l’esempio della Confederazione Svizzera, definendola “uno Stato senza nazione” che, pur essendo il più europeo di tutti per via della sua multiforme natura culturale, paradossalmente non fa parte di questa Europa unita.

L’intervento conclusivo di Omar Chessa, ordinario di Diritto costituzionale dell’Uniss, nel riepilogare le tematiche trattate ha specificato come l’idea di Stato stia progressivamente perdendo il suo significato storico plurisecolare. Tuttavia – ha specificato l’accademico – se Carl Schmitt negli anni Sessanta già teorizzava la fine dell’epoca della Statualità, è anche vero che gli stati non sono venuti meno, e che il grosso problema è quello di capire cosa sia oggi lo Stato, e il senso delle sue competenze e delle sue funzioni alla luce dei cambiamenti in atto a livello globale.

In piedi Paolo Bellini, con Attilio Pinna e Omar Chessa