Al Palazzo Baronale di Sorso il concerto di Chiara Cabras

Il 2 giugno la soprano sassarese sarà accompagnata al pianoforte da Irene Dore

L’evento è inserito nel palinsesto del Festival Internazionale Contrasti 2025 e del Festival Nessun dorma

SORSO. Un evento imperdibile per gli amanti della musica e dell’arte al Palazzo Baronale di Sorso. Lunedì 2 giugno, alle 19, le sale del prestigioso edificio storico accoglieranno il concerto della talentuosa soprano Chiara Cabras accompagnata al pianoforte dal maestro Irene Dore.

Chiara Cabras in concerto

Le giovani artiste, già molto apprezzate sia a livello nazionale che internazionale, offriranno un recital ricco di emozioni e di grande livello artistico, regalando al pubblico un’esperienza musicale indimenticabile. L’ingresso è libero e gratuito.

L’iniziativa, organizzata dalle associazioni Contrapunctum e Ars Aurelia in collaborazione con l’associazione culturale di volontariato San Domenico-Caniga, è inserita nel palinsesto del Festival internazionale Contrasti 2025 e del Festival Nessun Dorma.

Chiara Cabras è nata a Sassari nel 1995, ha conseguito il diploma accademico di primo livello nel 2019 al conservatorio “Canepa” di Sassari. Nel 2018 ha debuttato nel ruolo di Cecily Cardew in “L’importanza di essere Franco” di Castelnuovo-Tedesco, produzione Opera-Studio dell’Ente Luglio Musicale Trapanese per la quale, nella stagione 2019, è stata Minerva in “Orphée aux Enfers” di Offenbach. È stata inoltre il soprano solista nel “Gloria” di Vivaldi per il concerto di Capodanno 2020 ad Alghero. Quindi Annina nella “Traviata” di G. Verdi al Teatro Lirico di Cagliari nel novembre 2020. A gennaio 2023 ha ricoperto il ruolo di Adina nell’“Elisir d’amore” di Donizetti al Teatro Comunale di Sassari, per una produzione del conservatorio “Canepa”. Nel 2025 è stata finalista della XI edizione del concorso lirico internazionale “Jole de Maria”. Dal 2023 ha studiato al Conservatorio di Cagliari con la maestra Irene Bottaro.

La manifestazione è patrocinata dal Comune di Sorso, finanziata dalla Fondazione di Sardegna ed è inserita nel circuito Salude&Trigu della Camera di commercio di Sassari. Per informazioni contattare i numeri 3934632959 e 3495001580.

Irene Dore al pianoforte



LA COALIZIONE SARDA RIPARTE DALLA DIGA SANTA CHIARA. SORU: UN MATTINO NUOVO PER LA SARDEGNA.

Ula Tirso, 28 gennaio 2024. «Siamo tutti qui per un mattino nuovo, che non ci regalerà nessuno ma che ci dovremo prendere da soli»: con queste parole Renato Soru ha concluso stamattina a Ula Tirso l’evento di apertura della campagna elettorale della Coalizione sarda.

Sulle sponde del lago Omodoeo, a pochi passi dalla diga Santa Chiara, di cui quest’anno ricorre il centenario dell’inaugurazione nel 2024, i partiti e movimenti che sostengono la candidatura di Soru si sono ritrovati per lanciare la volata verso le elezioni regionali del 25 febbraio. Si apre con la musica del cantautore Piero Marras, che al piano esegue “Si Deus cheret”, “Ardia”, “Il figlio del Re” e “Mere Manna”. «Nel mio mestiere dicono che non conviene schierarsi – dice Marras tra un brano e l’altro -, allora io inauguro una nuova era perché schierarsi è d’obbligo.»

Dopo la partenza in musica, sul palco si alternano gli interventi dei rappresentanti delle liste che formano la Coalizione sarda. Rompe il ghiaccio Enrico Lai, segretario regionale di Rifondazione comunista – Sinistra europea. Nel suo intervento ricorda che «la Rivoluzione gentile è l’argine a questa destra che vuole distruggere la Sardegna ed è un progetto alternativo a tutti gli schieramenti presenti, perché in questi anni l’opposizione in Regione ha fatto solo un commento passivo del centrodestra.»
In rappresentanza di Vota Sardigna parla Cristiana Cacciapaglia, volontaria del Servizio civile ai musei civici di Bosa e candidata nella circoscrizione di Oristano. «Il coraggio individuale non basta più, serve una scelta coraggiosa e di libertà – dice -, serve una scelta di emancipazione per chi vive questa terra e per chi la vivrà.»
Per la lista +Europa-Azione-Upc sale sul palco il segretario regionale di Azione Giuseppe Luigi Cucca: «La proposta di Renato Soru – dice – è coraggiosissima, abbiamo l’unica persona in grado di governare questa Sardegna sull’orlo di un baratro e di dare una svolta vera.»
Per Liberu tocca invece alla segretaria nazionale Giulia Lai. «La prima questione da affrontare quando entreremo al governo – dice tra gli applausi – sarà una nuova legge elettorale, quella attuale ha lasciato fuori intere parti sociali. Dobbiamo fare una legge che faccia entrare le donne al governo e non le escluda.»
In chiusura, a rappresentare Progetto Sardegna, interviene Romina Mura. Visibilmente emozionata, l’ex deputata ricorda il senso della Coalizione sarda. «Con noi oggi ci sono le diversità a cui altri hanno chiuso la porta – dice -. La parte progressista della Sardegna è qui, dove c’è la sintesi delle differenze, dove partiti politici, storie, espressione diverse hanno scelto di stare insieme per costruire un nuovo futuro per le nuove generazioni.»

Infine Renato Soru. Nel suo intervento prende spunto dalla cornice scelta per avviare la corsa al 25 febbraio. «Questa diga – dice -, all’epoca fu un’opera immane, la prima grande opera idraulica costruita in Sardegna. È la storia del lavoro enorme di donne e uomini sardi e di progettualità che si incontrano, di energie diverse che lavorano insieme per costruire qualcosa di più importante, portando la Sardegna nella modernità e creando la bellezza di questo paesaggio.»
«Ma – continua – dobbiamo costruire una storia nuova, non essere solo orgogliosi di quello che abbiamo fatto tanti anni fa. Oggi possiamo continuare a galleggiare e gestire l’esistente oppure pensare che possiamo trasformarlo e ribaltarlo in maniera duratura. Lo possiamo fare senza distruggere nulla e con un occhio alla bellezza.»
Il leader della Coalizione sarda riassume poi i punti centrali del programma di governo: «Dobbiamo cogliere le opportunità delle straordinarie risorse europee che aspettano di essere spese, avviare la transizione verde e quella digitale, favorire l’inclusione sociale, rendere la pubblica amministrazione più veloce e trasparente, rafforzare il federalismo interno sul territorio per portare competenze e servizi più vicini al cittadino. Perché intendiamo l’amministrazione come servizio pubblico e non come bottino da spartire.»
«Qualcuno – continua Soru – pensa di poter decidere per noi. Di imporci nuove servitù come quella dell’energia, vogliono farci diventare la piattaforma dell’energia rinnovabile di tutta Italia. E quelli che vogliono decidere da una parte vogliono un viceré che dovrà stare zitto e obbedire, farsi imporre pensieri e interessi altrui. Dall’altra parte siamo siamo solo un bacino elettorale,  un numero di voti in più che servirà per capire chi dovrà comandare in vista delle Europee.»

«Oggi – dice il leader della Coalizione – si parla di governatori ed è una parola che ci siamo abituati a sentire perché nelle colonie si mandano i governatori e noi ci siamo abituati a sentirci colonia. Quindi dobbiamo decidere se eleggere un governatore o una governatrice che starà zitta e cambierà idea in qualsiasi momento in base alle convenienze e alle alleanze fatte e disfatte da Giuseppe Conte. Oppure, come dice lo Statuto, eleggere un presidente della Regione che rappresenti le persone che lo hanno eletto e rappresenta una comunità, un popolo, una terra, che non starà zitto, che difenderà gli interessi della Sardegna e dei suoi cittadini.»

Quindi, conclude Renato Soru «siamo venuti in questo luogo per ispirarci e per richiamare chi sta a casa e si sta disinteressando di queste elezioni. Siamo qui perché  c’è bisogno di voi per realizzare progetti enormi e trasformare la Sardegna, aprire una strada nuova. Anche se non avete votato alle ultime elezioni, oggi non si può restare indifferenti, siamo tutti coinvolti, tutti in prima persona, per noi e per le persone che arriveranno. Siamo tutti qui per un mattino nuovo, come canta Piero Marras, che non ci regalerà nessuno ma che ci dovremo prendere da soli.»

Le note di “Quando Gigi Riva tornerà”, eseguita dal vivo da Piero Marras, chiudono la mattinata a Ula Tirso della Coalizione sarda.

AGENDA ELETTORALE. Gli appuntamenti di domani, lunedì 29 gennaio, del candidato della Coalizione sarda Renato Soru:
– alle 12.00, visita al centro Caritas, in via Ospedale 8 a Cagliari;
– alle 15.00, incontro alla CISL Sardegna, via Ancona 1 a Cagliari;
– alle 17.30, presentazione della lista “+Europa – Azione – Upc con Soru”, al T Totel di Cagliri
– alle 18.30, incontro “La Sardegna di oggi e del futuro” a Guspini, cineteatro Murgia, via Pio Piras 2.




Chiara Seazzu nomina direttore sanitario e amministrativo facenti funzione dell’Aou di Cagliari, Ferdinando Coghe e Maria Luisa Mastino

Cagliari 5 gennaio 2022. Il direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, Chiara Seazzu, ha nominato il direttore sanitario e il direttore amministrativo facenti funzione.
Per guidare la direzione sanitaria è stato chiamato Ferdinando Coghe, direttore del Laboratorio analisi e capo dipartimento Servizi dell’Aou di Cagliari. Il direttore generale, in questo caso ha optato per una conferma, dato che la stessa nomina gli era stata conferita dall’ex commissario straordinario Agnese Foddis.
A guidare la direzione amministrativa sarà, invece, Maria Luisa Mastino, dal 2008 direttore della SC Personale dell’Aou di Cagliari, e direttore del dipartimento Amministrativo.


Ufficio stampa Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari




Chiara Francini, Gero Grassi e Andrea Purgatori, Camilla Boniardi “Camihawke”, rassegna letteraria sul filo del discorso

Comune di Olbia

ASSESSORATO ALLA CULTURA

BIBLIOTECA CIVICA SIMPLICIANA

Rassegna Letteraria “Sul Filo del Discorso” IX edizione 

Piazzale ex scolastico – Vicolo della Refezione

     Gli appuntamenti della Rassegna proseguono con tre imperdibili appuntamenti: Chiara Francini,  Gero Grassi e Andrea Purgatori, Camilla Boniardi  “Camihawke”.  

     Lunedì 12 luglio ospite della Rassegna sarà la scrittrice ed attrice Chiara Francini  con il libro “Il cielo stellato fa le fusa”- Rizzoli,  una sorta di rivisitazione del Decamerone narrata dal punto di vista di un adorabile e altezzoso felino.

     Dialoga con l’autrice il blogger Salvatore Gusinu.

      4 ragazze e 4 ragazzi, provenienti da un mondo diverso, restano chiusi in una villa cntuosa a Fiesole, in compagnia di una governante e di un gatto. Che fare se non ispirarsi al Decameron di Boccaccio e mettersi a novellare?

      È, questa che vi narro, una storia che prende vita sulle colline di Firenze, durante un giorno di maggio, in una dimora dal nome che pare scritto da Petrarca. O da Biancaneve. Villa Peyron al Bosco di Fontelucente. In questa magione profumata di fiori, caffellatte e bucati s’ha da svolgere, durante un fine settimana, un convegno prelibato che parla di Cibo e Cultura. I partecipanti, golosi di bellezza e d’arte, vengono da ogni angolo del creato. Governante e regina della magione è la Lauretta, colei che tutto tiene a bada, sbenedizionando a destra e a manca col mestolo disinvolto, la cucina sopraffina e la ciabatta lesta quanto la lingua. Ma d’improvviso, accade l’impensabile. Il variopinto bouquet d’umani si trova rinchiuso, sprangato per un tempo assai più lungo di quello immaginato. Una clausura involontaria, un perimetro stretto stretto, anche se straordinario. Che ne sarà dei nostri sventurati, alla ventura? Sconosciuti gli uni agli altri. In fondo anche a se stessi. E non potendo più uscire, che si fa? Ci si ispira al Decameron del Ser Boccaccio, si raccontano novelle!

      Chiara Francini nata a Firenze e cresciuta a Campi Bisenzio, è una scrittrice e attrice di teatro e cinema. Collabora con “La Stampa” come editorialista. Per Rizzoli ha pubblicato i romanzi bestseller Non parlare con la bocca piena (2017) e Mia madre non lo deve sapere (2018), entrambi disponibili in BUR. Il suo ultimo libro è Il cielo stellato fa le fusa (2020).

Giovedì 15 luglio, sarà la serata di approfondimento, organizzata in collaborazione con il Consiglio Regionale della Puglia, dedicata al “caso Moro” con la presentazione del libro “Aldo Moro, la verità negata”.  L’incontro vedrà come protagonisti, l’autore del libro, l’on. Gero Grassi – funzionario del Consiglio Regionale della Puglia e componente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul caso Moro insieme ad Andrea Purgatori, giornalista di lungo corso e conduttore del programma televisivo trasmesso da La7, “Atlantide”.

      La XVII legislatura del Parlamento è terminata ed i lavori della Commissione Moro-2 pure. Ritengo doveroso raccontare l’intero percorso che dal 2013 fino al 2018 mi ha visto protagonista, insieme ad altri, della ricerca della verità sull’eccidio di via Fani e sul rapimento ed omicidio di Aldo Moro.
Il bisogno di verità mi spinge a questo lavoro insieme all’affetto di sei compagni che mai mi hanno lasciato durante il viaggio della speranza e della verità: Aldo Moro, Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera, Francesco Zizzi. In questo lavoro utilizzo anche il materiale che Maria Fida e Luca Moro hanno raccolto per decenni: i giornali che parlano di Aldo Moro. Una enormità di stampa ingiallita: quella che va dal 1978 ad oggi.
Assieme tutta la corrispondenza di Maria Fida che va dal 16 marzo al 9 maggio 1978, le testimonianze ricevute durante la prigionia del padre, le lettere dei cittadini italiani che ricordano Aldo Moro per un incontro o per una cortesia ricevuta. Ed ancora le lettere di tantissimi brigatisti che dagli anni ottanta scrivono a Maria Fida a causa del suo gesto di perdono.
Le lettere di persone squilibrate che insultano Moro per le sue idee politiche. Le testimonianze della candidatura di Maria Fida al collegio senatoriale di Bitonto del 1987 e le lettere conseguenti alla sua fuoriuscita dalla DC. Tante lettere di uomini politici di tutti i partiti. Infine oggetti personali di Aldo Moro. Un enorme archivio di documenti pubblici e privati.      On. Gero Grassi

“Aldo Moro: la verità negata” è il titolo del volume che l’on. Gero Grassi ha pubblicato al termine della scorsa legislatura e dei lavori della Commissione Moro II. Il tutto con le prefazioni di Maria Fida Moro, primogenita di Aldo Moro, di Giuseppe Fioroni, presidente della Commissione Moro II, dell’ex fondatore delle Brigate Rosse Alberto Franceschini e del presidente del Gruppo Pd alla Camera Ettore Rosato. Pubblicati, inoltre, importanti scritti inediti di Giulio Andreotti, Alberto Franceschini, Leonardo Sciascia e Martin Schulz.

Nel libro sul caso Moro, il deputato terlizzese propone tutto il lavoro svolto dal 2013 al 2018 dalla Commissione Moro II per la ricerca della verità sull’eccidio di via Fani, in cui il 16 marzo del 1978 furono barbaramente assassinati i componenti della scorta dello statista salentino Domenico Ricci, Oreste Leonardi, Raffaele Iozzino, Francesco Zizzi e Giulio Rivera. Un lavoro faticoso, caratterizzato dallo studio di un enorme archivio di documenti pubblici e privati ed articoli giornalistici dell’epoca, messi a disposizione da Maria Fida e Luca Moro. “La verità – scrive Grassi – è quella che emerge dalle indagini ed è suffragata da prove certe”. Prima della Commissione Moro II, infatti, la verità che si conosceva sul caso Moro era tutta rilevata dal Memoriale Faranda-Morucci. Nella terza Relazione Moro, approvata dalla Camera dei Deputati il 13 dicembre 2017, si dice, invece, che “emerge un particolare rapporto di Morucci con apparati dello Stato e figure istituzionali, con i quali si avviò nel corso degli anni ’80 una forma di interlocuzione, in un sovrapporsi di piani tra la vicenda criminale e quelle politico-giudiziarie. Ciò favorì un processo di rielaborazione a posteriori della vicenda Moro, che costituisce un grande problema politico-culturale aperto, perché per molti aspetti si tradusse in una sorta di negoziato di cui l’opinione pubblica fu tenuta sostanzialmente all’oscuro”.

La documentazione e le novità prodotte dal certosino lavoro della Commissione d’inchiesta restituiscono ad Aldo Moro “un grande spessore politico e intellettuale, facendo emergere il suo martirio laico, nel quale si evidenziarono le sue qualità di statista e cristiano”. Parole di chiusura della terza relazione sul Caso Moro, la cui verità è stata raccontata dall’on. Gero Grassi anche in più di cinquecento incontri organizzati in tutta Italia e non ancora terminati. “Il rapimento – sottolinea Grassi – dimostra quanto Moro non fosse un uomo da abbattere, ma da distruggere”.

Massimo Resta

      E per finire venerdì 16 luglio la Rassegna dedica la serata  ai lettori più giovani insieme alla star del web, influencer da 1,2 milioni di follower, Camilla Boniardi,  nota sui social con il nome di  “Camihawke”,  che presenterà il suo romanzo d’esordio dal titolo  “Per tutto il resto dei miei sbagli” – edito da Mondadori.

     Dialogherà con l’autrice il giornalista de La Nuova Sardegna,  Paolo Ardovino.  

Camilla Boniardi nasce a Monza il 21 giugno 1990. Dopo un percorso di studi classici e aver conseguito la laurea in Giurisprudenza decide di abbandonare i codici e intraprendere la strada dalla comunicazione. Conosciuta come Camihawke, è uno dei personaggi che ha saputo meglio coniugare la presenza sul web con quella degli altri media: la sua esperienza alterna la radio all’intrattenimento televisivo. È stata co-conduttrice del programma “Girl Solving” su Radio2; è tra le protagoniste di “Pink Different” su FoxLife; ha affiancato Carlo Cracco nel cooking show “Nella mia cucina” su Rai2. Nel 2019 Camihawke diventa Ambasciatrice AIRC, viene votata come Miglior Instagrammer ai Macchianera Internet Awards e partecipa come speaker a TedX Rimini.




Caravaggio per imparare come comporre un’inquadratura e Chiara sogna di diventare regista: proseguono al liceo Margherita di Castelvì le attività del laboratorio dedicato al cinema

Caravaggio per imparare come comporre un’inquadratura e Chiara sogna di diventare regista: proseguono al liceo Margherita di Castelvì le attività del laboratorio dedicato alla produzione cinematografica, nell’ambito del progetto “Visioni di legalità – Cittadinanza e Costituzione attraverso il linguaggio cinematografico”.

È l’arte di Caravaggio ad accompagnare le nuove attività del laboratorio dedicato alla produzione cinematografica, avviato dal Liceo Margherita di Castelvì nell’ambito del progetto “Visioni di legalità – Cittadinanza e Costituzione attraverso il linguaggio cinematografico”.

Le lezioni in presenza, riprese già da qualche settimana, ieri pomeriggio hanno coinvolto le studentesse e gli studenti della 4T dell’indirizzo economico e sociale del liceo Castelvì, in un’esercitazione per imparare a comporre un’inquadratura. Il regista Austinu D’Antonio, responsabile della sezione “Cinema e didattica” di Nuovi Scenari – l’impresa sociale a cui è stato affidato il coordinamento del progetto – ha impegnato i ragazzi in una nuova lezione – con lui anche il videomaker di Sassari Alessandro Tanca – mirata a costruire le giuste inquadrature e i principi base dell’illuminazione scenica, partendo dall’opera “Il seduttore delle tenebre” del celebre pittore italiano.

Il percorso didattico, avviato dall’istituto cittadino grazie al finanziamento regionale del bando “Didattica e cinema” – annualità 2019, consentirà ai quindici studenti coinvolti di acquisire nuovi crediti formativi nell’ambito dei P.C.T.O., i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, già alternanza scuola lavoro, utili per gli esami di maturità che dovranno affrontare l’anno prossimo.

«Grazie al laboratorio stiamo scoprendo quanto lavoro c’è dietro la realizzazione di un cortometraggio – racconta Chiara, 17 anni – quali sono i ruoli all’interno di un set, che cosa fa il regista, il direttore della fotografia o il fonico di presa diretta. Ammetto che da grande non mi dispiacerebbe fare la regista»

Le attività laboratoriali riprenderanno l’11 e il 12 marzo, mentre dal 22 al 26 marzo i ragazzi inizieranno a lavorare per la realizzazione vera e propria del corto, insieme alla fonica Beatrice Mele e al direttore della fotografia Giancarlo Morieri, che collaboreranno con il regista per la formazione dei ragazzi sul set che verrà allestito durante le due giornate di riprese previsteil 25 e il 26 marzo.




Festival Éntula presenta Chiara Valerio a Sassari e Cagliari il 28 e 29 novembre con “Il cuore non si vede”

Chiara Valerio presenta “Il cuore non si vede”

giovedì 28 novembre a Sassari e venerdì 29 a Cagliari

“La verità è che può capitare, se si è fortunati, di continuare a vivere anche senza il proprio cuore. Pensi ai trapianti. Credo di essermi mossa, di aver portato a patologia, questo pensiero. Poi, in fondo, volevo scrivere un romanzo d’amore, una storia che canticchiasse allegramente che i sentimenti sono in parte involontari, come sono involontari certi organi. E così siamo ad Andrea Dileva che si sveglia senza il cuore e che chissà come e dove va a finire”. Chiara Valerio ha spiegato così in un’intervista il punto d’origine del suo nuovo romanzo. La scrittrice laziale approda in Sardegna grazie al Festival Éntula e presenta “Il cuore non si vede”. Chiara Valerio sarà giovedì 28 novembre al Vecchio Mulino di Sassari (ore 18.30) e venerdì 29 al Centro Comunale d’arte e cultura Il Ghetto di Cagliari, sempre alle 18.30.

Il libro– Il cuore non si vede (Einaudi, 2019). Una mattina, dopo sogni inquieti, Andrea Dileva si sveglia senza cuore. Non è morto, certo, ma forse non è vivo. Semplicemente sta scomparendo sotto gli occhi severi e distratti delle (troppe?) donne che gli stanno intorno. Perché siamo fatti di legami oltre che di tendini, muscoli e ossa. Di allegrie immotivate, mancanze, ferite, amori imperfetti.

Chiara Valerio è nata a Scauri nel 1978, ha conseguito un dottorato in matematica all’Università Federico II di Napoli e vive a Roma. Ha scritto romanzi e racconti, tra cui: A complicare le cose (Robin, 2007), La gioia piccola d’esser quasi salvi (nottetempo, 2009), Spiaggia libera tutti (Laterza, 2010), Almanacco del giorno prima (Einaudi, 2014) e Storia umana della matematica (Einaudi, 2016). Ha tradotto Flush di Virginia Woolf (nottetempo, 2012). È redattore di “Nuovi Argomenti”, scrive per “l’Unità”, la “Domenica” de “il Sole 24 Ore” e “Glamour”. Collabora con “Ad alta voce” di Radio3 e con il programma televisivo “Pane quotidiano”.




Comunicato Stampa: Matteo Saudino e Chiara Foà a Sassari

Venerdì 9 Agosto dalle ore 19:30, nello spazio all’aperto della Libreria Dessì e di Crema&Cioccolato in l.go Cavallotti 15 – 17 , l’Associazione Culturale Il Colombre propone una serata dedicata all’argomento scuola con Matteo Saudino e Chiara Foà che presenteranno il loro libro: “Il prof fannullone. Appunti di una coppia di insegnanti ribelli nell’esercizio del mestiere più antico del mondo (o quasi)”

Nel mezzo del caldo Agosto l’Associazione Culturale Il Colombre e la Libreria Dessì propongono una serata tutta dedicata alla scuola con ospiti i due prof ribelli torinesi Matteo Saudino e Chiara Foà e un consiglio di classe straordinario, formato da una nutrita delegazione di insegnanti, dirigenti, studenti e studentesse sassaresi che declineranno ogni aspetto della nostra scuola tra serietà e una buona dose di ironia.

La scuola, quella vera, quella buona nonostante mirabolanti e illogiche riforme e tortuose complicazioni burocratiche.

A capitanare il Consiglio Matteo Saudino professore di filosofia e youtuber del canale Barba sophia e la compagna, Chiara Foà, anche lei insegnante e ribelle.

Ma cosa significa essere insegnanti oggi e inoltre anche ribelli?

Forse significa non rinunciare alla creazione di orizzonti conoscitivi e critici,vasti o di non perdere di vista l’importanza della scommessa educativa, quell’andare incontro al mondo con meraviglia e curiosità per comprendere senza sosta.

Matteo Saudino e Chiara Foà hanno provato a rispondere a queste domande nel loro libro: “Il prof fannullone. Appunti di una coppia di insegnanti ribelli nell’esercizio del mestiere più antico del mondo (o quasi)” che con un linguaggio tagliente e ironico passa in rassegna tutto il catalogo scuola nel mondo di oggi.

Sugli argomenti trattati nelle pagine del libro si muoverà la discussione di Venerdì 9 Agosto dalle ore 19:30 nello spazio all’aperto della Libreria Dessì e di Crema&Cioccolato in l.go Cavallotti 15 – 17

Per Il Colombre Daniele Salis 3497817180

Per la Libreria Dessì Chicca Pulina 3397098432