Presentata in commissione la riforma sanitaria. L’assessore Nieddu: pronto a collaborare. Dall’Udc un’altra proposta di riforma
Via la Asl unica, servizi più vicini ai cittadini e meno burocrazia: partendo da questi punti fermi l’assessore alla Sanità, Mario Nieddu, ha presentato questa mattina alla commissione Sanità (presidente Domenico Gallus) il disegno di legge 112 con il quale la Giunta intende superare la legislazione vigente. Offrendo disponibilità al dialogo a tutte le parti politiche (“siamo davvero aperti al contributo di tutti”), l’assessore Nieddu ha detto: “Intendiamo abbandonare il modello della Asl unica, perché si è rivelato sbagliato e sostituirlo con otto aziende sanitarie territoriali più l’azienda Ares che si occuperà della committenza per le grandi gare e dei concorsi. In aggiunta, prevediamo Areus, l’azienda di rilievo nazionale Broztu con Microcitemico e Oncologico e le due aziende universitarie ospedaliere. Leo otto aziende saranno dotate di autonomia gestionale e organizzativa e il management non sarà più costretto a occuparsi di materie amministrative che alla fine allontanano la sanità pubblica dal cittadino”. La Giunta ipotizza anche una sforbiciata ai compensi dei manager. “Li rivedremo al ribasso”, ha detto l’esponente della Giunta Solinas, “anche in considerazione della complessità della gestione di ogni singola azienda”. A proposito dei manager l’assessore ha annunciato che saranno istituiti gli albi: “Sappiamo che su questo aspetto c’è il rischio di impugnativa da parte del governo nazionale ma pensiamo che la Sardegna è regione autonoma e autofinanzia il suo sistema sanitario. Dunque, ha diritto di avere l’albo dei suoi manager. Peraltro, è appena iniziato il corso per i manager della sanità e noi speriamo di attingere proprio da quel corso per avere nuove competenze sarde”.
Tra i 47 articoli di legge che compongono la proposta ci sono novità anche per l’accreditamento delle strutture sanitarie regionali private (“le norme saranno semplificate e si procederà con l’autocertificazione”) e per l’edilizia sanitaria: la Giunta intende costruire quattro ospedali “ma per ora abbiamo a disposizione soltanto 350 milioni di euro”.
Al termine della presentazione ha preso la parola per il gruppo Udc l’on. Antonello Peru, che ha annunciato la presentazione di un autonomo testo di riforma. “Presto sarà disponibile”, ha detto. Dall’opposizione sono partiti invece i primi rilievi critici al testo del disegno di legge 112. L’on. Gianfranco Ganau, capogruppo del Pd, ha mostrato perplessità sull’opportunità di mettere mano alla sanità in un momento di assoluta emergenza come quello che stiamo vivendo. In ogni caso, il dato che si intuisce subito è che la vostra riforma porterà 48 poltrone aggiuntive rispetto a quelle attuali.
Il capogruppo dei Progressisti, on. Francesco Agus, ha avanzato “perplessità sull’utilità di Ares visto che sarà un’azienda sanitaria ma avrà soltanto personale amministrativo. In ogni caso sembra di capire che le aziende sanitarie continueranno a gestire gli appalti sottosoglia”.
Positiva la valutazione del presidente del parlamentino: per l’on. Gallus “intanto inizia oggi un cammino complesso che ci porterà nei tempi adatti a riformare l’organizzazione della sanità sarda. Ci sono due proposte legislative e i commissari, che nei mesi scorsi hanno visitato i più importanti presidi sanitari dell’Isola, intendono ora sentire il parere delle parti sociali”. (c.c.)
Commissione Sanità: audizione del direttore generale sulle problematiche dell’oncoematologia al S. Martino di Oristano
Cagliari, 13 febbraio 2020 – La commissione Sanità presieduta da Domenico Gallus (Udc) ha ascoltato il direttore generale dell’assessorato della Sanità Marcello Tidore sulle problematiche dell’oncoematologia all’ospedale S. Martino di Oristano.
L’audizione, ha precisato il presidente della commissione, si è resa necessaria per chiarire la vicenda di un’anziana paziente dell’ospedale oristanese che ha rifiutato di essere curata presso la struttura specializzata di Nuoro, vicenda sulla quale hanno preso posizione sia alcune associazioni di malati oncologici che (attraverso una interpellanza) i consiglieri regionali del territorio.
Nella sua relazione, il direttore generale dell’assessorato ha fatto riferimento ad un contesto molto complesso che richiede la lettura unitaria sia della normativa nazionale e regionale che di quella specifica sui farmaci “salvavita” (c.d. infusionali) che non possono essere assunti autonomamente dal paziente ma somministrati nei centri specializzati dotati di un adeguato numero di posti letto e sempre sotto il controllo medico.
Per quanto riguarda la Sardegna, ha proseguito il direttore, i centri specializzati sono quelli di Cagliari, Sassari e Nuoro e se si dovesse attivare anche una struttura ad Oristano occorrerebbe modificare la distribuzione dei posti letto contenuta nella rete ospedaliera approvata a suo tempo dal Consiglio regionale. Il direttore si è comunque dichiarato disponibile ad effettuare ulteriori apprendimenti tecnici.
Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Francesco Mura (Fdi), Alessandro Solinas (M5S), Annalisa Mele (Lega), Antonello Peru e Giorgio Oppi (Udc).
Nelle conclusioni, il presidente della commissione ha ipotizzato una soluzione del problema compatibile con la riforma vigente, che consente in presenza di determinate condizioni la “riconversione” di una piccola quota di posti letto.
Commissione speciale insularità: risoluzione per le deroghe agli aiuti di Stato
La commissione speciale per il riconoscimento del principio di insularità ha approvato, con votazione unanime, la risoluzione per chiedere “alle istituzioni europee di adeguare le norme in materia di aiuti di Stato, alle particolari esigenze delle regioni insulari”. «Nella sostanza – ha dichiarato il presidente Michele Cossa (Riformatori) – puntiamo ad ottenere l’inserimento dell’insularità tra i criteri che consentono di derogare le norme comunitarie che regolano gli aiuti concessi alle imprese».
La risoluzione, che sarà portata all’esame dell’Assemblea, impegna il presidente della Regione e la Giunta “a richiedere al governo nazionale di attivarsi presso le istituzioni europee per adeguare le norme in materia di aiuti concessi dagli Stati alle particolari esigenze delle regione insulari, anche attraverso l’inserimento dell’insularità tra i requisiti derogatori previsti dall’articolo 107, paragrafo 3, del TFUE e con riferimento ai regolamenti di esenzione per categoria, alla definizione della carta per gli aiuti a finalità regionale e con ogni altra misura utile”.
Il documento – che in premessa fa anche riferimento “all’impegno unitario per superare gli svantaggi derivanti alla Sardegna dalla sua condizione di insularità” manifestato, nel corso delle diverse audizioni dagli ex presidenti della Regione e dai Parlamentari eletti nell’Isola – impegna inoltre l’esecutivo regionale “ad avviare, all’interno degli strumenti previsti dall’Unione europea, delle forme di cooperazione rafforzata idonee a compensare gli svantaggi con le altre regioni insulari europee, quali la Regione siciliana, la Collettività della Corsica, la comunità autonoma delle Baleari, la Periferia di Creta, la Periferia dell’Egeo settentrionale, la Periferia dell’Egeo meridionale, la Periferia delle Isole Ionie”.
La commissione speciale per l’insularità ha inoltre programmato un’altra serie di audizioni con gli Europarlamentari eletti nella circoscrizione Isole (Sardegna-Sicilia).
CONTINUITA’, SOLINAS: DIALOGO CON COMMISSIONE EUROPEA IN CORSO, SARDEGNA CHIEDE CERTEZZE IN TEMPI BREVI
Roma, 3 febbraio 2020 – “La Regione ha chiarito tutti gli aspetti relativi ai documenti e alle integrazioni richieste dalla Commissione nel corso delle interlocuzioni avvenute nelle settimane scorse relative al progetto della nuova continuità. Rimaniamo adesso in attesa di un aggiornamento della riunione odierna – in tempi brevissimi – per chiudere definitivamente la partita e dare operatività al progetto”. E’ quanto ha dichiarato il presidente della Regione Christian Solinas commentando l’esito dell’incontro tecnico tra la Commissione europea, il Governo e la Regione che si è appena concluso a Roma nella sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri. All’incontro – avvenuto in videoconferenza con Bruxelles – erano presenti anche i rappresentanti del Ministero dei Trasporti e del Dipartimento delle Politiche Europee – Ufficio di coordinamento in materia degli aiuti di Stato della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Attendiamo ora una risposta definitiva da Bruxelles per consentire al ministro l’adozione dei nuovi decreti e restituire certezze ai sardi ed agli operatori su frequenze dei collegamenti, rotte e tariffe”, ha concluso il presidente.
Commissione Sanità: audizioni delle associazioni dei malati oncologici
Commissione Sanità: audizioni delle associazioni dei malati oncologici
Cagliari, 30 gennaio 2019 – La commissione Sanità, presieduta da Domenico Gallus (Udc) ha ascoltato i rappresentanti delle associazioni dei malati oncologici.
In tutti gli interventi (hanno parlato Maria Grazia Caligaris di Socialismo, diritti e riforme, Alfredo Schirru della Lilt di Cagliari, Francesca Pisu di Sinergia territoriale, Salvatore Piu di Cittadinanza attiva, Vanna Fenu del Comitato ex pazienti di Decimomannu, Giorgio Vargiu di Adiconsum e Mercedes Licheri della Lilt di Oristano) è stata sottolineata la necessità di migliorare il rapporto con le istituzioni regionali, chiamate a dare risposte, punti di riferimento e prospettive ai malati oncologici, aprendosi di più al contributo propositivo e qualificato dell’associazionismo.
Secondo i rappresentanti dei pazienti la qualità complessiva del servizio sanitario in oncologia è peggiorata, soprattutto a causa della politica degli “accorpamenti” portata avanti sia negli anni precedenti (Businco-Brotzu) che annunciata per il futuro (Policlinico universitario).
Al di là dei problemi più evidenti della chemio-terapia nel centro di riferimento regionale del Businco di Cagliari, emerge che tutta la struttura è in grande sofferenza: ritardi nella diagnostica (con liste d’attesa di 40/50 giorni) nell’utilizzo della sale operatorie (attese di 6/8 ore) e, sul piano organizzativo, nella predisposizione del registro regionale dei tumori. In definitiva, i disagi per i pazienti sono aumentati perché manca ancora una “rete oncologica territoriale” che metta al centro la specificità del paziente e della sua famiglia e garantisca alle persone, oltre alle cure, il necessario supporto psicologico.
Qualcosa si sta muovendo, hanno detto ancora le associazioni esprimendo apprezzamento per le nuove strutture del Santissima Trinità ed Is Mirrionis, ma ciò che più interessa è una nuova prospettiva dell’oncologia in Sardegna che auspichiamo sia anche il risultato di una condivisione delle scelte e degli obiettivi.
Nelle conclusioni il presidente Domenico Gallus ha affermato di condividere molti dei contenuti che le associazioni hanno sottoposto alla commissione. Non ho mai provato grande entusiasmo per gli accorpamenti, ha affermato, e comunque li discuteremo entrando nel merito prestando la massima attenzione al paziente ed alla qualità del servizio.
Sono convinto, ha aggiunto, che una buona riforma debba essere fondata sul decentramento e non sui grandi ospedali, perché sul territorio si fa meglio la prevenzione, si risparmia e le risposte sono più rapide ed efficaci. Concentreremo quindi il nostro impegno, fra l’altro, proprio nella costruzione di una “rete” oncologica efficiente.
Il supporto psicologico ai pazienti oncologici, ha poi sostenuto, è l’elemento centrale di una sanità che guarda al futuro e vuole crescere. E’vero, ha precisato, che in questi anni l’oncologia ha fatto molti passi avanti ma non bisogna dimenticare la percezione delle persone che associano il concetto di tumore a quello di “male incurabile”, con tutto ciò che questo comporta.
Il vice presidente Daniele Cocco si è invece soffermato sul problema delle strutture di breast unit in Sardegna ribadendo la volontà di migliorare anche con questi strumenti la qualità del servizio pubblico. Riprendendo infine le affermazioni del presidente Gallus ha condiviso la scelta di accompagnare le buone cure ad un supporto psicologico dei pazienti, mettendo l’accento sul fatto che il malato oncologico ha il particolare bisogno di sentire attorno a se un “ambiente” inclusivo, positivo ed accogliente.
Insediata la commissione per le Pari Opportunità
Si è insediata stamattina nella sala Consiglio di Palazzo Ducale la nuova commissione comunale per le Pari Opportunità. Come previsto dal regolamento comunale le componenti sono nove: tre rappresentanze del Consiglio, una per le organizzazioni sindacali, una per quelle imprenditoriali, tre dal mondo delle associazioni presenti nel territorio e una delle istituzioni pubbliche che hanno come compiti istituzionali la rimozione di forme di discriminazione nei confronti delle donne e la promozione delle pari opportunità. Patrizia Piras è stata nominata presidente, mentre vicepresidenti sono Fabiola Capuano e Maria Gabriela Bertoncelli. Le altre commissarie sono Patrizia Piras, Patrizia Zallu, Maria Grazia Murroccu, Filomena Cau, Alessandra Maria Delrio, Maria Paola Pasella e Gianfranca Chessa. Alla riunione erano presidenti anche il sindaco Nanni Campus, il presidente del Consiglio comunale Maurilio Murru, l’assessora alle Pari Opportunità Rosanna Arru, quello ai Servizi sociali Antonello Sassu e le assessore Maria Francesca Masala e Alessandra Corda.
L’assessora Arru ha sottolineato che la sua presenza era legata non solo alla delega per le Pari Opportunità, ma anche per quella alla Cultura perché il cammino verso la parità di genere può essere dettato esclusivamente da «un cambio di passo culturale». La volontà dell’Amministrazione è che la Commissione rappresenti uno strumento operativo e le è stato assicurato il massimo supporto da parte della Giunta e del Consiglio comunale. L’insediamento è stata l’occasione per conoscersi e delineare le prime idee sulle linee da seguire nel corso del mandato, con la volontà di creare un organismo che sia voce di tutte le donne della città, che tenga conto del tessuto sociale e delle diversità presenti. L’eterogeneità anche della composizione della stessa Commissione e il provenire da esperienze diverse – è stato sottolineato più volte – sarà elemento di arricchimento.
La commissione è un organo consultivo e di proposta del Consiglio e della Giunta che esercita le sue funzioni in piena autonomia, operando in un rapporto di collaborazione con amministratori e consiglieri comunali. Tra i suoi compiti ha anche quello di promuovere e attuare indagini e ricerche sui percorsi dell’identità femminile e sulla condizione delle donne nel territorio comunale; opera per favorire l’accesso alle donne nel mercato del lavoro e per incrementare le opportunità di formazione e di progressione professionale delle stesse; sviluppa e promuove interventi nel mondo della scuola e favorisce la costituzione di reti di relazione con l’associazionismo femminile a livello nazionale, ma anche a livello comunitario ed extracomunitario per rendere operante il diritto alla diversità nella comunanza di genere.
Commissione Sanità, audizione dell’assessore Nieddu
Cagliari 11 dicembre 2019. La commissione Sanità, presieduta dall’onorevole Domenico Gallus (Udc), ha espresso parere favorevole (con l’astensione dei consiglieri di minoranza) alla delibera della Giunta regionale n. 48\20, del 29 novembre 2019, avente per oggetto gli interventi rivolti agli autori di violenza di genere e nelle relazioni affettive, ai sensi dell’articolo 9 della legge regionale n. 48 del 28 dicembre 2018.
In precedenza l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, aveva illustrato in sintesi il provvedimento adottato dall’esecutivo ed in particolare aveva rassicurato alcuni esponenti dei gruppi di opposizione (Ganau, Pd; Massimo Zedda, Progressisti) circa i dubbi e le perplessità in ordine alla decisione di assegnare, per il 2019, la somma di 50.000 euro all’ufficio inter distrettuale di esecuzione penale esterna di Cagliari, paventando il rischio di vedere escluse dal beneficio le associazioni che operano nel settore. L’assessore ha quindi escluso con nettezza tale eventualità e nella formulazione del parere la commissione ha precisato che il trattamento socio educativo dovrà essere svolto dai centri antiviolenza esistenti, previo avviso a cura dell’ufficio periferico del ministero della Giustizia.
A margine dell’audizione, il consigliere di Cambiamo, Antonello Peru, ha invitato l’assessore ad intervenire tempestivamente per garantire il corretto funzionamento della commissione per il prontuario terapeutico regionale. A giudizio dell’esponente della maggioranza, infatti, la commissione avrebbe impedito la distribuzione di alcuni farmaci per la cura del diabete e di altre malattie autoimmuni e croniche, senza averne il titolo, considerato che avrebbe dovuto occuparsi solo della scelta della distribuzione del farmaci ospedalieri e non di quelli territoriali. A supporto di tali considerazioni, il consigliere Peru ha quindi prodotto una recente sentenza del Consiglio di Stato che ha confermato la condanna della Regione per aver impedito, per il tramite della commissione, l’inserimento di un farmaco nel prontuario terapeutico regionale. A sostegno della denuncia del consigliere di Cambiamo è intervenuto il presidente Gallus mentre l’assessore Nieddu ha preannunciato opportune iniziative per riportare l’operato della commissione per il prontuario terapeutico nei binari della legittimità e della correttezza, anche al fine di scongiurare risarcimenti e pesanti oneri a carico dell’amministrazione regionale.
Conclusa l’audizione dell’assessore della Sanità, la Sesta commissione ha quindi proceduto con l’audizione dell’ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione di Cagliari e Oristano, che con gli interventi della presidente, Maria Porru, e dei consiglieri Carlo Orgiana e Stefano Firinu, ha chiesto l’individuazione delle posizioni dirigenziali per le professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, così come previsto dalla legge 251\2000.
Commissione speciale sull’insularità: audizione dell’ex presidente della Regione Renato Soru
Cagliari, 28 novembre 2019 – La commissione speciale per il riconoscimento del principio di insularità, presieduta da Michele Cossa (Riformatori), ha proseguito il suo ciclo di audizioni con l’intervento dell’ex presidente della Regione Renato Soru.
Consapevole di rappresentare una posizione minoritaria nel dibattito su questo argomento, ha esordito Soru, ritengo che il tema ci porti fuori campo piuttosto che dentro il campo, nel senso che dovremmo concentrarci piuttosto sul fatto che non stiamo usando bene la nostra autonomia e le nostre risorse. Il mondo va avanti e cambia del tutto, ha proseguito, richiedendo sempre soluzioni nuove a problemi nuovi.
La centralità della questione ambientale, ad esempio, e la crescita delle energie rinnovabili, secondo l’ex presidente della Regione potrebbe consentire alla Sardegna, di raggiungere posizioni di primo piano. Un dato, ha poi sostenuto, che si intreccia con il discorso dell’autonomia perché in base al nostro Statuto abbiamo molte competenze che non servono e ci mancano quelle che oggi servono: dalle energie rinnovabili alle telecomunicazioni, dai trasporti, dalla scuola, dall’alta formazione e ai beni culturali.
Può darsi, ha concluso, che io sia un sognatore romantico, ma le cose le fanno i sognatori che ci mettono il cuore ed è questo che auguro alla politica sarda.
Nel successivo dibattito hanno preso la parola i consiglieri Nico Mundula (Fdi), Antonello Peru (Forza Italia), Giuseppe Meloni (Pd), Dario Giagoni (Lega), Francesco Agus (Progressisti), Roberto Li Gioi (M5S), Giovanni Satta (Psd’Az) e Roberto Caredda (Misto).
Nelle conclusioni, il presidente Cossa ha ricordato che la battaglia sul riconoscimento dell’insularità è nata nel momento storico in cui le più ricche Regioni del Nord hanno rivendicato l’autonomia differenziata, per richiamare l’attenzione delle istituzioni nazionali ed europee sul fatto che c’è anche la Sardegna, dove una serie di problemi bloccano ogni processo di sviluppo. Ma insularità, ha concluso, significa anche accettare la sfida di grandi responsabilità, che chiamano i sardi a fare scelte decisive per il futuro, a cominciare dal prossimo ciclo di programmazione dei fondi europei.
Insediata la commissione speciale per il riconoscimento del principio di insularità
Il capogruppo dei Riformatori, Michele Cossa, è stato eletto presidente della commissione speciale “per il riconoscimento del principio di insularità”, vice, è risultato, invece, il consigliere del gruppo Leu, Eugenio Lai. La commissione è stata insediata questa mattina dal presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, ed ha completato l’ufficio di presidenza con l’elezione dei due segretari: Dario Giagoni (capogruppo Lega) e Roberto Li Gioi (M5S).