Al Parco di Porto Conte e AMP Capo Caccia Isola Piana, l’Educational day annuale

Parco di Porto Conte e Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana organizzano, Giovedi 24 Novembre, il primo Educational Day dell’anno scolastico 2022/23. La giornata sarà aperta a Casa Gioiosa dai saluti del Presidente Tilloca, dal Sindaco Conoci e dagli assessori Montis e Cocco. 

Giovedì 24 Novembre, nella sede di Casa Gioiosa, si terrà il primo Educational Day, dell’anno scolastico in corso. Meeting annuale riservato ai dirigenti e docenti delle Scuole di ogni ordine e grado, alla sua ottava edizione, è dedicato, come consuetudine, alla presentazione delle proposte didattiche programmate nell’ambito delle attività del Ceas Porto Conte, il nostro Centro di Educazione Ambientale alla Sostenibilità, accreditato dal Sistema Infea (Informazione, Formazione, Educazione Ambientale) della Regione Sardegna.  L’Educational Day 2022 sarà l’occasione per i partecipanti di scoprire e vivere il Ceas: la metodologia, le aule didattiche all’aperto e al chiuso, le nuove attività in collaborazione con la Soprintendenza di Sassari e Nuoro, gli allestimenti immersivi ed emozionali, sperimentando i nuovi prodotti didattici tecnologici a supporto dell’educazione ambientale e confrontandosi sui temi della Strategia regionale dello Sviluppo Sostenibile, ispirati all’Agenda 2030 dell’ONU. 



Il programma della giornata prevede, alle ore 9.00, l’accoglienza a Tramariglio con un percorso libero di conoscenza delle aule didattiche del Ceas. Seguono i saluti del Presidente Tilloca, dal Sindaco Conoci e degli assessori Montis e Cocco e poi l’introduzione del direttore Mariani. Dopo sarà il turno di “Vivi il Parco – Scuole” ovvero le proposte educative, i prodotti didattici multimediali, i giochi didattici interattivi a cui seguiranno le visite nei siti dell’area protetta Villa Sant’Imbenia e Cala inferno, non prima di aver gustato i prodotti col Marchio di Qualità del Parco durante la pausa pranzo. 

L’Educational Day 2022 è inserito nel progetto del Ceas PortoConte, avviato a Dicembre 2021 e finanziato dal Servizio sostenibilità ambientale, valutazione strategica e sistemi informativi (SVASI) dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente – Regione Autonoma della Sardegna.




Scopriamo l’Olio con il nostro pane, eccellenze al Parco di Porto Conte: grande riscontro [video + foto]

Grande riscontro per l’evento “Scopriamo l’Olio con il nostro Pane!”. L’evento che si è svolto sabato scorso al Parco di Porto Conte. Una giornata interamente dedicata alla produzione olivicola locale, al pane della tradizione algherese, il “Pa Punyat”, e più in generale all’importante “Filiera cerealicola” del Parco di Porto Conte.

Una bella giornata di sole ha accompagnato l’evento “Scopriamo l’Olio con il nostro Pane!” organizzato dal Parco di Porto Conte nell’ambito del programma “Salude & Trigu” in collaborazione con la Associazione Meet Sardinia. Protagoniste due eccellenze del territorio: pane e olio. Prodotti su cui l’Ente Parco da tempo investe energie per sostenere le imprese che insistono nel Parco e che con le loro produzioni certificate con il Marchio di Qualita’ ambientale dello stesso Parco sono sempre più in crescita. La giornata si è aperta con un tour dei partecipanti presso i frantoi certificati con il Marchio di Qualità del Parco – Accademia Olearia Alghero e Antica Compagnia Olearia Sarda – per poi ritrovarsi a Casa Gioiosa e prendere parte al convegno “Filiera Cerealicola del Parco, quali prospettive?” Un importante momento di confronto sul futuro della filiera corta a km zero del Parco di Porto Conte, sulla tutela e la valorizzazione dei pani tipici e della biodiversità. Dopo i saluti istituzionali dell’Assessore alle attività produttive del Comune di Alghero Giorgia Vaccaro, che ha sottolineato l’importanza dei prodotti locali e la necessità di difenderli anche in chiave Europea, sono intervenuti nel corso del dibattito il Direttore del Parco Mariano Mariani, Antonio Demelas (Laore), Giovanni Antonio Farris (Accademia del Lievito Madre), la Referente del marchio e delle filiere agroalimentari del Parco Marirosa Martinelli, Giuseppe Campus (Obiettivo Impresa) e Valerio Tomaso Taras (Slow Food). Al termine del convegno i partecipanti hanno potuto degustare gli oli delle aziende certificate del Parco – Agriturismo Isidoro, Podere 854, Stella Maris, Canu Emilio, Fressura, Azienda Agricola Ledà, Agriturismo Agave, Azienda Agricola Mureddu-Aru, Vaill di Davide Casu – e il Pane del Panificio Cherchi di Olmedo.






Il Parco di Porto Conte presente i risultati della stagione 2022 dell’Ecomuseo

Il Parco presenta i risultati della stagione 2022 dell’Ecomuseo del Parco di Porto Conte. Nel periodo aprile – settembre 2022 superati i 25.000 visitatori e con la nuova formula gestionale dell’ unico biglietto per visitare tutti i siti dell’Ecomuseo, valido 12 mesi, ottenuto un incremento del fatturato del 40% rispetto all’annualità 2019.

Con la stagione 2022 il Parco di Porto Conte ha inaugurato una nuova modalità di fruizione imperniata sul proprio Ecomuseo caratterizzata: a) da una forte semplificazione dell’offerta (con un unico biglietto, quello dell’Ecomuseo); b) dall’utilizzo di una piattaforma digitale e di una APP dedicata per la gestione delle prenotazioni e delle vendite on-line e per la promozione del territorio. L’Ecomuseo ingloba in sé tutti i principali attrattori ambientali e storico culturali dell’area protetta che diventano visitabili in maniera integrata nell’arco temporale di un anno (dal momento della emissione del biglietto) a differenza delle precedenti annualità: non più, quindi, un biglietto per ogni singolo attrattore del Parco, come in passato, ma un’offerta unica con un unico biglietto (valore 8 euro) dell’Ecomuseo del Parco di Porto Conte. Fanno parte integrante dell’Ecomuseo, cinque principali attrattori: 1. Casa Gioiosa, prestigiosa sede del Parco ed ex colonia penale; 2. il M.A.S.E. il museo dedicato allo scrittore – aviatore Antoine De Saint Exupèry ospitato nella suggestiva torre aragonese (Torre Nuova); 3. il M.A.P.S., museo ambientale e storico a cielo aperto incastonato nel promontorio di rara bellezza di Punta Giglio; 4. l’oasi faunistica “Le Prigionette” da cui partono itinerari naturalistici e storici da percorrere a piedi, in bici, con mini car e bike elettriche; 5. la villa romana di “Sant’Imbenia”. Ma l’Ecomuseo è anche un contenitore dinamico di eventi e spettacoli musicali ed artistici, di iniziative turistiche esperienziali, di buon cibo di qualità e più in generale di beni e servizi offerti dal sistema delle imprese che hanno ottenuto il marchio di qualità ambientale del Parco di Porto Conte. “La visita dell’Ecomuseo del Parco, pertanto, è oggi un’esperienza fatta di tanti itinerari naturalistici, panorami mozzafiato, musei, centri multimediali, escursioni, siti e immobili storici, eventi, ospitalità diffusa e cibo tipico di qualità”-sottolinea il Presidente Raimondo Tilloca. “Per i tanti visitatori appassionati di natura e ciclo-escursionismo che prediligono una fruizione continua e ripetuta degli itinerari naturalistici, anche più volte alla settimana o al giorno- evidenzia il Direttore Mariano Mariani- è stato introdotto un abbonamento annuale (costo 10 euro), molto apprezzato soprattutto dai visitatori sardi, che oltre alla visita di tutti gli attrattori dell’Ecomuseo (per una sola volta) consente anche di ritornare e accedere, sempre ed illimitatamente, ai siti naturalistici di Prigionette e di Punta Giglio, tutte le volte che vogliono”. Visitatori. La tabella sintetizza i visitatori dell’Ecomuseo (turisti e non residenti) per ciascuno dei principali attrattori. 

Tabella – Numero dei visitatori dell’Ecomuseo del Parco. Annualità 2022  – mesi da aprile a settembre.

A questi visitatori vanno anche aggiunti i visitatori residenti ad Alghero che sono stati 3.684, di cui 2.453 per il MAPS e 1.231 per Prigionette. Nel complesso, pertanto, il dato totale dei visitatori effettivi dell’Ecomuseo nel periodo aprile – settembre 2022 è stato pari a 25.043 unità (21.359 non residenti + 3.684 residenti). Fatturato. Grazie a questi visitatori nel periodo aprile – settembre 2022 il fatturato dell’Ecomuseo da bigliettazione è stato pari a euro 137.924 (nel 2019 fu di euro 98.208), con un incremento in valore assoluto pari a euro 39.716 ed in valore  percentuale pari a +40,44%. 





“A scuola per mare con il CEAS Porto Conte”, al vie l’evento nazionale

Ritorna l’appuntamento nazionale con il Festival dello Sviluppo Sostenibile, promosso dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS). Il Parco di Porto Conte protagonista della manifestazione con una serie di iniziative: “A scuola per mare con il CEAS Porto Conte” è la prima di queste

Per il sesto anno consecutivo si rinnova l’appuntamento nazionale con il Festival dello Sviluppo Sostenibile, promosso dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS). Un ricco calendario di attività di sensibilizzazione sui temi della sostenibilità, per favorire l’azione verso i 17 Obiettivi dell’Agenda 2030. Anche la Sardegna supporta questa iniziativa con il Festival Sardegna2030, valorizzando in un unico calendario le molteplici iniziative in programma. Il Parco di Porto Conte prenderà parte al Festival con una serie di proposte: “A scuola per mare con il CEAS Porto Conte” è la prima di queste, in programma dal 4 al 6 Ottobre 2022. L’evento si inserisce nel più ampio progetto “A Scuola per Mare“, promosso dall’Associazione I Tetragonauti e cofinanziato dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il Contrasto alla Povertà Educativa Minorile.
Un progetto che coinvolge un gruppo di giovani dai 14 ai 18 anni in situazione di fragilità, partiti a fine agosto da San Vincenzo su una bellissima barca a vela di 22 metri per una traversata autunnale che solcherà i mari del Tirreno fino a metà novembre: una comunità di naviganti che trascorrerà circa 80 giorni in mare fermandosi nei porti, dove ad attenderli ci sono Associazioni e Enti del territorio che offrono esperienze formative e professionalizzanti. Il 4 ottobre approderanno nel territorio protetto del Parco di Porto Conte e dell’AMP Capo Caccia – Isola Piana per vivere – accompagnati dagli educatori del CEAS PortoConte – esperienze dirette di scoperta della ricchezza, delle potenzialità e della fragilità delle aree protette, acquisire conoscenze e competenze necessarie per promuovere stili di vita sostenibili e la valorizzazione della diversità ambientale e culturali




Parco di Porto Conte e AMP, nuovo sistema digitale di gestione della fruizione

Al via il nuovo sistema digitale di gestione della fruizione del Parco di Porto Conte e della AMP di Capo Caccia-Isola Piana. Un unico biglietto integrato “multi-attrattore” (costo 8 euro, abbonamento 10 euro), valido un anno dall’acquisto, per la visita di tutti i principali attrattori che compongono l’ECOMUSEO del Parco di Porto Conte, recentemente istituito dalla Regione Sardegna. Possibilità di prenotare e acquistare on-line il biglietto scaricando l’APP dell’Ecomuseo dal sito www.algheroparks.it

Ripartono le emozioni di Primavera al Parco di Porto Conte. Dal prossimo fine settimana tutti gli attrattori del Parco di Porto Conte e dell’Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana potranno essere visitati con un unico biglietto integrato (costo 8 euro) valido un anno dal momento dell’acquisto. Non più, quindi, un biglietto per ogni singolo attrattore del Parco, come in passato, ma un’offerta unica legata alla recente istituzione dell’Ecomuseo del Parco di Porto Conte: unico Ecomuseo della Sardegna riconosciuto dalla Regione. “La visita al nostro Parco- sottolinea il Presidente Raimondo Tilloca- è diventata la visita articolata di diversi siti che compongono l’Ecomuseo: un’esperienza fatta di tanti itinerari naturalistici, panorami mozzafiato, musei, centri multimediali, escursioni, siti e immobili storici, ospitalità diffusa e cibo tipico di qualità. Con una delibera del Consiglio direttivo abbiamo quindi modificato il tradizionale paradigma dell’offerta che in passato prevedeva un biglietto per singolo attrattore e introdotto una nuova offerta integrata “multi-attrattore” ed un unico biglietto (quello dell’Ecomuseo: costo 8 euro) per visitare tutti i siti: Casa Gioiosa, Prigionette, MASE, MAPS-Punta Giglio, Villa Romana Sant’Imbenia; grazie al supporto di una piattaforma digitale e di una specifica APP dell’Ecomuseo (scaricabile dal nostro sito www.algheroparks.it) sarà possibile prenotare e acquistare on-line il biglietto, fare la visita dell’Ecomuseo nell’arco di un anno, tornando anche diverse volte a seconda dei ritmi di ciascun visitatore. Abbiamo anche tenuto conto delle esigenze dei tanti visitatori appassionati di natura e ciclo-escursionismo che prediligono una fruizione continua e ripetuta dei nostri itinerari naturalistici, anche più volte al giorno o a alla settimana; per questi visitatori abbiamo introdotto una sorta di abbonamento annuale (costo 10 euro) che oltre alla visita di tutti gli attrattori dell’Ecomuseo consente anche di poter accedere, sempre ed illimitatamente, ai siti naturalistici di Prigionette e di Punta Giglio, tutte le volte che vogliono, nel corso dell’anno. Condizioni di particolare vantaggio sono riservata ai residenti ad Alghero. Già oggi i residenti hanno l’accesso gratuito ai siti di Prigionette e Punta Giglio che viene confermato. Per loro viene inoltre introdotto un abbonamento annuale dedicato (costo 5 euro) che consente l’ingresso illimitato a tutti gli altri attrattori del Parco in passato a pagamento e quindi i residenti potranno visitare tutte le volte che vogliono i siti di Casa Gioiosa (con i suoi diversi ambiti: museo della memoria carceraria, mostra permanente del Maestro Pulli e parco multimediale dedicati al “Piccolo Principe”, centro multimediale immersivo Teleia), il Museo MASE dedicato ad Antoine de Saint Exupery e per la prima volta la Villa romana di Sant’Imbenia. Condizioni di vantaggio sono state previste anche per le famiglie ed i minori e per i disabili”. Questa nostra nuova offerta non contrasta in alcun modo con l’iniziativa “Alghero Ticket” della Fondazione Alghero. “Resta quindi piena e convinta- conclude il Presidente Tilloca- la nostra adesione all’“Alghero Ticket”, a partire dalla prossima edizione 2022.




Parco di Porto Conte: Al via il 2° corso sulla transumanza del progetto Cambio Via

Inizia il prossimo 6 Aprile il corso gratuito, organizzato dal Parco di Porto Conte, di perfezionamento da 24 ore per imprenditori che riconoscano il valore della biodiversità e dell’alta qualità ambientale nell’ambito del Progetto per la transumanza denominato Cambio Via. Ancora aperte le iscrizioni 

Dopo il successo dei Living Lab dedicati alle imprese multifunzionali, è in partenza un corso di perfezionamento gratuito per imprenditori che riconoscono il valore della biodiversità e dell’alta qualità ambientale, articolato in 24 ore di formazione interattiva che si svolgerà interamente a distanza su piattaforma multimediale, a partire dal 6 aprile prossimo.

Il corso è rivolto ad imprenditori che vogliono avviare un’attività o stanno vivendo una fase di innovazione e/o ricambio generazionale in ambito agricolo e dei servizi turistici, lungo il percorso tradizionale della transumanza dalla Barbagia alla Nurra .

Il corso, dal titolo “Impresa e sostenibilità tra innovazione e tradizione”, conterrà un mix fra contenuti teorici, casi di successo ed esercitazioni con l’obiettivo primario di sensibilizzare il mondo delle imprese sul tema dell’imprenditorialità sostenibile (caratteristiche, indicatori e valutazione dei sistemi ambientali, impresa e sviluppo sostenibile, competitività, territorio, network locali, innovazione sostenibile).

L’iniziativa si inquadra nell’ambito delle attività previste dal Progetto Europeo Interreg Cambio Via coordinato dalla Regione Sardegna – Assessorato agli Enti locali – e realizzato dal Parco di Porto Conte in collaborazione con il Dipartimento di Architettura dell’Università di Sassari e con la Provincia di Nuoro. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di contribuire allo sviluppo di un’offerta naturale e culturale, integrata e multidisciplinare, che migliori la capacità di attrazione e la competitività dei territori interessati.

È ancora possibile iscriversi compilando il form on line all’indirizzo:  Per informazioni telefonare al numero 3510189424




Nella sede del Parco naturale regionale di Porto Conte riapre anche lo straordinario e molto apprezzato Teleia. Il Tunnel Immersivo è visitabile dal martedi alla domenica

Teleia ha riaperto. Dopo la ripartenza degli spazi museali di Casa Gioiosa (Museo della Memoria carceraria, il museo dedicato alle opere del maestro Elio Pulli, il Parco Tematico sul Piccolo Principe) e del Mase dedicato allo scrittore Antoine Sant’Exupéry, è nuovamente fruibile anche lo straordinario tunnel immersivo che permette un viaggio virtuale negli splendidi fondali marini del mare di Alghero. Il viaggio tra habitat emersi e sommersi e nelle grotte dell’Area Marina Protetta Capo Caccia-Isola Piana ha, dal momento della sua inaugurazione, ammaliato il pubblico richiamando numerosi visitatori nella sede del Parco al Tramariglio dove, appunto, si trova Teleia. Ad attirare l’attenzione, oltre gli schermi “screen touch” presenti all’ingresso con cui è possibile ammirare gli habitat marini, è soprattutto l’Immersive Tunnel con i suoi 17 metri di lunghezza e oltre 5 di larghezza: tre delle sue pareti ospitano proiezioni che riempiono ogni centimetro della superficie sino a superare i 3 metri di altezza e alle quali si aggiunge tutto il pavimento, con una resa incredibilmente realistica e spettacolare che incanta i visitatori, soprattutto quelli più piccoli che sono sempre più numerosi. Il “Museo del mare” di Casa Gioiosa è aperto dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle 19. Per informazioni e prenotazioni chiamare il numero 39 331 340 0862 (Cooperativa ExplorAlghero)




Piano del Parco di Porto Conte da rifare

Un Piano del Parco Naturale Regionale di Porto Conte lo abbiamo letto qualche anno fa e prevedeva, incredibilmente, di normare anche le aree al di fuori del Parco stesso. Erano state previste, ad esempio, l’imposizione di specifiche profondità di aratura del terreno da parte degli agricoltori oppure richieste da sottoporre al Parco per autorizzazioni varie. E’ necessario ricordare a tutti che i residente delle borgate agricole algheresi hanno già combattuto per rimanere fuori dai confini del Parco di Porto Conte. Gli attuali confini rappresentano il risultato di quanto fu stabilito a suo tempo. Il Parco si occupi quindi di normare esclusivamente le aree incluse all’interno del proprio perimetro. Le nostre borgate agricole sono già sottoposte a numerosissimi vincoli in quanto, la Bonifica Storica di Alghero, rappresenta un bene identitario della Sardegna. Siamo già costretti a vivere restrizioni molto stringenti che non hanno eguali in tutta la Regione. A fronte di questo invitiamo sin d’ora la politica locale a escludere, all’interno del futuro piano del parco di Porto Conte, qualsiasi riferimento alle aree appoderate delle borgate.

Tonina Desogos – Presidente Comitato di Borgata di Maristella

Giuseppina Congiu – Ex Presidente Comitato di Borgata di Guardia Grande – Corea




Parco di Porto Conte, appello ai consiglieri comunali

Il 7 aprile si terrà l’assemblea del Parco di Porto Conte che dovrà trattare su alcune questioni delicate, compresa la situazione di Punta Giglio. In qualità di residenti a Maristella e rappresentanti del Comitato di Borgata locale notiamo delle contraddizioni riguardanti il Parco che dovrebbero essere sviscerate con urgenza durante l’assemblea stessa. Per tale motivo invito i consiglieri comunali a chiedere alla direzione dell’ente:
Perché il Parco di Porto Conte consente che, tutti i santi giorni, un elicottero dei Vigili del Fuoco sorvoli a bassa quota la macchia mediterranea dietro la spiaggia di Mugoni, fermandosi in volo per minuti a pochi metri da terra, per poi dirigersi verso Porticciolo, arrecando grave disturbo a tutta la fauna selvatica? Ci dicono siano esercitazioni (con vista mare?) ma sarebbe opportuno stabilire un’area di interdizione al traffico aereo, per esempio 2 km dal confine del Parco, salvo urgenze naturalmente.
Perché si consente a una pista di Motocross di operare a Lazzaretto, a meno di 300 metri dal confine del Parco Naturale Regionale di Porto Conte? Riteniamo gli sport motoristici non adatti alle finalità del Parco stesso per via della rumorosità e dell’inquinamento che generano.
A quale punto esatto ci troviamo riguardo l’iter per la bonifica del campeggio nei pressi di Mugoni bruciato nel 2015???
A quale punto ci troviamo riguardo la lotta alla pesca abusiva la notte in area Parco???
A quale punto ci troviamo con le segnalazioni riguardo gli sversamenti a Mugoni, nei pressi dell’hotel Baia di Conte, di liquidi e materiali maleodoranti segnalati quest’anno da più cittadini???
Qual è l’idea del Parco di Porto Conte riguardo il futuro delle borgate costiere abbandonate di Maristella e Guardia Grande, limitrofe al Parco stesso?
Ringraziamo i consiglieri comunali di Alghero che vorranno farsi carico di queste domande, anticipandole magari alla direzione dell’ente, allo scopo di ottenere risposte circostanziate in occasione dell’assemblea che si terrà il 7 aprile.,

Per il Comitato di Borgata di Maristella – Tonina Desogos




Punta Giglio, Porto Conte: documenti e verità. L’Azienda Speciale Parco di Porto Conte ricostruisce la storia del progetto riguardante il compendio ex-militare di Punta Giglio

Punta Giglio è un bene prezioso, di altissimo pregio ambientale, ricco di valori storici, culturali ed identitari. Ed è giusto e doveroso che tutta la comunità di Alghero si batta per tutelarlo, preservarlo e difenderlo da qualsiasi possibile rischio per consegnarlo e tramandarlo integro alle generazioni future. Non si può quindi che apprezzare il dibattito acceso, le prese di posizione ed anche le dure critiche che alcune componenti della comunità locale stanno rivolgendo al progetto di valorizzazione del compendio promosso dal Demanio dello Stato ed affidato in concessione ad una cooperativa di giovani imprenditori che ha vinto nel 2018 un bando pubblico. Si tratta di una chiara testimonianza di democrazia, partecipazione e cittadinanza attiva che, tuttavia, ha il preciso dovere del rispetto dei fatti, come oggettivamente si sono verificati e del ruolo effettivo che sulla vicenda ha svolto il Parco di Porto Conte. Per questo motivo il Parco intende concorrere in modo costruttivo a questo dibattito con la massima trasparenza, portando all’attenzione di tutta la comunità la sua posizione affinchè non vi possano essere dubbi e fraintendimenti sul proprio operato. A tale fine ha deciso di pubblicare nel proprio sito istituzionale  una ricostruzione dei fatti come si sono svolti – fin dai mesi precedenti la decisione del Demanio e fino alla autorizzazione unica rilasciata dal Comune di Alghero – corredata da allegati di atti e lettere ufficiali che dimostrano in modo inequivocabile quali siano stati gli intendimenti e le azioni poste in essere dal Parco per la massima tutela e valorizzazione del compendio di Punta Giglio (il dossier è consultabile al link https://www.algheroparks.it/news-e-eventi/posts/2021/march/compendio-di-punta-giglio-parco-di-porto-conte-documenti-e-verit%c3%a0/). Come riscontrabile dai documenti pubblicati, i punti salienti dell’operato del Parco possono essere così riassunti:

–        fin dai primi mesi della sua effettiva operatività (anno 2008), il Parco cercò in tutti i modi di riportare la disponibilità dei ruderi militari di Punta Giglio, bene dello Stato, nella propria diretta gestione per evitarne il progressivo degrado e per poterlo ricondurre alle finalità istituzionali di tutela, educazione ambientale e fruizione controllata proprie di un’area protetta. Della questione fu anche interessato l’allora Sottosegretario di Stato alla Difesa ma, nonostante le dichiarate disponibilità, il tentativo non condusse ai risultati sperati;

–        in tempi più recenti, venuti a conoscenza dei propositi del Demanio dello Stato di mettere a bando il compendio militare, il Parco, unica voce del territorio a prendere una posizione, si mobilitò e cercò di contrastare tali intendimenti manifestando anche formalmente la propria contrarietà ad una ipotesi di sfruttamento turistico di un’area di alto pregio storico-ambientale ricadente all’interno di un’area protetta e non compatibile con la stessa; 

–        anche in questo caso la posizione chiaramente espressa dal Parco non fu accolta dallo Stato anche perché, nel frattempo, completate le fasi di aggiudicazione, il Demanio chiese ed ottenne la piena disponibilità degli allora vertici dell’Amministrazione comunale di Alghero a sostenere l’iniziativa ed il progetto risultato vincitore, anche al prezzo di introdurre le necessarie modifiche di tipo urbanistico;

–        vani furono i tentativi del Parco, anche in quel caso in solitudine, di evidenziare le forti criticità ambientali e di scongiurare la posizione dell’Amministrazione comunale che, al contrario, firmò un protocollo d’intesa che dava il via libera al progetto dichiarato vincitore dal Demanio;

–        forti furono le preoccupazione del Parco per le caratteristiche del progetto risultato vincitore, ritenuto non compatibile con l’area naturalistica protetta; il progetto prevedeva, infatti, un intervento di riqualificazione della caserma e degli altri edifici militari, nonché l’aggiunta di ulteriori unità mobili sparse all’interno del compendio al fine di costituire una struttura ricettiva diffusa per un totale di oltre 70 posti letto con annesso ristorante e piscina: propositi del tutto improponibili all’interno di un Parco naturale;

–        di fronte a questa evidenza dei fatti al Parco non restava che attivare immediatamente una linea di condotta di diretta interlocuzione con la cooperativa vincitrice per fare in modo che la stessa ridefinisse in modo sostanziale i contenuti della proposta originaria per renderla compatibile con l’area naturale protetta e con i diversi vincoli di natura edilizia e paesaggistica, nonché con la esigenza del pieno rispetto della storia, della salvaguardia della memoria e della identità dei luoghi;

–        la cooperativa “Il Quinto Elemento” con spirito di massima collaborazione si rese fin da subito disponibile alla collaborazione richiesta dal Parco ed alla rimodulazione sostanziale della proposta originaria per rispondere alle richieste dei diversi Enti preposti fra i quali, oltre al Parco, la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro, l’Ufficio Tutela del Paesaggio, il Corpo Forestale dello Stato, il Comune di Alghero;

–        il punto di arrivo della rimodulazione può essere così sintetizzato: rinuncia completa alla impostazione turistico-ricettiva con 70 camere, ristorante e piscina e nuova impostazione delprogetto, suggerita dal Parco e del tutto condivisa dalla Soprintendenza, di realizzazione prioritaria di un museo a cielo aperto con annessa foresteria (massimo 20 posti letto), punto ristoro e vasca ludica legata in modo funzionale alle attività dell’Ecomuseo del Parco di Porto Conte;

–        la nuova impostazione che rende oggi compatibile il progetto con le esigenze di tutela e sostenibilità ambientale ha trovato puntuale conferma nei nuovi documenti progettuali approvati con il provvedimento finale di autorizzazione unica rilasciato dal Comune di Alghero;

–        in fase di realizzazione dei lavori massima dovrà essere l’attenzione agli aspetti ambientali ed alla prescrizioni impartite dalla Regione e dal Parco per il massimo rispetto della flora e della fauna, nonché quelle a tutela della memoria storica impartite dalla Soprintendenza; a tale fine il cantiere sarà monitorato e controllato passo passo da tutti gli Enti pubblici preposti.

In conclusione, è solo grazie alla determinazione ed alla perseveranza del Parco di Porto Conte che è stato possibile scongiurare l’ipotesi originaria di una inaccettabile “aggressione” ambientale del compendio e di sfruttamento dello stesso a fini turistico-ricettivi non compatibili con un’area protetta. Il progetto approvato è un progetto rispettoso dell’ambiente che fermerà il degrado ed eviterà la cancellazione della memoria storica, consegnando alla comunità algherese un museo a cielo aperto che ridimensiona in modo del tutto sostenibile le previste attività di ristoro e pernottamento secondo le logiche tipiche dei rifugi di montagna.

Si tratta di un chiaro esempio che coniuga le finalità conservazionistiche e la tutela ambientale con lo sviluppo locale, creando occasioni di impresa e di occupazione, non solo per i giovani imprenditori della cooperativa, ma per un indotto locale di giovani algheresi che avranno la possibilità di collaborare col Parco nella gestione del museo e nei servizi per la fruizione naturalistica. Ma allora, non è proprio questo quello che un Parco deve fare?