La Proposta del Contributo di Sbarco: Una Soluzione Innovativa per il Turismo in Sardegna
Le recenti controversie sulla tassa di soggiorno in alcuni Comuni sardi potrebbero essere state evitate con l’adozione della proposta di legge sul contributo di sbarco. Questa innovativa soluzione, presentata all’inizio dell’attuale legislatura, aveva l’obiettivo di sostituire la tassa di soggiorno, apportando vantaggi significativi per tutti: dai Comuni sardi, sia costieri che interni, alle strutture ricettive e agli stessi turisti.
La proposta prevedeva l’introduzione di un contributo unico, pagato dai turisti al momento dell’acquisto del biglietto aereo o della nave. Questa imposta avrebbe coinvolto un numero maggiore di persone, inclusi coloro che possiedono una seconda casa in Sardegna o che affittano abitazioni in nero, e avrebbe comportato un costo inferiore per i turisti, non essendo legato alla durata del soggiorno.
Inoltre, gli alberghi e le altre strutture ricettive non sarebbero stati più obbligati a riscuotere una tassa non a loro favore, ma destinata ai Comuni. Il ricavato del contributo di sbarco sarebbe stato distribuito a tutti i Comuni della Sardegna, a differenza dell’attuale sistema che favorisce solo quelli che impongono la tassa di soggiorno. I fondi raccolti sarebbero stati utilizzati per migliorare i servizi e le infrastrutture turistiche, potenziando l’offerta sia costiera che interna e contribuendo ad allungare la stagione turistica, con benefici economici per l’intera isola.
Purtroppo, questa proposta, nonostante il favore di molti, è stata osteggiata da alcuni e non è riuscita a raggiungere l’aula per l’approvazione definitiva in questa legislatura. Tuttavia, c’è la speranza che il prossimo Consiglio regionale possa discuterla e approvarla rapidamente, riconoscendone l’utilità e la giustizia.