Sennori, a tu per tu con Salvo Lombardo l’esperienza della danza è “fidarsi” dell’altro

“Alone in the multitude” in Casa Sisini a Sennori

C’è bisogno di riscoprire negli altri un senso di fiducia dopo un anno di limitazioni nel contatto sociale. E questo anche nell’arte e in particolare nella danza: «In “Alone in the multitude” arrivi lì e ti ritrovi con una persona che non conosci. C’è un rapporto immediato con un estraneo, un artista, in una stanza vuota. E quindi il tentativo del performer di entrare in connessione, all’inizio destabilizzante. Poi prevale la fiducia. L’esperienza è questa: fidarsi».

Con queste parole le spettatrici e gli spettatori hanno commentato il coinvolgimento nello spettacolo presentato mercoledì sera a Sennori da Salvo Lombardo per l’ultimo appuntamento del festival della danza “Corpi in Movimento”. La rappresentazione si è ripetuta in loop in Casa Sisini, volta dopo volta a tu per tu con un nuovo interprete, per una durata totale di ben tre ore, nel pieno rispetto delle normative anti-covid.

Il coreografo della compagnia Chiasma ha proposto un evento coreutico sperimentale, suscitando curiosità e stupore e superando di gran lunga le aspettative di chi ben conosce lo spirito dei lavori di questo straordinario artista performativo di origini siciliane. Pulsazioni sonore techno beat con innesti synth pop, i movimenti e lo sguardo del performer che invitano a seguirlo, cuffie alle orecchie e infine cartelloni con frasi profondamente introspettive.

In cinque minuti un intreccio multimediale ha offerto infiniti piani di lettura che si intersecano, si avvicendano o accadono simultaneamente, così che ognuno possa trovare il proprio spazio all’interno di questo disegno basato sulla singolarità della relazione nel rapporto one to one.

Non è la prima volta che si tenta di porre lo spettatore sul piano dell’artista. Lo spettatore che in questo caso diventa anch’esso parte integrante della dimensione coreografica, e quindi esso stesso performer, in un ambiente in cui due soggettività vivono un momento irripetibile, unici presenti nel duplice ruolo di artisti e di pubblico.

Il festival organizzato da Danzeventi conclude così una XVIII edizione ricchissima di proposte dal forte impatto emozionale, che tra le più intriganti location di Sennori e il Baretto di Porto Ferro, attraverso il vettore mediatico della danza hanno dato spazio a messaggi di rilievo sociale, come nel caso dell’“Omos” di Riccardo Olivier, oppure a punti di vista inconsueti come quello dell’artista, nel caso di “Non tutti sanno che…” della Res Extensa, o ancora, ha permesso di incontrare affinità con le vette sublimi della danza del Novecento nei Balletti Russi proposti da Daniele Cipriani.

«Siamo davvero contenti di ciò che ha portato questo mese di eventi alla nostra comunità – ha affermato l’assessora alla Cultura, Elena Cornalis – sia da un punto di vista esperienziale per la bellezza degli eventi, sia dal punto di vista del ritorno per il nostro territorio in termini di promozione, e in particolare per il contesto dell’Ex cava di tufo, ma anche per il Centro culturale, la Biblioteca comunale e la Casa Sisini. Un ringraziamento a Danzeventi quindi e a tutte le compagnie che hanno fatto di Sennori un palcoscenico della grande danza».

La manifestazione è sostenuta dal Mic, dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Fondazione di Sardegna, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Sennori e della Comes, della cooperativa Piccoli Passi e del Baretto di Porto Ferro.




Mercoledì a Sennori si danza con “Alone in the multitude”: Salvo Lombardo chiude il festival Corpi in movimento

SENNORI. Cinque minuti in loop per una performance faccia a faccia tra artista e spettatore. “Alone in the multitude”, lo spettacolo di Salvo Lombardo conclude mercoledì 28 luglio a Sennori la XVIII edizione del festival della danza Corpi in Movimento organizzato da Danzeventi. Alle 20.30 negli spazi di Casa Sisini il coreografo della compagnia Chiasma si esibirà in un lavoro compositivo che prevede una relazione diretta tra il performer e uno spettatore o spettatrice per volta. Un’occasione di prossimità che vuol essere considerata come un avvicinamento tra due corpi oltre la confort zone della solidarietà e della contemplazione.

L’esplorazione performativa, che contraddistingue ancora una volta il genio dell’autore siciliano per il suo carattere sperimentale e innovativo, si basa su una serie di sequenze imitabili che si intrecciano a una partitura coreografica eseguita dal danzatore, relazionandosi alla pulsazione sonora di un genere techno beat con innesti synth pop.

La nuova avventura coreutica nasce come variazione “one to one” di Outdoor dance floor, dove si reinterpretano le estetiche e le dinamiche sociali del clubbing, cioè dell’andare in discoteca, trasferendole in spazi non deputati al ballo quali dark room, musei, spazi espositivi, club e magazzini.

Con questo ciclo di elaborazioni, Lombardo prosegue la sua ricerca intorno alla club-culture, avviata con il lavoro scenico Present Continuous, che già individuava nel clubbing una “dimensione del possibile”: una dimensione che oscilla tra pratiche collettive e piacere solitario in cui trascendere convenzioni sociali e di genere. La forma di partecipazione del pubblico sfocia quindi in un vero e proprio dj set.

Il festival “Corpi in movimento” è organizzato dall’associazione Danzeventi di Sassari, ed è giunto alla diciottesima edizione. La manifestazione è sostenuta dal Mic, dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Fondazione di Sardegna, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Sennori e della Comes, della cooperativa Piccoli Passi e del Baretto di Porto Ferro.




Porto Ferro, la danza di Ariella Vidach e il mondo interconnesso dove si balla da soli

Ariella Vidach sul palcoscenico del Baretto di Porto Ferro

PORTO FERRO. Un corpo-clone si muove come un automa concepito per essere in ascolto, reattivo alle comunicazioni trasversali. Le braccia si protendono come antenne imbrigliate di cellulari, che ricordano file di ripetitori tv pronti a trasmettere e ricevere in contemporanea. Si presenta così “Elle_Live solo” di Ariella Vidach sul palcoscenico del Baretto di Porto Ferro per il festival Corpi in movimento organizzato da Danzeventi, tra fredde rifrazioni luminose smorzate di blu e uno sfondo musicale ipnotico e serrato. La sua danza sembra suggerire il futuro che ci aspetta, o forse un più drammatico presente, esibito all’interno di una rappresentazione iperbolica che non vuole fare sconti.

Il tutto appare ancor più accentuato e stridente in rapporto a un contesto naturalistico come la costa occidentale della Sardegna, guardando al tramonto panoramico di una spiaggia e di un mare di per se stessi emblema impareggiabile di libertà. Un luogo in cui lasciarsi alle spalle, almeno per il breve soggiorno vacanziero, lo stress della modernità e la saturazione di comunicazioni.

“Non si può fare a meno dei social, neanche nei luoghi più isolati e lontani dall’urbanizzazione”, sembra dirci il lavoro messo in piedi dalla Vidach con la regia condivisa di Claudio Prati. Il tutto a partire dallo studio delle movenze del principale strumento di relazione con lo spazio e con gli altri, il proprio corpo, esplorandone il nuovo rapporto con la tecnologia e i dispositivi del nostro tempo più utilizzati in assoluto.

Un momento dello spettacolo al Baretto di Porto Ferro

La mancanza di privacy è il binario parallelo indagato dalla composizione. A un certo momento dello spettacolo diverse voci si accavallano l’una sull’altra, proferendo messaggi audio che si perdono nell’etere sconfinato delle telecomunicazioni, nel sottile limite esistente tra dimensione pubblica e privata. L’intreccio tra le evidenze materiali a le apparenze dell’online si confonde in una sola realtà, quella della visibilità globale offerta da un mondo intangibile, “nel quale si vuole essere presenti – ha affermato la coreografa e danzatrice – forse perché si ha il timore di non essere troppo presenti con se stessi”.

Il festival “Corpi in movimento” è organizzato dall’associazione Danzeventi di Sassari, ed è giunto alla diciottesima edizione. La manifestazione è sostenuta dal Mic, dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Fondazione di Sardegna, con il patrocinio e la collaborazione della cooperativa Piccoli Passi, del Baretto di Porto Ferro, del Comune di Sennori e della Comes.

Ariella Vidach durante lo spettacolo



A Sennori l’omaggio ai “Balletti russi” di Sergei Diaghilev

SENNORI. La cava di Sennori come il Théâtre du Chatelet di Parigi per celebrare la grande danza sotto un cielo di stelle nell’omaggio ai leggendari “Balletti russi” di Sergei Diaghilev. Il 23 luglio alle 21.30 il festival “Corpi in movimento” presenta lo spettacolo “Soiréè Russe” proponendo due capolavori assoluti quali “Prélude à l’après midi d’un faune” e “La Sagra della Primavera” prodotti dalla Daniele Cipriani Entertainment.

Una serata con straordinari interpreti di fama internazionale per rievocare una delle pagine più significative della storia della danza. Una pagina artistica nata a inizio Novecento dall’incontro tra l’impresario teatrale russo Sergei Diaghilev e figure luminose come Anna Pavlova e il genio del balletto Vaslav Nijinsky, poi Igor Stravinskij e Claude Debussy, Lèon Bakst e Picasso. A partire dal celebre teatro parigino, l’incontro tra la cultura russa e il teatro occidentale ampliò i confini della danza trasformandola nel cuore di straordinarie opere d’arte in movimento, in cui soggetto, musica, scenografia e costumi si fondono nei rispettivi elementi d’eccellenza.

Prélude à l’après midi d’un faune è un passo a due di grazia e sensualità nella versione di Amedeo Amodio tratta dal balletto originale di Nijinsky, che destò parecchio scandalo al suo debutto parigino del 1912. Dopo l’esordio al Festival dei Due Mondi di Spoleto con le scene di Giacomo Manzù più volte riproposte alla Scala di Milano, l’opera arriva a Sennori nell’interpretazione di Susanna Elviretti e Mattia Tortora, solisti della Daniele Cipriani Entertainment, riconosciuta dal Ministero della Cultura tra le compagnie più prestigiose a livello nazionale.

Sulle note musicali di Claude Debussy, le sinuosità dei corpi descrivono il risveglio dei sensi di un Fauno, per ricreare atmosfere di ideale classicità sfiorate dai versi di Stéphane Mallarmé. Nel finale le melodie penetranti di Igor Stravinskij introdurranno la bellezza de La Sagra della Primavera, nella versione coreografica di Uwe Scholz interpretata in solo da Mattia Tortora, unico protagonista su cui incombono le grandi immagini proiettate sul fondale. Attraverso un racconto intimo che parla di vita, solitudine e conflitto, la composizione rievoca un rito pagano di fertilità che si chiude con il sacrifico di una giovane per il risorgere della nuova stagione. Al debutto parigino nel 1913, le note possenti di Stravinskij insieme alla coreografia spigolosa di Nijinsky generarono un linguaggio coreutico completamente nuovo, consegnando alla storia il primo vero balletto moderno.

Il festival “Corpi in movimento” è organizzato dall’associazione Danzeventi di Sassari, ed è giunto alla diciottesima edizione. La manifestazione è sostenuta dal Mic, dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Fondazione di Sardegna, con il patrocinio e la collaborazione della cooperativa Piccoli Passi, del Baretto di Porto Ferro, del Comune di Sennori e della Comes.




A “Corpi in Movimento” arrivano Versiliadanza, Res Extensa e Ariella Vidach

“Verso la luce” di Versiliadanza

SENNORI. Al giro di boa di una spumeggiante edizione 2021, il festival della danza d’autore “Corpi in movimento” offre uno sprint di tre spettacoli in tre giorni al pubblico di appassionati. Il 12 luglio alle 21.30, la compagnia fiorentina Versiliadanza presenta “Verso la luce” all’Ex Cava di Sennori, doveil 13 luglio alle 21.30 la compagnia pugliese Res Extensa porta in scena “Non tutti sanno che…”, mentre il 14 luglio alle 21.30 Ariella Vidach Aiep riporta il festival sulla spiaggia di Porto Ferro con “Elle_live solo”.

“Verso la luce” è un lavoro nato dalla collaborazione triennale di Versiliadanza con l’artista Susanne Linke, e realizzato con la coreografia e la danza di Leonardo Diana. L’opera si compone di diversi quadri in cui il corpo dell’attore dialoga col suo doppio psichico, per snodarsi e contorcersi come un meccanismo difettoso e infine, cambiare pelle per rinascere in una nuova dimensione.

Attraverso il linguaggio del movimento, Diana parla della condizione umana, dell’uomo disorientato e

della sua ossessiva ricerca di un’identità in tempi di esistenza liquida. L’identità si configura come la giusta postura da assumere di volta in volta, per collocarsi e posizionarsi adeguatamente in un mondo in mutazione continua.

“Non tutti sanno che…” di Res Extensa

“Non tutti sanno che…” della ResExtensa Dance Company, ideato e diretto da Elisa Barucchieri, è invece uno sguardo dietro “le quinte” che permette allo spettatore di vedere altri aspetti e altri punti di vista solitamente nascosti, e allo stesso tempo una ricerca dei meandri complessi di una creazione artistica: come si inventa e cosa si combina per arrivare a uno spettacolo compiuto.

“Elle_Live solo” muove infine attorno al tema dell’artificialità e della riproducibilità con la coreografia e interpretazione di Ariella Vidach, con la regia condivisa di Claudio Prati. Un’interprete femminile in un ritmo serrato enfatizza il dettaglio e l’articolazione delle estremità del corpo, in dialogo con l’avatar proiettato nel fondale della scena. Il riferimento è alla relazione corpo-clone e una sfida alla tecnologia, proponendo una visione di corpo abitato e animato da un corpo vero, prestato per essere in ascolto e reattivo.

Il festival “Corpi in movimento” è organizzato dall’associazione Danzeventi di Sassari, ed è giunto alla diciottesima edizione. La manifestazione è sostenuta dal Mic, dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Fondazione di Sardegna, con il patrocinio e la collaborazione della cooperativa Piccoli Passi, del Baretto di Porto Ferro, del Comune di Sennori e della Comes.

“Elle_Live solo” di Ariella Vidach



Dopo Omos, Riccardo Olivier il 10 luglio a Porto Ferro con iLove

Riccardo Olivier in OMOS a Sennori

SENNORI. «Con questo spettacolo vorrei cambiare il mondo», non ha dubbi Riccardo Olivier nel parlare del suo OMOS, il lavoro artistico contro l’omofobia portato in scena sul palcoscenico sennorese del festival Corpi in movimento. Una kermesse che lo vedrà ancora una volta impegnato il 10 luglio alle 21.30 sul palco del Baretto di Porto Ferro per una performance dal titolo “iLove”.

A Sennori Olivier ha proposto una rappresentazione originale, impreziosita da profonde contaminazioni culturali dell’isola, scaturite dalla collaborazione della compagnia milanese Fattoria Vittadini con la sassarese Danza Estemporada.

Chie m’at a cherrer bene dae como a in antis? Who will love me now? I versi sardi si sono fusi con quelli inglesi per riportare dall’universale al particolare, dall’astratto al concreto, dalla visibilità globale al luogo più isolato del mondo il bisogno di chiedere un po’ d’amore e dire basta a ogni forma di discriminazione.

«L’identità è liquida – ha affermato Olivier – il retaggio romantico dove l’identità è una cosa che sta per sempre è da superare. La transitorietà della nostra identità dovrebbe appartenere a tutti». Grazie al progetto delle “Residenze artistiche”, Olivier ha lavorato due giorni di fila al fianco della coreografa sarda Livia Lepri, coinvolgendo assieme alle danzatrici di Estemporada due attrici della compagnia teatrale Lentischio, per sublimare in OMOS un incrocio di storie e di esperienze.

OMOS sul palcoscenico di Sennori

Un primo sconfinamento scenico verso la platea ha trascinato il pubblico in un’atmosfera di inquietudine per poi riportare l’attenzione sul palco, dove sono esplosi sentimenti di violenza incorporata, crude manifestazioni di violenza sessuale e di classe, odi non solo omofobici ma anche di genere e di etnia. Senza fare sconti a nessuno. Il testo racconta anche chi ha subito forme di discriminazione e, pur da omosessuale, la reitera contro chi esprime un’identità ulteriormente “diversa”.

Sulla spiaggia di Porto Ferro sabato lo spettacolo “iLove” proporrà invece un duetto al maschile che parla d’amore, un lavoro di Cesare Benedetti e Riccardo Olivier in cui due personaggi si studiano, si presentano, provano a esporsi e a cercare loro stessi, la loro relazione e il loro essere uomini. Tutto per scoprire che concetti come macho sono solo etichette, come un abito indossato per metà, per un’identità in parte biologica e in parte scelta. Il festival “Corpi in movimento” è organizzato dall’associazione Danzeventi di Sassari ed è giunto alla diciottesima edizione. La manifestazione è sostenuta dal Mic, dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Fondazione di Sardegna, con il patrocinio e la collaborazione della cooperativa Piccoli Passi, del Baretto di Porto Ferro, del Comune di Sennori e della Comes.

Riccardo Olivier in iLove con Cesare Benedetti



Giocoleria e Danza a Sennori, Francesco Sgrò sbalordisce il pubblico di “Corpi in movimento”

SENNORI. Che sia frutto di memoria impressionante, di straordinaria abilità o semplicemente un trucco, il performer Francesco Sgrò ha riposizionato perfettamente tutti i colori del celebre cubo di Rubik in pochissimi istanti, sul palcoscenico dell’Ex cava di tufo di Sennori. Dopo aver assegnato a una spettatrice il compito di disfare l’ordine dei colori, di fronte al pubblico sbalordito del festival Corpi in movimento all’artista sono bastati soli otto secondi per riassemblare tutti i quadrati al posto giusto, dando prova di come tante straordinarie abilità circensi e di giocoleria possano ben abbinarsi al contesto della danza in modo ironico e divertente.

Dal movimento acrobatico all’interno di un cerchio gigante allo slacciarsi le scarpe facendo roteare al contempo diverse palline con le mani, nel corso dello spettacolo sono state tante le prove di abilità molto gradite e applauditissime dagli spettatori. Le performance sono state impreziosite dall’accompagnamento musicale dal vivo di Pino Basile, per una produzione Spellbound realizzata con il contributo del Ministero della Cultura, in cui a condividere lo spazio sono un musicista sperimentale e un circense sperimentatore.

Francesco Sgrò a Sennori alle prese con il cubo di Rubik

All’ex Cava di Tufo di Sennori il festival prosegue il 5 luglio, alle 21.30, con Davide Valrosso che porta in scena “Cinque danze per il futuro”, un lavoro dedicato al concetto di corpo performativo per costruire un organismo scenico di forma ibrida fra danza e concerto.

Un danzatore e un musicista agiscono dal vivo all’interno di cinque quadri combinando di volta in volta un diverso sistema di relazioni per ognuna delle cinque proposte. Il concept è impreziosito dalle musiche di Daniele Gherrino e dall’ideazione di Valeria Vannucci, per una produzione Nina.

Nella visione futuristica di Valrosso la danza è vista come sistema di relazioni, di trasformazione e di scoperta, che continua a superare i suoi stessi confini per creare immaginari e paesaggi inediti. Si nutre delle particolarità di ognuno degli interpreti, che uniti esprimono il proprio bagaglio di elementi necessari per il futuro.

Il 7 luglio la Fattoria Vittadini di Milano in coproduzione con la sassarese Danza Estemporada porterà nel pittoresco scenario dell’Ex Cava di tufo lo spettacolo “OMOS – noi non siamo uguali”, ideato e realizzato da Riccardo Olivier.

Il festival “Corpi in movimento” è organizzato dall’associazione Danzeventi di Sassari ed è giunto alla diciottesima edizione. La manifestazione è sostenuta dal Mic, dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Fondazione di Sardegna, con il patrocinio e la collaborazione della cooperativa Piccoli Passi, del Baretto di Porto Ferro, del Comune di Sennori e della Comes.

Davide Valrosso



Danza in Sardegna, prima nazionale dei Borderline a sorpresa sul tramonto di Porto Ferro

SASSARI. Con una prima nazionale a sorpresa la compagnia campana Borderline Danza spiazza il pubblico di Porto Ferro in apertura del festival Corpi in movimento. Due lavori di Luigi Aruta e di Antonio Formisano si sono fusi sul palcoscenico del celebre “Baretto” per dare vita a una sola, originale composizione di danza contemporanea: “Intercode..studio 1” è una primissima ricerca coreografica ricca di spunti e idee per tante chiavi di lettura sul rapporto dell’uomo con il mondo digitale.

Il primo lavoro, Matricola 0541, è ispirato al comportamento di uno studente durante un esame; il secondo, DependEsports, è dedicato alla dipendenza da videogames. Unirli insieme è stata una provocazione sull’utilizzo totalizzante del computer e di altri strumenti tecnologici che, soprattutto durante la pandemia, sono divenuti centrali rendendo difficile fare differenze tra un impiego sano e un altro più ossessivo.

Come le diverse modalità di fruizione si fondono ormai nella vita di tutti i giorni, così anche i due spettacoli si sono uniti in un’opera originale, che ha suscitato certamente emozioni in un contesto già di per sé esaltante come la rinomata spiaggia sassarese allo scoccare del tramonto.

I prossimi spettacoli del festival si terranno sabato 3 luglio all’Ex Cava di Sennori con la Spellbound Produzioni che alle 21.30 presenta “Nel Tempo”; il 4 luglio al Teatro Verdi di Sassari con la Compagnia Danza Estemporada che alle 21.30 propone “Humanesses”; e il 5 luglio all’Ex Cava di Sennori con il performer Davide Valrosso che alle 21.30 porta in scena “Cinque danze per il futuro”.

Il festival “Corpi in movimento” è organizzato dall’associazione Danzeventi di Sassari ed è giunto alla diciottesima edizione. La manifestazione è sostenuta dal Mic, dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Fondazione di Sardegna, con il patrocinio e la collaborazione della cooperativa Piccoli Passi, del Baretto di Porto Ferro, del Comune di Sennori e della Comes.




Corpi in Movimento, nel nord-Sardegna ritorna il festival della danza

SASSARI. Le movenze dei corpi al tramonto tra i colori mozzafiato del crepuscolo sull’orizzonte di Capocaccia. Il festival della danza “Corpi in movimento” prende il via giovedì 1 luglio in un palcoscenico d’eccezione come la spiaggia di Porto Ferro, per portare in scena le magistrali esibizioni offerte dagli artisti di Borderline.

Alle 21.30, la compagnia campana presenterà ben due spettacoli. Il primo è Matricola 0541, una performance nata dalle coreografie e la danza di Luigi Aruta, alla ricerca del vocabolario motorio umano nell’indagare il tempo che separa uno studente da un esame. Frutto di un’analisi su un campione di cinquanta studenti delle università italiane, il lavoro evidenzia alcune tra le più buffe “strategie” adottate per la sopravvivenza, come la frenesia, l’agitazione, il dondolio, il prurito e la sudorazione.

Il secondo momento è DependEsports, un progetto coreografico ideato ed eseguito da Antonio Formisano, che racconta il malessere derivato dall’uso dei videogames. Dal primo fascino oscuro nella relazione con il computer di gioco si arriva all’immersione totale nella realtà virtuale e la deriva nella dipendenza.

Borderline in DependEsports

Sono ben undici gli spettacoli coreutici nel calendario 2021 del festival organizzato dall’associazione Danezeventi di Sassari, che ormai da diciotto edizioni dà spazio nei teatri, nelle piazze e in altre suggestivi set del nord Sardegna alle più importanti compagnie italiane e internazionali. Quest’anno tutti gli appuntamenti si terranno alle 21.30 nelle diverse location del comune di Sennori e sulla rinomata spiaggia sassarese.

Il festival è sostenuto dal Mic, dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Fondazione di Sardegna. Un progetto così esteso ed esperienziale è stato possibile grazie alla tenacia di tutti gli organizzatori e alla collaborazione della cooperativa Piccoli Passi, del Baretto di Porto Ferro, del Comune di Sennori, del Comune di Sassari e della Comes.

Il programma. Sabato 3 luglio la Spellbound Produzioni presenta nell’Ex Cava di Tufo di Sennori lo spettacolo “Nel Tempo”. Il 4 luglio la Compagnia Danza Estemporada presenta “Humanesses” al Teatro Verdi di Sassari. Il 5 luglio a Sennori il performer Davide Valrosso propone “Cinque danze per il futuro”. Il 7 luglio la Fattoria Vittadini di Milano, in coproduzione con la sassarese Danza Estemporada porterà nel pittoresco scenario dell’Ex Cava di tufo lo spettacolo “OMOS – noi non siamo uguali”, ideato e realizzato da Riccardo Olivier.

Sempre la Fattoria Vittadini il 10 luglio a Porto Ferro si esibirà in “iLove”. Il 12 luglio all’Ex Cava sarà la volta della compagnia fiorentina Versilia Danza con l’opera “Verso la luce”. Stessa location il 13 luglio per la compagnia pugliese Res Extensa che presenterà “Non tutti sanno che…”, mentre il 14 Ariella Vidach Aiep con “Elle_live solo” riporterà il festival sulla spiaggia di Porto Ferro, dove il 20 luglio la premiata compagnia sarda Asmed Balletto di Sardegna presenterà “Welcome TU Italy”.

Gli ultimi tre spettacoli si svolgeranno in tre diversi palcoscenici di Sennori. Il 23 luglio nell’Ex cava con il “Soirée Russe” della celebre compagnia romana Daniele Cipriani Entertainment, il 27 luglio alla Biblioteca comunale con “Discobox” di Fabritia D’Intino per la compagnia Chiasma e il 28 luglio il festival chiuderà in bellezza in Casa Sisini, con Salvo Lombardo che assieme a Chiasma presenterà per la prima volta in Sardegna “Alone In The Multitude”.




Sennori, rinviati gli appuntamenti del 24 e 25 ottobre con il festival della danza “Corpi in movimento”

A causa dell’emergenza sanitaria saltano gli spettacoli della Fattoria Vittadini, di Salvo Lombardo e Fabritia D’Intino

 

Salvo Lombardo con la compagnia Chiasma

SENNORI. L’Associazione Danzeventi rende noto che a seguito delle nuove disposizioni in materia di contenimento dell’emergenza sanitaria, con particolare riferimento all’ultima ordinanza regionale, saltano gli appuntamenti del 24 e 25 ottobre in calendario per il festival della danza d’autore “Corpi in movimento”.

Nello specifico sono rinviati a data da destinarsi lo spettacolo “OMOS”, previsto per sabato al Centro Culturale di Sennori con la Fattoria Vittadini e la partecipazione di Riccardo Oliver; quindi le rappresentazioni coreutiche “Alone in the moltitude” della compagnia “Chiasma” diretta da Salvo Lombardo e “Discobox” di Fabritia D’Intino, in programma entrambi per domenica alla Biblioteca Comunale di Sennori.

L’associazione renderà disponibili le nuove date non appena possibile. Per essere costantemente aggiornati è possibile consultare il sito www.danzeventi.it.