Crisi Politica ad Alghero: Il CDA della Fondazione e il Futuro di Forza Italia
Tensioni e Decisioni Cruciali in Vista per il Sindaco Conoci e Forza Italia

Alghero, 27 Novembre – Un momento cruciale per la politica locale si avvicina: il Consiglio di Amministrazione (CDA) della Fondazione Alghero si riunirà oggi alle 15:00, un evento che vedrà la partecipazione del Sindaco Mario Conoci. Questo incontro assume un’importanza particolare alla luce degli ultimi avvenimenti che hanno scosso il partito di Forza Italia, attualmente la principale forza politica nell’amministrazione Conoci.
Le recenti tensioni interne a Forza Italia, evidenziate dal “crash” del partito e dalla rottura di una parte del gruppo con la maggioranza, hanno sollevato interrogativi sul futuro politico della città. Inizialmente, sembrava esserci una possibilità di ricomposizione dello strappo, ma le recenti dichiarazioni del consigliere Camera, particolarmente attivo in questi giorni, hanno ridotto drasticamente queste speranze.
Un ulteriore elemento di preoccupazione deriva dall’ultimo comunicato dei partiti della maggioranza, che sembra alludere a sviluppi negativi. Questo pone una domanda fondamentale: siamo di fronte all’epilogo della gestione Delogu nella Fondazione Alghero?
Il partito di Forza Italia si trova ora ad un bivio critico. I suoi esponenti più influenti, fedeli all’ex Sindaco Marco Tedde, stanno riflettendo intensamente sulle prossime mosse da compiere. La scelta è tra rimanere fedeli a Tedde o aderire al programma elettorale e continuare a sostenere il Sindaco Conoci.
In questo contesto di incertezza, gli elettori di Alghero sono invitati a rimanere vigili e attenti a quanto accade dietro le porte chiuse dei partiti, spesso aperte solo in occasione delle elezioni. A tal proposito, risuona forte una frase dello scrittore inglese William Hazlitt: “L’amore per il potere è amore per se stessi”. Un monito che riflette la situazione attuale e mette in luce l’importanza delle scelte che verranno prese oggi.
In attesa degli esiti di questa riunione cruciale, la comunità di Alghero resta in attesa di vedere quali saranno le mosse del proprio sindaco e come queste influenzeranno il futuro politico della città.

Crisi Amministrativa ad Alghero, lista Per Alghero: È Tempo di Cambiamenti o Continua il Teatrino Politico?
Alghero, 23 Nov. 2023 . Il Sindaco Conoci che, dopo aver portato alla deriva la città, riesce anche a mandare in frantumi la propria maggioranza, farebbe bene a ponderare decisioni ben più gravi piuttosto che limitarsi a revocare due assessori.
In 4 anni e mezzo di mandato ha più volte ampiamente dimostrato di non essere in grado di affrontare e risolvere praticamente nessuna delle criticità.
I lavori dell’ex cotonificio, della piscina coperta, del palazzo comunale tutti fermi e bloccati per l’incapacità amministrativa di chi governa la città. Gli spazi pubblici in abbandono, dalla Merenderia al parco Tarragona. Un appalto di igiene urbana prossimo alla scadenza e per il quale si profila già all’orizzonte una proroga, con tutte le conseguenze del caso, per l’inerzia politica di chi amministra.
La posidonia che fa bella mostra di sé sui litorali urbani a sconfessare una delle promesse elettorali di questa amministrazione: “spiagge pulite tutto l’anno”. L’impoverimento continuo dei servizi sanitari, che il Sindaco asseconda con i suoi silenzi per non disturbare il governo amico regionale. I collegamenti dell’aeroporto di Alghero ai minimi storici con una stagione invernale che, come non succedeva da 30 anni, non presenta neppure un collegamento con l’Europa. L’assenza di politiche organiche per la famiglia e di cura e attenzione per le persone. La gestione sempre più disastrosa degli impianti sportivi.
Oggi, davanti a questo triste quadro, il Sindaco, invece di lavorare a testa bassa per provare a migliorare i servizi cittadini, impegna il tempo per fare la guerra ai partiti di quei consiglieri che nell’ultimo consiglio comunale hanno dimostrato maggior ragionevolezza, accogliendo e votando due emendamenti proposti dall’opposizione per migliorare la variazione di bilancio proposta dalla giunta, evitando lo sperpero di risorse pubbliche ed evitando al Sindaco l’ennesima denuncia alla Corte dei Conti.
Conoci, e quel che resta della sua maggioranza, si decidano a dire con franchezza se sono in grado di affrontare anche solo qualcuno dei problemi della città, o se hanno intenzione di perdere altro tempo a fare ridicoli comunicati e a studiare mosse perdenti di un tristissimo Risiko. Ai cittadini algheresi, infatti, interessa che la politica lavori per migliorare la situazione della città e ben poco importa, invece, di questo squallido teatrino di cui, in ogni caso e per fortuna, finalmente si intravede la fine.
gruppo consiliare Per Alghero
FdI, Revoca delle deleghe assessoriali e ricorsi, Tedde faccia chiarezza.
In questo distopico susseguirsi di scelte e posizioni assunte da alcuni esponenti di Forza Italia, chiediamo all’ex Onorevole Marco Tedde, capo locale di Forza Italia, chiarimenti riguardo il ricorso presentato al TAR dagli ex assessori Caria e Peru contro il Comune di Alghero per il decreto di revoca della nomina di assessori firmato dal sindaco Conoci.
La scelta di passare per le vie legali ci appare difficilmente comprensibile e decisamente poco utile al fine di ricomporre l’attuale frattura politica che ha visto alcuni esponenti di Forza Italia isolati rispetto alla maggioranza.
Le ragioni che hanno fatto venir meno il patto fiduciario che lega un sindaco all’assessore sono evidenti: abbiamo subito tutti la scelta di alcuni forzisti di seguire la sinistra e venir meno a precisi impegni presi con il comparto turistico, anche attraverso atti formali.
È importante che Tedde chiarisca alla coalizione e ai cittadini algheresi la posizione del suo partito e chiarisca se il ricorso dei due esponenti forzisti sia una scelta condivisa da e con il partito o sia da ritenersi esclusivamente una scelta solitaria e individuale.
I cittadini difficilmente comprenderebbero le motivazioni di un ricorso che appare motivato più dalla preoccupazione di mantenere una poltrona e i relativi emolumenti, che da quello di fare chiarezza e ritrovare serenità di dialogo all’interno della coalizione di centrodestra. Confidando che Tedde riesca a governare questo difficile momento, Iniziamo a guardare ai prossimi obiettivi da raggiungere e alla prospettiva di crescita per Alghero che necessita sempre più di coesione piuttosto che di percorsi solitari difficilmente giustificabili.
Fratelli d’Italia Alghero
Il direttivo cittadino
Scontro Nell’Ombra: Editore Fronteggia esponente di spicco del consiglio comunale di Forza Italia ad Alghero.
di Fausto Farinelli
Duello di Dicotomie: La Lotta per l’Integrità dell’Informazione Oppone un Editore locale a una Voce Dominante della Politica Locale.
Alghero, 23 Nov. 2023 . Nelle prime ore del mattino del 20 Novembre scorso, a seguito del mio editoriale sula ricostruzione dei fatti che ha portato al cortocircuito nella maggioranza provocato da Forza Italia e UDC, un confronto digitale si è acceso tra me e un importante esponente di Forza Italia in consiglio comunale. Sebbene le parole precise non siano state pronunciate, il tono e il senso dell’interazione hanno rivelato tensioni significative sulla responsabilità dell’informazione e la libertà editoriale.
Le prime luci dell’alba hanno portato con sé messaggi che, pur non esplicitati, lasciavano trasparire una critica velata al mio lavoro editoriale. Questa figura di spicco in consiglio comunale ha suggerito, con sottintesi pungenti, una sfiducia nei confronti della mia integrità professionale, accusandomi indirettamente di diffondere informazioni non completamente accurate e addirittura di essere schiarato con una non citata controparte.
In risposta a queste insinuazioni non espresse, ho sostenuto il mio impegno a una copertura equilibrata e imparziale, evidenziando la mia determinazione nel difendere i principi di una stampa libera e onesta e invitandolo ad esporre la sua narrazione per una replica che avrei certamente pubblicato come faccio sempre.
La risposta dell’esponente politico, benché non dichiarata apertamente, era intrisa di un senso di pericolo legato alla diffusione di informazioni non verificate. Un monito implicito sulla gravità delle parole nel contesto dell’informazione pubblica, sottolineando il ruolo cruciale della verifica e dell’accuratezza nell’editoria, aggiungendo che il danno – a suo personalissimo avviso – era stato fatto e che nessuna smentita sarebbe servita. Io scrivo e faccio informazione locale sulle mie piattaforme e non certo sul corriere della sera o alla Rai, ne consegue che non è il caso di parlare esageratamente di danno. Sinceramente non riesco a comprendere a quale eventuale danno – l’esponente di Foza Italia – si riferiva.
Ho condiviso con alcuni amici, in maniera riservata, le mie apprensioni personali che riflettono non solo la preoccupazione per le conseguenze professionali di tali tensioni ma anche la possibile estensione di queste sfide al mio ambiente familiare e commerciale. Questa condivisione mette in evidenza la vulnerabilità che individui e imprese possono sperimentare in contesti di conflitti mediatici e politici.
Questo scambio solleva una serie di domande cruciali:
- È opportuno che la stampa locale ad Alghero resti distinta e distante dal potere politico? Considerando il contesto algherese, quanto è fattibile mantenere un’evidente separazione tra i media e gli interessi politici?
- In che modo possiamo assicurarci che la stampa serva il “governato” e non il “governante”? Riflettendo sulle parole di Stilson Hutchins, fondatore del “Washington Post”, come possiamo garantire che i media ad Alghero si attengano a questo principio fondamentale?
- Quali sono le implicazioni per la libertà di stampa quando i confini tra politica e informazione diventano sfumati? In che modo le interazioni tra politici e media influenzano la percezione pubblica della veridicità e dell’obiettività dell’informazione?
- Come può la stampa ad Alghero navigare in un ambiente politicamente carico mantenendo l’integrità e l’imparzialità? Quali strategie possono adottare gli editori e i giornalisti per rimanere fedeli ai loro principi etici in mezzo a possibili pressioni politiche?
Il recente scambio tra me e l’esponente politico evidenzia la necessità di un dibattito aperto sull’indipendenza dei media locali. L’episodio solleva preoccupazioni su come i rapporti tra la stampa e la politica ad Alghero possano influenzare non solo la qualità dell’informazione ma anche la fiducia del pubblico nei confronti dei media, quello che mi sta più a cuore.
Questo incidente non solo svela ma anche richiama l’attenzione sulla necessità di un’informazione imparziale e indipendente. È fondamentale che la stampa ad Alghero si attenga al principio di servire il governato e non il governante, offrendo un punto di vista equilibrato e non influenzato dai poteri politici. In una società in cui l’informazione è sempre più un bene prezioso, il ruolo dei media come custodi della verità e della trasparenza è più cruciale che mai.
E’ arrivato il momento che Alghero abbia una nuova fonte di informazione LIBERA, imparziale e affidabile? Se la risposta è Si allora i concittadini che credono ancora che questa non può essere Alghero devono cominciare a richiederla a gran voce. Troveranno certamente una risposta pronta a raccoglierne la sfida.
Cortocircuito ad Alghero: Lotta per il Potere o Diritto di Giustizia? Ex Assessori Impugnano la Revoca dei loro incarichi
Ricorso al TAR da Caria e Peru contro il Comune di Alghero per Revoca degli Incarichi. I ricorrenti mettono in luce le potenziali ripercussioni di questa decisione sull’equilibrio del bilancio comunale
Alghero, 22 Nov. 2023 – Una significativa controversia legale sta agitando le acque politiche della città di Alghero. Il Sindaco della città ha revocato gli incarichi assessoriali di Giovanna Caria e Antonello Sebastiano Peru con decreti numerati 64 e 65, rispettivamente, datati 17 novembre 2023. La decisione, dopo lo strappo sia in giunta che in consiglio comunale, ha portato alla presentazione di un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Sardegna da parte dei due ex assessori.
Contesto della Controversia Giovanna Caria e Antonello Sebastiano Peru erano stati incaricati di ruoli cruciali all’interno dell’amministrazione comunale. Peru gestiva le deleghe relative a Opere Pubbliche, Manutenzioni, e altri settori, mentre Caria si occupava di Bilancio, Finanze e Tributi, tra gli altri. I rapporti tra il Sindaco e gli assessori erano stati fino a quel momento caratterizzati da massima collaborazione.
Il Nodo della Revoca Il ricorso sostiene che la revoca degli incarichi assessoriali è avvenuta in assenza di qualsiasi motivazione formale, violando gli artt. 3 della legge n. 241/1990 e 46, comma 4, del d.lgs. n. 267/2000, nonché l’art. 43 dello statuto comunale di Alghero. Secondo i ricorrenti, la mancanza di una motivazione adeguata rende i decreti di revoca illegittimi.
Eppure nel 2010 l’allora Sindaco Tedde revocò l’incarico assessoriale a Maria Grazia Salaris seguendo la stessa procedura adottata dall’attuale sindaco Mario Conoci.
Implicazioni Politiche ed Amministrative I ricorrenti mettono in luce le potenziali ripercussioni di questa decisione sull’equilibrio del bilancio comunale, un tema di particolare rilevanza in un momento di delicatezza finanziaria per il Comune.
La Richiesta dei Ricorrenti Giovanna Caria e Antonello Sebastiano Peru, attraverso il loro legale, chiedono l’annullamento dei decreti impugnati e la loro immediata sospensiva. Sollecitano inoltre un’abbreviazione dei termini per la fissazione dell’udienza. Sottolineano l’urgenza di una decisione rapida, dato il grave impatto dei decreti sulla loro dignità professionale e sul bilancio comunale.
Il caso solleva questioni importanti sulla natura del potere amministrativo e sul ruolo della trasparenza nelle decisioni politiche. Mentre il TAR della Sardegna si prepara ad esaminare il caso, gli occhi della comunità locale e regionale restano fissi su questa significativa battaglia legale.
Per una maggiore comprensione della vicenda:
- Normativa di Riferimento: Secondo l’art. 46 del d.lgs. n. 267/2000, il Sindaco può revocare uno o più assessori, ma è necessario che fornisca una motivata comunicazione al Consiglio.
- Natura della Revoca: La revoca è considerata un atto di alta amministrazione e non ha natura politica. Tale atto rientra nella piena scelta discrezionale del Sindaco, basandosi sul rapporto di fiducia con gli assessori.
- Giurisprudenza: La revoca degli assessori non è assoggettata alle regole procedimentali degli atti amministrativi generali. Tuttavia, la giurisprudenza stabilisce che la revoca è un atto di alta amministrazione soggetto all’obbligo di motivazione.
- Controllo del Giudice Amministrativo: Il controllo giudiziario sulla revoca è limitato a profili formali, come la violazione di norme specifiche o abnormità del provvedimento. Il giudice non può valutare le ragioni di opportunità politico-amministrativa, ma può esaminare la motivazione della revoca, sebbene in modo limitato.
- Motivazione Sommaria: La giurisprudenza ritiene che una motivazione adeguata della revoca può consistere nella lesione del rapporto fiduciario tra il Sindaco e l’Assessore, ma il Sindaco deve almeno sommariamente menzionare il fatto che ha causato tale lesione.
Emerge una domanda fondamentale: perché vi è tanto interesse da parte dei due assessori nel mantenere le loro posizioni? Si tratta di una semplice lotta per il potere o di un genuino desiderio di servire la comunità? È cruciale che gli elettori riflettano sull’impatto che tali controversie hanno sulla loro città. Meritano i cittadini di Alghero un ambiente politico caratterizzato da continui scontri e dispute legali? La fiducia e il benessere della comunità dovrebbero essere al centro di ogni decisione politica. È ora che gli elettori si interroghino sulla direzione che desiderano per la loro città e su come le azioni dei loro rappresentanti influenzino non solo l’immagine ma anche la sostanza della vita civica di Alghero.
Il perché del caos politico amministrativo nella città di Alghero.
editoriale di Fausto Farinelli –
Alghero – 19 Nov. 2023 . Questo racconto non solo illustra una disputa locale, ma solleva questioni più ampie sulla natura della politica, sulla responsabilità dei rappresentanti eletti e sull’impatto delle decisioni politiche sulla vita quotidiana dei cittadini.
L’intera discussione prende le mosse da una variazione di bilancio dovuta a un’avanzo di amministrazione di poco meno di 4 milioni di euro. Dato l’importante ammontare, si è deciso di allocare queste risorse tra i vari settori per rispondere alle loro esigenze primarie e prioritare. In questo contesto, è stata formulata una proposta che, tra le altre cose, prevedeva la destinazione di 150 mila euro al turismo e 50 mila euro per il parco di Porto Conte.
Questa proposta di variazione di bilancio è stata sviluppata in base alle indicazioni fornite dai vari assessori e condivisa all’interno della maggioranza nelle riunioni della giunta. Tutto ciò ha portato alla votazione in giunta di una delibera, in attesa della successiva ratifica in Consiglio Comunale per confermare definitivamente la decisione.
Durante la prima seduta di giunta, due assessori di Forza Italia, Giovanna Caria e Antonello Peru, hanno espresso la loro contrarietà alla destinazione dei 150 mila euro per il turismo. Il progetto in questione era piuttosto articolato e riguardava la raccolta, la gestione e l’utilizzo di dati provenienti da diverse fonti, configurandosi come una sorta di mini osservatorio del turismo. L’obiettivo era quello di disporre di elementi utili per analizzare il fenomeno turistico nelle sue varie articolazioni e programmare scelte che avrebbero avuto ricadute positive sulle attività e sulla città in generale.
In una riunione di giunta, i due assessori Caria e Peru si dichiarano contrari all’utilizzo delle risorse proposte, tentando inizialmente di reindirizzarle verso un altro progetto di lavori pubblici. Questa proposta viene tuttavia respinta dalla giunta, che adotta una delibera per confermare l’impiego originale delle risorse. I due assessori reagiscono dichiarandosi assenti.
Si presenta però un problema tecnico: uno dei pareri tecnici obbligatori, necessario per ogni delibera, è arrivato dopo la data della delibera stessa. Questo ha reso necessaria una nuova seduta di giunta, dove si è ripetuta una situazione simile: i due assessori hanno osteggiato la decisione, etichettando il progetto come superfluo e inutile, ritenendo che sarebbe duplicato un altro progetto già sviluppato dalla regione.
Per cercare di superare l’impasse e andare avanti, la giunta modifica la destinazione dell’utilizzo dei fondi, reindirizzandoli da un progetto di raccolta dati a interventi a sostegno del turismo, come specificato nel bilancio. Nonostante questa modifica, Caria e Peru rimangono contrari, ma anziché votare contro, scelgono di non partecipare al voto, facendo però verbalizzare la loro contrarietà.
Quando la delibera raggiunge il Consiglio Comunale per la ratifica, le opposizioni presentano un emendamento, apparentemente sostenuto o persino elaborato da Forza Italia. Questo emendamento propone di reindirizzare i 150 mila euro destinati al turismo verso un progetto di videosorveglianza e i 50 mila euro per il parco verso un progetto sociale, da tempo discusso da Christian Mulas.
Nel corso del Consiglio Comunale, si assiste a varie sospensioni e discussioni sia all’interno di Forza Italia che della maggioranza. Nonostante ciò, si decide di procedere con il voto. Durante la votazione, il capogruppo di Forza Italia, Nunzio Camerada, insieme a Peppinetto Musu, vota a favore dell’emendamento presentato dall’opposizione. Gianni Spano di Forza Italia non è presente, mentre Tatiana Argiolas, sempre di Forza Italia, vota contro l’emendamento.
Una situazione analoga si verifica per il finanziamento destinato al parco. Anche in questo caso, Forza Italia segue lo stesso meccanismo di voto, con l’aggiunta del voto favorevole di Christian Mulas dell’Udc, che quindi si esprime contro la destinazione di risorse al parco per un progetto che lui stesso rivendica come sua idea. Al contrario, Nina Ansini vota contro l’emendamento.
In entrambe le votazioni, il voto dell’opposizione prevale, grazie al supporto di questi consiglieri di maggioranza e all’assenza di alcuni membri della stessa maggioranza.
Dopo le controversie sulle decisioni di bilancio, i partiti che sono rimasti fedeli agli accordi originali sulla destinazione delle risorse hanno reagito producendo un documento. In questo documento, hanno attaccato chi ritenevano fosse il principale orchestratore dell’operazione, ovvero Marco Tedde, coordinatore cittadino di Forza Italia, accusandolo insieme ai due partiti di un mancato rispetto degli accordi.
La risposta di Nunzio Camerada, capogruppo di Forza Italia, e di Marco Tedde è stata di sottolineare la loro libertà di agire nel modo che ritenevano più opportuno per il bene della città, quasi un auto proclamazione come custodi della legalità e dell’equità. Questa posizione, però, viene criticata come incoerente con i principi di una maggioranza unita, dove le regole devono essere rispettate anche quando le decisioni non sono favorevoli a tutti. La posizione di Forza Italia e dell’UDC viene quindi descritta come pretestuosa e strumentale.
Inoltre, il documento sottolinea come gli impegni presi in precedenza, soprattutto in relazione all’utilizzo delle risorse per il turismo, siano stati ignorati. Nonostante l’assenza di contrarietà espresse in un incontro, dove era presente l’assessora Giovanna Caria, con le associazioni di categoria del settore turistico sull’aumento dell’imposta di soggiorno, le risorse non sono state usate come previsto, a causa di ritardi e sospensioni nel bilancio.
Infine, il testo mette in luce l’intenzione di Forza Italia di colpire il settore turistico, come evidenziato dalle dichiarazioni di Camerada, che suggeriscono un ruolo diverso per la Fondazione, in contrasto con la sua funzione statutaria. In sintesi, il comportamento di alcuni membri di Forza Italia e dell’UDC viene paragonato a giocatori di una squadra che, invece di collaborare, agiscono contro gli interessi della stessa, un comportamento giudicato inaccettabile sia umanamente che politicamente.
Di fatto, “ci troviamo di fronte a un abbandono vero e proprio di quello che è il progetto politico”.- sostiene Marco Di Gangi di Fratelli d’Italia – e di quelli che sono i meccanismi che regolano le relazioni all’interno della maggioranza,
perché è sempre prevalso il sistema che dentro la maggioranza decidesse la “maggioranza della maggioranza.” E questo, fino a quando a Forza Italia andava bene, è sempre stato il meccanismo.
Nel momento in cui FI in maggioranza si trova in minoranza rispetto a queste scelte, si tiene le mani libere a di fatto vota con l’opposizione.
Sovvertendo di fatto anche la stessa maggioranza in Consiglio Comunale. Cioè l’opposizione aiutata da una parte della maggioranza diventa maggioranza.“
Pietrino Fois lascia una dichiarazione come semplice cittadino al di là del suo ruolo di Commissario straordinario della provincia di Sassari dove dice chiaramente che
i due assessori e di conseguenza i due consiglieri che hanno votato contro la maggioranza hanno votato, prima di tutto, contro se stessi facendo venir meno anche la fiducia dei cittadini che hanno dato il loro voto ad un preciso programma elettorale in una determinata coalizione politica. Mi auguro in una pronta riconciliazione delle parti anche perché mancano pochi mesi alla scadenza naturale del mandato amministrativo.
In questo scenario potrebbero essere in ebollizione le posizioni delle presidenze delle partecipate del comune e della stessa del parco di Porto Conte, che ricordiamo essere di FI quella della fondazione Alghero, della UDC del parco e sempre della UDC della secal e infine dell’Alghero in House in quota FI.
Le vicende descritte nel consiglio comunale rivelano una complessa rete di alleanze politiche, contrasti e strategie che vanno ben oltre la semplice gestione amministrativa di una città. Al centro della disputa, l’utilizzo di fondi comunali destinati a settori cruciali come il turismo e il sociale, diventa un campo di battaglia per interessi e visioni politiche divergenti. Il comportamento di alcuni membri di Forza Italia e dell’UDC, che hanno scelto di agire in modo indipendente dalla linea della maggioranza, solleva interrogativi sul significato di fedeltà e coerenza all’interno di una coalizione politica.
La reazione dei partiti fedeli agli accordi iniziali, culminata nella produzione di un documento critico, pone l’accento sull’importanza dell’unità e della solidarietà all’interno di una maggioranza. Tuttavia, la difesa di Forza Italia e dell’UDC sul loro diritto di agire nel “miglior interesse della città” solleva la questione su quale sia il vero significato del “bene comune” in politica.
Le dinamiche all’interno del consiglio comunale riflettono non solo le specifiche questioni locali, ma anche temi più ampi di responsabilità e rappresentanza politica. In questo contesto turbolento, le decisioni prese hanno un impatto diretto sulla vita quotidiana dei cittadini e sul futuro della città.
Porsi alcune domande sarebbe opportuno:
- Credi che l’azione di Forza Italia e dell’UDC, in questo contesto, sia giustificata come esercizio della libertà politica o rappresenti un tradimento degli accordi di coalizione?
- Come valuti l’importanza della coerenza e della solidarietà all’interno di una maggioranza politica? È sempre necessario aderire alla linea del partito o sono ammesse eccezioni in nome del bene comune?
- Qual è, secondo te, il ruolo della responsabilità personale dei politici nell’ambito delle decisioni che influenzano la comunità? Dovrebbero prevalere gli interessi del partito o quelli dei cittadini?
- Riflettendo sulla situazione descritta, come pensi che le dinamiche politiche interne influenzino l’efficacia della gestione amministrativa di una città?
- In che modo queste vicende potrebbero cambiare la tua percezione del ruolo e dell’impatto dei partiti politici locali nella vita quotidiana dei cittadini?
UDC Risponde Duramente al Sindaco Conoci: Tensione Politica ad Alghero
Alghero – La polemica politica in città si intensifica con la risposta piccante del gruppo consiliare dell’UDC alle recenti affermazioni del sindaco Mario Conoci. Questo scambio di dichiarazioni rappresenta l’ultimo episodio in una serie di tensioni crescenti all’interno della scena politica locale.
L’UDC Contrattacca
La reazione dell’UDC, espressa in una nota ufficiale, colpisce per la sua severità e dettaglio. Il partito critica aspramente la gestione del sindaco, in particolare per quanto riguarda il suo approccio nei confronti della democrazia e della trasparenza amministrativa.
Principali Punti di Critica
- Accuse di Favoritismo e Assenteismo: L’UDC punta il dito contro le frequenti assenze dei consiglieri di Conoci, contrapponendole alla loro costante presenza e impegno.
- Trascuratezza dei Progetti UDC: Emergono lamentele riguardo la mancanza di realizzazione dei progetti e ordini del giorno proposti dall’UDC, nonostante l’approvazione unanime in consiglio.
- Finanziamenti per il Parco di Porto Conte: L’UDC rivendica il merito per i finanziamenti ottenuti per il parco, contrariamente alle affermazioni di Conoci.
- Dure Critiche alla Gestione del Centrodestra: La nota esprime profondo disappunto per la gestione del Centrodestra da parte del sindaco, mettendo in luce una mancanza di dialogo e collaborazione.
- Impegno per il Futuro di Alghero: Nonostante le forti tensioni, l’UDC conferma il suo impegno a lavorare per il bene della città, auspicando una risoluzione positiva della situazione politica attuale.
Prospettive Future
Questo scambio di accuse e difese tra il sindaco Conoci e l’UDC sottolinea una situazione politica complessa e carica di sfide. Gli abitanti di Alghero assistono a una narrazione politica in continua evoluzione, con attori chiave che si confrontano su questioni di trasparenza, impegno e gestione amministrativa. La risposta dell’UDC, in particolare, mette in evidenza una profonda divisione all’interno della coalizione di governo, sollevando interrogativi sulla stabilità e l’efficacia dell’attuale amministrazione comunale. Stiamo aspettando qualche commento dalle opposizioni che nel frattempo si godono lo spettacolo. Per quanto riguarda i cittadini di Alghero l’assistere a questo film indecoroso speriamo li renda consapevoli del livello politico di tutti i componenti del consiglio comunale Algherese.
Mario Conoci, Sindaco di Alghero, Rivoluziona la Politica Locale: Basta Inciuci e Decisioni Segrete
In risposta alle recenti controversie politiche, il Sindaco di Alghero Mario Conoci ha preso una posizione decisa, revocando gli assessori di Forza Italia e criticando le alleanze opache.
In un clima di tensioni politiche crescenti, il Sindaco di Alghero, Mario Conoci, ha fatto una mossa audace. Dopo aver revocato la nomina assessoriale agli esponenti di Forza Italia, Conoci ha espresso con forza il suo dissenso verso pratiche politiche non trasparenti.
Il Sindaco ha criticato duramente le tattiche di negoziazione segrete e l’atteggiamento di “geometria variabile” di alcuni membri della maggioranza, che hanno cercato di manipolare le decisioni politiche a proprio vantaggio. Conoci ha sottolineato che il rispetto verso gli elettori e gli alleati è fondamentale, condannando qualsiasi forma di dialogo segreto che possa minare l’integrità della maggioranza.
Inoltre, ha evidenziato la sua preoccupazione per le recenti azioni di Forza Italia e UDC, accusandole di adottare un metodo opaco di fare politica. Le critiche del Sindaco si sono concentrate anche sulle contestazioni sollevate nei confronti delle variazioni di bilancio destinate al turismo e al Parco di Porto Conte, etichettandole come pretesti per affermare un controllo egemonico.
Conoci ha ribadito il suo impegno per una gestione trasparente e rispettosa degli impegni presi con i cittadini e gli alleati. Il suo messaggio è chiaro: la politica di Alghero deve basarsi sul rispetto reciproco e sulla trasparenza, altrimenti i dissidenti sono invitati a prendere strade diverse, ma sempre alla luce del sole.
L’azione del Sindaco Conoci segna un momento cruciale nella politica di Alghero, ponendo le basi per un nuovo corso basato su valori di onestà e trasparenza. Questa decisione potrebbe avere un impatto significativo sul futuro politico della città.
Possiamo dire che è finita la coabitazione, per alcuni osservatori forzata, tra Marco Tedde e Mario Conoci eterno secondo fino ad oggi. Gli sviluppi politici saranno interessanti e molto intriganti. Politicamente è finita l’era di Marco Tedde ad Alghero?
Crisi Politica ad Alghero: Revoca delle Deleghe Assessoriali Scuote la Giunta
Nanni Terrosu e Marco Tedde di Forza Italia Condannano la Decisione del Sindaco
Alghero, 17 nov. 2023. La scena politica di Alghero è stata scossa da una mossa inaspettata del sindaco, che ha revocato gli incarichi agli assessori di Forza Italia, Caria e Peru. Questa decisione è stata accolta con sorpresa e critica da Nanni Terrosu e Marco Tedde, esponenti di spicco di Forza Italia. Secondo loro, gli assessori revocati si sono sempre distinti per la loro serietà, efficienza e competenza, un riconoscimento che viene anche dall’intera organizzazione di Forza Italia.
Questa revoca è stata descritta come un atto incomprensibile e dannoso, che compromette la funzionalità dell’attuale giunta comunale in un periodo cruciale per la città. Si sottolinea inoltre che la mancanza di una motivazione chiara per questa decisione mina il patto di coalizione alla base dell’amministrazione comunale. Terrosu e Tedde suggeriscono che questa mossa potrebbe essere legata alla contrarietà espressa da Forza Italia e UDC su alcune misure ritenute dannose per la città, soprattutto in termini di spreco di denaro pubblico.
Nonostante questo sconvolgimento, Forza Italia assicura che continuerà a lavorare nell’interesse dei cittadini di Alghero, in attesa di chiarimenti sui veri obiettivi dietro questa inaspettata decisione del sindaco.