Sennori e Sassari città della danza d’autore: al via la XVII edizione del festival “Corpi in movimento”

L’Associazione Danzeventi propone dal 16 ottobre un mese di spettacoli con le più rinomate compagnie internazionali di settore

L’esordio venerdì al Centro Culturale di Sennori con la Compagnia Déjà Donné di Perugia e Virginia Spallarossa nello spettacolo “White Paper”

 

Un’immagine dello spettacolo “White Paper”

SENNORI. Prende il via venerdì 16 ottobre la XVII edizione di “Corpi in movimento”, “il festival della danza d’autore” firmato Danzeventi (associazione riconosciuta dal Mibact), che per un mese porterà nel nord Sardegna una serie di appuntamenti con alcune tra le più prestigiose e quotate compagnie internazionali di danza moderna. Tra i protagonisti non mancheranno Daniele Cipriani Entertaiment, Asmed, Borderline Danza, Spellbound produzioni, Davide Valrosso, Danza Estemporada, Chiasma, Fabritia D’Intino e Fattoria Vittanini. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Mibact, l’Amministrazione comunale di Sennori, la Fondazione di Sardegna e la Ras.

INAUGURAZIONE. L’esordio dell’edizione 2020 si terrà venerdì al Centro Culturale di Sennori, dove la Compagnia Déjà Donné di Perugia proporrà Virginia Spallarossa in solo nello spettacolo “White Paper”.

Siamo di fronte a un’opera singolare, nella quale la coreografa indaga la nozione di doppio e, con particolare attenzione, il rapporto bambino/adulto. In questa dimensione il tempo sembra restare sospeso per nutrirsi del disorientamento tra il mondo incantato dei bambini e la nostalgia di un mondo perduto.

Sul palcoscenico un cerchio, un’isola, un circo, un ring, una stanza dei giochi rappresentano lo spazio indefinito in cui un personaggio di carta si muove tra fragilità e candore, in un’atmosfera straniante, mosso dal desiderio di saziarsi di esperienze. Ed è qui che il sogno di un bambino può lasciare spazio a vecchi fantasmi che si trascinano fino all’età adulta.

Il desiderio è quello di creare un’immagine di ambiguità tra le due declinazioni, restando in bilico tra luce e oscurità, riflessione e azione, in una lotta interna tra binomi di diversa natura ma visceralmente intrecciati.

CALENDARIO. Il secondo appuntamento con il festival della danza sarà il 20 ottobre, alle 20.30 al Teatro Verdi di Sassari, per accogliere una produzione Daniele Cipriani Entertainment: Suite Italienne con Sasha Riva e Simone Repele.

La rassegna prosegue quindi a Sennori per tutte le date successive. Il 23 ottobre alle 20.30, al Centro Culturale arriva la compagnia ASMED Balletto di Sardegna in “Zato’ & Ychi’”, con Valeria Russo e Lucas Monteiro Delfino.

Il 24 ottobre sempre al Centro Culturale sarà la volta della Fattoria Vittadini con Riccardo Oliver in “OMOS”. Domenica 25 ottobre doppio appuntamento alla Casa di Artisti, con la compagnia Chiasma diretta da Salvo Lombardo che presenta Alone in the moltitude e quindi Fabritia D’Intino con Discobox.

Il 29 ottobre al Centro Culturale sarà protagonista Claudio Malangone con la sua creazione “Pari Intervallo”, una produzione Compagnia Borderline. Subito dopo Andrea Zardi proporrà GRNDR_Date no one.

Sabato 31 ottobre sul palcoscenico del Centro Culturale salirà Davide Valrosso, il 7 novembre sarà la compagnia sassarese Danza Estemporada diretta da Livia Lepri con Interferenze 1.0, e il 10 novembre la Spellbound produzioni. Tutti gli appuntamenti seguono rigorosamente le disposizioni relative al contenimento dell’emergenza sanitaria. Per info e prenotazioni contattare il numero 340 6517531. Il programma completo su www.danzeventi.it.




Sassari, lo spettacolare tributo a Leonardo chiude tra gli applausi il festival “Corpi in movimento”

Con l’opera ideata da Maria Grazia Deliperi per la compagnia Arabesque, al Teatro Verdi cala il sipario su una magnifica XVI edizione del “Festival della Danza d’autore”

SASSARI. Dalla riproposizione del Cenacolo danzato all’immagine aeriforme dell’uomo vitruviano, il tributo della compagnia Arabesque al genio di Leonardo Da Vinci nei cinquecento anni dalla morte, ha sublimato la creatività dell’eclettico artista toscano in un’opera densa di significati, la cui massima espressività si è concretizzata nell’aspirazione al volo, simbolo della volontà di ogni uomo di superare i propri limiti.

Una volontà che in Maria Grazia Deliperi è diventata una sfida, in un anno un po’ arduo per la tenace coreografa sassarese, che ha saputo superare le difficoltà incanalando l’energia propulsiva per la creazione di un lavoro dalle sfumature memorabili.

Presentato sabato scorso al Teatro Verdi in prima assoluta quale appuntamento conclusivo del festival “Corpi in movimento” di Danzeventi, “Leonardo 1519/2019” si è offerto al pubblico numeroso come uno spettacolo dal forte impatto visivo, applauditissimo.

Adornati da vesti leggiadre dalle tinte auree, i corpi danzanti sono sembrati quasi animare, con i loro gesti, i disegni riportati sui carteggi, nell’atto di riprodurre i movimenti delle macchine, sullo sfondo di celebri opere e schizzi inconfondibili.

Al centro della scena i talentuosi solisti Francesca Cabizza (allieva della scuola Arabesque dall’età di tre anni), e Angelo De Serra (vincitore nel 2019 di una borsa di studio dell’American Ballet Theatre per studiare a New York, premiato nel concorso internazionale Youth American Grand Prix – YAGP Italia nella categoria Senior Man e ammesso, su audizione, ai corsi intensivi della Royal Ballet School e Princesse Grace Academy).

Nessun riferimento alla Gioconda o alla Dama con l’ermellino, solo ai dolci ritratti fanciulleschi nella rappresentazione tersicorea della più giovane danzatrice della compagnia, la quindicenne Martina Fancellu.

A fare da leitmotiv alla serata i versi “Movesi l’amante per la cosa amata”, sulle note originali interpretate dalla sensuale voce femminile di Korin Podesva, arricchita via via di accompagnamento musicale per essere elevata verso più acute tonalità.

Maria Grazia Deliperi saluta il pubblico

Tra gli echi delle armonie rinascimentali, Daniela Crabuzza ha letteralmente spiccato il volo volteggiando sui lunghi nastri scarlatti pendenti dal soffitto. Mentre l’uomo vitruviano e il suo cerchio hanno preso anima e corpo nella figura imponente del performer Matteo Ruzzu. Ad accompagnare i paesaggi coreutici sono state le letture dell’attrice Maria Antonietta Azzu, che ha prestato la sua voce agli scritti dell’artista toscano tratti per la maggior parte dai Codici.

Un finale magnificente ha messo insieme quasi tutti gli elementi scenici, al cospetto di una gigantografia del volto di Leonardo nel suo classico autoritratto, che è sembrato quasi osservare compiaciuto, come un anziano cinquecentenario la cui eredità rappresenta ancora oggi un patrimonio inesauribile.




Sassari, integrazione tra i popoli nel segno della danza:“Corpi in movimento” abbatte le frontiere dell’arte

Nella Sala concerti del Verdi “Minority party” di Ariella Vidach ha esplorato nuova gestualità e forme di una dimensione interculturale. Grande spettacolo anche con “Ascent” e “Hunger and Grace” della prestigiosa Spellbound Contemporary Ballet

 

SASSARI. L’arte della danza non può esimersi dall’interpretare i cambiamenti sociali, laddove culture ed etnie diverse si incontrano e si aprono all’accoglienza di nuove fisicità, e a nuove sensibilità nel percepire il movimento. Nasce così “Minority party” di Ariella Vidach, il racconto coreutico di un momento epocale della storia del mondo, dove si abbattono le frontiere dando vita a nuovi scenari artistici. Un lavoro presentato martedì sera di fronte a un pubblico inaspettato nella Sala Concerti del Teatro Verdi per il festival “Corpi in movimento” di Danzeventi, a conclusione di una serata memorabile inaugurata con

“Ascent” e “Hunger and Grace” della prestigiosa Spellbound Contemporary Ballet.

“Minority Party” ha portato in scena quattro danzatrici di origini giapponesi, venezuelane, avoriane e ucraine. «È importante che il segnale dell’integrazione tra i popoli venga raccolto, elaborato e compreso anche da un punto di vista tersicoreo – ha spiegato Vidach –. Penso che l’artista debba avere il compito di dare una visione di ciò che accade nella società».

Negli intenti dell’autrice, la danza contemporanea è un’arte di ricerca del momento, esplorazione delle questioni del presente. Quindi “Minority party” rappresenta non tanto lo studio di una nuova forma d’arte, ma soprattutto di un corpo che nel mondo occidentale sta prendendo nuove forme e gestualità, e non è più esclusivamente bianco.

Le danzatrici hanno interpretato inoltre un canto del Burkina Faso, tratto da narrazioni pragmatiche di donne richiedenti asilo, con le quali la stessa Vidach ha lavorato per comprendere il loro vissuto. A dare un tocco di magia in più all’applauditissimo lavoro, è stato non a caso l’ambiente non convenzionale della Sala concerti, dove la prima parte della serata ha goduto delle due sensuali composizioni della Spellbound Contemporary Ballet, compagnia romana seguitissima e tra le più gettonate in Europa.

In una dimensione scenografica di chiaroscuri condensati in un contesto illuminotecnico semplice ed essenziale, i movimenti leggiadri dei due danzatori hanno ricamato le trame coreografiche di Mauro Astolfi, sulle note nel primo caso di Nils Frahm e nel secondo di Fryderyk Chopin. Uno spettacolo dalle tinte suggestive dove la separazione scena-platea si è in qualche modo annullata all’interno di un’atmosfera più intima e partecipata. L’ultimo appuntamento del festival della danza per il 2019 sarà il 19 ottobre al Teatro Verdi, alle 21, con la compagnia Arabesque, che assieme a Danzeventi porterà in scena “Leonardo 1519/2019”.




“I Ciprix” a Sassari, applausi per “Biancaneve e i sette nani”

Il divertente musical prodotto da Francesca Cipriani con l’unica compagnia di professionisti under 14 in Italia, ha ribaltato i ruoli di genere da sempre stereotipati senza stravolgere le atmosfere originali

Il prossimo appuntamento del festival “Corpi in movimento” si terrà il 19 ottobre al Verdi con un omaggio a Leonardo Da Vinci

 

SASSARI. Divertente, originale, moderno e ricco di colpi di scena in cui si ribaltano i ruoli di genere da sempre stereotipati, ma allo stesso tempo capace di trascinare il pubblico nelle atmosfere più profonde della fiaba originale. Il musical “Biancaneve e i sette nani” nel weekend al Teatro Verdi ha messo alla prova il talento dei simpaticissimi “I Ciprix”, l’unica compagnia in Italia interamente composta da bambini “professionisti”.

Il team fondato e coordinato da Francesca Cipriani è arrivato a Sassari con grande entusiasmo per partecipare al festival “Corpi in movimento” di Danzeventi, con un progetto che si è avvalso della collaborazione di grandi professionisti del settore dell’entertainment per bambini e ragazzi.

La sceneggiatura è di Katja Centomo, scrittrice e fumettista impegnata nel mondo dei cartoni animati e della narrativa per ragazzi, nonché creatrice della serie Monster Allergy, affiancata da un altro grande professionista, Francesco Artibani, sceneggiatore Disney Italia per Topolino, Paperinik New Adventures, MMMM e W.I.T.C.H., ed è co-creatore di Monster Allergy.

A dare spettacolo nel teatro di Via Politeama sono stati undici performer maschi e femmine di età compresa fra gli otto e i quattordici anni, provenienti da diverse regioni d’Italia. Si sono mossi con estro, spigliatezza e un sorriso a dir poco contagioso. Il tutto in una dimensione musicale trascinante a tempo di rock, grazie al coinvolgimento del compositore e chitarrista Giovanni Cera, approdato nel mondo dei cartoni animati come compositore di sigle e colonne sonore, tra le quali la serie Wìnx Club.

I piccoli artisti, che vivono con trasporto lo studio della danza, della recitazione e del canto frequentando la scuola “Musical Weekend” ideata dalla stessa Cipriani, hanno affrontato il palcoscenico sassarese mostrando forti attitudini interpretative e soprattutto la capacità di suscitare emozioni. Il lavoro, divertente e mai scontato, ha portato a rovesciare i ruoli di genere da sempre stereotipati nelle favole classiche dei fratelli Grimm. Alla fine a mangiare la mela è stato il principe, che si è addormentato in un sonno profondo per essere risvegliato solo dal bacio provvidenziale di Biancaneve.

I prossimo appuntamento del festival “Corpi in movimento”, che sarà anche l’ultimo di questa XVI edizione,  si terrà il 19 ottobre al Teatro Verdi, alle 21, con “Leonardo 1519/2019”, un omaggio della compagnia Arabesque e di Danzeventi al genio di Leonardo Da Vinci a cinquecento anni dalla morte. La regia e la coreografia di Maria Grazia Deliperi in questo lavoro traggono ispirazione dalle creazioni del grande maestro, per cui i corpi danzanti diventano protagonisti assoluti quale espressione di carnalità e spiritualità nello spazio.




In scena a Sassari le compagnie  Spellbound e Ariella Vidach: martedì al Verdi doppio appuntamento con la danza

Il 15 ottobre alle 21 il festival “Corpi in movimento” di Danzeventi propone gli spettacoli  “Ascent + Hunger and Grace” e “Minority party”

 

SASSARI. Martedì 15 ottobre la Sala Concerti del Teatro Verdi dalle 21 ospiterà ancora un doppio, anzi triplo appuntamento con il mondo della grande danza internazionale per il festival “Corpi in movimento” di Danzeventi. Ad andare in scena saranno la compagnia “Spellbound Contemporary Ballet” con “Ascent + Hunger and Grace” e la compagnia “Ariella Vidach AiEP” con lo spettacolo “Minority party”.

Interpretato dai danzatori Mario Laterza e Giuliana Mele, “Ascent” è una creazione del coreografo Mauro Astolfi, che ha abbracciato le musiche di Nils Frahm. “Hunger and Grace” è anch’esso nato dall’inventiva tersicorea di Astolfi, stavolta sulle note raffinate delle composizioni di Chopin.

La compagnia romana è ormai una realtà consolidata, fondata nel lontano 1994 proprio dalla volontà di Astolfi al rientro da un lungo periodo di permanenza artistica negli Stati Uniti. Forte di una cifra stilistica inconfondibile esaltata da un ensemble di danzatori considerati tra le eccellenze dell’ultima generazione, Spellbound si colloca oggi nella rosa delle proposte italiane maggiormente competitive sul piano di una dialettica internazionale. Espressione di una danza che si offre al pubblico con un vocabolario ampio e in continua sperimentazione, riesce a convincere le platee dei principali Festival europei, asiatici e americani.

A partire dal 1996 Astolfi ha condiviso il progetto di produzione con Valentina Marini, con la quale la compagnia ha avviato un processo di intensa internazionalizzazione e di collaborazioni trasversali.

Alle 21.30 al Verdi sarà poi protagonista la compagnia Ariella Vidach AiEP, che rappresenta un vero e proprio laboratorio artistico, il quale ha fatto delle nuove tecnologie un punto di ricerca espressiva, attento all’innovazione del linguaggio e centrato su contenuti attuali, come quello della percezione del corpo nei confronti dell’ambiente virtuale.

Con “Minority Party” il laboratorio pone come tema centrale della composizione coreutica diversi quesiti: “Cosa significa nell’era delle nuove cittadinanze e della globalizzazione la coreografia contemporanea? È possibile concepirla senza prendere atto delle differenze dei corpi, della contaminazione tra i linguaggi, dei nuovi scenari estetici?” Il lavoro indaga quindi il corpo e la danza come sistema di relazioni, esplorando le frontiere del linguaggio e le tradizioni come elementi permeabili di trasmissione e incontro tra culture.

 




Il Tributo ai Balletti Russi incanta il Teatro Verdi. Partecipazione straordinaria dell’attore Gabriele Rossi

Domani al Verdi arriva il musical per bambini “I Ciprix. Biancaneve e i sette nani” di Francesca Cipriani

SASSARI. Doveva essere uno spettacolo grandioso, e così è stato. Sul palcoscenico del Teatro Verdi di Sassari giovedì sera è andato in scena un tributo straordinario non solo a due grandi personaggi come Sergei Diaghilev e Vaslav Nijinsky, ma a una pagina straordinaria e rivoluzionaria della storia della danza, e quindi alla volontà di unificare tutte le arti all’interno di un singolo lavoro scenico.

A centodieci anni dalle storiche esibizioni parigine, i solisti della compagnia Daniele Cipriani Entertainment hanno reso onore ai leggendari balletti russi per uno degli appuntamenti più attesi della stagione del festival “Corpi in movimento” di Danzeventi. Una rappresentazione magistrale intervallata dalla narrazione dei retroscena e delle vicende più significative del leggendario team fondato da Diaghilev.

Gabriele Rossi

A trasmettere suono e magia ai testi di Patrizia Veroli, storica tra la maggiori studiose della danza in Italia per questo periodo artistico, è stata la voce dell’attore Gabriele Rossi, volto notissimo per le sue partecipazioni a fiction televisive come “Don Matteo”, “L’Onore e il rispetto”, “Un passo dal cielo” e “Solo per amore”.

Nato artisticamente come danzatore, Rossi aveva debuttato professionalmente in Sardegna dodici anni fa come giovane coreografo alla ribalta, proprio a Sassari, per il festival Corpi in movimento.

Le sue letture giovedì hanno aperto uno squarcio di luce nelle personalità contrastate di Diaghilev e Nijinsky, il primo impresario senza scrupoli e il secondo artista tormentato. E proprio dalla rappresentazione del rapporto tra i due ha preso il via l’intera composizione, con “Le Spectre”, una creazione realizzata su musica di Carl Maria von Weber per i solisti della compagnia Marco Lo Presti e Mattia Tortora.

Forti suggestioni ha suscitato “L’après-midi d’un faune”, storica versione del balletto di Nijinsky sulle note di Claude Debussy. Il gran finale è arrivato tra scroscianti applausi con “Estratto da Mediterranea”, celebrando le storiche tournée che portarono i Ballets Russes in giro per il mondo.

Prossimo appuntamento del festival al Teatro Verdi sarà il 12 ottobre, alle 20.30, con “I Ciprix. Biancaneve e i sette nani” in musical di Francesca Cipriani, una rivisitazione in chiave rock, divertente, originale e moderna, ma allo stesso tempo fedele allo spirito della favola. Francesca Cipriani è una ricercatrice di talenti, ideatrice della scuola “Musical Weekend” e fondatrice della prima compagnia di musical composta interamente da bambini “professionisti”: I Ciprix.

In questo eccellente lavoro realizzato da bambini per bambini e non solo, sono stati coinvolti grandi professionisti del settore. La sceneggiatura è stata affidata alla scrittrice e fumettista Katja Centomo e allo sceneggiatore Disney Italia Francesco Artibani. Mentre il compositore e chitarrista Giovanni Cera ha arricchito la fiaba di un’inedita atmosfera musicale.




Al Verdi di Sassari il tributo ai leggendari Balletti russi nei centodieci anni dalle storiche esibizioni parigine

Giovedì 10 ottobre il festival “Corpi in movimento” omaggia i grandi Diaghilev e Nijinsky con “Dancing Heritage” della compagnia Daniele Cipriani Entertainment. Partecipazione straordinaria dell’attore Gabriele Rossi

 

SASSARI. Il festival della danza d’autore “Corpi in movimento” di Danzeventi, a centodieci anni dalle storiche esibizioni parigine che diedero vita ai leggendari Ballets Russes, presenta a Sassari “Dancing Heritage – A tribute to Diaghilev and Nijinsky” della compagnia Daniele Cipriani Entertainment. Un omaggio a una espressione artistica segnante e agli autori che diedero vita a una delle pagine più significative della storia della danza.

Giovedì 10 ottobre alle 21, il Teatro Verdi di Sassari accoglierà questo speciale appuntamento che ripercorre le tappe di una vera “rivoluzione”, lasciando che storia e presente si incontrino nel segno di un’arte in continuo mutamento.

Ad andare in scena saranno i solisti e il corpo di ballo della prestigiosa compagnia romana, con la partecipazione dell’attore Gabriele Rossi, in un inedito programma che rende onore al genio e all’opera dei due artisti russi.

Sergei Diaghilev fu un instancabile impresario teatrale. Grazie al suo spirito visionario, compositori e coreografi, scenografi e danzatori si ritrovarono al centro della più grande e innovativa esperienza della storia della danza del Novecento. Vaslav Nijinsk era invece un genio del balletto destinato a rivoluzionare il corso dell’arte di quel secolo.

La compagnia si esibì per la prima volta nel 1909 al Théâtre du Chatelet di Parigi con i migliori ballerini russi, quasi tutti provenienti dal Teatro Mariinsky. Il giovanissimo Nijinsky era affiancato dalla più celebre ballerina di tutti i tempi, Anna Pavlova.

Grazie a loro e a numerosi artisti a loro vicini, tra i quali Bakst, Picasso, Debussy e Stravinsky, nasceva un’esperienza teatrale del tutto nuova: l’ideale di un’opera d’arte totale che superava i canoni del balletto ottocentesco. Un’opera in cui soggetto, musica, scenografia, costumi e danza fondevano i rispettivi elementi di eccellenza.

Il tributo di giovedì prenderà il via con “Le Spectre”, una creazione realizzata su musica di Carl Maria von Weber per i solisti della compagnia, Marco Lo Presti e Mattia Tortora. Torna in scena anche “L’après-midi d’un faune”, storica versione del balletto di Vaslav Nijinsky che tanto scandalo destò alla sua creazione nel 1912, sulle note di Claude Debussy.

Il gran finale arriverà con “Estratto da Mediterranea”, balletto italiano tra i più rappresentati e richiesti, per celebrare le storiche tournée che portarono i Ballets Russes in giro per il mondo, simbolo ed esempio di unione tra le diverse culture, di un’arte che guarda oltre l’orizzonte, annulla le distanze e abbraccia quel che ancora non conosce.




Estemporada regala emozioni al Verdi di Sassari: lo spettacolo di Livia Lepri incanta il pubblico del festival

Al suo debutto in prima assoluta per la kermesse di “Corpi in movimento”, “Lo stato della materia #ilmutaforme” si è rivelato un’opera intensa, emozionante e coinvolgente, ma soprattutto un lavoro di forte carica esperienziale

 

SASSARI. Danzatrici quasi prive d’anima alla ricerca del loro lato più umano e vitale, la penombra di una Sala concerti tra lunghi teli calati come cascate di luce e il pubblico protagonista all’interno dello spazio scenografico. Sabato sera, al suo debutto al Teatro Verdi di Sassari, il nuovo spettacolo della compagnia Danza Estemporada si è rivelato un’opera intensa, emozionante e coinvolgente, ma soprattutto un lavoro di forte carica esperienziale.

Nato dal genio artistico della coreografa Livia Lepri, “Lo stato della materia #ilmutaforme” si è presentato all’appuntamento del festival “Corpi in movimento” di Danzeventi come un’installazione artistica fatta di luci, videomapping e suoni in surround. Un percorso che a partire dall’ingresso ha trascinato il presenti verso la rappresentazione di un mondo ultraterreno.

Oltre al portale d’accesso, il portamento e l’espressione quasi aliena di tre danzatrici. I loro corpi aggraziati e volteggianti, avvolti in tute color carne aderentissime, hanno lasciato intravedere una vibrante sensualità, semicelata all’interno di buste trasparenti indossate come costumi. Strofinati contro il corpo, gli involucri di plastica hanno prodotto una sorprendente ritmica di suoni perfettamente a tempo di musica.

Le giovani interpreti della compagnia sassarese si sono mosse in una dimensione ultra-onirica, calibrata sullo spazio scenico della Sala concerti. Uno spazio intimo e avvolgente che ha reso l’opera unica e irripetibile, anche grazie al disegno luci curato da Adriano Marras e al videomapping realizzato da Pipe Studios di Pavlo Hanatenko e Andrea Lupi.

«Lo spettacolo è veramente ricercato affinché il pubblico possa scegliere se lasciarsi catturare dal suono, dalle immagini o dai corpi – ha spiegato Livia Lepri –. Ognuno può vedervi qualcosa di diverso a seconda della sensibilità e della capacità di percezione».

Lunghi teli calati in sala hanno arricchito la scenografia di un senso di magnificenza, rifrangendo i chiaroscuri dei fasci luminosi appositamente studiati, e mostrandosi a tratti come alte cascate d’acqua. E proprio l’acqua, sostanza purificatrice per eccellenza, è stato uno degli elementi chiave dell’intera rappresentazione.

Spogliatesi delle buste, le protagoniste sono rimaste all’apparenza senza veli, quasi a mettere a nudo il vero aspetto del lato umano, di una personalità fino ad allora nascosta dentro un involucro soffocante. E la riscoperta del lato umano, di un mondo carico di emozioni, è il più profondo messaggio dell’opera. Le buste sono state consegnate agli spettatori affinché potessero decidere se indossarle o meno.

Il prossimo appuntamento di “Corpi in movimento” al Teatro Verdi, il 10 ottobre alle 21 sarà “Dancing Heritage”, il tributo a Diaghilev e Nijinsky della compagnia Daniele Cipriani Entertainment.




Sennori. I bambini protagonisti della performance “F” risolvono le equazioni della Felicità

Martedì 8 ottobre Artemis Danza presenta il tributo a Pina Bausch

SENNORI. I bambini delle suole elementari dell’Istituto comprensivo di Via Marconi sono stati i protagonisti di una performance singolare organizzata nei giorni scorsi al Centro sportivo del paese, tra gli appuntamenti del festival “Corpi in movimento” organizzato da Danzeventi.

Le performer Valentina Pagliarani e Sissj Bassani di Katrièm hanno coinvolto gli scolari partendo da un peculiare compito di matematica: risolvere una serie di equazioni alla ricerca dell’elemento “F”, simbolo di una Felicità non sempre facile da trovare. “F” è anche il titolo dello studio, arrivato finalista al Premio Scenario Infanzia 2018 con la regia della stessa Pagliarani.

Le formule matematiche hanno utilizzato quattro elementi con i quali gli adulti cercano di trovare la felicità, ovvero L come lavoro, S come successo, D come denaro e P come potere. Ma con questi simboli il risultato non ha mai portato a “F”.

Sono stati proprio i piccoli protagonisti a trovare la soluzione, aggiungendo altri elementi propri dell’infanzia, come G per Gioco, F come fantasia, N come natura. Il laboratorio all’aperto ha rappresentato una sorta di anticamera al vero e proprio momento artistico, una preparazione alla visione performativa della danza, del movimento del corpo che è stato raccontato nella seconda parte all’interno del palazzetto. I bambini si sono ritrovati così catapultati all’interno dell’opera, in relazione diretta e partecipata.

Il prossimo e ultimo appuntamento di “Corpi in movimento” 2019 a Sennori sarà l’8 ottobre alle 21 nei locali del Centro culturale, con uno speciale “Omaggio a Pina Bausch” a dieci anni dalla morte, interpretato dalla compagnia Artemis Danza per l’ideazione, la coreografia e la regia di Monica Casadei. I danzatori, sotto la guida della coreografa, hanno sentito la necessità di confrontarsi con la lezione di una grande icona della danza contemporanea, la cui scrittura coreutica nasceva dalla necessità di sondare le profondità dell’animo umano, misurandosi costantemente con l’urgenza del gesto e il suo significato.

Gli artisti hanno dunque intrapreso un cammino di recupero, riscoperta e reinvenzione di quei ruoli che, negli anni, essi hanno danzato decine di volte e che si sono progressivamente sedimentati nei loro corpi sotto forma di memoria dinamica, emotiva e cognitiva.

 




La danza della Fattoria Vittadini e di Estemporada al Teatro Verdi con “Janas” e “Vanitas”

Domenica e lunedì la compagnia milanese sarà a Sassari per due spettacoli di forte caratterizzazione spirituale al festival Corpi in movimento organizzato da Danzeventi

Francesca Penzo e Livia Lepri

SASSARI. Domenica 29 e lunedì 30 settembre il festival della danza d’autore “Corpi in movimento” di Danzeventi accoglie al Teatro Verdi di Sassari due spettacoli della compagnia milanese Fattoria Vittadini.

Il primo è “Janas”, realizzato in coproduzione con Danza Estemporada di Sassari,

Il lavoro, che prenderà il via alle 21 nella Sala concerti dello storico teatro sassarese, trae spunto dal percorso creativo “Yes, I’m a witch” di Francesca Penzo, in cui le “witches” (le streghe) sono trasmutate in Janas sarde. Attraverso pratiche sul corpo di diversa tradizione, quali release technique, chakra meditation, pranayama, floor work, twerk, il laboratorio ha l’obiettivo di lasciar andare e liberare il proprio potenziale sia fisico che spirituale, per intravedere le identità possibili celate in ognuno di noi.

Lasciarsi trasportare dalle “janas” significa entrare in un rituale collettivo in cui si perdono i confini del proprio corpo e della propria percezione per esplorare un nuovo modo di essere gruppo, superficie tattile, forma mutevole e sensuale, celebrazione viva di un respiro comune. Il work lascerà il posto all’opera curata nella sua parte compositiva da Francesca Penzo e Livia Lepri.

Lunedì al Verdi, alle 21 la Fattoria Vittadini propone invece “Vanitas”, originale composizione ispirata al Bardo Thodol (Il Libro Tibetano dei Morti), che sarà portata in scena con le coreografie di Francesca Penzo e il “visual concept” di Jacques-André Dupont. Come in un programma di simulazione, lo spettacolo conduce pubblico e artisti attraverso diversi stadi di un processo in cui ognuno può prepararsi alla propria fine temporale. I performer diventano i canali di un cambiamento in atto, fisiologico, sensoriale e di coscienza, coinvolgendo lo spettatore in un viaggio quasi visionario.