Sassari, alla libreria Max88 ritornano i “Pranzi con l’autore”: venerdì protagonista Alessandro Pontremoli

Il presidente della Commissione ministeriale per la Danza incontrerà il pubblico venerdì 27 settembre nella libreria di via Asproni. Sabato 28 l’appuntamento è con gli studenti del Liceo coreutico Azuni in via De Carolis. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Danzeventi per il festival “Corpi in movimento”

Alessandro Pontremoli

SASSARI. Ritornano alla Libreria Max88 “I pranzi con l‘autore” organizzati dall’Associazione Danzeventi in occasione del festival “Corpi in movimento”, per ritrovarsi a tu per tu con i big name del panorama nazionale della danza contemporanea in un’atmosfera piacevole e conviviale. Venerdì 27 settembre, alle 13.30, ospite dell’iniziativa sarà Alessandro Pontremoli, presidente della Commissione consultiva Danza del Mibact per lo spettacolo dal vivo.

Pontremoli, che insegna “Storia della Danza” all’Università di Torino e ha un lunghissimo curriculum alle spalle, presenterà “La danza 2.0” (Laterza), la sua ultima fatica letteraria sui “paesaggi coreografici del nuovo millennio”. L’accademico risponderà alle domande inerenti l’arte coreica e coreografica negli ultimi trent’anni in Italia e in Europa. Un’occasione imperdibile per gli appassionati del genere. In particolare si concentrerà sulla rivoluzione operata dalla danza moderna alla fine del secolo scorso. Una rivoluzione soppiantata negli ultimi tempi da una visione meno dogmatica, in qualche modo “più democratica” nei confronti del movimento e del linguaggio del corpo.

Negli intenti degli organizzatori, gli spazi di Max88 si trasformeranno per l’occasione nella sala di un vero e proprio simposio, come quelli di cui si ha memoria nell’antica Grecia. Con l’aggiunta di una cornice suggestiva fatta di volumi e libri di ogni genere e colore, nella speranza di avvicinare il pubblico e farlo interagire, tra una portata e l’altra, con l’autore protagonista. L’evento è realizzato in collaborazione con il ristorante Covo del Conte.

Sabato 28, alle 9.15, Alessandro Pontremoli incontrerà invece nella sede di via De Carolis gli studenti del “Liceo Classico musicale e coreutico statale Azuni”, ai quali presenterà il suo libro. Anche in questo caso l’occasione è significativa perché il volume è utilizzato come testo curricolare negli istituti superiori coreutici.




Corpi in movimento: annullato al Civico di Sassari il tributo a Pina Bausch

L’Associazione Danzeventi costretta a cancellare lo spettacolo per l’assenza del principale protagonista. Prossimi appuntamenti del Festival saranno due lavori di profonda spiritualità e originalità artistica: il 29 settembre al Verdi la coproduzione “Janas” della Fattoria Vittadini e Danza Estemporada e il 30 sempre al Verdi “Vanitas”

SASSARI. Lo spettacolo “At 17 centimeters above the floor” in programma per il 27 settembre a Palazzo di Città, speciale omaggio del festival “Corpi in movimento” alla grande artista Pina Bausch nel decennale dalla morte, è stato annullato a causa di problemi di salute del danzatore Pablo Aràn.

Lo hanno comunicato con rammarico gli organizzatori che, preso atto dell’impossibilità del principale protagonista a partecipare all’evento di venerdì, non hanno potuto far altro che cancellare l’appuntamento, uno dei più attesi di questa XVI edizione del festival. Aràn avrebbe dovuto esibirsi a Sassari assieme Jorge Puerta Armenta, altra figura storica della Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, la compagnia della coreografa tedesca.

L’Associazione Danzeventi invita il pubblico a rivolgersi all’organizzazione o al teatro per il rimborso del biglietto o per conoscere le opportunità offerte in alternativa. La kermesse offre infatti un calendario di appuntamenti imperdibili.

I prossimi saranno “Janas”, una coproduzione Fattoria Vittadini e Danza Estemporada che si terrà il 29 settembre alle 21 nella Sala concerti del Teatro Verdi; quindi “Vanitas” sempre della Fattoria Vittadini, in programma al Verdi il 30 settembre alle 21.

Il primo prende spunto dal percorso creativo “Yes, I’m a witch” di Francesca Penzo, in cui le “witches” saranno tramutate nelle Janas sarde. Attraverso pratiche sul corpo di diversa tradizione, quali release technique, chakra meditation, pranayama, floor work, twerk, il laboratorio ha l’obiettivo di lasciarsi andare e liberare il proprio potenziale sia fisico che spirituale, per intravedere le molte identità possibili celate in ognuno di noi.

Lasciarsi trasportare dalle “janas” significa entrare in un rituale collettivo in cui si perdono i confini del proprio corpo e della propria percezione per esplorare un nuovo modo di essere gruppo, superficie tattile, forma mutevole e sensuale, celebrazione viva di un respiro comune. Il work lascerà il posto all’opera curata nella sua parte compositiva da Francesca Penzo e Livia Lepri.

Decisamente originale anche “Vanitas”, composizione ispirata al Bardo Thodol (Il Libro Tibetano dei Morti) e portata in scena con le coreografie di Francesca Penzo e visual concept di Jacques-André Dupont. Come in un programma di simulazione, lo spettacolo conduce pubblico e performer attraverso diversi stadi di un processo in cui ognuno può prepararsi alla propria fine temporale. I performer diventano i canali di un cambiamento in atto, fisiologico, sensoriale e di coscienza, coinvolgendo lo spettatore in un viaggio visionario.




Sassari, premio alla carriera a Luciana Savignano dopo un emozionante Bolero sul palco del Verdi

Il prestigioso riconoscimento assegnato dal festival “Corpi in movimento” è stato consegnato alla fine di una prima nazionale dedicata al dramma della violenza di genere

 

SASSARI. Un Premio alla carriera che ha il valore di un premio alla donna e all’artista di classe capace di regalare emozioni come solo i più grandi sanno fare. Luciana Savignano lo ha dedicato alla Danza, per la quale auspica un futuro bellissimo, e allo straordinario gruppo di ballo che la ha accompagnata nella nuova versione del “Bolero” ispirato al dramma del femminicidio. Un lavoro di forti suggestioni presentato a Sassari in prima nazionale assieme ai solisti di Padova Danza.

Il prestigioso riconoscimento, assegnato dal “Festival della Danza d’autore – Corpi in movimento”, è stato consegnato sul palcoscenico del Teatro Verdi, tra applausi scroscianti, dalle mani di Angela Mameli in rappresentanza della Fondazione di Sardegna (uno degli enti sostenitori della kermesse assieme a Mibact, Ras, Comune di Sennori e Comune di Sassari).

Mameli, al fianco della presidente dell’associazione Danzeventi, Lucia Cau, e del giornalista Salvatore Taras che ha presentato l’evento, ha definito la Savignano “un vero mito, autrice di un pezzo di storia della danza non solo italiana”.

Le emozioni della serata sono iniziate fin dalle prime note di Ravel, sempre più incalzanti, rivisitate dal musicista Enrico Gabrielli per le coreografie di Milena Zullo. Le file al botteghino e la forte partecipazione di pubblico hanno costretto a rinviare di qualche minuto l’inizio dell’avvenimento, al fine di consentire a tutti gli spettatori di prendere posto in sala.

E è stato subito spettacolo. In “Bolero, prigionia di un amore” l’Étoile Internazionale Luciana Savignano e gli artisti di Padova Danza diretti da Gabriella Furlan Malvezzi hanno ipnotizzato gli spettatori per oltre cinquanta minuti di forte intensità emotiva. La versione ipersensuale di Bejart ha lasciato il posto a una trasposizione più intimistica in cui l’afflato di libertà diviene un urlo di prigionia. L’urlo che squarcia il silenzio in una società martoriata dal femminicidio.

È il racconto della segregazione di un amore malato, in cui la voce narrante dell’attore Matteo di Girolamo parla attraverso le parole di vittima e carnefice, accompagnando le movenze magiche dei danzatori. Due voci distinte si manifestano come parte della medesima natura, a indicare che il dramma della violenza di genere non conosce confini. Ma è anche il racconto della mortificazione, dell’incapacità del mondo contemporaneo di proteggere la laica sacralità della Bellezza.

Il prossimo appuntamento con il festival della danza è mercoledì 11 settembre al Teatro Verdi con la compagnia inglese “Möbius Dance” che presenta l’opera “Time moves slow + Dramatis personae”.




Luciana Savignano al Verdi di Sassari con “Bolero” per il Festival della Danza

Lunedì 9 settembre alle 21 per “Corpi in movimento” la grande artista presenta con Padova Danza uno spettacolo di forte impatto emotivo

SASSARI. “Corpi in movimento – Festival della Danza d’autore” si prepara ad accogliere uno degli appuntamenti più importanti della XVI edizione. Quello con la grande artista Luciana Savignano, una vera icona della danza considerata al pari di personaggi come Carla Fracci e Rudolf Nureyev. Lunedì 9 settembre alle 21, sul palcoscenico del Teatro Verdi, l’Étoile Internazionale Luciana Savignano con Padova Danza presentano il “Bolero, prigionia di un amore”: uno spettacolo in cui la versione di Bejart rappresenta il punto di partenza dove sensualità ed erotismo gridano libertà.

In questo lavoro quel grido di libertà diventa urlo di prigionia. Emerge il racconto della segregazione di un amore malato, un mantra che “urla dentro il silenzio immerso in una società martoriata dal femminicidio”.

Interpretato dalla Savignano con i solisti di Padova Danza diretti da Gabriella Furlan Malvezzi, lo spettacolo sarà impreziosito dagli interventi dell’attore Matteo di Girolamo, al quale saranno affidate le voci di vittime e carnefici. Voci che appaiono distinte ma come parte di una medesima natura.

Malgrado la tematica sia indirizzata inevitabilmente verso il tessuto emotivo femminile, colpito in modo più atroce, la voce e il corpo sono affidate volutamente a un uomo poiché la violenza di genere non ha confini, e perché nella visione degli ideatori, il dramma dei maltrattamenti sulle donne è anche quello degli uomini che restano.

Le note del Bolero di Maurice Ravel fanno da colonna portante a tutta l’opera, per ritrovarsi come echi della dimensione emotiva attraverso gli interventi del musicista Enrico Gabrielli. Nell’incontrare la coreografia, il soggetto e i testi di Milena Zullo, il brano musicale racchiude in sé una magia, una forza capace di ipnotizzare. Appare come un mantra che conduce lentamente e inesorabilmente nella caverna della nostra intimità.

«La presenza di Luciana Savignano – sostengono gli autori – regala ancor più a questo lavoro il desiderio umile di continuità. La straordinaria danzatrice, limpido gioiello dell’arte tersicorea, racchiude in sé l’iconografia del femmineo più nobilmente inteso. È il simbolo dell’anima e della carne dell’essere donna, quanto più di prezioso altra donna e la società tutta possa mai partorire».

L’artista diverrà qui il racconto di una mortificazione che pesa sull’incapacità, ancora oggi, di proteggere la laica sacralità della Bellezza. Il festival è organizzato dall’Associazione Danzeventi con il sostegno del Comune di Sennori e il patrocinio del Comune di Sassari, della Fondazione di Sardegna, Mibact e Ras. Per la campagna abbonamenti e tutte le info rivolgersi a [email protected] o chiamare il 340 6517531.




Sennori, la provocazione di Fabritia D’Intino al Festival della Danza d’autore

Lo spettacolo Wannabe ha messo a nudo una visione del corpo femminile come oggetto decorativo di ogni tipo di intrattenimento sui canali mainstream

SENNORI. Un fondoschiena sbattuto in faccia al pubblico in maniera ossessiva per oltre venti minuti, tra movenze di ogni genere, può sembrare sconvolgente anche per uno spettacolo di danza moderna. Ma in fondo non è ciò vediamo tutti i giorni in tv e non solo, senza farci nemmeno più caso?

La provocazione di Fabritia D’Intino all’Anfiteatro Centro Culturale di Sennori, mercoledì sera con Wannabe ha colpito nel segno. Nella seconda serata del “Festival della Danza d’autore – Corpi in movimento” organizzato da Danzeventi, il pluripremiato spettacolo della performer e del musicista Federico Scettri ha messo a nudo in maniera disarmante non tanto le parti basse della danzatrice, quanto la visione di un corpo femminile oggetto, animatore e decorativo di ogni tipo di intrattenimento disponibile sui canali mainstream.

Le scarpine da ballo hanno lasciato posto a scarponi modello carrarmato, mentre sul corpo solo un body aderentissimo mostrava il volto rabbioso di una tigre. Un volto felino che sembrava animarsi e ammiccare attraverso le movenze dei glutei. Quasi a rappresentare un simbolo di potere, di fama e successo, che molte donne si affannano a cercare senza accorgersi di restarne vittime, che alla fine vengono divorate.

La ricerca dei due artisti è partita dalla riflessione sul rapporto tra danza e musica nella cultura contemporanea. I frammenti del music live, ripresi dai palinsesti televisivi più conosciuti, hanno fatto da colonna sonora all’esibizione assieme al sound delle discoteche in cui troneggiano cubi e palchi da animazione della vita notturna. È lì che la musica è tanto totalizzante da ridurre al minimo le possibilità di dialogo, amplificando la necessità di spingere sull’espressione corporea, sempre più ritmica, monotona e ripetitiva delle imitazioni dell’atto sessuale.

Le vibrazioni ipnotiche del fondoschiena della performer hanno accompagnato lo spettacolo per quasi trenta minuti. Solo nel finale la protagonista si è finalmente voltata per mostrare al pubblico il suo volto, espressione di un personaggio alla disperata ricerca di una identità individuale, nell’orizzonte appiattente degli stereotipi da male gaze: lo sguardo maschile.

L’obiettivo finale del progetto è rendere tutti partecipi di un viaggio di riconoscimento e liberazione, con una performance anche piuttosto impegnativa dal punto di vista fisico. Il lavoro, che dal 2018 è supportato dalla compagnia Chiasma di Salvo Lombardo, è vincitore del Premio In Generazione 2017 di Fondazione Fabbrica Europa e del Premio TU 35 Expanded 2017 di Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci. Il prossimo appuntamento del festival sarà il 9 settembre al Teatro Verdi di Sassari con il “Bolero” di Luciana Savignano e Padova Danza.

 




Festival della Danza, Asmed e Fabritia D’Intino mercoledì a Sennori con “Mea Madre” e “Wannabe”

Il 28 agosto all’anfiteatro Centro Culturale due singolari lavori coreografici per indagare attraverso il movimento il concetto di spazio e di confine, e quindi analizzare i modelli ossessivi del corpo femminile iper-sessualizzato voluti dal mainstream

SENNORI. Dopo il successo della serata d’apertura, il “Festival della Danza d’autore – Corpi in movimento” prosegue mercoledì 28 agosto a Sennori con un doppio appuntamento all’anfiteatro Centro Culturale: alle 21 la compagnia Asmed  Balletto di Sardegna presenta “Mea Madre” in coproduzione con Danzeventi e, alle 21.30, Frabritia D’Intino propone “Wannabe”.

“Mea Madre” è uno studio coreografico che indaga il concetto di spazio, coinvolgendo la danzatrice Silvia Baldini e lo strumentista Marco Caredda (elettronica e violoncello), alla ricerca di una rivoluzione dei nostri punti di riferimento. Il modo di tracciare un confine infatti, modifica la percezione che abbiamo dell’altro e della possibilità d’incontro e scambio.

“Wannabe” è nato invece da una collaborazione tra la coreografa Fabritia D’Intino ed il musicista Federico Scettri. La ricerca dei due artisti è partita dalla domanda: cosa muove i corpi di oggi? E vuol essere una riflessione sul rapporto tra la danza e la musica nella cultura contemporanea.

L’immaginario di riferimento è quello della televisione, delle discoteche e dei videoclip. Una normalità fatta di ripetizioni che ci seducono, ci attraggono e ci influenzano e in cui il corpo femminile esiste solo in versione iper-sessualizzata.

Così esposti a modelli irreali, forzati ed artificiali veniamo spinti verso la riproduzione e l’esaltazione di un virtuosismo quasi pornografico. La scelta artistica è quella di accogliere questa spinta in una ricerca ossessiva  verso un essere altro.

La cultura pop occidentale diventa così base contemplativa del corpo in movimento in un viaggio fisico di riconoscimento e liberazione da alcuni di quei codici che ci appartengono e rappresentano. Wannabe è il motore ad andare oltre i propri limiti. Una celebrazione del mainstream che ci nutre e ci muove, malgrado noi. Dal 2018 è supportato dalla Compagnia Chiasma di Salvo Lombardo.

La manifestazione è organizzata dall’Associazione Danzeventi con il sostegno del Comune di Sennori e il patrocinio del Comune di Sassari, della Fondazione di Sardegna, Mibact e Ras.




Danza a Sennori, partenza col botto per il festival “Corpi in movimento” 

Con “Outdoor Dance Floor” i performer Salvo Lombardo e Daria Greco della Compagnia Chiasma hanno infiammato gli animi del pubblico numeroso coinvolgendolo in una entusiasmate prova di ballo nell’ex Cava di tufoSENNORI. Sarà lo scenario mozzafiato del belvedere sul Golfo dell’Asinara, sarà la suggestiva location dell’ex cava di tufo adibita per una notte a pista da ballo, sarà il format coinvolgente presentato della compagnia “Chiasma” di Roma. Sta di fatto che il 21 agosto, il primo appuntamento del 2019 per il “Festival della danza d’autore – Corpi in movimento” a Sennori si è rivelato uno strepitoso successo.

L’apertura della kermesse organizzata da Danzeventi ha goduto di una forte presenza di pubblico, affascinato dalle movenze artistiche dei performer Salvo Lombardo e Daria Greco, impegnati in “Outdoor Dance Floor”.

E non poteva esserci miglior ambientazione per uno spettacolo ideato appositamente per location all’aperto. Le pareti della cava si sono trasformate in un impareggiabile maxischermo, le cui immagini hanno segnato i ritmi ipnotici di una serata intensa e trascinante.

I due performer hanno tessuto i punti delle sequenze coreutiche, guidati dalla pulsazione sonora e visiva di un sorprendente live set multimediale. Un grande lavoro che ha visto la collaborazione di Daniele Spanò in qualità di vj set, e Bunny Dakota del collettivo Industria indipendente di Roma, nel ruolo di dj.

Sonorità ruvide dalla patina digitale e industriale hanno incontrato l’estetica della musica techno per aprirsi a paesaggi synt pop, tropical, R&B e altri innesti sinfonici. E infine è stato il pubblico, invitato dai danzatori sul palcoscenico, a essere protagonista della serata, coinvolto in un ballo intenso e scatenato fino a tarda notte.

Palpabile la soddisfazione degli organizzatori e in particolare dell’assessora alla Cultura, Elena Cornalis, per l’ottima riuscita di un appuntamento che in qualche modo ha rappresentato la prova d’esordio del festival, la prima uscita in assoluto dalla città di Sassari in ben sedici edizioni.

Il prossimo appuntamento del festival sarà il 28 agosto all’Anfiteatro Centro Culturale di Sennori, alle 21 con “MEA Madre” della compagnia Asmed di Cagliari in coproduzione con Danzeventi, quindi alle 21.30 si terrà  “Wannabe”, spettacolo nato dalla collaborazione tra la coreografa Fabritia D’Intino e il musicista Federico Scettri. La manifestazione è organizzata dall’Associazione Danzeventi con il sostegno del Comune di Sennori e il patrocinio del Comune di Sassari, della Fondazione di Sardegna, Mibact e Ras.




Il “Festival della Danza d’autore” a Sennori con Salvo Lombardo in “Outdoor Dance Floor”

Il 21 agosto alle 22 la compagnia “Chiasma” di Roma dà il via alla XVI edizione della kermesse “Corpi in movimento”. All’ex Cava di tufo va in scena una performance studiata per spazi non convenzionali

SENNORI. La XVI edizione di “Corpi in movimento – Festival della Danza d’autore” prende il via mercoledì 21 agosto alle 22 nell’ex Cava di tufo di Sennori con un evento speciale all’aperto: “Outdoor Dance Floor” del grande performer Salvo Lombardo e della sua compagnia “Chiasma” di Roma.

E non poteva esserci miglior ambientazione scenografica per un spettacolo studiato appositamente per contesti non convenzionali al clubbing, che già nel titolo esprime il concetto di “Pista da ballo all’aperto”. Il format è ideato per contesti quali musei, locali commerciali, foyer, aree espositive e urbane.

L’ex cava di tufo di Sennori – divenuta in questi anni un anfiteatro naturale dedicato a eventi sociali e culturali, nonché magnifico belvedere del paese – si sposa perfettamente con lo spirito dell’iniziativa.

Già nei suoi precedenti lavori, il gruppo Chiasma ha individuato nello spazio fisico del music club e nella club culture una dimensione ibrida in cui il ballo e la musica diventano territorio di liberazione dei corpi e occasione per l’affermazione di una “politica” del corpo che trascende convenzioni sociali e di genere.

L’ideazione, la coreografia e la regia sono di Salvo Lombardo, che eseguirà i passaggi della performance assieme all’inseparabile Daria Greco.

I due artisti tessono i punti di un’azione basata su una serie di sequenze di movimento, sostenute dalla relazione con la pulsazione musicale, sonora e visiva di un live set multimediale. In questo contesto, sonorità più ruvide dalla patina digitale e industriale incontrano l’estetica della musica techno per aprirsi a paesaggi synt pop, tropical, R&B e ad innesti sinfonici.

Salvo Lombardo è un attivo performer, coreografo e regista che negli anni ha approfondito i collegamenti tra la danza, il teatro e le arti visive. Un impegno per gran parte condiviso assieme al suo gruppo di lavoro Chiasma, riconosciuto dal MIBACT come Organismo di Produzione della Danza “Under 35”.

Con “Outdoor Dance Floor” la kermesse “Corpi in movimento” organizzata da Danzeventi esce per la prima volta dal perimetro della città di Sassari per aprirsi al territorio circostante. L’approdo della manifestazione a Sennori è stato fortemente voluto dall’assessora alla Cultura Elena Cornalis e dall’Amministrazione comunale, che per il 2019 ha sostenuto ben quattro appuntamenti tra i sedici dell’intero festival.




“Corpi in movimento” diventa“Festival della Danza d’autore”: in arrivo tre mesi di spettacoli tra Sassari e Sennori

Dal 21 agosto tanti ospiti internazionali per una sedicesima edizione che coinvolge il Teatro Verdi e il Civico di Sassari e, per la prima volta, il paese di Sennori. Tra i protagonisti Luciana Savignano, Pablo Aran e Jeorge Puerta. In programma speciali tributi a Pina Bausch e ai “balletti russi” di Diaghilev e Nijinsky

SASSARI. Per la prima volta dopo sedici edizioni “Corpi in movimento” amplia il suo raggio d’azione ed esce dal perimetro della città, diventando “Festival della Danza d’autore”. Dal 21 agosto al 19 ottobre sono in arrivo ben sedici spettacoli fra il Teatro Verdi e il Civico di Sassari e, per la prima volta, in quattro significative location della centro urbano di Sennori.

La cittadina della Romangia apre così le sue porte a un suggestivo viaggio nel mondo della danza contemporanea che, per circa tre mesi, vedrà esibirsi importanti protagonisti del panorama coreutico internazionale. L’approdo della manifestazione è stato fortemente voluto dall’assessora alla Cultura Elena Cornalis e dall’Amministrazione comunale.

Non a caso il festival prende il via da Sennori, con un intenso lavoro della compagnia “Chiasma” di Salvo Lombardo. Ma sono davvero tanti gli eventi e i big di questa ultima edizione aperta ai giovani senza trascurare un ponte significativo con la tradizione. A partire dallo storico Bolero proposto il 9 settembre al Verdi da Padova Danza, di cui sarà protagonista una straordinaria Luciana Savignano.

Uno speciale omaggio, il 27 settembre a Palazzo di Città, sarà dedicato alla grande Pina Bausch a dieci anni dalla morte, attraverso la presenza di Pablo Aran Gimeno e Jorge Puerta Armenta, figure storiche della compagnia della mitica coreografa tedesca. Una figura indimenticabile che l’8 ottobre a Sennori riceverà un secondo tributo ad opera dell’Artemis Danza di Parma.

E sempre in tema tradizione, il 10 ottobre al Verdi, la Daniele Cipriani Entertinment porgerà un tributo ai leggendari “balletti russi” di Sergei Diaghilev e Vaslav Nijinsky, con la partecipazione dell’attore Gabriele Rossi in un inedito programma che ossequia il genio e l’opera dei due grandi artisti.

Per i più piccoli il 12 ottobre al Verdi arriva “Biancaneve e i sette nani”, il musical prodotto da Francesca Cipriani e realizzato da bambini di tutta Italia in una versione rock, moderna e divertente, ma allo stesso tempo fedele allo spirito della favola.

La compagnia sassarese Estemporada diretta da Livia Lepri, il 5 ottobre nella Sala concerti del Verdi propone invece una prima assoluta dal titolo “Lo stato della materia #ilmutaforme”, una composizione giocosa sul movimento della materia che è in grado di generare azioni che permangono.

Tra le altre compagnie saranno presenti Asmed, Catrièm, Möbius Dance dall’Inghilterra, Fattoria Vittadini, Arabesque, Spellbound Contemporary Ballet e Ariella Vidach. Come evento collaterale, il 27 settembre si terrà il collaudato “Pranzo con l’autore” alla Libreria Max 88. Ospite d’eccezione Alessandro Pontremoli, presidente della commissione Cultura del Mibact – sezione Danza, docente dell’Università di Torino e artefice del manuale “La danza 2.0” adottato nei licei coreutici.

«In un momento in cui siamo subissati di parole vuote e inutili – spiegano le organizzatrici del festival – cerchiamo di restituire la bellezza a questo mondo attraverso il linguaggio del corpo, quello forse più vero e naturalmente vocato a colmare il vuoto lasciato dalle parole».

Per la prima volta, sarà pubblicato un magnifico catalogo formato tabloid in 10mila copie gratuite, con tutti i particolari e gli approfondimenti sulla XVI edizione di “Corpi in movimento”. La manifestazione è organizzata dall’Associazione Danzeventi con il sostegno del Comune di Sennori e il patrocinio del Comune di Sassari, della Fondazione di Sardegna, Mibact e Ras. Per la campagna abbonamenti e tutte le info scrivere a [email protected] o chiamare il 340 6517531.