BUONI SANITARI, MELONI (FDI): “NONOSTANTE IL PARERE DEGLI UFFICI DEL CONSIGLIO REGIONALE E I POSSIBILI PROFILI DI ILLEGITTIMITÀ, LA GIUNTA TODDE CONFERMA IL PROVVEDIMENTO”
*BUONI SANITARI, MELONI (FDI): “NONOSTANTE IL PARERE DEGLI UFFICI DEL
CONSIGLIO REGIONALE E I POSSIBILI PROFILI DI ILLEGITTIMITÀ, LA GIUNTA TODDE
CONFERMA IL PROVVEDIMENTO”*
*COMUNICATO STAMPA*
*Cagliari, 6 febbraio 2025* – “Due settimane fa sono arrivate le
circostanziate critiche prodotte dagli uffici del Consiglio regionale, che
hanno demolito il provvedimento, ma la Giunta regionale ha deciso di non
considerarle e di fare a meno anche del parere della Commissione
competente, confermando i ‘Buoni sanitari’ proposti dall’assessore del
Lavoro, Desirè Manca”. Così Corrado Meloni, consigliere regionali di
Fratelli d’Italia, ha commentato l’approvazione “in via definitiva” della
delibera riguardante i “Buoni servizi sanitari”.
“Un’iniziativa fantasiosa e propagandistica dell’assessore Manca, protesa
nel commissariamento ‘de facto’ dell’assessore Bartolazzi, che così
gestirebbe 10 milioni di euro, attraverso l’Agenzia Sarda per le Politiche
Attive del Lavoro (Aspal), da destinare alle spese sanitarie – ha aggiunto
Meloni – Seppure per lodevoli finalità, favorire l’accesso alle prestazioni
sanitarie dei cittadini maggiormente vulnerabili dal punto di vista
socio-economico, la Giunta Todde, oltre a creare un pericoloso precedente,
assoggetta gli atti conseguenti ad un potenziale rischio di danno erariale,
considerati i possibili profili di illegittimità”.
“Il parere degli Uffici, che il 23 gennaio ha causato un imbarazzato rinvio
della Commissione da parte della maggioranza, aveva evidenziato, in
particolare, che ‘le prestazioni sanitarie non possono essere qualificate
come prestazioni sociali’, rappresentando ‘un’anomalia che le prestazioni
correlate ai buoni sanitari siano finanziate con risorse del Fondo FSE+’ e
che ‘la tipologia dei procedimenti amministrativi affidati alla competenza
dell’Aspal non appaiono aderenti agli scopi perseguiti e alla natura del
programma’. Approvando la delibera, resta senza risposta un importante
chiarimento richiesto: sapere ‘presso quali strutture potrà essere
utilizzato il buono’, osservando che ‘le prestazioni sanitarie sono di
norma erogate da soggetti pubblici o dagli erogatori accreditati’. Una
delibera sbagliata e demagogica che viene confermata esclusivamente per i
‘capricci’ dell’Assessore”, ha concluso il Consigliere regionale di FdI.