A Onifestival sabato 17 dicembre il gruppo siciliano degli Unavantaluna per la chiusura di un festival a forte impronta identitaria

Onifestival mostra sabato la sua anima internazionale, meticcia e incline alla contaminazione. Torna a Oniferi, dopo le due date del 3 e 4 dicembre, che hanno coinciso con gli appuntamenti in paese di Cortes apertas, con un’ultima data il festival musicale organizzato dall’associazione San Gavino e dall’amministrazione comunale.
Dopo aver abbondantemente esplorato il variegato mondo del canto a tenore e del canto in re, due espressioni artistiche e culturali identitarie dell’isola che fortunatamente possono ancora contare su un numero importante di interpreti e di appassionati, ora l’appuntamento è con il gruppo siciliano degli Unavantaluna (18 e 30, chiesa di San Gavino).
Si tratta di una formazione che abbina repertori tradizionali a suoni contemporanei.
E’ un ensemble di musicisti uniti dalle comuni origini siciliane e dalla passione per le arti e le tradizioni popolari della loro terra. Nel progetto è forte la necessità di unire il passato con il presente attraverso la ricerca di un possibile equilibrio fra tradizione ed innovazione musicale. Per questo alle tarantelle, contraddanze e canti della tradizione marinara, si affiancano composizioni originali eseguite nello stile tradizionale. Unavantaluna nasce nel 2004 ad opera di Carmelo Cacciola, Luca Centamore, Pietro Cernuto e Francesco Salvadore.
Nel corso degli anni Unavantaluna si è esibito in Italia ed all’estero toccando 4 continenti, dalla Germania alla Francia, dalla Tunisia alla Svizzera, avendo l’onore di calcare a Taiwan il palcoscenico del Teatro Nazionale di Taipei nel 2016. Il 13 novembre 2016 il gruppo si è esibito alla Cappella Paolina del Quirinale in Roma alla presenza del Presidente della Repubblica. Nel mese di aprile del 2018, di concerto con il Coordinamento delle Associazioni Siciliane del Nuovo Galles del Sud e il Patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura e del Consolato Generale di Sydney, Unavantaluna è stato in Australia per un tour diconcerti nelle principali città. Nel 2013 con il brano ISULI, Unavantaluna ha vinto il Premio Andrea Parodi, il più significativo riconoscimento italiano dedicato alla World-Music. Canzoni in siciliano e voci possenti, strumenti musicali arcaici e storie millenarie, arrangiamenti e nuove sonorità. Unavantaluna è un gruppo di sicuro impatto che diviene addirittura trascinante nella propria dimensione più consona, quella dal vivo. A Oniferi sabato si potranno ascoltare Pietro Cernuto – voce, ciaramedda a paro, friscaletto, percussioni
Francesco Salvadore – voce, percussioni; Carmelo Cacciola – voce, lauto cretese; Luca Centamore – chitarre; Arnaldo Vacca – tamburi a cornice.
Onifestival, con l’appuntamento di sabato si conferma un evento che aveva e ha fin dalla sua primogenitura dei punti fermi: avere ben salde le radici sulla musica tradizionale e sul canto a tenore in particolare, ma accogliere allo stesso tempo espressioni artistiche di altri contesti nazionali ed internazionali.
Onifestival è stato ideato dall’associazione culturale San Gavino di Oniferi, costituita nel 2001, è impegnata ormai da molti anni nella pratica e nella diffusione del canto “a tenore”, con la finalità di valorizzare il patrimonio musicale, letterario e linguistico della Sardegna.
Fanno parte del gruppo i fratelli Francesco, Giovanni e Carmelo Pirisi, rispettivamente boche, contra e mesu boche, più il bassu Giuseppe Brau) ha da sempre privilegiato nello svolgimento della sua attività l’impegno e le proposte nelle quali – anche nella partecipazione a manifestazioni di livello internazionale (Università di Taipei, Parigi, Valladolid, Roma, Conservatorio di Lione, Istituto Italiano di cultura di Los Angeles, Convegno e concerto su Pietro Sassu, Sassari) – attraverso l’espressione del canto si evidenziasse tutta la ricchezza della poesia, della letteratura e della lingua per l’affermazione di quella identità sarda minacciata e indebolita da modelli socio-culturali che tendono a soffocarne la peculiarità e la bellezza.
A Parigi, in occasione della classificazione del canto a tenore quale patrimonio intangibile dell’umanità, ha rappresentato il canto a tenore esibendosi davanti alla Commissione Unesco e partecipando ai gruppi tematici che hanno portato l’assegnazione del prestigioso riconoscimento.




ARCHIVISSIMA | Il Festival e la Notte degli Archivi 2022 a Cagliari

CAMERA DI COMMERCIO E SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA INSIEME PER UNA PASSEGGIATA ARCHIVISTICA DEDICATA AL CAMBIAMENTO

Dal primo esperimento di una Fiera a Cagliari nel 1840 al voto commerciale riconosciuto alle donne imprenditrici nel 1910, passando per la trasformazione urbanistica della nuova città borghese: sono alcuni dei cambiamenti che si scopriranno nei documenti d’archivio. Con questo obiettivo la Soprintendenza archivistica della Sardegna e la Camera di Commercio di Cagliari-Oristano partecipano a la Notte degli Archivi 2022. Appuntamento il 10 giugno per una riflessione sul tema #change – cambiamento con l’iniziativa “cambiaMENTI. L’azione della Camera di Commercio per il progresso economico, a 160 anni dalla sua istituzione”.

Una passeggiata culturale animata dalla compagnia teatrale Impatto Teatro condurrà i partecipanti dal giardino della Soprintendenza archivistica (via Marche 15) alla sede della Camera di Commercio (Largo Carlo Felice 72) attraverso alcuni luoghi significativi per la storia della città. Il tutto accompagnato dalla lettura di alcuni testi tratti dal volume A passeggio per Cagliari. La città vista dalla Camera di Commercio, una raccolta di vedute e di articoli dedicati da Enzo Loy e Mario Pintor alla città, edito nel 2019 dalla Camera di Commercio di Cagliari e realizzato con il contributo della Fondazione di Sardegna, che sostiene anche questo evento.

Nella sede della Camera di Commercio la visita guidata al palazzo e la mostra di documenti tratti dai preziosi archivi camerali. Il tutto incorniciato dalle opere dei maggiori esponenti dell’arte contemporanea in Sardegna. Un’occasione unica per scoprire insieme il cambiamento degli spazi urbani e del tessuto produttivo del sud Sardegna, attraverso lo sguardo della Camera di Commercio che quest’anno celebra i suoi 160 anni di vita.

L’evento cagliaritano è una delle iniziative che la Rete sarda per Archivissima (raggruppamento di enti pubblici e privati coordinato dalla Soprintendenza archivistica della Sardegna) ha organizzato in tutta la regione in occasione della settima edizione nazionale del Festival Archivissima, ideato e sostenuto da Promemoria e organizzato dall’associazione culturale Archivissima.
Evento patrocinato dall’ANAI – Associazione Nazionale Archivistica Italiana – e promosso dalla Direzione generale Archivi del Ministero della Cultura.

In tutto il mondo dal 6 al 10 giugno si festeggia la Settimana internazionale degli Archivi.

Programma
h. 19.00: ritrovo nel giardino della Soprintendenza, in via Marche 15, con saluti e breve introduzione.
A seguire, passeggiata dalla Soprintendenza alla Camera di Commercio insieme a Impatto Teatro, con lettura di brani tratti dal libro di Mario Pintor.
Arrivo alla Camera di Commercio (Largo Carlo Felice 72), apertura straordinaria serale della sede con visita guidata ai locali e alla mostra documentaria.

La mostra resterà aperta dal 13 al 17 giugno su prenotazione ([email protected] – 070401610), negli orari di apertura al pubblico della Camera di Commercio di Cagliari-Oristano (Largo Carlo Felice 72 – ore 9.00 – 12.00). Previste visite anche per gruppi.

Contatti e riferimenti per la stampa:

Soprintendenza archivistica della Sardegna. Dirigente: Monica Grossi; Referente: Enrico Fenu.
Tel. 070.401610 – mail: [email protected]

Camera di Commercio di Cagliari-Oristano. Presidente: Maurizio de Pascale; Segretario generale: Enrico Salvatore Massidda; Referente: Maria Rita Longhitano: tel. 070.60512455 – mail: [email protected]

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Soprintendenza archivistica della Sardegna




LA PROVINCIA ACCELERA SUL FRONTE DEGLI INTERVENTI: SICUREZZA DELLE SCUOLE, VIABILITA’ E AMBIENTE

“Nell’ultimo bimestre la Provincia di Sassari ha dato un’accelerata a quelli che sono gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che garantiscono la sicurezza e la pubblica incolumità nei settori di competenza: edilizia pubblica, viabilità e ambiente.” Lo ha dichiarato l’amministratore straordinario Pietro Fois. I mesi estivi sono serviti alla Multiss, società partecipata incaricata delle manutenzioni per conto dell’amministrazione provinciale, per intervenire sul fronte delle manutenzioni stradali, operazioni di natura edile, ma soprattutto negli edifici scolastici, al fine di garantire la fruibilità e la funzionalità degli impianti, all’indomani dell’apertura dell’anno scolastico. Dal 1 luglio al 15 settembre sono stati realizzati nella sola provincia di Sassari 4216 interventi, di cui 736 di natura edile ( 538 riguardano opere murarie, gli altri principalmente opere in ferro, serramenti e falegnamerie) , 2876 sulla manutenzione degli impianti, 353 in merito alla climatizzazione ambientale, 246 per la pulizia e igiene ambientale, e altri relativi alla sicurezza degli edifici, pubblica incolumità, assistenza, verifiche e collaudo. Nella provincia di Olbia Tempio, gli interventi si equiparano sul fronte della viabilità e dell’ambiente, sono invece inferiori quelli sulle scuole visto il numero di edifici che è circa un terzo rispetto alla provincia di Sassari. Le verifiche che riguardano i plessi scolastici sono state programmate nei mesi estivi,( per rispondere alle esigenze del protocollo di sicurezza imposto dall’emergenza sanitaria) e hanno riguardato la copertura impermeabilizzante dei tetti, le grondaie, i pluviali e i pozzetti, in modo da garantire il corretto funzionamento degli impianti e la fruibilità degli ambienti della struttura, oltre alle ordinarie operazioni di derattizzazione e sanificazione degli ambienti. Sempre sul fronte scolastico, anche le aree verdi inglobate nei plessi, hanno subito un intervento di pulizia, dalle potature al censimento di ogni singolo albero, del quale si conosce lo stato di salute e attraverso il quale si dispone di un monitoraggio costante sullo stato di sicurezza delle aree verdi. All’interno del settore edilizia pubblica, non solo negli edifici scolastici ma in tutti quelli di competenza provinciale, la Multiss è in fase d’intervento proprio in questi giorni, nell’ accensione preliminare degli impianti di riscaldamento. Sul fronte della sanificazione da covid-19, nell’ultimo anno la Multiss ha programmato interventi non solo negli edifici di competenza provinciale ma anche in quelle strutture dove veniva richiesto un supporto: la Provincia infatti ha finanziato un intervento straordinario per sanificare edifici comunali, caserme, carceri e tribunali.

Focus sulla viabilità e sulla sicurezza: gli interventi programmati vanno dalla manutenzione della sede stradale alla pulizia delle cunette e delle banchine, dalla colmatura della buca al taglio delle frasche fino al rifacimento della segnaletica, sia orizzontale che verticale. Nel 2021 la Multiss ha triplicato l’attività di raccolta rifiuti dalle cunette, che puntualmente si trasformano in vere e proprie mini discariche a cielo aperto. In alcuni casi si è ricorso all’ausilio di enti terzi per il trasporto di rifiuti particolari abbandonati selvaggiamente, complicando non poco la gestione del servizio. “Proprio per fronteggiare l’emergenza- sottolinea il direttore generale della Multiss Antonio Spano- la società ha incrementato nel 2021 il proprio parco macchine: l’investimento arriva anche all’indomani di un ampliamento dell’area di competenza di 240 chilometri del Goceano, che vanno a sommarsi ai 1540 chilometri già in gestione alla Multiss.” Interventi urgenti anche negli alvei dei fiumi. Solo nel 2021 sono stati stanziati, in regime di natura straordinaria, 159 mila euro per la pulizia degli alvei nei comuni di Ozieri, Mores, Anela, Benetutti, Nule, e Illorai, su segnalazione dei sindaci del territorio. Quest’anno, la Multiss è intervenuta anche nel fiume nel tratto di Ponte Pizzinnu a Porto Torres. Gli interventi che verranno completati in questi giorni serviranno per liberare i corsi d’acqua da detriti e vegetazione, soprattutto nei punti in cui si intersecano con le strade provinciali. Solamente nel territorio della Nurra, dell’Anglona e della Romangia sono stati individuati circa 13 alvei potenzialmente pericolosi che necessitano di massima allerta e sui quali si monitorerà durante la stagione autunnale e invernale.

UFFICIO COMUNICAZIONE AMMINISTRATORE STRAORDINARIO




Gli artisti con Mirtò contro la piaga degli incendi

       Lezioni nelle scuole per combattere la guerra del fuoco

I Bertas tra i “professori della musica” che scenderanno in campo

  Mercoledì alle 21,30 concerto a Tempio con cachet devoluto 

                in beneficenza per l’acquisto di piante di mirto

    da donare alle popolazioni colpite dai roghi di questa estate

Tra i cantanti coinvolti nel progetto anche Piero Marras, i Tazenda

                Cordas e Cannas, Tore Nieddu e Tamara Quartet 

  I professori della musica al fianco di Mirtò per un progetto di sensibilizzazione contro la piaga degli incendi in Sardegna da portare avanti nelle scuole. Verrà presentato domani sera, mercoledì 8 settembre, alle 21,30 a Tempio Pausania, prima del concerto che i Bertas terranno al Parco Grandi

Una esibizione il cui cachet proprio dai Bertas sarà devoluto in beneficenza per l’acquisto di piantine di mirto da donare al Comune di Scano di Montiferro, uno dei più colpiti dal terribile rogo del luglio scorso. Un gesto di solidarietà che vede uniti, insieme ai Bertas, Mirtò con il Comune di Tempio Pausania e l’Agenzia Forestas. 

MUSICA NELLE SCUOLE. Proprio i Bertas saranno tra i principali sostenitori della campagna di sensibilizzazione contro gli incendi, che partirà dal prossimo novembre e che porterà tanti dei musicisti sardi, negli anni protagonisti di Ritmò, la parte musicale del Festival internazionale del Mirto, nelle scuole della Gallura: per parlare con gli studenti della piaga dei roghi che da decenni affligge la Sardegna e che ha avuto una recrudescenza questa estate. Alla presentazione dell’iniziativa parteciperà anche Andrea Biancareddu, assessore regionale alla Cultura, che darà il suo contributo alla campagna di sensibilizzazione, insieme con il Comune di Tempio Pausania e l’assessorato alla Cultura del Comune di Olbia. 

Proprio i Bertas, gruppo storico della scena musicale sarda, hanno aderito convintamente all’iniziativa. Insieme a loro altri big della musica in Sardegna come Piero Marras, i Tazenda, i Cordas e Cannas, Tore Nieddu e i Tamara Quartet: gruppi protagonisti negli anni di Ritmò, il segmento musicale di Mirtò, il Festival internazionale del Mirto. A rappresentarli in questo progetto ed esprimere i principi che hanno mosso questa campagna di sensibilizzazione nelle scuole è Marco Antonio Piras, chitarrista, autore ed arrangiatore dei Bertas dal 1974. Piras, però, è anche docente del Conservatorio di musica “L. Canepa” di Sassari. La persona giusta per raccontare le motivazioni che hanno mosso questo progetto. “Abbiamo creduto in questo progetto didattico di sensibilizzazione contro gli incendi, mettendo a disposizione degli organizzatori la nostra esperienza – spiega il musicista -. Sono convinto che si possa fare moltissimo per far amare la natura ai nostri ragazzi, che certo non mancano di sensibilità. Con momenti d’incontro basati su esempi e testimonianze concrete, facili e persuasivi messaggi, filmati e racconti, intervallati da buona musica. Così lo scopo può essere raggiunto in tempi rapidi e nel momento in cui i giovani si stanno orientando per il loro futuro”.

“Nella mia carriera ho avuto il privilegio di svolgere attività artistiche e didattiche che mi hanno arricchito, grazie al dialogo con gli allievi, il rapporto col pubblico e con altri artisti, che sono stati illuminanti per la mia crescita musicale ed umana – sottolinea Piras -. La capacità di esprimere nelle lezioni al Conservatorio pochi concetti chiari volta per volta, da applicare subito alla pratica, ha garantito ai miei alunni il superamento di prove senza difficoltà. La condivisione degli aspetti musicali orientati ad un’alta qualità espressiva e la serenità dei rapporti in studio con gli artisti sono stati i miei riferimenti per la buona riuscita dei progetti”. 

IL CONCERTO. Tempio Pausania ha quindi scelto di ospitare ancora una volta i Bertas, con il concerto di mercoledì 8 settembre, dalle 21,30 al Parco Grandi, nell’ambito della campagna di sensibilizzazione che Mirtò sta portando avanti contro gli incendi in Sardegna. 

Un connubio quasi naturale tra la città della cultura e la grande storia musicale dei Bertas e che rientra all’interno dei festeggiamenti per la Festa di Maria Santissima Bambina nel centro gallurese. Prima del concerto, infatti, i festeggiamenti prevedono alle ore 19 nella chiesa di San Giuseppe la Santa Messa conclusiva, celebrata da Don Rinaldo Alias. Seguirà la processione, il cui percorso resterà invariato rispetto agli anni precedenti, con la partecipazione della banda musicale “Città di Tempio” e l’Accademia tradizioni popolari “Città di Tempio”.

“Il concerto dei Bertas ha un valore ancora superiore che in passato, perché il carattere sociale e la solidarietà verso i territori colpiti dalla tragedia del fuoco rappresentano qualcosa di molto sentito tra le nostre popolazioni – conferma Gianni Addis, sindaco di Tempio Pausania -. Da parte nostra proseguiamo nel rapporto di collaborazione con Mirtò, dopo il grande successo del concerto dei Tazenda. Ringrazio ovviamente i Bertas per la loro disponibilità e per la sensibilità dimostrata alla causa contro gli incendi: loro sono un gruppo musicale forte e radicato qui a Tempio, dopo avere per oltre 20 anni animato l’evento del nostro Carnevale. Un concerto atteso per il quale ci aspettiamo un grande pubblico, che potrà accedere all’area dell’evento con il green pass”. 

LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE. Fermare la piaga degli incendi. “Se ami i miei sapori e i miei profumi, non bruciare la mia pianta” è la frase che meglio di tutte rappresenta l’iniziativa di Mirtò 2021. Una serie di concerti ed eventi, con grandi artisti sardi che hanno aderito alla campagna di sensibilizzazione, in cui ogni serata svilupperà un messaggio forte contro gli incendi. Dopo il dramma ambientale causato dai recenti roghi del Montiferru e nel Monte Arci, in cui sono andati in fumo oltre 20 mila ettari di terreni, la pianta del mirto diventa uno dei simboli di questa strage ambientale, insieme alle tante aziende assediate dal fuoco, produttori messi in ginocchio dai menestrelli degli incendi. Mirtò 2021 ha così scelto di sostituire i tradizionali eventi di promozione con una serie di iniziative di sensibilizzazione contro la piaga degli incendi: raccontando storie, proiettando immagini di repertorio in ogni serata, come monito per salvare il patrimonio naturale dell’Isola dai terroristi del cerino. 




Piero Marras e Mirtò contro la piaga degli incendi. Concerto e spot a Castelsardo sul set della “Sirenetta”

Musica e impegno con la presentazione di “Una frunza ‘e murta”
in uno dei Comuni scelti per la grande produzione Walt Disney

L’assessore al Turismo, Valeria Sini: “Siamo orgogliosi di concludere 
   con questo evento musicale il calendario degli spettacoli estivi

andati in scena nell’arena all’aperto di piazza del Novecentenario”

Mirtò e Piero Marras hanno scelto Castelsardo per portare avanti la campagna di sensibilizzazione contro gli incendi. La musica di Piero Marras e il marchio Mirtò ripartono dal Comune che solo poche settimane fa ha ospitato il set del film della Walt Disney “La Sirenetta”.
Piero Marras celebrerà così con un concerto, sabato 4 settembre, dalle 21, in piazza del Novecentenario, la sua storia, fatta di 50 anni di musica, parole, racconti della Sardegna. Un evento sul quale ha puntato il Comune di Castelsardo, scegliendo Mirtò anche in virtù del grande lavoro fatto per la promozione del territorio e delle eccellenze enogastronomiche della Sardegna sul set della Lotus Production, nel quale si sono svolte le riprese del film della Walt Disney.

IL CONCERTO. Piero Marras è stato il primo di una lunga serie di artisti che hanno sposato il progetto di Mirtò per una campagna di sensibilizzazione contro la piaga degli incendi in Sardegna. Il concerto di sabato a Castelsardo, infatti, sarà preceduto dalla proiezione di uno spot che lo stesso Marras, insieme a Maria Antonietta Piga e Tommy Rossi, ha realizzato per Mirtò: “Una frunza ‘e murta”, mutuato da una sua celebre canzone, con cui condanna i roghi che hanno devastato l’Isola.
“Una fronda di mirto come ricordo. Adesso riposati e ascolta le voci del vento. Ma il vento non ti dice di bruciare, il vento è amico dei sardi. Lascia che porti i profumi di questa terra per il mondo, lascia che ci pulisca l’aria. Non trasformarlo in un tuo complice omicida. Una fronda di mirto come buon augurio”. Sono queste le parole iniziali dello spot che Piero Marras ha creato per Mirtò e che verrà proposto sabato a Castelsardo.

CASTELSARDO. Un appuntamento fortemente voluto dall’amministrazione comunale di Castelsardo, rappresentata dall’assessore al Turismo, Valeria Sini, che già prima dell’insorgere della pandemia aveva preso contatti con lo staff di Mirtò per un evento che dovesse svolgersi nella città dei Doria. “Con la data del 4 settembre si conclude il calendario di eventi organizzato dall’amministrazione comunale nell’arena all’aperto allestita da fine luglio in piazza del Novecentenario – sottolinea Valeria Sini, assessore al Turismo di Castelsardo -. Un luogo che ci ha consentito di poter svolgere gli spettacoli in totale sicurezza, sia in termini di distanziamento che nel rispetto delle norme vigenti per la situazione sanitaria determinata dal Covid. Siamo orgogliosi di concludere il calendario degli eventi nell’arena di piazza del Novecentenario ospitando un grande artista come Piero Marras, un musicista sardo che ha fatto la storia musicale della nostra terra”.
L’intesa con Mirtò nasce da lontano, consolidata poi durante la permanenza del set del film “La Sirenetta” di Walt Disney. “Avevamo già ospitato Mirtò durante la permanenza della Lotus Production per l’allestimento del set del kolossal Disney, che è rimasto qui a Castelsardo per tutto il mese di giugno consegnandoci una vetrina mondiale”. Infine, la campagna di sensibilizzazione contro gli incendi di cui Mirtò si è fatto promotore. “Un messaggio importante e una lotta che ci vede in prima linea per difendere la nostra terra dagli incendi, una piaga che mette a rischio il nostro patrimonio boschivo”.

SET DA KOLOSSAL. La città dei Doria ha ospitato nel set dei Bastioni di Manganella le riprese del kolossal della Disney, nel quale sono state coinvolte circa cinquecento persone che hanno lavorato in città per più di tre settimane rendendo Castelsardo protagonista di un progetto internazionale di grande portata, con ricadute presenti e future, per la pubblicità e il ritorno di immagine che ne deriveranno. Il film uscirà l’anno prossimo e la protagonista sarà Halle Bailey, mentre il ruolo del padre di Ariel sarà di Javier Bardem (premio Oscar per il film “Non è un paese per vecchi”), mentre la strega Ursula sarà interpretata da Melissa McCarthy, la Sookie St. James di “Una mamma per amica”.

CONTRO GLI INCENDI. Prima del concerto Piero Marras presenterà, dunque, lo spot, dal titolo “Una frunza ‘e murta”, mutuato da una sua celebre canzone, con cui condanna i roghi che stanno devastando l’Isola. In questo modo affiancando Mirtò e rafforzandone il messaggio contro la piaga degli incendi. “Sarà un concerto, come mi piace dire, con piano e anima – racconta Piero Marras -. Sarò sul palco con la mia band, con la quale suono ormai da tanti anni, e proporrò un racconto in musica che parte da lontano, una storia di 50 anni di carriera: iniziando da Nuoro per arrivare fino ad oggi, in cui ci saranno anche aneddoti originali, come il mio tour con i Pooh, insieme a brani inediti”. Marras conferma la fruttuosa collaborazione con Mirtò, arrivando al suo quarto anno consecutivo. “Ho voluto spiegare con la mia voce, partendo dalla pianta del mirto e un verso presente in una mia canzone, il mio impegno sul tema degli incendi – sottolinea Piero Marras -. Sono felice che Mirtò e il Comune di Castelsardo abbiano scelto me per rappresentare questa campagna di sensibilizzazione contro una piaga per l’intera Isola”. Uno dei vari contributi che gli artisti sardi che hanno partecipato al progetto Ritmò proporranno sul tema degli incendi.
RACCONTO IN MUSICA. Il concerto di Piero Marras rappresenta anche una testimonianza della sua vita artistica. Un’ora e 45 minuti intensi, con i brani più significativi del suo repertorio in sardo e in italiano. “Io mi racconto” sarà il titolo del concerto che abbraccia ben 50 anni di vita artistica: ma anche, in relazione ai tempi difficili che stiamo vivendo, un intenso e liberatorio momento di musica e poesia.
LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE. Fermare la piaga degli incendi. “Se ami i miei sapori e i miei profumi, non bruciare la mia pianta” è la frase che meglio di tutte rappresenta l’iniziativa di Mirtò 2021. Una serie di concerti ed eventi, con grandi artisti sardi che hanno aderito alla campagna di sensibilizzazione, in cui ogni serata svilupperà un messaggio forte contro gli incendi. Dopo il dramma ambientale causato dai roghi del Montiferru e nel Monte Arci, in cui sono andati in fumo oltre 20 mila ettari di terreni, la pianta del mirto diventa uno dei simboli di questa strage ambientale, insieme alle tante aziende assediate dal fuoco, produttori messi in ginocchio dai menestrelli degli incendi. Mirtò 2021 ha così scelto di sostituire i tradizionali eventi di promozione con una serie di iniziative di sensibilizzazione contro la piaga degli incendi: raccontando storie, proiettando immagini di repertorio in ogni serata, come monito per salvare il patrimonio naturale dell’Isola dai terroristi del cerino.




Presentati i corsi di laurea 2021-2022 dell’Università degli studi di Sassari

Presentati i corsi di laurea dell’Università di Sassari 

per l’anno accademico 2021/2022

14 luglio 2021

SASSARI. L’Università degli Studi di Sassari propone per l’anno accademico 2021-2022 59 corsi di laurea: 31 triennali, 23 magistrali, 6 corsi di laurea magistrale a ciclo unico.

Di questi, 36 corsi sono ad accesso libero e 23 ad accesso programmato, nazionale o locale.

La nuova offerta formativa è stata presentata oggi durante una conferenza stampa dal Rettore Gavino Mariotti assieme al Prorettore vicario Andrea Piana, Eraldo Sanna Passino Prorettore didattica, il Prorettore alla Ricerca Giuseppe Pulina,  Antonietta Mazzette Prorettrice ai rapporti con il territorio,  Paola Pittaluga Prorettrice Formazione e Alta formazione, Angela Spanu Prorettrice aspetti medico sanitari, Ciriaco Carru Prorettore al Personale .

In tutto sono 8 i corsi internazionali di cui 3 interamente in lingua inglese.

L’elenco dei corsi disponibili, suddivisi per aree del sapere, è pubblicato sul sito istituzionale nella pagina https://www.uniss.it/didattica/offertaformativa.

Quest’anno verranno riattivati i Corsi di Laurea Triennale in Logopedia e Fisioterapia entrambi abilitanti alla professione. Non si tratta in realtà di nuovi corsi, infatti erano già presenti nell’Offerta Formativa dell’Ateneo in precedenti di accademici.

La riattivazione dei corsi è stata fortemente voluta dagli stakeholders e sostenuta dall’Assessorato Regionale alla Sanità dalla Regione Sardegna, che hanno evidenziato opportunità di lavoro per queste figure professionali.

In particolare, si evidenzia che non sono presenti in Sardegna altri Corsi di Studio in Logopedia, nonostante le pressanti esigenze del Sistema Sanitario Regionale che necessita di figure professionali che operino in questo specifico ambito di cura e assistenza.

Il Logopedista è un professionista sanitario che svolge la propria attività nella prevenzione e nel trattamento riabilitativo dei disturbi del linguaggio, della comunicazione, delle funzioni orali e della deglutizione in età evolutiva, adulta e geriatrica. In particolare, si occupa dell’educazione e della rieducazione dei disturbi della voce, dell’articolazione verbale, del linguaggio orale e scritto, della comunicazione, della deglutizione, conseguenti prevalentemente a disfunzioni comunicativo-sociali, cognitive, prassiche, a deficit uditivi, a traumi, lesioni cerebrali o interventi chirurgici. Per quanto concerne gli sbocchi occupazionali, il laureato in Logopedia trova collocazione nell’ambito del Sistema sanitario nazionale e Regionale in qualità di dipendente o di libero professionista, sia nelle strutture ospedaliere ed extra-ospedaliere, sia nelle analoghe strutture private ed istituti di ricovero e cura a carattere scientifico.

A Sassari verranno banditi 23 posti, più 2 riservati ai cittadini non comunitari residenti all’estero (bando https://www.uniss.it/sites/default/files/bando/bando_cdl_professioni_sanitarie_-_a.a._2021-2022_.pdf).

Con riferimento al Corso di Laurea in Fisioterapia, i laureati dopo il percorso triennale potranno praticare autonomamente attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità motorie, psicomotorie e cognitive utilizzando terapie fisiche, manuali, massoterapiche anche mediante presidi medici.

I laureati in questa classe di laurea possono svolgere la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche, accreditate dal SSN regionale o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.

35 i posti riservati invece a tale Corso più 3 per cittadini non comunitari residenti all’estero (bando https://www.uniss.it/sites/default/files/bando/bando_cdl_professioni_sanitarie_-_a.a._2021-2022_.pdf). Le domande per entrambe i bandi scadono il 26 agosto.

Si torna in presenza

Finalmente l’Ateneo – che durante la pandemia ha comunque portato avanti la propria mission formativa – può riaprire le porte delle aule e accogliere nuovamente in presenza gli studenti e le studentesse. Questo rientro è possibile grazie al miglioramento del quadro epidemiologico e alle misure adottate dall’Ateneo per contrastare la diffusione del virus, quali ad esempio la campagna vaccinale condotta in collaborazione con l’Azienda Ospedaliero Universitaria, rivolta al personale e a oltre 8.000 studenti e studentesse dell’Ateneo.

A ottobre le lezioni ripartiranno quindi in presenza, con la possibilità di un collegamento da remoto attraverso gli strumenti informatici ormai noti.

Iscrizioni e immatricolazioni

Le immatricolazioni e le iscrizioni ai corsi ad accesso libero e anni successivi al primo, saranno aperte dal 1° agosto al 15 ottobre. Le indicazioni per i futuri studenti sono contenute in questa pagina: https://www.uniss.it/studenti#102

Corsi a numero programmato nazionale

Scuola estiva gratuita Unisstest

E’ partito ufficialmente il 12 luglio all’Università di Sassari il percorso Unisstest, prima scuola estiva gratuita per la preparazione dei test d’ingresso ai corsi di laurea a numero programmato nazionale che si svolgeranno a settembre: Medicina, Odontoiatria, Veterinaria, Professioni Sanitarie. L’iniziativa dell’Ateneo ha riscosso particolare successo con numerose adesioni.

Tra luglio e agosto, i corsisti frequenteranno 80 ore di lezioni teoriche con i docenti dell’Università di Sassari e di alcuni istituti scolastici.

L’iniziativa Unisstest è stata resa possibile anche grazie ai fondi europei erogati dalla Regione Sardegna.

Iscrizioni, scadenze, test

Per i corsi ad accesso programmato nazionale, valgono scadenze diverse: entro le ore 15.00 del 22 luglio su www.universitaly.it per Medicina (143 posti) e Odontoiatria (35 posti), con test nazionale il 3 settembre; anche per Veterinaria (46 posti) la scadenza è il 23 luglio alle 15.00 su www.universitaly.it, mentre il test in tutta Italia si svolgerà il 1° settembre;  per Scienze dell’Architettura e del progetto (70 posti tra Architettura e Design) la scadenza è il 20 luglio alle ore 12.00 su https://uniss.esse3.cineca.it/Home.do, con test nazionale il 29 luglio e in seconda battuta il 16 settembre, qualora non venissero coperti tutti posti disponibili; le iscrizioni alle Professioni sanitarie, sempre dal sito di Uniss https://uniss.esse3.cineca.it/Home.do, scadono invece il 26 agosto e il test nazionale si terrà il 7 settembre.

Questi i posti disponibili: Infermieristica 187, Logopedia 25, “Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia” 30, Tecniche di laboratorio biomedico 31. I bandi per i corsi a numero programmato sono pubblicati su su https://www.uniss.it/didattica/offerta-formativa/prove-di-accesso-ai-cor… .

Corsi a numero programmato locale

Sono in fase di pubblicazione i bandi per i corsi a numero programmato locale, quasi tutti già disponibili in questa pagina: https://www.uniss.it/didattica/offerta-formativa/prove-di-accesso-ai-corsi-di-studio/corsi-numero-programmato/corsi-numero-programmato-locale-20212022.

Le diverse scadenze sono indicate nei singoli bandi. Tutte le informazioni saranno pubblicate su www.uniss.it.

Benefici per gli studenti atleti

Nell’anno accademico 2021/22 troverà la sua prima applicazione il nuovo “Regolamento sulla doppia carriera Studente-Atleta”, che ha l’obiettivo di tutelare il diritto allo studio degli studenti che praticano attività sportiva agonistica. 

L’obiettivo del progetto è quello di sostenere, conciliare lo studio e lo sport a livello agonistico e garantire allo “Studente-Atleta” un percorso formativo di qualità che possa assicurare allo studente un futuro professionale al termine della carriera sportiva agonistica. 

Corsi internazionali

Sono 8 i corsi di laurea internazionali, tutti magistrali: Economia (con l’Università di Bordeaux), Scienze chimiche (assieme all’università di Wroclaw), Architettura (con Lisbona e Alcalà de Henares) e Pianificazione, politiche per la città, l’ambiente e il paesaggio (con Barcellona, Girona e Lisbona), il corso in Wildlife Management offerto totalmente in lingua inglese, Scienze delle produzioni zootecniche e i due di nuova istituzione “Gestione dei flussi migratori” e “Innovation Management for sustainable tourism” (con la Mother Teresa University di Skopje).

I numeri

Per il terzo anno di fila, si conferma il superamento della soglia delle 4mila matricole: sono 4394, con un incremento del 5,2% (immatricolazioni degli anni accademici precedenti: 4178 nel 2019/2020, 4060 nel 2018/2019; 3879 nel 2017/2018; 3577 nel 2016/2017; 3122 nel 2015/2016).
Anche il numero degli iscritti totali è in aumento, attestandosi a 13865 studenti, mentre l’anno scorso erano state registrate 13765 iscrizioni (si ricorda che nel 2015/201616 erano 12765).

Orientamento

Ancor più quest’anno, i nostri studenti verranno affiancati dai servizi dell’Orientamento Uniss che si conferma strategico nel supporto degli studenti durante le diverse fasi del loro percorso formativo.

Diverse le iniziative in al senso:

–          ciclo di webinar “FuturOra”, attraverso il quale tutti i Dipartimenti hanno potuto presentare i propri corsi di studio 2021/22.

–          servizio di Coaching e Counseling Orientativo e Psicologico del Progetto di Orientamento POR FSE 2014-2020 dal titolo “La scelta futura. Perché e come scegliere il proprio corso di laurea”. I prossimi appuntamenti sono in programma il 20 e 27 luglio dalle 16.00 alle 17.00 (informazioni e iscrizioni https://www.uniss.it/uniss-comunica/unisspress/la-scelta-futura-perche-e-come-scegliere-il-proprio-corso-di-laurea).

–          ciclo di webinar dedicato all’accesso programmato (https://www.uniss.it/uniss-comunica/unisspress/laccesso-programmato-tutto-cio-che-ti-serve-sapere).

–          servizio di orientamento a cura dei tutor (https://www.uniss.it/uniss-comunica/unisspress/orientamento-online-insieme-connessi) e il servizio di counseling orientativo e psicologico (https://www.uniss.it/didattica/servizi-agli-studenti/il-servizio-orientamento/counseling-psicologico-distanza) Gli incontri si potranno svolgere, su appuntamento anche in presenza.

–          corsi “UNISCO”, corsi universitari di ambito scientifico e umanistico, organizzati ormai da sette anni dall’Ateneo di Sassari, che permettono agli studenti di “familiarizzare” con la realtà universitaria e anche di acquisire crediti formativi. 

–          attività di potenziamento dei SAPERI MINIMI, che prevedono lezioni e interventi specifici – da parte di docenti della scuola incaricati dall’Ateneo e da parte di docenti universitari – finalizzati a colmare le lacune in alcune discipline (in particolare: logica, matematica, comprensione del testo…).

Video promozionale #Futurora

Per la realizzazione del video promozionale #futurora, si ringrazia il professor Antonio Varcasia e tutti gli studenti e le studentesse che hanno partecipato.

Link al video: https://www.youtube.com/watch?v=YTtdGVCg2so




Un defibrillatore semiautomatico per un Nord Sardegna cardioprotetto: il dono degli Infermieri di Sassari

Si è tenuta oggi al Comando della Polizia locale la donazione di un defibrillatore semiautomatico (Dae) da parte dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Sassari al Comune di Sassari. «A nome di tutta la città ringrazio l’Opi per questo strumento salvavita che consentirà di intervenire immediatamente in caso di necessità. Sarà subito messo a disposizione della Polizia locale che ha già 86 agenti formati per utilizzarlo e tre auto con Dae» ha commentato il sindaco Nanni Campus. All’evento erano presenti il primo cittadino Nanni Campus, Gianluca Chelo, presidente Ordine degli Infermieri di Sassari e il comandante della Polizia locale Gianni Serra.

«Questa è la prima donazione di un progetto che durerà per l’intero mandato del consiglio direttivo e che ci porterà a metterci in rete con numerosi comuni del nord Sardegna» ha commentato Gianluca Chelo, presidente Ordine degli Infermieri di Sassari. «Partiamo da Sassari non solo perché è il Comune di riferimento del nostro Ordine ma soprattutto per l’attenzione dimostrata verso la cultura della buona educazione sanitaria, tema a noi molto caro, che ha fatto la differenza soprattutto nella gestione dell’emergenza dettata dalla pandemia. È per noi motivo di orgoglio poter dare il nostro piccolo contributo alla comunità e rendere il territorio del Nord Sardegna cardioprotetto».

Un defibrillatore automatico può salvare molte vite: un piccolo dispositivo a batteria che genera delle precise scariche elettriche trasmesse al cuore attraverso due piastre metalliche posizionate sul torace. Lo può utilizzare sia personale sanitario che non sanitario (se in possesso della adeguata formazione): grazie alla sua tecnologia, in grado di analizzare il ritmo cardiaco del soggetto e stabilire quale carica elettrica impartire, chi effettua l’operazione non deve fare nessuna diagnosi ma è la macchina ad analizzare il ritmo cardiaco del paziente e individuare la necessità o meno di una scarica. Non solo: i defibrillatori semiautomatici odierni, come quello donato da Opi Sassari, sono dotati di un sistema vocale che impartisce le istruzioni che rendono lo strumento utilizzabile in sicurezza, in situazioni di estrema emergenza, anche da chi non ha il patentino previsto. Il Dae scelto da Opi Sassari è inoltre dotato di chiavetta pediatrica, un dispositivo che permette di diminuire il voltaggio e di salvare prontamente anche la vita dei più piccoli, nel caso di emergenza cardiaca.

I dati. Grazie al Dae si riducono notevolmente i tempi di intervento in caso di attacco cardiaco: infatti, se il soccorso con massaggio cardiaco e defibrillatore avviene in 3-5 minuti le possibilità di sopravvivenza aumentano almeno del 30%. Un’informazione, questa, che fa riflettere se si pensa che in Italia ogni anno 60mila persone hanno un arresto cardiaco improvviso. L’attuale emergenza sanitaria ha portato anche un aumento degli arresti cardiaci. Secondo uno studio italiano pubblicato sul New England Journal of Medicine gli arresti cardiaci durante la prima fase della pandemia sono stati 362 arresti nelle province di Lodi, Cremona, Mantova e Pavia con un aumento del 58% rispetto agli stessi giorni dell’anno prima. I decessi dei pazienti, verificatisi prima dell’arrivo in ospedale, sono aumentati dell’11,4%. Secondo i dati forniti dal 118 e pubblicati su Areus Sardegna, in Sardegna si verificano 800 arresti cardiaci in un luogo pubblico o nei posti di lavoro, dalla quale sono escluse le patologie cardiache.

Il dono OPI Sassari fa parte di un progetto di lungo termine, “Nord Sardegna Cardioprotetto” che vuole alimentare la consapevolezza e il ruolo della prevenzione attraverso una campagna di comunicazione social e un’attenzione sempre maggiore nei confronti dell’educazione sanitaria anche attraverso la collaborazione attiva con il territorio. Un modo, questo, per dar valore alle piccole attenzioni che possono migliorare la qualità della vita e intervenire prontamente in caso di emergenza.




ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI SOGAER: APPROVATO IL BILANCIO 2020

L’Assemblea dei Soci SOGAER ha approvato questa mattina il bilancio 2020 dell’Aeroporto di Cagliari.
All’Assemblea ha partecipato anche l’ing. Maurizio de Pascale, presidente della Camera di Commercio di Cagliari-Oristano, socio di maggioranza di SOGAER, che ha evidenziato la complessità del contesto socioeconomico in cui ha dovuto operare SOGAER lo scorso anno, anno in cui il trasporto aereo ha subito una battuta d’arresto globale senza precedenti.
I Vertici della Società hanno evidenziato come durante la pandemia ci si è attivati prontamente per fronteggiare l’emergenza. Unico scalo aereo aperto in Sardegna durante il lockdown, ci si è allineati prontamente ai migliori standard sanitari e di sicurezza, adottando protocolli e misure sanitarie in coordinamento con l’USMAF (Ufficio di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera) e la Protezione Civile dotando la struttura di strumenti e tecnologie all’avanguardia. Ora l’impegno sarà rivolto soprattutto a sostenere e stimolare la ripresa del traffico aereo, fondamentale per la mobilità dei Sardi e per l’economia dell’Isola che tanto deve al turismo. Rispetto al 2019 la società ha perso 3 milioni di passeggeri. L’obiettivo non può che essere quello di tornare ai livelli di crescita pre-COVID-19 nel minor tempo possibile anche con il necessario supporto di tutte le Istituzioni. E’ il momento di guardare al futuro. I primi risultati del 2021 evidenziano che ci apprestiamo a vivere una stagione estiva nel segno della ripresa: con 85 collegamenti totali (46 internazionali e 39 nazionali) e 20 nuove rotte di linea, sarà possibile volare verso 17 Paesi con 22 diverse compagnie. Le indicazioni che arrivano dai numeri di maggio e giugno sono positive e, in assenza di eventi negativi, la Sardegna nella Summer 2021 saprà attrarre una quota consistente del traffico vacanziero”.
Il bilancio 2020 approvato oggi si chiude con una perdita di 2,4 milioni di euro e ricavi in netto calo rispetto all’anno precedente (circa il 58% in meno dei ricavi aviation).

Il valore della produzione nel 2020 si è fermato a quota 28.929 milioni di euro a fronte del dato 2019 attestato sui 54.512 milioni di euro. Innegabile l’impatto negativo della pandemia sui conti della società. Grazie agli sforzi compiuti per il contenimento dei costi e ad una riprogrammazione degli investimenti, si è riusciti a limitare il danno economico nel 2020 adempiendo a tutti gli impegni assunti. Conseguentemente è stata rilevante la pressione sulla liquidità determinata dalla drastica riduzione degli incassi, a seguito del calo delle attività, nonché delle dilazioni di pagamento concesse ai clienti, a loro volta in forte difficoltà finanziaria, e alla nota crisi di Alitalia che necessariamente, per un lungo periodo, è stato l’unico vettore che garantisse i collegamenti con l’Isola.
Si evidenzia che, ad oggi, il sistema aeroportuale non ha ricevuto alcun tipo di ristoro nonostante il ruolo svolto nei mesi della pandemia.
Il valore della produzione di Gruppo è pari a Euro 29,8MLN, con un decremento di oltre il 50% rispetto al dato registrato nell’anno precedente.
Il Consiglio di Amministrazione SOGAER, in carica fino all’approvazione del bilancio 2022, è composto da cinque membri con competenze nel trasporto aereo, nei servizi o nella gestione di aziende di grandi dimensioni. Oltre al presidente Pilloni, l’ing. Barbara Manca, il dott. Luca Saba, direttore di Coldiretti Sardegna, l’ing. Marino Piga e l’amministratore delegato Renato Branca.




Poli universitari penitenziari: la rete degli atenei CNUPP
compie tre anni

13 maggio 2021
ROMA. ROMA. La Conferenza Nazionale Universitaria dei Poli Penitenziari (CNUPP) istituita dalla CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), raggiunge quest’anno i tre anni di vita e la conclusione del mandato del primo consiglio nazionale, presieduto dal Prof. Franco Prina, delegato per il Polo Universitario Penitenziario (PUP) del Rettore dell’Università di Torino. Per sottolineare questa ricorrenza, la CNUPP ha organizzato nei giorni scorsi una conferenza on line dal titolo “Il diritto agli studi universitari in carcere: tre anni di esperienza della CNUPP e prospettive”.

Anche l’Università di Sassari, con i suoi 60 studenti tra le carceri di Alghero, Sassari, Tempio e Nuoro, aderisce alla CNUPP con il proprio polo universitario penitenziario e il delegato rettorale prof. Emmanuele Farris.

La realtà dei PUP italiani, iniziata più di 20 anni fa a Torino e replicata, pur con differenze locali, in numerose altre sedi universitarie, coinvolge attualmente quasi 40 atenei che operano in oltre 80 istituti penitenziari
Nell’anno accademico in corso sono 1.034 gli studenti detenuti iscritti, dei quali 109 (10,5%) si trovano in regime di esecuzione penale esterna, 549 (53,1%) scontano una pena in carcere in circuiti di media sicurezza, 355 (34,3%) in alta sicurezza, e 21 (2,1%) in regime 41bis. Le studentesse sono 64, quindi il 6,2% del totale degli studenti.
Nel primo triennio di vita della CNUPP gli atenei aderenti con studenti attivi sono passati da 27 nel 2018-19 a 32 nel 2020-21 (incremento del +18,5%); gli Istituti Penitenziari in cui operano i PUP da 70 a 82 (incremento +17,1%); il numero di studenti iscritti da 796 a 1034 (incremento +29,9%). Tra questi dati spicca il notevole incremento della componente femminile, che passa da appena 28 studentesse nel 2018-19 a 64 nel 2020-21, quindi un incremento del +128,6%.

Sono impegnati oggi 196 dipartimenti universitari, che corrispondono al 37% dei dipartimenti presenti nei 32 atenei coinvolti.
896 sono gli studenti iscritti a corsi di laurea triennale (87%), mentre137 frequentano corsi di laurea magistrale (13%). Le aree disciplinari più frequentate dagli studenti in regime di detenzione sono quella politico-sociale (25,4%) seguita dall’area artistico-letteraria (18,6%), area giuridica (15,1%), area agronomico-ambientale (13,7%), area psico-pedagogica (7,4%), area storico-filosofica (7,3%), area economica (6,5%) e altre aree (6%).

Le interazioni avviate tra la rete dei Poli universitari e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, in particolare con la Direzione Generale dei Detenuti e del Trattamento del DAP ha permesso di siglare nel settembre del 2019 un protocollo d’intesa che definisce le modalità per il confronto permanente tra CNUPP e DAP. A breve saranno emanate delle linee guida condivise per regolamentare le attività di studio universitario all’interno degli istituti penitenziari italiani.
La CNUPP è quindi un esempio di rete istituzionale (universitaria) e interistituzionale (nell’interazione con l’Amministrazione Penitenziaria) promossa da Università pubbliche che ritengono doveroso onorare il proprio ruolo garantendo l’accesso e lo svolgimento degli studi universitari anche a persone private della libertà, che in questo modo esercitano un loro diritto costituzionale. Non solo gli atenei, ma anche singoli docenti, amministrativi e tutor svolgono la loro attività nell’ambito dei rispettivi ruoli istituzionali e della missione inclusiva che è propria delle Università.

Obiettivi della CNUPP nel prossimo futuro sono quelli di migliorare la qualità della formazione delle persone detenute impegnate in percorsi di studio universitario anche attraverso modelli didattici innovativi. Percorsi sinergici con l’Amministrazione Penitenziaria possono consentire di trasformare la detenzione da un tempo “sospeso” a un periodo fecondo per chi sconta la pena.
La presenza delle Università nei luoghi di detenzione ha, in questo senso, una profonda valenza culturale per il Paese.




Approvato il regolamento sul “Piano di attuazione per gli assegnatari degli alloggi di edilizia residenziale pubblica”

Approvato il regolamento sul “Piano di attuazione per gli assegnatari degli alloggi di edilizia residenziale pubblica”

Ottimizzare la gestione del patrimonio degli alloggi di edilizia residenziale popolare (Erp), prevedendo le modalità per rispettare al meglio i criteri di legge sui metri quadri per ogni inquilino e in base a questo poter anche chiedere un cambio dell’alloggio di cui si è già in possesso agli uffici del Settore Politiche abitative. È lo scopo del regolamento presentato ieri in Consiglio comunale dall’assessore Antonello Sassu, che ha colto l’occasione per ringraziare il dirigente del settore e i funzionari che materialmente lo hanno hanno elaborato, e approvato all’unanimità dall’Assemblea.

Con il regolamento sul “Piano di attuazione per gli assegnatari degli alloggi di edilizia residenziale pubblica” il Comune si dota di uno strumento giuridico che, in soli 12 articoli, dettaglia le modalità dei procedimenti per la mobilità previsti dalla legge regionale 13 del 6 aprile 1989. Un documento che ora dà agli inquilini la possibilità di chiedere agli uffici dell’assessorato delle politiche abitative un cambio dell’alloggio in loro possesso. Nel tempo infatti, e per ragioni diverse, i nuclei familiari si sono modificati nella loro composizione, creando per molti l’esigenza di avere a disposizione degli immobili con una maggiore o minore superficie abitativa, anche questa definita dalla legge e che evita il sovraffollamento o il sottoutilizzo del patrimonio Erp.

Sarà possibile rispondere a queste esigenze attraverso una semplice richiesta di scambio consensuale tra due inquilini diversi, che in accordo scambiano l’alloggio che occupano. Inoltre l’assessorato predisporrà un bando sempre aperto che accoglierà le richieste di scambio che saranno soddisfatte quando si liberano immobili delle dimensioni richieste. Il piano delle mobilità sarà aggiornato semestralmente. In entrambi i casi comunque i richiedenti dovranno essere in regola con i pagamenti dei canoni di locazione e con le quote accessorie. Il documento, così come disposto dal titolo IV della legge 13, prevede anche il coinvolgimento delle associazioni di categoria degli inquilini.