FDI: “IL PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE CHIEDE SU FACEBOOK SE RAF CI SARÀ A CAPODANNO. SIAMO ALL’IMPROVVISAZIONE TOTALE?”

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Alghero, 4 dicembre – “A cosa stiamo assistendo?” È la domanda che Fratelli d’Italia rivolge all’Amministrazione comunale dopo il messaggio apparso sui social, in cui il presidente della Fondazione Alghero, Graziano Porcu, chiede pubblicamente a Raf se sarà presente il 29 dicembre ad Alghero.

“Un presidente di Fondazione – osserva FdI – non può permettersi di verificare sui social la presenza di un artista. È un comportamento che discredita il lavoro degli uffici, delle agenzie di produzione e dell’intera città. Una modalità dilettantesca, che dà l’idea di un’organizzazione in alto mare.”

La nota prosegue: “Il Capodanno è l’evento di punta dell’inverno algherese. Richiede serietà, programmazione e un’immagine credibile verso partner, sponsor e operatori turistici. Vedere il presidente di una delle principali istituzioni turistiche e culturali algheresi che chiede conferme in un commento Facebook è il segnale di una gestione improvvisata e per nulla professionale.”

Fratelli d’Italia chiede chiarimenti immediati all’Amministrazione Cacciotto: “Ci dica il sindaco se ritiene adeguato questo metodo di lavoro. È così che si rappresenta Alghero, che si tratta con gli artisti con cui si dovrebbero già avere contratti e impegni definiti?”

“Dopo i ritardi nell’annuncio del Capodanno, oggi assistiamo all’ennesima scena che rischia di indebolire l’immagine della città. È tempo che l’Amministrazione si ridia serietà istituzionale: Alghero non merita improvvisazione permanente.”

Fratelli d’Italia – Alghero




25 novembre giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Ci pregiamo segnalare che nell’ambito delle iniziative e delle attività nella terza edizione del festival di sensibilizzazione per il contrasto alla violenza contro le donne, intitolato “ Libere di dire NO!”, promosso dal Centro antiviolenza Donna Eleonora, Venerdi 28 novembre alle ore 18, presso la biblioteca comunale di San Vero Milis, si parlerà e si leggerà di sorellanza tra donne, di storie ed esperienze di legami di “fili rossi” che uniscono e sostengono. Durante la serata ci sarà l’accompagnamento musicale della scuola civica di musica Nino Dispensa.

Non mancate, concedetevi una serata per stare insieme, per ritrovare, sperimentare e sentire il calore della sorellanza.




L’Alberghiero di Sassari vola in Svezia alla Settimana della Cucina Italiana nel Mondo

Gli studenti saranno ricevuti dall’ambasciatore Michele Pala

Una delegazione dell’Ipsar-Ipseoa in viaggio di studio per un gemellaggio tra culture che porterà in Svezia la tradizione enogastronomica dell’isola

SASSARI. Un’importante esperienza internazionale è in arrivo per gli studenti dell’Istituto Alberghiero di Sassari, che volano in Svezia per prendere parte alla decima edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, in programma a Stoccolma dal 17 al 23 novembre.

Il progetto dell’Ipsar Ipseoa, denominato “Ambasciatori di sapori”, prevede la partecipazione di dieci allievi dell’indirizzo Enogastronomia-Cucina, accompagnati dai rispettivi docenti e dalla dirigente Antonietta Piras, con il fine di valorizzare la tradizione enogastronomica della Sardegna e sviluppare competenze professionali, linguistiche e interculturali. I ragazzi aderiranno a eventi di prestigio, a laboratori con studenti svedesi e svolgeranno attività di promozione dei prodotti tipici locali.

Il collegamento con la International Hotel & Restaurant School (IHR) di Stoccolma, partner educativo del progetto, aprirà nuove possibilità di collaborazione e di cooperazione didattica internazionale, favorendo la nascita di progetti congiunti, scambi di studenti e docenti, percorsi di mobilità formativa nel quadro del Piano di internazionalizzazione dell’istituto.

Sono davvero tante le attività in calendario, tra co-cooking, laboratori e workshop di cucina e pasticceria. Si inizia il 18 novembre con la partecipazione alla Fiera Gymnasiemässan di Älvsjö; ma uno dei momenti clou si terrà il giorno seguente nella residenza dell’Ambasciatore italiano a Stoccolma, Michele Pala, di origini sarde: i giovani chef sassaresi guidati dai loro formatori proporranno un buffet celebrativo del patrimonio culinario dell’isola all’evento “Taste of Sardinia”, utilizzando ingredienti provenienti dal proprio territorio. Altro importante appuntamento sarà la partecipazione attiva dell’istituto, il 20 novembre, alla manifestazione enogastronomica EATALY a Stoccolma.

Il progetto è sostenuto dall’Ambasciata italiana in Svezia, dalla Camera di Commercio e dalla Confcommercio Nord Sardegna, con il patrocinio del Comune di Sassari. Sono partner del progetto anche l’Istituto per il Commercio Estero, la Camera di Commercio Italo-Svedese, l’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma, EATALY Stoccolma, l’IHR di Stoccolma.




Inaugurazione della mostra “Trame di Sardegna – Dall’azzurro del mare al rosso della terra”Art Gallery – Aeroporto di Olbia Costa Smeralda

Olbia,27.10.2025

È stata inaugurata oggi, presso l’Art Gallery al primo piano dell’Aeroporto di Olbia, la mostra “Trame di Sardegna – Dall’azzurro del mare al rosso della terra”, un progetto fortemente voluto e promosso dall’Associazione “Accademia Sardegna nel Cuore”, dedicato alla valorizzazione della cultura, delle tradizioni e dell’identità sarda attraverso la straordinaria ricchezza dei suoi costumi tradizionali.

Nel suo intervento inaugurale, la Presidente dell’Associazione, Giovanna Derosas ha espresso profonda emozione e orgoglio per la realizzazione dell’iniziativa:

“Questo progetto nasce dall’amore autentico di un gruppo di persone che condividono la stessa passione: raccontare e valorizzare la nostra terra, la nostra cultura, le nostre radici. Ogni costume, ogni tessuto, ogni colore racchiude un frammento della nostra identità, della nostra storia e del nostro cuore.”

È intervenuto inoltre il Vicepresidente della Regione Autonoma della Sardegna, Giuseppe Meloni, che con le sue parole ha espresso il sostegno e l’orgoglio della Regione per aver sostenuto un progetto capace di raccontare la Sardegna attraverso la bellezza dei suoi costumi, dei suoi colori e della sua memoria collettiva.

A rappresentare la cultura e l’impegno istituzionale nel territorio è stata anche l’Assessora alla Cultura del Comune di Olbia, Sabrina Serra, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra enti pubblici, associazioni e cittadini per la valorizzazione delle tradizioni locali e la diffusione dell’arte come linguaggio di identità condivisa.

Durante la cerimonia, si è esibito anche il corpo di ballo sardo di Berchideddu, che con i suoi passi e i suoi costumi ha dato vita alle trame di tessuto e di memoria protagoniste dell’esposizione.

Trame di Sardegna è molto più di una mostra: è un viaggio nelle radici, nei colori e nelle emozioni di un popolo. Ogni costume racconta mani che intrecciano, storie che resistono e un’identità che continua a vivere”, ha concluso la Presidente.

Sarà possibile visitare la mostra in modo gratuito tutti i giorni dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00, fino al 31 dicembre 2025, presso l’Art Gallery dell’Aeroporto di Olbia Costa Smeralda.

Un evento che celebra la Sardegna nelle sue trame, nei suoi colori e nel cuore di chi la ama.




“Vivevo due vite”: Angelo Onni e gli anni d’oro della Costa Smeralda

Un lussurgiese testimone privilegiato della nascita del sogno del Principe Aga Khan. Nel libro di Fausto Farinelli 27 voci raccontano come è nata la Costa Smeralda, tra visione ecologica e rispetto della tradizione sarda.

Onni e Farinelli

SANTU LUSSURGIU 11 Ottobre – La sala della Fondazione Hymnos era piena in ogni ordine di posto: tutti gli 80 posti a sedere occupati per ascoltare la storia straordinaria di Angelo Onni, 77 anni, cittadino di Santu Lussurgiu che ha vissuto gli anni d’oro della Costa Smeralda. “A me ha lasciato un vuoto. Ho vissuto due vite, e l’altra non so se la vivrò dopo”, confessa con emozione durante la presentazione del libro “Costa Smeralda – Il sogno del principe attraverso il racconto di chi lo ha vissuto e di chi ne costruisce oggi l’eredità”, scritto da Fausto Farinelli.

La sua testimonianza è una delle 27 raccolte dall’autore, che per questo libro ha viaggiato per tutta la Sardegna intervistando chi ha vissuto in prima persona la nascita di Porto Cervo. Angelo gestiva il maneggio negli anni ’60 e ’70, frequentato dall’élite internazionale:

“Il Principe per me era come uno zio buono. La mattina passavo dalla sua villa, entravo direttamente dal cancelletto e ci scambiavamo qualche parola. Mi chiedeva sempre se i clienti erano contenti”.

Feste leggendarie e tuffi in piscina a cavallo

Le serate a Porto Cervo erano leggendarie. “Feste? Una sera sì e una no, non mancavano mai”, ricorda Angelo. Il night club S’Inferru, sotto la piazzetta, era il cuore della movida. “Era l’inferno veramente, avevano azzeccato il nome”, sorride.

Ma l’aneddoto più incredibile riguarda una festa al Tennis Club del Cala di Volpe:

“La piscina era grande come questa stanza, olimpionica. Ho detto: facciamo una sorpresa al Principe. Sono andato a prendere un cavallo a pelo, senza briglie, senza niente. I tavoli erano tutti a bordo piscina. Ho tirato e sono entrato dentro con un tuffo”. Il risultato? “Tutti ad applaudire! Poi si sono tuffati tutti in piscina, alcol a fiumi. Le ragazze montavano a cavallo a due, a tre, qualcuna è entrata in piscina col cavallo. I cavalli erano abituati a nuotare perché tutti i giorni li portavamo in spiaggia”.

Il cliente americano

Per una passeggiata a cavallo si pagavano 3.000 lire, ma non erano rari i clienti che lasciavano 30.000 lire. “Non avevano il senso dei soldi, vedevano che li trattavo bene e non chiedevano il resto”, spiega Angelo.

Un giorno arrivò un americano convinto di saper cavalcare: “Voleva un cavallo cattivo. Gli ho detto: già ce l’ho io. Ha insistito. Gli ho dato un cavallo a pelo, gli ho detto di togliere gli speroni. Ha mollato le redini, il cavallo ha fatto due salti e lui è finito a terra”. L’epilogo è sorprendente: “L’hanno portato all’ospedale in elicottero. Dopo dieci giorni è tornato e mi ha portato un regalo, uno champagne Perignon, perché l’avevo fatto cadere!”.

Bettina Graziani, la celebre modella francese, aveva una scuola di modelle e veniva spesso a fare servizi fotografici:

“Quando arrivava con le sue ragazze bisognava tapparsi gli occhi, abbassare lo sguardo, guardare a terra”, ricorda Angelo con un misto di imbarazzo e divertimento.

La mascotta Mondo Boia e il rapporto col Principe

La mascotte di quegli anni era Mondo Boia, un corvo che Angelo portava ovunque: a cavallo, in Vespa, persino al night club S’Inferru. “Lo mettevo sul cavallo a pelo, si aggrappava al garrese, alla criniera, mollava il cavallo che cominciava a galoppare e lui sopra gracchiava”.

Il Principe, nascosto dietro un macchione di mirto, rideva di nascosto: “Non voleva farsi vedere dalla gente, ma gli piaceva quello spettacolo. Diceva sempre: portalo a casa quel corvo che lo faccio vedere a mia moglie. Ma tua moglie già lo vede quando vieni qua!”.

Angelo Onni

Angelo aveva ricevuto dal Principe lo stemma della Costa Smeralda: “Facevo anche il guardiano nei territori, quello era un pass. Funzionava anche per entrare al night S’Inferru”.

Il rapporto con il Principe era speciale: “Passavo a fare le passeggiate vicino alla sua villa e entravo direttamente nel suo cancelletto. Un giorno mi ha detto: ‘Ma come mai passi sempre di qua?’ Gli ho risposto: ‘Così taglio corto, non passo dalla strada lunga in mezzo alle macchine'”. Il Principe gli chiese persino di andare con lui a lavorare coi cavalli in Francia: “A quest’ora sarei stato all’Arco di Trionfo a Parigi”, riflette con un velo di rimpianto.

La Costa Smeralda è Sardegna

Il libro di Fausto Farinelli sfata un mito ricorrente:

“Molti dicono che la Costa Smeralda non è Sardegna. È falso”, sottolinea l’autore. Il Principe Aga Khan studiò per sei mesi l’architettura e la storia della Sardegna prima di iniziare. “Vogliamo fare uno sviluppo che prende tutte le belle cose della storia di Sardegna e le mettiamo sulla Costa Smeralda”, dichiarò in una storica intervista del 1962.

Gli architetti si ispirarono a case tradizionali come Casa Guiso a Orosei, con le stesse stondature e gli archi identici alla sottopiazza di Porto Cervo. Le ville furono costruite rispettando gli alberi esistenti, tanto che alcune hanno piante che crescono all’interno. Il campo da golf fu realizzato seguendo la conformazione naturale del terreno, senza spianamenti. Persino la piscina del Cala di Volpe veniva filtrata con microconchiglie australiane anziché con prodotti chimici.

Un patrimonio di storie da preservare

Nel libro trovano spazio ex sindaci come Piero Filigedu (quattro mandati, chiamato “il sindaco amico dell’Aga Khan”), parroci come Don Francesco Cossu e il compianto Don Raimondo di Stella Maris, architetti come Giancarlo Busiri Vici (93 anni, ultimo architetto vivente del progetto originale), L’architetto Satta padre del master plan 2 e persona vicinissima al Principe, artigiani come Gesuino Cherchi di Orosei che realizzò le sedie ancora presenti al Cala di Volpe, e l’ex presidente della Regione Cappellacci che nel 2011 conferì al Principe il Sardus Paters, e tanti altri.

C’è anche un’intervista integrale rilasciata dal Principe nel 1987 al Costa Smeralda Magazine: “Sembra scritta un mese fa”, commenta Farinelli. “Parlava di connessione internet nelle spiagge quando internet manco c’era, parlava di deregulation del trasporto aereo. Era assolutamente un visionario”.

“Quando tornavo d’inverno a Santu Lussurgiu era la fine del mondo”, confessa Angelo. Durante la presentazione di agosto a Porto Cervo, non ha resistito all’emozione e ha gridato spontaneamente: “Per il Principe, hip hip urrà!”. Tutta la piazza si è alzata in piedi ad applaudire.

Al termine della serata alla Fondazione Hymnos, i presenti hanno fatto la fila per il firma copie, per avere le firme sia dell’autore Fausto Farinelli che di Angelo Onni, testimone vivente di un’epoca irripetibile.

Il prossimo appuntamento sarà a Sassari Sabato 18 Ottobre alle ore 17 presso la fiera Promoautunno, dove Farinelli presenterà in anteprima nuove foto inedite del 1960. Con lui alcuni protagonisti del libro.




FIND 43: a Cagliari i “Fili invisibili” della Nuova Danza

Dall’11 ottobre al 29 novembre il Festival Internazionale Nuova Danza trasforma Cagliari e Selargius in un laboratorio vivo di corpi, visioni e incontri, esplorando l’umanità e i legami che ci tengono insieme

CAGLIARI – Ritorna il FIND 43 – Festival Internazionale Nuova Danza, fondato da Paola Leoni, e lo fa con un’edizione intitolata “Fili invisibili” che promette di essere un potente spazio di incontro, resistenza e poesia del movimento. Dall’11 ottobre al 29 novembre, Cagliari e Selargius diventano il palcoscenico di una danza contemporanea che parla lingue universali, riflettendo sulle sfide più urgenti del nostro tempo: la ricerca di radici e identità, la libertà e la forza delle donne, la fragilità e la potenza del corpo, il dialogo tra presenza e assenza, caduta e rinascita.

Il festival non è solo una rassegna di spettacoli, ma una vera e propria mappa emotiva, un viaggio tra vuoti e incontri, crolli e trasformazioni, isolamento e risveglio. Come afferma la direttrice artistica Cristiana Camba «abitare il nostro corpo insieme significa percepire quei fili invisibili, lasciarsi attraversare e riconoscere che nessuno è davvero solo, e che ogni movimento condiviso è dono intimo e necessario». Gli appuntamenti avranno il loro palcoscenico per Cagliari a Sa Manifattura, al Teatro Massimo, al Teatro Carmen Melis e al Terrapieno; per Selargius alla Sala delle Arti Musicali e al Teatro Si’ e’ Boi.

Un momento della conferenza stampa al MEM di Cagliari

Il FIND 43 porta in scena nomi di rilievo internazionale e nazionale oltre ai richiami a figure iconiche come Lindsay Kemp e Micha Van Hoecke, e vede la partecipazione di una ricca e variegata selezione di compagnie e artisti da tutta Italia e dall’estero.

Le serate al Terrapieno (11, 16, 25, 30 ottobre) aprono la porta a compagnie e solisti che esplorano la danza come resistenza e poesia. L’11 ottobre, la serata inaugurale vede in scena Art Mouv’ con Livre de droits e Atacama con Lost Solos – Rosso, seguite dallo Sharing Find Lab, momento di restituzione dei laboratori. Il 16 ottobre è la volta del Colectivo Glovo con Alleo e di Lost Movement con dancehAll. Il momento clou a livello internazionale è il 17 ottobre al Teatro Massimo, con l’Akram Khan Company e il suo acclamato spettacolo per famiglie, Chotto Desh.

Fra le prime assolute The Shape of Absence – variazione nomade da CHORA di Fattoria Vittadini, affiancata da Richard Mascherin con Vacío Espiritual (18 ottobre), Mandala Dance Company in IntercettAzioni (30 ottobre) e Artemis Danza e l’attesa creazione, Desdemona (14 novembre).

Richard Mascherin

Il festival è vetrina per l’eccellenza nazionale, con titoli selezionati per la NID 2025. Spiccano il Balletto Teatro di Torino con Sista di Simona Bertozzi (18 novembre) e Déjà Donné con RAVE.L (22 novembre). Spazio anche alla nuova creazione sarda e nazionale: con le prime nazionali di Janas del Gruppo e-Motion, affiancata da Roberto Tedesco e Naturalis Labor (1 novembre) e di Inner Map di Giuseppe Sanniu (14 novembre). Non manca l’omaggio a due Maestri del nostro tempo: Lindsay Kemp e Micha van Hoecke.

Il 30 ottobre si terrà la conferenza Lindsay Kemp e il Giappone: Un Mondo di Trasformazioni con Donatella Bertozzi. Il 31 ottobre, l’intero spazio di Sa Manifattura, tra Sala Officine e Corte 2, sarà animato da una mostra “totale” e dalla performance dedicati a Lindsay Kemp, nelle sue più importanti trasformazioni. Il mondo onirico kempiano prenderà vita animandosi in uno spettacolo dal vivo, mescolando danza e proiezioni video. Daniela Maccari danzerà alcuni degli assoli storici di Lindsay. Ad aprire la serata, la performance esito del laboratorio “Il gesto di Lindsay Kemp” a cura di Daniela Maccari con la partecipazione di compagnie di danza e artisti della Sardegna.

Borderline

Il 7 novembre al Teatro Carmen Melis, Borderline Danza riallestisce Pèlerinage, storico lavoro di Micha van Hoecke, ripreso da Miki Matsuse in prima nazionale.

Il ricco cartellone di FIND43 include inoltre le sezioni dedicate alla scoperta di talenti come la Serata FINDER (in collaborazione con Accademia Susanna Beltrami e Accademia Nazionale di Danza) e la Serata Explo (vetrina del Network Anticorpi XL). L’invito è quello di riflettere sul rapporto tra individuo e collettività, tra spazio urbano e intimità, tra memoria e futuro. Un crocevia di linguaggi, dove la grande danza internazionale incontra la vitalità della scena emergente.

Oltre agli spettacoli, il FIND 43 ribadisce il suo ruolo di laboratorio vivo per la nuova danza attraverso un ricco programma di sezioni collaterali dedicate alla formazione, alla creazione emergente e all’interazione con il pubblico di ogni età.

Tra le attività trovano spazio:

  • FIND LAB: un ciclo di workshop intensivi con artisti e compagnie di spicco come ART MOUV’ (Francia), Fattoria Vittadini/Chiara Ameglio, Compagnia Francesca Selva/Con.Cor.D.A e Mandala Dance Company.
  • Dancelines 2025 – Room, in collaborazione con CTM SpA, una performance in prima assoluta che vedrà la danza abitare direttamente le linee degli autobus del centro cittadino di Cagliari. Fino al 1° novembre, i passeggeri potranno vivere un’esperienza artistica immersiva e inattesa. La coreografia, a cura di Giuseppe Sanniu, trasformerà il mezzo pubblico in uno spazio di movimento e riflessione, portando l’intimità della Room nel flusso della vita urbana.
  • Showindows 2025 SugarEcho, in collaborazione con il Consorzio Cagliari Centro Storico e Associazione Strada Facendo. La coreografia di Pablo Girolami gioca con l’idea della ripetizione e dei cicli che si rincorrono, tra dolcezza e ritmo pulsante, come lo zucchero che si scioglie e si ricompone. Una performance in prima assoluta che sorprende ed emoziona i passanti delle vie del centro.
  • Master Class tenute dalle compagnie ospiti al FIND 43, gratuite per gli abbonati e per chi acquista il biglietto per lo spettacolo.
  • Serata Indipendanse, progetto in collaborazione con Festival di Danza Internazionale Corpi in Movimento (Sassari) e la rassegna multidisciplinare Interagendo (Sassari). In prima nazionale, la presentazione della coreografia vincitrice del bando indipendance.
  • FINDER e Residance XL: Il festival sostiene la creazione emergente attraverso programmi di residenza artistica cruciali per lo sviluppo di nuovi talenti, in collaborazione con prestigiose istituzioni nazionali come l’Accademia Nazionale di Danza, l’Accademia Susanna Beltrami e il Network Anticorpi XL.
  • Danza Urbana XL: La danza entra nel cuore della città con appuntamenti e performance che rafforzano la collaborazione con il Network Anticorpi XL, di cui FIND è partner attivo.
  • Find Ragazzi: Un occhio di riguardo è rivolto al futuro della danza con una sezione dedicata ai giovanissimi, offrendo spettacoli e attività per i bambini, le famiglie e le scuole.
  • Breaking8: Dedicato alla contaminazione tra media, il programma propone la proiezione di opere di videodanza e danza in video.
  • AperiDanza e Aperidanza SOLOS: Le serate del festival si arricchiscono di eventi diffusi e performance site-specific, creando momenti conviviali e inaspettati per il pubblico.



AMAS a Sassari, il fenomeno della violenza sulle donne anziane

Sabato 20 settembre un importante convegno nella Sala conferenze della Fondazione di Sardegna per sensibilizzare la cittadinanza

Tra i relatori Marco Bellini e Pina Ballore

SASSARI. Nonostante l’attenzione crescente rivolta al tema della violenza di genere, la dimensione specifica relativa alle donne anziane rimane ancora ai margini del dibattito pubblico e istituzionale. Per indagare il fenomeno, scarsamente conosciuto e fortemente sottostimato, sabato 20 settembre, alle 17, nella Sala Conferenze della Fondazione di Sardegna, l’Associazione Malattia Alzheimer Sardegna propone un importante convegno che apre uno squarcio di luce soprattutto sulla condizione delle donne con demenza e altre forme di disabilità.

L’iniziativa rientra all’interno del progetto “Alzheimer Sardegna: Insieme per sostenere”, organizzato da AMAS e sostenuto dall’assessorato dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza sociale della Regione Autonoma della Sardegna. L’incontro sarà moderato dal geriatra Antonio Nieddu.

È molto atteso l’intervento di Marco Bellini, da anni impegnato nello studio e nella presa in carico di questi casi. Nel luglio 2022, è stato il primo esperto ad essere convocato in audizione dalla Commissione Parlamentare di Inchiesta sul Femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, per riferire in merito alla condizione relativa alle donne anziane: una storica prima volta per il Parlamento italiano.

Immancabile l’intervento di Pina Ballore, presidente di AMAS Sassari: «Il nostro obiettivo non è solo quello di sensibilizzare la cittadinanza – spiega Ballore – ma anche di coinvolgere attivamente l’amministrazione comunale, affinché si possa avviare un percorso condiviso di prevenzione, ascolto e tutela. Per portare alla luce questa realtà sommersa, il convegno intende dare voce a tutte quelle donne che troppo spesso restano in silenzio.

Saranno presenti le referenti dell’associazione “Noi Donne 2005”, con cui si sta avviando una collaborazione stabile e la redazione di un documento condiviso che possa rappresentare un primo passo concreto per affrontare questa grave forma di violenza ancora troppo ignorata. Ad oggi non esistono statistiche nazionali dedicate alla violenza contro le donne over sessantacinque.

«Una delle principali cause di questa “invisibilità” – dicono gli organizzatori – è rappresentata dalla mancanza di denunce, dovuta a barriere di tipo culturale, ancora prima che giuridico. Spesso, le donne anziane vittime di abusi non sono pienamente consapevoli della propria condizione o non si riconoscono come tali, rendendo difficile l’emersione del fenomeno».

Il coordinamento organizzativo del progetto è affidato all’Associazione Culturale Music & Movie.

L’ingresso è libero, ma dati i posti limitati è necessaria prenotazione ai numeri 3336750996 – 3495386310.




Dal cuore della Sardegna al mondo: il sabato di Carta Carbonia tra identità, diritti e innovazione

Le voci di Giuseppe Corongiu, Maria Francesca Chiappe, Massimo Cerofolini e Mariangela Pira illuminano la penultima serata del festival Carta Carbonia

Carbonia, 26 luglio 2025 – Prosegue questa sera, sabato 26 luglio, la seconda edizione del Festival Letterario Carta Carbonia, un evento Promosso dal Comune di Carbonia con il finanziamento del PN “METRO Plus e città medie Sud” 2021-2027 e il coordinamento organizzativo dell’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo, in collaborazione con la Scuola di Scrittura Genius e la Libreria Cossu. Dopo due giornate di grande successo, sabato 26 luglio si apre un nuovo capitolo del programma, all’insegna del confronto letterario, dell’innovazione tecnologica e della musica dal vivo.

Ad aprire la serata sarà Giuseppe Corongiu, giornalista e scrittore sardo, con la presentazione di Gherras (Janus, 2025). In dialogo con Nicola Merche, Corongiu esplorerà le tematiche della lingua, dell’identità e delle radici culturali sarde. Il romanzo, uscito a fine giugno, racconta una Sardegna sospesa tra presente e passato, tradizione e trasformazione, in un intreccio narrativo che restituisce voce a storie dimenticate e tensioni ancora vive. Un’occasione per riflettere sul valore della lingua come strumento di resistenza e rinascita.

Seguirà Maria Francesca Chiappe, firma autorevole del giornalismo sardo e autrice del romanzo Uguale per tutti (Castelvecchi, 2025), che sarà intervistata da Lorella Costa. L’opera, a metà tra cronaca giudiziaria e narrativa sociale, affronta temi come l’immigrazione, la violenza minorile e le disuguaglianze nella giustizia italiana. Un intreccio avvincente e attuale, ambientato in Sardegna, che mette in discussione il principio dell’uguaglianza davanti alla legge.

Alle 21:00 salirà sul palco dell’Arena Mirastelle Massimo Cerofolini, giornalista e conduttore Rai (Eta Beta, Codice), con AmazSing!, un talk che unisce giornalismo, tecnologia e storytelling. Attraverso storie reali ed esempi concreti, Cerofolini guiderà il pubblico alla scoperta dell’Intelligenza Artificiale e del suo impatto sulla vita quotidiana, tra opportunità e dilemmi etici.

A chiudere la parte letteraria della serata sarà Mariangela Pira, una delle voci più autorevoli del giornalismo economico italiano. Con la moderazione di Laura Fois, presenterà Effetto domino (Chiarelettere), un saggio chiaro e accessibile che spiega come le dinamiche economiche globali influenzino direttamente le nostre vite. Dal costo della spesa alle guerre commerciali, dalla crisi climatica al lavoro che cambia: un viaggio tra eventi apparentemente lontani ma con ricadute concrete e quotidiane.

A chiudere la serata sarà il concerto live di Gabriele Loddo e Marco Morandini, due artisti capaci di fondere sonorità moderne, radici folk e contaminazioni contemporanee in un’esperienza musicale coinvolgente ed emozionante.

L’ultimo atto di Carta Carbonia 2025 è in programma, domani, domenica 27 luglio. La giornata finale sarà un mosaico di voci, condivisioni e suggestioni artistiche, a partire dalla presentazione pubblica degli elaborati della Scuola di Scrittura Genius a cura di Paolo Restuccia, scrittore, traduttore, docente universitario e storico regista de Il Ruggito del Coniglio su Rai Radio2.

A seguire, tre grandi protagonisti del panorama letterario e giornalistico italiano.

Gianni Caria, autore di Rosario va in pensione (Il Maestrale), dialogherà con Giovanni Follesa per raccontare con ironia e profondità una Sardegna insolita e sorprendente. Subito dopo sarà il turno di Daria Colombo, con Il cielo su via Padova (Sperling & Kupfer), che parlerà con Marco Corrias di periferie, memoria e impegno civile. Per ultimo Gad Lerner, salirà sul palco dell’Arena Mirastelle per presentare Gaza. Odio e amore per Israele (Feltrinelli) in un confronto intenso e attuale con Paolo Restuccia.

Il gran finale sarà invece affidato a “La storia siamo noi. Voci, suoni e appunti di Sardegna”, una coinvolgente performance poetico-musicale che vedrà protagonisti Flavio Soriga e Gianluca Pischedda, produzione InsulaeLab: un racconto in musica e parole che unisce memoria, identità e passione per la nostra terra.

Ufficio Stampa Carta Carbonia 2025




A Dorgali il Cannonau è protagonista della tavola

Il 24 luglio un wine talk e una degustazione guidata con abbinamenti gastronomici negli spazi della Cantina sociale, per mostrare l’evoluzione di un vino versatile e moderno e ideale per qualsiasi piatto

La serata si conclude con il concerto di Gavino Murgia per il Cala Gonone Jazz

DORGALI. Dal robusto e complesso vino di una volta alla nuova veste moderna e raffinata, ideale per essere abbinata con un ampio ventaglio di piatti che spazia dagli antipasti al dessert. Il Cannonau di Dorgali è frutto di una cultura enologica millenaria che sta riuscendo ad adattarsi perfettamente ai gusti più attuali del mercato, per soddisfare i palati esigenti in un contesto enogastronomico contemporaneo. E tutto senza tradire la sua anima più autentica. È il momento di farlo sapere al grande pubblico.

Per questo giovedì 24 luglio alle 17.30, nei locali della Cantina Sociale di Dorgali (in Via Piemonte 11), si svolgerà l’evento conclusivo del progetto “Cannonau Food Experience“, nato per iniziare a raccontare un vino versatile e dinamico, perfetto per accompagnare portate di ogni genere.

IL PROGETTO. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di ridefinire la percezione del Cannonau di Dorgali, di metterne in luce l’evoluzione e la poliedricità in chiave di abbinamento culinario. Dopo anni di ricerca e di sapiente lavoro, grazie alla sua diversità di vinificazione, il cannonau dorgalese è oggi un blend perfetto tra storia e innovazione, protagonista ideale per le nostre tavole, sia con piatti della tradizione, sia con ricette gourmet e della cucina fusion internazionale.

ORGOGLIO DI UN TERRITORIO. Figlio di antiche tradizioni contadine e di una sapienza tramandata di generazione in generazione, il Cannonau è un pilastro della cultura e dell’economia locale. Per tutta la comunità è un vero e proprio simbolo identitario che unisce passato e presente, raccontando storie di terra, fatica e resilienza. Merito anche delle specificità del territorio dorgalese, che grazie alle sue peculiarità geografiche ha sempre creduto fortemente in questo vitigno, producendo vini che raccontano la cultura locale con un occhio attento all’innovazione.

L’EVENTO. Giovedì la serata prenderà il via alle 17 con la proiezione di un video realizzato dal regista Mario Giua Marassi dello studio GoTo Net Studio di Cagliari, in collaborazione con Redfish Adv di Sassari che ha curato l’ideazione e realizzazione dell’intero progetto. Il video racconta in immagini e suoni la nuova identità di un vino dallo “spirito contemporaneo”.

Un wine talk in compagnia di sommelier, esperti di enogastronomia e addetti del settore permetterà di approfondire come questa eccellenza locale sia in grado di innovarsi pur restando fedele alle proprie radici. Saranno esplorate le diverse vinificazioni – dalle versioni giovani e fruttate ai rosati eleganti, dalle riserve decise ai passiti più delicati – che consentono al Cannonau di abbinarsi a una ricchezza inimmaginabile di pietanze. Interverranno il presidente del Consorzio Cannonau, Mario Mereu, la presidente della Cantina Dorgali, Claudia Secci, il presidente AIS Sardegna, Antonio Furesi, il delegato provinciale AIS Nuoro, Francesco Deriu, in rappresentanza di Sardegna Ricerche Elena Lai (responsabile del progetto “Cannonau vino giovane”), il giornalista enogastronomico Giovanni Fancello, l’antropologa del cibo e giornalista enogastronomica Alessandra Guigoni. Modera l’incontro il sommelier AIS Roberto Dessanti (presidente regionale uscente).

L’evento troverà il clou in una degustazione guidata, in cui cinque diverse espressioni di Cannonau saranno accostate sapientemente ad altrettanti piatti in un suggestivo percorso enogastronomico. La serata si concluderà con il concerto di Gavino Murgia per un finale che unisce musica e cultura nell’ambito del rinomato festival Cala Gonone Jazz.

L’iniziativa è promossa dalla Cantina Sociale di Dorgali in collaborazione con il Consorzio di tutela del Cannonau di Sardegna DOC. L’ingresso è gratuito ma i posti sono limitati. È richiesta prenotazione entro il 23 luglio al numero 348/4928430.




Banari, Pomata chiude con successo la Sagra della Cipolla

Lo chef: “Altro che sagra, questo è un importante evento culturale”

Grande partecipazione di pubblico per la serata conclusiva con gli show cooking e il laboratorio delle erbe tintoree

BANARI – Grande successo per l’edizione 2025 della “Sagra della cipolla dorata” di Banari che, dopo l’intensa giornata di sabato che ha visto la premiazione della cantante Elena Ledda, si è conclusa domenica con una grande partecipazione di pubblico per lo show cooking dello chef stellato Luigi Pomata.  

Pomata ha voluto reinterpretare una ricetta storica a partire da una base di salsa genovese. Una salsa non ligure, come potrebbe far pensare il nome, ma campana. Quindi è stato preparato uno stufato di cipolle con il tonno di Carloforte ed erbe del Mediterraneo. Ne è venuto fuori un piatto profumatissimo, un’esplosione di aromi che ha deliziato il palato dei partecipanti.

Show cooking di Pomata

«La particolarità della Dorata di Banari è una dolcezza spiccata – ha spiegato Pomata – non è acida, e quindi si presta bene sia per i piatti dolci che per i piatti salati. Occorre specificare che questa non è una semplice sagra, è un evento culturale, e fare cultura è la base per la crescita del territorio. Bisogna valorizzare questi eventi, bisogna interagire con gli anziani, perché loro sono la memoria storica, quindi partire anche dalla storicità delle ricette e trasformarle in chiave moderna. Promuoviamo questi eventi in tutta la Sardegna, cercando di portare qua le persone da fuori, mentre la Sardegna deve uscire per portare i nostri prodotti in giro per il mondo».

Escursione in bici

Notevole partecipazione anche per il Laboratorio di Erbe Tintoree a cura di Gianpaolo Demartis, che ha illustrato ai numerosi partecipanti l’antica arte della colorazione dei tessuti attraverso le bacche e le erbe selvatiche. L’evento è stato occasione per incontrare i presidi Slow Food e i vini DOC del territorio, e per conoscere i meravigliosi contesti paesaggistici banaresi attraverso le escursioni a piedi e in bici. Quindi musica e divertimento fino a tarda notte.

Sold-out è andato lo stand della Proloco che, tra le sue proposte culinarie, ha presentato la squisita cipolla con la ricetta tipica banarese, che è andata letteralmente a ruba. Come ha sottolineato il presidente Francesco Di Stefano, «merito di questo risultato è il grande lavoro svolto con impegno da donne e uomini della proloco, che oltre a permettere l’organizzazione di manifestazioni importanti, rappresentano un presidio per mantenere viva la cultura di paese».

La manifestazione è organizzata dalla Proloco in collaborazione con il Comune di Banari, con il patrocinio della Regione Sardegna, e rientra nel circuito Salude&Trigu della Camera di commercio di Sassari. Per info e prenotazioni consultare il sito www.sagracipollabanari.it.

Laboratorio sulle erbe tintoree di Giampaolo Demartis