“Binu de Sardigna” va alla scoperta della Vernaccia di Oristano

Domenica 22 dicembre Salvatore Taras e Maria Giovanna Cherchi accompagnano gli spettatori di Catalan TV all’interno dell’azienda Silvio Carta di Baratili

ORISTANO. La Vernaccia di Oristano e i suoi segreti saranno il prossimo tema d’approfondimento della trasmissione “Binu de Sardigna”, che domenica 22 dicembre ritorna alle 21 su Catalan TV (Canale 15) sotto la conduzione di Salvatore Taras e Maria Giovanna Cherchi.

A fare da cicerone (in lingua sarda) all’interno dell’azienda Silvio Carta – una delle imprese di settore più importanti del territorio e dell’isola – sarà Elio, titolare dell’omonima ditta fondata dal padre Silvio negli anni ’50.

La Silvio Carta, che oggi produce decine e decine di etichette tra vini, liquori e distillati, è nata e si è sviluppata dedicandosi alla più tradizionale delle produzioni vitivinicole locali: la Vernaccia di Oristano, “un oro ambrato che racchiude in sé nobiltà e generosità”. Non si contano i premi ricevuti negli anni: già Gran medaglia d’oro in Canada (unico vino Italiano), Medaglia d’oro in Germania, Inghilterra e Giappone, e primo vino della Sardegna a fregiarsi della Denominazione di Origine Controllata nel 1971, quest’anno la Vernaccia di Oristano Doc Riserva 2004 Silvio Carta ha vinto il premio come miglior bianco @5starwines con il punteggio di 96/100 al Vinitaly.

Tuttavia la vernaccia vince ma, essendo considerata un vino di nicchia, è in crisi di consumo. Per cui la Silvio Carta ha intrapreso un’azione mirata con l’intento di garantire nuove prospettive alla coltivazione di questa varietà pregiata, dando il via a un progetto di ricerca ambizioso che ha permesso di creare il blend “Kusidura”, il primo capace di “cucire” i più importanti rossi dell’isola (cannonau, cagnulari e carignano) assieme alla vernaccia, che è un bianco ossidativo, offrendole un valore aggiunto e una spinta per sopravvivere alle nuove esigenze di mercato. Le telecamere guidate dal regista Mauro Fancello entreranno prima nella sede storica di Baratili, che custodisce la vasta cantina di botti di castagno, e quindi nella più recente struttura di Baratili. All’interno della trasmissione non può mancare la consueta rubrica di approfondimento sulle caratteristiche dei vini a cura del critico enogastronomico Gilberto Arru.

Nel corso della puntata, Maria Giovanna Cherchi incontrerà Maurizio Casu, professore di Storia e Filosofia, con il quale accompagnerà il pubblico a conoscere monumenti, piazze e particolarità della città di Oristano.

“Binu de Sardigna” è un programma dedicato alle cantine, ai produttori, ai vini e ai vitigni dell’isola prodotto dalla DB Video Management. Il prossimo e ultimo appuntamento sarà domenica 29 dicembre, alle 21, con la Cantina Su ‘Entu di Sanluri, alla scoperta del Bovale.

Maria Giovanna Cherchi



EINSTEIN TELESCOPE: FIRMATO UN ACCORDO INTER-ENTI PER LA PROMOZIONE DELLA CANDIDATURA DI SOS ENATTOS

Nel pomeriggio di giovedì 19 dicembre, nel corso di una videoconferenza, la Presidente della Regione autonoma della Sardegna, Alessandra Todde, i Rettori delle Università di Cagliari e Sassari, Francesco Mola e Gavino Mariotti, e i Presidenti dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Antonio Zoccoli, Roberto Ragazzoni e Carlo Doglioni, hanno firmato un accordo inter-enti per il coordinamento e la promozione in Sardegna di iniziative a supporto della candidatura del sito minerario di Sos Enattos per ospitare l’Einstein Telescope (ET), futura infrastruttura europea per la ricerca di onde gravitazionali.

L’obiettivo dell’accordo, di cui la Regione Sardegna è capofila, è creare un coordinamento permanente per il sostegno alla candidatura dell’area intorno alla miniera dismessa nel comune di Lula (NU), che faciliti la realizzazione di azioni comuni tra gli enti coinvolti. Tali iniziative avranno sia una finalità promozionale – come il rafforzamento della sensibilizzazione e dell’informazione sulla candidatura, la promozione territoriale e la valorizzazione dell’identità culturale e del patrimonio archeologico – sia una più strettamente scientifica e didattica, come la formazione in ambito scientifico e tecnico e la promozione di attività di ricerca in diversi ambiti chiave per ET, dalla geologia all’architettura fino all’ingegneria, passando per l’impatto ambientale e socio-economico. Inoltre, tra le azioni citate nell’accordo non mancano anche iniziative di carattere strategico per il territorio, come il rafforzamento dei trasporti aerei e stradali, lo studio di soluzioni per la mobilità sostenibile compatibili con ET, la creazione di scuole internazionali e altre iniziative che favoriscano l’accoglienza di ricercatrici e ricercatori stranieri.

Il coordinamento delle attività previste dall’accordo sarà affidato a un comitato di gestione composto da sei membri (uno per ogni ente coinvolto) e presieduto dalla Regione Sardegna.

«Tenevamo molto alla firma di questo accordo – dichiara Alessandra Todde, Presidente della Regione Sardegna, ente capofila – che fa seguito alle delibere e ai finanziamenti già messi in campo nelle scorse settimane. Einstein Telescope è per noi una infrastruttura strategica per la quale stiamo lavorando sin dal primo giorno. L’accordo firmato oggi ci vede in prima linea nella promozione della candidatura e di tutto il territorio, costruendo momenti coordinati e partecipati in tutte le aree della Regione. Vogliamo fare squadra con le università e con gli enti di ricerca, rendendo partecipi le cittadine e i cittadini della Sardegna», conclude Todde.

Un ruolo fondamentale nella candidatura sarda per Einstein Telescope è giocato dalle università del territorio, come sottolinea Francesco Mola, Rettore dell’Università di Cagliari: «La nostra università è orgogliosa di essere parte integrante di questa iniziativa, che non solo conferma il valore strategico del nostro territorio, ma mette anche in luce le eccellenze scientifiche e accademiche che siamo in grado di offrire. Questo accordo dimostra la forza della sinergia tra istituti nazionali, università, enti pubblici, realtà industriali e la comunità locale».

«L’Università degli studi di Sassari sostiene con convinzione il progetto ET a Lula fin dal principio», aggiunge il Rettore dell’ateneo sassarese Gavino Mariotti. «L’Einstein Telescope è molto più di un progetto di ricerca, è un’occasione di rinascita per l’intera isola che oggi soffre di un calo demografico senza precedenti. ET avrebbe in sé la forza di far crescere nuova linfa e nuove menti, innescando in Sardegna processi virtuosi di ampia portata. Questo accordo dimostra che le istituzioni sono pronte a collaborare tra loro per importanti obiettivi comuni».

Le sfide scientifiche di ET richiedono una forte cooperazione tra le istituzioni del territorio e gli enti di ricerca coinvolti, che sarà rafforzata dalla firma dell’accordo. «Einstein Telescope è un progetto di portata scientifica mondiale, ospitare questa grande infrastruttura di ricerca in Sardegna sarebbe un risultato di straordinario valore, per il territorio e per tutto il Paese», sottolinea il presidente dell’INFN Antonio Zoccoli. «Per riuscire in questa impresa è determinante che Einstein Telescope sia un progetto di tutti, sia il più possibile condiviso: dalla società civile, dalle istituzioni, dalla comunità scientifica. Bisogna essere uniti. Questo è il senso dell’accordo sottoscritto oggi, il primo interistituzionale, che sancisce formalmente una collaborazione che è già in atto, e la dota di un comitato di coordinamento il cui ruolo sarà fondamentale per promuovere azioni efficaci nel quadro di una strategia comune. Einstein Telescope è una sfida importante e impegnativa che possiamo vincere», conclude Zoccoli.

«Per l’INAF questo accordo rappresenta una duplice conferma della sua vocazione istituzionale allo sviluppo della ricerca astrofisica dai migliori siti e con la migliore tecnologia a disposizione», dichiara il Presidente dell’INAF Roberto Ragazzoni. «Conferma la bontà del sito che, con il suo silenzio sismico, rappresenta il migliore possibile in ambito europeo, in una regione che già ospita il radiotelescopio di San Basilio, gestito dall’Osservatorio Astronomico di Cagliari, una delle nostre strutture più importanti. Conferma anche l’impegno in termini di sviluppo tecnologico perché il nostro Istituto intende portare sul sito di Sos Enattos le migliori tecnologie per la manipolazione della luce e delle osservazioni a grandissimo campo, proprio per affinare le capacità di cogliere le controparti ottiche di quei fenomeni celesti che saranno scrutati dal sensibilissimo Einstein Telescope», spiega Ragazzoni.

«La sigla di questo accordo rappresenta un forte segnale di collaborazione e coesione tra alcune delle realtà scientifiche nazionali più importanti, e segna un passo decisivo nel percorso di promozione della candidatura italiana a ospitare un’infrastruttura di ricerca ambiziosa come ET», aggiunge il Presidente dell’INGV Carlo Doglioni. «L’INGV, proseguendo la sua attività di caratterizzazione del sottosuolo e del rumore sismico di fondo del sito – grazie ai sensori sismici installati nelle gallerie della miniera – nonché di identificazione dell’origine delle sorgenti di questo rumore attraverso campagne temporanee di misura con strumentazione installata in superficie, conferma il suo impegno nello sviluppo di ET e del suo sito ospitante, Sos Enattos, come casa comune della ricerca italiana di alto profilo, ma lancerà anche il progetto Earth Telescope, finalizzato allo sguardo verso il profondo del pianeta per scoprirne finalmente i segreti della sua struttura e funzionamento».




Inaugurata a Stintino la Panchina Rossa davanti al Museo della Tonnara: un simbolo contro la violenza sulle donne

Stintino, 6 dicembre 2024 – Ieri mattina il Comune di Stintino ha inaugurato una nuova Panchina Rossa, aggiungendola ai luoghi simbolo della comunità, per ricordare e sensibilizzare sul tema della violenza contro le donne. La cerimonia si è svolta tra la Biblioteca Comunale, il porto vecchio e il Museo della Tonnara, con una partecipazione significativa di cittadini, istituzioni e associazioni locali.

Un momento particolarmente toccante è stato il posizionamento delle scarpette rosse, collocate alla Biblioteca Comunale, sulla panchina rossa del porto vecchio e sulla nuova panchina rossa inaugurata davanti al Museo della Tonnara. Le scarpette rosse sono un simbolo universale della lotta contro la violenza di genere: rappresentano le vite spezzate di tante donne vittime di abusi, lasciando un’impronta visiva e potente per mantenere alta l’attenzione su questo dramma sociale.

La Sindaca di Stintino, la Dott.ssa Avv. Rita Limbania Vallebella, ha aperto la cerimonia con un appassionato discorso, ribadendo l’importanza di continuare a sensibilizzare le comunità, soprattutto le più giovani, affinché episodi di violenza non vengano mai ignorati. Sono seguiti i saluti del Presidente del Consiglio Comunale, Sig. Agostino Schiaffino, e dell’Assessora alla Cultura, Turismo e Servizi Sociali, la Dott.ssa Marta Diana, che hanno sottolineato come i simboli visivi, come le panchine e le scarpette rosse, siano fondamentali per stimolare una riflessione collettiva e concreta.

Il dibattito al Museo della Tonnara ha visto la partecipazione di esperti e figure istituzionali, tra cui la Dott.ssa la Dott.ssa Maria Cristina Benenati della FIDAPA – sezione di Porto Torres, che ha affrontato il tema della prevenzione e del sostegno alle vittime. La Dott.ssa Maria Lucia Stacca, Responsabile del Settore Sociale, e la Dott.ssa Grazia Simula, Assistente Sociale del Comune, hanno descritto il lavoro quotidiano svolto per aiutare le donne in difficoltà, mentre la Dott.ssa Mara Maoddi e la Dott.ssa Anna Soranna hanno evidenziato il ruolo della cultura e dell’educazione nella lotta contro la violenza di genere.

Le letture degli studenti della terza media delle scuole di Stintino hanno dato ulteriore profondità all’evento, dimostrando la sensibilità delle nuove generazioni verso un tema così importante.

La dichiarazione di Rita Vallebella, sindaca di Stintino: “Come comunità, abbiamo il dovere di educare, sostenere e proteggere, coinvolgendo le nuove generazioni e sensibilizzando anche i più piccoli, perché il rispetto e l’uguaglianza siano i pilastri del nostro vivere quotidiano. Il Comune di Stintino continuerà a lavorare per promuovere una cultura basata sulla dignità e sul valore di ogni individuo. Questa panchina rossa è un simbolo del nostro impegno, oggi e per il futuro.”

La nuova panchina rossa, posizionata davanti al Museo della Tonnara diventa ora un simbolo visibile e permanente dell’impegno della comunità stintinese. Un invito a ricordare, riflettere e agire, affinché ogni donna possa vivere libera dalla paura e dalla violenza.




Musica, Laura Cocco nuovo direttore della Scuola Civica “Gallura”

L’Istituzione sovracomunale con capofila Santa Teresa Gallura nomina alla sua guida un’artista sarda dal lungo curriculum, già direttrice della Scuola civica di Macomer e direttrice artistica dell’associazione culturale Contrapunctum di Sassari

SANTA TERESA GALLURA. Il nuovo direttore della Scuola civica di Musica “Gallura” è Laura Cocco, trombettista sarda dal corposo curriculum artistico che continua a calcare importanti palchi di sale da concerto e teatri di tutta Italia. Originaria di Sant’Andrea Frius, oltre a prestare servizio come docente titolare della classe di Tromba presso il Liceo Musicale di Olbia, è ideatrice di importanti progetti dedicati allo sviluppo musicale in tutte le fasce di età, frutto dei suoi studi specialistici in Didattica della musica e Didattica dello Strumento. È stata docente in numerose masterclass e corsi di perfezionamento di tromba.

Importanti sono le sue partecipazioni presso l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Nazionale della Rai, l’Orchestra dell’Accademia Teatro Alla Scala, l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, l’Orchestra del Teatro Regio di Parma, del Teatro Petruzzelli di Bari e la Vienna Walzer Orchestra.

Tra i recenti impegni riportiamo l’incarico come Prima Tromba presso l’Orchestra Sinfonica Abruzzese e la Fondazione Lirico Sinfonica del Teatro Petruzzelli di Bari.

Tra i direttori d’orchestra con i quali ha lavorato riportiamo nomi celebri come Lorin Maazel, Daniel Oren, Michele Spotti, Fabio Luisi e tantissimi altri. Intensa l’attività concertistica in tutta Europa in qualità di solista ed esecutore in ensemble cameristici. Di grande pregio sono le sue numerose incisioni come prima tromba con grandi artisti del panorama internazionale.

Oltre alla laurea di secondo livello in Tromba e Didattica della Musica ha conseguito la laurea specialistica di secondo livello per la Formazione dei docenti di strumento e in Musica da Camera. È laureata in Scienze Politiche e ha conseguito il master in Dirigenza scolastica e il Master in politiche internazionali ed economia.

La Cocco non è nuova a ricoprire questo ruolo: lo scorso anno scolastico è stata direttore della Scuola civica di Macomer, per la quale ha svolto un lavoro assiduo e meticoloso, impegno profuso anche nella gestione della Direzione artistica dell’associazione culturale Contrapunctum di Sassari e di due importanti festival isolani dedicati alla musica per tutti i generi e gusti del pubblico.

La Scuola civica “Gallura” è un’istituzione sovracomunale con capofila Santa Teresa Gallura, che in un territorio lontano da conservatori ha un’importanza strategica per gli allievi, soprattutto per i più giovani, ai quali è data la possibilità di confrontarsi con discipline che altrimenti resterebbero impraticabili a molti.

«Con un occhio di riguardo al futuro della musica in Sardegna e alla crescita delle nuove generazioni di musicisti – afferma la neo direttrice Cocco – siamo pronti ad affrontare le sfide future della scuola civica “Gallura”, nell’intenzione concreta di portare avanti, insieme a tutto il corpo docente, un progetto di sviluppo artistico e didattico concreto, ritagliato sulla forte esigenza locale di preservare un servizio efficiente e attento alle peculiarità del territorio».




Sabato al Verdi di Sassari i ‘poeti della danza’ Riva & Repele con Parvaneh Scharafali

La produzione Daniele Cipriani Entertainment chiude il festival “Corpi in movimento” con “Dear son”, una riflessione in chiave tersicorea sugli orrori della guerra

Le immagini coreografiche sono ispirate agli scatti di David Pratt

SASSARI. Sabato 2 novembre il festival della danza d’autore “Corpi in movimento” chiude in bellezza al Teatro Verdi di Sassari, dove alle 20.30 Daniele Cipriani Entertainment presenta in prima regionale, dopo l’anteprima alla Nid Platform, lo spettacolo “Dear son, caro figlio” portato in scena dal duo Riva&Repele con la partecipazione straordinaria della danzatrice Parvaneh Scharafali.

Lo spettacolo racconta (in 50 minuti) una storia di separazione, speranza e memoria che trascende le barriere del tempo e dello spazio: quella di una famiglia composta da madre e padre e da un figlio costretto a partire per la guerra, offrendo una riflessione sul passato, sul presente e sul futuro che la sofferenza spinge a mescolare e a confondere nei ricordi.

Riva&Repele è un sodalizio artistico fondato nel 2020 a Ginevra dall’italiano Simone Repele e dallo statunitense Sasha Riva, definiti dalla critica come i “poeti della danza” per la loro capacità di emozionare pennellando immagini in movimento con una gestualità potente e un vocabolario stilistico che spazia con maestria dal neoclassico al contemporaneo. Il duo si esibisce attivamente in Italia, Spagna, Kazakistan, Germania, Svizzera, Francia e Paesi Bassi, e nei loro progetti futuri c’è spazio in diverse compagnie internazionali, tra cui l’Opera di Roma, il Balletto di Stoccarda, il Teatro Massimo di Palermo e il Balletto di Augusta.

In Italia collaborano con l’agenzia Daniele Cipriani Entertainment, una tra le più rinomate a livello nazionale e molto legata al festival sassarese. In “Dear son” è sbocciata la felice collaborazione con Parvaneh Scharafali, danzatrice dal talento straordinario nata a Teheran e cresciuta a Francoforte, che si è già esibita in quasi tutti i principali teatri del mondo, tra cui l’Opéra Garnier di Parigi, il Mariinsky di San Pietroburgo, il Bolshoi di Mosca, il Lincoln Center, il BAM e lo Shed di New York, l’OperaHouse di Sydney, La Fenice di Venezia.

Tre grandi professionisti porteranno a Sassari un’esperienza artistica che invita il pubblico a riflettere sulla fragilità della vita e sulla forza degli affetti nei momenti più bui della storia, in una società contemporanea segnata dalla persistenza dei conflitti. Le coreografie si ispirano agli scatti di David Pratt e ad altre opere immortali che documentano le atrocità della vita in tempo di guerra riuscendo a dare voce a chi soffre, come la “Libertà che guida il popolo” e “La libertà o la morte” di Eugene Delacroix, “I bambini della guerra” di Kate Kollowitz, “Il funerale a Ornans” di Gustave Courbet.

Il Festival della danza d’Autore “Corpi in movimento” è organizzato dall’associazione Danzeventi di Sassari con il sostegno del Mic, della Regione Sardegna, Fondazione di Sardegna, Fondazione Alghero, e i comuni di Sassari, Alghero e Ittireddu, il Baretto eventi di Porto Ferro e il Teatro Verdi di Sassari. Per maggiori informazioni contattare Danzeventi al numero 3406517531 o per email all’indirizzo [email protected].




Il ritorno di ITA ad Alghero e le sfide future del nord-ovest della Sardegna

Con il ritorno di ITA Airways, l’aeroporto di Alghero si riavvicina a Roma e Milano, ma le sfide per garantire una continuità territoriale e uno sviluppo turistico competitivo rimangono aperte. Le istituzioni e gli esperti del settore si confrontano per trovare soluzioni sostenibili e rilanciare il Nord-Ovest dell’isola.

Il collegamento aereo con la Sardegna, in particolare con l’aeroporto di Alghero, continua a essere un tema caldo per la mobilità dell’isola e per le politiche di sviluppo del territorio. Con il ritorno della compagnia di bandiera ITA Airways, la città di Alghero si ricollega a Roma e Milano, due tratte essenziali per garantire una continuità territoriale, non solo per i residenti, ma anche per i turisti e le attività economiche del Nord-Ovest della Sardegna.

Nell’incontro organizzato da Politicamente e condotto dall’editore Fausto Farinelli, a cui hanno partecipato Umberto Borlotti (esperto di trasporto aereo), Arnaldo Boeddu (segretario generale FILT CGIL), Stefano Lubrano (imprenditore turistico), Sandro Usai (fondatore di Ablativ), Barbara Manca (assessore ai trasporti della Regione Sardegna), Salvatore Deidda (presidente della IX commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni) e Giovanni Dore (consulente dell’assessorato ai trasporti della Regione Sardegna), sono stati affrontati vari punti critici riguardanti la continuità territoriale e le difficoltà nel gestire le tratte aeree da e per Alghero.

Durante l’incontro, è intervenuto telefonicamente anche il Prof. Roberto Devoto, il quale ha evidenziato come sia fondamentale sviluppare una strategia di lungo periodo per il trasporto aereo in Sardegna. Secondo Devoto, senza un piano organico che tenga conto delle specificità dell’isola e delle esigenze delle diverse zone, sarà difficile raggiungere una vera continuità territoriale. Ha inoltre sottolineato l’importanza di una maggiore collaborazione tra gli attori istituzionali e le compagnie aeree per garantire un servizio efficiente e sostenibile.

L’assessora Barbara Manca ha ribadito l’impegno della Regione Sardegna nel garantire la continuità territoriale, sottolineando la necessità di adottare misure efficaci per migliorare la connettività dell’isola. Ha inoltre evidenziato l’importanza di una collaborazione tra le amministrazioni locali e le compagnie aeree per rendere sostenibile il servizio, e ha menzionato il lavoro svolto per ottenere risorse aggiuntive destinate a incentivare i collegamenti aerei verso Alghero, così da ridurre il divario con gli altri aeroporti della Sardegna.

L’onorevole Salvatore Deidda ha sottolineato come sia fondamentale garantire la continuità territoriale come diritto per i cittadini sardi, mettendo in evidenza l’impegno del Parlamento per trovare soluzioni che siano sostenibili e rispondano alle esigenze dei residenti. Deidda ha inoltre richiamato l’attenzione sulla necessità di una maggiore pressione sulle compagnie aeree per garantire un servizio regolare e accessibile, evidenziando il ruolo cruciale della collaborazione tra Governo e Regione per migliorare le infrastrutture aeroportuali e rendere Alghero più competitivo rispetto agli altri aeroporti dell’isola.

Arnaldo Boeddu, segretario generale FILT CGIL, ha evidenziato le criticità legate al lavoro nel settore del trasporto aereo, sottolineando l’importanza di garantire condizioni di lavoro stabili e dignitose per i dipendenti delle compagnie aeree e degli aeroporti. Boeddu ha inoltre posto l’accento sulla necessità di interventi concreti per migliorare l’efficienza dei servizi aeroportuali, rendendo Alghero una scelta più competitiva per i vettori e per i passeggeri, in particolare in vista delle sfide future legate alla mobilità e alla sostenibilità.

Uno dei temi più discussi è stato il finanziamento necessario per incentivare le compagnie aeree a servire la Sardegna, con cifre che arrivano a 52 euro a passeggero residente, e la necessità di aumentare l’attrattività di Alghero rispetto a Cagliari e Olbia. Sandro Usai ha sottolineato come la regione abbia dovuto alzare l’asticella per convincere i vettori a operare su Alghero, mentre la vicina Gallura attira naturalmente più traffico.

Usai ha inoltre evidenziato l’importanza di un approccio integrato che coinvolga le comunità locali, le amministrazioni e gli operatori turistici per promuovere Alghero come destinazione appetibile non solo durante l’alta stagione, ma anche nei periodi di bassa affluenza. Ha suggerito di puntare su eventi e iniziative culturali per rendere la città più attrattiva e competitiva tutto l’anno, creando un ecosistema che sostenga il traffico aereo con una domanda costante.

Un altro argomento centrale è stato lo sviluppo del territorio del Nord-Ovest. Stefano Lubrano, imprenditore turistico ed ex sindaco di Alghero, ha sottolineato l’importanza di una strategia comune tra Alghero e le altre località limitrofe, come Bosa, per presentare un’offerta turistica unitaria e competitiva, attirando così più compagnie aeree e aumentando il flusso turistico. Tuttavia, è emerso che il traffico aereo è influenzato anche da fattori strutturali, come i costi aeroportuali e la distanza dalle grandi città come Roma e Milano.

Sebbene il ritorno di ITA ad Alghero sia visto come un successo, le sfide per rendere la città un polo turistico e di trasporto competitivo non sono ancora risolte. La questione della continuità territoriale rimane un nodo critico per lo sviluppo della Sardegna nord-occidentale, che deve puntare a un’offerta turistica integrata e a una maggiore efficienza nella gestione delle tratte aeree.




Oristano, “Il coraggio della pace” con le Acli al 15esimo Congresso provinciale

Sabato 12 ottobre all’Hotel Mistral un incontro per “costruire la pace tra responsabilità sociale, partecipazione attiva e cura condivisa”

ORISTANO. Sabato 12 ottobre all’Hotel Mistral – Via XX settembre si celebrerà il 15esimo congresso delle Acli provinciali di Oristano. La manifestazione prenderà il via alle 9 con l’accoglienza dei delegati e degli ospiti, per seguire alle 9.30 con una riflessione spirituale. L’apertura dei lavori per lo svolgimento degli adempimenti previsti è in programma alle 10.00 a cura di Mauro Carta, che condurrà la giornata in tutte le sue fasi. Il tema del Congresso è “Il Coraggio della PACE – costruire la PACE insieme: responsabilità sociale, partecipazione attiva e cura condivisa”.

Seguirà il dibattito e la presentazione del progetto Acli 5.0, e infine la relazione congressuale della presidente Daniela Masia, che darà avvio agli interventi e alla discussione. La giornata si concluderà con l’elezione del nuovo Consiglio Provinciale.




Premio Giornalistico della Sardegna: Riconoscimento al giornalista enogastronomico Gilberto Arru

Un riconoscimento che celebra l’eccellenza nel giornalismo enogastronomico sardo

Negli anni ’80, il Premio Giornalistico della Sardegna nasceva in un periodo d’oro per la stampa italiana, quando milioni di copie venivano vendute quotidianamente nelle edicole e l’informazione autorevole era considerata una risorsa indispensabile. Tuttavia, con l’avvento di nuove fonti d’informazione e il crescente impatto dei social media, anche questo prestigioso premio aveva conosciuto un periodo di declino. Oggi, però, è tornato in auge con un obiettivo preciso: riaffermare l’importanza del giornalismo di qualità, in un’epoca in cui la verifica delle fonti è spesso messa in secondo piano.

Nel 2024, la Giuria del Premio Giornalistico della Sardegna ha deciso di assegnare il Premio per il Giornalismo Enogastronomico a Gilberto Arru, coordinatore regionale della guida Vinibuoni d’Italia. La cerimonia di premiazione si terrà venerdì 6 settembre 2024 presso la libreria Cyrano di Alghero, alle ore 12:00. Un momento in cui Arru avrà l’occasione di raccontare il suo impegno pluriennale nella promozione e valorizzazione delle cantine e dei vini sardi.

Chi è Gilberto Arru?

Gilberto Arru è una delle figure di riferimento nel panorama enogastronomico sardo. Coordinatore regionale della guida Vinibuoni d’Italia, si è distinto per il suo costante lavoro nella promozione dei vini autoctoni italiani, con un’attenzione particolare alle eccellenze dell’Isola. Con una carriera che abbraccia diversi decenni, Arru ha saputo raccontare e promuovere la cultura vitivinicola della Sardegna, contribuendo alla sua crescita e visibilità su scala nazionale e internazionale. La sua passione per il territorio e i suoi prodotti lo rende un ambasciatore ideale dei valori di autenticità e qualità che la guida Vinibuoni d’Italia vuole rappresentare.

Il Premio: una sfida al giornalismo moderno

Il ritorno del Premio Giornalistico della Sardegna rappresenta una sfida importante in un contesto in cui l’informazione è sempre più mediata dai social network. Con questo premio, si intende ricordare l’importanza della mediazione giornalistica e della verifica delle fonti, fattori fondamentali per un’informazione corretta e consapevole.

L’assegnazione del premio a Gilberto Arru evidenzia l’importanza del giornalismo enogastronomico nel preservare e diffondere le tradizioni locali e la qualità dei prodotti sardi, temi centrali per l’isola e il suo futuro.

Domande per riflettere:

  1. Quanto è importante oggi il ruolo del giornalismo di qualità in un mondo dominato dai social media?
  2. In che modo riconoscimenti come il Premio Giornalistico della Sardegna possono contribuire a promuovere le eccellenze locali?
  3. Che impatto può avere la valorizzazione dei vini e delle cantine sarde sulla cultura e sull’economia dell’Isola?



“Corpi in Movimento”, ritorna il festival della danza d’autore

 Dal 9 settembre al 2 novembre la XXI edizione della kermesse firmata Danzeventi

Si parte da Porto Ferro e si prosegue al Vulcano di Ittireddu, a Lo Quarter di Alghero, nella Sala Estemporada e al Teatro Verdi di Sassari

SASSARI. Dieci serate, cinque location, quindici spettacoli e altrettante compagnie per calcare i palcoscenici suggestivi del nord Sardegna, a partire dal Baretto di Porto Ferro fino al Monte Lisiri di Ittireddu, e quelli più classici come Lo Quarter di Alghero, la Sala Estemporada e il Teatro Verdi di Sassari. Dal 9 settembre al 2 novembre ritorna il Festival della danza d’Autore “Corpi in Movimento”, organizzato dall’associazione Danzeventi di Sassari con il sostegno del Mic, della Regione Sardegna, Fondazione di Sardegna, Fondazione Alghero, e i comuni di Sassari, Alghero e Ittireddu, il Baretto eventi di Porto Ferro e il Teatro Verdi di Sassari.

Forte della lunga storia della kermesse, l’edizione numero 21 riparte al fianco di partnership importanti per rispondere al desiderio di vedere la danza contemporanea in contesti insoliti e seducenti, e instaurare connessioni esperienziali fra il pubblico e gli artisti. Un palchetto sul mare e un palcoscenico all’interno di un vulcano spento sono occasioni capaci di generare emozionai nuove e inaspettate al cospetto di uno spettacolo d’arte coreutica.

Si parte lunedì 9 settembre alle 18 al Baretto di Porto Ferro con i Mandala Dance Company, una delle compagini storiche della danza italiana, che presenta Essence, per lasciare spazio alla giovane autrice Roberta Maimone e alla Memic Project con il loro Alex, una creazione selezionata per la Vetrina della giovane danza d’autore 2023.

Il 10 settembre alle 20.30 al Vulcano Monte Lisiri di Ittireddu, per la prima volta assoluta a Corpi in movimento arriva la compagnia Mvula Sungani Physical Dance, che propone “La danza dell’Acqua”. Si tratta di atleti danzatori capaci di creare arte figurativa attraverso i movimenti del corpo.

L’11 settembre alle 21a Lo Quarter di Alghero andrà in scena “Gazela, la zia Akima e lo spirito della saggezza” dei Con.Cor.D.A, in una serata di incontro fra la danza professionale con quella della scuola pubblica, che vedrà protagonisti i ragazzi del Liceo Coreutico di Sassari creando sinergie tra una delle compagnie più vivaci del panorama italiano e gli autori e i performer del domani, che si esibiranno in “Frammenti”.

Il 12 settembre si ritorna al Vulcano di Ittireddu in compagnia degli Spellbound contemporary ballet che presentano “A better place, trust”, e i Borderline danza con il loro “Romeo & Giulietta”.

Il 13 settembre sarà la prima volta che la compagnia Estemporada presenta un lavoro in co-produzione con la Dinamo Banco di Sardegna e la Fondazione Dinamo: Cyber-call, un’opera a tema “Interconnessioni #tecnologic” in chiusura del triennio dedicato all’incontro tra gli umani e la tecnologia. L’appuntamento è alle 18 al Baretto di Porto Ferro dove gli Asmed Balletto di Sardegna daranno il via alla serata con “Four/ Now Loading, corazze chiedono carezze”.

Il 14 settembre alle 21 si va in scena a Lo Quarter di Alghero con la Compagnia degli Istanti di Simona Bucci che propone Koi no Yokan, e Res Extensa Dance Company di Elisa Barucchieri che presenta la coproduzione con Danzeventi, e le coproduzioni con Asmed.

Il 15 settembre ancora spettacolo alle 18 al Baretto di Porto Ferro che accoglierà la compagnia Lost Movement in “Sehnsucht” e Fabula Saltica in “Io sono di legno”, un lavoro improntato sul movimento in un forte incontro tra la storicità delle compagnie autoriali e l’apertura verso i giovani autori.

Il festival riparte il 12 ottobre alle 20.30 al Teatro Verdi di Sassari con la partecipazione straordinaria di Germaine Acogny, Leone d’Oro alla Carriera 2021, che assieme all’Ecole des Sables presenta “Hommage au Ancetres”. Il 26 ottobre si ritorna in Sala Estemporada a Sassari con “Shkundem” dell’Albanian Dance Theatre e il 2 novembre chiusura in bellezza alle 20.30 al Teatro Verdi con Daniele Cipriani Entertainment che propone, in prima regionale dopo l’anteprima alla Nid Platform, i talentuosi Sasha Riva e Simone Reple nello spettacolo “Dear son, caro figlio”.

Per maggiori informazioni contattare Danzeventi al numero 3406517531 o per email all’indirizzo [email protected].




Cagliari, ultime anteprime della X edizione del Festival Premio Emilio Lussu

Il 6 settembre sarà proposto il recital Joyce ed Emilio Lussu “Storia di un amore e di una passione civile”, prodotto da L’Alambicco in collaborazione con Abaco Teatro

L’8 settembre all’Hostel Marina verrà presentato il romanzo “Vita e martirio di Saro Scordia, pescivendolo” di Giorgio Benedetto Scalia

CAGLIARI. Un recital nato da due opere di Joyce ed Emilio Lussu con le didascalie e la selezione dei testi a cura di Alessandro Macis, in cui i protagonisti vivono il loro amore in clandestinità lottando attivamente contro l’orrore nazi-fascista. Venerdì 6 settembre alle 20, nella sala del centro culturale Hermaea Archeologia e Arte, in Via Santa Maria Chiara 24/a, a Cagliari-Pirri, sarà proposto al pubblico lo spettacolo Joyce ed Emilio Lussu. Storia di un amore e di una passione civile”.

La figura di Joyce è interpretata da Rosalba Piras mentre quella di Emilio Lussu da Tiziano Polese, con la voce narrante di Antonio Luciano e l’accompagnamento musicale del chitarrista Tonino Macis.

Il recital è tratto da “Portrait. L’uomo che voleva nascere donna di Joyce Lussu e “Diplomazia clandestina di Emilio Lussu, ed è prodotto dall’associazione culturale L’Alambicco in collaborazione con Abaco Teatro.

La trama vede i due protagonisti incontrarsi per la prima volta a Ginevra. Entrambi antifascisti, vivono in clandestinità braccati dalla polizia. Dopo quel primo incontro non si lasceranno più. Attraversano frontiere con passaporti falsi, e inseguiti dai nazi-fascisti continuano la loro battaglia contro la barbarie per serrare le file e organizzare la Resistenza.

A concludere le anteprime della X edizione, domenica 8 settembre alle 19 a Cagliari, nella sala Rossa dell’Hostel Marina (scalette Santo Sepolcro 3), sarà la presentazione del romanzo “Vita e martirio di Saro Scordia, pescivendolo” di Giorgio Benedetto Scalia, edito da Pessime Idee. A dialogare con l’autore sarà Alessandro Macis, direttore artistico del FPEL.

Ambientato a Palermo, alla Vucciria, nel cuore dell’antico quartiere della Loggia, con diversi dialoghi in dialetto palermitano, il libro narra le vicende di un bizzarro personaggio che suo malgrado per una serie di avventurose vicende si ritrova, a furor di popolo, ad essere santificato. Con l’aiuto di un disinvolto parroco che dai suoi presunti miracoli trae cospicui guadagni che lo aiutano a ristrutturare la sua vecchia chiesa.

Il Festival Premio Emilio Lussu si terrà a Cagliari dall’1 al 6 ottobre. Il programma completo della 6 giorni verrà presentato prossimamente alla stampa.