“Delusione e proteste per il blocco dei lavori sulla strada Olbia-Arzachena-Santa Teresa Gallura: una storia di burocrazia e opportunità mancate”

Delusi e frustrati, cittadini e sindaci dei Comuni della Gallura si sono riuniti ieri mattina lungo la circonvallazione sulla 125 tra Olbia e Arzachena per manifestare il loro disappunto riguardo alla situazione di stallo nella realizzazione del tratto stradale Olbia-Arzachena-Santa Teresa Gallura. La progettazione prevedeva una strada a quattro corsie per la maggior parte, ma il processo burocratico sembra essersi arenato.

I sindaci si sono uniti al sit-in organizzato insieme ai rappresentanti provinciali di Cgil, Cisl e Uil, annunciato il 6 marzo scorso durante un incontro convocato dal Tavolo delle Associazioni Gallura a Olbia. Alla delegazione sindacale si sono aggiunti anche consiglieri regionali e altre figure politiche di rilievo, sottolineando l’importanza della questione.

La presenza di personalità politiche è vista come un segno di speranza per un progetto che non riguarda solo la realizzazione di una strada, ma lo sviluppo di un’intera comunità e la garanzia dei diritti di cittadinanza. La strada in questione, infatti, rappresenta un’arteria cruciale per il turismo e la mobilità nella regione.

La storia della progettazione di questa strada a quattro corsie risale a diversi anni fa, quando furono stanziati 200 milioni di euro per la sua realizzazione. Tuttavia, sono ancora necessari altri 600 milioni per completare i lavori, per un totale di 800 milioni di euro. Ora, i sindacati chiedono l’istituzione di un tavolo tecnico permanente e la nomina di un sub commissario ad acta per accelerare le procedure burocratiche e avviare finalmente la realizzazione della strada.

È difficile non sentirsi delusi di fronte a questa situazione, soprattutto considerando l’importanza di questa infrastruttura per lo sviluppo della regione e il benessere dei cittadini. La storia della progettazione di questa strada a quattro corsie è un esempio di come le lungaggini burocratiche possano ostacolare il progresso e influire negativamente sulla qualità della vita delle comunità locali.




Franco Mula lascia la guida del Psd’Az ma resta nel partito: la delusione personale e politica alla base della scelta

Franco Mula, il capogruppo del Partito Sardo d’Azione (Psd’Az) in Consiglio regionale, ha deciso di lasciare l’incarico di guida del gruppo ma rimanere nel partito. Mula ha spiegato le motivazioni della sua decisione in una mail inviata al partito, in cui ha dichiarato che la delusione personale e politica sono alla base della sua scelta.

Mula ha espresso la sua delusione per il rapporto con il presidente della Regione Christian Solinas, che non ha dato risposte alle emergenze del territorio di provenienza di Mula, il Nuorese. Inoltre, ha criticato la decisione di dare la delega all’assessore Carlo Doria per l’Autonomia differenziata senza interpellare nessuno e il mancato invito all’ultimo vertice di Villa Devoto.

Mula ha dichiarato di voler prendersi un po’ di tempo per valutare il futuro del partito e della sua posizione all’interno di esso. Ha anche condiviso un post criptico su Facebook in cui ha parlato della delusione come strumento per trovare la giusta direzione.

Il Partito Sardo d’Azione è stato fondato nel 1921 come movimento politico autonomista che promuove la cultura e le tradizioni della Sardegna. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il partito si oppose all’occupazione fascista dell’isola e fu attivo nella resistenza. Dopo la guerra, il partito si divise in diverse fazioni, ma rimase un’importante forza politica in Sardegna. Nel 1983, il Psd’Az entrò per la prima volta nella giunta regionale e da allora è stato un importante attore della politica sarda. Il partito si definisce autonomista, regionalista e ambientalista e sostiene la tutela dell’identità e delle tradizioni sarde.




STRADA SASSARI – ALGHERO, TEDDE (F.I):DOPO LA DELUSIONE PER MANCATA SCELTA DEL CIPE ARRIVA QUELLA PER LA MANCATA DECISIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI. OCCORRE APPROVAZIONE DELLA LEGGE DI INTERPRETAZIONE AUTENTICA DEL CONSIGLIOREGIONALE DELLA SARDEGNA

Alghero, 8 luglio 2020 -“Il Consiglio dei Ministri ha fatto scelte interessanti semplificando appalti e procedure di gara, ma ha dimenticato di sciogliere il nodo della strada Sassari-Alghero. Un’altra delusione dopo la mancata decisione del CIPE.”. Così l’ex sindaco di Alghero Marco Tedde commenta i risultati dell’ultimo Consiglio dei Ministri che avrebbe dovuto porre nel nulla il parere negativo della Commissione VIA per la realizzazione della Quattro corsie Sassari-Alghero. “Siamo profondamente delusi perchè gli interessi della Provincia di Sassari non vengono tutelati –sottolinea Tedde-“. Secondo l’ex sindaco  di Forza Italia è sempre più  necessario che in questi giorni i parlamentari del M5S e del PD intervengano con forza sul Governo per fargli assumere una decisione favorevole su questa arteria stradale tanto attesa che indubitabilmente è basilare per lo sviluppo del territorio.   “Ma nel frattempo -sottolinea Tedde-, per non correre rischi è indispensabile che oggi il Consiglio Regionale approvi il  disegno di legge che si basa sulle proposte che facemmo assieme al collega Avv. Tocci fin dalla scorsa legislatura, facendo leva su una sentenza del  TAR Sardegna del 2017. Una soluzione tecnica che applica fedelmente il Codice Urbani, che assoggetta a copianificazione Stato – Regione alcune porzioni del PPR, ma lascia libera la Regione di pianificare in riferimento alla materia relativa  alla individuazione delle misure necessarie per il corretto inserimento, nel contesto paesaggistico, degli interventi di trasformazione del territorio, al fine di realizzare uno sviluppo sostenibile delle aree interessate.” Secondo l’esponente politico in questa categoria di interventi rientra la Strada Sassari -Alghero: con una norma o un provvedimento di interpretazione autentica dell’art. 20 del PPR la Regione Sardegna  potrebbe certificare che l’infrastruttura viaria è fondamentale per realizzare lo sviluppo sostenibile del territorio ai sensi del Codice dei beni culturali. “Attendiamo oggi il Consiglio Regionale alla prova dei fatti, auspicando un atteggiamento collaborativo e improntato a senso di responsabilità delle opposizioni –chiude Tedde -.”




STRADA SASSARI – ALGHERO, TEDDE (F.I):DELUSIONE PER MANCATA SCELTA DEL CIPE. ORA PRESSING DEI PARLAMENTARI M5S E PDSUL GOVERNO E APPROVAZIONE LEGGE DI INTERPRETAZIONE AUTENTICA DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

“Al di là dei toni enfatici di taluni, purtroppo siamo al punto di partenza”. Così l’ex sindaco di Alghero Marco Tedde commenta la notizia della mancata decisione del CIPE sulla Quattro corsie Sassari – Alghero ed il rinvio al Consiglio dei Ministri per l’auspicato superamento del parere negativo della Commissione VIA per la realizzazione della Quattro corsie Sassari-Alghero. “Prendiamo atto della apprezzabile e chiara volontà della Parlamentare Deiana di seguire con attenzione il procedimento, ma siamo piuttosto perplessi per alcune interferenze spurie e bizzarre  che potrebbero influire negativamente sulle scelte del Governo –sottolinea Tedde-“. Secondo l’esponente di Forza Italia è comunque necessario che in questi giorni i parlamentari del M5S e del PD facciano pressing sul Governo per arrivare all’obbiettivo che si spera venga colto nel giro di pochi giorni. “L’altra soluzione per arrivare alla realizzazione di questa infrastruttura di importanza strategica per la crescita del territorio –ricorda l’ex sindaco- è quella della celere approvazione da parte del Consiglio Regionale, che si riunirà martedì 1° luglio,  del disegno di legge che si basa sulle proposte che facemmo assieme al collega Avv. Tocci fin dalla scorsa legislatura, facendo leva su una sentenza del  TAR Sardegna del 2017. La soluzione tecnica prende le mosse dal Codice Urbani, che assoggetta sì a copianificazione Stato – Regione alcune porzioni del PPR, ma lascia libera la Regione di pianificare in riferimento ad altre materie. Fra le quali –sottolinea Tedde- quelle relative alla individuazione unilaterale delle misure necessarie per il corretto inserimento, nel contesto paesaggistico, degli interventi di trasformazione del territorio, al fine di realizzare uno sviluppo sostenibile delle aree interessate.” Secondo l’esponente politico da tale assunto deriverebbe il potere per la Regione Sardegna di adottare una norma o un provvedimento di interpretazione autentica dell’art. 20 del PPR, che evidenzi che la strada Sassari – Alghero costituisce una infrastruttura determinante per realizzare lo sviluppo sostenibile del territorio ai sensi del Codice dei beni culturali. “Attendiamo con fiducia i prossimi sviluppi –chiude Tedde -.”