Doc&Chef, online nei canali Asl il cooking show sulla prevenzione del diabete e delle altre patologie

Le puntate tematiche realizzate dal Rotary Club di Olbia “in onda” sul sito web e sui social dal 22 dicembre

Olbia, 20 dicembre 2022 – Una sana alimentazione per rimanere in salute e contrastare il diabete e le altre malattie, ma senza privarsi del gusto. La buona informazione è l’ingrediente principale di Doc&Chef, il cooking show realizzato dal Rotary Club di Olbia, che sbarca sui canali della comunicazione della Asl Gallura. Dal 22 dicembre, per quattro giovedì, le puntate del programma saranno cliccabili dal sito aslgallura.it e visibili sul profilo Facebook dell’azienda sanitaria. Lo Chef Tommaso Perna, con l’aiuto del Direttore della Struttura Complessa di Diabetologia, Giancarlo Tonolo, preparerà i menù speciali, ognuno dedicato a una specifica stagione dell’anno.

Verranno forniti interessanti spunti per la preparazione di piatti gustosi e allo stesso tempo compatibili con le esigenze caloriche dei diabetici. In tavola ci saranno ingredienti più esotici, ormai diventati comuni come l’avocado, che hanno importanti proprietà nutritive, ma anche prodotti locali tra i quali le cozze di Olbia e i tradizionali gnocchetti sardi. Nel corso delle quattro puntate, Chef Perna e Dottor Tonolo si collegheranno anche con la Psicologa e Psicoterapeuta, Maria Antonietta Taras, e con la Biologa Nutrizionista specializzata in Scienze dell’Alimentazione, Sara Cherchi, per dare allo spettatore un punto di vista multidisciplinare non solo sulle buone abitudini alimentari ma sul valore anche sociale e aggregativo del cibo.

«La divulgazione in ambito sanitario può diventare più efficace se è in grado di utilizzare diversi linguaggi. Il progetto del Rotary Club di Olbia, che abbiamo deciso di diffondere nei nostri canali web, è un ottimo esempio di prevenzione, perché riesce a parlare a tutti – sottolinea il Direttore Generale della Asl Gallura, Marcello Acciaro – e lo fa con i toni, le conoscenze e quel pizzico di curiosità che spinge gli spettatori ad interessarsi al tema del mangiare sano». «I video Doc&Chef si inseriscono nell’ambito delle numerose attività di service svolte dalla nostra associazione negli ultimi anni – spiega il Presidente del Rotary Club Olbia, Mario Garau – attraverso questi contenuti abbiamo voluto affrontare il tema della prevenzione, di centrale importanza per il Rotary, facendo leva sulle competenze specifiche dei due protagonisti e delle loro ospiti. Abbiamo accolto con piacere la disponibilità dell’Asl ad ospitare questa produzione nei propri canali aziendali, fornendoci l’opportunità di veicolare efficacemente i contenuti attraverso i canali di un soggetto autorevole e qualificato che condivide appieno le finalità dell’iniziativa. Per realizzare Doc&Chef abbiamo ricevuto il prezioso supporto dell’Accademia Italiana della Cucina e di tante aziende locali a cui va il nostro sincero ringraziamento. Il prossimo passo del progetto sarà la realizzazione di un’ulteriore iniziativa legata alla prevenzione in ambito pediatrico con la Rete Sarda Diabetici».

«Per me è un’esperienza nuova, davvero interessante, a fianco di un professionista della cucina come lo Chef Tommaso Perna – afferma il Direttore dell’Unità Operativa di Diabetologia della Asl Gallura, Giancarlo Tonolo – grazie alla quale proviamo a fornire delle indicazioni sul giusto approccio con il cibo e sugli stili di vita. Il diabete è una patologia che naturalmente pone dei limiti sull’utilizzo di certi alimenti. Si può, però, mangiare bene e con gusto anche conoscendo le materie prime e imparando a trasformarle in piatti che nulla hanno da invidiare a quelli più comuni, ma che certamente sono più sani».


ASL Gallura
Ufficio Stampa e Comunicazione




ASS.MEDICI DIABETOLOGI SARDEGNA-COMUNICATO STAMPA-04-04-2020-CORONAVIRUS –La “televisita” ai diabetici sardi può attendere.

CORONAVIRUS – La “televisita” ai diabetici sardi può attendere. Senza risposta la richiesta di Diabetologi e malati all’Assessore alla Sanità Nieddu. Le Associazioni dei Medici e dei Pazienti: “Le malattie non si eclissano di fronte alla pandemia”.

E’ ancora senza risposta la richiesta fatta dai medici diabetologi della Sardegna verso l’Assessorato Regionale alla Sanità, per poter attivare il servizio di “televisita” ai malati sardi di diabete mellito.Infatti, con una missiva, inoltrata due settimane fa, le Società scientifiche di riferimento della diabetologia – AMD (Associazione Medici Diabetologi), SID (Società Italiana di Diabetologia) e SIE (Società Italiana di Endocrinologia), chiesero all’Assessore Regionale alla Sanità, Mario Nieddu, al Direttore Generale dell’Assessorato, Marcello Tidore, e al Commissario Straordinario dell’ATS, Giorgio Steri, di “autorizzare urgentemente, per tutti i Servizi di diabetologia presenti in Sardegna, la teleassistenza a favore delle persone con diabete”. La stessa comunicazione, a inizio di questa settimana, è stata mandata al Presidente della Regione, Solinas.

“Dopo circa 15 giorni – affermano Gianfranco Madau e Maria Antonietta Fois, rispettivamente Presidenti regionali dell’Associazione Medici Diabetologi e della Società Italiana di Diabetologia – non abbiamo ricevuto riscontri o risposte. In pratica il nostro appello è rimasto inascoltato”.

Secondo gli specialisti della diabetologia, le persone affette da diabete sono ancora tra le categorie più a rischio per gli esiti fatali dell’infezione da Coronavirus. Mantenere un buon compenso, sicuramente con più difficoltà date le limitazioni imposte dal contenimento della pandemia a tutti i cittadini italiani, è ancora la ricetta più efficace per diminuire il rischio.

“Malgrado ciò – continuano Madau e Fois – gli Amministratori Regionali, chiamati direttamente in causa dalle Associazioni scientifiche diabetologiche, non danno segno di interesse in questa situazione”. “Purtroppo, per alcuni Amministratori delle Aziende Sanitarie – continuano le due Associazioni diabetologiche – la chiusura degli ambulatori alle visite programmate, con esclusione delle urgenze/emergenze, si traduce in una riduzione del personale che viene messo in ferie o in recupero o resta a disposizione per altri incarichi. Ma chi seguirà i diabetici se si svuotano le diabetologie?”.

Negli ambulatori di Diabetologia, infatti, quotidianamente si applica la telemedicina: chiusi alle visite non urgenti, i diabetologi e gli infermieri contattano i pazienti telefonicamente per organizzare la “televisita”. Durante questa si condivide attraverso il web il monitoraggio delle glicemia con sensori  o con il controllo classico, i referti di esami e visite e le eventuali modifiche terapeutiche.

“Il riscontro che le persone hanno di questa iniziativa, siano esse i diabetici o i loro familiare e caregiver – continuano Madau e Fois – è di assoluta sorpresa, piacere e gratitudine per questa assistenza “vicina” ai loro bisogni anche se necessariamente “distante””. “Anche le persone che sfortunatamente hanno avuto una nuova diagnosi di
diabete – sottolineano – sono sostenute in questa fase carica di preoccupazioni e di timori caratteristica di chi scopre di avere una malattia che lo accompagnerà durante tutta la vita”.

Per i medici della Diabetologia, tutto questo sistema comporta una presenza degli Operatori a pieno orario nel Servizio, garantendo il distanziamento a tutela di tutti. L’attività, infatti, risparmia accessi diretti dai Medici di Medicina Generale o nei Pronto Soccorsi e permette di organizzare e presidiare l’onda d’urto delle richieste che certamente ci sarà alla riapertura dell’attività ordinaria degli ambulatori.

Alla pressante richiesta degli Operatori Diabetologici si unisce anche il richiamo agli Amministratori delle Associazioni dei Pazienti (“Coordinamento dei Diabetici Sardi” e “Rete Sarda Diabete”).

“Il riconoscimento di questa modalità di lavoro – rimarcano all’unisono le Associazioni dei Medici Diabetologi e quelle dei Pazienti – deve essere una priorità dei nostri Amministratori regionali e locali, perché risponde alle esigenze di tutela della salute delle persone con Diabete mellito”.

“Come ripetuto più volte, le malattie, sia croniche che acute, non si eclissano di fronte alla pandemia – concludono l’Associazione Medici Diabetologi, la Società Italiana di Diabetologia, il Coordinamento dei Diabetici Sardi e la Rete Sarda Diabete – e gli strumenti tecnologici possono essere una risposta “sicura” in questo momento di emergenza. Nessuno deve restare indietro, non sarà una battaglia vinta se ci difendiamo dal virus ma abbiamo le complicanze di un diabete non ben controllato”.

4-04-2020
La Redazione



Verso nuove cure per il diabete_Bastiano Sanna per “Lab boat” il 10 maggio all’Università di Sassari

Verso nuove cure per il diabete

Lab boat: il biochimico Bastiano Sanna ospite dell’Università di Sassari

Ex biblioteca universitaria, 10 maggio, ore 17.00

8 maggio 2019

 

SASSARI. Venerdì 10 maggio alle 17.00 nell’Ateneo di Sassari, nella ex biblioteca universitaria di piazza Università, il biochimico Bastiano Sanna della Semma Therapeutics (Cambridge, nel Massachusetts, Stati Uniti) terrà un intervento intitolato “L’alchimia della scienza: tra biologia e ingegneria, verso nuove cure per il diabete”. L’appuntamento rientra nella seconda edizione di “Lab Boat-navigare con la scienza”, progetto di divulgazione scientifica promosso e organizzato dal CRS4, il Centro di ricerca localizzato nel Parco tecnologico di Pula (Cagliari), e finanziato dalla Fondazione di Sardegna e dalla Fondazione Sardegna Film Commission (www.labboat.it). L’evento sarà moderato da Andrea Mameli del CRS4.

Sempre il 10 maggio, Bastiano Sanna parteciperà ad un incontro in programma alle 15.30 nell’incubatore universitario CubAct di via Rockefeller 54.

 

Il diabete è una malattia che affligge milioni di persone al mondo ed è dovuta alla perdita delle cellule beta del pancreas, e alla conseguente inabilità dei pazienti di produrre insulina.
Semma  Therapeutics ha trovato il modo di fabbricare le cellule beta in laboratorio a partire dalle cellule staminali, creando un “pancreas artificiale” Le cellule staminali sono colativate in un bioreattore per 3 settimane e diventano sole pancreatiche che possono curare il diabete.

In futuro ci sara la possibilita di rigenerare il pancreas in laboratorio e di curare il diabete sia di tipo 1 che di tipo 2.

Bastiano Sanna illustrerà il nuovo metodo di fabbricazione delle cellule beta, a partire dalle cellule staminali, che è stata sviluppata nei laboratori della Semma Therapeutics, di cui è da un anno Presidente e Amministratore Delegato

 

Bastiano Sanna ha conseguito il Dottorato in Biochimica all’università di Sassari e ha completato gli studi post dottorato al Cincinnati Children’s Hospital. Ha trascorso molti anni della sua carriera alla Novartis (seconda multinazionale farmaceutica al mondo per fatturato) dove ha avuto numerosi ruoli dirigenziali in sviluppo clinico e strategia. In precedenza ha lavorato in una banca di investimento che offre servizi finanziari a imprese farmaceutiche, Leerink Partners, e ha ricoperto l’incarico di Direttore Generale di Magenta Therapeutics dove era responsabile di tutte le attività finanziarie, cliniche e generali della compagnia. Da maggio 2018 è Presidente e Amministratore Delegato di Semma Therapeutics.

 

“Lab Boat-navigare con la scienza”. Le attività divulgative sono curate dalle realtà scientifiche sarde che collaborano al progetto: Università di Sassari; Università di Cagliari; Consorzio Uno di Oristano; Porto Conte Ricerche; IMC – International Marine Centre; INAF – Istituto nazionale di astrofisica, sez. di Cagliari e Osservatorio astronomico di Cagliari; INFN – Istituto nazione di fisica nucleare, sez. di Cagliari; IAS-CNR Istituto per lo studio degli impatti antropici e sostenibilità in ambiente marino del Consiglio nazionale delle ricerche, sez. di Oristano.

 

Collaborano: Adriatica e Velisti per caso; l’Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna, che metterà a disposizione il porto di Cagliari e il porto industriale di Santa Giusta (OR). Nei moli di: Portus Karalis (Cagliari), Marine Sifredi Carloforte, Consorzio industriale provinciale oristanese, Aquatica Alghero e Consorzio porto di Alghero sarà ospitata Adriatica.

 

Sostengono il progetto: Inpeco; Arra, I Sapori d’Ogliastra; Argiolas formaggi; Fondazione Campagna amica Sardegna; Coldiretti Sardegna; Oleificio Giovanni Matteo Corrias; Porta dal 1918; Quartomoro di Sardegna.

 

Il progetto è patrocinato dalla Regione Autonoma della Sardegna e dai Comuni di Cagliari, Carloforte, Oristano e Alghero.

 




DIABETICI SARDI, TEDDE (FI): DOPPIO SCHIAFFO DEL TAR ALLA REGIONE SARDEGNA.

Cagliari, 24 novembre 2018. “Il Tar conferma la tesi contenuta in una nostra interrogazione di aprile: i farmaci di nuova generazione per la cura del diabete non possono essere esclusi dal prontuario regionale. – così il Vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Marco Tedde – La Commissione del prontuario terapeutico regionale aveva escluso alcuni farmaci di nuova generazione dal prontuario regionale col risultato che i diabetici sardi dovevano pagarli di tasca loro. Ma il Tar Sardegna ha stabilito che la Regione Sardegna non ha diritto di escludere farmaci che l’Associazione Italiana per il Farmaco (AIFA) ha inserito in fascia A. Farmaci che vengono distribuiti gratuitamente nel resto d’Italia. La Regione Sardegna guidata da Pigliaru e Arru voleva sostituirsi allo Stato, ma il Tar ha ricordato loro che l’assistenza farmaceutica è materia di esclusiva competenza statale. Un’ amministrazione quella di Arru, Pigliaru e C. – attacca l’ex Sindaco di Alghero – davvero singolare, che esercita male le funzioni proprie che lo Statuto sardo riconosce alla Regione Sardegna e che, tuttavia, si cimenta con i risultati che conosciamo ad esercitare quelle di esclusiva competenza dello Stato, invadendone il campo. Tutto ciò ledendo gravemente il diritto alla salute dei diabetici sardi. A loro era preclusa la possibilità di farsi rimborsare alcuni farmaci che sono fondamentali per la cura di una delle patologie più diffuse in Sardegna: il diabete. Mentre in altre regioni d’Italia questi farmaci venivano tranquillamente rimborsati perché inseriti dall’Agenzia Italiana del Farmaco tra i medicinali di fascia A. Avevo già sollevato la questione con un’interrogazione presentata nell’aprile scorso alla quale la Ras aveva risposto affermando che la loro decisione di escludere dal prontuario regionale alcuni farmaci era legittima e non violava i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Il TAR Sardegna gli ha dato torto. Per l’ennesima volta abbiamo avuto la prova che questa Amministrazione Regionale guidata da Pigliaru, Arru e il PD, che ha le settimane contate, sentono solo gli schiaffi dei tribunali ai quali troppo spesso si è esposta, solo dopo, però, aver fatto pagare ai sardi un prezzo troppo alto. Ho ritenuto, pertanto, – chiude il consigliere regionale algherese – necessario chiedere alla giunta Regionale quali siano le loro intenzioni alla luce della sentenza del TAR che gli da torto. Con l’auspicio che non intraprendano la strada del ricorso al Consiglio di Stato ma quella di restituire ai diabetici sardi lo stesso diritto alla salute garantito nel resto d’Italia.

 

Sentenza TAR Sardegna – Xultophy

Sentenza TAR Sardegna – Tresiba

Interrogazione cure diabetici sentenza tar