Dibattito Pre-Elettorale ad Alghero: Un Approfondimento sulle Presenze e le Assenze

Il dibattito tra i candidati regionali sardi illumina le proposte e svela chi ha partecipato e chi no, fornendo uno spaccato delle priorità politiche.

Alghero – Il cammino verso le elezioni regionali del 25 Febbraio 2024 in Sardegna ha avuto un momento cardine nell’incontro di Alghero del 22 Febbraio, presso l’auditorium della San Giuliano. Con 17 candidati invitati a partecipare, il dibattito ha visto la presenza effettiva di 10 di essi, offrendo un’occasione di dialogo diretto su alcune delle questioni più pressanti per l’isola.

Candidati Presenti:

  1. Paolo Bellotti (Partito Democratico – Todde)
  2. Alessandra Casu (Alleanza Verdi Sinistra – Todde)
  3. Mario Conoci (Fratelli d’Italia – Truzzu)
  4. Valdo Di Nolfo (Lista civica Uniti per A. Todde)
  5. Roberto Ferrara (Cinque Stelle – Todde)
  6. Francesco Marinaro (Riformatori – Truzzu)
  7. Antonio Moro (PSd’Az – Truzzu)
  8. Speranza Piredda (Progressisti/La Base – Todde)
  9. Maria Vittoria Porcu (Riformatori – Truzzu)
  10. Marco Tedde (Forza Italia – Truzzu)

Candidati Assenti:

  1. Giovanna Caria (Forza Italia – Truzzu)
  2. Tore Frulio (Progetto Sardegna – Soru)
  3. Emiliano Piras (Alleanza Sardegna-PLI – Truzzu)
  4. Monica Pulina (Fratelli d’Italia – Truzzu)
  5. Maria Grazia Salaris (Alleanza Sardegna-PLI – Truzzu)
  6. Gianfranco Satta (Progressisti/La Base – Todde)
  7. Antonio Sau (Partito Democratico – Todde)

Domande Poste ai Candidati:

  1. Futuro dell’Aeroporto di Alghero: La fusione proposta da F2I e il modello di continuità territoriale più adatto alle esigenze dei sardi e dei viaggiatori.
  2. Ruolo del Porto di Alghero nello Sviluppo Turistico: Strategie per valorizzare il porto come leva per l’incremento turistico dell’area.
  3. Sviluppo dei Trasporti Interni: Proposte per rendere i trasporti interni più efficienti e funzionali alle esigenze locali e turistiche.
  4. Iniziative per l’Offerta Territoriale: Progetti per diversificare l’offerta turistica oltre la stagione balneare, con particolare attenzione al settore agroalimentare/enogastronomico.

Questo incontro ha permesso ai candidati presenti di delineare le loro visioni e i loro piani d’azione, rispondendo direttamente alle domande poste e interagendo con il pubblico. La discussione ha abbracciato temi cruciali per lo sviluppo futuro della Sardegna, dalla gestione delle infrastrutture chiave come l’aeroporto e il porto, fino alla promozione di un turismo più sostenibile e diversificato.

Le assenze hanno lasciato alcuni interrogativi senza risposta, ma la partecipazione attiva dei presenti ha fornito agli elettori sardi importanti spunti di riflessione in vista del voto imminente. La scelta di chi rappresenterà la Sardegna nelle sue sfide future è ora nelle mani degli elettori, che hanno avuto l’opportunità di ascoltare e valutare le proposte di chi si è impegnato a partecipare al dibattito.




Confronto tra candidati in Confcommercio, Telese non adatto a condurre il dibattito

Di Fausto Farinelli

Cagliari – Il dibattito organizzato dalla Confcommercio Sardegna per la presidenza della Regione ha sollevato polemiche non solo per la composizione dei partecipanti ma anche per la conduzione del confronto. Previsto come un’occasione di dialogo tra i candidati, l’evento ha visto un’esclusiva partecipazione di Renato Soru e Alessandra Todde, con l’assenza notata di Paolo Truzzu, il quale, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non ha rinunciato ma era pronto a intervenire. Truzzu, infatti, – da una nota ufficiale diffusa dal suo ufficio stampa – era fermo in auto per mantenere una connessione stabile, aspettando una chiamata che non è mai arrivata dal moderatore Luca Telese, a dispetto dell’accordo con gli organizzatori per un collegamento video alle 15. Alle 15: 30 Truzzu ha proseguito per mantenere fede ai suoi impegni presi in precedenza.

La discussione si è concentrata su temi quali turismo, commercio e digitalizzazione, con Soru e Todde che hanno proposto iniziative per promuovere l’isola e sostenere le piccole imprese. La scelta di Luca Telese, noto per le sue posizioni politiche a sinistra e per precedenti mancanze di professionalità, come dimostrato dalle sue assenze ingiustificate a impegni prefissati, solleva dubbi sulla sua capacità di garantire un dibattito equo e imparziale.

La presenza di un moderatore percepito come parziale mette in discussione la credibilità dell’intero evento, sviando l’attenzione dalle questioni chiave a favore di controversie che riguardano la conduzione del dibattito stesso. In un contesto elettorale, dove la trasparenza e l’imparzialità sono fondamentali, è essenziale affidare la moderazione a figure che possano assicurare un confronto equilibrato e libero da pregiudizi.

Il caso di Truzzu, pronto per contribuire al dibattito e mai coinvolto, evidenzia ulteriormente la problematica gestione dell’evento, dimostrando come la mancata comunicazione e la scelta di un moderatore controverso possano influenzare negativamente la percezione pubblica di un dibattito politico. Questo episodio sottolinea l’importanza di selezionare con cura chi è chiamato a guidare il dialogo, per garantire che ogni confronto elettorale rimanga uno spazio di discussione aperta, equa e costruttiva.

Visto e considerato che fare domande è anche il mio lavoro, ne pongo almeno 3 a lettore:

  1. Quanto influisce la scelta di un moderatore dichiaratamente di parte sull’equità e la percezione di un dibattito pubblico?
  2. Credi che l’esclusione di candidati da un confronto pre-elettorale possa compromettere la completezza e la rappresentatività del dibattito?
  3. Quali criteri dovrebbero essere adottati per garantire la selezione di moderatori imparziali e assicurare dibattiti equi e trasparenti?






L’associazione GLOCAL il 16 Gennaio promuove un dibattito sulle Periferie Urbane di Sassari dialogando con Renato Soru e +Europa.

L’associazione GLOCAL il 16 Gennaio promuove un dibattito sulle Periferie Urbane di Sassari dialogando con Renato Soru e +Europa.
Il prossimo 16 gennaio a partire dalle ore 18,00, a Sassari presso la sala convegni dell’Oratorio salesiano della parrocchia del Latte Dolce, in via Kennedy, 1, su iniziativa del movimento civico di attivazione comunitaria e d’innovazione sociale GLOCAL di Sassari. si svolgerà un confronto tra le diverse esperienze dei cittadini impegnati nell’animare l’attività dei comitati quartiere al fine di rappresentare i loro bisogni, i problemi ma anche le soluzioni e le attività di volontariato a favore dei residenti.
La periferia non è il mero concetto geografico. Parlare di periferie non significa stabilirne la posizione, bensì ragionare sulle persone e sulla facilità di accesso ai servizi, ai loro legami nella vita quotidiana con il centro cittadino, inteso quest’ultimo come attrattore di servizi.
Dialogheranno con Renato Soru, l’ex Sindaco di Sassari Nicola Sanna, Speranza Serra, insegnante di della scuola elementare di via Cilea, l’Ingegnere Lorenzo Corda, l’Avvocata Elvira Useli i quali introdurranno i diversi temi di carattere strategico mentre interverranno nel corso del dibattito Franco Zazzu, fondatore comitato di quartiere di Latte Dolce e S.Maria di Pisa, Saturnina Tanda che da quasi 40 anni gestisce la Farmacia del quartiere; Giovanni Ruiu animatore del comitato del centro storico e Patrizia Mercuri, la dirigente scolastica di San Donato, Loredana Barra che testimonierà l’esperienza in corso con le più piccole generazioni, Roberto Fresu, presidente della società sportiva di calcio LatteDolce-Sassari, Giovanna Deriu animatrice del quartiere, Francesco Piras e a Consuelo Sari che porteranno lo sguardo dei partecipanti sui quartieri più lontani dal centro cittadino come Sant’Orsola, Caniga passando per la Landrigga, Bancali fino a Li Punti, Ottava e le borgate della Nurra
Tutta la cittadinanza è invitata alla partecipazione.




Lo stato dell’arte dei diritti delle donne in Italia
Il 29 aprile dibattito on line sulla democrazia paritaria
27 aprile 2021

SASSARI. Il Dumas – Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali dell’Università di Sassari organizza per giovedì 29 aprile alle 15.00 sulla piattaforma Teams (link: https://bit.ly/3aqUIbU) l’evento «Lo Stato dell’arte dei diritti delle donne in Italia. presentazione del libro “Una parità ambigua”».
L’Autrice Marilisa D’Amico, accolta dai saluti istituzionali del Rettore Prof. Gavino Mariotti e dall’introduzione della professoressa Carla Bassu, docente di Diritto pubblico comparato e coordinatrice dei lavori, discuterà della sua opera con la Professoressa Patrizia Patrizi, docente di Psicologia giuridica e pratiche di giustizia riparativa presso l’Università di Sassari (delegata rettorale per il benessere lavorativo); interverranno inoltre la professoressa Giuliana Giuseppina Carboni, docente di Diritto pubblico comparato e delegata rettorale allo sport dell’Università di Sassari, Maria Francesca Fantato dell’Associazione noiDonne, Rosa Oliva de Conciliis, presidente della Rete nazionale per la parità.

In “Una parità ambigua” Marilisa D’Amico ripercorre le tappe del cammino per raggiungere la parità nel nostro Stato costituzionale, muovendo dalle origini antichissime degli stereotipi di genere che ancora ostacolano l’eguaglianza e danno vita a una “parità ambigua”.
Questa ambiguità si riflette nei molti temi affrontati dall’autrice: i diritti riproduttivi, lo squilibrio di genere ai vertici delle istituzioni, la difficoltà di conciliare il tempo dedicato alla famiglia e al lavoro, l’odio sessista, il dramma della violenza di genere. L’attenzione si sposta infine sull’emergenza sanitaria attuale, che moltiplica le fragilità e amplifica le discriminazioni.
Il libro si rivolge a tutti, nella convinzione che la “democrazia paritaria” sia una conquista non solo per le donne ma per la società intera e nella consapevolezza che il cambiamento debba essere soprattutto culturale e che il diritto possa solo introdurre strumenti che lo facilitino.
Marilisa D’Amico è professoressa ordinaria di Diritto costituzionale e Prorettrice con delega a Legalità, Trasparenza e parità di diritti nell’Università degli Studi di Milano. Come avvocato ha difeso davanti alle Corti italiane ed europee questioni relative ai diritti fondamentali, come la procreazione medicalmente assistita, il matrimonio omosessuale, la presenza femminile nelle Giunte regionali.




IL CORECOM SARDEGNA A PROPOSITO DEL DIBATTITO SUL FESTIVAL DI SANREMO E SULLA RAPPRESENTAZIONE DELLE DONNE NEI MEDIA

Con riferimento al dibattito che, nelle ultime settimane, ha preceduto la settantesima edizione del Festival di Sanremo, il Comitato regionale per le comunicazioni della Regione autonoma della Sardegna (CORECOM) ritiene inaccettabili parole e stereotipi utilizzati dal conduttore e direttore artistico del Festival, Amadeus, per presentare le undici donne che lo accompagneranno sul palco dell’Ariston e, ancor più, la scelta di includere tra i concorrenti del Festival il cantante Junior Cally, autore e interprete di testi e canzoni estremamente violente e sessiste.

In Italia, il contrasto alla violenza contro le donne e il conseguimento di una effettiva parità tra i generi restano ancora fortemente condizionati dagli stereotipi e dalla cultura sessista, troppo spesso presenti nel discorso mediatico nazionale, nel quale le donne continuano a essere marginalizzate e, come nell’esempio recente, rappresentate in modo palesemente stereotipato o, peggio ancora, apertamente sessista e violento.

“Stereotipi e sessismo incidono nell’immaginario e nell’agire collettivo e creano le condizioni per una giustificazione e una perpetuazione della violenza maschile sulle donne, presente ancora oggi nel nostro Paese in maniera sproporzionata”, come affermato in premessa al Piano Nazionale Antiviolenza. I media, con la loro capacità di influenzare l’opinione pubblica, sono uno dei cardini delle società democratiche e, in quanto tali, hanno il dovere di garantire la libertà d’informazione, la diversità di opinione e il pluralismo, di promuovere il rispetto dei diritti fondamentali della persona umana e della dignità personale e di lottare contro tutte le forme di discriminazione e di disuguaglianza.

Il Comitato regionale per le comunicazioni della Regione autonoma della Sardegna (CORECOM), in qualità di organo di consulenza per l’elaborazione e l’attuazione delle politiche regionali nel settore delle comunicazioni, è da sempre impegnato nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica e dei media in merito al rischio legato alle rappresentazioni e discriminazioni sessiste e sostiene l’importanza di favorire una rappresentazione positiva delle donne, anche attraverso un corretto linguaggio di genere, nelle notizie, nella cronaca e nella produzione mediatica in generale.

Il Corecom Sardegna ricorda infine che l’utenza televisiva è costituita anche da minori e che il Codice di autoregolamentazione Tv e minori, sottoscritto dalle Imprese televisive pubbliche e private, ne riconosce il diritto a essere tutelati da messaggi che possano nuocere alla loro integrità psichica e morale.

CORECOM SARDEGNA

CAGLIARI – Via Roma, 25 – 09125
SASSARI – Punto Città Via M. Angioy, 15 – 07100
tel. +39 070 668685 – fax +39 070 6401155 email [email protected]

La Presidente

Susi Ronchi




Venerdì 14 dicembre ad Ozieri il dibattito “Beni confiscati: uso sociale o vendita?” per la settimana in Sardegna di LiberaIdee

Appuntamento a partire dalle 16.30 nella sede della Caritas diocesana. All’incontro sarà presente anche il vicepresidente nazionale

 di Libera Davide Pati. Organizza Libera Sardegna

in collaborazione con Sardegna Solidale

 

Cagliari, 13 dicembre 2018

 

Fa tappa a Ozieri la carovana di LiberaIdee, il laboratorio dell’associazione Libera che in questi mesi sta toccando tutte le regioni italiane con l’obiettivo di rinnovare l’impegno civile contro le mafie e la corruzione. L’appuntamento è per venerdì 14 dicembre con un dibattito su uno dei temi più importanti nell’ambito della lotta alla criminalità organizzata: la destinazione dei beni confiscati. Si inizia alle 16.30 nella sede della Caritas diocesana in via Azuni 1.

 

All’incontro dal tema “Beni confiscati: uso sociale o vendita?”, a cui parteciperanno il sindaco di Ozieri Marco Murgia, il vicepresidente nazionale di Libera Davide Pati, il referente di Libera Sardegna Giampiero FarruTonino Becciu del presidio Libera di Ozieri “Don Pino Puglisi”, e Giovanna Pani del Sa. Sol. Point n. 18 di Ozieri.

 

Nel 1996 la raccolta di ben un milione di firme promossa da Libera portò alla legge che obbligava lo Stato a destinare ad un uso sociale i beni confiscati alle mafie, impendendo in questo modo alle cosche di poterne ritornare in possesso. Il Decreto Sicurezza voluto dal Governo Conte prevede invece che i beni possano anche essere venduti ai privati, una scelta che ha suscitato forti perplessità non in tutte le associazioni che si occupano di contrasto alle mafie.

 

La settimana isolana di LiberaIdee è organizzata dal Libera Sardegna in collaborazione con il Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale.

 

 

Con cortese preghiera di pubblicazione o diffusione radiotelevisiva