Pasquetta in Musica ad Alghero, ma ci si dimentica delle borgate.

Al via un lungo weekend con la Pasquetta in Musica ad Alghero. La Fondazione Alghero ha voluto offrire un accompagnamento musicale alla giornata che tradizionalmente vede la Riviera del Corallo presa d’assalto da turisti e vacanzieri. Cinque postazioni con altrettante offerte artistiche di grande qualità garantite da artisti locali. Dal centro fino a Fertilia: rock, house, musica cantautoriale e cover per allietare il Lunedì dell’Angelo. Nel lungomare Dante saranno gli arcinoti e dj di lungo corso, ma sempre sull’onda, Makkiavello e Benny a selezionare la migliore musica che anticipa l’offerta raffinata del duo acustico Karmasutra. In Piazza Sulis approderà il magico cantautore Raffaele Puglia che sarà interprete di un doppio set, da solista prima di pranzo e poi a seguire sarà accompagnato dalla sua band composta da ottimi musicisti. Spostandosi verso i Bastioni Magellano sarà il duo Redhead a far godere della migliore musica pop e rock reinterpretata dai musicisti algheresi. Ancora un dj, ma di un genere differente e più legato all’elettronica, nell’area portuale di Alghero: Spitfire, già produttore e titolare del progetto “Acque Internazionali”. C’è anche Fertilia con un’ulteriore offerta di grande qualità pop rock, sempre in acustico, con il duo Krakatoa. Pasquetta in Musica prenderà il via prima di pranzo per protrarsi fino al tardo pomeriggio ed al tramonto.

Note del direttore editoriale: Tutto bello ma si dimenticano le borgate della città come Santa Maria la Palma, Maristella, Guardia Grande. Luoghi dove vivono Algheresi uguali a quelli del centro città. Finchè lo spirito d’inclusione riguarderà tutti non ci sarà mai una comunità che possa chiamarsi tale.




Aeroporti – il Governo dimentica Alghero – la protesta del Sindaco Mario Conoci

Alghero, 18 maggio 2020 – “Rivedere la decisione ed ascoltare la richiesta dell’intero nord-ovest della Sardegna, disponendo la riapertura anche dell’aeroporto di Alghero”. L’inspiegabile esclusione di Alghero dalle strutture aeroportuali sarde che potranno riaprire, secondo il decreto emanato nella giornata di ieri dal Governo, è il motivo per il quale il Sindaco di Alghero Mario Conci ha rivolto la protesta nei confronti del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli e del Ministro della Sanità Roberto Speranza. “Non prevedere Alghero tra le strutture aeroportuali che possano garantire “l’operatività dei servizi”, come invece è stato disposto per Cagliari ed Olbia, è una decisione che discrimina fortemente i residenti ed il territorio del nord-ovest della Sardegna, la cui vita sociale ed economia dipendono in modo determinate dai trasporti, fondamentali per la programmazione delle attività turistiche e per una vera ripresa dalla nostra comunità”, ha scritto oggi il primo cittadino nella sua lettera inviata per conoscenza anche al Presidente della Regione Christian Solinas e all’Assessore regionale dei trasporti Giorgio Todde. “L’economia del nostro territorio è stata letteralmente “messa in ginocchio” dalle, seppur giuste, misure restrittive conseguenti alla grave emergenza sanitaria nazionale che ci ha colpito, ma dalla quale abbiamo tutti il diritto di uscire con uguali misure di apertura. Non si comprende quali siano le motivazioni e le ragioni di una simile scelta che esclude dai trasporti aerei una parte importante del territorio sardo”. Il provvedimento emanato ieri dal Governo non contiene elementi motivazionali tali da giustificare tale decisione. Il sindaco di Alghero ricorda al riguardo, quindi, “che l’aeroporto di Alghero serve un vasto territorio sul quale insistono importanti città. Le distanze tra i tre aeroporti sardi, inoltre, sono tali da non poter neppur minimamente pensare che la chiusura di Alghero possa essere compensata dall’apertura di Olbia senza che ciò arrechi ulteriori danni rispetto a quelli già incolpevolmente patiti dal nord-ovest della Sardegna. Peraltro – aggiunge – la Regione Sardegna con nota del 12 maggio scorso, richiamata nel Vostro decreto, ha chiesto la riapertura dei servizi di aviazione generale nei tre aeroporti sardi di Cagliari, Olbia ed Alghero, senza esclusione o distinzione alcuna fra gli scali isolani. Richiesta ignorata limitatamente ad Alghero per la quale, invece, non è prevista la riapertura. Ritengo che la RAS abbia a disposizione informazioni, dati ed una conoscenza del territorio regionale che possano autorevolmente giustificare la riapertura anche dell’aeroporto di Alghero. Conoscenze che pare non siano state tenute in considerazione. Per queste ragioni – conclude Mario Conoci – voglio pensare ad una “svista” nella redazione del decreto che ha escluso dalla riapertura l’aeroporto di Alghero. Voglio pensare ad una dimenticanza in quanto anche sforzandomi e facendo appello a tutta la mia comprensione e quella della paziente comunità che rappresento, rispetto alle difficili decisioni che il Governo ha dovuto assumere, non riesco a scorgere le motivazioni di fatto a fondamento di ciò che appare come una esclusione assolutamente discriminatoria. Vi chiedo, pertanto, Onorevoli Ministri, di voler rivedere la Vostra decisione ed ascoltare la richiesta dell’intero nord-ovest della Sardegna, disponendo la riapertura anche dell’aeroporto di Alghero”.



Pare, ma naturalmente speriamo di no, che l’attenzione del Governo verso l’aeroporto di Alghero sia pari a quella riservata alla 4 corsie.  Per questo non siamo per nulla sereni e a ciò si aggiunge che le locali forze politiche di opposizione, ma al Governo a Roma, continuano ad assumere atteggiamenti ossequiosi ad ogni decisione dannosa del Governo loro amico ai danni di Alghero e del territorio.  Il risveglio dei consiglieri di centrosinistra che ora si dicono “preoccupati per il futuro dell’aeroporto di Alghero” è sintomatico di una mancanza assoluta di cognizione di ciò che accade o che facciano finta di nulla.  Chi ha assistito, e favorito, il crollo del nostro aeroporto fin dal 2015 non può permettersi tali affermazioni, non possono prendersi gioco dell’intelligenza degli algheresi.  Prendano esempio dai rappresentanti politici a Roma del territorio di Olbia, che hanno lavorato uniti e con impegno per far inserire il proprio aeroporto nel decreto del Governo per la riapertura dello scalo gallurese. I rappresentanti del nostro territorio, invece, hanno sonnecchiato, non hanno mostrato quella forza necessaria per far assumere la decisione che la città e il territorio si attendevano e oggi addirittura difendono le scelte del Governo a danno del territorio che li ha espressi e che sono chiamati a rappresentare.  La smettano, i consiglieri di minoranza, di fare esercizi da tastiera. Provino a sostenere a Roma, concretamente, nei confronti del Pd e dei Cinquestelle, l’assoluta necessità di una rivisitazione delle decisione assunta dal Governo. C’è una sequenza di atti che non lascia dubbi né spazio ad interpretazioni e sono atti a firma dei Ministeri delle Infrastrutture e della Salute. Sono atti che precedono quelli della Regione, che non ha potuto che prendere atto e recepire una disposizione del Governo nazionale. Chiediamo alle forze di opposizione di minoranza di provare a superare l’imbarazzo e ad unirsi al Comune di Alghero, alla Provincia di Sassari, ai Sindaci della Rete Metropolitana in questa azione di rivendicazione dei diritti di tutti i cittadini del Nord Ovest. È molto meglio adoperarsi per una soluzione di un problema che sollevare una polemica politica che non porta a nulla. Poco c’entra la Regione in un Decreto firmato da ben due Ministri della Repubblica che, pensiamo, siano chiamati ad assumere atti che non discriminino un territorio senza alcun motivo. Ribadiamo che l’aeroporto di Alghero ha tutti i requisiti per riprendere la sua normale attività al pari degli altri aeroporti sardi. 

Nina Ansini

Monica Pulina, 

Roberto Trova

Alberto Bamonti

Christian Mulas

Nunzio Camerada

Maurizio Pirisi 




SANITA’, TEDDE (FI): ARRU PENSA ALLA SUA CANDIDATURA E DIMENTICA I 35 INVISIBILI EX IPAB PLOAGHE.

CAGLIARI, 15 gennaio 2019 – “Mentre l’assessore Arru briga per ottenere un posto nella lista del PD, la posizione lavorativa dei  35 invisibili dell’ex Fondazione San Giovanni Battista continua a rimanere in uno stato di abbandono”. Il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde con una interrogazione depositata oggi ritorna sul delicato tema dei 35 “invisibili”,  che hanno svolto opera di consulenti per la Fondazione e che nella complessa vicenda della soppressione della Fondazione San Giovanni Battista e dell’assorbimento da parte di ATS sono stati completamente dimenticati. “Sono i trentacinque fra  medici, psicologi, assistenti sociali, pedagogisti e  logopedisti che in questi anni al fianco dei dipendenti hanno svolto un ruolo fondamentale nella Fondazione,  che anche grazie alle loro prestazioni ha avuto l’accreditamento regionale. Donne e uomini con un notevole bagaglio di competenze professionali che con sacrificio e impegno hanno consentito l’operatività della Fondazione e che sono stati letteralmente dimenticati per strada dall’assessorato e dalla ATS di Sassari.  Le loro storie coinvolgono anche 35 famiglie, spesso monoreddito, che vengono private del sostentamento mensile ma, soprattutto, -evidenzia l’ex sindaco di Alghero- viene a loro negata una prospettiva professionale sul solco delle esperienze maturate fornendo prestazioni sanitarie a favore della Fondazione.   Non corrisponde a canoni di giustizia sociale il fatto che questi lavoratori, che di fatto erano lavoratori subordinati con orari di lavoro e retribuzioni rigide, vengano abbandonati alla loro sorte. Ed è particolarmente riprovevole che l’assessore Arru abbia garantito a questi lavoratori l’espletamento di un concorso che è di la da venire Una volta per tutte chiediamo che Arru e Moirano si occupino del problema, creando le condizioni per la valorizzazione del lavoro svolto in questi anni all’interno della Fondazione attribuendo loro titoli validi per selezioni e concorsi -chiude Tedde-”.