Polemiche in Sardegna: l’accusa dell’Assessore Doria verso l’ex Assessore Arru

Carlo Doria, Assessore della Sanità, critica le decisioni pre-elettorali di Arru, evidenziando una presunta amnesia selettiva riguardo alle nomine e atti amministrativi.

Carlo Doria, attuale Assessore della Sanità in Sardegna, ha rivolto pesanti accuse all’ex Assessore Arru, sottolineando una serie di decisioni pre-elettorali che, secondo lui, dimostrerebbero una certa negligenza e amnesia selettiva da parte di Arru. Tra le azioni contestate, Doria ricorda l’approvazione di una programmazione per il triennio 2019-2021 riguardante le Residenze Sanitarie Assistite (RSA), la selezione di 1252 strutture private accreditabili, e la rideterminazione dei tetti di spesa per l’acquisto di prestazioni sanitarie private. Inoltre, menziona l’approvazione di un programma di investimenti in edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico, con un impegno di oltre 136 milioni di euro. Doria conclude la sua dichiarazione con un riferimento ad un antico adagio, suggerendo che forse sarebbe stato meglio per Arru mantenere il silenzio.




Castelsardo, Capodanno con Mahmood e fuochi d’artificio sul castello dei Doria

Sul palco anche Debora Savasto, Solosalvo e Low Red

Castelsardo. È iniziato il conto alla rovescia per i festeggiamenti del Capodanno castellanese che, tra musica e divertimento, promette ancora una volta di portare un evento memorabile nel cuore del caratteristico borgo sul mare. C‘è molta attesa per l’arrivo di Mahmood e degli altri artisti che, a partire dalle 22, entusiasmeranno gli spettatori in piazza Maestro di Castelsardo per festeggiare insieme l’arrivo del 2024.

A fare da apripista sarà Debora Savasto, avvenente djsiciliana appassionata di illusionismo, cinema e musica, amante dell’underground e di tutte le sfumature legate alla Techno, EDM, tech house e Afro House.

Alle 23 la serata proseguirà sulle note di Solosalvo, rapper e cantautore sassarese conosciuto su tutte le piattaforme digitali per brani come “Feeling Good” e “La ballata delle stelle.

Alle 23.30 si va a tutto volume con il giovane trapper sardo Low Red, autore di “Mario mixtape” e “Coast 2 Coast EP”, prima di salutare il 2023 con un emozionante spettacolo pirotecnico che illuminerà il cielo dalle terrazze del suggestivo Castello dei Doria.

I fuochi d’artificio saranno il preludio all’entrata in scena di Mahmood, celebre cantante milanese originario della Sardegna, due volte vincitore del Festival di Sanremo con i brani “Soldi” nel 2019 e “Brividi” nel 2022 in coppia con Blanco.

Debora Savasto

Tra i numerosi successi, Mahmood ha conquistato la seconda posizione all’Eurovision Song Contest nell’edizione 2019 di Tel Aviv in rappresentanza dell’Italia, e si è piazzato sesto insieme a Blanco nell’edizione 2022 di Torino.

Figlio di padre egiziano e di madre di Orosei, il cantante non ha mai nascosto il suo grande amore per la sua terra d’origine, dichiarando di conoscere bene la lingua sarda è di essere molto legato alla cultura e al folclore dell’isola, che considera una seconda casa e fonte di ispirazione per la sua creatività.

L’evento è organizzato dal Comune e dalla Proloco di Castelsardo in collaborazione con l’Event Sardinia di Francesco Cadoni, con il patrocinio e il contributo dell’assessorato al Turismo della Regione Sardegna, il contributo della Fondazione di Sardegna e di Salude&Trigu promosso dalla Camera di Commercio di Sassari.

Un servizio navetta gratuito sarà disponibile dalla frazione di Lu Bagnu sino al centro, a partire dalle 20.30 del 31 dicembre e fino alle 3.30 del 1 gennaio, garantendo la comodità di lasciare la propria auto nei parcheggi disponibili al Porto Turistico.




PRONTO SOCCORSO, L’ASSESSORE DORIA: “CON L’ULTIMO DECRETO IL GOVERNO HA ACCOLTO LE NOSTRE RICHIESTE”

Cagliari, 1 aprile 2023 – Un aumento del compenso orario per le prestazioni aggiuntive del personale dei pronto soccorso, in deroga rispetto al Contratto collettivo nazionale. Fino a 100 euro (dai 60 previsti attualmente) per i medici e fino a 50 euro per il personale del comparto, ma non solo. “Con il decreto legge numero 34 – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria – il Governo ha dato seguito alle nostre richieste, portate avanti anche attraverso il tavolo di confronto con le Regioni, per consentire di riconoscere un incentivo al personale sanitario in prima linea nei reparti d’emergenza-urgenza ospedaliera”.

Per rispondere alle carenze di specialisti nei pronto soccorso il provvedimento, in vigore dal 31 marzo, prevede inoltre la possibilità di accesso ai concorsi per i medici che abbiano comunque maturato un’esperienza di tre anni nell’emergenza-urgenza (anche non continuativi e in assenza di specializzazione), nonché di consentire agli specializzandi di assumere incarichi libero professionali presso i pronto soccorso per un massimo di 8 ore settimanali, attività valutabile nell’ambito del curriculum formativo e professionale nei concorsi per la dirigenza medica.

Secondo quanto disposto nella nuova normativa il personale che invece avesse raggiunto i requisiti per il pensionamento anticipato potrà rimanere in servizio e richiedere la trasformazione del rapporto di lavoro dal tempo pieno a quello parziale. Un’altra deroga sul personale (fino al 31 dicembre 2025) è invece riferita al riconoscimento delle qualifiche professionali conseguite all’estero al fine dell’esercizio dell’attività lavorativa nel sistema sanitario nazionale.

“Per venire incontro alla carenza di profili professionali del comparto – prosegue l’assessore Doria – fino al 31 dicembre 2025, agli operatori delle professioni sanitarie appartenenti al personale del comparto sanità, non si applicheranno le incompatibilità dalla legge 412 del 1991 (art. 4 comma 7). Al di fuori dell’orario di servizio sarà quindi possibile effettuare attività libero-professionale nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di prestazioni aggiuntive, con particolare riferimento ai volumi di prestazioni erogabili nonché all’orario massimo di lavoro e ai prescritti riposi”. 

“Una parte importante – precisa l’assessore Doria – riguarda inoltre le disposizioni sugli episodi di violenza nei confronti del personale sanitario. La norma introdotta dal decreto prevede la reclusione da due a cinque anni nell’ipotesi di lesioni nei confronti del personale nell’esercizio dell’attività sanitaria o a causa di quest’ultima. Pene più severe, dunque, per contrastare un fenomeno terribile, cresciuto negli ultimi anni, e a tutela di chi ogni giorno assiste e cura i pazienti, talvolta in condizioni difficili”.

“Con questo decreto il Governo è intervenuto su diversi punti, ma potrebbe essere fatto ancora di più, come, ad esempio, la revisione delle incompatibilità pubblico-privato della legge 412 del 1991 anche per i medici, così come avvenuto oggi per il comparto. La nostra proposta, che ho recentemente ridiscusso con il presidente della Commissione Sanità del Senato, Francesco Zaffini, prevede che al di fuori del proprio orario di servizio i medici possano svolgere l’attività nelle strutture private convenzionate a patto che il volume e la tipologia di prestazioni sia pari, ad esempio, al 50% di quelle svolte durante l’attività istituzionale nel pubblico. Un medico che fa interventi di chirurgia protesica, ad esempio, per eseguire due interventi nella struttura convenzionata privata dovrà averne fatti quattro in quella pubblica. Un sistema che consentirebbe ai medici di integrare l’attività libero professionale nel privato, ma solo a condizione di efficientare l’attività svolta nel pubblico con un concomitante sensibile abbattimento delle liste di attesa” – conclude l’esponente della Giunta Solinas. (vm)

Il testo del decreto legge pubblicato in Gazzetta Ufficiale (disposizioni in materia di Salute al Capo II): 




Assessore Doria presenta proposte per contrastare la carenza di medici di base in Sardegna e in Italia. Mario Bruno: Atto vuoto

L’Assessore regionale alla Sanità della Sardegna, Carlo Doria, ha presentato al Ministero della Salute due proposte per contrastare la carenza di medici nelle aree svantaggiate al di fuori dei grandi centri urbani. La prima proposta mira ad autorizzare un aumento di circa un terzo dei posti disponibili per i corsi di laurea in Medicina e Chirurgia delle università di Cagliari e Sassari, per almeno tre anni. La seconda proposta suggerisce una negoziazione a livello nazionale per modificare gli attuali parametri utilizzati per individuare gli studi di medicina generale con carenza di medici, da un medico ogni 1.000 abitanti a uno ogni 1.200 nelle aree urbane con popolazione superiore a 20.000, mantenendo l’attuale rapporto per le aree con meno residenti. Doria sostiene che la situazione attuale, caratterizzata da un forte squilibrio tra pensionamenti e nuove assunzioni, ha determinato una carenza di medici di base, soprattutto nelle aree periferiche, lasciando intere popolazioni senza accesso alle cure sanitarie. Se in passato era adeguato l’attuale parametro di un medico ogni 1.000 abitanti, oggi privilegia i grandi centri urbani rispetto alle zone periferiche, che richiedono maggiore attenzione.

La bozza del protocollo d’intesa tra il Presidente della Regione ed il Rettore dall’Università di Sassari, pubblicata dall’assessore regionale della Sanità Carlo Doria a mezzo stampa, è un atto vuoto. È la legge regionale 24/2020 all’articolo 18 comma 3 a dirci che tale protocollo e le relative convenzioni devono essere redatte “anche ai fini del mantenimento dei requisiti e degli standard necessari al mantenimento del DEA di primo livello in capo al Presidio Ospedaliero Civile di Alghero”. Ma quella bozza, sul punto, elude e rimanda ad un accordo fra le aziende, dopo l’approvazione degli atti aziendali. Atti che sono purtroppo già approvati e che prevedono, per esempio, una sola unità di ortopedia in capo all’AOU. Ciò significa che occorre garantire – per mantenere i requisiti del DEA di primo livello – che la struttura universitaria operi formalmente in ortopedia anche per la Asl, altrimenti la mancanza di questa unità specialistica renderebbe il civile solo un ospedale di base. E la norma non verrebbe attuata. Inoltre, il protocollo, per essere efficace, deve dirci dove prende la copertura finanziaria. Cioè con quali risorse ne assicuri l’attuazione, il mantenimento delle unità organizzative e il fabbisogno del personale, pensiamo per esempio all’anestesia che dovrà essere presente come unità organizzativa sia al Marino e al Civile,  o agli altri reparti. Finora, infatti, ad Alghero, è stata la asl a venire incontro con personale e strutture all’AOU. Le soluzioni ora sono due: o si corregge questa bozza riempiendola di contenuti o si cambia la legge, affidando non al Presidente della Regione ed al Rettore, ma ai direttori generali delle aziende l’onere di rispettare la norma, impegnando la relativa spesa. Ma va fatto in fretta, perché il tempo passa. E noi continueremo a vigilare, perché questo è il compito che ci hanno affidato gli elettori.




Mario Bruno, Doria risponda nel merito: perché sull’Ospedale Marino non attua la legge? Anche Marco Tedde critico su Doria

L’assessore della sanità Carlo Doria, nel suo attacco pubblicato dal “Quotidiano Sanità” e riportato da altri organi di stampa, è davvero stupefacente. Qualcuno gli avrà raccontato che la miglior difesa è l’attacco. Ma – a mio avviso – sbaglia. Non risponde all’interrogazione di un consigliere regionale di maggioranza, l’onorevole Tedde, che gli chiede conto di un atto dovuto per legge, e replica a una domanda con altre domande, quasi fingendo di erigersi a stratega: si chiede che cosa abbiano fatto gli ex sindaci algheresi che sono stati anche consiglieri regionali. Non sarei intervenuto se non avessi riscontrato, nell’uso che fa del plurale, il pretesto per estendere la platea delle accuse gratuite rivolte anche a chi non lo ha mai citato, e personalmente non l’ho mai fatto. Sapete perché? Perché purtroppo lo ritengo inutile, come sparare sulla croce rossa. L’ex docente, con competenze ortopediche, prestato all’amministrazione pubblica, parla di oche che starnazzano, di zanzare fastidiose che ronzano, fa sottendere perfino incubi aviari e anofelici, ma alla fine è lui che gira intorno al problema. Che è essenzialmente politico. Dovrebbe solo dirci perchè quella convenzione tra Regione e Università non è stata siglata, sapendo che da quella deriva il DEA di primo livello anche per il Civile. E dirci qualcosa di certo sulla robotica futura che – tra un possibile conflitto d’interesse e l’altro – ronza ormai sulla testa degli algheresi. Da un assessore alla sanità i miei concittadini chiedono fatti nel presente, riduzione delle liste d’attesa, possibilità di essere operati in un ospedale che non opera, più medici, più infermieri, meno barelle e garanzia dei presidi che dovrebbero erogare salute. Non le sue parole, le sue noie, i suoi sogni e magari le sue frustrazioni.

qui l’articolo sul quotidiano sanità

https://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=111221

Marco Tedde, ex sindaco di Alghero ed esponente di Forza Italia, ha criticato le dichiarazioni dell’assessore regionale alla Sanità, Carlo Doria, in merito alla riqualificazione della struttura ortopedico-riabilitativa di Alghero. Doria aveva accusato i passati governi regionali di trascurare l’ospedale. Tedde insiste perché Doria riconosca il ‘protocollo d’intesa’ tra l’ospedale e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari, che aveva precedentemente sollevato in consiglio regionale.

Tedde ha inoltre criticato Doria per aver parlato a nome di altri senza verificare i fatti e per non aver risposto adeguatamente alla precedente domanda di Tedde. Ha anche esortato il Doria a comprendere l’importanza dell’interrogazione in consiglio, che è diritto-dovere dei consiglieri regionali di chiedere informazioni su questioni che preoccupano.

Tedde ha sottolineato che la sua critica non era intesa a provocare un conflitto ma a ricordare a Doria la sua responsabilità di affrontare i bisogni sanitari dei sardi e di garantire che il protocollo sia attuato per migliorare le attività ortopediche, traumatologiche e di riabilitazione funzionale e per stabilire un centro regionale per le tecnologie innovative di chirurgia ortopedica.

Tedde ha sottolineato che l’ospedale ha dovuto affrontare varie sfide, tra cui lunghe liste di attesa, sale chirurgiche non operative, carenza di anestesisti e mancanza di progressi nella creazione di un programma di chirurgia robotica e attività di formazione di alto livello. Ha invitato il governo regionale ad adottare misure proattive per risolvere questi problemi e non ignorarli.

Tedde ha concluso esortando il Presidente della Regione a fornire una risposta al suo interrogatorio entro 15 giorni, concentrandosi sullo stato attuale del processo di trasferimento, le sfide che l’ospedale deve affrontare e le ragioni del ritardo. Ha sottolineato che la risposta dovrebbe essere sostanziale e non contenere attacchi ad hominem o retorica evasiva.




BANDIERA BLU 2022, CASTELSARDO OTTIENE 3 RICONOSCIMENTI La Città dei Doria confermata per l’alta qualità delle acque e della gestione ambientale




MONUMENTI APERTI 4 E 5 DICEMBRE, CASTELSARDO FRA LE METE PIU ATTESE – La Città dei Doria partecipa per la prima volta con i suoi preziosi i sui tesori.




Freemmos è ripartito da Monteleone Rocca Doria

Ieri, domenica 30 maggio, la prima tappa del 2021. Con i Tazenda, Maria Giovanna Cherchi, il duo Fantafolk e i B Brothers

La musica all’aperto nei luoghi pubblici è ripartita dopo mesi di stop per l’emergenza coronavirus. La Fondazione Maria Carta ha promosso ieri, domenica 30 maggio, a Monteleone Rocca Doria (Sassari), la prima tappa del 2021 di Freemmos, l’iniziativa nata quattro anni fa con l’intento di tenere vivo il dibattito e l’attenzione sull’emergenza spopolamento e offrire occasioni per scoprire e rivitalizzare i piccoli comuni dell’Isola. Grazie al sostegno della locale Amministrazione comunale e dell’Unione dei Comuni del Villanova, l’evento è così ritornato nel piccolo borgo dal quale quattro anni fa Freemmos aveva preso il via. Sono intervenuti i B Brothers, il duo Fantafolk (Andrea Pisu alle launeddas e Vanni Masala all’organetto), la cantante Maria Giovanna Cherchi e, in chiusura di serata, particolarmente attesi, i Tazenda, impegnati nella promozione del loro ultimo lavoro discografico “Antìstasis”. Alla conduzione si sono alternati Giacomo Serreli e Stefano Di Franco. I posti per gli spettatori erano contingentati nel rispetto della normativa anti covid.
«Ripartire da qui, dove Freemmos è nato, è un segnale molto forte. Ancora una volta la musica viaggerà per i piccoli comuni per sensibilizzare ancora di più noi tutti sul problema dello spopolamento, che è il vero virus che sta attraversando da anni la Sardegna. Dobbiamo combatterlo e cercare di portare proposte e progetti positivi. Freemmos riparte, riparte la musica, ripartiamo noi», commenta il presidente della Fondazione Maria Carta, Leonardo Marras. Hanno portato il loro saluto il presidente del Consiglio regionale Michele Pais, il sindaco di Monteleone Antonello Masala e il primo cittadino di Siligo Giovanni Porcheddu.
L’appuntamento da Monteleone Rocca Doria con la musica è stato trasmesso in diretta televisiva su “Sa Radiolina Sardegna canta”, l’emittente interamente dedicata alla musica sarda sul canale 601 del digitale terrestre, e in streaming sulle pagine Facebook della Fondazione Maria Carta, dell’associazione Freemmos e di Sa Radiolina.




Posidonia, quattro corsie, beni demaniali, incontro con Carlo Doria

Alghero, 25 maggio 2021 – Il Senatore Carlo Doria ieri a Porta Terra con il Sindaco Mario Conoci per un incontro sulle tematiche di interesse della città e del territorio da sostenere in Parlamento e presso il Governo. Il Decreto Sostegni approvato di recente che contiene l’emendamento sulla gestione della posidonia, il procedimento sulla quattro corsie Alghero-Sassari e la richiesta fatta dal Comune di Alghero al Ministero delle infrastrutture per la nomina del Commissario. Con Carlo Doria, in virtù del suo ruolo di professore della Clinica ortopedica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, inoltre, si è affrontato il tema delle prospettive future dell’Ospedale Marino di Alghero e la sua destinazione a chirurgia robotica ortopedica, nell’ambito del miglioramento e rilancio della sanità del territorio. I temi sono stati affrontati alla presenza di Assessori, consiglieri comunali, dei rappresentanti dei partiti della maggioranza e della dirigenza del Parco di Porto Conte. Altro argomento dell’incontro, infatti, è stato quello riguardante i beni demaniali nell’area di riserva e l’individuazione di percorsi atti alla tutela e alle possibili soluzioni di usi compatibili e convergenti con le attività del Parco. L’impegno assunto dal Senatore Doria è quello di rendere subito operative la sintesi delle proposte presso i Ministeri competenti, riguardanti sia le richieste relative alla quattro corsie che la gestione della posidonia, compresa la realizzazione dell’impianto di trattamento da dislocare a San Marco nell’ambito dell’accordo tra Comune di Alghero, Provincia di Sassari e Consorzio Industriale di Sassari-Alghero-Porto Torres, ma anche l’impegno di sostenere in Regione il percorso di definizione dell’accordo con l’Aou di Sassari per il rilancio e la rivitalizzazione dell’Ospedale Marino.




Sardegna: Doria (Lega-PSd’Az) a Morassut, pensi a scorie nucleari, piano casa è attenzione a isola

Roma, 1 feb. – “E’ vergognoso che un Sottosegretario, vigliaccamente in silenzio sul pericolo che la Sardegna sia invasa da scorie nucleari, falsifichi in questo modo la verità, ventilando dubbi di costituzionalita’ su un provvedimento rigoroso e legittimo, e affermando che il Presidente della Regione Christian Solinas non difende la Sardegna da ulteriori scempi”. Così il senatore sardista della Lega Carlo Doria risponde alle affermazioni del Sottosegretario all’Ambiente Roberto Morassut che ha minacciato l’impugnazione della nuova legge sul Piano Casa varata di recente dal Consiglio Regionale sardo. “Ciò dimostra – prosegue Doria – che Morassut non ha nemmeno letto il testo della legge, limitando come sempre la sua valutazione ad un atteggiamento preconcetto e strumentale. Se il Sottosegretario avesse approfondito il testo non vi avrebbe infatti trovato alcun elemento di pericolo per l’ambiente e il paesaggio sardo, e avrebbe potuto soprattutto constatare che la legge e’ frutto del lavoro del Consiglio Regionale sardo, e non un atto monocratico del Presidente Solinas, il quale anzi ha promosso correttivi in chiave restrittiva per non consentire alcuno sfregio all’ambiente. Morassut ha comunque ragione su un punto: la Sardegna va difesa. Anzi, e’ tutta l’Italia che ha bisogno di essere difesa ma da personaggi come lui, da coloro che sfruttano in modo spregiudicato il proprio ruolo di governo per infangare gli avversari politici, in maniera rozza e prevaricatrice”.