L’assessore della sanità Carlo Doria, nel suo attacco pubblicato dal “Quotidiano Sanità” e riportato da altri organi di stampa, è davvero stupefacente. Qualcuno gli avrà raccontato che la miglior difesa è l’attacco. Ma – a mio avviso – sbaglia. Non risponde all’interrogazione di un consigliere regionale di maggioranza, l’onorevole Tedde, che gli chiede conto di un atto dovuto per legge, e replica a una domanda con altre domande, quasi fingendo di erigersi a stratega: si chiede che cosa abbiano fatto gli ex sindaci algheresi che sono stati anche consiglieri regionali. Non sarei intervenuto se non avessi riscontrato, nell’uso che fa del plurale, il pretesto per estendere la platea delle accuse gratuite rivolte anche a chi non lo ha mai citato, e personalmente non l’ho mai fatto. Sapete perché? Perché purtroppo lo ritengo inutile, come sparare sulla croce rossa. L’ex docente, con competenze ortopediche, prestato all’amministrazione pubblica, parla di oche che starnazzano, di zanzare fastidiose che ronzano, fa sottendere perfino incubi aviari e anofelici, ma alla fine è lui che gira intorno al problema. Che è essenzialmente politico. Dovrebbe solo dirci perchè quella convenzione tra Regione e Università non è stata siglata, sapendo che da quella deriva il DEA di primo livello anche per il Civile. E dirci qualcosa di certo sulla robotica futura che – tra un possibile conflitto d’interesse e l’altro – ronza ormai sulla testa degli algheresi. Da un assessore alla sanità i miei concittadini chiedono fatti nel presente, riduzione delle liste d’attesa, possibilità di essere operati in un ospedale che non opera, più medici, più infermieri, meno barelle e garanzia dei presidi che dovrebbero erogare salute. Non le sue parole, le sue noie, i suoi sogni e magari le sue frustrazioni.
qui l’articolo sul quotidiano sanità
https://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=111221
Marco Tedde, ex sindaco di Alghero ed esponente di Forza Italia, ha criticato le dichiarazioni dell’assessore regionale alla Sanità, Carlo Doria, in merito alla riqualificazione della struttura ortopedico-riabilitativa di Alghero. Doria aveva accusato i passati governi regionali di trascurare l’ospedale. Tedde insiste perché Doria riconosca il ‘protocollo d’intesa’ tra l’ospedale e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari, che aveva precedentemente sollevato in consiglio regionale.
Tedde ha inoltre criticato Doria per aver parlato a nome di altri senza verificare i fatti e per non aver risposto adeguatamente alla precedente domanda di Tedde. Ha anche esortato il Doria a comprendere l’importanza dell’interrogazione in consiglio, che è diritto-dovere dei consiglieri regionali di chiedere informazioni su questioni che preoccupano.
Tedde ha sottolineato che la sua critica non era intesa a provocare un conflitto ma a ricordare a Doria la sua responsabilità di affrontare i bisogni sanitari dei sardi e di garantire che il protocollo sia attuato per migliorare le attività ortopediche, traumatologiche e di riabilitazione funzionale e per stabilire un centro regionale per le tecnologie innovative di chirurgia ortopedica.
Tedde ha sottolineato che l’ospedale ha dovuto affrontare varie sfide, tra cui lunghe liste di attesa, sale chirurgiche non operative, carenza di anestesisti e mancanza di progressi nella creazione di un programma di chirurgia robotica e attività di formazione di alto livello. Ha invitato il governo regionale ad adottare misure proattive per risolvere questi problemi e non ignorarli.
Tedde ha concluso esortando il Presidente della Regione a fornire una risposta al suo interrogatorio entro 15 giorni, concentrandosi sullo stato attuale del processo di trasferimento, le sfide che l’ospedale deve affrontare e le ragioni del ritardo. Ha sottolineato che la risposta dovrebbe essere sostanziale e non contenere attacchi ad hominem o retorica evasiva.