Fondi Regionali Non Spesi: Situazione Disastrosa in Sardegna

L’Assessora Manca denuncia 100 milioni di euro inutilizzati dalla scorsa legislatura


CAGLIARI – L’Assessora del Lavoro, Desirè Manca, ha rivelato una situazione disastrosa riguardante i fondi regionali non spesi, non programmati e non attuati durante la scorsa legislatura, ammontanti a circa 100 milioni di euro. «Grazie a una scrupolosa attività di ricognizione delle risorse in capo a questo assessorato – ha affermato Manca – siamo riusciti a scoprire questi dati».

Le risorse non utilizzate sono distribuite in diversi capitoli e programmi di spesa. Inoltre, circa 10 milioni di euro sono riconducibili all’avanzo libero di Aspal, risorse che alla chiusura del bilancio avrebbero potuto essere riprogrammate.

L’Assessora ha evidenziato che nel 2023 sono rimasti nelle casse regionali ben 20 milioni di euro destinati a un programma di politiche attive del lavoro rivolto a disoccupati, soggetti svantaggiati e persone inattive, finalizzato al loro reinserimento nel mercato del lavoro.

«Il mio impegno – ha concluso Manca – sarà quello di far sì che questi fondi possano essere immediatamente utilizzati. Non è ammissibile che i lavoratori sardi vengano privati di risorse a loro destinate per mancanza di volontà politica e programmazione».


Domande per il lettore:

  1. Come si potrebbe evitare che fondi così importanti rimangano inutilizzati in futuro?
  2. Quali misure potrebbero essere adottate per garantire un uso efficiente dei fondi regionali?
  3. Come potrebbe influire sulla società sarda l’uso efficace dei fondi destinati a programmi di politiche attive del lavoro?



Alghero, fondi record dalla Regione

Viabilità, riqualificazione urbana, impiantistica sportiva ed eventi

“Un fine anno importante per la città dal punto di vista delle risorse, grazie a una collaborazione stretta tra l’Amministrazione regionale e quella comunale, che porterà nelle casse del Comune finanziamenti utili al completamento di progetti qualificanti, sui quali la Giunta algherese ha da subito investito risorse e progettualità”. Parole del sindaco di Alghero, Mario Conoci, che sottolinea l’ottimo lavoro di squadra portato avanti col Presidente del Consiglio Michele Pais e con gli assessorati regionali per individuare i settori prioritari a cui destinare le principali risorse rese disponibili con l’assestamento di bilancio recentemente approvato a Cagliari. Cifra che si aggira intorno ai sette milioni, a cui vanno aggiunti gli ulteriori fondi destinati alla Diocesi. 

Contributi importanti per gli impianti sportivi cittadini: Un milione e duecentomila euro circa per la riqualificazione e l’ammodernamento del Pino Cuccureddu, i campi di calcio a Fertilia, Santa Maria la Palma, il Carmine, l’impianto delle Tigri Baseball e quello della Catalana; il Rugby, il Mariotti e la palestra Cunetta. A questi si aggiungono i fondi per il mondiale di Rally Italia Sardegna che torna il prossimo anno col quartier generale ad Alghero, la Nazionale di Pallanuoto, il Consorzio del Porto per un evento internazionale di vela e il motocross. “Tutte manifestazioni dal grande richiamo turistico che garantiranno un eccezionale ritorno di immagine per la Riviera del Corallo, con importanti ricadute sul tessuto economico del territorio del nord ovest della Sardegna” precisa il sindaco. 

Non soltanto manifestazioni ed impiantistica sportiva. Nonostante alcune imprecise dichiarazioni rese alla stampa nei giorni scorsi – sottolinea Mario Conoci – non esiste alcun problema per il completamento del ramo sud della Circonvallazione, su cui è da sempre e comunque massima l’attenzione dell’Amministrazione, come dimostrano gli ulteriori 2 milioni di finanziamento, richiesti e ottenuti, per definire il quadro economico ed a garanzia della completa definizione dell’opera che cambierà il volto cittadino. Di particolare importanza il milione e mezzo per la riqualificazione di Fertilia, principalmente la pavimentazione di via Pola e Piazza San Marco. Così come sono fondamentali gli stanziamenti di circa 250mila euro per il mantenimento e rafforzamento dell’organico della Polizia Locale e 150mila euro per la viabilità cittadina, oggetto di importanti opere di rifacimento degli asfalti in diversi quartieri urbani. A questi si aggiungono infine, contributi mirati al buon funzionamento di realtà storiche e prestigiose della città come la Banda Musicale. 

“Complessivamente ritengo che sia davvero un intervento qualificante – precisa il sindaco Mario Conoci – al quale si aggiungeranno altri investimenti per i quali si apriranno grandi possibilità grazie alla programmazione attenta ed alla progettazione portata avanti con puntualità dagli uffici comunali”. Una quota parte dei 5 milioni destinati ai Distretti Rurali riconosciuti potrà infatti essere ad appannaggio del territorio algherese, così come ricadrà sul territorio parte del rilevante investimento di circa 40 milioni destinato agli impianti sportivi fra i quali quelli natatori, per i quali verranno presto pubblicati appositi bandi. A questo si aggiunge l’aumento del Fondo Unico che vedrà Alghero protagonista con circa 1 milione e mezzo. “Una boccata d’ossigeno lungimirante e importante – conclude Conoci – che porterà nuovi interventi, che assieme a quelli già programmati contribuiranno alla complessiva crescita della nostra città”.




TERREMOTO IN MEDIO ORIENTEASCE ORGANIZZA RACCOLTA FONDI PER POPOLAZIONICON MEZZALUNA ROSSA KURDISTAN-ITALIA

COMUNICATO STAMPA

Cagliari, 13 febbraio 2023 – L’Asce – l’associazione sarda contro l’emarginazione – promuove una serie di iniziative per la raccolta di fondi a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma nell’area di confine tra Turchia e Siria. La prima si terrà domani, 14 febbraio, alle 18, a Cagliari, nella sede dell’associazione Amicizia Sardegna-Palestina, in via Montesanto 28.

Nel corso della serata ci sarà un collegamento con i rappresentanti di Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia che forniranno aggiornamenti in tempo reale sulla situazione drammatica che stanno vivendo kurdi, siriani e turchi e su ciò di cui necessitano prioritariamente.

“Sono quasi 40.000 le persone estratte dalle macerie, morte a causa del terremoto che ha colpito l’area di confine fra Turchia e Siria, mentre si prevede che altre migliaia di corpi ancora intrappolati saranno esumati da sotto le rovine – afferma Antonello Pabis di Asce -. rappresentanti dei governi si sono affrettati a dichiarare l’invio di aiuti in tutti i luoghi colpiti, ma i soccorsi tardano ad arrivare e spesso sono boicottati. In Siria e nell’Amministrazione Autonoma della Siria del Nord- Est gli aiuti internazionali sono impediti dall’embargo – anche italiano – che non accenna a sospendersi nemmeno di fronte ad una crisi umanitaria di queste dimensioni, mentre in Turchia un governo fortemente caratterizzato dalla corruzione richiama a sé stesso e all’organizzazione religiosa islamica il versamento delle donazioni, proseguendo al contempo le operazioni militari nei villaggi del Nord-Est siriano colpiti dal terremoto. Noi, con altre associazioni – spiega ancora Pabis – promuoviamo l’invio di aiuti alle popolazioni colpite da una parte e dall’altra del confine attraverso il canale diretto della Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia che sostiene le popolazioni kurda, turca, siriana e tutte le altre vittime del disastro”.

Altre iniziative sono state programmate per venerdì 17 febbraio, alle 18, nella sede della Scuola di Cultura Politica “Francesco Cocco”, in via Piceno 5, a Cagliari, e per sabato 18 febbraio, sempre alle 18, nella sede di Asce (SS 387 Km 8, a Selargius): per quest’ultimo appuntamento è prevista la presenza del giornalista turco Murat Cinar.

Il ricavato di tutte le iniziative sarà̀ interamente devoluto alla MRKI (Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia)

Aderiscono alla campagna di aiuti:
A.S.C.E., Sardegna Palestina, Associazione Madiba Sinnai, Movimento per la Decrescita Felice, USB Unione Sindacato di Base, Cobas Scuola Sardegna, Circolo del Cinema Laboratorio 28, Scuola di Cultura Politica “Francesco Cocco”.




FC ALGHERO RACCOGLIE FONDI PER L’AIRC IN MEMORIA DI STEFANO TEDDE

RACCOLTA FONDI PER L’AIRC IN MEMORIA DI STEFANO TEDDE

Domenica prossima, al campo sportivo “Pintore – Caddeo” di Olmedo, per l’ottava giornata di andata del campionato di calcio Terza Categoria, girone F, la FC Alghero affronterà il Centro Storico Sassari con inizio alle ore 15. 

Per l’occasione la società giallorossa ha organizzato una raccolta fondi che sarà devoluta in beneficenza alla Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro in memoria di Stefano Tedde, giovane calciatore scomparso prematuramente, quattro anni fa, all’età di 25 anni. 

Stefano ha militato in diverse squadre algheresi, indossando anche la maglia giallorossa, insieme a diversi giocatori che oggi giocano con la FC Alghero. 

A quattro anni dalla scomparsa, la società e la squadra vogliono ricordare l’amico Stefano, un ragazzo che nello sport ha sempre portato avanti i valori del rispetto e della lealtà. “Stefano è andato via troppo presto ma i suoi principi sono sempre in campo con noi”. Per l’occasione, domenica prossima alle 14:30, prima della partita, ai familiari e agli amici sarà consegnata la targa e la fascia di capitano, perché Stefano sarà #uncapitanopersempre.




20 PROGETTI PER I FONDI PNRR – FERTILIA CANDIDATA CON IL PROGETTO PILOTA DA 20 MILIONI PER LA RIGENERAZIONE CULTURALE SOCIALE ED ECONOMICA

Borghi storici : Fertilia in  corsa per i fondi del Pnrr. Il  progetto di rigenerazione tra le proposte in Regione Al progetto pilota ritenuto più valido saranno destinati 20 milioni per la rigenerazione e valorizzazione dei piccoli centri. L’obbiettivo è la creazione di ricadute occupazionali sul territorio con la promozione di nuove attività imprenditoriali in ambito culturale e turistico. Si attende il decreto della Regione per il l’individuazione del centro 
Alghero, 21 febbraio 2022 – L’Amministrazione candida la borgata di Fertilia alla manifestazione di interesse finalizzata alla selezione di un progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi per l’importo di 20 milioni. Sono 20 le proposte pervenute alla Regione da tutta l’Isola in adesione al bando  dei  fondi del Pnrr – l’Investimento 2.1 Attrattività dei Borghi, che mette a disposizione il finanziamento. L’obiettivo: la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono o già abbandonati. La Giunta Conoci ha presentato in Regione la scheda progettuale con la manifestazione di interesse riguardante la Rigenerazione di Fertilia, con progetto che sostiene l’idea del rilancio economico e sociale del della borgata storica, Città di Fondazione in Sardegna, un centro di cultura fin dalla sua fondazione, e  poi di trasformazione e sviluppo del territorio, sia nella struttura architettonica che definisce e riconosce il passato ed identità di un nucleo storico e sociale ancora presente ma fortemente a rischio abbandono. L’identità culturale che ha caratterizzato la nascita e lo sviluppo del borgo è nel suo nome di “terra ricca e feconda” ed è su questa immagine che si svilupperà la sua RI(GENER)AZIONE ossia la rinascita dalla sua stessa identità. “Non sarà facile accedere al finanziamento, visto che sarà scelto un solo progetto in tutta la Sardegna, ma sappiamo che  Fertilia custodisce un patrimonio culturale e storico  unico,  da salvaguardare e preservare e per questo merita tutte le attenzioni. Vogliamo cogliere ogni opportunità che si delinea con gli investimenti che il Governo e Regione  stanno  varando” – spiega il Sindaco Mario Conoci. “La borgata di Fertilia rappresenta una testimonianza storica non solo per Alghero ma soprattutto per la Sardegna e ha in sé il valore dell’integrazione, simbolo dell’accoglienza. L’intento è quello di attuare una  riqualificazione degli spazi pubblici, in gran parte di proprietà regionale,  il restauro del patrimonio storico architettonico, insieme all’attivazione di iniziative imprenditoriali che generino ricadute dal punto di vista dell’occupazione sul territorio” aggiunge. Simbolo della prima grande bonifica della Nurra iniziata negli anni ’30:  la prima pietra della borgata è stata posta il giorno 8 marzo 1936. I suoi abitanti sono stati  gli artefici di quella grande operazione urbanistica di bonifica del territorio. Cuore poi dell’esodo giuliano-dalmata verificatosi a partire dal 1947, Fertilia conserva un  patrimonio culturale  immenso: con il conflitto mondiale  i lavori di edificazione si interruppero e nel dopoguerra Fertilia aveva solo 13 caseggiati nella fase progettuale, con una precisa destinazione a scopi pubblici. Il progetto che l’Amministrazione ha candidato in Regione si divide in tre direttrici: Riqualificazione spazi pubblici e Waterfront, Riqualificazione strade e aree verdi e un terzo intervento che  comprende una molteplicità di iniziative  di tipo materiale ed immateriale da attuare su una serie di immobili oggetto di riqualificazione come: l’ex Acquedotto,  l’ex palazzo EGIS,  l’ex Cinema-Teatro, l’ex Casa del Fascio e la Torre Littoria, collocata in prossimità del Cinema-Teatro diverrà sede della Scuola di Cinematografia e spazi per le mostre temporanee; la palazzina dell’ex Poste e Telegrafo,  la Casa e la Torre Comunale; Palazzo Doria,  l’ex mercato coperto di via Parenzo.  Si tratta di immobili caratterizzati da un avanzato processo di declino e di abbandono, da recuperare mediante la rigenerazione che integra le politiche di salvaguardia e la riqualificazione degli insediamenti storici con le esigenze di rivitalizzazione e ri-funzionalizzazione degli stessi. Con l’attuazione del progetto, se destinatario dei finanziamenti,  In questo modo sarà possibile rivitalizzare il tessuto socioeconomico del borgo di Fertilia, contrastando i fenomeni di spopolamento e favorendo la riqualificazione del patrimonio esistente, sia dal punto di vista architettonico, che paesaggistico e delle tradizioni. — 




Conoci: Proporrò una commissione per la programmazione dei fondi del PNRR

Proporrò all’opposizione, alle associazioni e agli imprenditori di costituire una commissione specifica su due temi: la programmazione e la sanità. La grande mole di fondi che sta arrivando può rappresentare delle sfide ulteriori rispetto a quelle già programmate. Un coinvolgimento di tutte le forze politiche, maggioranza e opposizione ma anche delle forze sociali ed economiche penso che sia un buon rilancio delle attività e anche potrebbe essere, se accolta positivamente dall’opposizione, un bel segnale nei confronti della cittadinanza.

Così Mario Conoci in un frangente dell’intervista condotta da Fausto Farinelli nella trasmissione ” iceberg 2022″ visibile su www.mediawebchannel.it, il portale streaming della società editoriale Algherese.

Qui l’intervista integrale




ALGHERO E FONDI UE, TEDDE (F.I): OCCORRE TENERSI PRONTI AD INTERCETTARE LE STRAORDINARIE RISORSE FINANZIARIE CHE VERRANNO ATTRIBUITE ALLA SARDEGNA. OCCORRE “SGABBIARE” PER PRIMI E COSTITUIRE UN UFFICIO EUROPA  CHE DEVE ESSERE LA PRIORITA’ DELLE  PRIORITA’ PER ALGHERO

Alghero, 01 marzo 2021 – “Occorre che il Comune di Alghero si attrezzi per partecipare ai bandi e per predisporre progetti per intercettare le straordinarie risorse finanziarie che a breve arriveranno dall’Europa”-.  Secondo il Commissario cittadino di Forza Italia Tedde all’interno del Quadro finanziario pluriennale europeo 2021 – 2027 di 1074 miliardi di euro, integrato dai 750 miliardi di Nex Generation EU, la Sardegna si prepara ad esercitare in Italia un ruolo di rilievo, avendo la possibilità di ricevere una vera e propria cascata di risorse finanziarie. Miliardi di euro la cui corretta programmazione e un’ efficace capacità di spendita determineranno la positiva proiezione della Sardegna verso decenni di riscatto e prosperità. “In questa fase preliminare è fondamentale il ruolo dei comuni –commenta l’ex sindaco di Alghero-  che debbono necessariamente inserirsi in modo autorevole e collaborativo all’interno della governance multilivello che mette in comunicazione la UE e gli uffici delle pubbliche amministrazioni isolane.  Da ciò –precisa Tedde- deriva l’assoluta necessità che il Comune di Alghero si doti di un Ufficio programmazione che sia in grado di proiettarlo nello spazio UE e che funga da raccordo fra le strategie locali, quelle regionali e quelle dell’unione Europea.” Tedde è fortemente convinto che lo sviluppo territoriale sia legato alle nuove strategie europee. E che Alghero deve essere pronta a fruire delle misure previste dal Bilancio Europeo, integrato dai fondi del Recovery Fund, con una struttura che elabori e candidi progetti e faciliti la spendita delle risorse che per la Sardegna saranno rilevantissime. Fra politiche di coesione, Recovey fund e Intesa stato – Regione stipulata dal Presidente  Solinas e dall’Assessore Fasolino nel novembre del 2019, secondo l’ex sindaco di FI  non è improprio parlare di circa 10 miliardi di euro che potranno essere utilizzati in Sardegna per infrastrutture e collegamenti, energia, sanità, servizi. Un fiume di denaro che deve essere speso bene per realizzare in tempi rapidi una cappa di prosperità per la Sardegna dei prossimi decenni, creando opere pubbliche strategiche e sostenendo gli investimenti e la crescita delle imprese isolane.   C’è la possibilità di vedere gli effetti di  un secondo Piano Marshall, che fu in effetti il primo Recovery Program. “Ma per fruire di queste risorse Alghero deve costituire un vero e proprio “Ufficio Europa” -sottolinea l’esponente politico che con la sua Giunta negli anni 2002 – 2010 fu supportato da un efficientissimo Ufficio programmazione-. Un Ufficio che raccolga la sfida del settenato 2021-2027  nell’attività di intercettazione dei fondi europei per lo sviluppo territoriale, culturale, ambientale e crei un ponte fra cittadini algheresi e Unione Europea per consentire loro di approdare in tempo reale a flussi di informazioni e di conoscenza della programmazione europea nelle politiche legate alla istruzione, cultura, giovani, ambiente e turismo. Facciamo ancora in tempo, ma occorre lavorare per  “sgabbiare” per primi  e  avere più possibilità di giungere al traguardo quantomeno nelle prime posizioni –chiude Tedde-.” 




GUARDIA DI FINANZA ALGHERO: BARCA A VELA ACQUISTATA CON FONDI PUBBLICI E UTILIZZATA PER SCOPI PRIVATI. DANNO ERARIALE DI OLTRE 100 MILA EURO. DENUNCIATE DUE PERSONE.

I finanzieri della Sezione Operativa Navale di Alghero hanno concluso un’attività di polizia economico finanziaria sui finanziamenti di fondi pubblici comunitari che ha riguardato l’acquisto di un’imbarcazione a vela, del valore di oltre 200 mila euro, da parte di una società con sede nel sassarese.

L’attività imprenditoriale, proposta dalla società agli Organi regionali, prevedeva la creazione di un centro polifunzionale per l’organizzazione di corsi professionali di vela, il noleggio e la locazione di imbarcazioni nonché escursioni, con e senza skipper, all’interno dell’Area Marina Protetta Isola dell’Asinara e, infine, l’assunzione di un giovane di età inferiore a 29 anni.

Per tali proposte, la Società ha poi ottenuto dalla Regione Autonoma della Sardegna il rimborso del 50% del costo dell’imbarcazione, ovvero 103.875,00 euro, perché è risultata aggiudicataria di fondi pubblici messi a disposizione per la realizzazione di un progetto volto alla crescita economica del territorio e basato sul rispetto, la conservazione e la valorizzazione delle risorse naturali di cui alla rete “Natura 2000” e, in particolare, del Sito di Importanza Comunitaria (S.I.C.) e della Zona di Protezione Speciale (Z.P.S ) dell’Isola dell’Asinara.

L’indagine dei finanzieri ha svelato, però, una realtà totalmente diversa. Infatti è emerso che l’iniziativa economica, ovvero l’acquisto dell’imbarcazione finanziata con fondi pubblici, non era stata innanzitutto realizzata nei tempi e nei modi concordati con la Pubblica Amministrazione in quanto, durante il consistente lasso temporale intercorso tra la data di ammissione al finanziamento e la cessazione definitiva dell’attività commerciale, i responsabili non hanno realizzato in concreto alcuna significativa attività d’impresa ma, soprattutto, non sono state conseguite le finalità previste dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (F.E.S.R.), con la sostanziale distrazione delle risorse pubbliche rispetto agli obiettivi per il quali il contributo era stato riconosciuto.

In pratica, la nuova e moderna barca a vela veniva utilizzata esclusivamente per attività private di tipo turistico-ricreativo e, in numerose circostanze, le fiamme gialle sono riuscite a documentarne finanche la partecipazione a competizioni veliche di carattere sportivo provando, difatti, la mancata realizzazione dell’obiettivo originario, ovvero quello di promuovere lo sviluppo turistico sostenibile delle aree protette e l’incremento dei posti di lavoro previsti.

Tale condotta è risultata del tutto incompatibile con le finalità del bando. Pertanto, i finanzieri hanno proceduto a denunciare i due soggetti responsabili per il reato di malversazione ai danni dello Stato, ovvero per non aver utilizzato, per lo scopo cui erano destinati, i fondi pubblici ricevuti.

Dagli sviluppi delle indagini, nei confronti della società commerciale che gestiva l’unità da diporto, sono emerse inoltre numerose incongruenze ai fini dell’I.V.A., segnalate all’Agenzia delle Entrate. Sono state riscontrate violazioni amministrative, con sanzioni per oltre 50 mila euro, che hanno già trovato conferma da parte del Tribunale Ordinario di Sassari.

La complessa attività investigativa svolta dalle fiamme gialle ha consentito di svelare che i due soggetti avevano formalizzato un contratto di cessazione di azienda e, di conseguenza, dell’attività dell’imbarcazione, mai comunicato all’Amministrazione regionale sviando, così, l’esercizio delle funzioni di controllo in merito alla realizzazione degli obbiettivi da perseguire grazie al finanziamento ricevuto.

Per tale ragione, la magistratura contabile ha condannato in solido entrambi i responsabili al pagamento, a titolo di risarcimento del danno a favore della Regione Autonoma della Sardegna, della somma di Euro 103.875,00, oltre alla rivalutazione monetaria da calcolarsi a decorrere dalla data dell’erogazione del finanziamento fino alla pubblicazione della citata sentenza.

Il risultato di servizio concretato dagli uomini e dalle donne del comparto aeronavale, rientra nell’ambito della mirata strategia messa in atto dal Comandante del Reparto Operativo Aeronavale di Cagliari – Col. Alessandro Bucci, rivolta al contrasto degli illeciti finanziamenti pubblici, fenomeni frequenti e ben architettati da alcune persone e società disoneste, a scapito dei tanti imprenditori irreprensibili.




CONFARTIGIANATO SARDEGNA–C.STAMPA–06-11-20–DECRETO RISTORI-Necessari fondi per le imprese escluse

DECRETO RISTORI – In Sardegna troppe imprese non riceveranno sostegno
dallo Stato: necessario un Decreto bis. Fuori dal sostegno imprese dei
trasporti, fotografia, ristorazione, turismo ed eventi. Antonio
Matzutzi (Presidente Confartigianato Sardegna): “Necessari contributi
adeguati, concreti e veloci”.

“Troppe imprese sono rimaste fuori dal Decreto Ristori: occorre subito
un “bis” che vada in aiuto delle realtà che non possono lavorare e
che, a oggi, non riceveranno un euro dallo Stato. Per tutte queste
attività e professioni è fondamentale avere la certezza di ristori
adeguati, concreti e veloci”.

E’ diretto, Antonio Matzutzi, Presidente di Confartigianato Imprese
Sardegna, nel lanciare l’allarme e l’appello al Governo sulla
situazione che si è venuta a creare nel settore artigiano della
Sardegna dopo il DPCM firmato dal Presidente del Consiglio.

Confartigianato Sardegna sottolinea come dal primo Decreto siano
rimaste fuori categorie come i Bus Operator e i Fotografi, solo per
fare degli esempi, ma anche tutti quei mestieri artigiani che ruotano
intorno alla produzione e servizi per la ristorazione e
somministrazione, dalle pizzerie a taglio alle gastronomie, passando
per rosticcerie e piadinerie, non ammesse ai contributi nonostante i
vistosi e prolungati cali di fatturato, e quelle che gravitano nel
turismo, negli eventi, nei convegni e nei congressi, di fatto senza
mercato da 7/8 mesi. Senza dimenticare le imprese appartenenti alle
filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, per le quali la
Confederazione chiede di includere le imprese agroalimentari artigiane
di prima trasformazione di prodotti agricoli (lavorazione carni e
trasformazione dei prodotti caseari) che subiscono gravi danni
economici a causa delle restrizioni imposte al settore della
ristorazione.

“Il non inserimento di queste attività nella lista dei codici ATECO
del Decreto – sottolinea il Presidente – è uno degli aspetti più
critici, anzi gravemente discriminatori, per tutti gli esclusi. Per
questo serve decreto ombrello che esca dalla logica dei codici ATECO,
sistema che ha dimostrato nei fatti di escludere intere categorie
colpite tanto quanto se non in misura maggiore di quelle coinvolte”.

A livello nazionale, Confartigianato ha chiesto al Governo di
introdurre, accanto alle misure di immediato ristoro, contributi a
fondo perduto, sul modello di quanto previsto dal Decreto Rilancio,
erogati alle imprese danneggiate previa verifica del calo del
fatturato riscontrata ad una certa data, rispetto al fatturato nel
medesimo periodo (almeno semestrale), riferito all’anno precedente. Le
risorse per finanziare questo intervento andranno attinte dai fondi
riservati all’Italia dal Recovery Fund.

L’Associazione Artigiana ricorda anche come la chiusura alle 18 di
bar, pub e ristoranti stia danneggiando soprattutto le imprese,
alimentari e non, che lavorano direttamente e nell’indotto della
ristorazione in Sardegna. Tra panifici, caseifici, salumifici,
birrifici e produttori di bevande, panifici e pastifici, aziende
conserviere e della trasformazione dei prodotti orticoli ma anche
aziende del trasporto merci, lavanderie e delle pulizie, al lavoro ci
sono circa 5mila imprese artigiane e che offrono lavoro a oltre 13mila
dipendenti in tutta l’Isola.

“Il Governo deve pensare a un provvedimento che vada nella logica di
aiutare coloro che possono dimostrare un calo del fatturato di una
certa percentuale a prescindere dalla attività che viene svolta –
riprende Matzutzi – è infatti chiaro che la riduzione della socialità
indotta dalle chiusure di certe attività come bar, locali, ristoranti
e il divieto di tenere cerimonie e feste incidono sui bilanci di
tutti”. “Tra le tante segnalazioni che ci stanno arrivando, ci sono le
problematiche delle microattività con situazioni molto complicate,
soprattutto quelle connesse al turismo – continua il Presidente di
Confartigianato –. Un esempio è quella dei conduttori di “ape
calessino”, quelle moto a 3 ruote che portano in giro i turisti per
Cagliari, Alghero e Castelsardo e sono una decina di imprenditori.
Loro, purtroppo, stanno rimanendo fuori dalle misure di ristoro ed è
una ingiustizia. Noi abbiamo già segnalato anche la loro posizione al
Ministero che sta provvedendo a inserire anche la loro posizione nella
prossima, imminente, norma”.

Secondo Confartigianato, il Decreto ha anche un suo lato positivo;
infatti la maggior parte delle attività produttive sono state
salvaguardate dalla chiusura anche nelle zone a più alto rischio. “E’
il riconoscimento che il lavoro svolto per mettere in “sicurezza” i
luoghi di lavoro – rimarca Matzutzi – con la stesura dei protocolli
nazionali e il rispetto delle regole dei nostri imprenditori. Adesso
dobbiamo lavorare perché la scuola, i trasporti la prevenzione
sanitaria e i consumi possano proseguire in sicurezza investendo su
questi settori in maniera straordinaria. Dobbiamo consentire che non
si fermino i consumi”.

In ogni caso, per tutte le imprese che sono in crisi, Confartigianato
Sardegna chiede la velocizzazione del trasferimento al Fondo di
Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato delle risorse per erogare la
cassa integrazione ai dipendenti delle imprese artigiane ed eliminare
contributi addizionali e le condizionalità per l’accesso delle imprese
alle nuove ulteriori settimane di cassa integrazione.

“Il sistema di ha necessità di accelerare lo stanziamento delle
risorse per dare completa copertura delle prestazioni di sostegno al
reddito ai lavoratori dell’artigianato – conclude il Presidente –
occorre dimostrare con chiarezza agli imprenditori che i loro
sacrifici vengono ripagati con ristori immediati e proporzionati al
danno. Le parole d’ordine devono essere velocità e ‘zero burocrazia’.
Gli imprenditori devono poter contare su risorse certe, erogate in
tempi rapidi”.

WWW.CONFARTIGIANATOSARDEGNA.IT
Responsabile Ufficio Stampa Confartigianato Imprese Sardegna
Federico Marini  07044891   3384868726

Questo Comunicato Stampa ti è stato inviato da un giornalista iscritto
all’Ordine Nazionale dei Giornalisti della Sardegna (tessera n.093366
del 13 marzo 2001) e al G.U.S. (Giornalisti Uffici Stampa), Gruppo di
specializzazione della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.

—————–
Federico Marini
Responsabile Ufficio Stampa, Media Territoriali, Relazioni Esterne,
Comunicazione e Centro Studi
Confartigianato Imprese Sardegna




L’AES replica a Biancareddu punto per punto. “L’assessore non divaghi e risponda nel merito sui fondi”

“Non trascinatemi in polemiche, non mi interessano. Il dato nuovo è che, a partire dalla prossima stagione, le manifestazioni di promozione del libro saranno organizzate in sinergia con Aes e con gli enti locali. Chi è interessato deve stare in questo schema di collaborazione”.

Con queste dichiarazioni all’insegna del fair play l’assessore regionale alla Pubblica Istruzione Andrea Biancareddu, nel novembre del 2019 inaugurava una nuova stagione politica, dopo la disastrosa esperienza del Salone del libro di Torino.

Nel comunicato stampa diramato oggi (11 settembre) l’assessore invece afferma (in risposta alla denuncia fatta dai vertici AES dell’assenza di interlocuzione) che l’Associazione “pretende a tutti i costi di avere un dialogo diretto e una interlocuzione continua e unica”.

«Occorre chiarire e replicare in maniera incontestabile a queste affermazioni offensive – sostengono i verti AES – con dati e documenti alla mano: AES, in qualità di unica associazione di categoria esistente in Sardegna da quasi 35 anni, in rappresentanza della quasi totalità del comparto e a norma di legge, ha giustamente e doverosamente partecipato ai tavoli tecnici istituiti dall’Assessorato per risolvere le gravissime problematiche, tuttora in corso, generate dall’emergenza sanitaria. Che si aggiungono, a uno scenario di per sé sofferente e non confortato da un adeguato sostegno negli anni.

Si è trattato, come ribadito nel nostro comunicato del 4 settembre scorso, di un tavolo tecnico parzialmente proficuo, perché privo di indirizzo politico, al contrario di quanto dichiara l’assessore Biancareddu. Se è vero che la direzione generale e il settore, disponibili al riguardo, ci hanno ripetutamente invitato a interloquire con la parte politica per ottenere il benestare alla conversione totale dei 220mila euro destinati alla promozione e al sostegno dell’editoria libraria locale, questo perché il solo assessore si opponeva, nel silenzio, alla nostra reiterata richiesta di destinare le risorse non all’AES, si badi bene, ma all’attivazione di bandi volti al sostegno diretto delle aziende del settore e al comparto nel suo insieme.

Abbiamo più volte tentato di avere un dialogo con l’on. Biancareddu, non per velleità di sterile rappresentanza ma per dare una risposta alle sollecitazioni che ci giungevano costantemente dalle case editrici. E che ancora adesso ci giungono. Ma l’assessore non ha mai dato esito alle nostre richieste, non ha siglato alcun riscontro a una corrispondenza elaborata a senso unico, disattendendo non la prassi, ma le basilari regole della politica: la concertazione programmatica con i portatori di interesse.

Purtroppo il comunicato diramato dall’assessorato evidenzia la totale assenza di rispetto, conoscenza e consapevolezza del ruolo svolto dal libro sardo, sia nell’arbitrarietà di giudizio politico su un’associazione che ha il solo torto di essere pluralista, indipendente e politicamente autonoma, che riguardo al suo profilo di alta progettualità e di competenza, di cui anche la Regione si è avvalsa nella diffusione e nella promozione dell’immagine e della cultura della Sardegna nel mondo.

Ci rincresce davvero dover contestare pubblicamente le affermazioni offensive dell’assessore, quando sostiene “che l’AES pretende a tutti i costi di avere un dialogo diretto e una interlocuzione continua e unica. La pretesa richiesta di essere destinatari diretti dei fondi previsti a favore degli Enti locali, per la organizzazione delle fiere regionali destinate alla promozione del libro edito in Sardegna, non può essere accolta e che i medesimi Comuni pianificano, organizzano e gestiscono gli eventi in completa autonomia”.

Sono affermazioni deprecabili e che non corrispondono al vero. In mesi e mesi di contrattazione con la sola struttura, privati di una commissione regionale per l’editoria che pure è prevista dalla legge 22, attivi incessantemente nell’esclusiva azione di difendere i diritti degli editori sardi, abbiamo chiesto di attivare bandi e di avviare un’ampia gamma di azioni a supporto del comparto.

Altresì non corrisponde al vero che la legge 22 è una norma a supporto degli enti locali, bensì delle aziende editrici.

Purtroppo dobbiamo constatare anche in questa sede, e a fronte di dichiarazioni dai toni così aspri e nervosi, che Biancareddu elude ancora una volta la nostra richiesta di aprire una vertenza diretta e sacrosanta sull’impiego di quei minimi fondi, ma ha l’ardire di intavolare un braccio di ferro mediatico e inutile sull’impiego di somme che altri settori considererebbero ridicole.

Non abbiamo alcuna pretesa, se non quella di vigilare in modo serrato e attento sull’applicazione della norma. Ci restano le dichiarazioni insufficienti dell’assessore, che parla solo della Mostra del libro in Sardegna, e tace sui restanti fondi, che pare abbiano preso la strada del proprio Comune di appartenenza».