Andrea Delogu non Candidato: Malcontento in Forza Italia per la sua Costante Assenza

La persistente assenza di Andrea Delogu dalle competizioni elettorali solleva preoccupazioni e scontento tra i membri di Forza Italia, nonostante il sostegno storico del partito.

redazione

13/05/2024 1 minuto di lettura

Nell’ultima tornata elettorale si è riconfermata l’assenza di una figura di spicco: Andrea Delogu, già presidente della Fondazione Meta e influente nel panorama politico, non ha mai partecipato come candidato in alcuna elezione. Questa scelta continua a suscitare un evidente malcontento all’interno di Forza Italia, un partito che lo ha sempre appoggiato e “sponsorizzato”.

Il fatto che Delogu abbia scelto di non “pesarsi” nelle urne — un’espressione gergale per indicare la partecipazione a elezioni — desta non poche perplessità tra membri e osservatori. Emergono interrogativi sulle possibili mancanze di coraggio o sulla previsione di una sconfitta certa, alimentando speculazioni sulla sua decisione di rimanere al di fuori delle sfide elettorali.

Allo stesso tempo, si pone l’accento sull’obbligo morale di Delogu verso Forza Italia, il partito che ha continuamente creduto in lui. La sua scelta di non impegnarsi in prima linea viene percepita come un abbandono, soprattutto da quei “gregari” del partito, i candidati meno in vista che ora potrebbero sentirsi declassati e meno incentivati ​​a lottare vigorosamente, ritenendosi in una posizione di secondo piano.

Recentemente, anche Mario Conoci, il Sindaco di Alghero, ha posto l’attenzione su questa “anomalia” tramite il suo profilo Facebook. Conoci ha fatto riferimento a Delogu, senza nominarlo direttamente, usando l’epiteto di Don Abbondio, il noto personaggio manzoniano simbolo di timidezza e indecisione, etichettandolo come lo “stratega” di Forza Italia. Questo commento ha suscitato ulteriori discussioni e riflessioni sulla posizione di Delogu all’interno del partito e il suo impatto sulla strategia politica complessiva.

  1. Credi che la decisione di Andrea Delogu di non candidarsi possa influenzare il futuro di Forza Italia nelle prossime elezioni?
  2. Quali impatti pensi che la costante non partecipazione di Delogu possa avere sul morale e sull’impegno degli altri membri del partito?
  3. Come valutare l’importanza dell’obbligo morale dei politici verso il loro partito ei loro sostenitori, soprattutto quando hanno ricevuto un sostegno continuo?
  4. Che effetto pensi che le parole del Sindaco Conoci possano avere sulla percezione pubblica di Andrea Delogu e di Forza Italia?



Forza Italia Presenta i Candidati a Sassari per le Regionali

Importante appuntamento politico a Sassari con la presentazione dei candidati di Forza Italia per le imminenti elezioni regionali.

Oggi, a Sassari, presso l’Hotel Grazia Deledda alle ore 18, si terrà l’evento di presentazione dei candidati di Forza Italia alle prossime elezioni regionali per la circoscrizione di Sassari. L’incontro vedrà la partecipazione di figure di spicco del partito e del panorama politico nazionale: Elisabetta Alberti Casellati, ministro per le riforme, Maurizio Gasparri e Paolo Barelli, rispettivamente capogruppo al Senato e alla Camera, Ugo Cappellacci, coordinatore regionale e Presidente della Commissione Affari Sociali e Salute, e Pietro Pittalis, vicepresidente della Commissione Giustizia. A moderare l’evento sarà Nanni Terrosu, coordinatore provinciale di Forza Italia. Questa iniziativa sottolinea l’impegno e la presenza attiva del partito nel territorio sardo in vista delle elezioni regionali.




La Svolta Drammatica di Forza Italia ad Alghero: Tra Auto-Isolamento e Alleanze Controversie”

È chiaro che Tedde non sa più come giustificare ai suoi il fatto di averli fatti cadere in un baratro  dal quale non sa come uscire, di aver isolato FI dal resto della coalizione, di aver perso due assessorati e di aver utilizzato tutta questa vicenda solo nel tentativo di affermare una sua supremazia sul Cdx algherese che ha perso ormai da tempo senza però rassegnarsi. Tedde per conto di FI continua con una narrazione fantasiosa delle vicende politiche delle quali è un protagonista in negativo. Il vero svarione, la vera inversione ad U, li hanno fatti Forza Italia e Marco Tedde, tradendo la propria storia politica, alleandosi con disinvoltura, senza neanche arrossire per l’imbarazzo, con l’opposizione di sinistra. Abituato a svolgere il ruolo di prima donna nella politica locale, non è mai riuscito ad andare molto oltre, puntando sulla valorizzazione di sé stesso e sul culto della personalità, piuttosto che sul gioco di squadra, si è probabilmente convinto di poter determinare sempre e comunque le sorti di qualunque vicenda o scelta riguardi la città, del tutto incurante degli effetti negativi conseguenti. Il suo disorientamento è evidente: abituato a sentir recitare dai suoi seguaci, peraltro sempre meno numerosi, sempre lo stesso mantra si è realmente persuaso di essere onnipotente, imponendo,  sempre e comunque, le proprie decisioni e la propria linea a tutti, riuscendoci però da ultimo solo con l’opposizione. Tuttavia finora e in futuro vale e varrà il principio che a decidere sia la maggioranza della maggioranza, dica Forza Italia se riconosce questo sacrosanto principio democratico o no. Forse sfugge all’avvocato Tedde che in politica chi vìola le regole di lealtà, di correttezza e di solidarietà con i propri alleati si pone, per propria scelta, fuori da quella coalizione, soprattutto quando la relazione con l’opposizione diventa da occasionale permanente. L’auto isolamento di Forza Italia dalla coalizione di centro destra è il risultato di una consapevole scelta del suo capo, consumata nel momento in cui ha violato le regole stabilite, peraltro, in buona misura, da esso stesso. Si è andati ben oltre le “geometrie variabili”, termine usato dal sindaco per definire con eleganza i comportamenti “alterni” di Forza Italia,  finalizzati al puro tornaconto politico, piuttosto che a quello prevalente  della città e dei suoi  cittadini. Il grigiore giuridico con cui l’avvocato Tedde cerca poi di gestire questa vicenda è fuori luogo e mal si addice a chi, suo malgrado, deve prendere atto di non trovarsi in un tribunale, ma di fronte ad una comunità, quella algherese che di tutto ha bisogno, meno che di dissertazioni da leguleio, di luoghi comuni e di aggettivi roboanti. Abbia il coraggio Tedde di dirci quali sono i “vantaggi, oggi nell’ombra”, cui tenderebbero le scelte del sindaco condivise, peraltro, da tutta la maggioranza che non è più disposta a subire la sua arroganza politica. Sia esplicito, esca dall’ambiguità e dalle allusioni trasversali e faccia un favore a se stesso e alla città facendo chiarezza rispetto a quelle che altrimenti sono solo insinuazioni che certamente non fanno onore a  chi le fa e scavano ad Alghero un solco sempre più profondo tra quella parte di  Forza Italia che ancora lo segue e il centro destra. Ripetiamo che noi non mettiamo fuori dalla maggioranza nessuna forza politica ma che in maggioranza si sta rispettando regole e alleati, e soprattutto gli elettori che hanno votato Centrodestra e oggi vedono FI votare con la sinistra.

Gruppi dei Riformatori, Noi Con Alghero, Lega, Psd’az, Fratelli d’Italia.




Crisi Politica ad Alghero: Il CDA della Fondazione e il Futuro di Forza Italia

Tensioni e Decisioni Cruciali in Vista per il Sindaco Conoci e Forza Italia

da sinistra Sara Govoni, Andrea Delogu, Mario Conoci e Pier Paolo Carta.

Alghero, 27 Novembre – Un momento cruciale per la politica locale si avvicina: il Consiglio di Amministrazione (CDA) della Fondazione Alghero si riunirà oggi alle 15:00, un evento che vedrà la partecipazione del Sindaco Mario Conoci. Questo incontro assume un’importanza particolare alla luce degli ultimi avvenimenti che hanno scosso il partito di Forza Italia, attualmente la principale forza politica nell’amministrazione Conoci.

Le recenti tensioni interne a Forza Italia, evidenziate dal “crash” del partito e dalla rottura di una parte del gruppo con la maggioranza, hanno sollevato interrogativi sul futuro politico della città. Inizialmente, sembrava esserci una possibilità di ricomposizione dello strappo, ma le recenti dichiarazioni del consigliere Camera, particolarmente attivo in questi giorni, hanno ridotto drasticamente queste speranze.

Un ulteriore elemento di preoccupazione deriva dall’ultimo comunicato dei partiti della maggioranza, che sembra alludere a sviluppi negativi. Questo pone una domanda fondamentale: siamo di fronte all’epilogo della gestione Delogu nella Fondazione Alghero?

Il partito di Forza Italia si trova ora ad un bivio critico. I suoi esponenti più influenti, fedeli all’ex Sindaco Marco Tedde, stanno riflettendo intensamente sulle prossime mosse da compiere. La scelta è tra rimanere fedeli a Tedde o aderire al programma elettorale e continuare a sostenere il Sindaco Conoci.

In questo contesto di incertezza, gli elettori di Alghero sono invitati a rimanere vigili e attenti a quanto accade dietro le porte chiuse dei partiti, spesso aperte solo in occasione delle elezioni. A tal proposito, risuona forte una frase dello scrittore inglese William Hazlitt: “L’amore per il potere è amore per se stessi”. Un monito che riflette la situazione attuale e mette in luce l’importanza delle scelte che verranno prese oggi.

In attesa degli esiti di questa riunione cruciale, la comunità di Alghero resta in attesa di vedere quali saranno le mosse del proprio sindaco e come queste influenzeranno il futuro politico della città.




Ad Alghero Forza Italia in una spirale da cui non riesce ad uscire.

Forza Italia Alghero pare ormai entrata in una spirale dalla quale non riesce ad uscire, e a poco valgono i tentativi di raccontare una propria verità tutta costruita in casa ed alla quale iniziano credere poco anche loro stessi. Quello che sentiamo da fuori è il rumore delle unghie sugli specchi che però non riescono a scalare. 

A poco serve cercare di ribaltare sul sindaco le semplici domande alle quali sono loro a dover rispondere. Sorridiamo, per non ridere, sulla decisione di richiedere alla magistratura amministrativa le motivazioni del ritiro delle deleghe ai due auto proclamati “super assessori” di Forza Italia. Peraltro l’ex sindaco Tedde, come gli altri, nelle diverse revoche di assessori che si è trovato a fare mai ha esposto i motivi dell’atto riservandosi, come dice il TUEL e lo statuto, di farlo davanti al Consiglio Comunale, esattamente come farà, ne siamo certi, il sindaco Conoci. Le motivazioni, comunque, stanno nei fatti concreti posti in essere dai due assessori, loro si, a seguito di precise indicazioni,  più o meno indebite del loro stesso partito. E a proposito di pressioni indebite sul sindaco, a parte  l’insinuazione  di cattivo gusto e irrispettosa, è evidente a tutti come il sindaco si sia sempre dimostrato libero e impermeabile a pressioni di qualunque tipo, dimostrandolo una volta di più proprio in questa occasione. Se FI sa di “pressioni indebite” sia trasparente e dica chi e perché.

 La verità, comunque, non sta nelle parole ma  nei fatti, e i fatti dicono di un partito che ha deciso di opporsi al resto della maggioranza sia in giunta che in consiglio comunale, utilizzando l’opposizione e dichiarando anche di essere pronto a rifarlo. Allora ribadiamo, chiarisca Forza Italia dove vuole stare, senza opachi posizionamenti o bizzarre motivazioni. Nessuno ha mai pensato di metter fuori dalla maggioranza un forza politica, ma in maggioranza si sta rispettando il voto degli elettori e gli alleati, cose che FI ultimamente ha deciso immotivatamente di non fare. Il rispetto verso gli alleati consiste anche nel non proclamarsi “i migliori, i più importanti, i pilastri, ecc.” auto attribuendosi una presunta superiorità e denigrando di fatto tutti gli altri.

Diciamo poi senza motivazione perché ancora oggi continuano a parlare di un progetto inesistente all’interno della variazione di bilancio: variazione di bilancio che proponeva di  investire risorse anche sul turismo per iniziative a sostegno del settore, come previsto dalle norme in materia di imposta di soggiorno. Il progetto di un osservatorio del turismo che potesse ammodernare la governance cittadina di questo importante motore economico, sarebbe stato discusso successivamente e collegialmente in giunta e maggioranza.

Le prove tangibili di voler continuare ad amministrare la città, che chiedono al sindaco sono nel lavoro quotidiano che lui e tutti noi portiamo avanti dall’inizio del mandato, lavoro che non si è interrotto nemmeno in questi giorni e che anzi procede ancora più spedito. Le prove tangibili che l’amministrazione della città conta di più rispetto ai piccoli dispettucci le dia FI, dimostrando davvero di voler proseguire nell’attuazione del mandato conferito dagli algheresi a questa maggioranza e non ad una parte di essa. Siamo certi che FI saprà comunque scegliere da che parte stare, qualunque essa sia, senza posizioni ambigue ma nella trasparenza e nella correttezza dei rapporti.  

F.to Gruppi dei Riformatori, Noi Con Alghero, Lega, Psd’az, Fratelli d’Italia.




EX CASERMA DEI CARABINIERI DI ALGHERO. FORZA ITALIA CHIEDE CHIAREZZA SULL’USO DI UN BENE STRATEGICO PER IL RILANCIO DEL CENTRO STORICO

 Alghero,  29 novembre 2021 – “E’ necessario che l’Amministrazione faccia chiarezza sul corretto utilizzo di un bene pubblico strategico e ne verifichi il corretto uso.” E’ trascorso circa un anno da quando la Giunta Comunale deliberò il progetto di fattibilità tecnica economica per il recupero e riqualificazione edilizia dell’edificio di via Simon nn 5/7 per un importo complessivo di € 3.170.102,45. Un bene in posizione strategica che si presta a utilizzi che possono rilanciare il centro storico. Nel frattempo il bene pubblico acquisito dalla Provincia dall’Amministrazione Tedde  viene posseduto da privati dal maggio del 2014 inizialmente senza titolo, e ora con modalità non sempre chiare  che impongono l’attenzione e l’intervento dell’Amministrazione. Il  Gruppo Consiliare di Forza Italia, primo firmatario Giovanni Antonio Spano, ha presentato una interrogazione al Sindaco premettendo che la precedente Amministrazione aveva deciso di “regolarizzare” l’utilizzo improprio dell’ immobile comunale, e all’esito di un procedimento amministrativo stipulò un contratto di comodato della durata di sei anni dell’immobile di via Simon che in modo bizzarro veniva definito come inutilizzato, nonostante dai sopralluoghi emergesse che era posseduto da privati. Il Gruppo azzurro ricorda che il contratto di comodato prevedeva un canone annuo di euro 22 mila, con possibilità per i comodatari di corrisponderlo mediante lo svolgimento di attività di interesse generale e di inclusione sociale. Ma il contratto poneva a carico delle comodatarie tutte le spese relative alle utenze e alla manutenzione ordinaria, imponeva la stipula una polizza assicurativa e le obbligava ad effettuare tutta una serie di delicati adempimenti in tema di sicurezza e di manutenzione dell’immobile dei quali non si ha notizia. I Consiglieri comunali di Forza Italia chiedono ora una verifica amministrativa attenta sul corretto uso del bene e sull’adempimento agli obblighi a carico delle comodatarie, dal pagamento del canone  a quelli in materia di sicurezza e manutentivi, che ad oggi paiono disattesi. “Nell’ipotesi di  inadempimenti delle comodatarie -precisa Forza Italia- è necessario risolvere il contratto e liberare l’immobile, anche al fine di realizzare il progetto per il recupero e riqualificazione edilizia dell’edificio di via Simon nn 5/7 approvato con delibera n. 59 del 7.4.2021 della Giunta Comunale, anche mediante l’utilizzo degli ingenti fondi previsti dal PNRR e dai bandi che stanno per essere pubblicati. L’obbiettivo è quello di poter valorizzare il bene e di conferirgli destinazioni e funzioni veramente pubbliche che arricchirebbero il centro cittadino e innalzerebbero la qualità della vita della nostra comunità –chiude il Gruppo Azzurro-.”




Mario Bruno: intervenga l’Europa, serve il dialogo non la forza

Non serve la forza per risolvere una controversia che dura da troppi anni nei rapporti tra la Spagna e la Catalogna, serve ancora la via del dialogo politico e diplomatico con l’intervento delle istituzioni europee per giungere alla interdipendenza nei rapporti tra i popoli in Europa. Un processo – per come lo ho osservato da vicino nei miei anni da Sindaco di Alghero – irreversibile, pacifico, democratico. Non lo dico solo per i legami fraterni, l’identità, la cultura e la lingua che accomuna Alghero con la Catalogna, ma soprattutto per affermare principi di costruzione di una Europa politica tra popoli che ha bisogno di unità. Serve un nuovo negoziato nei rapporti tra Spagna e Catalogna e l’Europa deve farsi garante. Leggo sconcerto in una città italiana e sarda, dalle forti radici catalane, che si trova, suo malgrado, a fare da palcoscenico internazionale, e non certo per le sue bellezze indiscutibili.
— 
Mario Bruno




Sardegnaturismo.it, il sito istituzionale “spento” di contenuti e forza comunicativa

“Basta verificarlo e a distanza di cinque anni è ancora senza contenuti aggiornati, non è stato mai collegato ad una piattaforma di commercializzazione delle strutture ricettive e di offerta dei servizi nonostante la Regione abbia speso centinaia di migliaia di euro per acquistare i servizi di sviluppo e implementazione.”

Così Sandro Usai CEO di Ablati nel suo articolo di oggi sul suo blog personale che riportiamo qui intergralmente.

 

Dove eravamo rimasti con la comunicazione e la promozione turistica?

Lo dicono in molti: i sardi hanno un carattere chiuso, introverso, ma poi quando ti conoscono meglio imparano a fidarsi e si aprono come un bocciòlo di rosa.

Eja, credici! direbbe una nota attrice cagliaritana.

L’abbiamo sentita annunciata molte volte (la comunicazione e la promozione) sia dall’assessore regionale al turismo (qui l’intervista) che dal Governatore Solinas: Il Piano è pronto e non appena riapriamo avviamo la campagna.

«Aspettare per credere, ma, anche, credere per aspettare» scriveva il grande giornalista, scomparso da poco, Gianni Mura.

Ma non voglio parlare di chi dice e non fa.

Voglio mostrarvi invece un esempio che ho sempre auspicato per la nostra terra e che non ci è stato mai donato da nessuno degli assessori che si sono succeduti nello scranno di viale Trieste, 105 a Cagliari.

E l’esempio viene dalla vicina Corsica. I nostri cugini come si sente spesso dire.

Diciamo che essere cugini non sempre significa ereditare elementi pregiati del DNA.

In perfetto stile francese la Corsica approccia al TURISMO e alla Comunicazione e Promozione in modo scientifico, non raffazzonato, strutturato, dichiarato.

Individua i punti importanti che ritiene debbano essere i pilastri dell’azione di Comunicazione e Promozione nei principali paesi target di incoming e poi crea il Piano di Comunicazione e Promozione rendendolo esplicito a tutti. Qui i documenti.

Attraverso questo strumento di indirizzo e programmazione, che mostra le Politiche per il turismo che la Corsica intende attuare in modo trasparente, si può valutare l’articolazione e il ritorno per il territorio.

Non solo, in questo modo consente anche agli operatori turistici di potersi giovare degli strumenti messi in atto per inserirsi nel solco del flusso di azioni di sviluppo territoriale e marketing.

È un bell’esempio di buon governo associato alle decisioni chiare maturate dopo aver analizzato con competenza i mercati e le sfide da cogliere.

Il Pubblico svolge un’azione importante per lo sviluppo dell’isola individuando il percorso da compiere per arrivare agli obiettivi, in linea con le Politiche per il turismo.

Vi invito a chiamare i numeri telefonici presenti nella documentazione per verificare la serietà e l’efficacia del servizio.

La catena di comando è rapida, ben oleata e in grado di garantire risposte chiare ai turisti.

Anche il loro portale web www.visit-corsica.com/ è coerente con l’azione disegnata dal Governo locale.

Tutto appare abbastanza ben congegnato per non disorientare il turista e per favorire il suo arrivo verso la Destinazione Corsica.

E da noi?

Tutto abbandonato da tempo perché la politica (da una parte e dall’altra) non c’ha mai creduto negli strumenti digitali altrimenti avrebbe operato diversamente.

Come dissi all’assessore Morandi, durante un incontro a Nuoro dove presentava agli operatori locali la Campagna di Comunicazione e Promozione: “Dopo che scaldi il cuore dei prospect mi dici dove atterrano per verificare in concreto la scelta di vacanza in Sardegna?”

Risposta: “Nel sito istituzionale SardegnaTurismo.it”.

Basta verificarlo e a distanza di cinque anni è ancora senza contenuti aggiornati, non è stato mai collegato ad una piattaforma di commercializzazione delle strutture ricettive e di offerta dei servizi nonostante la Regione abbia speso centinaia di migliaia di euro per acquistare i servizi di sviluppo e implementazione.

Oggi come allora la Promozione della nostra isola rischia di diventare una ghiotta opportunità di guadagno per le piattaforme digitali che rimangono le uniche capaci di fornire risposte ai turisti a causa dell’incapacità della Regione di attivare le proprie piattaforme tecnologiche capaci di canalizzare le richieste dei turisti.

Mi voglio astenere dal dare giudizi sulle mancate politiche per il turismo a cui abbiamo assistito sino ad ora da parte degli assessori di turno perché mi interessa coinvolgere sempre più persone responsabili e interessate a investire almeno la loro attenzione sul tema del TURISMO ovvero di come far arrivare il TURISTA. Anche perché abbiamo visto che senza il turista che alimenta l’industria del turismo non si può pensare allo sviluppo di niente.

Si stima che il 20% del PIL regionale dipenda dal turismo, commercio, artigianato.

Una percentuale importante che andrebbe difesa con strumenti e azioni come quelle messe in atto dal Governo corso.

Le conseguenze del Covid-19 per l’economia non possono essere lasciate alla improvvisazione ispirata dal personaggio della commedia teatrale sarda “Su mandroni aspetta benis”.

Abbiamo affrontato tutto questo periodo senza il supporto organizzativo di una Unità di gestione della crisi dal punto di vista della comunicazione. Troppi errori sono stati fatti dal nostro Governatore fornendo a livello nazionale e internazionale una immagine amministrativa apparsa confusa e che ha danneggiato la nostra economia turistica. Questo dimostra che puoi avere anche una buona idea ma se sbagli il registro della comunicazione finisci a terra e soccombi.

I riconoscimenti che ci arrivano per l’integrità dell’ecosistema marino non sono più la leva principale con cui i turisti decidono la loro destinazione delle vacanze.

Ecco perché lo stile e l’approccio della Corsica sono un esempio di grande professionalità, competenza e buon senso a tutela del territorio e delle imprese turistiche.

E la Sardegna?

Aspetta e spera che qualcuno che vuole bene a questa terra e ai sardi si accorga della deriva a cui stiamo andando incontro nel governo di importanti comparti economici dell’isola e intervenga.




Candidati lista Forza Italia, Mario Conoci Sindaco

Nunzio Camerada; Tatiana Argiolas; Sandro Balzani; Lina Bardino; Giovanna Caria; Andrea Columbano; Emanuela Cocco; Giuseppe Foddai; Mauro Giorico; Alessandro Ibba; Ferdinando Manconi; Giusy Marongiu; Angelo Martinez; Daniela Melas; Gennaro Monte; Giuseppe Musu noto Peppinetto; Antonello Peru; Anna Maria Cuccureddu; Mariolino Piras; Andrea Puttolu; Angelo Serra; Giovanni Spano noto Gianni; Federica Trentadue; William Urtis.




Candidati lista Forza Italia, Mariolino Andria Sindaco

Giovanni Azzena noto Vanni; Giampietro Michele Miscali; Daneila Cunzinu; Maria Grazia Pes; Roberto Fracassi; Simona Demartis; Chiara Cioccolo; Federica Sgarella; Marco Pinna; Noemi Manai; Benedetta Maria Mamusi; Costantino Fadda; Giuseppe Luigi Virdis; Federica Manunta; Ciro Pignalosa; Stefania Solinas; Consuelo Manchia.