“Frase Fuori Luogo: Un’Analisi nel Contesto dei Governi Precedenti”

di Fausto Farinelli

Alghero, 27 febbraio 2024 – La dichiarazione di Alessandra Todde, che ha equiparato la risposta pacifica dei sardi “con la matita” all’uso dei “manganelli”, solleva una questione significativa quando esaminata alla luce delle azioni dei governi italiani precedenti. Questa affermazione, sebbene ricca di intenti simbolici, si discosta marcatamente dalla realtà storica e attuale della Sardegna, un’isola che non ha vissuto le dirette tensioni politiche e sociali che hanno caratterizzato altre parti dell’Italia negli ultimi anni.

Guardando indietro ai governi di Matteo Renzi, Paolo Gentiloni, Giuseppe Conte e Mario Draghi, si osserva un filo conduttore di tensioni occasionali tra le forze dell’ordine e i cittadini, specie durante manifestazioni pubbliche di dissenso. Tuttavia, questi episodi, pur segnando momenti di notevole frizione sociale in diverse aree del paese, non hanno trovato un terreno fertile in Sardegna come altrove.

Il governo Renzi, ad esempio, ha affrontato numerose proteste legate alle riforme istituzionali e al lavoro, alcune delle quali hanno visto momenti di tensione con le forze dell’ordine. Analogamente, sotto Gentiloni, mentre l’Italia navigava in acque politiche turbolente, la Sardegna manteneva un profilo relativamente basso in termini di conflittualità sociale di questa natura. Durante i mandati di Conte e, successivamente, di Draghi, l’Italia ha attraversato la pandemia di COVID-19, un periodo che ha visto un’escalation globale delle tensioni sociali, ma ancora una volta, la Sardegna ha evidenziato una capacità di gestire le sfide senza ricorrere a confronti diretti tra cittadini e forze dell’ordine.

La citazione della Todde, quindi, non solo sembra fuori contesto rispetto alla realtà sarda ma anche disallineata dall’esperienza complessiva del paese sotto i governi precedenti. Questa osservazione non intende negare o minimizzare le complessità della gestione dell’ordine pubblico né le legittime preoccupazioni riguardo all’uso della forza. Piuttosto, sottolinea l’importanza di una narrazione politica che sia accurata e riflettente delle realtà specifiche di una comunità.

In questo senso, il compito che attende la Todde non è solo quello di affrontare le sfide politiche, economiche e sociali della Sardegna ma anche di coltivare un dialogo basato sulla verità e sulla comprensione reciproca. Le parole hanno potere, e la responsabilità di chi è alla guida è quella di usarle per unire, non per distorcere o semplificare eccessivamente la complessa tessitura delle esperienze dei suoi cittadini.

Mentre la Sardegna si avvia verso un futuro sotto la guida della sua nuova presidente, resta essenziale che ogni passo avanti sia accompagnato da un’attenta considerazione del potere delle parole e della storia, assicurando che la retorica politica si allinei con la realtà vissuta e aspirata dalla popolazione sarda.




La magia di “Ground Zero” a Porto Ferro fuori dal palcoscenico

Lo spettacolo suggestivo della compagnia campana tra spiaggia e mare per il festival “Corpi in movimento”

PORTO FERRO. Il palcoscenico è la spiaggia, la cornice scenografica il mare meraviglioso di Porto Ferro e il sipario l’oscurità del tramonto con i suoi colori seducenti. La colonna sonora è il ritmo delle onde che si infrangono sulla battigia. Il contatto con la natura è perfetto per “Ground Zero”, lo spettacolo portato in scena domenica sera (10 settembre) dalla compagnia ARB Dance Company di Caserta per il festival della danza d’autore “Corpi in movimento”. Un invito a riflettere sul concetto di annientamento totale e di rinascita anche dopo il passaggio di un evento catastrofico. Di un annientamento totale.

A pochi passi dal palcoscenico del Baretto, i tre performer Giulia Miraglia, Mirko Mangiacapra e Marco Munno, con l’ausilio della giovanissima Elena Maxia, hanno presentato un evento coreutico per nulla scontato, rappresentando ognuno un elemento naturale: terra, acqua e fuoco.

«Questo posto è perfetto per lo spettacolo – ha affermato Roberta De Rosa, autrice e coreografa della rappresentazione coreutica – infatti il nostro arrivo ieri è stato entusiasmante. Perché è davvero un posto carico di magia, e uno scenario perfetto per questa solitudine individuale dei performer, che la affrontano ognuno nella propria maniera».

La prima protagonista ha iniziato a scavare a mani nude a due passi dall’arenile. Sulla sabbia arida della spiaggia, priva di vegetazione, la buca è diventata sempre più larga e profonda, alla ricerca di una traccia di vita, o di una condizione di sopravvivenza. Dall’interno è stata estratta una grossa pietra, l’essenza dell’elemento terra, che da sola non può servire a molto, non certo a nutrirsi.

Così il masso è stato gettato verso il mare, l’elemento acqua, dove una danza tra le onde ha indicato l’inutilità di questo liquido, seppur abbondante, a restituire la vita sulla terra.

Un nuovo protagonista è comparso sulla scena, per piantare all’interno del fosso un altro elemento simbolico, la fiaccola (spenta per motivi di sicurezza). Ma anche il fuoco da solo non ha portato lontano. Tra movimenti asincroni e carichi di angoscia, i tre sopravvissuti al ground zero hanno ritrovato un’ampolla di acqua dolce, cercando disperatamente di strappare una goccia per sé. Consapevoli di non andare lontano, hanno ceduto le poche gocce del prezioso liquido a una piantina appena nata, portata via da una bambina, per far sì che la vita si rinnovi ancora.

Il festival “Corpi in movimento – XX edizione” è organizzato dall’associazione Danzeventi di Sassari con il sostegno del Mic, della Regione Sardegna, di Fondazione di Sardegna e Fondazione Alghero, dei comuni di Alghero, Ittireddu e Sennori, e il Baretto eventi di Porto Ferro. Per maggiori informazioni visionare il sito www.danzeventi.com, oppure contattare [email protected] o il numero 340 6517531.




COLDIRETTI SARDEGNA. NUMERO DI CINGHIALI FUORI CONTROLLO: TROPPI PER 7 CITTADINI SU 10, VANNO FERMATI

È emergenza cinghiali in Sardegna e nel resto della Penisola dove se ne contano 2,3milioni, uno ogni 26 abitanti. Un numero fuori controllo che li ha trasformati in un problema sociale. Oltre alle perdite economiche in campagna dove fanno razzie nei terreni arando le colture e distruggendo le recinzioni e altre attrezzatture e in qualche caso attaccando anche gli altri animali (in alcuni ovili hanno ammazzato anche delle pecore), stanno compromettendo anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale. Ma i branchi – sottolinea Coldiretti – si stanno spingendo sempre più vicini ad abitazioni dove razzolano tra i rifiuti con evidenti rischi per la salute; causano anche incidenti stradali: i selvatici hanno causato un incidente ogni 41 ore con 13 vittime e 261 feriti gravi secondo l’analisi di Coldiretti su dati Asaps, Negli ultimi dieci anni il numero di incidenti gravi con morti e feriti causati da animali, secondo la stima Coldiretti su dati Aci Istat, è praticamente raddoppiato (+81%) sulle strade provinciali.
Dall’indagine Coldiretti/Ixe’ in riferimento al rapporto Ispra sulla proliferazione dei cinghiali in Italia, quasi sette italiani su dieci (69%) ritengono che i cinghiali siano troppo numerosi mentre c’è addirittura un 58% che li considera una vera e propria minaccia per la popolazione, oltre che un serio problema per le coltivazioni e per l’equilibrio ambientale come pensa il 75% degli intervistati. Oltre sei italiani su 10 (62%) ne hanno una reale paura e quasi la metà (48%) non prenderebbe addirittura casa in una zona infestata dai cinghiali.
“I cinghiali sono considerati dalla maggioranza dei cittadini una emergenza – evidenzia Coldiretti Sardegna -. Lo è per chi lavora in agricoltura ma anche per gli automobilisti e i semplici cittadini come dimostrano i dati. Come Coldiretti da anni stiamo denunciando il problema a tutti i livelli, con proteste ma anche con proposte – per questo riteniamo necessario interventi mirati e su larga scala per ridurne la minaccia”.

Ufficio stampa Coldiretti Sardegna
Michele Arbau




Alghero, sinistra in comune: Fuori i politici dagli hub vaccinali

Fuori i politici dagli hub vaccinali

C’è qualcosa che non torna nell’atteggiamento dell’amministrazione comunale di Alghero rispetto all’emergenza covid. Da una parte abbiamo assistito a mesi di inerzia e sottostima della situazione in città. Il primo cittadino è stato spesso silenzioso nella comunicazione di contagiati e persone in quarantena. Il risultato di questa scelta politica sono numeri da zona rossa ed effetti sotto gli occhi di tutti: studenti ed esercenti dei locali pubblici ancora penalizzati dopo aver pagato il tributo più alto.

Alla politica, la lista Civica Sinistra in Comune chiede un maggiore rispetto della salute dei cittadini e azioni che permettano di uscire quanto prima dalla terribile situazione nella quale ci troviamo con un’altra stagione turistica che si preannuncia problematica almeno quanto quella scorsa. In altre parole, serve garantire una maggiore presenza nei luoghi dove si decide come garantire un numero sufficiente di addetti alle vaccinazioni: medici e infermieri principalmente. Ed è al personale sanitario e al loro grande impegno che va il nostro plauso. 

Quello che non ti aspetti è invece la passerella continua spacciata per servizio: assessori che si mettono a dirigere il traffico dei vaccinandi e consiglieri comunali che si vantano di contattare ditte private, nominate più volte in post di auto compiacimento sui social, per approvvigionare di acqua minerale, gli hub vaccinali. E sono davvero convinti che quello sia il ruolo di un amministratore, il loro vero ruolo di servizio?! E’ poi del tutto inaccettabile che  ai cittadini che svolgono il loro sacrosanto diritto di critica si risponda a suo di (possibili) querele,  

Sia chiaro, nessuno vieta al cittadino amministratore di rendersi utile anche in altre forme, ma non quando la forma (apparire) prende il soppravvento sulla sostanza (numero di addetti alle vaccinazioni-vaccinati). 

Sinistra in comune chiede che i politici – di ogni colore – stiano fuori dagli hub vaccinali usati come paravento alle loro mancanze organizzative, occupandosi, invece, di fornire le linee guida e gli indirizzi necessari ad assicurare la miglior realizzazione degli interessi e dei diritti della comunità che amministrano. Meno selfie e più soluzioni. Meno passerelle e più soluzioni, per gli operatori e per i cittadini.




Ripartenza, Confesercenti: “Portiamo le Imprese fuori dalla pandemia”

A poco più di un anno dal lock down totale che ha investito il Paese, mentre col fiato sospeso attendiamo attoniti una seria presa di posizione della politica regionale, per condurre in modo dignitoso la campagna di vaccinazione, il sistema economico, allo stremo, rischia di collassare. Non è esclusa nessuna categoria, ma le filiere legate al turismo al commercio e ai servizi, sono quelle più colpite. Insieme alla sanità, ridotta ai minimi termini negli ultimi trent’anni, sono le partite Iva che pagano il prezzo più alto. Un sistema, iniquo e a tratti paradossale di colorazioni e restrizioni, che variano repentinamente in base ad algoritmi incomprensibili, ha messo in ginocchio settori come bar e ristorazione.
Si tratta, quasi sempre, di piccole imprese, spesso familiari, che con i propri collaboratori rappresentano l’ossatura del sistema economico del nostro territorio e in questo tragico momento della storia, dovrebbero occupare il primo posto nell’agenda della politica.
Per porre maggiore attenzione sulle problematiche e le necessità di imprese e lavoratori, Confesercenti, nei prossimi giorni, metterà in campo una campagna di sensibilizzazione denominata “Portiamo le Imprese fuori dalla pandemia”, orientata a focalizzare alcuni punti essenziali utili per la ripartenza, a partire dal piano vaccinazione, dagli aiuti alle imprese, al coinvolgimento della destinazione dei fondi comunitari.
Confesercenti Provinciale, in linea con la struttura nazionale, sarà in campo nel territorio per fare il punto sulle drammatiche condizioni del comparto, per coinvolgere maggiormente le proprie imprese e per mettere attenzione su alcuni punti essenziali dell’area del Nord Sardegna. Il Presidente Provinciale, Giuseppe Boccia, dopo una serie di incontri sul territorio sottolinea, alcuni punti di interesse generale che il Direttivo, terrà sotto osservazione, perché ritenuti di vitale importanza:

  • è necessaria e imprescindibile l’adozione di una Politica di Destinazione che sappia capitalizzare gli sforzi che il rinnovato management di Sogeaal, ha messo in campo per la Summer 2021. Dall’avvento di F2i nella gestione dell’aeroporto di Alghero, si registra la chiusura in utile del bilancio 2019 ( ultimo bilancio pre- pandemia ), la salvaguardia, per quanto possibile dei livelli occupazionali e contemporaneamente un reciproco riconoscimento nei rapporti sindacali. In questo contesto apprezziamo il rilancio del rapporto con Ryanair e il consolidamento delle relazioni con le altre compagnie, Easyjet e Wizzair in particolare, che ha prodotto l’incremento di ulteriori 12 collegamenti rispetto alla stagione passata. Allo stesso tempo non possiamo astenerci dall’esprimere la nostra vicinanza alle lavoratrici e lavoratori della Aeroporto che attendono come tutti i collaboratori dei nostri comparti, un rapido ritorno alla normalità.
  • altro punto di interesse, in cui mettere grande attenzione, sarà il rinnovato assetto istituzionale che ha istituito l’Area Metropolitana di Sassari. Questa novità, impone una seria riflessione sulla futura Governance del Nord Ovest, che deve, inevitabilmente, adottare sistemi di coinvolgimento che mettano in un rapporto paritario città capofila comuni e imprese del territorio.
    In questo contesto riteniamo utile uno sforzo da parte di tutti gli attori istituzionali e corpi intermedi del territorio, affinché le imprese possano essere affiancate concretamente, con ogni mezzo a disposizione, per affrontare le difficoltà derivanti da un mercato in continua evoluzione, fortemente instabile e facilmente condizionabile. Allo stesso tempo, sarà necessario un maggior intervento informativo e formativo, per poter cogliere le opportunità che questo mercato sicuramente ci presenterà.
    In particolare, la lente sarà puntata sulle numerose opportunità, anche di carattere economico, che saranno messe a regime per la ripartenza da istituzioni locali, regionali, nazionali ed Europee. Tali opportunità, necessitano di un coinvolgimento “dal basso” per poter sfruttare al massimo le potenzialità degli interventi e per non incorrere nel rischio dell’ennesima occasione sprecata.
    Confesercenti Provinciale, continua il percorso di affiancamento alle imprese sul territorio, anche grazie al coinvolgimento più ampio della prossima dirigenza che presto sarà rinnovata. Essa sarà orientata a superare con spirito di servizio la terribile congiuntura, ponendosi tra i vari obiettivi, quello di stimolare una serie di riflessioni, affinchè istituzioni, infrastrutture e imprese affrontino con dinamismo e rinnovata fiducia l’impegnativa sfida della ripartenza.



Ennesimo bando perso, stavolta Castelsardo fuori anche dai finanziamenti per i grandi eventi

CASTELSARDO – Dopo alcuni importanti bandi di finanziamento persi, nei quali tradizionalmente Castelsardo primeggiava, il gruppo di opposizione “Insieme per Castelsardo” ha ideato la seguitissima rubrica sui social “Bandi allo sbando”, giunta già al settimo episodio.

L’ultimo fallimento dell’amministrazione in ordine di tempo è il bando sui grandi eventi di cui alla L.R. 7/55. il Comune di Castelsardo nei precedenti cinque anni aveva ottenuto sempre il massimo del finanziamento (50.000 euro), piazzandosi ogni volta fra i primissimi in graduatoria e per tre volte al primo posto assoluto (2019-2018 e 2016) con gli eventi del Capodanno in Piazza ma anche con la Pasquetta in Musica.

Certo il bando quest’anno è cambiato, la assai discutibile modalità a sportello ha lasciato fuori molti eventi importanti, ma chi partecipa accetta evidentemente le regole e deve adeguarsi alle modalità che lo stesso prevede.

La domanda presentata dal Comune di Castelsardo, approvata con la deliberazione di Giunta n. 109 del 21/10/2020 non risulta neppure pervenuta alla Regione, fra il 22, alle 8.00 ed il 25 ottobre, termine di chiusura del bando.

Mentre ad un altro importante bando, quello della Fondazione di Sardegna, che nei precedenti cinque anni aveva erogato finanziamenti ingentissimi al Comune di Castelsardo per i grandi eventi, nel 2020 l’amministrazione comunale non era neppure riuscita a partecipare mentre non è ancora dato sapere se sia stata presentato qualche progetto, quanto meno, nel bando per il 2021, i cui esiti sono attesi nelle prossime settimane.

Tornando al bando regionale sui grandi eventi L.R. 7/55, l’associazione Insieme per Crescere Castelsardo, della quale fanno parte anche i consiglieri di minoranza di questo gruppo, ha ritenuto di partecipare, presentando un progetto di un grande evento culturale, esposizioni, presentazioni di inediti e convegni dal titolo “Quattro secoli di devozione nell’arte in Sardegna”.

La domanda è stata presentata pochi decimi di secondo dopo le ore 8 del 22 ottobre e si è piazzata al primo posto della graduatoria, ottenendo la totalità del contributo richiesto di oltre 40.000 euro. Le diverse iniziative si sarebbero dovute svolgere fra il 10 ed il 30 dicembre, ma i provvedimenti restrittivi adottati dal Governo, successivamente alla pubblicazione del bando, hanno esplicitamente vietato la realizzazione di tali eventi. Se la Regione dovesse concedere una proroga, tutte le iniziative programmate per dicembre, verrebbero realizzate non appena le condizioni sanitarie dovessero consentirlo.  

Paradossalmente quindi il Comune di Castelsardo perde il finanziamento sui grandi eventi mentre vincono i componenti del gruppo di minoranza, che in passato erano stati i protagonisti di tanti successi in quello stesso bando per i grandi eventi e non solo, che avevano dato lustro alla città di Castelsardo.




Alghero: Nota su Alghero tagliata fuori dai finanziamenti legge 7

“ La Regione Sardegna schiaffeggia ancora una volta Alghero. Pubblicate le graduatorie della legge 7 basata su una incredibile selezione che invece di tener conto delle qualità e del merito dei progetti si basa sulla velocità del polso,  si, un “bando a sportello” che premia solo la velocità del click.
La cultura per i sardoleghisti vale una manciata di secondi. Alghero, per la Giunta Solinas, neanche quelli. Eppure i tavoli dell’assessore Di Gangi avevano partorito tante domande. Ma niente risposte. Il Cap d’Any vale zero, e anche il Parco di Porto Conte con Emozioni di primavera del prossimo anno non vale un euro.  Dopo aver falcidiato il Rally ora tagliano le manifestazioni, la cultura e il turismo. Eppure, in altri tempi, eravamo riusciti ad ottenere dalla Regione un finanziamento triennale per il mondiale rally. Così come dal 2016, grazie all’impegno della Giunta Bruno, era avvenuto anche per il Cap d’Any e la Settimana Santa. Un lontano ricordo.
Chi aveva immaginato che un sindaco dello stesso partito del presidente  della Regione potesse rappresentare un vantaggio  si deve bruscamente risvegliare.  Oggi chiunque può  tristemente constatare che Alghero, come già per il pasticcio del finanziamento mancato al Rally, continua a ricevere solo cenere dalla Regione.
Viene quasi da pensare che il sindaco Conoci in Regione non rapppresenti un vantaggio, ma un handicap. Non conta niente, al pari del presidente Pais che ci regalerà forse un altro selfie.”
Gabriella Esposito
Mario Bruno
Pietro Sartore
Raimondo Cacciotto
Ornella Piras
Valdo Di Nolfo
Beniamino Pirisi



DENTRO & FUORI DAL CARCERE – conferenza stampa 11 giugno ore 10.30

martedì 11 giugno alle 10.30 nella sala Milella dell’Università di Sassari (piazza Università 21) sarà presentato nel corso di una conferenza stampa il workshop di formazione e informazione “Dentro & fuori” (Sassari, 14-15 giugno) dedicato ai percorsi dentro e fuori dal carcere.
Grazie al Polo universitario penitenziario dell’Ateneo di Sassari e alle altre istituzioni che hanno collaborato con l’ateneo, la città sarà per due giorni crocevia della riflessione sulla realtà penitenziaria nazionale e le potenzialità dell’istruzione per questo mondo così poco conosciuto.



DENTRO & FUORI DAL CARCERE – conferenza stampa 11 giugno ore 10.30

martedì 11 giugno alle 10.30 nella sala Milella dell’Università di Sassari (piazza Università 21) sarà presentato nel corso di una conferenza stampa il workshop di formazione e informazione “Dentro & fuori” (Sassari, 14-15 giugno) dedicato ai percorsi dentro e fuori dal carcere.
Grazie al Polo universitario penitenziario dell’Ateneo di Sassari e alle altre istituzioni che hanno collaborato con l’ateneo, la città sarà per due giorni crocevia della riflessione sulla realtà penitenziaria nazionale e le potenzialità dell’istruzione per questo mondo così poco conosciuto.



Olbia: terminato il prelievo di 920 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso abbandonati in un’area industriale dismessa

Scongiurato ogni rischio ambientale e per la salute dei cittadini in caso di incendio. L’operazione è stata portata a termine grazie a un accordo tra Comune di Olbia ed Ecopneus, società senza scopo di lucro che si occupa della gestione dei Pneumatici Fuori Uso (i PFU) in Italia, che si è sobbarcata tutti i costi delle operazioni.

Nel 2018, circa 1.500 tonnellate di PFU raccolte da Ecopneus presso gommisti e stazioni di servizio nella Zona Omogenea di Olbia-Tempio, oltre 11.000 tonnellate in tutta la Regione.

Olbia, 20 febbraio 2019

Disinnescata una vera e propria bomba ecologica nel territorio di Olbia: sono stati necessari 102 viaggi di automezzi per completare il prelievo di 920 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso da un’area industriale dismessa e scongiurare così ogni eventuale rischio per l’ambiente e per la salute della popolazione esposta in caso di incendio.

L’operazione è stata possibile grazie ad un accordo siglato tra il Comune di Olbia ed Ecopneus, società senza scopo di lucro che gestisce rintracciamento, raccolta, trasporto e riciclo dei Pneumatici Fuori Uso in Italia. L’intervento è stato svolto con il supporto della Ecoservice di Sant’Antonio di Gallura, azienda partner di Ecopneus per le operazioni di raccolta e trasporto dei PFU nelle Province di Sassari, Oristano e Nuoro.

Parallelamente alla quotidiana raccolta gratuita presso gommisti, stazioni di servizio e autofficine in tutta Italia, Ecopneus è infatti anche impegnata in interventi presso grandi accumuli di PFU come quello di Olbia. Dal 2011 ad oggi Ecopneus è intervenuta in 13 di questi “stock storici”, prelevando complessivamente oltre 84.000 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso. Quest’ultimo è il terzo intervento del genere portato a termine in Sardegna: Il primo, nel 2012, sempre nel territorio di Olbia, ha consentito la rimozione di 821 tonnellate di PFU mentre il secondo, nel 2013, ha permesso il prelievo di 1.500 tonnellate di PFU da un’area industriale nell’Oristanese, nei presso dello stagno di SantaGiusta, area di forte interesse naturalistico.

“Questo accordo ha fatto sì che siano stati rimossi tutti i pneumatici fuori uso presenti nell’area, proprio come da convenzione sottoscritta in data 05/10/2018. – ha affermato il Sindaco Settimo Nizzi –  Questa operazione ha permesso un notevole risparmio di denaro pubblico da parte dell’amministrazione. Ringraziamo Ecopneus per la preziosa collaborazione”.

Siamo orgogliosi di poter dare il nostro contributo, economico ed operativo, alla risoluzione di situazioni ambientalmente critiche come questa di Olbia. E’ inoltre una forte azione di contrasto alle conseguenze delle illegalità, tema a cui dedichiamo particolare attenzione” ha dichiarato il Direttore Generale Ecopneus Giovanni Corbetta. “Proprio in Sardegna, abbiamo promosso un percorso formativo per le scuole nell’a.s. 2016/17 che ha coinvolto oltre 300 classi, ed ha lasciato in dono campi sportivi e pavimentazioni in gomma riciclata in Istituti scolastici di Assemini (CA), Villanova (OG) e Nuoro. Un concreto esempio di economia circolare per stimolare le nuove generazioni a comportamenti ambientalmente virtuosi, basati su etica e legalità”.

Nel 2018 Ecopneus ha raccolto 11.741 tonnellate di PFU presso gommisti e stazioni di servizio in tutta la Sardegna. A livello Provinciale, 4.329 tonnellate nell’area della Città Metropolitana di Cagliari, 2.735 t nella Provincia di Sassari (di cui 1.495 nella Zona Omogenea di Olbia-Tempio), 2.222 t in quella di Nuoro e 1.379 t nella Provincia della Sud Sardegna.