CB GALLURA. UN PROTOCOLLO DI INTESA TRA CONSORZIO, ARZACHENA, LUOGOSANTO E TEMPIO PER LA CRESCITA DEL TERRITORIO

Un accordo che vale lo sviluppo agricolo di una importante zona della Gallura: Arzachena, Luogosanto e Tempio Pausania collaboreranno attivamente con il Consorzio di Bonifica della Gallura per i prossimi cinque anni. Questo, grazie al protocollo d’intesa sottoscritto stamane 17 aprile, ad Arzachena, nella casa comunale dove i rappresentanti delle tre amministrazioni comunali, il padrone di casa Roberto Ragnedda, il sindaco di Luogosanto Agostino Pirredda e quello di Tempio Giovanni Antonio Giuseppe Addis hanno firmato assieme al presidente del Consorzio di Bonifica della Gallura Marco Marrone un impegno alla progettualità e sviluppo dei loro territori, con la programmazione di interventi volti a recuperare e convogliare la risorsa idrica, efficientando il sistema di distribuzione.“E’ fondamentale che ci sia l’attiva collaborazione dei Municipi – commenta Marco Marrone, presidente del Consorzio di Bonifica della Gallura – e che si lavori di concerto al reperimento in primis dei finanziamenti, siano essi regionali, statali o europei”. Le risorse del territorio a disposizione e che al momento non sono utilizzate ai fini agricoli sono tante. “Abbiamo previsto un insieme di interventi volti al recupero sostanziale della risorsa idrica e alla strutturazione di nuovi reti idriche. Ad esempio con l’acqua proveniente dal Fiume Liscia in località Monte Tova e le opere di distribuzione irrigua verso la piana di Bassacutena – spiega invece Giosuè Brundu direttore generale del Consorzio – possiamo alimentare oltre i distretti irrigui esistenti anche una la potenziale area irrigua di Arzachena Nord, e la piana di Luogosanto – Bassacutena, per una superficie lorda di 1.400 ettari”.È invece di 300 ettari l’area che potrebbe servire la portata idrica di su Pagghiolu. Superficie che si stima possa avere necessità di 1,6 milioni di metri cubi l’anno in condizioni di regolare approvvigionamento idrico sommando sia l’irrigazione nei campi sia gli utilizzi nelle aziende zootecniche. Si passerà invece alla strutturazione della rete irrigua per l’area Arzachena nord: “l’idea progettuale – ha spiegato ancora Brundu – prevede le opere necessarie per l’utilizzo irriguo sia delle acque che giungono al serbatoio di compenso esistente di proprietà del Consorzio di Bonifica della Gallura alimentato dal fiume Liscia e sia delle acque depurate raccolte da bacino di accumulo recentemente realizzato dal Comune di Arzachena”.
L’obiettivo è quindi allargare la rete di distribuzione che si potrà alimentare anche dei reflui prodotti dal depuratore di Tempio Pausania e una quota della risorsa proveniente dal Pagghiolu. Il tutto da realizzarsi attraverso una interconnessione che permetta all’acqua di arrivare nei campi di Tempio. Si lavorerà inoltre per recuperare l’acqua dalle cave dismesse del territorio comunale di Luogosanto attraverso la realizzazione di piccoli laghetti collinari con l’intento di recuperare importante risorsa idrica utilizzabile ai fini irrigui ed idroelettrici. Il tutto sarà portato avanti con un monitoraggio costante da parte delle amministrazioni stesse sulla realizzazione delle opere che porti a risultati concreti nel breve tempo.
Il protocollo d’intesa specifica che i Comuni supporteranno il Consorzio di Bonifica della Gallura nelle fasi di studio, di progettazione e di realizzazione delle opere infrastrutturali irrigue a favore dei propri territori comunali che ricadono nel comprensorio consortile.

Ufficio Stampa




Gallura in Testa per Crescita Imprese in Italia

Superando Milano e Roma, la Gallura si afferma come provincia leader in Italia per la crescita delle imprese nel 2023.

Nel panorama economico italiano del 2023, la Gallura si è distinta raggiungendo il primo posto per il tasso di crescita delle imprese, con un impressionante 2.23%. Questo la pone davanti a colossi come Milano e Roma, che si attestano rispettivamente al secondo e terzo posto con tassi del 2.10% e 1.91%.

Questo risultato straordinario, basato su dati elaborati dal Centro Studi del Cipnes Gallura in collaborazione con Unioncamere e la Camera di Commercio di Sassari, sottolinea la dinamicità economica della regione. Particolarmente significativo è il contributo di Olbia, che da sola ha registrato un aumento del 5.7% nel numero di imprese, simbolo della forte vitalità economica e attrattiva per gli investimenti, anche a livello internazionale.

Il distretto produttivo del Cipnes Gallura, situato ad Olbia, ha visto l’avvio e il potenziamento di 17 nuove attività nel settore nautico nel solo ultimo anno, confermando l’importanza cruciale di questo settore per l’economia locale e dell’intera Sardegna.

L’eccellenza della Gallura non si limita alla quantità, ma si estende anche alla qualità e all’innovazione delle sue imprese, con un crescente numero di iniziative nel campo tecnologico che rafforzano il tessuto economico della regione.

La Gallura, con questo primato, conferma la sua posizione di territorio fertile per l’imprenditoria, capace di creare opportunità significative e di promuovere uno sviluppo economico sostenibile. Il Cipnes Gallura gioca un ruolo fondamentale in questo contesto, offrendo supporto continuo e risorse agli imprenditori, e contribuendo allo sviluppo economico di Olbia, della Gallura e, più in generale, della Sardegna.




ASL GALLURA | Direzione Aziendale, puntualizzazioni sullo sciopero del 19 febbraio

L’adesione allo sciopero di lunedì 19 febbraio si attesta sul 13%

Le puntualizzazioni della Direzione Aziendale e i dati provenienti dalle strutture sanitarie galluresi

Olbia, 20 febbraio 2024 – Si attesta attorno al 13% la partecipazione dei dipendenti allo sciopero proclamato nella giornata di ieri da alcune sigle sindacali. «Sono dati pervenuti alla Direzione Aziendale questa mattina, molto lontani dai numeri che abbiamo letto sulla stampa che parlavano del 60% di adesione dei dipendenti della nostra azienda», commenta il Direttore Generale della Asl Gallura, Marcello Acciaro. 

«È opportuno precisare anche altro, a cominciare dalle Progressioni economiche orizzontali: già al tavolo con la Prefettura avevamo dimostrato che la questione Peo era in via di una soluzione positiva. Nella busta paga del mese di febbraio verrà riconosciuto agli aventi diritto il passaggio di fascia per competenza e al massimo entro marzo saranno accreditate le somme arretrate». Uno dei temi della rivendicazione era l’organizzazione dell’area di degenza dipartimentale. «Come ho spiegato più volte ai sindacalisti – aggiunge il Direttore Generale della Asl Gallura – si tratta di un modello usato in tutta Italia e che funziona. Non vedo perché non dovrebbe funzionare anche negli ospedali galluresi. In tutti i numerosi incontri con i rappresentanti dei lavoratori ho chiarito che questo tipo di organizzazione avrebbe portato benefici alle nostre strutture, mettendoci in grado di dare risposte ai pazienti, perché l’assistenza infermieristica non è differente se praticata in un reparto piuttosto che in un altro».

Arrivano anche chiarimenti su La Maddalena: «Quando sono diventato Direttore Generale, nel 2022, l’ospedale di La Maddalena aveva completamente chiuso tutte le attività di degenza e molti servizi erano in difficoltà. Oggi, invece, grazie a un nuovo modello organizzativo abbiamo riattivato i servizi interrotti. L’attività del Pronto Soccorso è passata da 4508 accessi del 2021 a 7707 del 2022, fino agli 8630 del 2023. Il reparto di Medicina Generale era stato chiuso nel 2021, mentre a inizio 2023 è stato aperto il reparto Mobi con 16 posti letto favorendo il percorso di presa in carico dei pazienti cronici. In dieci mesi sono stati eseguiti 240 ricoveri ordinari e 91 in day hospital con un forte incremento rispetto allo storico, quando si registravano 144 ricoveri ordinari e nessuno in day hospital. È ripresa anche l’attività chirurgica ambulatoriale, con 170 interventi, e quella della dialisi. Stiamo lavorando al consolidamento del Laboratorio analisi e all’avvio progressivo di altri 10 letti di Ospedale di Comunità a gestione infermieristica. Presto anche Radiologia avrà un proprio responsabile di riferimento. Il mio sincero ringraziamento va a tutti gli operatori della sanità gallurese. Tutto quanto è stato fatto finora è merito loro. Stanno dando dimostrazione di grande volontà e abnegazione, supportando questo difficile momento nazionale, e non solo locale, permettendo di implementare soprattutto nei tre ospedali di Olbia, Tempio Pausania e La Maddalena le attività di ricovero e dei servizi. Anche il territorio, con le Case di Comunità di imminente avvio su tutta la Gallura darà il suo contributo per un significativo miglioramento dei servizi. Mi auguro che ora si apra una riflessione e che il confronto con i sindacalisti torni sui binari giusti – conclude Marcello Acciaro – nel rispetto dei ruoli e senza personalismi, per il bene dell’azienda e soprattutto dei cittadini che usufruiscono dei servizi sanitari».

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ASL Gallura
Ufficio Comunicazione Istituzionale




“LA GALLURA DICE NO ALLA DEVASTAZIONE DEL TERRITORIO” ASSEMBLEA PUBBLICA

ASSEMBLEA PUBBLICA TEMPIO PAUSANIA 24 FEBBRAIO 2024 ORE 16 PRESSO ISTITUTO EUROMEDITERRANEO

Cosa c’è dietro i numerosi progetti relativi a mega impianti eolici e fotovoltaici presentati in Sardegna? Perché si parla di vera e propria speculazione? Cosa possiamo fare per difendere i nostri territori da questo assalto in tinte green?

Sono solo alcuni dei punti che verranno affrontati nell’assemblea pubblica, organizzata per portare la popolazione a conoscenza di ciò che si cela dietro progetti devastanti, spacciati per sostenibili e persino auspicabili per la nostra Isola.

Il Coordinamento Gallura contro la Speculazione Eolica e Fotovoltaica invita a riflettere su una questione che riguarda tutti. L’obiettivo dell’inconto pubblico è quello di far emergere in maniera chiara, attraverso interventi qualificati, le contraddizioni della transizione ecologica e le incompatibilità tra gli impianti industriali e i territori, dal punto di vista ambientale, naturalistico, economico e urbanistico, nell’ottica di una necessaria tutela dei luoghi.

Sabato 24 Febbraio ore 16.00 presso i locali dell’Istituto Euromediterraneo, Viale Don Sturzo 41.

Seguirà dibattito pubblico.




Proficuo incontro del Comitato Gallura contro la Speculazione Eolica e Fotovoltaica con l’Unione dei Comuni dell’Alta Gallura

Tempio Pausania, 23 gennaio 2024

Continua la mobilitazione del Coordinamento Gallura contro la Speculazione Eolica e Fotovoltaica sul territorio per contrastare l’assalto delle multinazionali in Gallura.

Dopo il Consiglio comunale di Tempio Pausania, in seduta straordinaria e aperta, del 16 gennaio scorso, e gli incontri avvenuti nei Comuni di Telti, Calangianus e Luras, questa mattina, nella sala riunioni dell’Unione dei Comuni dell’Alta Gallura, si è svolta una seduta di Giunta alla quale ha partecipato una delegazione del Coordinamento e ha visto la partecipazione di tutti i sindaci, ad eccezione del sindaco di Trinità d’Agultu. L’argomento “Parchi eolici e fotovoltaici. Analisi e determinazioni” è stato posto al punto primo dell’ordine del giorno. Il primo intervento è stato quello del portavoce del Coordinamento Gallura, Agostino Peru: “La battaglia non è contro le energie rinnovabili ma contro l’agghiacciante meccanismo speculativo che si è innescato, il quale porterebbe alla svendita del nostro paesaggio e a un nuovo colonialismo energetico, che cambierebbe per sempre il volto della nostra terra”. Si parla di richieste di allacci e bozze di progetto che superano di quasi 10 volte la potenza di 6GW di cui si era fatta carico la Sardegna da decreto e che ad oggi ammontano a circa 57GW. “Chiediamo alle amministrazioni di rendere nota alla popolazione la situazione che si è creata in merito – conclude Peru –. Il nostro auspicio è che tutti i sindaci dell’isola si facciano promotori di un grande movimento di opposizione”.

A seguire Gianni Monteduro, attivista, ha illustrato l’iter che assegnava alle Regioni il compito di mappare il territorio e di indicare le zone idonee, cosa che non è stata fatta, creando così un vuoto normativo che ha portato continue richieste di allaccio a Terna S.p.A. per la creazione di impattanti parchi eolici con torri alte 270 metri. “Tutti i territori sono colpiti. Oltre a questo c’è da tenere conto anche dei progetti relativi all’agrivoltaico, che prevede di tappezzare di pannelli fotovoltaici 40.000 ettari: una superficie pari a due volte il comune di Tempio Pausania. Le amministrazioni comunali devono fare resistenza alla devastazione – precisa Monteduro – richiedendo alla Regione Sardegna di presentare una moratoria che porti alla sospensione di ogni approvazione dei progetti e contestualmente la mappatura del territorio per indicare le aree idonee e allo stesso tempo è necessario proporre progetti alternativi ragionati per preservare l’ambiente, come le comunità energetiche. L’urgenza è arrivare al palazzo regionale”.

L’archeologa Angela Antona ha portato l’attenzione sul territorio: “Fino ad oggi abbiamo sempre ragionato per singoli siti archeologici, aree in cui sono presenti dei vincoli – ha spiegato – ma ora i sindaci hanno uno strumento fondamentale: quello di considerare non il singolo sito ma il paesaggio nella sua totalità. Nei documenti vengono indicate le aree sottoposte a vincolo ma non le buffer zone, ossia le zone cuscinetto. I sindaci devono far sì che le buffer zone coprano l’intera Gallura”.

L’architetto Marta Tolar ha sottolineato il conseguente consumo di suolo e la non considerazione dello smantellamento delle strutture una volta terminato il periodo di produzione. “Basti pensare che i progetti non sono presentati solo nelle zone pianeggianti, ma persino sulle creste di granito. Ciò che manca, a livello territoriale, è una strategia e una pianificazione, poiché non esiste solo la strategia

energetica. Come Coordinamento siamo disponibili ad offrire un supporto tecnico”. L’esposizione dell’affare speculativo reso meno cupo da parole come “green” e “rinnovabile” è proseguita con l’intervento di Maria Antonietta Pirrigheddu, attivista, la quale ha precisato che “Se anche passasse un decimo dei progetti presentati, sarebbe un danno irreversibile. Non c’è niente di temporaneo in questi impianti e, per quanto riguarda il fotovoltaico, è probabile che ci ritroveremo tra qualche anno con delle discariche di vetri rotti da smaltire”. Pirrigheddu prosegue toccando il tema delle leggendarie compensazioni, ridicole e spesso nemmeno corrisposte. “I sindaci possono presentare ricorsi condivisi ravvisando reati ambientali, per danni alla salute e per tutti gli aspetti che riguardano paesaggio, biodiversità, cultura ed economia. È necessario chiedere l’incostituzionalità della legge sulla produzione di energia, che contravviene all’articolo 9 della Costituzione”.

Mauro Gargiulo, presidente di Italia Nostra Sardegna, ha spiegato l’estrema complessità della questione, poiché “I progetti vengono approvati approfittando del vuoto normativo. Al contrario si può far decollare i progetti di comunità energetica che metterebbero in difficoltà i grandi speculatori”. L’auspicio – conclude Gargiulo – è che “I Comuni mettano in campo tutti gli strumenti in loro possesso, in modo da agire sulla Regione e portare a un’intera revisione di tutto il processo”.

Maria Grazia Demontis, attivista, nell’ultimo intervento della delegazione ha portato un esempio di resistenza virtuoso. “Un Comune della Puglia, Volturino, chiamato in causa dall’impellente necessità di produrre energia, ha vinto dotandosi di un proprio piano energetico comunale. Definiamo quindi un piano energetico territoriale creato dall’Unione dei Comuni”.

Dopodiché Emiliano Deiana (ANCI) ha condiviso l’esigenza di intervenire convergendo sulle priorità espresse dal Coordinamento: moratoria, mappatura, piano energetico regionale e produzione di una mappa dei beni identitari.

Il sindaco di Aggius, Nicola Muzzu, ha portato la propria esperienza: “Abbiamo ricevuto diverse richieste per l’installazione di altri impianti, che abbiamo già rifiutato. Aggius ha già 34 aerogeneratori. Abbiamo inserito nel nostro piano urbanistico dei vincoli molto stretti in modo tale che il parco non possa essere ampliato”. E conclude: “Occorre stare attenti e vigili. Ciò che viene proposto oggi non è un riconoscimento economico stabilito ma delle compensazioni ambientali. Anche a noi devono dare il 5% ma è da sei anni che non abbiamo nessun riscontro. Non rispondono nemmeno alle pec! Se i Comuni si uniscono, e la Regione ci viene dietro, le cose possono cambiare”.

Essendoci altri punti all’OdG da affrontare, la Giunta dell’Unione ha aggiornato l’incontro a martedì prossimo, che sarà anche momento di deliberazione.

Comitato Gallura Contro la Speculazione Eolica e Fotovoltaica




GALLURA. Sequestrati terreni per 12 ettari: cave di granito diventate discariche abusive.

I CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI TEMPIO PAUSANIA, COORDINATI DAL PROCURATORE CAPO E DAL SOSTITUTO TITOLARE DEL FASCICOLO D’INDAGINE, HANNO SOTTOPOSTO A SEQUESTRO PREVENTIVO COMPLESSIVAMENTE 120.000 METRI QUADRATI, AREE ORIGINARIAMENTE DESTINATE ALL’ESTRAZIONE DEL GRANITO ED OGGI RITENUTE ESSERE ADIBITE A DISCARICHE ABUSIVE. 

IN PARTICOLARE, NEL CORSO DI UN SERVIZIO STRAORDINARIO DI CONTROLLO DEL TERRITORIO PER LA PREVENZIONE E REPRESSIONE DEI REATI IN MATERIA AMBIENTALE, I MILITARI HANNO ISPEZIONATO ALCUNE CAVE DI GRANITO, ORMAI DISMESSE, PRESENTI SUL TERRITORIO. DUE DI ESSE, UNA A SANTA TERESA GALLURA IN UNA ZONA SOTTOPOSTA A VINCOLO PAESAGGISTICO E L’ALTRA A LUOGOSANTO, CHE INSISTE IN UNA ZONA SOTTOPOSTA A VINCOLO IDROGEOLOGICO, SONO RISULTATE ESSERE DELLE VERE E PROPRIE DISCARICHE A CIELO APERTO, PRIVE DELLE PREVISTE AUTORIZZAZIONI. ALL’INTERNO ERANO PRESENTI CARCASSE DI AUTO, GRU, SCAVATORI E MEZZI DA LAVORO DISMESSI, BATTERIE ESAUSTE, PNEUMATICI, CONTAINER, CISTERNE DI GASOLIO CON SVERSAMENTO DI LIQUAME NEL SOTTOSUOLO, LAMIERE E MATERIALE FERROSO DI VARIA FATTURA. IN SOSTANZA DAL SOPRALLUOGO SONO EMERSI RIFIUTI PERICOLOSI, NON PERICOLOSI, SPECIALI E TOSSICI. L’AREA SEQUESTRATA A SANTA TERESA GALLURA AMMONTA A 40.000 METRI QUADRATI, MENTRE QUELLA A LUOGOSANTO AMMONTA A 80.000 METRI QUADRATI. ALL’ESITO DELL’ATTIVITÀ, PERTANTO, DUE PERSONE – A CUI SONO RICONDUCIBILI I TERRENI – SONO STATE DEFERITI IN STATO DI LIBERTÀ AL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI TEMPIO PAUSANIA.




M’illumino di meno: la Asl Gallura aderisce all’iniziativa dedicata al risparmio energetico

La sera del 16 febbraio si spegneranno le luci degli uffici amministrativi di Olbia. Nell’agenda della Asl nuove azioni per l’efficientamento energetico

Olbia, 13 febbraio 2023 – Luci spente negli uffici per trenta minuti come segno di attenzione al tema del risparmio energetico. E, in agenda, anche diversi progetti di efficientamento, per migliorare la sostenibiltà ambientale delle strutture sanitarie. La Asl Gallura aderisce a “M’illumino di meno”, evento promosso da Rai Radio2 con Caterpillar, che da quest’anno coincide con la Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili.

Il 16 febbraio le luci della sede amministrativa di via Bazzoni-Sircana a Olbia si spegneranno simbolicamente dalle 19.00 alle 19.30. Un’iniziativa che si aggiunge a quella avviata di recente dall’Area Tecnica dell’Azienda Sanitaria che ha disposto la disattivazione dell’impianto di illuminazione installato nell’area adiacente all’edificio sede della Asl. Sono inoltre stati attivati nel parcheggio riservato ai dipendenti aziendali ed in quello dell’ospedale Giovanni Paolo II anche i punti di ricarica per quattro auto ibride (elettrico/benzina) acquistate di recente dall’Ares per conto dell’Unità Operativa di Oncologia e della Direzione della Asl Gallura. Il tema coinvolge gli enti pubblici non solo come portatori di buone prassi, ma come organismi impegnati concretamente nel contenimento delle spese energetiche. «Con la Legge n. 34/2022 il governo ha messo il risparmio energetico al centro delle politiche di riduzione dei costi, anche attraverso il miglioramento delle prestazioni degli immobili della pubblica amministrazione», sottolinea il Direttore Generale della Asl Gallura, Marcello Acciaro. «M’illumino di meno è un’iniziativa dedicata alla sostenibilità del pianeta e merita di essere sposata. Lo spegnimento degli impianti – aggiunge il Direttore Generale – è un gesto simbolico che ci invita a riflettere. Le Asl, con i loro ospedali sono tra le aziende più energivore. Questo ci deve spingere a impegni concreti verso la sostenibilità. Nei prossimi mesi fisseremo all’interno dei nostri atti amministrativi una serie di priorità dedicate all’efficientamento energetico degli ospedali di Olbia e Tempio Pausania, al potenziamento dei sistemi di telecontrollo, degli impianti fotovoltaici e altre misure per il contenimento dei costi nelle strutture sanitarie pubbliche della Gallura».

Le proposte elaborate dall’Area Tecnica diretta da Paolo Tauro, verranno inserite nel PIAO, il Piano Integrato di Attività e Organizzazione di prossima approvazione. Si prevede per gli ospedali Paolo Dettori di Tempio Pausania e Giovanni Paolo II di Olbia, la sostituzione dei corpi illuminanti nelle aree di parcheggio esterne con apparecchi a led che consentono un risparmio dal 50 all’80%, con costi di manutenzione pari a un decimo rispetto agli attuali. Inoltre verrà effettuato l’aggiornamento del sistema di telecontrollo necessario per monitorare e regolare i consumi generali, nonché il miglioramento dell’efficienza della centrale frigorifera a servizio del “Giovanni Paolo II” con l’installazione di torri evaporative dotate di motori inverter. Oltre agli impianti fotovoltaici già installati nelle strutture ospedaliere di Olbia, Tempio e La Maddalena, si prevede l’implementazione in altre strutture sanitarie energivore, così da ricorrere all’autoconsumo. In agenda anche la sostituzione di serramenti in varie strutture con nuovi infissi a taglio termico. Infine, nell’ambito del Piano nazionale per gli investimenti complementari (PNC) “Salute, Ambiente, Biodiversità e Clima (PRACSI)” è stata trasmessa alla Regione Sardegna per l’istruttoria e ammissibilità una ricognizione dei fabbisogni infrastrutturali e risorse strumentali, tali da prevedere un investimento di oltre un milione di euro.


ASL Gallura
Ufficio Stampa e Comunicazione




Comunicato stampa della Direzione Generale della Asl Gallura

Olbia, 5 gennaio 2023 – «Per noi medici tutti, a prescindere dal ruolo che svolgiamo, questo intenso momento storico che stiamo vivendo – non solo in Sardegna – ci costringe a un profondo cambiamento non solo su come “fare il medico, ma anche su come “essere medico”». Il Direttore Generale della Asl Gallura, Marcello Acciaro, interviene nel dibattito sul ruolo della continuità assistenziale e sulla nuova visione verso cui orientare la sanità per dare risposta ai bisogni di salute.

«I vecchi modelli non funzionano più e siamo troppo pochi per fronteggiare la domanda sanitaria. Ma quali sono i nuovi modelli? Cosa vuol dire essere medici e “fare il medico” oggi? Perché i giovani medici scappano dalla sanità pubblica? Perché non siamo abbastanza e perché non ci sentiamo più sicuri? Perché la sanità è continuamente sotto attacco? Che effetto fa sentirsi sempre in discussione? Il titolo sensazionale del giornale di oggi non corrisponde allo stato d’animo della categoria medica che sostiene la linea di cambiamento auspicato, che porta avanti il collega Prof. Doria». Poi la riflessione sulle polemiche apparse sulla stampa. «Il concetto di “pastiglia” è una sineddoche che però evidenzia come è in discussione profondamente il nuovo ruolo del medico. Possiamo fare e dire molte cose, portare avanti battaglie di principio ed erigere barricate, ma i problemi restano e vanno affrontati tutti insieme, perché è chiaro a tutti che dopo la pandemia molte cose sono cambiate. Occorre capire e “far capire” come oggi sia necessaria una medicina di continuità assistenziale più moderna, dotata di mezzi e meglio retribuita. Una sanità più vicina alla gente, di prossimità come si dice in gergo, ma anche più incisiva e di qualità quando serve. E per questo servono nuovi modelli. Qualche idea su come fare l’abbiamo e vogliamo portarla avanti per noi, per tutti gli operatori e per la Comunità».




Si chiama Giovanni Maria Brinchia ed è di Arzachena l’ultimo nato in Gallura nel 2022Il bambino è venuto alla luce nell’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia alle 21.23

Olbia, 1 gennaio 2023 – Si chiama Giovanni Maria Brinchia ed è di Arzachena l’ultimo bimbo nato in Gallura nel 2022. Ha pesato 3,480 kg. La mamma Vanessa Paola Imperio, casalinga di 36 anni, lo ha dato alla luce alle ore 21.23 con parto cesareo, nell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia, diretta da Giangavino Peppi, dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia. L’intervento è stato eseguito dal Dottor Giovanni Devinu e dalla Dottoressa Lavinia Antimi. Il papà del bimbo, Maurizio Brinchia, di 37 anni, è idraulico. Per la coppia si tratta del primo figlio.

I nati del 2022 raggiungono così un totale di 779. Si attende ancora il primo nato del 2023.

La Direzione Aziendale della Asl Gallura coglie l’occasione per porgere i migliori auguri al nuovo nato e alla sua famiglia.


ASL Gallura
Ufficio Stampa e Comunicazione
via Bazzoni Sircana, 2




CB GALLURA. PARTONO I LAVORI PER L’INTERCONNESSIONE DEL DEPURATORE DI
ARZACHENA CON LA RETE IRRIGUA

Sono stati consegnati i lavori per la realizzazione del sistema di
interconnessione della rete di distribuzione idrica facente capo al
Consorzio di Bonifica della Gallura, in territorio di Arzachena, e il
depuratore comunale che attualmente scarica l’acqua a mare. Dopo il primo
step infatti quella preziosa risorsa sarà recuperata e destinata ad uso
agricolo. Sono stati infatti aggiudicati i lavori, per un totale di 1
milione e 660 mila euro, per il primo lotto che consentirà di
interconnettere i sistemi e portare l’acqua recuperata a circa sessanta
ettari di terreno agricolo.
Il secondo step consentirà invece di infrastrutturare una rete di
distribuzione nel territorio di Surrau, servendo quindi 200 ettari
dall’alto potenziale agricolo. Inoltre si aumenta la presenza sul
territorio, lo si salvaguarda dagli incendi perché la rete di
distribuzione idrica sarà impostata con prese d’acqua antincendio.
“Un grande risultato – commenta il presidente del Consorzio di Bonifica
Gallura Marco Marrone -. Abbiamo bandito la gara d’appalto a luglio, e
ora
con l’aggiudicazione contiamo di portare a termine il primo lotto in
cinque mesi. La stagione invernale ci consentirà di rendere operativo un
progetto che parla di sostenibilità, risparmio idrico, efficienza.
Dall’altra diamo risposte concrete a un territorio in forte sviluppo
agricolo, vocato alla produzione di un prodotto d’eccellenza: il
Vermentino Docg e all’allevamento di bovini. Ancora una volta la
dimostrazione che con una programmazione concreta nata dall’ascolto del
territorio, è possibile portare sviluppo e accompagnare gli investimenti
dei nostri imprenditori agricoli, anche e grazie sopratutto all’ottimo
dialogo con la politica locale”.

Il progetto ammonta a un totale di 7 milioni e mezzo di euro, si divide
in tre lotti, con il primo che gode del finanziamento della Regione
Autonoma Della Sardegna per il tramite dell’Assessorato dell’Agricoltura e
Riforma Agro-Pastorale che ha assegnato i fondi con deliberazione della
Giunta Regionale n. 47/45 del 24.09.2020.

Roberto Ragnedda, primo cittadino di Arzachena, sottolinea come questo
risultato sia il “frutto di una stretta collaborazione fra Comune e
Consorzio di Bonifica. Siamo orgogliosi del lavoro portato avanti in
sinergia. E’ un importante prima fase che dovrà essere portata a
conclusione in tempi celeri ed intanto pensiamo a recuperare risorse per
i
successivi step. Questo è un progetto qualificante che serve un terreno
abitato – spiega – ma anche un esempio di sostenibilità che risponde alla
domanda di recupero del bene acqua da destinare virtuosamente in campo
agricolo. L’infrastrutturazione, i servizi e la sostenibilità sono
fondamentali per questo territorio e questo progetto si inserisce a pieno
titolo tra i tanti che stiamo portiamo avanti”.

“Andremo a intervenire sia con opere di manutenzione dell’impianto di
sollevamento nella vasca di raccolta posta nell’impianto di trattamento
del depuratore del Comune di Arzachena – spiega Giosuè Brundu, direttore
del Consorzio di Bonifica –, sia con interventi di riparazione sulla
condotta di mandata dall’impianto di sollevamento alla vasca esistente
Caldosa, infine verranno collegate le due reti attraverso una condotta.
E’l’inizio di un percorso che interconnette la risorsa idrica del Liscia
con quella dei depuratori che servono i centri abitati”.

Infatti oltre che ad Arzachena, il Consorzio è impegnato anche in altri
progetti che allo stesso modo parlano di recupero e efficientamento. “Si
sta lavorando anche per il recupero – conclude Brundu – delle acque
depurate del depuratore di Olbia che andranno a servire il distretto
irriguo di Olbia nord”.