Garante Detenuti: avviso pubblico ad Alghero

aperti i termini dal comune di Alghero per la presentazione delle candidature per la nomina del Garante dei Diritti delle Persone private della libertà personale. Le candidature dovranno pervenire entro e non oltre le ore 12 del 31 Marzo 2023 via pec al seguente indirizzo: [email protected]. Il Garante dei detenuti è scelto tra cittadini italiani con comprovata competenza ed esperienza nel campo delle scienze giuridiche, dei diritti umani, oppure nel campo delle attività sociali negli Istituti di prevenzione e pena e nei servizi sociali territoriali. La durata in carica del Garante coincide con quella del Consiglio comunale ed esercita le sue funzioni, successivamente alla scadenza dell’incarico, fino all’entrata in carica del successore. L’incarico può essere rinnovato per una sola volta ed è svolto ad esclusivo titolo gratuito, fatto salvo il rimborso per le spese sostenute e debitamente documentate, fino al raggiungimento di un massimo di euro 2.000,00 a semestre. Eventuali informazioni relative all’avviso e al fac-simile di domanda possono essere richieste utilizzando l’indirizzo di posta mail [email protected], indicando nell’oggetto la seguente frase: “Avviso garante diritti detenuti. Richiesta informazioni”. Tutta la documentazione è reperibile sulle pagine istituzionali dell’ente. 




Ad Alghero il Garante dei Detenuti

Il Comune di Alghero avrà il Garante dei Detenuti. Il via libera definitivo in occasione della seduta di Consiglio Comunale svoltosi ieri (martedì) con l’approvazione, all’unanimità dei consiglieri presenti, del regolamento per la sua individuazione. Il voto, dopo le discussioni nelle competenti commissioni svoltesi alla presenza dei vertici della locale Casa di Reclusione “Giuseppe Tomasiello” di Alghero, con la direttrice Elisa Milanesi, e il professor Emanuele Farris del Polo Universitario Penitenziario di Sassari. E’ stato il presidente della Commissione Sanità e Ambiente, Christian Mulas, ad avanzare la proposta tramite un dettagliato ordine del giorno sottoscritto da tutte le forze politiche presenti in Consiglio e definito con l’Amministrazione comunale. “Un passo in avanti importante – sottolineano il sindaco Mario Conoci e l’assessore ai Servizi Sociali Maria Grazia Salaris – l’istituzione di un Garante dei detenuti è un obiettivo di civiltà necessario, a supporto della riabilitazione delle persone recluse, per la loro tutela e per la valorizzazione del sistema carcerario nel suo complesso”. “Un traguardo che ha trovato d’accordo maggioranza e opposizione in modo trasversale e senza distinzione di sorta – le parole di Christian Mulas – una figura di mediazione che può essere utile per prevenire nel mondo carcerario situazioni di disagio che a volte sfociano in gesti estremi, con l’obiettivo di perseguire le finalità rieducative e formative alla base di ogni carcerazione”. Il Garante verrà individuato, sempre dal Consiglio Comunale, previa scelta dei candidati, selezionando un massimo di tre persone nel campo delle scienze giuridiche, dei diritti umani, delle attività sociali negli Istituti di prevenzione e pena e nei centri di servizio sociale. A breve sarà pubblicato dai competenti uffici del Comune di Alghero un apposito avviso a cui gli interessati potranno manifestare il proprio interesse.




La Capigruppo discute sulla situazione del Garante

Il presidente del Consiglio comunale, Maurilio Murru, ha attivato questa mattina, durante la riunione della conferenza dei Capigruppo, la procedura propedeutica alla revoca ad Antonello Unida della nomina di Garante dei diritti delle persone private della libertà personale.
Venerdì il presidente Murru ha convocato per oggi l’organo consultivo per discutere degli ultimi avvenimenti legati alla figura del Garante e in particolare dopo la comunicazione ufficiale arrivata dalla direzione della casa circondariale di Bancali con cui si invitavano gli organi competenti a valutare l’opportunità della revoca dell’incarico. Una lettera spedita dopo le esternazioni di Antonello Unida contro il green pass. L’ingresso nelle strutture penitenziarie, come prevede la normativa nazionale, già dal 15 ottobre è consentito soltanto ai titolari di certificazione verde. Scegliere di non munirsi del green pass vuol dire scegliere di non entrare nella casa circondariale dove il Garante svolge la sua attività. Inoltre le dichiarazioni del Garante hanno causato una sovraesposizione mediatica negativa per Sassari che ha creato un notevole sconcerto e disagio nella comunità cittadina, tale da minare il rapporto di fiducia che deve esistere tra i componenti dell’Assemblea civica che nominano e la persona nominata.
In base al regolamento comunale sul ruolo e le funzioni del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, il presidente del Consiglio ora procederà a inviare la contestazione al Garante in cui saranno espresse le motivazioni della possibile revoca ai sensi dell’articolo 3 dello stesso documento e contestualmente la richiesta all’interessato di presentare controdeduzioni. Antonello Unida avrà venti giorni per rispondere.
Successivamente una nuova riunione dei Capigruppo esaminerà tutta la documentazione per poi portare la questione in Consiglio che a quel punto sarà chiamato a esprimersi sulla revoca.