VIOLENZA DI GENERE, UN’ EMERGENZA CONTINUA.A NUORO UNA TAVOLA ROTONDA SULLE NUOVE MISURE

COMUNICATO STAMPA

(Nuoro 31 maggio 2024 alle 16:00, nei nell’auditorium dell ExME, Piazza Mameli n. 1 Nuoro)

Il tema della violenza di genere, le nuove misure varate dal governo per contrastare questa grave emergenza e il linguaggio nel processo che vede come vittime di violenza le donne, saranno a centro del dibattito che si terrà il 31 maggio alle 16 all’ExMe di Nuoro.

L’ospite più attesa è la dottoressa Paola di Nicola Travaglini, magistrata della suprema Corte di Cassazione, autrice di libi, componente della Commissione sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere del Senato.

E’ diventata celebre anche a livello internazionale la sua sentenza del 2016, nel processo sul cosiddetto scandalo dei Parioli.
Si trattava dell’inchiesta e del successivo processo di uno dei casi disfruttamento della prostituzione minorileche più hanno interessato l’opinione pubblica.

Una vicenda che prese il nome dal nome del quartiere della Roma bene dove avvenivano incontri in appartamenti eleganti e le prestazioni sessuali di diverse adolescenti coinvolte.

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La giudice Travaglini, condannando gli imputati del processo, ha stabilito un risarcimento del danno – a favore delle ragazza sfruttate – considerato rivoluzionario perla scelta di rifondere la loro dignità offesa dal mercimonio: anziché condannare gli imputati a risarcire una somma di danaro, le vittime sono state “ripagate” con dei libri sulla condizione femminile scritti da altre donne.

È stata formatrice decentrata in materia penale e consigliera giudiziaria. Molti sono i suoi provvedimenti pubblicati su riviste di rilievo nazionale (35 tra sentenze ed ordinanze, Foro Italiano, Cassazione penale, Il Penalista, Giurisprudenza penale, ecc.).

Il 23 giugno 2020 ha rappresentato l’Italia all’incontro internazionale dell’Unione Europea e di EURO Social (Programma per la coesione sociale in America Latina), con una relazione dal titolo: “Risposta interistituzionale alla violenza di genere nel contesto della crisi sanitaria COVID-19”. È stata insignita di diversi premi per il suo impegno contro la violenza sulle donne e gli stereotipi di genere, tra cui il Premio dell’Unione Europea “Women Inspiring Europe” nel 2014, dall’European Institute For Gender Equality (EIGE).

La dottoressa incentrerà il proprio intervento sul linguaggio di genere all’interno del processo e sui pregiudizi che colpiscono le vittime di violenza.

Seguirà la relazione dell’avv.ta Maria Masi, che a 54 anni è diventata la prima donna in quasi cento anni di avvocatura a ricoprire la carica del Consiglio Nazionale Forense, l’organismo di massima rappresentanza istituzionale. Sarà lei a parlare della Legge Roccella sulla violenza familiare, sulle criticità e i limiti della nuova disciplina ridisegnata per offrire maggiore tutela alle donne .

La terza relatrice sarà la procuratrice della Repubblica di Nuoro, dott.ssa Patrizia Castaldini. In magistratura da trentun anni, una lunga esperienza da pubblico ministero in Calabria a occuparsi di reati di mafia e di reati contro la pubblica amministrazione. Poi procuratore capo a Ferrara, dove ha seguito diverse inchieste delicate dai reati a sfondo sessuale.

E’ chiamata a spiegare alla platea glia spetti pratici di natura penale concernenti l’applicazione della nuova disciplina per contrastare la violenza di genere. Il suo intervento riguarderà in particolare il passaggio dal codice Rosso alla Legge Roccella con particolare riferimenti alle Misure di sicurezza e di prevenzione tra cui la nuova formulazione dell’ammonimento.

Un dibattito, organizzato dalle avvoocate e avvocati del Comitato per le pari opportunità, (organismo presieduto dall’avv.ta Maria Concetta Sirca), con il patrocinio dell’Ordine degli avvocati di Nuoro e la collaborazione della Scuola Forense, Rete Sardegna CPO e Camera Penale).

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Il convegno verrà introdotto dall’Avv. Gianni Falchi, componente integrato del CPO e consigliere del COA, preceduto dai saluti istituzionali dell’Avv. Lorenzo Soro (Presidente Ordine Avvocati Nuoro), Avv. Priamo Siotto (Direttore della Scuola Forense), Avv.ta Maria Concetta Sirca (Presidente CPO) Avv.ta Anna Soro (Presidente Rete Sardegna CPO), Avv. Giovanni Colli (Presidente Camera Penale Nuoro).

A moderare il consesso sarà l’avv. avv. Giuseppe Floris, (segretario del CPO Nuoro).

Al termine dell’evento è prevista la proiezione del video “Vi chiedo” a cui hanno partecipato delle donne delle istituzioni giuridiche nuoresi, girato a cura del Comitato Pari Opportunità di Nuoro, monologo liberamente tratto dal Libro di Paola di Nicola Travaglini.

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Lotta contro la disuguaglianza di genere: donne e lavoro in Sardegna

In Sardegna, la situazione del lavoro per le donne non è ancora uguale a quella degli uomini. Sono molte le sfide che le donne affrontano sul posto di lavoro, tra cui la disuguaglianza salariale, la mancanza di servizi per la cura dei bambini e il part-time involontario. Tuttavia, sono anche molte le donne che stanno lottando per creare un mondo del lavoro più equo e inclusivo.

Nel 2022, il tasso di occupazione delle donne in Sardegna è stato del 46,5%, in diminuzione dell’1,4% rispetto all’anno precedente. La Sardegna è la regione in Italia con il maggior numero di donne che lavorano a tempo parziale perché non trovano un lavoro a tempo pieno: il 26,4% delle donne. Questi numeri rappresentano una sfida importante per le donne in Sardegna, ma anche una grande opportunità per le donne che stanno lottando per i loro diritti.

La disuguaglianza salariale è un altro problema che le donne affrontano sul posto di lavoro. Nel 2022 in Italia, il divario salariale tra uomini e donne era del 13%. Le donne sono più impiegate in lavori come gli impiegati e nel settore della vendita e dei servizi alla persona. Sono meno presenti in ruoli di dirigenza e imprenditoriali. Inoltre, il divario salariale si acuisce ulteriormente con l’aumento delle competenze e della specializzazione, nei settori tipicamente maschili e con livelli retributivi maggiori.

Tuttavia, molte donne stanno lottando per creare un mondo del lavoro più equo e inclusivo. L’assessorato regionale del Lavoro ha annunciato un pacchetto di misure per aiutare le donne a conciliare il lavoro con la vita familiare e personale. Tra le misure proposte, ci sono bonus per l’assunzione di donne, supporto per chi vuole lavorare in proprio, e aiuti per la conciliazione lavoro-famiglia. L’obiettivo è quello di rimuovere gli ostacoli che impediscono alle donne di esprimere il loro potenziale e di favorire la loro partecipazione al mercato del lavoro.

Anche molte donne politiche in Sardegna stanno lottando per i diritti delle donne sul posto di lavoro. Ada Lai, assessora regionale del Lavoro, ha sottolineato l’importanza di mantenere l’attenzione sui diritti delle donne e sugli stereotipi che limitano ancora la loro libertà. Ha anche affermato che l’obiettivo è quello di rimuovere gli ostacoli che impediscono alle donne di esprimere il loro potenziale e di favorire la loro partecipazione al mercato del lavoro.

Alessandra Zedda, consigliera regionale di Fi, ha sottolineato che c’è ancora molto da fare per colmare il gap di genere in tutti i settori della vita e che la lotta per i diritti delle donne deve essere accompagnata da una platea maschile.

Negli ultimi 10 anni in Sardegna, il tasso di occupazione femminile è rimasto costantemente al di sotto di quello maschile, con una media annuale del 46,5% rispetto al 53,5% degli uomini. Inoltre, il tasso di occupazione femminile è diminuito leggermente dal 2021 al 2022. In termini di disuguaglianza salariale, nel 2022 il gender pay gap in Sardegna era del 13%, in linea con la media nazionale. Tuttavia, negli ultimi 10 anni la disuguaglianza salariale è diminuita gradualmente, passando dal 16,1% nel 2011 al 13% nel 2022.

Se confrontiamo la situazione in Sardegna con il resto d’Europa, emerge che la regione si trova al di sotto della media europea per quanto riguarda il tasso di occupazione femminile. Nel 2020, la media europea del tasso di occupazione femminile era del 67,3%, mentre in Sardegna era del 44,5%.

Anche la disuguaglianza salariale in Sardegna è più alta rispetto ad altri paesi europei. Nel 2019, il gender pay gap in Italia era del 16%, mentre in altri paesi come la Svezia, la Norvegia e la Finlandia il gender pay gap era inferiore al 10%.

Questi dati dimostrano che c’è ancora molto lavoro da fare in Sardegna per garantire un mondo del lavoro equo e inclusivo per le donne. Tuttavia, ci sono anche molte donne che stanno lottando per i loro diritti e che stanno lavorando per creare un futuro migliore per le donne in Sardegna e in Europa.




Violenza di genere, concluso il percorso di sensibilizzazione nelle scuole della Polizia locale




Domani a Terralba “Donne dentro”, le Acli provinciali contro la violenza di genere e assistita

TERRALBA. Domenica 28 novembre alle 17, al Teatro comunale di Terralba, le Acli provinciali di Oristano promuovono “Donne dentro”, un incontro di sensibilizzazione sulla violenza di genere e assistita, inserito nell’ambito delle iniziative che ruotano intorno al 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Il ciclo di appuntamenti è organizzato dalle Acli provinciali, impegnate a perseguire un’azione di sensibilizzazione e formazione e contrasto alla violenza di genere, con il patrocinio del Comune di Terralba, del Centro antiviolenza Donna Eleonora di Oristano e dell’Associazione Prospettiva Donna.

Nel corso dell’incontro saranno proiettate un intreccio di interviste video a donne sopravvissute alla violenza, realizzate dalla regista Marzia Pellegrino in collaborazione con il Soroptmist di Cuneo, che illustreranno il fenomeno della violenza contro le donne e la violenza assistita dai loro figli e figlie.

“La mobilitazione verso un cambiamento culturale è fondamentale per affrontare questa battaglia sempre più grave”, ha affermato l’assessora alla Cultura di Terralba, Giulia Maria Elena Carta. Sulla stessa linea Daniela Masia, presidente delle Acli provinciali, che ha ribadito “la necessità di un cambiamento culturale, senza il quale la società è destinata alla più cruenta involuzione e alla sua fine. Promuoviamo consapevolezza e sensibilizzazione – ha detto – verso la rinascita di un umanesimo che possa sconfiggere questa drammatica curva di dolore e tragedia che si consuma ogni giorno, più volte in un solo giorno, in Italia e nel mondo. Un vortice spaventoso che ci spinge tutti e tutte in un abisso tremendo che vede la negazione dell’altro, della donna, e la sua distruzione psicologica-fisica-morale. Il tempo è sempre urgente, è sempre adesso”.

Durante il dibattito conclusivo saranno ripercorsi insieme i racconti di tre generazioni di donne sopravvissute alla violenza, dando voce anche alle loro figlie, ormai donne, che hanno assistito alle violenze perpetuate a danno delle loro madri. I racconti di queste donne costituiscono il filo rosso che lega le storie delle protagoniste a un vissuto purtroppo sempre attuale. L’evento è gratuito e aperto a tutti nel rispetto della vigente normativa Covid. È necessario presentare il green pass.




Professioni, servizi e reti di contrasto alla violenza di genere

START: in rete per ripartire

Il 9 novembre seminario on line

8 novembre 2021

SASSARI. Nell’ambito della Settimana della Sociologia, il Centro Interdisciplinare Studi di Genere A.R.G.IN.O. (Advanced Research on Gender INequalities and Opportunities) dell’Università di Sassari organizza un webinar su “Professioni, servizi e reti di contrasto alla violenza di genere”. Il corso si terrà martedì 9 novembre dalle 10.00 alle 13.00 su Zoom. L’iniziativa nasce dal progetto di ricerca “START – In rete per ripartire” del Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali dell’ateneo turritano, finanziato dalla Fondazione di Sardegna, finalizzato all’apertura di uno sportello antiviolenza all’interno dell’università, grazie alla collaborazione dei Centri antiviolenza della Sardegna. L’iniziativa, che si inquadra nella Settimana della Sociologia, é patrocinata dall’AIS – Sezione Studi di Genere e dal CROAS (Consiglio Ordine degli assistenti sociali) Regione Sardegna.. Il progetto si ispira a un’esperienza già realizzata dall’Università di Perugia, che verrà illustrata dalla prof.ssa Silvia Fornari.
Attraverso il progetto START sarà valorizzata la condivisione del sapere, l’ascolto e il supporto delle persone sopravvissute alla violenza, grazie al contributo dei Centri Anti Violenza (CAV) della Sardegna.
A seguire è prevista la Tavola Rotonda “Professioni, servizi e reti di contrasto alla violenza di genere”, con i rappresentati dei Centri Antiviolenza della Sardegna e del CROAS Sardegna, ente partner di progetto.
L’evento è coordinato dalla prof.ssa Maria Lucia Piga dell’Università di Sassari.
Per partecipare, è necessario compilare il modulo on-line https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSd-U8YjJIdo5EoLlL3QIxu-M5fOLYm3IWC_gH50uXIOlp7bVw/viewform.

Locandina e programma: https://applicazioni.uniss.it/uniss/index.php/redazioneweb/file/START_nove_novembre_21_DEF.pdf




Venerdì si parla di linguaggio di genere e discriminazioni

Un nuovo appuntamento sul tema del linguaggio di genere nei media è in programma per venerdì 15 febbraio alle 18.30 nella sala Candelieri di Palazzo di Città. La scrittrice Claudia Sarritzu presenterà il suo libro “Parole avanti”, un saggio che affronta i temi della discriminazione e della violenza di genere attraverso lo sguardo di chi fa informazione in Italia. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Sassari, vedrà l’autrice dialogare con la presidente della commissione Pari Opportunità Elvira Useli che negli ultimi anni ha portato avanti diversi progetti sul tema.

Nell’opera Claudia Sarritzu analizza le parole dei media, ma anche quelle piene di stereotipi che usiamo nella nostra quotidianità. Le parole sono le vere protagoniste di questo libro, che cerca di spiegare la necessità di un nuovo femminismo. Quello che sgorga come un sentimento, che non ha bisogno di lotte e braccia armate, ma di un contagio benevolo sull’onda dell’energia positiva. Dalla donna sarda a quella siriana, dal maschilismo italiano a quello brasiliano, dalle lotte dei movimenti femministi occidentali fino alle combattenti curde, Parole Avanti tesse la trama di una rivoluzione in atto che nessun maschilismo potrà più fermare.

Il saggio è pubblicato da Palabanda Edizioni. Per la casa editrice di Cagliari si tratta del secondo volume stampato con il carattere Easy Reading, che favorisce la lettura sia a chi è affetto da patologie che la rendono difficoltosa o addirittura impossibile, sia ai semplici portatori di occhiali.




Premio per tesi di laurea sulle pari opportunità di genere

Un premio di laurea per tesi sugli studi di genere e i temi delle pari opportunità tra uomo e donna, con particolare riferimento al territorio di Sassari e provincia (Nord Ovest Sardegna). È la nuova iniziativa della commissione Pari Opportunità del Comune di Sassari, in collaborazione con il Rotary Club Sassari Silki che ha messo a disposizione l’importo del premio di 500 euro e il comitato unico di garanzia dell’Università di Sassari.

Le domande devono essere presentate entro le 13 del 30 aprile. Sul sito del Comune www.comune.sassari.it sono pubblicati modulistica e bando integrale. Il premio si rivolge a laureati e laureate residenti a Sassari che si siano laureati in qualsiasi università italiana entro i due anni precedenti alla pubblicazione del bando, e a laureandi e laureande residenti a Sassari che conseguiranno il diploma di laurea, in qualsiasi ateneo italiano, entro aprile 2019. Faranno parte della commissione di valutazione la presidente della commissione Pari Opportunità Elvira Useli, la presidente del comitato unico di garanzia dell’Università di Sassari Patrizia Patrizi e un rappresentante del Rotary Club Sassari Silky.

«Lo scopo – spiega la presidente della Commissione Elvira Useli – è stimolare la ricerca nel territorio di Sassari e provincia e promuovere la riflessione e gli studi in materia di politiche di genere e pari opportunità, valorizzando l’impegno di giovani studiose e studiosi sardi che, nell’elaborazione della tesi di laurea, abbiano mostrato particolare sensibilità nella segnalazione di tutti quei profili che possono essere trattati in una prospettiva di genere».

«La non discriminazione connessa al genere e la promozione di equità sociale fra persone rappresentano un tema tanto rilevante, quanto disatteso nell’interagire di ogni giorno, dove gli stereotipi di genere penetrano nelle attese individuali e sociali, producendo micro-azioni di disparità e di esclusione che si annidano nei processi di violenza cui troppo frequentemente assistiamo» commenta Patrizia Patrizi, che aggiunge: «Il contrasto di ogni discriminazione di genere e la promozione di un clima relazionale orientato all’equità e al benessere sono obiettivi del Cug. Per questo ringraziamo la Commissione del Comune di Sassari e il Rotary Club Sassari Silki per l’ iniziativa, che intende sensibilizzare al tema attraverso il coinvolgimento delle giovani e dei giovani, inviando un segnale di attenzione a un cambiamento culturale che “insieme” possiamo favorire, con coraggio e ottimismo».

«Il Rotary Club Sassari Silki, molto sensibile alle tematiche delle pari opportunità e delle differenze di genere, ha voluto appoggiare con grande convinzione e finanziare questa iniziativa della Commissione Pari Opportunità, che mira nel suo complesso all’approfondimento degli studi di genere e delle pari opportunità tra uomo e donna» dichiara il presidente del Rotary Club Sassari Silky Giancarlo Chessa.

«L’obiettivo è quello di favorire l’informazione e la conoscenza relativa alle iniziative inerenti le tematiche di genere; contribuire allo sviluppo degli studi sui temi della differenza di genere, della parità e delle pari opportunità; valorizzare il talento e le competenze di giovani laureati e laureate; stimolare la ricerca universitaria e post universitaria a promuovere la riflessione e gli studi in materia di politiche di genere e pari opportunità» conclude la presidente della Cpo Elvira Useli.




Un premio per tesi di laurea sulle pari opportunità di genere

Un premio per tesi di laurea sulle pari opportunità di genere

Un premio di laurea per tesi sugli studi di genere e delle pari opportunità tra uomo e donna, con particolare riferimento al territorio di Sassari e provincia (Nord Ovest Sardegna). È la nuova iniziativa della commissione Pari Opportunità del Comune di Sassari, in collaborazione con il Rotary Club Sassari Silki che ha messo a disposizione l’importo del premio di 500 euro. Lo scopo – spiega la commissione – è stimolare la ricerca nel territorio di Sassari e provincia e promuovere la riflessione e gli studi in materia di politiche di genere e pari opportunità.

Le domande devono essere presentate entro le 13 del 30 aprile. Sul sito del Comune www.comune.sassari.it sono pubblicati modulistica e bando integrale. Il premio si rivolge a laureati e laureate residenti a Sassari che si siano laureati in qualsiasi università italiana entro i due anni dalla pubblicazione del bando, e a laureandi e laureande residenti a Sassari che conseguiranno il diploma di laurea, in qualsiasi ateneo italiano, entro aprile 2019.