Steatosi epatica, nasce al Policlinico l’Ambulatorio MASH. L’epatologo Giancarlo Serra: patologia epatica emergente più rilevante nella popolazione adulta e pediatrica

Cagliari 28 maggio 2025. Nasce al Policlinico Duilio Casula l’ambulatorio dedicato alla gestione multidisciplinare della Malattia metabolica associata a steatoepatite (MASH), una delle patologie epatiche emergenti più rilevanti nella popolazione adulta e pediatrica, afferente alla strutta semplice di Malattie del Fegato diretta dal professor Luchino Chessa.

L’ambulatorio, spiega il dottor Giancarlo Serra, referente del servizio, «ha l’obiettivo di offrire un percorso diagnostico-terapeutico integrato per i pazienti affetti da steatosi epatica associata a disfunzione metabolica (MASLD), condizione spesso silente ma potenzialmente evolutiva verso la cirrosi e l’epatocarcinoma».

Il nuovo servizio, prosegue il dottor Serra, «prevede una stretta collaborazione tra epatologi, diabetologi, nutrizionisti, psicologi, cardiologi e altri specialisti, con percorsi personalizzati di prevenzione, diagnosi precoce, follow-up clinico e supporto terapeutico».

Particolare attenzione è riservata ai pazienti con obesità, diabete di tipo 2, disturbi alimentari e sindrome metabolica. La presenza dell’ambulatorio MASH al Policlinico Duilio Casula, conclude il dottor Giancarlo Serra, «rappresenta un importante passo avanti nella presa in carico globale del paziente, con l’obiettivo di ridurre le complicanze della malattia del fegato, migliorare la qualità della vita e promuovere una sanità più efficiente e vicina ai reali bisogni del territorio».




Giancarlo Acciaro: Intervento/riflessione politica rapporto Lega-PSd’Az

Con l’insediamento del Governo Meloni ed il completamento della squadra di vice-ministri e sottosegretari, si dà seguito al voto degli Italiani del 25 Settembre e prende il via la legislatura 2022-2027.
Questa competizione elettorale, che ha visto la schiacciante vittoria del Centro DX a guida Fratelli d’Italia, determina nuovi scenari nel panorama politico Italiano e, allo stesso tempo, impone una doverosa riflessione e analisi politica tutta interna al PSd’Az, che deve interrogarsi su risultati ed alleanze.
Sono trascorsi quasi 5 anni da quel 4 marzo 2018, quando l’accordo Lega-PSd’Az consentì l’elezione del nostro Segretario Christian Solinas nel Senato della Repubblica e la costituzione a Palazzo Madama del Gruppo Lega Salvini-Partito Sardo d’Azione. Elezione trainata anche da quei voti Sardisti che, seppur con grande difficoltà, sono confluiti sul simbolo della Lega.
Per capire quanto sia stato determinante il voto Sardista nelle precedenti elezioni politiche, è sufficiente vedere il risultato che la Lega ha ottenuto in Sardegna, quasi l’11%, ovvero circa il doppio di quanto percepirono Salvini e compagni nelle altre regioni del Sud Italia (Sicilia 5,2%, Calabria 5,6%, Basilicata 6,3, Campania 5,8, Puglia 6,2). Pertanto, il valore aggiunto del PSd’Az in quella competizione è stato inequivocabile!
Altro successo dell’accordo Lega-PSd’Az, si è manifestato alle elezioni Regionali del 2019, indicando ed eleggendo Christian Solinas alla carica di Governatore della Sardegna.
Anche in quella circostanza si può tranquillamente affermare che l’indicazione di Solinas alla guida della coalizione Sardista di centro DX, non è stata una mera concessione Salviniana, ma, piuttosto, una scelta politica accurata e di valenza storico-culturale, in virtù del ruolo che da sempre ha svolto il Partito Sardo d’Azione nella società Sarda. A quel punto diventò naturale puntare sul Segretario Nazionale Sardista, peraltro persona che esprime qualità e capacità politiche di altissimo Valore e che, più di altri, aveva titoli, caratteristiche e meriti per governare la nostra Isola.
A distanza di 5 anni tanta acqua è passata sotto i ponti, tanti fatti politici sono accaduti, tanti equilibri sono mutati, tante aspettative sono state disattese. Pertanto, diverse riflessioni vanno fatte. Una su tutte: l’accordo Lega-PSd’Az ha sempre ragione di esistere?
Sul piano dei risultati amministrativi, non si può certamente dire che questa Giunta Regionale abbia avuto la strada spianata, anzi tutt’altro. La congiuntura critica internazionale, aggravata dal gigantesco problema della pandemia, si sommarono alla pesante situazione ereditata dall’ex Governatore Pigliaru e la sua Giunta, che ha lasciato:
• Comparto sanità allo sfascio e con in programma la chiusura dei piccoli ospedali;
• Sistema trasporti nel caos totale;
• L’urbanistica in Sardegna da riscrivere per ovviare ad una crisi senza fine del comparto edilizio;
• Comparto agricolo allo sbando con ritardi biblici sull’erogazioni dei fondi del PSR;
• Bilancio della Regione da risanare e quant’altro, che per ragioni di spazio non viene citato.
Ciò detto, non si vuole venir meno alle responsabilità che derivano dal guidare una Regione, sicuramente si poteva fare molto di più. E se il Presidente è quella figura che più di ogni altro assorbe “oneri e onori”, questo aspetto non esonera gli Assessori dal rispondere in prima persona dei risultati poco soddisfacenti su ogni singolo settore da loro amministrato.
È cosa assai nota che tra i comparti che hanno generato la maggiore insoddisfazione del Popolo Sardo, vi siano soprattutto quello della Sanità e Trasporti, incidentalmente tutti in capo a rappresentanti della Lega che, probabilmente, non si sono rivelati sufficientemente idonei al ruolo che ricoprono o che hanno ricoperto.
Vi è da dire che, anche se Solinas è sempre dovuto lealmente intervenire pubblicamente in difesa degli Assessori maggiormente criticati da cittadini e stampa locale, questo non è servito a migliorare l’opinione collettiva dell’intera giunta, anzi, viceversa, ha accumunato tutti nello stesso contesto, trascinando verso il basso il gradimento dei Sardi nei confronti dell’intera giunta Regionale. Gli ultimi risultati elettorali ne sono la controprova.
Il PSd’Az ed il suo Segretario Nazionale Christian Solinas, in questi 5 anni di “convivenza” hanno sempre avuto nei confronti della Lega un atteggiamento corretto e leale, anche a proprio discapito e con lacerazioni interne. Non si può certo dire che la stessa lealtà sia stata sempre corrisposta. Non si contano, infatti, gli interventi critici e gli atteggiamenti ”fuori luogo” in Consiglio Regionale di qualche componente di spicco del Carroccio, che in diverse occasioni hanno messo in sere difficoltà Giunta e Maggioranza.
È altresì da considerare mancanza di rispetto nei confronti dell’alleato Sardista, anche l’atteggiamento che la Lega ha tenuto durante la scelta dei collegi elettorali nelle ultime elezioni. In quella occasione è stata calpestata la storia, la valenza, il ruolo che il Partito Sardo d’Azione ricopre nel panorama Sardo ed Europeo. Il nostro glorioso Partito è stato trattato alla stessa stregua di forze politiche nate il giorno prima delle elezioni.
Di fatto il nostro maggiore alleato non è stato in grado, o non ha voluto, difendere la specificità dei Sardi e del PSd’Az, negando il “Diritto di Tribuna” ad una minoranza linguistica ed al Partito Federalista più longevo di tutto l’arco Costituzionale. Alla Grandezza del PSd’Az, ha preferito puntare su un Leghista che, con tutto il rispetto, non esprime gli stessi Valori politici, storici ed Autonomistici.
Eppure, anche in quella circostanza, per grande senso di responsabilità e negli interessi dell’intera coalizione, Il Partito sardo d’Azione ha rinunciato ad una battaglia elettorale egoistica per la salvaguardia del proprio simbolo e delle proprie radici, candidando sotto il simbolo della Lega, senza alcuna garanzia e con scarsissime possibilità di elezione, una figura di grande spessore politico e professionale, affrontando una campagna elettorale infida, intrisa di odio e di sentimenti anti leghisti.
Tra l’altro, il Senatore uscente Carlo Doria (eletto da tutto il Centro DX nelle elezioni suppletive del Settembre 2020), avrebbe meritato una considerazione maggiore, anche in virtù dell’importante e qualitativo lavoro svolto nella sua breve esperienza parlamentare.
Anche a quell’imperdonabile errore, la Lega avrebbe potuto in qualche modo rimediare. Avrebbe potuto scegliere nell’ampio panorama di personalità capaci, colte, preparate, affidabili e competenti che, grazie a Dio, il PSd’Az può vantarsi di avere, una figura che rappresentasse il Sardismo e la Sardegna, da impegnare nel Governo Meloni con compiti di stretta attinenza con le problematiche che attanagliano il Popolo Sardo.
Oggi siamo alla vigila di un rimpasto nella Giunta Regionale. Un cambio di rotta marcato e deciso va fatto, qualsiasi soluzione blanda che non segni un radicale cambio di passo, non serve né alla maggioranza di Governo, né al Popolo Sardo e tanto meno al PSd’Az. Questo è il momento delle scelte coraggiose.
Perciò che riguarda i rapporti con la Lega, il Partito è chiamato a fare una profonda riflessione, prescindendo da quella che sarà la partita della composizione della nuova Giunta Regionale. Alle elezioni del 2024 si deve andare con le idee chiare e scelte condivise, analizzando con estrema fermezza tutti gli elementi che dovranno portarci a determinare le nuove alleanze…che, comunque possono anche essere quelle attuali, ma viste in un’ottica che non può che tenere conto delle esperienze vissute.

                            On. Giancarlo Acciaro



Giancarlo Angioni e Antonio Tognotti nuovi direttori sanitario e amministrativo dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari

Cagliari 14 ottobre 2022. Il direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Chiara Seazzu, ha nominato Giancarlo Angioni direttore sanitario e Antonio Tognotti direttore amministrativo.
Il neodirettore sanitario, Giancarlo Angioni sino a oggi è stato direttore del Dipartimento Servizi e direttore del Laboratorio analisi dell’Arnas Brotzu, azienda nella quale nel 2020, in piena pandemia, ha ricoperto anche il ruolo di direttore sanitario.
Esperto di contabilità e bilanci, il direttore amministrativo, Antonio Tognotti, attualmente è Direttore del Dipartimento Risorse Economiche e Finanziarie di Ares e a capo della Struttura Complessa Gestione Economica e Patrimoniale – Bilancio.
«La direzione aziendale è adesso al completo – dice Chiara Seazzu – e sono felice della disponibilità del dottor Angioni e del dottor Tognotti ad assumere questo incarico e a far parte della squadra dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari».
Il direttore generale ha ringraziato «i direttori facenti funzione sanitario e amministrativo, Ferdinando Coghe e Maria Luisa Mastino, che hanno ricoperto un ruolo delicato con senso di appartenenza e spirito di servizio, lavorando senza sosta e abnegazione per il bene dei cittadini e dei pazienti dell’Aou di Cagliari. Il dottor Coghe e la dottoressa Mastino rimarranno al nostro fianco per portare avanti il compito che la Regione ci ha affidato».


Ufficio stampa Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari




30 anni di ingiustizie, Intervista a Giancarlo Scognamillo sulla “lottizzazione Calabona”

https://vimeo.com/manage/329281782/general




Giancarlo Riolfo è il nuovo allenatore della Torres

Collaborerà con lui il vice Paolo Pantera. Il tecnico dirigerà la prima seduta questo pomeriggio a Ossi.

Il tecnico Giancarlo Riolfo è il nuovo allenatore della Torres e da questo pomeriggio guiderà i rossoblù  nella prima seduta di lavoro in programma alle 14 al “Walter Frau” di Ossi.

Riolfo sarà coadiuvato dal collaboratore e vice Paolo Pantera.

Nato ad Albenga il 9 febbraio 1969, il tecnico vanta una lunga esperienza da calciatore e poi da allenatore, in contesti mai banali: «Forse non mi piacciono le cose facili – le prime parole di mister Riolfo – ma allo stesso tempo affrontare sfide come questa rappresenta il sale nel lavoro di ogni allenatore. Io raccolgo il testimone da un tecnico sassarese e preparato come mister Sanna ed essendomi trovato in quella situazione, capisco bene quanto sia doloroso per la Società fare delle scelte ma è il rischio del nostro mestiere. Ho lavorato tante volte in situazioni in cui i risultati avevano ingenerato insicurezza nella squadra – prosegue  – e in quel momento tutto sembra andare nella direzione sbagliata ma avendoli  visti in questo campionato e conoscendo alcuni di loro, sono certo che i giocatori possono fare molto di più. In particolare qui a Sassari, i ragazzi  hanno il privilegio di indossare una maglia importante che chi sta nel calcio conosce bene.  Spesso questo onore diventa un onere, finisce per togliere tranquillità. Mancano 6 partite al termine del campionato, per noi sarà un mini torneo da giocare con lo spirito di chi sa di poter affrontare tutti alla pari; è il momento di dimostrare chi si è, come singoli e come squadra, e con squadra intendo davvero tutti, dal primo all’ultimo. Nei miei gruppi ho un punto fermo ed è il rispetto, tra di noi e tra di loro. li conoscerò, ci parlerò, li vedrò in campo e nello spogliatoio, e farò delle scelte. Per questo sono qui, sono felice di essere qui, e accolgo volentieri la responsabilità che mi ha offerto il presidente Sechi. L’obiettivo è la salvezza, tutto può cambiare in fretta nel calcio e insieme al mio vice Pantera, e a tutto lo staff, lavoreremo per questo».

L’allenatore è reduce dall’esperienza della scorsa stagione alla Vis Pesaro, squadra che ha condotto fino alla seconda posizione in serie D prima dell’esonero a sette turni dal termine del campionato dopo aver conseguito tutti i record della storia del club. Nel suo curriculum, dopo un lungo passato da calciatore, c’è la prima esperienza con l’Argentina Arma, poi Imperia e tre stagioni nel Savona (squadra nella quale ha militato il nostro Giacomo Demartis) che ha condotto alla salvezza nella stagione 2015/2016. Nella stagione successiva il passaggio in serie D con la Sanremese.