Alghero: convocazione del Consiglio Comunale per il giorno 26 febbraio alle ore 17:00




Giorno del Ricordo, a Sassari il Consiglio comunale riunito in seduta solenne

Giorno del Ricordo, il Comune lo celebra con la seduta solenne del Consiglio al Teatro Civico

Sul palco la sedia rossa simbolo del percorso di “Non solo un Giorno” che ricorda tutte le donne vittime di ogni genere di violenza

« Ragazzi, non giudicate dalla facciata. A me è successo. Bimba di pochi anni, esule, sono stata giudicata perché diversa. Qualunque sia il vostro credo politico, tenete sempre presente il rispetto per l’essere umano, chiunque esso sia » . Marisa Brugna, esule istriana, ha concluso così la sua commovente testimonianza. Questa mattina, sul palco del Teatro Civico, voce ferma, ma rotta in alcuni momenti dall’emozione, ha raccontato la storia di una bambina di 6 anni, costretta ad abbandonare la sua casa, a fuggire, senza capire neanche il perché, e a crescere in un campo profughi. Insieme al racconto di Sebastiano Serra, che ha perso il padre carabiniere nelle foibe, mentre svolgeva il suo lavoro per il Paese, sono stati tra i momenti più toccanti della celebrazione del Giorno del Ricordo, che si è tenuta questa mattina al Teatro Civico con il Consiglio comunale riunito per l’occasione in seduta solenne. Una mattinata di riflessione, di ricordo, con la grande opportunità di poter ascoltare dalla voce di chi certi fatti li ha vissuti cosa è stato l’esodo dalle terre istriane, fiumane e dalmate nel secondo dopoguerra e la più complessa vicenda del confine orientale. Ancora una volta, l’Amministrazione comunale ha voluto che ci fosse un incontro tra generazioni, un passaggio di consegne della memoria storica di ciò che è stato, perché non si ripeta. All’iniziativa sono state infatti invitate le scuole superiori della città, che, oltre alle testimonianze, hanno potuto seguire una lezione della dottoressa di ricerca in Storia Moderna e contemporanea dell’Università di Cagliari, Margherita Sulas, che ha permesso di capire i fatti accaduti tra il 1943 e il 1945, e successivamente, nel nord-est dell’Italia.

Dal 2004, con la legge 92, è stato istituito il Giorno del Ricordo. Il presidente del Consiglio Maurilio Murru ha voluto riportare il testo della norma e sottolineare che quella di oggi è stata « un’opera di civiltà, rendiamo il giusto riconoscimento alle vittime del massacro delle foibe e dell’esodo guiliano-dalmata» e ha aggiunto « Oggi è più che mai opportuno il coinvolgimento delle scuole e degli studenti, affinché la storia sia finalmente conosciuta e non più dimenticata . Le scuole sono quindi anche oggi un indispensabile punto di partenza » . Anche l’intervento del vescovo Gian Franco Saba si è rivolto ai giovani presenti e ai loro docenti perché «la scuola sia una scuola che lavora contro l’indifferenza, che faccia memoria e tramuti tutto ciò in azioni concrete». Il sindaco Gian Vittorio Campus ha ricordato che fu un presidente della Repubblica sassarese, Francesco Cossiga, il primo, dopo oltre 40 anni dai tragici fatti, a recarsi alla foiba di Basovizza e a inchinarsi per chiedere perdono alle vittime per l’oblio che per troppi anni aveva nascosto quella strage e quell’esilio. «Negazionismo, disinformazione, indifferenza sono i frutti di una faziosità che ancora oggi non consentono di rendere giustizia alle vittime di quella enorme tragedia» ha concluso il primo cittadino.

Durante la seduta sono intervenuti anche un consigliere di maggioranza, Manuel Alivesi, e uno di minoranza, Giuseppe Mascia.

Il Comune di Sassari ha voluto organizzare l’evento, coinvolgendo ancora una volta le giovani generazioni, per sensibilizzare gli studenti e le studentesse su questo dramma nazionale.

Anche questa mattina, al centro del palco, era presente la sedia rossa, che accompagna le iniziative dell’Amministrazione dal 25 novembre, e rappresenta sia tutte le vittime di femminicidio sia tutte le donne che, nei secoli, hanno subito ogni tipo di sopruso. Un segno, dal forte valore simbolico, con cui il Comune dà continuità all’iniziativa “Non solo un Giorno”, per sottolineare l’impegno costante nel combattere il la violenza sulle donne, in questo caso nell’occasione delle celebrazioni per il Giorno del Ricordo, così come è stato nel Giorno della Memoria.




Testimonianze e incontro con le scuole nel Consiglio comunale per il Giorno del Ricordo

Testimonianze e incontro con le scuole

nel Consiglio comunale per il Giorno del Ricordo

Sul palco la sedia rossa simbolo del percorso di “Non solo un Giorno” che ricorda tutte le donne vittime di ogni genere di violenza

Mercoledì 12 febbraio, alle 9.30, con un Consiglio comunale riunito in seduta solenne al teatro Civico, Sassari celebra il Giorno del Ricordo, la ricorrenza istituita con la legge 92 del 2004 per «conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale». All’evento sono stati invitati a partecipare, con una rappresentanza degli ultimi anni del corso di studi, gli undici istituti superiori cittadini.

L’evento si aprirà con gli interventi del presidente dell’Assemblea civica Maurilio Murru, del sindaco Gian Vittorio Campus e dei consiglieri comunali. Successivamente la dottoressa di ricerca in Storia Moderna e contemporanea dell’Università di Cagliari Margherita Sulas rievocherà il periodo storico e i fatti avvenuti in quegli anni. Marisa Brugna e Sebastiano Serra, testimoni diretti dei tragici eventi che dal 1943 al 1945 hanno coinvolto il nord-est dell’Italia, racconteranno il loro vissuto. La prima da esule, figlia di esuli istriani, autrice del libro “Memoria negata. Crescere in un centro raccolta profughi per esuli giuliani”. Il secondo, anche lui esule, racconterà la sua storia di bambino il cui padre fu gettato nelle foibe. Marisa Brugna e Sebastiano Serra saranno a disposizione degli studenti, per rispondere alle loro domande e approfondire e arricchire così la conoscenza di un momento drammatico ancora poco noto. Anche le scuole hanno previsto interventi con letture sul tema. Il Comune di Sassari ha voluto organizzare l’evento, coinvolgendo ancora una volta le giovani generazioni, per sensibilizzare gli studenti e le studentesse su questo dramma nazionale.

Nei giorni scorsi il Consiglio comunale ha votato una mozione per l’intitolazione di una via, una piazza, un giardino o di locale istituzionale, come un’aula universitaria, a Norma Cossetto, medaglia d’oro al merito civile. La giovane era una studentessa italiana istriana, impegnata nelle ricerche per completare la sua tesi di laurea, quando fu imprigionata, violentata, seviziata e gettata nelle foibe ancora viva e agonizzante dai partigiani slavi perché si rifiutò di rinnegare la sua patria, l’Italia. Anche questo atto si inserisce nel progetto “Non solo un Giorno”, il percorso che l’Amministrazione porta avanti dal 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. La volontà è quella di tenere sempre alta l’attenzione sul drammatico fenomeno della violenza di genere. Per lo stesso motivo, il 12 febbraio sul palco sarà presente la sedia rossa che accompagna le iniziative dell’Amministrazione dal 25 novembre, e rappresenta sia tutte le vittime di femminicidio sia tutte le donne che, nei secoli, hanno subito ogni tipo di sopruso. Un segno, dal forte valore simbolico, con cui il Comune dà continuità all’iniziativa “Non solo un Giorno”, per sottolineare l’impegno costante nel combattere il la violenza sulle donne, in questo caso nell’occasione delle celebrazioni per il Giorno del Ricordo, così come è stato nel Giorno della Memoria.




Sassari, Andria: Ordine del giorno sul potenziamento del personale necessario al servizio di Segreteria del Consiglio comunale.

Ordine del giorno sul potenziamento del personale necessario al servizio di Segreteria del Consiglio comunale.

Ordine del giorno sul potenziamento del personale necessario al servizio di Segreteria del Consiglio comunale.




Giorno della Memoria, a Sassari protagoniste le scuole del territorio

Giorno della Memoria, a Sassari

protagoniste le scuole del territorio

È prevista la partecipazione di una decina di Istituti, prevalentemente degli ultimi anni delle superiori, per un totale di quasi mille studenti.

Dal 2005, ogni anno e in tutto il mondo, il 27 gennaio si commemorano le vittime dell’olocausto e si ricorda la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio del 1945. Sassari ha deciso di coinvolgere tutto il territorio nella cerimonia organizzata dall’Amministrazione durante il Consiglio comunale convocato per l’occasione in seduta solenne per lunedì 27 gennaio alle 9.30 al teatro comunale. Un evento che vede protagonisti i giovani, con la partecipazione di dodici istituti superiori provenienti, oltre che da Sassari, anche da Alghero, Porto Torres, Ozieri, Thiesi e Bonorva. Gli studenti saliranno sul palco intervallando letture, danza e musica, con le loro personali e corali interpretazioni di cosa sia stato l’olocausto e di cosa ancora oggi rappresenti per tutta la società. Inoltre ha aderito all’iniziativa anche la scuola di ballo Dance School Number One, della quale fanno parte ballerini di tutte le età. Anche i sindaci di Alghero e Porto Torres e i Consigli comunali delle città, oltre le autorità civili, religiose e militari, parteciperanno all’evento.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Sassari Gian Vittorio Campus, del presidente del Consiglio comunale Maurilio Murru e dei primi cittadini presenti, la mattinata sarà completamente dedicata alle performance studentesche. La scelta dell’Amministrazione è legata alla consapevolezza che sia una necessità sociale e culturale farsi promotori di iniziative che coinvolgano la cittadinanza, di ogni età, per ricordare cosa furono per tutta l’umanità il nazifascismo e lo sterminio – attuato con metodo scientifico – di ebrei, oppositori, omosessuali, disabili, zingari e ogni altra categoria ritenuta indesiderabile dal regime.

Oltre all’esibizione della Dance School Number One, ci sarà anche il balletto, seguito da alcune letture, del liceo Azuni. Si proseguirà con le performance della corale studentesca (composta da alunni e alunne dell’istituto tecnico industriale Angioy, del liceo Canopoleno, del Marconi, dello Spano, del Polo Tecnico Devilla, dell’istituto Paglietti di Porto Torres, del liceo Figari e del Castelvì) insieme alla Vocale Nova Euphonia. E poi ancora le letture del Polo Tecnico Devilla – Dessì – La Marmora e le musiche del quartetto d’archi del Conservatorio. I ragazzi e le ragazze del liceo Canopoleno leggeranno la lettera che hanno inviato alla senatrice Liliana Segre, mentre le classi di Thiesi e di Bonorva interpreteranno brani sull’olocausto, così come quelle dell’Istituto tecnico Industriali, l’Ipia Pellegrini e l’Ipsar (Istituto professionale per i Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera). È prevista la partecipazione di decine di classi, prevalentemente degli ultimi anni di corso, per un totale di quasi mille studenti.

L’Amministrazione comunale ha lavorato da tempo per l’organizzazione di un evento che coinvolgesse le giovani generazioni di tutto il territorio. Ha scelto di concentrarsi sulla fascia di età durante la quale più spesso gli individui si formano nelle idee e ideologie. In una società dove sono sempre più frequenti gli atti di violenza a sfondo razzista, dove ancora si parla di tolleranza e intolleranza e non di uguaglianza tra individui, momenti di riflessione e condivisione come quello del 27 gennaio sono sempre più importanti, e renderne protagoniste le nuove generazioni diventa essenziale, per un impegno attivo.

Su questi stessi principi si è basato, solo pochi giorni fa, l’adesione da parte del Consiglio comunale di Sassari del Manifesto della comunicazione non ostile.




Non solo un giorno – Lunedì al Civico incontro per la Giornata contro la violenza sulle donne

Non solo un giorno”, il Comune di Sassari contro la violenza sulle donne

Il 25 novembre alle 18 al teatro Civico un incontro-dibattito. Si tratta di una delle iniziative del Comune per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Attività, sensibilizzazione, comunicazione. Il Comune di Sassari è in prima linea quotidianamente nel contrasto alla violenza di genere e in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ha deciso di dedicare una serie di iniziative per informare la cittadinanza sui progetti esistenti. La mattina, durante una conferenza stampa, saranno presentati i dati aggiornati del Progetto Aurora e ricordati i diversi servizi offerti, nonché i recapiti a cui rivolgersi. La sera, dalle 18, al teatro Civico ci sarà un incontro-dibattito che spazierà da un focus sulla recente normativa adottata, agli aspetti psicologici della violenza, anche di quella assistita, oltre a un ulteriore approfondimento sul Progetto Aurora e a un intervento sul ruolo della scuola, anche quella primaria, nel contrasto alla violenza. All’ingresso saranno messe a disposizione brochure informative.

La serata di confronto e sensibilizzazione è un evento organizzato dal presidente del Consiglio comunale, Maurilio Murru, che ha chiesto la collaborazione di tutta l’Assemblea e della Giunta, in particolare delle consigliere e delle assessore, per costruire insieme un programma di iniziative che parta il 25 novembre per proseguire nei prossimi mesi. L’idea è quella di promuovere una serie di eventi che coinvolgano il maggior numero possibile di realtà del territorio, raggiungendo tutte le generazioni e sviluppando di volta in volta aspetti differenti su due temi che sono strettamente legati: la violenza di genere e la parità tra i generi. Da qui nasce anche il titolo della serata “Non solo un giorno”, per testimoniare l’impegno costante dell’Amministrazione contro il fenomeno dei femminicidi e dei maltrattamenti, anche psicologici, sule donne.

Si inizierà col monologo “Era solo uno schiaffo”, tratto dal libro “Fotogrammi slegati – racconti e monologhi” di Pier Bruno Cosso e interpretato da Antonello Unida. A seguire, dopo i saluti istituzionali del sindaco Gian Vittorio Campus e del presidente del Consiglio comunale Maurilio Murru, si aprirà il dibattito con gli interventi della psicologa del centro antiviolenza, Giovanna Cottu, della psichiatra Alessandra Nivoli, dello psicologo ed esperto in violenza assistitaCristiano Depalmas e della dirigente dell’istituto comprensivo San Donato Patrizia Mercuri. Durante l’evento sarà trasmesso anche un video sull’acquisizione di una denuncia da parte delle forze dell’ordine. La serata sarà coordinata da Elvira Useli, presidente uscente della commissione comunale Pari Opportunità, avvocata che da anni si occupa delle tematiche della violenza contro le donne e per un’educazione sulla parità di genere.

All’iniziativa, con ingresso libero e gratuito, sono state invitate le scuole superiori del territorio, per creare un nuovo momento di incontro e riflessione con le giovani generazioni.




Un giorno insieme a Casa Serena

Come ormai tradizione da qualche anno, anche questo autunno l’Amministrazione comunale, insieme alla Coopas che gestisce l’istituto, ha organizzato un nuovo appuntamento per far scoprire e riscoprire gli spazi di Casa Serena come luogo di incontro e socializzazione per tutta la città. Sabato 17 novembre, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.30, la residenza di via Pasubio sarà animata da musica e performance teatrali a cui parteciperanno i tanti artisti che ogni giorno si esibiscono per gli ospiti.

La mattina spazio alla musica e alle danze, con il coro di Casa Serena, diretto da Roberta Usai, quello di Monte Rosello Alto, diretto da Paola Dongu e Clara Mela, quello di sant’Agostino diretto da Marina Mua, i Vip Sardegna Onlus, il gruppo folk Thathari, Alessio Porcu, Roberta Usai, Enzo Mugoni, Danilo Tangianu, Giuseppe Fiori e tanti altri. Al pomeriggio, dalle 16, è in programma l’opera teatrale “Girotondo”, scritto e diretto da Adele Loriga. Saliranno sul palco gli ospiti della residenza, Asd Dance2000 di Pozzomaggiore, Eleonora Soggiu, Carlo Cesaraccio, Ksenia Nikitina, la scuola di danza orientale di Baggedda e Marroccu, il coro di Casa Serena, la Dance school Number One di Dolores Montixi e Danilo Cuccureddu e gli ospiti della struttura Eba Giara. La pièce racconta di uno scambio generazionale durante il quale gli anziani speigano come si divertivano e cosa facevano da ragazzi e giovani invece descrivono cosa voglia dire essere adolescente nel 2018, tra smartphone, balli latino-americani e danze orientali. A condurre residenti e ospiti alla scoperta di questa giornata di festa sarà come sempre l’artista Adele Loriga.