Giovanni Antonio Sanna a Montecitorio parla di ‘Centri storici, anima delle città’

L’ozierese esperto di turismo rurale tra gli autori del libro curato da Daniela Cavallo

Il volume edito da Movability Books Simtur è stato presentato nei giorni scorsi in Camera dei Deputati

ROMA. Il 31 luglio a Palazzo Montecitorio a Roma, nella sala stampa della Camera dei Deputati è stato presentato il libro “Centri storici, anima delle città”, a cura di Daniela Cavallo, architetto e docente di Marketing territoriale, edito da Movability Books Simtur, associazione che riunisce i professionisti di Turismo e mobilità sostenibili. Tra i curatori dell’opera è intervenuto anche l’ozierese Giovanni Antonio Sanna, autore del decimo capitolo dedicato al futuro dei centri storici.

Secondo Sanna, che ha posto i cittadini come protagonisti della vita urbana, il nuovo modello di sviluppo per i centri storici (in graduale abbandono in molti comuni dell’isola), deve includere elementi di sostenibilità economica, ambientale, e sociale e, in particolar modo, l’attiva partecipazione della comunità.

«Sono circa 23mila i centri storici che stanno vivendo una stagione di abbandono, spopolamento e perdita di interesse a livello nazionale – ha specificato l’autore –. Per questo è necessaria una riflessione seria su un tema che appartiene all’identità e alla reputazione dei luoghi e ai futuri possibili».

L’iniziativa è stata promossa dalla deputata Paola Boscaini, che ha partecipato assieme al deputato Silvio Giovine (presidente dell’Intergruppo parlamentare per la valorizzazione dei centri storici), con la curatrice Daniela Cavallo e altre personalità tra studiosi, progettisti, amministratori, architetti, economisti, manager, esperti di turismo che hanno portato contributi alla pubblicazione. Oltre a Sanna erano presenti Antonella Carella, Maurizio Carta, Michele Franzina, Massimo Marini, Massimo Pica Ciamarra, Isidoro Pennisi, Alberto Gottardi e Federico Massimo Ceschin,

presidente nazionale di Simtur, l’ecosistema dei professionisti della mobilità e turismo sostenibile.

La pubblicazione offre ai lettori uno sguardo complesso, profondo e multidisciplinare sul ruolo, sul significato e sull’identità dei centri storici nel XXI secolo. Non soltanto un’esplorazione architettonica o urbanistica, ma un vero e proprio viaggio nell’anima dei luoghi che custodiscono la memoria collettiva, il senso di appartenenza e la stratificazione culturale delle comunità locali. Il libro intreccia riflessioni teoriche e casi pratici, visioni strategiche e suggestioni poetiche, evidenziando come i centri storici non siano solo contenitori di patrimonio ma organismi vivi, in continua trasformazione.




Bonorva riscopre la figura di Giovanni Antioco Mura

Il 7 agosto con l’Is.Be alla scoperta dell’uomo, del politico e dell’artista

Avvocato e figura di spicco del socialismo rivoluzionario sardo, fu anche un provetto disegnatore, scrittore e poeta

BONORVA. Giovedì 7 agosto, alle 18, nella Sala Consiliare “Valentino Fozzi” di Bonorva, il Comune in collaborazione con l’Istituto Camillo Bellieni rende omaggio alla figura di “Giovanni Antioco Mura, l’uomo, il politico, l’artista”, per riscoprirne la vita, il pensiero e le attitudini attraverso le testimonianze di concittadini, studiosi ed esperti.

L’incontro, inserito nel calendario della XXXI “Sagra del pane Zichi”, è organizzato dall’Is.Becon il sostegno dell’Amministrazione comunale e il patrocinio della Proloco, ed è stato fortemente voluto dal sindaco Massimo D’agostino e dall’assessora alla Cultura Laura di Settimio, che nel corso dell’incontro interverranno al fianco della presidente Is.Be Maria Doloretta Lai. L’iniziativa è stata realizzata grazie alla collaborazione con l’operatrice Is.Be, Lucia Sechi.

La serata prenderà il via con il video realizzato da Giovanna Ruggiu, che contiene interviste e numerose testimonianze. Tra queste trovano spazio le voci dei docenti Federico Francioni e Paolo Cuccuru, del politico Franco Borghetto, della compaesana Nangela Dettori e dell’artista Roberto Puzzu.

Avvocato, esponente della corrente rivoluzionaria del partito socialista, scrittore e disegnatore, Giovanni Antioco Mura era nato a Bonorva nel 1882 da Michelangelo e Maria Pala. Dopo gli studi liceali a Sassari si era iscritto all’Università di Torino per poi spostarsi negli atenei di Pavia, Napoli e Roma per laurearsi a Padova nel 1907.

In Sardegna fu uno degli esponenti più importanti del Partito socialista, tanto da essere definito da Bellieni “il primo socialista sardo”. Fu eletto consigliere comunale a Sassari e ricoprì l’incarico di segretario della Camera del lavoro nella stessa città.

Nel 1944 fondò con Antonio Cassitta il Partito Comunista sardo con la visione di una Repubblica socialista federata e autonoma da Roma, che non coincideva con l’idea propugnata dai suoi compagni di partito.

Meno note solo le sue doti d’artista. Da ufficiale, durante la I Guerra mondiale, spedì centinaia di cartoline illustrate disegnate da lui a china o a colori, descrivendo la vita nelle trincee. Opere apparentemente di secondo piano da un punto di vista pittorico, ma che meriterebbero un’ulteriore analisi critica, in quanto raro, se non unico caso tra i personaggi politici del panorama isolano del periodo.

Nel secondo dopoguerra si dedicò anche all’attività di saggista, narratore e autore di testi teatrali e poetici. Scrisse dei volumi a circolazione limitata che danno l’idea della sua visione politica, con dei titoli molto efficaci: “L’internazionale è la guerra”, “Gesù Cristo non è morto sulla croce”, “Sardegna irredenta”, “La marcia della fame” e “Giuda Iscariota”, dramma in poesia in cinque atti.

Fu grande estimatore e sostenitore dell’utilizzo della lingua sarda. Tra le sue opere la commedia “S’incunza”, e ben due raccolte di poesie: “Anima de Saldigna” e “Boghes de Logudoro”, che si distinguono per i temi di natura politica affrontati quali il lavoro e lo sciopero. Morì a Sassari nel 1972.




Cure palliative, al San Giovanni di Dio 6mila accessi all’anno. L’oncologa palliativista Deidda dell’Aou «Al centro la cura del paziente, migliorando la qualità di vita», il 26 maggio la Giornata nazionale della terapia del sollievo

24 maggio 2024. Prendersi cura dei pazienti, migliorando la loro qualità di vita. È questo l’obiettivo del Centro di cure palliative e terapia del dolore del San Giovanni di Dio(diretto dal professore Gabriele Finco, direttore di Anestesia e Rianimazione del Policlinico Duilio Casula), con i suoi 6mila accessi l’anno.

«Ogni giorno lavoriamo con tantissimi pazienti affetti da patologie inguaribili e con la finalità di ridurre/controllare il dolore fisico, quello emozionale e psichico (il dolore totale) e ogni altro sintomo correlato alla malattia di base o agli effetti collaterali della cura», spiega la dottoressa Maria Cristina Deiddaoncologa palliativista e referente del day service del Centro di cure palliative e terapia del dolore al San Giovanni di Dio. Domenica 26 maggio è la giornata nazionale della terapia del sollievo, «è fondamentale il trattamento di ogni sofferenza, dei pazienti ma anche delle loro famiglie», spiega la dottoressa Deidda «quando la malattia non risponde più a interventi specifici».

«L’assistenza palliativa del nostro day service si basa sul prendersi cura, mettendo al centro il malato e la sua famiglia e non la malattia, con la qualità di vita come obiettivo fondamentale, sul sollievo della sofferenza – afferma l’oncologa palliativista Deidda – e per questo fine utilizziamo insieme alla terapia farmacologica, anche l’arte terapia e le tecniche di rilassamento, garantendo un servizio di circa 40 ore settimanali dal lunedì al venerdì».

Un’attività importante. «Aiutiamo i pazienti – dice ancora la specialista – a vedersi come delle persone, e non come la loro malattia, per questo organizziamo ogni anno l’evento “Vestiamoci di Vita”, la sfilata che vede protagoniste le pazienti oncologiche del Centro di cure palliative e del dolore dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, dove hanno la possibilità di esprimere la loro bellezza, oltre il loro percorso di cura e convivenza con la malattia. L’Aou, inoltre, ha dedicato alle cure palliative anche uno spettacolo teatrale, una rappresentazione di momenti di vita vissuta da parte di pazienti e sanitari del Centro, intitolato “Viaggio nel cuore di Ippocrate” che dopo due date nel comune di Cagliari, sarà a breve riproposto nel teatro di Nuoro».

Informazione, condivisione e iniziative di sensibilizzazione.  «Abbiamo sensibilizzato i familiari dei pazienti in carico e la cittadinanza attraverso convegni sulle Cure palliative terminali e sul come accompagnare alla morte, abbiamo organizzato momenti ludici con concerti di musica gospel in ospedale, così da portare relazione e conforto nelle stanze di degenza, anche per chi stava lontano da casa nelle festività natalizie. Il nostro vuole essere quindi un portare sollievo, passando dal “curare il paziente” al “prendersi cura del paziente e della sua famiglia”».

Le cure palliative non riducono e non prolungano la vita del malato ma forniscono confortotenendo in considerazione gli aspetti psicologici e quelli spirituali, sostenendo il care giver e famiglia del paziente a convivere con la patologia prima e con il lutto poi. Il termine “palliativo” deriva dalla parola latina “pallium” che significa mantello, protezione. Un vero e proprio abbraccio che protegge dal dolore e che afferma il valore della vita.

«Inseriamo le tecniche complementari che possono assumere un ruolo adiuvante nel controllo dei sintomi strettamente fisici, delle relazioni e comunicazioni – spiega la dottoressa Deidda – utilizziamo da anni, in collaborazione con il centro di Oncologia Medica aziendale, le Cure palliative precoci, simultaneamente ai trattamenti quali chemio-radioterapia, fin dall’inizio dell’iter terapeutico».

«Fondamentale – dichiara l’oncologa palliativista Maria Cristina Deidda – è, infine, l’accoglienza che costruisce la relazione medico-paziente, sulla comunicazione come tempo di cura. Sulla valutazione dei sintomi che sono causa di sofferenza, fino agli ultimi momenti della vita. Senza dimenticare di supportare la famiglia del paziente, attività indispensabile quanto il prendersi cura del paziente stesso».

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Ufficio stampa Azienda Ospedaliero Universitaria di CagliariSSD Comunicazione e relazioni esterne
Dirigente: dott. Fabrizio Meloni




Dermatite atopica, consulti gratuiti al San Giovanni di Dio. Sabato 23 marzo gli specialisti della Dermatologia scendono in campo in occasione della campagna nazionale “Dalla parte della tua pelle”

Cagliari 18 marzo 2024. I dermatologi del San Giovanni di Dio in prima linea contro la dermatite atopica. Sabato 23 marzo, dalle 9 alle 12 negli ambulatori in via ospedale 46, gli specialisti della Dermatologia, diretta dalla professoressa Laura Atzori, effettueranno consulti gratuiti e daranno informazioni sulla patologia. Questo in occasione della campagna nazionale di sensibilizzazione promossa dalla Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST), dal nome “Dalla parte della tua pelle”.

Il numero dei posti per gli screening è limitato e l’attività sarà disponibile fino a esaurimento. Per questo motivo non si potrà accedere all’ambulatorio senza appuntamento, che potrà essere prenotato esclusivamente chiamando il numero 800086875 attivo 7 giorni su 7 dalle 10 alle 18.

È importante partecipare a questa iniziativa – spiega la professoressa Laura Atzori, «perché, la dermatite atopica, è una patologia in costante aumento con una maggiore frequenza nei Paesi ad alto tenore economico. La sua comparsa determina una severa compromissione della qualità della vita dei pazienti. Attualmente sono disponibili nuove opzioni terapeutiche, caratterizzate da un profilo di efficacia e sicurezza elevato».

Lo scopo della Campagna è duplice, prosegue la professoressa Atzori: da un lato «aiutare i pazienti ad avere una percezione più completa della patologia e, dall’altro, farafferire ai centri di riferimento, autorizzati alla prescrizione dei nuovi farmaci, chi ne ha necessità».

In Italia soffrono di dermatite atopica circa il 10% degli adulti e il 20% dei bambini. Spesso la malattia esordisce già nei primi mesi di vita protraendosi nell’infanzia, nell’adolescenza e proseguendo anche in età adulta.

Questa patologia cronica della pelle, a carattere infiammatorio, si manifesta con arrossamenti e vescicolazione estesi ad arti, tronco e volto, accompagnati da forte prurito, che impedisce il riposo notturno e a secchezza cutanea. Fattori che, insieme al costante prurito a volte associato a dolore, fanno sì che la dermatite atopica abbia ripercussioni nei rapporti sociali, nelle attività e nella vita quotidiana.

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Ufficio stampa Azienda Ospedaliero Universitaria di CagliariSSD Comunicazione e relazioni esterne




Verso le Regionali in Sardegna: la Corsa di Pier Giovanni Arru tra Impegno Civico e Sfide Insulari

Alghero, Sardegna – In una fase cruciale per la politica sarda, con le elezioni regionali del 2024 alle porte, Pier Giovanni Arru, candidato per Fratelli d’Italia nella circoscrizione di Sassari, nell’intervista su “iceberg24” si distingue per la sua visione integrata e l’approccio pragmatico alle questioni che affliggono la Sardegna. Tra dibattiti accesi e polarizzazione politica, Arru propone una riflessione matura sull’importanza del contenuto e dell’impegno civico nelle campagne elettorali.

Polarizzazione e Proposte Concrete

La politica sarda, spesso caratterizzata da una marcata polarizzazione, sembra trascinarsi in una serie di polemiche che distolgono l’attenzione dalle reali esigenze dei cittadini. Arru critica apertamente questa tendenza, sottolineando come la “politica urlata” e le dispute sterili finiscano per alienare l’elettorato. “Non si parla di proposte, non si parla di contenuti,” afferma Arru, evidenziando la necessità di un cambiamento verso una politica di sostanza, capace di riavvicinare i cittadini al voto.

La Sfida dell’Insularità

Una delle questioni centrali della campagna di Arru è l’insularità, un tema che influisce profondamente sulla vita economica, sociale e quotidiana dei sardi. Il candidato pone l’accento sull’importanza di affrontare le problematiche derivanti dall’essere un’isola, non solo in termini di trasporti e collegamenti ma anche per quanto riguarda la competitività delle imprese locali. “L’insularità deve essere assolutamente risolta,” insiste Arru, considerandola l’architrave su cui costruire un futuro prospero per la Sardegna.

Impegno Civico e Accessibilità

Arru non si limita a delineare i problemi; propone anche soluzioni innovative per garantire un dialogo costante tra elettori e politici. Promette di rimanere accessibile e in contatto diretto con i cittadini attraverso l’uso di tecnologie digitali, sottolineando l’importanza di un impegno civico attivo. “È obbligo del candidato presentarsi in maniera garbata,” afferma, evidenziando come il rispetto reciproco e la disponibilità al dialogo siano fondamentali.

Sanità e Fondi Europei: Sfide e Opportunità

La sanità emerge come uno dei temi caldi, con Arru che critica la gestione attuale e sottolinea la necessità di un sistema sanitario che garantisca parità di trattamento a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro ubicazione geografica. Inoltre, il candidato riflette sull’opportunità rappresentata dai fondi europei del programma next Generation EU, esprimendo preoccupazione ma anche determinazione nell’assicurare che tali risorse vengano investite efficacemente per lo sviluppo regionale.

Un Cambio di Passo Necessario

In un contesto di sfide persistenti e di un’elettorato in cerca di risposte concrete, Piero Giovanni Arru si propone come una voce di equilibrio e pragmatismo. Con un’appassionata difesa dell’impegno civico e una chiara visione per superare l’insularità, Arru si candida a rappresentare non solo la circoscrizione di Sassari ma tutti i sardi che aspirano a un futuro di progresso condiviso. La sua campagna, incentrata sul dialogo e sull’azione concreta, si presenta come un promettente cambio di passo nella politica regionale sarda.




Confermata l’assegnazione del Bollino Rosa all’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia

L’ufficialità questa mattina nella sede del Ministero della Salute da parte della Fondazione Onda

Olbia, 30 novembre 2023 – L’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia ha ottenuto la riconferma anche per il biennio 2024/2025 del Bollino Rosa, assegnato dalla Fondazione Onda alle strutture sanitarie che prestano attenzione ai servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili e non solo. L’ufficialità è arrivata questa mattina nella sede del Ministero della Salute.

La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione del Bollino Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da circa cinquecento domande, ciascuna con un valore prestabilito, suddivise in quindici aree specialistiche più una sezione dedicata ai servizi generali per l’accoglienza delle donne e una alla gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari. Un apposito Advisory Board, presieduto da Walter Ricciardi, Professore di Igiene Pubblica, Università del Sacro Cuore di Roma, ha validato i Bollini conseguiti dagli ospedali a seguito del calcolo del punteggio totale ottenuto nella candidatura, tenendo in considerazione anche gli elementi qualitativi di particolare rilevanza non valutati tramite il questionario, come servizi e percorsi speciali, iniziative e progetti particolari.

L’Ospedale Giovanni Paolo II ha al suo interno il Percorso Rosa del Pronto Soccorso, con una stanza riservata alle pazienti che si presentano nella struttura denunciando casi di violenza di genere. Nell’Unità Operativa di Radiologia è attivo il Percorso Donna in sinergia con Oncologia, che prevede la riduzione dei tempi d’attesa degli esami per le pazienti oncologiche inviate direttamente da quest’ultimo reparto. Sempre in Oncologia vengono predisposti progetti di umanizzazione delle cure, come il make up e il passa parrucche, oltre a programmi di comunicazione rivolti alle mamme con figli. Sono attivi anche i numeri diretti per le prenotazioni dei servizi negli ambulatori ginecologici ed è di recente attivazione, sempre all’interno dell’ospedale, l’ambulatorio di Uroginecologia per contrastare i distrubi del pavimento pelvico che subentrano soprattutto dopo la gravidanza, il parto e la menopausa, ma che possono manifestarsi anche in età giovanile. Diverse, inoltre, le Unità Operative che aderiscono alle Open Week, le settimane dedicate alla prevenzione, le quali oltre ai servizi di Oncologia e Ginecologia hanno viste coinvolte lo scorso anno anche le strutture di Neurologia e Medicina Interna.

Sul sito www.bollinirosa.it è possibile consultare le schede degli ospedali premiati, suddivisi per regione, con l’elenco dei servizi valutati.




L’America premia la Sardegna: a Giovanni Murgia il Silver Design Award IAA di New York

 

SASSARI. Giovanni Murgia si conferma ancora una volta uno dei migliori designer italiani per il packaging del vino: l’art director dell’agenzia Redfish Adv di Sassari nei giorni scorsi ha conquistato il Silver Design Award al concorso MUSE Creative and Design Awards di New York promosso dalla IAA (International Award Association) per la categoria “Packaging Design Wine”.

Un argento prestigiosissimo quello ricevuto da Murgia su circa 6300 lavori in concorso pervenuti da tutto il mondo, grazie al design realizzato per gli ultimi due vini della Cantina di Calasetta, i “932”, che celebrano i novant’anni di storia dell’azienda. Il primo è un Vermentino di Sardegna DOC affinato in botti di rovere e il secondo un Carignano del Sulcis DOC Superiore anch’esso affinato in barrique di rovere francese.

Due vini iconici  che si posizionano, per caratteristiche e prestigio, in una fascia alta di mercato.
Lo stesso prestigio e qualità che viene trasmessa dal progetto di packaging design che i giudici hanno apprezzato e premiato. Il tema è quello del mare, elemento identitario molto forte e radicato sia nella storia di questa località, sia nella storia di vita di questa comunità (Calasetta, sull’isola di Sant’Antioco, è un enclave ligure/tunisina fondata nel 1769).
«Abbiamo realizzato due etichette eleganti e raffinate, dallo stile classico ma dai particolari innovativi e contemporanei, in grado di rappresentare al meglio la storia contenuta in queste due bottiglie – ha affermato l’autore – un modo per dare onore e riconoscimento a quei 13 vignaioli che nel lontano 1932 hanno dato vita alla cantina sociale. Ogni progetto di packaging design per il vino è un percorso creativo che deve mettere insieme le esigenze di marketing dell’azienda, il posizionamento del prodotto e l’aspetto visivo. Tre elementi la cui sintonia definisce un design funzionale e identitario, creato ad hoc per rappresentare ed anticipare la qualità del prodotto».
Una scelta che ha premiato l’azienda di Calasetta dentro e fuori dalla bottiglia, dimostrando come anche il design possa essere un valido ambasciatore del vino sardo nel mondo.

A valutare gli oltre seimila candidati ai premi Platino, Oro e Argento, è stato un panel di cinquantuno giudici internazionali, tra esperti di design e creatività, alcuni dei quali lavorano in grandi agenzie di comunicazione o in grosse multinazionali.

Il MUSE Creative and Design Award si tiene ogni anno nella Grande Mela per onorare, promuovere e incoraggiare la creatività fornendo un nuovo standard di eccellenza per la valutazione della produzione e della distribuzione del miglior design in tutto il mondo. Il Silver Design Award va a sommarsi a una lunga serie di importanti riconoscimenti portati a casa da Giovanni Murgia, che hanno fatto della Redfish una delle agenzie di settore più titolate a livello nazionale.




Giornata mondiale del malato, il Coro Sos Astores in concerto all’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia

Sabato 11 febbraio la formazione vocale accompagnerà con i canti anche la messa celebrata nella cappella

Olbia, 8 febbraio 2023 – La Santa Messa nella cappella dell’ospedale e, a seguire, un momento di buona musica nella hall, dedicato ai pazienti, alle famiglie e ai lavoratori. Sarà celebrata sabato 11 febbraio, dalle ore 17.00, nell’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, la Giornata Mondiale del Malato, istituita esattamente trent’anni fa proprio dal Papa al quale è dedicato il presidio gallurese. Il Coro polifonico Sos Astores di Golfo Aranci accompagnerà con i canti sacri la celebrazione officiata dal Cappellano dell’Ospedale, don Mario Era. Al termine la formazione vocale terrà un concerto di musiche polifoniche e di ispirazione popolare.

Il Personale Ospedaliero e i membri dell’Associazione Volontari Ospedalieri (AVO) di Olbia, presente nella struttura da tanti anni con iniziative incentrate sull’umanizzazione delle cure, accompagneranno nella cappella i pazienti che chiederanno di partecipare alla celebrazione eucaristica. Al termine della Santa Messa, medici, infermieri, operatori, degenti, familiari e visitatori potranno assistere al concerto. Un omaggio in musica offerto dal gruppo fondato e diretto dal Maestro Peppino Orrù. La formazione vocale è radicata e attiva nel territorio da quasi vent’anni, partecipa a numerosi eventi culturali anche fuori dalla Sardegna e organizza attività per promuovere la coralità e le tradizioni dell’Isola. Il coro Sos Astores intonerà all’interno dell’ospedale alcuni brani di ispirazione popolare, come “Nanneddu Meu” e “No potho reposare”, seguiti da altri brani composti dal Maestro Orrù.

«Al coro Sos Astores, al Personale Ospedaliero e ai volontari impegnati in questo evento va il ringraziamento della Direzione Aziendale. È fondamentale – afferma il Direttore Generale della Asl Gallura, Marcello Acciaro – che nelle strutture sanitarie si comincino a ricreare quei momenti di condivisione che contribuiscono a sollevare il morale e lo spirito dei pazienti, dei familiari e dei lavoratori. Gli anni della pandemia sono stati molto difficili, si è creato un distacco fisico che ha avuto conseguenze sui rapporti sociali. Negli ospedali questa difficoltà si è percepita in maniera molto forte. Grazie a iniziative come questa si ricostituisce quel rapporto tra operatori e pazienti che speriamo ci permetta di tornare, nel più breve tempo possibile, a relazioni di vera umanità indispensabili nella vita di tutti i giorni, soprattutto in ambito sanitario», conclude il Direttore Generale.


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Si chiama Giovanni Maria Brinchia ed è di Arzachena l’ultimo nato in Gallura nel 2022Il bambino è venuto alla luce nell’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia alle 21.23

Olbia, 1 gennaio 2023 – Si chiama Giovanni Maria Brinchia ed è di Arzachena l’ultimo bimbo nato in Gallura nel 2022. Ha pesato 3,480 kg. La mamma Vanessa Paola Imperio, casalinga di 36 anni, lo ha dato alla luce alle ore 21.23 con parto cesareo, nell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia, diretta da Giangavino Peppi, dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia. L’intervento è stato eseguito dal Dottor Giovanni Devinu e dalla Dottoressa Lavinia Antimi. Il papà del bimbo, Maurizio Brinchia, di 37 anni, è idraulico. Per la coppia si tratta del primo figlio.

I nati del 2022 raggiungono così un totale di 779. Si attende ancora il primo nato del 2023.

La Direzione Aziendale della Asl Gallura coglie l’occasione per porgere i migliori auguri al nuovo nato e alla sua famiglia.


ASL Gallura
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via Bazzoni Sircana, 2




La Maddalena, il Medico di base Giovanni Cipiciani sostituisce la Dottoressa Annamaria Dina Donaera

I pazienti saranno trasferiti d’ufficio al nuovo Medico di Medicina Generale in servizio dal 2 gennaio

La Maddalena, 29 dicembre 2022 – Il Dottor Giovanni Cipiciani andrà a ricoprire l’incarico di Medico di Medicina Generale a La Maddalena in seguito all’espletamento della procedura di avviso pubblico indetta dal Distretto e dalla Direzione Aziendale della Asl Gallura. Sostituirà la Dottoressa Annamaria Dina Donaera a partire dal 2 gennaio 2023. I pazienti saranno trasferiti d’ufficio al nuovo medico, che eserciterà nell’ambulatorio della struttura sanitaria situata in località Padule.

Le visite saranno effettuate il lunedì dalle 15.00 alle 18.00, il martedì e il giovedì dalle 16.00 alle 19.30, il mercoledì e il venerdì dalle 9.00 alle 12.00 e il sabato solo in reperibilità dalle 8.00 alle 10.00 per urgenze. Sarà necessaria la prenotazione al numero 351 864155 contattabile dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 9.00 e dalle 13.00 alle 14.00.


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