Otto termoscanner al Policlinico e al San Giovanni diDio, visite ed esami sempre in sicurezza

Cagliari 23 giugno 2020. Sei termoscanner al Policlinico Duilio Casula e due al San Giovanni di Dio: i macchinari che misurano la temperatura e controllano se si indossa la mascherina sono in funzione da ieri nella struttura di Monserrato, mentre nell’ospedale cagliaritano saranno operativi nei prossimi giorni.

 

Al Policlinico i termoscanner si trovano nei due ingressi del Blocco C (ingresso principale, ticket, prelievi e ambulatori di diverse specialità) e nei due del Blocco Q (ginecologia, neonatologia, oncologia, gastroenterologia e neurologia) Al San Giovanni gli ingressi operativi sono quello principale e quello che si raggiunge dal passo carraio, accanto ai nuovi e moderni uffici ticket.

 

Il paziente dovrà avvicinarsi alla telecamera del termoscanner sino a che la sagoma che circonderà il viso non diventerà verde. A quel punto i tornelli si apriranno solo se la sua temperatura corporea sarà inferiore ai 37,5°C e indosserà correttamente la mascherina. Se il paziente, per errore, non avrà la mascherina sul viso sarà una voce guida a ricordargli che la deve mettere.

 

«Nei nostri ospedali le visite e gli esami ordinari sono ripresi da alcune settimane – dice il direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino – e i termoscanner saranno molto importanti per garantire maggiore velocità alle operazioni di sicurezza all’ingresso delle nostre strutture».

Ufficio stampa Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari




Alghero: Spiagge per la pratica sportiva – San Giovanni diventa campo giochi

Alghero, 9 giugno 2020 – Una parte del litorale del Lido di San Giovanni sarà destinata alla pratica sportiva. Nel rispetto delle misure adottate dal Governo e dalla Regione, che dal 15 giugno consentono le attività ludiche ricreative ed educative per bambini, all’aria aperta e al chiuso, l’Amministrazione destina una parte della spiaggia a questa attività. La zona è compresa tra il canale di San Giovanni e la parte di spiaggia oltre la rotatoria. “L’obbiettivo – spiega l’Assessore al Demanio Giovanna Caria –  è quello di dare la possibilità ai bambini e ai ragazzi che hanno sofferto particolarmente il periodo di chiusura, senza sport e senza scuola, di ritrovare socialità e attività motoria in un area che soddisfa le esigenze anche dal punto di vista della sicurezza”.  In ossequio ad un criterio di massima cautela e nel rispetto di tutte le misure e comportamenti rispettosi delle misure di prevenzione anti contagio, le attività sportive individuali che si possono svolgere sono molteplici (  beach tennis, padel, aquilonismo, bocce, canottaggio…) oltre ad  altre attività ludico-ricreative individuali che possono essere realizzate nelle spiagge. Fermo restando che qualora le istituzioni competenti emanassero disposizioni per l’esercizio di attività sportive di squadra (beach volley, beach soccer, beach rugby e così via) le stesse potranno essere, con adeguata organizzazione, implementate presso la porzione di arenile.  Al via ora le  procedure per l’individuazione di proposte, attraverso un avviso pubblico di imminente emissione, per raccogliere le manifestazioni di interesse  da parte di Associazioni Sportive dilettantistiche o altre associazioni senza scopo di lucro, finalizzate all’affidamento in gestione con autorizzazione stagionale da parte dell’Amministrazione comunale per le attività sportive individuali e di squadra, nel momento in cui vi fossero disposizioni per l’esercizio di attività sportive di squadra.  La Giunta – su proposta dell’Assessore all’Ambiente Andrea Montis – ha inoltre stabilito di dare avvio delle procedure per l’individuazione di associazioni che abbiano interesse alla gestione temporanea della porzione di spiaggia destinata ai cani. La Dog Beach situata al termine della Pineta di Maria Pia verrà quindi affidata a sodalizi sportivi o associazioni senza scopo di lucro.




Giovanni Impastato a Putifigari.

Venerdì sera, a Putifigari si è tenuto un incontro a tratti molto emozionante con Giovanni Impastato, fratello di Giuseppe “Peppino” Impastato, vittima di mafia, assassinato il 9 maggio 1978, stesso giorno del ritrovamento del corpo di Aldo Moro, per cui la notizia passò in secondo piano.

Un incontro organizzato dal Comune di Putifigari e dal sistema bibliotecario “Coros Figulinas”.

Per vent’anni lo Stato considerò Peppino come un terrorista, solo nel 1999 le acque iniziarono a smuoversi e venne condannato il mandante, ovvero il boss Gaetano Badalamenti.

Questo uno degli argomenti toccati durante la serata e facente parte del suo libro “Oltre i cento passi”, che ha presentato nell’incontro, un colloquio durato due ore, e che sarebbe potuto non terminare, tanti erano gli argomenti da toccare, e tante le sfaccettature.

Un dialogo che ha tenuto tutto il pubblico concentrato, attento, soprattutto grazie all’uso del linguaggio di Giovanni; un linguaggio semplice ma allo stesso tempo penetrante, un linguaggio pacato ma allo stesso tempo incisivo, e a volte aggressivo nei riguardi di se stesso.

Gli argomenti sono stati vari, ha raccontato del primo attentato, dell’incidente avuto e dei 45 giorni di convalescenza dove capì quanto la vita è preziosa, ha raccontato di Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, ovvero il luogo dove abitò Peppino, e ora diventato esattamente il luogo della Memoria, del ricordo di quel ragazzo semplice, figlio della mafia che ha combattuto la mafia stessa, a costo della sua vita, un luogo aperto a ognuno di noi. Ha raccontato al pubblico il rapporto che la famiglia ha avuto con lo Stato, un rapporto che nei primi vent’anni era inesistente, poi recuperato grazie alla riapertura delle indagini dai primi anni del 1990. Un doveroso accenno, non breve anche al rapporto tra la famiglia di Peppino e la chiesa, un rapporto conflittuale, nei primi anni dell’omicidio di Peppino, ma andato poi a dissolversi e a diventare un rapporto positivo, anche se, vi sono alcune resistenze da parte di alcuni parroci, ma non così forti. Parlò del ruolo determinante della madre, Felicia, una donna di grande speranza e di grande determinazione e tenacia che non ha mai smesso, insieme alla sua famiglia di cercare giustizia; giustizia, non vendetta, questo è bene sottolinearlo e di quanto cuore ci avesse messo nella speranza di trovare la verità, alla fine trovata dopo tanta pazienza, dopo tanta attesa.

Ha spaziato tra tanti argomenti, e ha lasciato un monito ai ragazzi, il monito di studiare, di guardarsi intorno, di non fermarsi solo in una direzione, di capire il mondo e di fare ognuno di noi la propria parte proprio come ha sempre fatto Peppino.

 

 

 

 

Paola Sperani 08.02.2020




San Giovanni risplende dopo le oeprazioni di riposizionamento della sabbia

San Giovanni cambia aspetto e mostra lo straordinario risultato dei lavori di questi giorni che stanno riportando sull’arenile la sabbia trattenuta nella stagione invernale dai pannelli di protezione di incannicciato.

Un dislivello di oltre 50 centimetri largo alcuni metri, per tutta la lunghezza del litorale, costituisce nuova linfa per la spiaggia. I primi risultati sono molto positivi: la grande quantità di sabbia preziosa si sta riposizionando in maniera uniforme. I lavori della rimozione degli incannicciati (che verranno poi riposizionati a monte) e la ridistribuzione della sabbia lungo tutta la spiaggia si svolgono dalle 06:00 del mattino alle ore 08:00 sino a termine esigenze. Proseguono intanto le operazioni notturne di pulizia, con l’uso di tre macchine pulisci spiaggia che intervengono in tutto il litorale di San Giovanni e Lido. L’Assessorato all’Ambiente ha da subito raddoppiato gli sforzi e intensificato le operazioni in modo da restituire in tempi brevi le spiagge algheresi in condizioni di decoro. I lavori proseguono come da cronoprogramma.




Comunicato stampa – San Giovanni Battista, Assl Sassari e associazioni locali danno vita a nuovi progetti socio riabilitativi

SASSARI, 2 LUGLIO 2019 – San Giovanni Battista, Assl Sassari e associazioni locali danno vita a nuovi progetti socio riabilitativi

Il presidio territoriale San Giovanni Battista ospita i progetti socio riabilitativi nati dalla collaborazione tra i volontari delle associazioni locali e i professionisti della Assl Sassari. L’incontro di queste realtà, fortemente radicate nel territorio, ha generato una rete assistenziale che si pone l’obiettivo di aiutare e sostenere gli utenti con gravi disabilità psicofisiche.

Durante la stagione estiva, l’equipe multidisciplinare ha stilato un programma di attività riabilitative composto da tre iniziative.

Ippoterapia. La riabilitazione equestre comporta un miglioramento dei processi cognitivi di apprendimento e di attenzione con un incremento delle capacità emotive ed affettive nonché delle assunzioni di responsabilità e rispetto delle regole.

Uscite, benessere, mare. Il contatto con la sabbia e con il mare favorisce l’integrazione sociale e stimola la  capacità sensoriale dei pazienti.

Mosaicoterapia. Si tratta di una forma artistico-espressiva che permette agli utenti di esprimersi e di valorizzare le proprie abilità favorendo il rinforzo dell’autostima, il processo creativo e la libertà di espressione.

Il calendario delle attività è rivolto a quaranta utenti circa e ha come servizio di riferimento il centro residenziale e diurno socio riabilitativo “Arcobaleno”, sito all’interno del presidio territoriale San Giovanni Battista di Ploaghe.

Le associazioni culturali, sportive e di volontariato che mettono a disposizione le loro risorse e il loro impegno, a titolo gratuito e volontario, sono: ASD Associazione Sportiva Dilettantistica Centro di riabilitazione equestre, Centro di equitazione Ozierese; Cooperativa Sociale VOSMA di Sassari; Associazione Sardinia Contemporary Mosaic & Art di Ploaghe.




Diario di tonnara: al Mut di Stintino la proiezione del film di Giovanni Zoppeddu

Diario di tonnara: al Mut di Stintino la proiezione del film di Giovanni Zoppeddu

È un inno alla fatica del vivere e alla naturale propensione di una comunità alla tradizione e al rito “Diario di Tonnara”, il film di Giovanni Zoppeddu che sarà proiettato domenica 26 maggio alle ore 19 al Mut, Museo della Tonnara di Stintino. Il documentario, che sta girando l’Italia, da nord a sud, è stato recentemente proiettato a Firenze, all’interno di “Made in Sardegna”, vetrina del cinema sardo in Toscana, e sta per approdare sull’isola, dove lo aspettano sei serate. Una tappa significativa quella del Mut, unico spazio museale dedicato alla memoria della tonnara ad ospitare il film.

Prodotto dall’Istituto Luce Cinecittà e ispirato al libro omonimo del giornalista Ninni Ravazza, il documentario dà voce ai pescatori di tonno di Bonagia, in Sicilia, una comunità divisa tra pragmatismo del lavoro e tensione al sacro. Rais, tonnare e tonnaroti rappresentano il centro da cui si dipanano i racconti di un tempo passato che grazie al potere del cinema riemerge dall’oblio. Zoppeddu, alla sua prima esperienza come regista, si fa interprete di storie di mare, che sono della Sicilia e del mondo, e attraverso le immagini di repertorio di maestri come De Seta, Quilici, Alliata, racconta anche un pezzo profondo di storia del nostro cinema. Presenterà il film Paolo Mastino, giornalista di Rai Tre, che dialogherà con il regista e con lo scrittore Ninni Ravazza.

L’appuntamento sarà anche l’occasione per vedere la mostra “The Trap: catching the red tuna” di Mattia Barbata, un fotoreportage sulla rinata Tonnara di Portoscuso che ha inaugurato al Mut lo scorso 10 maggio.




Spiaggia a San Giovanni. Protocollo Intesa balneari [ALGHERO]

Gentilissimi,
la prima fase dei lavori in corso di esecuzione sull’ex sito di stoccaggio della posidonia a San Giovanni procede spedita con risultati perfino migliori rispetto alle attese. Nel corso di questa settimana, infatti, si concluderà la vagliatura dei primi 5mila mc. di materiale e dalla giornata di domani (martedì) prenderanno avvio i lavori di trasporto del sopra-vaglio presso un impianto industriale di lavaggio nel Cagliaritano. La sabbia recuperata invece, sarà oggetto di analisi e successivo riposizionamento nei punti più depressi del litorale, in accordo con balneari e operatori turistici. L’intervento ha permesso di abbassare di oltre 1,5 metri il piano di calpestio, per un’ampiezza di litorale pari a circa 165 metri. Numeri e dimensioni molto maggiori rispetto alle previsioni, se si considera che l’intervento è programmato nell’area ricompresa tra il molo e il canalone di San Giovanni (circa 200 metri lineari totali): la seconda fase pertanto, includerà i 35 metri rimanenti a San Giovanni e il sito temporaneo di Punta Negra. Tutti i lavori in corso di esecuzione sono attentamente monitorati dai tecnici, con la consulenza dei massimi esperti in materia, e oggetto di approfondite verifiche e analisi sui materiali. Questo di Alghero, infatti, si presenta come un caso-studio che fornirà importanti risposte sulla più corretta gestione degli arenili oggetto di spiaggiamenti di posidonia, trattandosi del primo caso di vagliatura in loco su porzioni così elevate di materiale. Nei giorni scorsi tutti i dati sono stati oggetto di discussione e confronto nel tavolo operativo svoltosi alla presenza del sindaco di Alghero Mario Bruno, dei referenti dell’ufficio Ambiente, balneari e dei vertici Confcommercio e Federalberghi. Si programmano infatti i lavori stagionali di pulizia straordinaria e gestione ordinaria delle spiagge libere ed in concessione, oggetto del protocollo d’intesa siglato questa mattina in Comune. Tutti i dettagli dell’accordo, che prevede anche una dotazione economica importante a favore della categoria, saranno resi noti giovedì 7 marzo nel corso di una conferenza stampa in programma alle ore 11,30 presso gli uffici di Porta Terra. In allegato uno scatto della riunione di venerdì.



RICIBIAMO: LA ZUPPA SORSESE DELLO CHEF DELL’ERSU SASSARI GIOVANNI MURA IN FINALE A PIACENZA NELLA COMPETIZIONE NAZIONALE CHE PREMIA LE MIGLIOR

Ancora una volta dalle cucine dell’ERSU Sassari si esportano  passione, creatività e sapere.

Giovanni Mura, già terzo classificato alla competizione europea “Campus Cook” di Nancy, e Carlo Masia, vincitore della prima puntata del format televisivo “Chopped Italia” del canale satellitare Food Network, hanno partecipato alla prima fase eliminatoria della competizione nazionale “Miglior Ricetta RicibiaAMO – Sei uno Chef Sostenibile?”, che premia le migliori tra le ricette antispreco d’Italia.

Entrambe le ricette presentate dai cuochi di Ersu Sassari hanno superato il primo step, collezionando centinaia di like  sui social, e aggiudicandosi così la finale.

L’evento, organizzato da Università Cattolica in partnership con l’associazione Piacecibosano dedicato alla ristorazione sostenibile e antispreco del cibo, per celebrare la 5° Giornata Nazionale della Prevenzione dello Spreco Alimentare, si è chiuso con la finalissima a Piacenza, all’interno della  Residenza Gasparini.

Le categorie in gara erano tre, Chef professionisti, Futuri Chef, Chef di casa e i vincitori sono stati proclamati da una giuria specializzata, composta dallo chef stellato Giancarlo Morelli (Chef Pomireau Seregno, Presidente di giuria), Paola Gazzolo (Assessore all’Ambiente Regione Emilia Romagna), Marco Trevisan (Preside Facoltà di Scienze Agrarie Alimentari ed Ambientali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore), Filippo Sinisgalli (Excecutive Chef del Palato Italiano), Paolo Massobrio (Critico Enogastronomico), Luciana Rabaiotti (Preside Istituto Alberghiero Magnaghi di Salsomaggiore Terme), Teresa Andena (Preside Istituto Alberghiero Raineri Marcora di Piacenza), Cristina Cerbi (Ristoratrice, Vincitrice edizione 2018).

A portare simbolicamente alta la bandiera dell’ERSU Sassari all’ultima fase, è stato uno dei due chef dell’ente, Giovanni Mura, che ha presentato davanti alla giuria illustre  la Zuppa di pane Sorsese: ingredienti semplici, economici e adatti al riuso in cucina, come il pane raffermo, le verdure e gli aromi selvatici tipici della tradizione culinaria sarda.

La preparazione ha riscosso grandissimo successo tra i giurati, per la tecnica di lavorazione e la genuinità delle materie prime, ma ad aggiudicarsi il titolo come “Miglior Ricetta RicibiAMO” è stata la Chef Cristina Cerbi dell’Osteria di Fornio, che ha realizzato i ravioli di cotechino e zucca con crema di patate e porri e bucce di patate croccanti.

Si tratta, comunque, di un ottimo risultato per Ersu Sassari che dimostra ancora una volta l’alto valore dei servizi che offre, grazie alle professionalità eccellenti che operano all’interno dell’ente.




SAN GIOVANNI SUERGIU (SU) – COMUNICATO STAMPA 12 GENNAIO 2019 – LA SINDACA ELVIRA USAI NON SI CANDIDA

COMUNE DI SAN GIOVANNI SUERGIU (SU)

COMUNICATO STAMPA 12 GENNAIO 2019

LA SINDACA ELVIRA USAI NON SI CANDIDA E RESTA ALLA GUIDA
DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

L’Amministrazione Comunale di San Giovanni Suergiu desidera esprimere
a mezzo stampa un ringraziamento a tutti gli schieramenti e i
movimenti politici che hanno offerto una candidatura in vista delle
imminenti elezioni regionali. La stima e l’attenzione che ci hanno
dimostrato negli ultimi mesi, con la possibilità di candidare un
Amministratore da noi tutti condiviso nella figura del nostro sindaco
Elvira Usai, ci lusinga ma abbiamo preso un impegno con la nostra
comunità nel 2016 e non intendiamo venir meno ai nostri propositi.
Riteniamo come squadra di governo, che San Giovanni Suergiu debba
rimanere al centro dei nostri progetti: siamo a metà mandato
amministrativo e non possiamo distogliere la nostra concentrazione e
le nostre energie dal paese e dal suo futuro sviluppo. In un momento
storico in cui sarebbe più semplice alimentare personali ambizioni,
restiamo fermamente convinti che amministrare il nostro paese e stare
tra la gente, sia più meritorio, coerente con le caratteristiche del
nostro primo cittadino e rispettoso della popolazione che ci ha dato
fiducia circa tre anni fa. Fare il Sindaco oggi nei paesi del nostro
territorio e dell’intera Sardegna è tremendamente complicato e ci
vuole tanto coraggio: per quanto sia prestigioso e storico come
obiettivo conquistare un seggio all’interno dell’Assemblea Sarda per
San Giovanni Suergiu, pensiamo che attualmente non ci siano le
condizioni e i presupposti per abdicare a questo ruolo che San
Giovanni Suergiu ci ha consegnato con l’esercizio della democrazia.
Lavoriamo fervidamente affinché ciò si possa concretizzare
nell’avvenire e finché i cittadini non esprimeranno altro nel segreto
delle urne, continueremo a portare avanti le linee programmatiche
dell’amministrazione e lotteremo per i problemi che attanagliano
questo territorio. A nome nostro auguriamo al sud ovest sardo,
affamato di lavoro e di riscatto sociale, di esprimere i
rappresentanti più preparati e coraggiosi per il prossimo consiglio
regionale, perché noi umili rappresentanti degli enti locali e delle
periferie abbiamo un grande bisogno di far valere le istanze e le
vertenze delle popolazioni sulcitane.




Giovanni Nurra, lega Sassari: la lettera integrale delle dimissioni.

Nota politica

Sassari 9 Gennaio 2019

Ho consegnato le dimissioni che allego il 25 dicembre scorso al Commissario Regionale Eugenio Zoffili ed ancora non avuto alcuna risposta. Sorvolo sulla maleducazione e l’arroganza e proseguo invece sulla sostanza. Il silenzio ad oggi lo considero una accettazione delle stesse consegnate per altro in un momento in cui ho messo in gioco il mio ruolo politico in Lega ed a rischio la mia eventuale candidatura ma l’ho fatto ugualmente proprio per il rispetto e la stima che ho nei militanti che mi hanno dato fiducia e per il partito in cui ho speso tempo ed entusiasmo.

Le mie dimissioni arrivano dopo lunghe riflessioni e per diversi motivi e questa lettera aperta la scrivo per informare gli elettori affinché scelgano bene chi votare avendo informazioni in più su dinamiche che solitamente sono a loro estranee.

Motivi politici ed umani mi hanno mosso a decidere di trasferire passione ed impegno da qualche altra parte. Magari in un ambiente più sano.

La Lega in Sardegna infatti per me si è dimostrata solo un contenitore di parole e non certo un motore di vero cambiamento. Un simbolo con dentro, almeno in Sardegna, niente! La Lega in Sardegna purtroppo, e lo dico con rammarico profondo, non è quella di Matteo Salvini e non ha strutture democratiche; é invece quella di Eugenio Zoffili che, come Kim Jong Un fa in Corea del Nord, spadroneggia sul partito e sulle persone che lo compongono dipendentemente dal suo umore e non certo da valutazioni strategiche o politiche, persone che alla fine sono trattate come ascari o meglio carne da macello; buone a fare gazebo e propaganda ma che devono tacere e se si azzardano a parlare o esprimere un parere diverso dall’idea, sempre celata e avvolta da mistico silenzio, del Kommisar sono anche maltrattate o umiliate quale pena per la lesa maestà dello stesso.

Come ad esempio Giorgia Vaccaro già Coordinatrice di Alghero, sospesa perché tre iscritti della sua sezione sono andati a cena con la Pisano, attribuendo quindi a lei colpe altrui come nel migliore alto medioevo. Ci sarebbe da ridere se in gioco non ci fosse il futuro della Sardegna.

Commissario Regionale che ha solo lui la responsabilità di aver impedito al movimento di strutturarsi così come è invece nel resto del Paese.

Zoffili è assente, non risponde al telefono, non da riscontri, non conosce il territorio e soprattutto, non è sardo; Fa quindi specie che ancora, in Sardegna, la Lega che promuove autonomia e federalismo ovunque e da sempre, non abbia espresso ancora un segretario sardo…forse sintomo della considerazione infima che riserva lo stesso Zoffili ai militanti dell’Isola.

Eugenio Zoffili infatti oltre che Kommissario regionale in Sardegna è anche deputato, è membro della commissione esteri ed anche Presidente della commissione Schengen e per finire consigliere comunale ad Erba.

Anche il mitico Mandrake credo direbbe che gli impegni sono troppi.

La domanda è, come fa a seguire bene un territorio che alla fine – evidentemente – non può per lui che essere marginale? Come fa a dedicare il tempo che la Sardegna ed i sardi meritano?

La Lega in Sardegna ad oggi non ha struttura ed io che ho provato a lavorare per dargliela come Coordinatore di Sassari Gallura Nuoro ed Ogliastra ho trovato ostacolo principale proprio nella sua diffidenza, nella sua assenza di trasparenza e nella sua totale assenza di dialogo nonché nella sua continua assenza fisica dal territorio.

Senza contare i numerosi sospetti ed il clima da Corea del Nord o forse DDR che si respira dentro il partito dove tutti registrano le telefonate, fanno video li mandano a destra e manca, screenshot ed inoltri, registrazione di riunioni ecc…la Lega in Sardegna appare il partito della delazione e dei delatori dove la dialettica politica sui contenuti è sostituita dal pugnale e dalle calunnie.

Zoffili inoltre è bravissimo nel fare gaffes…ad esempio la dichiarazione rilasciata prima del tavolo del centro destra del 7 gennaio, dove dichiara che le liste devono essere scevre da persone con carichi pendenti; bene questo punto mette in grossa difficoltà, ad esempio. la posizione di tanti ma penso a Dario Giagoni che ne ha diversi (pubblicati sui giornali) e per i quali sono convinto sia assolutamente innocente. Oppure Zoffili ritiene che un rinvio a giudizio equivalga ad una condanna? Un modus operandi che somiglia di più a quello di Scientology che a quello di un

movimento politico sano.

A settembre denunciai che avevano allentato i bulloni delle ruote posteriori della mia auto.

In quell’occasione verificai con mano la totale assenza di considerazione ed umanità del Commissario Regionale e del deputato De Martini.

Nessun messaggio di solidarietà da nessuno. Ne De Martini ne Zoffili il quale seppe solo urlare che “i suoi coordinatori non si mettevano in condizioni di farsi svitare i bulloni della macchina”. Nessuna solidarietà ed anzi calunnie e diffamazioni cominciarono a circolare…Solo di sera Zoffili si degno’ di scrivere un comunicato di “solidarietà”.

Seppi poi che il “fastidio” era determinato dal fatto che la mia denuncia rischiava di togliere visibilità a Giagoni e De Martini impegnati al tavolo del centrodestra. Invece io stavo passando giorni di terrore e, mentre la mia compagna piangeva mattina e sera, cercavamo di decidere se fosse meglio denunciare o non farlo e certamente a tutto pensavo fuorché al tavolo del centro destra.

In quell’auto ci viaggiavamo anche con mio figlio di 4 anni.

Comunque una motivazione delirante per usare un eufemismo.

Ebbi pazienza e rimasi in attesa non foss’altro per evitare di gettare alle ortiche o in mano a qualche furbetto dell’ultim’ora il lavoro politico fatto durante l’anno.

Pur sentendomi molto umiliato andai avanti impegnandomi comunque in attività politiche che ho diffuso in tutte le maniere perché ho idee e le voglio portare avanti ed anche perché credo in un progetto politico che ha contenuti.

Per non parlare del livelli di alcuni che, a scarso di argomenti politici, usano la diffamazione come strumento di dialettica se così può chiamarsi.

Praticamente uno schifo! Nessuna democrazia, nessuna dialettica e nessun rispetto per persone che hanno tolto tempo alla famiglia ed al lavoro…solo un coro di SI spaventati e tremuli, pseudo Coordinatori (nessuno ha il potere di nulla) terrorizzati dalla spada di Damocle dell’umore di Kim Jong Zoffili, da cui dipende il loro destino politico, strumenti di ricatto come una eventuale candidatura o un ruolo che salta se parlano ed urtano il suo umore sono all’ordine del giorno.

Non è l’atteggiamento della politica che se pur nei suoi aspetti talvolta aspri e oscuri mai deve perdere il rispetto per il prossimo.

Questa non è politica o almeno non lo è qui in Italia; forse il metodo andava bene nella ex DDR o in URSS ma io credevo di essere iscritto alla Lega di Matteo Salvini e non al PCUS di Stalin e non al partito di Honecker! Credevo di essere nel 21° secolo e invece no, nella Lega in Sardegna siamo in pieno medioevo; un’epoca buia dove un “feudatario” arrivato da Erba impone i suoi stati umorali al lavoro ed alla passione di militanti, che lo sono perché credono nel progetto politico di Matteo Salvini e non certo perché Zoffili abbia un minimo di carisma o capacità di governo delle persone.

Un partito gestito con i piedi è l’immagine migliore che rimane a me oltre che un senso di amarezza profonda per il totale abbandono del territorio del Nord Ovest da parte dello stesso Zoffili che, a sentire Dario Giagoni, non visita da mesi perché i militanti di Sassari sono pesanti e…sono “monelli” non fanno da bravi! Ridicolo se non grottesco tutto questo purtroppo è vero.

Tante volte ho presentato problemi del territorio a Zoffili, mai una risposta mai un riscontro.

Di esempi ne ho diversi ma alcuni sono sotto gli occhi di tutti e in tutti i comunicati stampa delle battaglie che ho fatto.

Ad esempio la questione delle 32 famiglie senza soldi e senza lavoro ad Olmedo perché l’ANAS deve all’impresa 2 milioni di euro e non avendo incassato non può che licenziare tutti.

Oppure i minatori, sempre ad Olmedo, i lavoratori ex Secur ecc.

Bene, Zoffili ha trovato il tempo di andare dal vice ministro Rixi per parlare del ponte di Oloe’ ad Oliena, cosa assolutamente giusta il cui merito va tutto ai militanti del Nuorese, ma non per parlare ad esempio del disastro di quella impresa simbolo di altre cento maltrattate dalla pubblica amministrazione per la quale sarebbe bastato magari chiedere lumi all’ANAS.

Il nord ovest dell’Isola quindi completamente abbandonato e allo sfascio anche nella Lega di Sardegna. Questo solo uno dei tanti esempi che si possono fare su quanto Eugenio Zoffili tenga evidentemente ed a mio parere di più al virtuale che al reale.

Si perché se ne seguite le gesta sui social sembra onnipresente…Ma vi assicuro che non è cosi.

Una delle tante dimostrazioni di quanto a mio modesto e umile parere (ma anche di altri) sia inadeguato all’incarico di Commissario Regionale in Sardegna. La Sardegna ha tante pecore ma i sardi non sono greggi da amministrare con tecniche di zootecnia!

Io ho constatato che per lui è tutto virtuale anche l’amicizia ed il rispetto per i sardi. Tutto finto!

Di De Martini ho poco da dire perché non ho avuto molto a che fare con lui.

Ho visto che la sua attività politica prevalente (almeno in apparenza ed almeno da quel che sento come lagnanza dal territorio anche del sud Sardegna) è fare il banchetto al mercato del pesce di Cagliari, attività accompagnata da una feroce repulsione nei confronti di chiunque con un po’ di esperienza politica voglia entrare in Lega.

In tanti ci hanno provato ma è più facile entrare nella cruna di un ago che in Lega per chi ha esperienza politica precedente…o forse no?! Eh no! Pais, Saiu ecc serissime persone che godono della mia stima ma dov’erano prima del 4 marzo 2018?

Dov’erano quando si lottava per le politiche? Non c’erano! Allora De Martini e Zoffili quale criterio utilizzino non é dato sapere.

Di lui, De Martini, lo ripeto, ho solo avuto l’impressione che sia più preoccupato dall’ingresso in Lega di teste pensanti che da qualunque altro progetto politico.

Ma ci sono aspetti anche meno pittoreschi e più tecnici.

Io ad esempio inizialmente ero per liste separate dal Psd’az perché ritenevo fosse importante che l’onda di consenso della Lega fosse appannaggio esclusivo dei Leghisti. Anatema su un normale dibattito politico!…Salvo poi l’annuncio, nella riunione di Barumini del 30 novembre, sulle liste separate…all’inizio, ripeto, ero d’accordo ed ora dico che invece avevo torto!

Oggi, dopo l’ufficializzazione quali candidati di Pais, Saiu, Titino Cau (stimabilissime ed oneste persone ma tutto fuorché leghisti della prima ora) ed invece il silenzio assoluto fino ad ora sui nomi di chi si è impegnato da quando eravamo ancora niente, ritengo avesse ragione chi voleva un’unica lista con il Psd’az.

La lista unica avrebbe infatti impedito la candidatura degli ultimi arrivati e non avrebbe lasciato spazio che ai leghisti e sardisti di provata fede politica.

Errore che ho fatto per aver sottovalutato la pericolosità strategica dell’ingresso di alcuni nel partito, che arrivati dopo la vittoria del 4 marzo, incarnano probabilmente l’archetipo del saltatore in corsa sul carro del vincitore. Mi auguro che i sardi votino in massa Christian Solinas e che si apra una stagione di cambiamento per la Sardegna.

Mi auguro anche che i vertici nazionali della Lega intervengano a riparare i danni fatti da Zoffili e dai suoi sodali.

Io nel frattempo continuerò il mio percorso di impegno politico sempre con le stesse idee e con lo stesso entusiasmo di prima. Per adesso mi accontento di chiudere qui rimanendo a disposizione per qualunque approfondimento anche documentale.

Giovanni Nurra