Ozieri, Giuseppe Scarpa presenta “Roma Criminale”

Giovedì 18 dicembre il giornalista di Repubblica, originario di Sassari, presenta il suo romanzo nella Sala conferenze del Centro culturale San Francesco

La storia del capo ultras diventato signore della coca dalle curve dell’Olimpico al cuore della criminalità: l’ascesa, la violenza e la caduta del Boia nella Roma che non vuole padroni.

Un romanzo feroce ispirato alle ombre reali della mala romana.

OZIERI. Grande attesa ad Ozieri per la presentazione del libro Roma Criminale di Giuseppe Scarpa. L’incontro si terrà giovedì 18 dicembre 2025, alle ore 18:00, presso Sala conferenze del Centro culturale San Francesco, voluto dall’Inner Wheel Club di Ozieri, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Ozieri –e la collaborazione dell’Istituzione San Michele. Dialogherà con l’autore la giornalista ANSA Antonella Brianda.

Nel cuore più oscuro della capitale prende forma l’ascesa di Sandro Marinelli, detto il Boia: capo degli ultras più violenti dell’Olimpico, simbolo di un neofascismo aggressivo, carismatico leader di curva e, al tempo stesso, trafficante di droga, alto ufficiale della mala e braccio destro del più potente mafioso romano.

Dopo aver scalato con velocità impressionante le gerarchie del crimine, il Boia decide di prendersi tutto: Roma, il suo sottobosco criminale e il monopolio della polvere bianca. Con la sua banda di “lupi”, scatena una spirale di violenze, omicidi e rapimenti che travolge la città nell’indifferenza con il benestare della ‘ndrangheta e all’insaputa di polizia e magistratura.

Ma Roma non vuole padroni. E l’ascesa – rapida, feroce, inarrestabile – si spezza quando arrivano i primi tradimenti, le vendette, la guerra.

Ispirato liberamente a fatti reali che l’autore ha seguito per anni da cronista instancabile, Roma criminale è un romanzo di immaginazione potentissima, cupo e angosciante, che racconta senza filtri la brutalità del potere occulto che governa nell’ombra.

In copertina, i giudizi lo definiscono con precisione: «La banda del Boia viaggia spedita, il loro sogno è grande e vivo, un incubo per i nemici: il regno del male fondato tra gli ultras di avanguardia sta inghiottendo la città.»

Dal giornalista autore delle inchieste più esplosive sulla mala romana, una storia spietata: dal Boia capo ultras al signore della coca, da boss di Roma a bersaglio numero uno di alleati e nemici.

Soddisfazione per la presidente dell’Inner Whee Club di Ozieri “La presentazione del libro Roma criminale di Giuseppe Scarpa rientra pienamente tra le attività culturali che il nostro Club promuove con impegno costante. Come Inner Wheel crediamo, infatti, nel valore della lettura, nella forza del dialogo culturale e nella necessità di valorizzare gli autori contemporanei che raccontano, con sensibilità e competenza, la storia delle nostre città e del nostro Paese.  Iniziative come questa, da noi fortemente volute,  rappresentano un’occasione preziosa per avvicinare la comunità alla narrativa d’inchiesta e alla conoscenza delle realtà che hanno segnato e segnano tuttora la nostra Italia”.

L’evento sarà aperto al pubblico e si terrà con ingresso libero.

Appuntamento quindi per il 18 dicembre, alle ore 18:00, nella Sala Conferenze di San Francesco a Ozieri, per un dibattito avvincente che vedrà protagonisti due firme prestigiose del giornalismo italiano: Giuseppe Scarpa, giornalista de “La Repubblica” e autore del romanzo, e Antonella Brianda, giornalista ANSA.

Un incontro di qualità, aperto alla cittadinanza, per approfondire temi, storie e dinamiche della Roma criminale raccontata nel libro.

Giuseppe Scarpa è un giornalista d’inchiesta, cronista di giudiziaria, autore televisivo, saggista, autore di fiction con forte radice giornalistica.

Nato a Sassari, noto soprattutto per il suo impegno nel campo della cronaca giudiziaria e investigativa.

Si è trasferito a Roma dove ha svolto la maggior parte della sua carriera. 

Ha collaborato con testate importanti, tra cui “La Repubblica”, diventando una firma di riferimento per le indagini sulla criminalità organizzata, sul neofascismo, sulla corruzione politica e sulle grandi vicende della malavita capitolina. 

Tra i suoi lavori televisivi e documentaristici spiccano progetti come “Stefano Cucchi – La Seconda Verità”, che affronta il caso Cucchi, e il docufilm “Sara”, sul femminicidio di Sara Di Pietrantonio, premiato ai Nastri d’Argento. 

Alcune delle sue indagini più significative comprendono l’omicidio di Simonetta Cesaroni, un caso ancora oggi controverso nei contorni. e la scomparsa di Emanuela Orlandi, un mistero che ha acceso l’attenzione nazionale. 

Nel 2025 ha pubblicato il suo romanzo d’esordio, Roma Criminale (edito da Newton Compton Editori), in cui utilizza la sua esperienza giornalistica per raccontare in chiave narrativa la Roma della criminalità, degli ultras, dei traffici e delle connivenze. 

Grazie a uno stile che coniuga rigore d’inchiesta e forza narrativa, Scarpa ha saputo offrire al pubblico un punto di vista “dall’interno” sulla malavita romana, restituendo con lucidità ombre che spesso restano invisibili. 




Libri, Giuseppe Cristaldi a Sorso presenta “Annamé”

Il 25 novembre al Palazzo Baronale, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, un romanzo intenso sviscera i retroscena del fenomeno proponendo una reazione sorprendente e provocatoria. La serata sarà accompagnata dalla visione del book trailer

SORSO. Dal lontano Salento una storia per riflettere ed emozionarsi, in un contesto profondamente legato alla Sardegna, tra riferimenti all’alluvione di Olbia e la “fascinazione della protagonista per il pensiero di Joyce Lussu” durante i moti del ’68 a Lecce. Giuseppe Cristaldi torna in libreria con “Annamé, la madre dei pozzi” (edizioni Besa Muci 2025), un’opera intensa che introduce un dibattito profondo e necessario sulla violenza contro il genere femminile, un tema di sempre più urgente attualità sociale. Dopo una serie di anteprime, il libro sarà presentato ufficialmente martedì 25 novembre — Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne — alle 18.30 negli spazi storici del Palazzo Baronale di Sorso.

La narrazione si distingue per la sua proposta inattesa e disincantata della risposta all’abuso. Cristaldi introduce un elemento di provocazione che invita a riflettere: l’idea che, nel frangente di ribellione, “quella stessa violenza possa essere respinta nell’immediato soltanto attraverso una risposta altrettanto violenta”.

Quella di Anna, figlia del peccato, è la storia di una contadina coriacea nata al buio di una cantina, tra le privazioni e il senso di repulsione da parte di un universo che forse non avrebbe voluto vederla nascere. Appena venuta al mondo vede affibbiarsi una sillaba sul nome, per una tipica espressione del dialetto salentino: “Anna mena” significa “sbrigati, fai presto”, ma anche “togliti di mezzo, non essere d’intralcio”.

La ragazza disseppellisce le verità a cui ha diritto, e scava pozzi profondi che a tratti la ingoiano, altre volte la sputano fuori con violenza indicibile. La trama si snoda anche attraverso personaggi simbolici come il fabbro dal nome sardo, Nanneddu, una delle figure positive della trama, e poi le inspiegabili coincidenze che spesso ci accompagnano nel corso dell’esistenza.

Anche la storia dell’autore è già di per sé curiosa e inconsueta. Noto per i numerosi successi editoriali, in particolare per Macelleria Equitalia, ha scelto di trasferirsi in Sardegna, dove vive e lavora. Cristaldi è passato da giovane elettricista a scrittore affermato, imponendosi nel panorama editoriale con “La versione di C.”, biografia di Cristiano De André (tre ristampe e presentazione al Salone del Libro di Torino). Ha fatto discutere già nel primo romanzo, “Storia di un metronomo capovolto” (sulla strage di Bologna), un volume impreziosito dalla prefazione di Franco Battiato. La particolare sensibilità verso i più deboli, è crescita per l’attività di receptionist in una RSA che si occupa di persone con demenza e Alzheimer.Tra le altre opereUn rumore di gabbiani – Orazione per i martiri dei petrolchimici”, “Drammaturgia degli Invissuti”, “Attenti al cane”.

Il booktrailer di “Annamé” può essere visionato cliccando sul link https://www.youtube.com/watch?v=2KmYemEkZ48.




Giuseppe Scarpa a Porto Torres presenta “Roma Criminale”

Il giornalista di Repubblica il 27 agosto sarà alla libreria Koiné Ubik, per presentare il romanzo che nasce dalla lunga esperienza di cronista di giudiziaria

PORTO TORRES. È un riferimento della cronaca giudiziaria di «Repubblica». Giuseppe Scarpa, giornalista d’inchiesta e autore televisivo di origini sassaresi, mercoledì 27 agosto alle 19 sarà alla libreria Koinè Ubik di Porto Torres (Corso Vittorio Emanuele 40) per presentare la sua “Roma Criminale”, un romanzo edito da Newton Compton che nasce dall’esperienza diretta dell’autore come cronista. Il volume racconta, attraverso la finzione, la realtà di una capitale che non compare nelle cartoline e nelle fiction patinate. Una Roma di cocaina e boss, di ultras e stadi, di mafie e criminalità organizzata, che scorre sottopelle fra tribunali, strade e carceri.

Già in ristampa a poche settimane dalla pubblicazione, “Roma Criminale” non cerca effetti speciali. Racconta piuttosto ciò che Scarpa vede da vicino mediante il suo lavoro: processi, verbali, storie vere che sfiorano il grottesco e sprofondano nel reale. Sono vicende conosciute nei corridoi della giustizia, in aula e tra i faldoni. È una narrazione che non giudica ma osserva e che, mediante la fantasia, restituisce un’immagine più nitida della realtà. La presentazione è realizzata in collaborazione con il libraio Stefano Sanna e le Inner Wheel di Porto Torres rappresentate da Rita Secchi.
Al centro delle vicende c’è il protagonista Sandro Marinelli, detto il Boia, capo ultrà della più importante squadra di calcio della capitale, neofascista e spietato narcotrafficante, che costruisce il proprio potere tra violenza organizzata, impunità e legami opachi. Intorno a lui si muove un mondo che non ha bisogno di essere esagerato per risultare disturbante.




“Roma criminale”, Giuseppe Scarpa presenta il suo romanzo a Sassari

Il 22 aprile inizia il tour sardo del giornalista d’inchiesta di Repubblica originario di Sassari: una narrazione potente dei meandri più reconditi della malavita romana

Appena pubblicato da Newton Compton, Roma criminale romanzo d’esordio di Giuseppe Scarpa,sta già riscuotendo un enorme successo. Il libro è un ritratto spietato e profondo delle spire occulte con le quali la malavita organizzata stritola nell’ombra la capitale d’Italia.

E c’è un pizzico di Sardegna in tutto questo: la caparbietà e la determinazione di un cronista sassarese trapiantato a Roma per diventare uno dei più scrupolosi giornalisti d’inchiesta, una delle massime firme di giudiziaria per le pagine di Repubblica, autore di articoli esplosivi sulla mala romana. Il volume sarà presentato per la prima volta in Sardegna il 22 aprile, alle 18, nella Sala conferenze della Camera di commercio di Sassari. Un omaggio dell’autore alla sua città natale, dove Giuseppe Scarpa illustrerà i contenuti del suo lavoro affiancato dal giornalista Salvatore Taras.

La copertina del romanzo “Roma Criminale” in libreria. Sopra Giuseppe Scarpa

Brutale e angosciante, ispirato liberamente a fatti realmente accaduti, questo potente romanzo di fantasia ripropone una cruda rappresentazione della Roma criminale. Tutto ruota attorno alla storia del Boia, al secolo Sandro Marinelli, capo degli ultras più violenti dell’Olimpico e signore della coca, che da braccio destro del mafioso più temuto nella capitale, inizia a scalare le gerarchie del crimine fino a prendersi tutto, o quasi. Fino a diventare il bersaglio numero uno di nemici e alleati. Sotto il benestare della ‘Ndrangheta, all’ombra del cupolone si consuma una scia di violenze, di omicidi e rapimenti per accaparrarsi il monopolio della polvere bianca.

Lo stile asciutto del cronista e l’efficacia narrativa dello scrittore si fondono per svelare gli intrecci nascosti di un mondo parallelo che viene a galla solo grazie all’opera di chi, con coraggio, prova a scalfire il velo di silenzio e omertà.

Alla prima nazionale del 3 aprile a Roma (con il contributo di Marco Mesurati e Lirio Abate), il successo è stato enorme. Un tutto esaurito alla libreria Feltrinelli di largo Torre Argentina, affollata di magistrati, giornalisti, investigatori, avvocati, curiosi e appassionati del genere.

Giuseppe Scarpa è noto per le sue inchieste su criminalità organizzata, neofascismo, corruzione e misteri italiani ancora irrisolti, tra i quali spiccano l’omicidio di Simonetta Cesaroni e la scomparsa di Emanuela Orlandi. È stato artefice di documentari di grande effetto come Stefano Cucchi – La Seconda Verita, che denuncia insabbiamenti nel caso Cucchi, e Tagli, dedicato all’autolesionismo giovanile. Ha firmato In quanto donne, serie sulla violenza di genere, e Sara, docufilm sul femminicidio di Sara Di Pietrantonio premiato ai Nastri d’Argento. Ex cronista di giudiziaria per «Il Messaggero», ha collaborato inoltre con «Wired Italia» e «L’Unione Sarda».

Da straordinario conoscitore dei fatti, Scarpa continua a indagare la verità anche attraverso la finzione, trovando lo strumento più efficace per arrivare fino in fondo alla coscienza dei lettori.

Le presentazioni in Sardegna proseguiranno il 23 aprile alle 19, alla libreria Cyrano di Alghero; il 24 aprile alle 18, nella Sala polivalente di Banari; il 25 aprile alle 18, si terrà un firmacopie alla libreria Giunti al Punto del Centro Commerciale Porte di Sassari; il 26 aprile, alle 18, all’Ex prefettura di Ittiri.




La Fondazione “Giuseppe Dessì” a Oslo per i Parchi Letterari

COMUNICATO STAMPA DEL 6 FEBBRAIO 2025

La Fondazione Giuseppe Dessì in visita a Oslo

per un incontro sui Parchi letterari in Italia e Norvegia.

A rappresentare le realtà sarde il Parco Letterario Giuseppe Dessì e il
Parco Letterario Grazia Deledda.

Grande successo per i parchi letterari sardi in terra norvegese. Si è
svolto ieri, 5 febbraio 2025, a Oslo, nella sede dell’Istituto italiano di
Cultura, un incontro di scambio e confronto fra le le realtà sarde e quelle
norvegesi che hanno dato vita a Parchi letterari dedicati ai grandi autori
delle rispettive letterature: Grazia Deledda e Giuseppe Dessì per la
Sardegna e Henrik Ibsen, Johan Falkberget, Sigrid Undset e Pietro Querini
per la Norvegia.

A rappresentare il Parco Letterario Giuseppe Dessì, la presidente della
Fondazione a lui intitolata, Debora Aru, e il sindaco di Villacidro,
Federico Sollai. Per il Parco Letterario Grazia Deledda, il sindaco di
Galtellì, Franco Solinas, con l’assessora al Turismo e al Parco letterario,
Marzia Gallus.

L’evento si è aperto con il benvenuto dei sindaci sardi, cui sono seguite
le distinte presentazioni degli scrittori sardi e dei Parchi a loro
intitolati. Presenti alcuni rappresentanti della cultura letteraria
norvegese che con interesse ed entusiasmo hanno ascoltato le presentazioni
delle realtà di Villacidro e Galtellì, trovando punti di contatto fra
autori e autrici così distanti per origine, ma tanto vicini per tematiche e
spirito narrativo.

Sorprende la comune storia di miniere, di minatori e di contadini a
Villacidro e nella Parte d’Ispi come a Røros per Falkberget: entrambi gli
autori raccontano i momenti difficili delle vite di quegli uomini e degli
eventi che hanno segnato le loro esistenze. Analogamente, per le scrittrici
Deledda e Undset, entrambe Premio Nobel per la letteratura, si trovano
punti di contatto nella narrazione del paesaggio e nella loro formazione a
Roma.

Per Villacidro la presidente della Fondazione Dessì, Debora Aru, ha
illustrato le attività per la valorizzazione dell’autore di Paese d’ombre e
della sua opera. Per Galtellì Marzia Gallus ha descritto i luoghi della
memoria e del narrato deleddiano, che ancora oggi si possono scoprire con
una visita.

«Questo incontro – ha commentato Debora Aru – è una testimonianza di come
la letteratura sia un linguaggio universale, capace di costruire ponti tra
terre lontane, ma legate da un amore comune per la natura e per il
racconto. Rappresenta l’inizio di una potente rete di connessioni
culturali, un dialogo che arricchirà entrambi i nostri popoli,
permettendoci di scoprire e condividere storie e tradizioni che ci legano
in modo profondo».

L’incontro, che ha fatto seguito alla visita a Villacidro, a Casa Dessì,
dell’ambasciatore di Norvegia Johan Vibe, accompagnato dal Console Onorario
Corrado Fois, nello scorso mese di maggio, è stato reso possibile grazie
alle relazioni tra Stanislao De Marsanich, presidente dei Parchi Letterari
di Italia e Torill Rambjør, coordinatrice dei Parchi Letterari di Norvegia.

«Siamo onorati – ha affermato il sindaco di Villacidro, Federico Sollai –
di aver preso parte a una tale evento, che si configura come il primo passo
verso una continuità nel mutuo scambio di incontri tra la comunità
letteraria e intellettuale norvegese e quella sarda. Gli stimati ospiti
hanno apprezzato la narrazione dei luoghi e delle atmosfere sarde che
auspicano di conoscere personalmente quanto prima. L’appuntamento ha
gettato le basi per un nuovo legame culturale tra la Norvegia e i nostri
territori, con l’obiettivo di sviluppare un turismo esperienziale che metta
al centro le radici culturali, i paesaggi autentici e l’ambiente».

Nel pomeriggio è stata la volta di un gradito incontro e saluto con
l’Ambasciatore italiano a Oslo, Stefano Nicoletti, che ha ricevuto presso
la sua residenza la delegazione sarda: un’ ulteriore occasione in cui si è
conversato di letteratura, paesaggi e future interazioni.

Fondazione Giuseppe Dessì

Via Roma n. 65 – 09039 – Villacidro (SU)

www.fondazionedessi.it – [email protected]




Oltre 70 iscritti, tra cui il campione della Coppa Rally Giuseppe Testa, al XXIX Rally Internazionale Golfo dell’Asinara. Alle 66 vetture moderne si sommano le sei storiche

Al via della manifestazione targata Ac Sassari in programma sabato e domenica e valida per la Coppa Rally di Zona 10 e il Campionato Regionale Delegazione Sardegna, oltre ai migliori equipaggi sardi anche Testa, vincitore della Coppa Italia Rally 2023
Comunicato n.4 del 26/06/2024 Ufficializzato l’elenco degli equipaggi iscritti al XXIX Rally Internazionale Golfo dell’Asinara, gara su asfalto, organizzata dall’Automobile Club Sassari, in programma sabato 29 e domenica 30 giugno. Saranno 66 le vetture al via del rally moderno, valido per la Coppa Rally di Zona 10 e per il Campionato Regionale. Sei, invece, le auto in corsa nel rally storico, round del Campionato Regionale.
Tra le dodici potenti vetture classe R5/Rally2, tutte Skoda meno una  Volkswagen Polo, sarà osservata speciale la Fabia del vincitore della finale della Coppa Rally 2023, Giuseppe Testa, molisano portacolori di Mrc Sport che sarà navigato da Marco Murranca. La Mrc schiererà anche “l’avvocato volante” Maurizio Diomedi, che disputerà la propria prima gara stagionale navigato da Giuseppe Pirisinu, fiduciario/delegato regionale Aci Sport. Si rinnoverà in questo secondo round del Crz la lotta tra gli equipaggi formati da Marino Gessa e Salvatore Pusceddu, portacolori della Sardegna Racing e vincitori nel Sulcis della prima gara della stagione, Auro Siddi e Giuseppe Maccioni, alfieri della Porto Cervo Racing che proveranno a bissare la vittoria siglata all’Asinara nel 2022, e i piemontesi del Vm Motor Team, Loris Ronzano e Gloria Andreis. Da non sottovalutare Giuseppe Mannu, che nel 2023, al debutto su una “quattro ruote motrici”, ad Alghero finì sul podio nonostante i problemi meccanici e che quest’anno sarà  navigato da Carlo Pisano coi colori della New Racing for Genova. Ha scelto ancora la Volkswagen Polo Gti R5 il tempiese Vittorio Musselli, che avrà alle note Massimiliano Frau. Al via su Skoda Fabia, invece, il biellese Pierangelo Tasinato ed Ermes Bagolin (Biella Corse), Antonio Dettori e Marco Demontis (Sardegna Racing), Andrea Pisanoe Salvatore Musselli (Magliona Motorsport), Sandro Locci e Fabrizio Musu(Porto Cervo Racing) e Luca e Chiara Serra.
Nel gruppo Rc2n anche Marcello e Agostino Sanna (Peugeot 207 S2000) e i portacolori della Mistral, Ugo Valdarchi e Giorgio Aricò (Mitsubishi Lancer Evo IX R4). Tra le “due ruote motrici”, oltre alle Renault Clio S1600 di Brigaglia-Frau e Abate-Borzacchini, anche le Rally 3 di Giacomo e Davide Spanu(Mistral) e di Antonio e Giuseppe Perazzona (Abc Motors), su Ford Fiesta, e di Alberto Sassi e Stefano Costi (Renault Clio Rally3). Su Renault Clio R3, invece Scurosu-Aunitu (Autoservice). Ben otto le Peugeot 208 Rally 4, tra cui quelle degli esperti Martinis-Boi e dei piloti locali Enrico Piu e Fabio Angioj. Ben rappresentate anche tutti gli altri gruppi e classi, con R3, A6 e Rs tra le più numerose. Lo StoricoSaranno sei gli equipaggi in gara nello Storico, che si correrà in coda al moderno lungo le medesime prove, ci saranno in gara sei equipaggi, cinque del quali del quarto raggruppamento. Tre vetture correranno con le insegne del Team Bassano: Opel Kadett Gsi di Pietro Pes di San Vittorio e Stefano Cirillo, la Peugeot 205 di Enrico Pes di San Vittorio e Nicola Romano e la Fiat Ritmo 130 di Leopoldo Di Lauro e Giovanni Nuvoli. Dovranno però fare i conti con la Bmw M3 di Fabrizio e Marco Colombi e con la Peugeot 205 di Marco Casallonie Giovanni Figoni, portacolori del Team Autoservice Sport. Il sesto equipaggio, con la Lancia Fulvia C di secondo raggruppamento, è quello della Sardegna Racing formato da Roberto Zedda e Alessio Allena.   Maggiori informazioni e dettagli sul sito internet ufficiale della manifestazione, www.rallygolfodellasinara.com. Sono attive anche le pagine ufficiali Facebook e Instagram. 



Una grande festa per “La città che cambia”: la campagna elettorale di Giuseppe Mascia chiude giovedì in piazza d’Italia






Unità e Rinnovamento: Il Centrosinistra Sassarese Presenta Giuseppe Mascia Come Candidato Sindaco

In un clima di rinnovata compattezza e aspirazioni future, il centrosinistra sassarese lancia la candidatura di Giuseppe Mascia per la guida di Sassari, puntando su un’ampia alleanza e una visione di rinnovamento.

In una conferenza affollata e carica di aspettative, il Partito Democratico di Sassari ha ufficializzato la candidatura di Giuseppe Mascia alla carica di sindaco, simbolo di unione e innovazione per il centrosinistra. L’evento si è svolto nella sede del partito in via Mazzini, dove il senso di unità era palpabile, sottolineato dalla presenza di tutte le principali figure della coalizione.

La sala era gremita, con la presenza di quattro nuovi assessori regionali: Desirè Manca (Lavoro), Franco Cuccureddu (Turismo), Gianfranco Satta (Agricoltura), e Antonio Piu (Lavori pubblici). Notevole anche la partecipazione di esponenti di spicco del Partito Democratico, tra cui il segretario e neo presidente del Consiglio regionale, Piero Comandini, e il deputato Silvio Lai.

Il grande assente era Gianfranco Ganau, che recentemente aveva ritirato la sua candidatura per il bene della città, appoggiando Mascia. Nonostante la sua mancanza, il supporto a Mascia è stato forte e chiaro, con una benedizione implicita al nuovo candidato.

Giuseppe Mascia, parlando come futuro sindaco, ha espresso il desiderio di rappresentare un rinnovamento nella politica locale, ispirato dal successo recente del centrosinistra nelle elezioni regionali. La sua visione include l’ambizione di trasformare Sassari in una città metropolitana, con una politica che guarda avanti, pronta a introdurre nuove energie e prospettive.

Nel frattempo, la coalizione lavora per ampliare la propria base, cercando di includere la Costituente per Sassari, un movimento civico guidato dall’ex giudice Mariano Brianda, che era stato candidato sindaco per il centrosinistra cinque anni fa. Con il termine ultimo per la presentazione delle liste fissato al 10 maggio, il centrosinistra si impegna a costruire un’ampia alleanza per rafforzare ulteriormente la propria posizione in vista delle prossime elezioni comunali.




Cagliari, omaggio a Giuseppe Fiori nel centenario della nascita

Il 9 ottobre il Festival Premio Emilio Lussu prende il via commemorando il grande giornalista sardo, interverrà la figlia Simonetta, giornalista di Repubblica

Presentano inoltre i loro libri Bruno Voglino con Wilma Labate e Sonia Marzetti, e Guido Conti con Elisabetta Randaccio

CAGLIARI. Giuseppe Fiori è stato un giornalista e scrittore tra i più attivi in Sardegna nella seconda metà del Novecento, inviato speciale di “TV7”, vicedirettore ed editorialista del TG2, direttore di “Paese Sera” e senatore della Sinistra Indipendente per tre legislature. Lunedì 9 ottobre alle 17, nella Sala castello di Viale Regina Margherita 42, la IX edizione del Festival Premio Emilio Lussu prende il via con uno speciale omaggio a questo grande intellettuale nativo di Silanus ma originario di Cuglieri (scomparso nel 2003 a Roma), autore delle biografie dell’anarchico Michele Schirru, di Ernesto Rossi e di Silvio Berlusconi, dei romanzi Sonetàula e Uomini ex. E ancora “Vita di Antonio Gramsci”, “Vita di Enrico Berlinguer”, “Casa Rosselli. Vita di Carlo e Nello, Amelia, Marion e Maria”.

Ma è “Il cavaliere dei Rossomori. Vita di Emilio Lussu” l’opera che sarà presentata nel corso della serata di apertura del Festival Lussu, nella nuova edizione edita da Laterza nel 2023. Dopo l’inaugurazione della kermesse da parte del direttore artistico Alessandro Macis e della direttrice organizzativa Patrizia Masala, interverrà la figlia di “Peppino”, Simonetta Fiori, giornalista di Repubblica, in compagnia del giornalista Andrea Frailis e il noto accademico Gian Giacomo Ortu.

Il titolo del libro si ispira a un epiteto coniato da un industriale minerario continentale, finanziatore dei primi fascisti isolani, che aveva marchiato il neonato Partito Sardo d’Azione con il nome di ‘partito dei rosso-mori’, fondendo le propensioni socialiste con i quattro mori della bandiera sarda. Il ‘cavaliere’ di quel movimento era proprio Emilio Lussu.

La serata proseguirà alle 18.15 con la sezione tematica “Donne e società”, che introdurrà la presentazione del libroPaura non abbiamo. Donne e televisione in Italia” di Bruno Voglino (Castelvecchi 2019), che dialogherà con la regista Wilma Labate e la storica Sonia Marzetti, già dirigente RAI. Bruno Voglino è uno storico autore Rai di programmi televisivi e radiofonici e geniale talent scout, a lui si deve la scoperta di talenti come Carlo Verdone, Massimo Troisi, Corrado e Sabina Guzzanti, Maurizio Crozza, Piero Chiambretti e Fabio Fazio. Con lo sguardo accorto di chi conosce la televisione dal suo interno, Voglino si interroga sull’attenzione prestata dalla tv italiana (pubblica e privata) all’evoluzione della condizione femminile.

Alle 19.15 sarà presentato infine “La siccità” (Bompiani, 2023), l’ultima fatica letteraria di Guido Conti,scrittore, illustratore, editore, saggista e insegnante parmigiano. Insieme a Elisabetta Randaccio, l’autore parlerà dei contenuti dell’opera. Un testo che indaga la condizione difficile di chi coltiva la terra, a causa della crescente siccità in un piccolo paese dell’Oltrepò Pavese. La tentazione è quella di fuggire, come tanti fanno, ma il protagonista è affascinato dalle sue radici. Per lui e una piccola volpe sarà un’estate di crescita, di dolore e di perdita, che Conti narra con voce sicura e attenta a ogni dettaglio.

Il Festival Premio Emilio Lussu è organizzato dall’associazione Culturale l’Alambicco in sinergia con l’associazione La Macchina Cinema, con il sostegno della Regione Sardegna, dei comuni di Cagliari e di Armungia, con il patrocinio del Senato della Repubblica e il conferimento della Medaglia della presidenza della Camera dei Deputati, con il parternariato di università straniere, enti, centri studi per le letterature, realtà associative. Tutto il programma è scaricabile dal sito del Festival sul link https://festivalpremioemiliolussu.org/. Per info contattare +39 3280951378.




Fondazione Giuseppe Dessì • Comunicato stampa • La Fondazione Dessì al Salone del Libro di Torino.

Comunicato stampa del 17 maggio 2022La Fondazione Dessì al Salone del Libro di Torino:giovedì un incontro sul cinquantenario del Premio Strega a “Paese d’ombre”;venerdì Nicola Turi presenta “Mi ha fatto ogni possibile domanda!”,il volume di interviste a Giuseppe Dessì.*
La Fondazione Dessì ritorna al Salone del Libro di Torino: l’istituzione culturale di casa a  Villacidro (Sud Sardegna), impegnata nella custodia e valorizzazione del lascito culturale di Giuseppe Dessì (1909 – 1977), partecipa alla trentaquattresima edizione della più grande fiera italiana dell’editoria con due diversi appuntamenti dedicati allo scrittore sardo. Il primo, in agenda nella giornata inaugurale, questo giovedì (19 maggio) dalle 16 alle 17 nella Sala Rosa (Padiglione 1), è un incontro incentrato sul cinquantenario della vittoria di Dessì al 

Premio Strega con il suo romanzo più noto, “Paese d’ombre”. Moderati dal giornalista Stefano Salis, ne parleranno Gian Arturo Ferrari, manager dell’editoria e finalista allo Strega nel 2020 col suo primo romanzo, “Ragazzo italiano”, lo scrittore Matteo Porru, il presidente della Fondazione Dessì Antonello AngioniLaura Pariani e Giuseppe Lupo, vincitori (rispettivamente nel 1996 e nel 2013) della sezione Narrativa del Premio Dessì, il concorso letterario che si tiene annualmente a Villacidro dal 1986.L’indomani (venerdì 20 maggio), alle 15.30 nello stand della Regione Sardegna, si presenta invece 

Mi ha fatto ogni possibile domanda!” Quarantacinque interviste a Giuseppe Dessí (più una), il volume pubblicato lo scorso dicembre dalla Fondazione Dessì, che raccoglie interviste rilasciate dallo scrittore tra il 1945 e il 1977 su testate come Paese SeraL’UnitàAvanti!Dramma, La Fiera LetterariaIl Popolo e Cinema nuovo, tra le altre. Con il curatore dell’opera Nicola Turi, docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Firenze (è stato allievo di Anna Dolfi, massima studiosa dell’opera di Dessì) interverranno Raffaello Palumbo Mosca, ricercatore presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino, e il figlio di Giuseppe Dessì, Francesco Dessì Fulgheri. Modera l’incontro l’ex presidente della Fondazione Dessì, Paolo Lusci.Leggere le interviste raccolte in “Mi ha fatto ogni possibile domanda!”, scrive Nicola Turi nella sua introduzione, permette “di ricostruire, seppure per frammenti, un percorso biografico (…) nomade prima per motivi familiari (la carriera militare del padre che lo conduce prestissimo in Veneto) e poi per professione (da Sassari città ‘aperta’ a Roma, da Ravenna a Teramo a Grosseto…); e allo stesso tempo di conoscere le opinioni dello scrittore su questioni di politica e di attualità (segnate da un crescente pessimismo…) ma anche di penetrare ricordi, spazi emotivi e abitudini creative (…) di un uomo legato al tempo e ai luoghi mitici dell’infanzia, meravigliosa anche ripensando a decenni di distanza al Campidano somigliante a una prateria del West, da attraversare al galoppo, in cui lo svogliato studente dipingeva, inventava storie, veniva scolasticamente salvato da Don Luigi, coltivava l’idea di fare il medico ma sentiva (sulla spinta del materialismo marxista e dei filosofi appena scoperti, su tutti Spinoza, superati poi in volo ariostesco) di non essere libero in nessuna delle sue scelte”.Sempre venerdì 20, alle 17.30, stavolta al salone Off alla Biblioteca Civica Villa Amoretti (in corso a Orbassano), il gruppo di lettura di Villa Amoretti leggerà pagine tratte dalle opere di Giuseppe Dessì. Intervengono Laura Pariani e Matteo Porru: un dialogo tra un’autrice affermata come la prima, vincitrice del Premio Dessì nel 1996, e uno scrittore emergente, classe 2001. Dopo gli impegni al Salone del Libro di Torino, un altro appuntamentoattende la Fondazione Dessì, stavolta nella sua sede a Villacidro, in quella che fu la casa della famiglia dello scrittore. Venerdì 27 maggioalle 18.15, si rende omaggio al babbo di Giuseppe Dessì, il maggiore della Brigata Sassari Francesco Dessì Fulgheri, in un incontro con lo studioso di storia militare Alberto Monteverde, il presidente della Fondazione Dessì Antonello Angioni, e lo storico Aldo Accardo, presidente della Fondazione di Ricerca “Giuseppe Siotto” di Cagliari. A seguire, la proiezione de La trincea, l’originale televisivo scritto da Giuseppe Dessì che nel 1961 inaugurò il secondo canale della RAI: è il racconto della battaglia della Trincea dei razzi del 1915 che vide protagonista proprio il padre dello scrittore.La Fondazione Dessì guarda intanto anche alla prossima edizione, la trentasettesima, del Premio letterariointitolato all’autore di “Paese d’ombre”, in programma a Villacidrodal 18 al 25 settembre. Articolato in due sezioni, NarrativaPoesia, il concorso è aperto alle opere di scrittori e poeti in lingua italiana pubblicate dopo il 31 gennaio 2021. Le iscrizionisono ancora aperte fino al 15 giugno. Il bando e altre informazioni sul premio sono disponibili al sito (www.fondazionedessi.it) e alla pagina Facebook (www.facebook.com/PremioLetterarioGiuseppeDessi) della Fondazione Dessì, mentre la segreteria organizzativa risponde ai numeri 070931438734741176553406660530, e all’indirizzo di posta elettronica [email protected].
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