La guardia di Finanza di Alghero individua 115mila € di evasione ad un bar cittadino

Nel corso dei servizi istituzionali di prevenzione e repressione degli illeciti tributari disposti dal Comando Provinciale di Sassari, i finanzieri della Compagnia di Alghero hanno concluso una verifica fiscale nei confronti di una ditta con sede nella città catalana, esercente l’attività di bar e somministrazione bevande.

L’esercizio commerciale, individuato grazie all’ausilio delle risultanze emerse dalle banche dati in uso al Corpo nonché sulla base di mirati riscontri sul territorio, è stato sottoposto ad un approfondito controllo orientato alla verifica del corretto assolvimento degli obblighi delle disposizioni tributarie vigenti ai fini delle Imposte Dirette e dell’IVA.

Il servizio svolto, iniziato come semplice controllo di routine, ha evidenziato subito profili di criticità agli occhi dei militari operanti, i

quali hanno ritenuto di approfondire l’attività attraverso una verifica fiscale con l’esame e l’analisi di tutti gli aspetti economico-finanziari dell’impresa dal 2016 al 2019.

In tale contesto veniva constatato che il responsabile legale dell’attività aveva completamente omesso di presentare le previste dichiarazioni dei redditi dal 2016, le connesse dichiarazioni IVA omettendo altresì la tenuta delle prescritte scritture contabili e la registrazione dei corrispettivi, obbligando così i finanzieri a “ricostruire” la sua posizione fiscale attraverso altri elementi ed informazioni comunque acquisiti.

L’esito complessivo della verifica ha consentito di rilevare ricavi non dichiarati per oltre 115.000 €, con un’evasione IVA di 13.000 € ed IRAP per oltre 56.000 €.

L’attività di servizio si inquadra in più ampio e costante dispositivo di prevenzione posto in essere a tutela della cittadinanza, della leale concorrenza e del libero mercato, a garanzia di tutti i soggetti

economici virtuosi che giorno dopo giorno operano nel pieno rispetto delle norme e della legalità.




LA GUARDIA DI FINANZA INDIVIDUA 3 LAVORATORI IN NERO.

Le Fiamme Gialle delle Tenenze di Muravera, Sarroch e Sanluri, nell’ambito delle attività’ di contrasto al lavoro nero ed irregolare, hanno concluso tre controlli nei confronti di altrettanti realtà commerciali, operanti nel settore della grande distribuzione, della ristorazione e dell’artigianato.

I target selezionati sono stati individuati a seguito di un’analisi a tavolino delle numerose informazioni presenti nelle banche dati in dotazione alla Guardia di Finanza, incrociate con le informazioni acquisite durante le quotidiane attività di controllo economico del territorio, che costituiscono una cartina tornasole del mutare dello scenario commerciale locale.

Ne costituiscono puntuali esempi i casi riscontrati dai Finanzieri, che in un centro dell’hinterland cagliaritano, del basso Sulcis e della Marmilla hanno indirizzato le rispettive attività di controllo nei confronti di alcuni operatori commerciali che, a seguito di un’attenta analisi operata in ufficio sulla base delle informazioni acquisite, presentavano indici di irregolarità.

Nello specifico, l’azione dei Finanzieri di Muravera è conseguente ad un’attività di controllo su strada, allorquando, dopo aver controllato la regolarità del carico trasportato a bordo di un automezzo, hanno identificato il conducente e acquisito i dati in ordine al suo profilo d’impiego.

I successivi riscontri d’ufficio tesi a verificarne la regolare posizione lavorativa hanno evidenziato che lo stesso non risultava regolarmente assunto: è risultato, infatti, che, per cinque mesi, il lavoratore era stato impiegato “in nero” in modo saltuario senza la regolarizzazione formale del rapporto di impiego, sia sotto il profilo contributivo che assicurativo, circostanza questa che, oltre a costituire illecito amministrativo, non assicura ai lavoratori alcuna forma di tutela ed assistenza in caso di infortunio.

Il datore di lavoro è stato diffidato a regolarizzarne la posizione ed è stato destinatario di una sanzione amministrativa fino ad un massimo di € 10.800

Nel corso dei controlli, inoltre, è stato appurato che il dipendente in nero veniva anche retribuito in contanti, condotta, questa che rappresenta una violazione alle disposizioni entrate in vigore dal 1 luglio dello scorso anno, che prevedono il divieto di pagamento dello stipendio in contanti e l’obbligo per i datori di lavoro di effettuare il pagamento solo con strumenti tracciabili.

Per questa circostanza, al datore di lavoro è stata altresì comminata una sanzione amministrativa che va fino ad un massimo di € 5.000.

I militari di Sarroch, invece, a seguito di un controllo operato nei confronti di una società operante in un centro del basso Sulcis nel settore della ristorazione, hanno accertato che a fronte di 3 dipendenti presenti nel locale al momento dell’ispezione, uno di essi risultava essere in “nero”.

Il titolare dell’attività e’ stato diffidato a regolarizzare il lavoratore e gli è stata irrogata una sanzione amministrativa fino ad un massimo di 10.800 €.

Le Fiamme Gialle di Sanluri, a seguito dell’esame della documentazione acquisita nel corso di un controllo operato nei confronti di un’azienda operante nel settore della grande distribuzione in un centro della Marmilla, hanno accertato che un lavoratore veniva impiegato in nero, in particolare negli orari di chiusura al pubblico, sia all’interno del magazzino che per il posizionamento della merce nelle corsie di un supermercato.

Anche in questo caso, il titolare dell’azienda è stato diffidato a regolarizzare il lavoratore ed è stato destinatario di una sanzione amministrativa fino ad un massimo di 21.600 €.

Dall’inizio dell’anno sono 19 i lavoratori in nero scoperti dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Cagliari.

Un fenomeno che impatta negativamente sul sistema contributivo nazionale oltre che sul mercato legale, pregiudicando gli interessi degli imprenditori e dei professionisti onesti, ma che soprattutto non tutela l’incolumità’ di chi viene assunto senza un regolare contratto, esponendolo a rischi di mancata assistenza in caso di infortunio.




LA GUARDIA DI FINANZA INDIVIDUA 3 LAVORATORI IN NERO.

Le Fiamme Gialle della 2^ Compagnia di Cagliari, nell’ambito di un servizio congiunto con l’Arma dei Carabinieri, presso un noto locale della movida cagliaritana, hanno individuato 3 lavoratori in nero.

Il target selezionato è stato individuato a seguito di un’analisi delle numerose informazioni presenti nelle banche dati in dotazione alla Guardia di Finanza, incrociate con le informazioni acquisite durante le quotidiane attività di controllo economico del territorio.

All’atto dell’accesso presso i locali ove erano in corso di svolgimento degli spettacoli di intrattenimento, i Finanzieri hanno riscontrato la presenza sul luogo di lavoro di numerosi addetti. L’incrocio e l’esame delle informazioni acquisite presso l’attività commerciale con le risultanze emerse dai database centralizzati consultati durante lo sviluppo del controllo, hanno consentito di rilevare che tra i lavoratori identificati, 3 figuravano privi di qualsiasi regolarizzazione formale del rapporto di impiego, sia sotto il profilo contributivo che assicurativo, circostanza questa che, oltre a costituire illecito amministrativo, non assicura ai lavoratori alcuna forma di tutela ed assistenza in caso, ad esempio, di infortunio.

Il titolare dell’esercizio commerciale sottoposto a controllo è stato diffidato a regolarizzare i lavoratori irregolari ed è stato destinatario di una sanzione amministrativa fino ad un massimo di €. 9.000 per ciascun dipendente in “nero”. Le Fiamme Gialle hanno inoltre provveduto a richiedere all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Cagliari la sospensione dell’attività imprenditoriale atteso che al momento dell’accesso ispettivo è stata riscontrata la presenza di un numero di lavoratori in nero in misura superiore al 20 per cento del totale di quelli presenti all’atto dell’accesso.

Il fenomeno del “lavoro nero” impatta negativamente sul sistema contributivo nazionale oltre che sul mercato legale, pregiudicando gli interessi degli imprenditori e dei professionisti onesti, ma che soprattutto non tutela l’incolumità’ di chi viene assunto senza un regolare contratto, esponendolo a rischi di mancata assistenza in caso di infortunio.