GUARDIA DI FINANZA ALGHERO: INDIVIDUATI 11 YACHT E BARCHE A VELA DI LUSSO SCONOSCIUTE AL FISCO ITALIANO. PER I PROPRIETARI SANZIONI SUPERIORI A 1,5 MILIONI DI EURO.

Undici, tra unità a vela e motore, sono le imbarcazioni individuate dai militari della Sezione Operativa Navale Guardia di Finanza di Alghero al termine di un’operazione di fiscalità internazionale. Tutte battenti bandiera straniera ma di proprietà di cittadini italiani che hanno omesso di dichiararne la proprietà e, pertanto, dovranno pagare sanzioni per un valore complessivo superiore ad un milione e mezzo di euro.

L’operazione condotta dalle fiamme gialle dall’inizio dell’anno ha avuto come obiettivo la verifica dei comportamenti di quei contribuenti che intenzionalmente hanno sottratto le proprie attività patrimoniali e finanziarie agli obblighi fiscali nazionali trasferendo, in modo fittizio, la propria residenza all’estero o attraverso il mancato adempimento al c.d. monitoraggio fiscale, che obbliga i cittadini, fiscalmente residenti in Italia, ad indicare nella dichiarazione annuale dei redditi tutti i patrimoni detenuti all’estero (e tra questi rientrano le unità navali da diporto), anche perché al ricorrere di determinati presupposti, è previsto il versamento delle relative imposte patrimoniali.

L’analisi dei dati presenti nelle banche dati in uso al Corpo, confrontati con le risultanze dei controlli eseguiti in mare e sul territorio, soprattutto con l’impiego dei moderni mezzi navali, ha consentito ai finanzieri di stilare, mediante dei criteri filtro, delle liste selettive di alcune posizioni dei contribuenti maggiormente a rischio, ovvero quelli che verosimilmente potevano aver eluso gli obblighi tributari legati al possesso di imbarcazioni non note ai registri nazionali.

Tale attività risponde all’esigenza dell’Amministrazione finanziaria di acquisire il maggior numero possibile di informazioni, sia per poter svolgere l’attività di accertamento, relativamente ai patrimoni detenuti all’estero, sia perché spesso tali movimenti di denaro mascherano molte operazioni illecite o, addirittura, truffe.

L’attività investigativa svolta dai finanzieri coordinati, in tutta la Sardegna, dal Reparto Operativo Aeronavale di Cagliari, punta ad essere sempre più all’altezza delle aspettative che la collettività e le Istituzioni ripongono nel Corpo della Guardia di Finanza, fornendo principalmente sostegno ai tanti operatori economici onesti che, con senso di responsabilità e dedizione, si prodigano per lo sviluppo e la crescita del nostro Paese.




Microalga a Las Tronas – ancora presenze in punti ben individuati

Ostreopsis cf.ovata, schiume rivelatrici della presenza della concentrazione della microalga al “Riservato”.

Ok la spiaggetta de Las Tronas ma il bloom è presente in un alcuni punti della scogliera. Oggi altra rilevazione dell’Arpas.

Alghero, 20 luglio 2020 – I campionamenti suppletivi nella costa effettuati il 15 luglio scorso da parte dell’Arpas a seguito del superamento della concentrazione della Ostreopsis cf. ovata del giorno precedente – 14 luglio – rilevano una situazione di proliferazione della microalga in determinati punti della costa e una sostanziale trascurabilità del livello di guardia in altri punti. L’area di campionamento è stata estesa, e nonostante le concentrazioni non indicative di pericolo in due punti della stazione entro la quale è compresa la spiaggetta Las Tronas, si è rilevata una alta concentrazione in una zona del cosiddetto “Riservato” in corrispondenza di schiume brunastre nella vicinanza degli scogli.  Il dato è da riferirsi in modo specifico al punto interessato dalle schiume, la cui presenza è da considerare con tutta probabilità da ricondurre all’elevata concentrazione della microalga. Il consiglio che viene dato è comunque di evitare il contatto con la zona in cui è presenta la suddetta schiuma, contatto che può avvenire tramite l’inalazione di tossine prodotte dall’alga o di frammenti di cellule di Ostreopsis presenti nell’aerosol marino. Tutti i sintomi si attenuano dopo poche ore, risolvendosi entro 24-48 semplicemente allontanandosi dalle zone interessate dalla proliferazione.  I prelievi effettuati stamattina dai tecnici dell’Agenzia Regionale dell’Ambiente, i cui risultati verranno resi a breve, potranno stabilire il livello di concentrazione della Ostreopsis.

si allega per opportuna conoscenza la cartina con i punti di prelievo effettuati il 15 luglio e che sono stati ripetuti oggi




SEQUESTRATI 3 VIDEOPOKER E INDIVIDUATI 2 LAVORATORI IN NERO.

Le Fiamme gialle della Tenenza di Sarroch, negli ultimi giorni, hanno concluso un’attività in materia di contrasto al gioco illegale nei confronti di un esercizio pubblico operante in Capoterra.

Il target selezionato è stato individuato a seguito di un’analisi delle informazioni presenti nelle banche dati in uso alla Guardia di Finanza, incrociate con le informazioni acquisite durante le quotidiane attività di controllo economico del territorio.

Il controllo si è sostanziato sul riscontro del possesso delle autorizzazioni all’installazione degli apparecchi da gioco e intrattenimento e sul loro corretto utilizzo rilasciate dall’Autorità di Pubblica Sicurezza e dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato.

Al termine delle operazioni i Finanzieri hanno proceduto alla denuncia a piede libero del titolare dell’esercizio pubblico per i reati di esercizio del gioco d’azzardo e truffa in quanto all’interno del locale sono stati rinvenuti 3 videopoker non collegati alla rete telematica dell’Amministrazione dei Monopoli di Stato, riproducenti giochi d’azzardo vietati.

Per quest’ultima violazione è stata inoltre contestata la violazione dell’articolo 110 del Testo Unico sulle Leggi di Pubblica Sicurezza che prevede l’irrogazione della sanzione amministrativa da 1.000 a 6.000 euro per ciascun apparecchio non conforme.

Nell’occasione sono stati sequestrati i tre congegni irregolari e la somma di 1.631 euro rinvenuta all’interno dei videogiochi.

Nell’ambito dello stesso servizio, all’atto dell’intervento, le Fiamme Gialle hanno altresì provveduto a controllare anche il corretto adempimento delle disposizioni in materia di assunzioni, verificando la posizione delle due lavoratrici identificate all’interno del locale intente a prestare la loro attività di bariste.

L’incrocio e l’esame delle informazioni acquisite presso l’attività commerciale con le risultanze emerse dalla consultazione delle banche dati dell’Ispettorato territoriale del Lavoro e degli Enti previdenziali ha consentito di rilevare che le lavoratrici figuravano prive di qualsiasi regolarizzazione formale del rapporto di impiego, sia sotto il profilo contributivo che assicurativo, circostanza questa che, oltre a costituire illecito amministrativo, non assicura ai lavoratori alcuna forma di tutela ed assistenza in caso, ad esempio, di infortunio.

Il responsabile dell’attività commerciale è stato quindi diffidato a regolarizzare il personale dipendente trovato privo di contrattualizzazione ed è stato altresì destinatario di una sanzione amministrativa da 1.800 a 10.800 euro per ogni lavoratrice in nero.

Nello specifico settore del contrasto al lavoro nero ed irregolare, dall’inizio dell’anno, sono 32 i lavoratori in nero scoperti dalla Guardia di Finanza e 2 quelli irregolari.