Giorgia Meloni a Cagliari: video integrale discorso.

Giorgia Meloni, nel corso di un evento pubblico, ha presentato un bilancio delle azioni del suo governo, sottolineando significativi traguardi come il raggiungimento di un record storico nell’occupazione e un efficace contrasto all’evasione fiscale. Ha messo in luce le politiche adottate per sostenere l’occupazione, in particolare quella femminile, e per alleggerire il fardello fiscale su lavoratori e imprese. Il discorso ha riservato un focus speciale sulla Sardegna, con l’annuncio di progetti volti a potenziare l’isola a livello mediterraneo e internazionale, come lo sviluppo dei porti e l’istituzione di un’università dedicata al Mediterraneo. Meloni ha poi rivolto critiche alle precedenti amministrazioni e alle forze di opposizione, accusandole di aver governato senza una visione concreta e di aver lasciato un’eredità di sprechi. Infine, ha fatto appello al voto, presentando la sua amministrazione come impegnata verso un futuro di stabilità e crescita per l’Italia e, in particolare, per territori strategici come la Sardegna.




Renato Soru a Alghero: Un Ritorno Tra Politica e Passione. Audio integrale.

L’ex Governatore Soru coinvolge il pubblico di Alghero in un dialogo appassionato sui trasporti

di Fausto Farinelli

Alghero, 16 Gennaio 2024 – La città di Alghero è stata ieri testimone di un evento significativo che ha visto protagonista Renato Soru, ex Governatore della Sardegna in carica dal 2004 al 2009. Soru è stato l’ultima ad Alghero lo scorso 3 Settembre per parlare dei libri che sono stati scritti su di lui in passato, in occasione di una serata organizzata dalla libreria Il Labirinto Mondadori di Alghero, nell’ambito della rassegna “Ai Margini della Notte. Libri e autori in città”.

Accolto calorosamente, l’ex Governatore è arrivato al chiostro di San Francesco, un luogo simbolico per l’incontro con sostenitori e curiosi. Con il suo bastone e accompagnato dal suo staff, Soru si è presentato sereno e disponibile, salutando i presenti con cordialità. Non appena arrivato, è stato immediatamente circondato dai giornalisti, con i quali si è trattenuto qualche minuto per rispondere alle loro domande.

Durante l’evento, si sono susseguiti vari interventi di rilievo, tra cui quello dell’ex assessore ai trasporti Sandro Broccia che moderava il dibattito, Arnaldo Boeddu, segretario di CGIL trasporti, Eugenio Cossu agente marittimo di Grimaldi ed ex sindaco di Porto Torres, Tore Frulio, architetto e romanziere, Umberto Borlotti, ex direttore generale di Sogeaal, Gavino Sale e l’ingegnere Giusepe Fiori, esperto di trasporti ferroviari.

Soru ha iniziato il suo intervento lodando il coordinamento di Sandro Broccia e la relazione introduttiva di Arnaldo Boeddu, che hanno posto le basi per una discussione approfondita. Ha poi toccato vari aspetti cruciali per lo sviluppo del settore, evidenziando in particolare l’importanza della continuità territoriale e il ruolo centrale delle infrastrutture aeroportuali per la vocazione turistica dell’isola.

Una parte significativa del suo discorso si è concentrata sulla necessità di migliorare i collegamenti ferroviari, puntando su treni più efficienti e confortevoli e sul potenziamento delle linee esistenti. Soru ha sottolineato la rilevanza di una strategia integrata che connetta il trasporto ferroviario, marittimo e aereo, garantendo facilità e sostenibilità nei viaggi quotidiani.

Inoltre, ha posto l’accento sulla gestione e l’aggiornamento delle infrastrutture portuali, evidenziando la necessità di un riassetto del Portocanale di Cagliari per rilanciarne il ruolo nel transshipment globale. Soru ha chiuso il suo intervento sottolineando l’urgenza di una politica dei trasporti più coerente e orientata alle esigenze dei cittadini sardi, con particolare attenzione alla mobilità sostenibile e al turismo.

Questo incontro ha offerto un quadro chiaro delle possibilità e delle sfide che la Sardegna deve affrontare nel settore dei trasporti. Le idee e le proposte di Soru delineano un percorso potenziale per un futuro più connesso e dinamico per l’isola.

Personalmente ho visto una persona preparata con il piglio imprenditoriale che gli è riconosciuto, pronta a realizzare quella visione di sardegna che ha in mente. Finora è l’unico che ti dice dove sono i problemi e come intende affrontarli. Vincerà? non lo so. Una cosa è certa: anche e non vincerà sarà comunque l’ago della bilancia del prossimo consiglio regionale. La legge elettorale Sarda potrebbe riservare la sorpresa dell’ “Anatra Zoppa”.

La serata si chiude, le persone presenti all’incontro salutano il presidente, gli fanno i complimenti e lui, sorniore e compiaciuto, se li prende tutti. Auguri Presidente!

ascolta l’intervento integrale di Renato Soru






Unità da diporto all’interno della riserva integrale dell’Area Marina Protetta dell’Asinara. La Guardia Costiera di Porto Torres intercetta le unità e denuncia i responsabili.

Un’operazione di polizia marittima a tutela dell’ambiente marino è stata portata a termine nella mattinata odierna dal personale della Guardia Costiera di Porto Torres, ed ha portato alla denuncia di tre turisti quarantacinquenni italiani,  residenti a Roma, a bordo di tre gommoni da diporto a noleggio in navigazione nello specchio acqueo antistante Cala Sant’Andrea nell’Area Marina Protetta dell’Asinara.

Durante la mattinata odierna, un’unità della Guardia Costiera di Porto Torres, durante l’attività di pattugliamento, ha intercettato le unità da diporto che stavano navigando in zona A e tra queste una aveva anche dato fondo all’ancora nel tratto di mare antistante Cala Sant’Andrea dell’Isola dell’Asinara, zona di riserva integrale in quanto particolarmente protetta per la presenza di un delicato ecosistema marino.

Cala Sant’Andrea, infatti, ricade nella Zona A all’interno dell’area di riserva integrale, specchio acqueo dove è assolutamente vietata non solo la navigazione e l’ancoraggio ma finanche qualsiasi attività, ivi compresa la balneazione, legata agli usi pubblici del mare, come disposto dal Regolamento dell’Area Marina protetta dell’Asinara a tutela dell’ambiente marino.

Non appena intercettata dai militari della Guardia Costiera, le unità sono statescortata nel vicino porto di Stintino per gli ulteriori accertamenti documentali e gli atti di Polizia giudiziaria.

Al termine dell’attività di controllo, i conduttori delle unità sono stati denunciatia piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari per aver violato i rigorosi divieti di navigazione ed ancoraggio all’interno del sito marino protetto.

Il Comandante della Capitaneria di porto di Porto Torres, Capitano di Fregata (CP) Emilio DEL SANTO, ha confermato che l’attività di pattugliamento della Guardia Costiera nelle aree marine protette viene eseguita regolarmente e, in sinergia con l’Ente gestore, intensificata durante la stagione estiva in corso dove, richiamati dalle bellezze naturalistiche, molti diportisti violano i divieti di legge.

Si allegano alcune fotografie dell’attività effettuata.  




Giovanni Nurra, lega Sassari: la lettera integrale delle dimissioni.

Nota politica

Sassari 9 Gennaio 2019

Ho consegnato le dimissioni che allego il 25 dicembre scorso al Commissario Regionale Eugenio Zoffili ed ancora non avuto alcuna risposta. Sorvolo sulla maleducazione e l’arroganza e proseguo invece sulla sostanza. Il silenzio ad oggi lo considero una accettazione delle stesse consegnate per altro in un momento in cui ho messo in gioco il mio ruolo politico in Lega ed a rischio la mia eventuale candidatura ma l’ho fatto ugualmente proprio per il rispetto e la stima che ho nei militanti che mi hanno dato fiducia e per il partito in cui ho speso tempo ed entusiasmo.

Le mie dimissioni arrivano dopo lunghe riflessioni e per diversi motivi e questa lettera aperta la scrivo per informare gli elettori affinché scelgano bene chi votare avendo informazioni in più su dinamiche che solitamente sono a loro estranee.

Motivi politici ed umani mi hanno mosso a decidere di trasferire passione ed impegno da qualche altra parte. Magari in un ambiente più sano.

La Lega in Sardegna infatti per me si è dimostrata solo un contenitore di parole e non certo un motore di vero cambiamento. Un simbolo con dentro, almeno in Sardegna, niente! La Lega in Sardegna purtroppo, e lo dico con rammarico profondo, non è quella di Matteo Salvini e non ha strutture democratiche; é invece quella di Eugenio Zoffili che, come Kim Jong Un fa in Corea del Nord, spadroneggia sul partito e sulle persone che lo compongono dipendentemente dal suo umore e non certo da valutazioni strategiche o politiche, persone che alla fine sono trattate come ascari o meglio carne da macello; buone a fare gazebo e propaganda ma che devono tacere e se si azzardano a parlare o esprimere un parere diverso dall’idea, sempre celata e avvolta da mistico silenzio, del Kommisar sono anche maltrattate o umiliate quale pena per la lesa maestà dello stesso.

Come ad esempio Giorgia Vaccaro già Coordinatrice di Alghero, sospesa perché tre iscritti della sua sezione sono andati a cena con la Pisano, attribuendo quindi a lei colpe altrui come nel migliore alto medioevo. Ci sarebbe da ridere se in gioco non ci fosse il futuro della Sardegna.

Commissario Regionale che ha solo lui la responsabilità di aver impedito al movimento di strutturarsi così come è invece nel resto del Paese.

Zoffili è assente, non risponde al telefono, non da riscontri, non conosce il territorio e soprattutto, non è sardo; Fa quindi specie che ancora, in Sardegna, la Lega che promuove autonomia e federalismo ovunque e da sempre, non abbia espresso ancora un segretario sardo…forse sintomo della considerazione infima che riserva lo stesso Zoffili ai militanti dell’Isola.

Eugenio Zoffili infatti oltre che Kommissario regionale in Sardegna è anche deputato, è membro della commissione esteri ed anche Presidente della commissione Schengen e per finire consigliere comunale ad Erba.

Anche il mitico Mandrake credo direbbe che gli impegni sono troppi.

La domanda è, come fa a seguire bene un territorio che alla fine – evidentemente – non può per lui che essere marginale? Come fa a dedicare il tempo che la Sardegna ed i sardi meritano?

La Lega in Sardegna ad oggi non ha struttura ed io che ho provato a lavorare per dargliela come Coordinatore di Sassari Gallura Nuoro ed Ogliastra ho trovato ostacolo principale proprio nella sua diffidenza, nella sua assenza di trasparenza e nella sua totale assenza di dialogo nonché nella sua continua assenza fisica dal territorio.

Senza contare i numerosi sospetti ed il clima da Corea del Nord o forse DDR che si respira dentro il partito dove tutti registrano le telefonate, fanno video li mandano a destra e manca, screenshot ed inoltri, registrazione di riunioni ecc…la Lega in Sardegna appare il partito della delazione e dei delatori dove la dialettica politica sui contenuti è sostituita dal pugnale e dalle calunnie.

Zoffili inoltre è bravissimo nel fare gaffes…ad esempio la dichiarazione rilasciata prima del tavolo del centro destra del 7 gennaio, dove dichiara che le liste devono essere scevre da persone con carichi pendenti; bene questo punto mette in grossa difficoltà, ad esempio. la posizione di tanti ma penso a Dario Giagoni che ne ha diversi (pubblicati sui giornali) e per i quali sono convinto sia assolutamente innocente. Oppure Zoffili ritiene che un rinvio a giudizio equivalga ad una condanna? Un modus operandi che somiglia di più a quello di Scientology che a quello di un

movimento politico sano.

A settembre denunciai che avevano allentato i bulloni delle ruote posteriori della mia auto.

In quell’occasione verificai con mano la totale assenza di considerazione ed umanità del Commissario Regionale e del deputato De Martini.

Nessun messaggio di solidarietà da nessuno. Ne De Martini ne Zoffili il quale seppe solo urlare che “i suoi coordinatori non si mettevano in condizioni di farsi svitare i bulloni della macchina”. Nessuna solidarietà ed anzi calunnie e diffamazioni cominciarono a circolare…Solo di sera Zoffili si degno’ di scrivere un comunicato di “solidarietà”.

Seppi poi che il “fastidio” era determinato dal fatto che la mia denuncia rischiava di togliere visibilità a Giagoni e De Martini impegnati al tavolo del centrodestra. Invece io stavo passando giorni di terrore e, mentre la mia compagna piangeva mattina e sera, cercavamo di decidere se fosse meglio denunciare o non farlo e certamente a tutto pensavo fuorché al tavolo del centro destra.

In quell’auto ci viaggiavamo anche con mio figlio di 4 anni.

Comunque una motivazione delirante per usare un eufemismo.

Ebbi pazienza e rimasi in attesa non foss’altro per evitare di gettare alle ortiche o in mano a qualche furbetto dell’ultim’ora il lavoro politico fatto durante l’anno.

Pur sentendomi molto umiliato andai avanti impegnandomi comunque in attività politiche che ho diffuso in tutte le maniere perché ho idee e le voglio portare avanti ed anche perché credo in un progetto politico che ha contenuti.

Per non parlare del livelli di alcuni che, a scarso di argomenti politici, usano la diffamazione come strumento di dialettica se così può chiamarsi.

Praticamente uno schifo! Nessuna democrazia, nessuna dialettica e nessun rispetto per persone che hanno tolto tempo alla famiglia ed al lavoro…solo un coro di SI spaventati e tremuli, pseudo Coordinatori (nessuno ha il potere di nulla) terrorizzati dalla spada di Damocle dell’umore di Kim Jong Zoffili, da cui dipende il loro destino politico, strumenti di ricatto come una eventuale candidatura o un ruolo che salta se parlano ed urtano il suo umore sono all’ordine del giorno.

Non è l’atteggiamento della politica che se pur nei suoi aspetti talvolta aspri e oscuri mai deve perdere il rispetto per il prossimo.

Questa non è politica o almeno non lo è qui in Italia; forse il metodo andava bene nella ex DDR o in URSS ma io credevo di essere iscritto alla Lega di Matteo Salvini e non al PCUS di Stalin e non al partito di Honecker! Credevo di essere nel 21° secolo e invece no, nella Lega in Sardegna siamo in pieno medioevo; un’epoca buia dove un “feudatario” arrivato da Erba impone i suoi stati umorali al lavoro ed alla passione di militanti, che lo sono perché credono nel progetto politico di Matteo Salvini e non certo perché Zoffili abbia un minimo di carisma o capacità di governo delle persone.

Un partito gestito con i piedi è l’immagine migliore che rimane a me oltre che un senso di amarezza profonda per il totale abbandono del territorio del Nord Ovest da parte dello stesso Zoffili che, a sentire Dario Giagoni, non visita da mesi perché i militanti di Sassari sono pesanti e…sono “monelli” non fanno da bravi! Ridicolo se non grottesco tutto questo purtroppo è vero.

Tante volte ho presentato problemi del territorio a Zoffili, mai una risposta mai un riscontro.

Di esempi ne ho diversi ma alcuni sono sotto gli occhi di tutti e in tutti i comunicati stampa delle battaglie che ho fatto.

Ad esempio la questione delle 32 famiglie senza soldi e senza lavoro ad Olmedo perché l’ANAS deve all’impresa 2 milioni di euro e non avendo incassato non può che licenziare tutti.

Oppure i minatori, sempre ad Olmedo, i lavoratori ex Secur ecc.

Bene, Zoffili ha trovato il tempo di andare dal vice ministro Rixi per parlare del ponte di Oloe’ ad Oliena, cosa assolutamente giusta il cui merito va tutto ai militanti del Nuorese, ma non per parlare ad esempio del disastro di quella impresa simbolo di altre cento maltrattate dalla pubblica amministrazione per la quale sarebbe bastato magari chiedere lumi all’ANAS.

Il nord ovest dell’Isola quindi completamente abbandonato e allo sfascio anche nella Lega di Sardegna. Questo solo uno dei tanti esempi che si possono fare su quanto Eugenio Zoffili tenga evidentemente ed a mio parere di più al virtuale che al reale.

Si perché se ne seguite le gesta sui social sembra onnipresente…Ma vi assicuro che non è cosi.

Una delle tante dimostrazioni di quanto a mio modesto e umile parere (ma anche di altri) sia inadeguato all’incarico di Commissario Regionale in Sardegna. La Sardegna ha tante pecore ma i sardi non sono greggi da amministrare con tecniche di zootecnia!

Io ho constatato che per lui è tutto virtuale anche l’amicizia ed il rispetto per i sardi. Tutto finto!

Di De Martini ho poco da dire perché non ho avuto molto a che fare con lui.

Ho visto che la sua attività politica prevalente (almeno in apparenza ed almeno da quel che sento come lagnanza dal territorio anche del sud Sardegna) è fare il banchetto al mercato del pesce di Cagliari, attività accompagnata da una feroce repulsione nei confronti di chiunque con un po’ di esperienza politica voglia entrare in Lega.

In tanti ci hanno provato ma è più facile entrare nella cruna di un ago che in Lega per chi ha esperienza politica precedente…o forse no?! Eh no! Pais, Saiu ecc serissime persone che godono della mia stima ma dov’erano prima del 4 marzo 2018?

Dov’erano quando si lottava per le politiche? Non c’erano! Allora De Martini e Zoffili quale criterio utilizzino non é dato sapere.

Di lui, De Martini, lo ripeto, ho solo avuto l’impressione che sia più preoccupato dall’ingresso in Lega di teste pensanti che da qualunque altro progetto politico.

Ma ci sono aspetti anche meno pittoreschi e più tecnici.

Io ad esempio inizialmente ero per liste separate dal Psd’az perché ritenevo fosse importante che l’onda di consenso della Lega fosse appannaggio esclusivo dei Leghisti. Anatema su un normale dibattito politico!…Salvo poi l’annuncio, nella riunione di Barumini del 30 novembre, sulle liste separate…all’inizio, ripeto, ero d’accordo ed ora dico che invece avevo torto!

Oggi, dopo l’ufficializzazione quali candidati di Pais, Saiu, Titino Cau (stimabilissime ed oneste persone ma tutto fuorché leghisti della prima ora) ed invece il silenzio assoluto fino ad ora sui nomi di chi si è impegnato da quando eravamo ancora niente, ritengo avesse ragione chi voleva un’unica lista con il Psd’az.

La lista unica avrebbe infatti impedito la candidatura degli ultimi arrivati e non avrebbe lasciato spazio che ai leghisti e sardisti di provata fede politica.

Errore che ho fatto per aver sottovalutato la pericolosità strategica dell’ingresso di alcuni nel partito, che arrivati dopo la vittoria del 4 marzo, incarnano probabilmente l’archetipo del saltatore in corsa sul carro del vincitore. Mi auguro che i sardi votino in massa Christian Solinas e che si apra una stagione di cambiamento per la Sardegna.

Mi auguro anche che i vertici nazionali della Lega intervengano a riparare i danni fatti da Zoffili e dai suoi sodali.

Io nel frattempo continuerò il mio percorso di impegno politico sempre con le stesse idee e con lo stesso entusiasmo di prima. Per adesso mi accontento di chiudere qui rimanendo a disposizione per qualunque approfondimento anche documentale.

Giovanni Nurra