PREMIO LETTERARIO NAZIONALE SALVATORE CAMBOSU, SVELATE LE TERNE DEI FINALISTI DELLA V EDIZIONE

La Giuria premierà i vincitori nel corso di una cerimonia pubblica a Orotelli il 22 dicembre. Premio Speciale della Fondazione a Piero Marras

Sono sei in totale – tre per la sezione Narrativa, altrettanti per la sezione Giornalismo – gli autori finalisti della quinta edizione del Premio Letterario Nazionale Salvatore Cambosu,  il concorso biennale riservato a scrittori e giornalisti ideato dalla Fondazione Salvatore Cambosu di Orotelli, in provincia di Nuoro. Le due terne di finalisti sono state individuate al termine di una selezione operata dalla Giuria del Premio guidata dalla Presidente Neria De Giovanni

Un compito arduo, quello a cui è stata chiamata la Giuria anche in questa edizione 2023, reso complesso dall’alto livello qualitativo delle decine di opere pervenute alla Fondazione entro la scadenza del 10 novembre. Una selezione operata nel totale rispetto delle finalità del Premio – diffondere la conoscenza del pensiero e della produzione del grande intellettuale sardo Salvatore Cambosu, che dal primo Dopoguerra ai primi anni Sessanta del ‘900 non smise mai di affiancare l’impegno letterario a quello giornalistico – ma anche della sua nomea di valorizzatore di talenti e di firme già affermate.

La Giuria, presieduta da Neria De Giovanni – che è anche Presidente dell’Associazione Internazionale Critici Letterari – e composta da Duilio Caocci (docente dell’Università di Cagliari), Simona De Francisci (giornalista e co-direttrice del Tg di Videolina), Tiziana Grassi (autrice Rai) e Dante Marianacci (autore e giornalista), ha individuato le seguenti terne di finalisti: per la sezione Giornalismo: “I libri si sentono soli” di Luigi Contu, edito da La nave di Teseo; “Iran. Il tempo delle donne”, di Luciana Borsatti, edito da Castelvecchi; “Un autunno d’agosto” di Agnese Pini, editore Chiarelettere. Per la sezione Narrativa: “La lama e l’inchiostro” di Ciro Auriemma, edito da Piemme; ”L’oro degli dei” di Marco Buticchi, edito da Longanesi; “Grande terra sommersa” di Alessandro De Roma, Fandango editore. 

I vincitori, selezionati tra i tre giunti in finale per ogni sezione, saranno resi noti e insigniti del Premio Cambosu nel corso della cerimonia conclusiva, che si terrà venerdì 22 dicembre alle 17, presso il centro polivalente Franco Pintus” a Orotelli. Anche per la quinta edizione, il premio assegnato ai vincitori consisterà in millecinquecento euro.

Nel corso della cerimonia, la Fondazione Cambosu assegnerà anche il consueto riconoscimento a una personalità che si è distinta per meriti artistici o letterari. Premio assegnato, per l‘edizione 2023, a una delle bandiere del cantautorato sardo: Piero Marras. Da sempre fedele all’uso della lingua sarda nei suoi testi, Marras resta nei decenni uno dei cantastorie dell’anima sarda più riconoscibili e prolifici, con una carriera che lo ha portato anche a suonare al Concerto di Natale in Vaticano di fronte a Papa Giovanni Paolo II.

“Non posso che esprimere grande soddisfazione per la qualificata partecipazione alla V edizione del premio letterario intitolato allo scrittore orotellese” dichiara Angelo Sirca, Presidente della Fondazione Cambosu. “Il giorno della premiazione si avvicina e cresce l’ attesa per conoscere i nomi dei vincitori. La cerimonia sarà accompagnata dalla lettura di alcuni brani di Bobboricu – così era conosciuto a Orotelli – da parte degli studenti delle scuole elementari e medie del paese. Il pubblico potrà ancora una volta apprezzare quanto possa essere dolce il Miele amaro di Cambosu”.

Soddisfazione anche nelle parole della Presidente della Giuria Neria De Giovanni: “La scelta dei finalisti, quest’anno, è stata molto laboriosa, perché la Giuria si è trovata di fronte a una proposta di  titoli e autori estremamente validi; la selezione di una terna a sezione ha giocoforza escluso numerose opere di eccelso valore. Si tratta del risultato di un’annata che ha premiato il premio Cambosu con l’invio, da parte di case editrici regionali e nazionali molto prestigiose, di opere di autori di alta caratura, caratterizzate da temi di attualità e di cultura davvero importanti”.

Il Premio è organizzato dalla Fondazione Salvatore Cambosu con il patrocinio del Comune di Orotelli, del Presidente del Consiglio Regionale della Sardegna e con il contributo dell’Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport. 

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MARTIS. AL VIA LA SECONDA EDIZIONE DEL FESTIVAL LETTERARIO ETHNO’S

PRESENTATA LA II EDIZIONE DI ETHNO’S FESTIVAL LETTERARIO

A Palazzo Sciuti, svelato il programma di eventi, serate musicali, incontri con l’autore e tanti micro-eventi collaterali, protagonisti a loro volta, che riempiono il vasto cartellone di questa edizione.

E’ tutto pronto per la seconda edizione del Festival letterario Ethno’s che quest’anno abbraccia tre settimane di incontri letterari, serate a tema, mostre, reading, musiche d’autore e numerosissimi micro-eventi dedicati in particolar modo ai più piccoli e alla terza età. Questa mattina, a palazzo Sciuti, nella sala Angioi è stato presentato il vasto cartellone di appuntamenti in programma a partire dal 21 ottobre sino al 6 novembre, dal sindaco di Martis Tiziano Lasia, promotore e sostenitore dell’evento, insieme all’Associazione Elighe Aps. Insieme a loro, a raccontare lo spirito di questa edizione e la scelta dei protagonisti, Nanni Campus, co- conduttore delle serate e direttore artistico del  Festival, l’assessora alla cultura del comune di Martis Melissa Pola, la presentatrice degli eventi culturali Francesca Arca e Carmelana Nuvoli della CoMeS Cooperativa mediateche sarde. Un festival rinnovato, figlio di una neonata filosofia post pandemica, che lo scorso anno ha segnato la ripartenza da un piccolo ma virtuosissimo comune dell’Anglona, Martis per l’appunto, e che oggi si apre alla letteratura, alle case editrici storiche e neonate, alle nuove forme d’arte di cui la Sardegna è terra prolifica. Ethno’s nasce infatti come festival musicale ed è da XVI edizioni un appuntamento imperdibile del nord ovest della Sardegna: dal 2021, lo spirito del festival si arricchisce di nuove ed entusiasmanti esperienze letterarie che danno avvio ad una nuova veste artistica e fase storica: parte un nuovo appuntamento dedicato esclusivamente alla letteratura e al teatro ( in fase di programmazione per l’edizione del 2023) che si terrà nei luoghi di inclusività, di incontro e di cultura del comune di Martis. L’anteprima di questo appuntamento è stata organizzata in collaborazione con il Festival “Florinas in giallo” lo scorso agosto, occasione ghiotta per presentare insieme al libro della chiaramontese Sara Savioli edita dalla Feltrinelli, la nuova veste grafica del Brand Ethno’s che con questo Festival di fine ottobre, racconterà al pubblico, tantissime storie, contos de foghile, fotografie di un territorio da scoprire e una realtà di paese che nonostante il gap infrastrutturale e tecnologico, resta fortemente attaccata al sapere, alle origini e all’identità. Sono quattro le tematiche che diventano il filo conduttore del festival: le donne e la loro forza motrice, la sostenibilità ambientale e il rispetto dei nostri luoghi, la “Rete” con alcuni festival europei per rendere viva la connessione tra popoli e in ultimo, non certo per importanza, la Fiaba, dedicata principalmente ai più piccoli, la culla della nostra infanzia che diventa portatrice di storie, leggende e antiche tradizioni. Si tratta di un contenitore vastissimo che da un lato intende dare valore alla cultura identitaria dei nostri piccoli comuni e dall’altra riunire tutti gli appassionati delle arti in un unico intrigante appuntamento. Ci sono anche nomi molto conosciuti nel campo della letteratura contemporanea che amano particolarmente la Sardegna, chi perché ci è nato e cresciuto, chi perché ne è rimasto rapito: il popolare attore , scrittore, commediografo tarantino Giobbe Covatta e la scrittrice Cristina Caboni tornata in libreria con La via del Miele (Garzanti). Spazio alle tematiche ambientali con ospiti di rilievo: Ferdinando Laghi, presidente internazionale ISDE e la segreteraria dell’Associazione Navdanya International, organizzazione fondata trent’anni fa in India dalla scienziata ecologista e attivista Vandana Shiva, che presenzieranno alla serata in memoria di Vincenzo Migaleddu radiologo sassarese, scomparso prematuramente, da sempre in prima linea per la difesa dei diritti dell’ambiente.

“Questa edizione del festival- spiega il sindaco Lasia- non è soltanto un evento culturale: oltre ai nomi importanti della letteratura e dello spettacolo, abbiamo voluto rilanciare l’idea che i piccoli comuni sono per eccellenza i luoghi di storia e cultura dimenticati: dai luoghi nascono storie, dalle tradizioni leggende, e su questo filone, dobbiamo veicolare la nostra storia e farla conoscere anche a chi della Sardegna vuole scoprire qualcosa di più, al di la del mare. Riscopriamo Martis, nel cuore dell’Anglona, e lo facciamo anche grazie agli appuntamenti che sono inseriti nel vasto programma di Ethnos”.  Dello stesso avviso l’assessora alla cultura Pola: “”Oltre agli eventi principali, sono i piccoli che fanno grande questo festival. Anche quest’anno infatti, in sinergia con gli operatori del territorio il festival entrerà all’interno delle scuole del territorio, il futuro della comunità, e della casa alloggio, memoria della comunità; luoghi che di rado rientrano nel circuito di queste iniziative. Di vitale importanza per la crescita della manifestazione, la rete creata con le biblioteche del territorio, che ricoprono un ruolo fondamentale nel promuovere la letteratura e la pratica della letteratura”.Gli eventi organizzati nelle biblioteche del territorio, si terranno per tutto il mese di novembre secondo un calendario a se stante, nelle quali verranno presentati i libri delle case editrici Catartica e Max 88 edizioni. Si chiuderà il ciclo di presentazioni con una serata di approfondimento sull’editoria domenica 27 novembre a Martis., dove saranno presenti gli editori e alcuni autori delle case editrici. Questa edizione del festival presenta un nutrito programma anche grazie ai numerosi partner che hanno sposato l’iniziativa: i finanziatori, La Regione Sardegna, il comune di Martis, e l’Unione dei comuni dell’Anglona e basse valle del Coghinas; i partner che sono le amministrazioni e le rispettive biblioteche dei Comuni di Perfugas, Laerru, Erula, Sedini, Bulzi, Nulvi, Chiaramonti, Tergu, Ploaghe, Santa Maria Coghinas, Bulzi, Consorzio Sviluppo Anglona ed inoltre La Pro loco Martis, la Pro loco Perfugas, Ali Cooperativa, la Compagnia Barracellare di Martis, l’Ufficio dei Beni Culturali della Diocesi di Tempio-Ampurias, Cooperativa SimbranosAssociazione Il Club di Jane Austen, Associazione Culturale Notre Italie-Festival Le Printemps Italien, Comune di Florinas-Festival Florinas in Giallo, Associazione Le Nuvole-FLIB Festival letteratura italiana a Barcellona. Inoltre si ringraziano i partner collaboratori di progetto CoMeS Cooperativa Mediateche sarde, SBANGL, libreria Max88, libreria il Labirinto Castelsardo, l’Istituto Comprensivo Satta-Fais di Perfugas, Comitato della Biodiversità dell’Anglona.

Gli appuntamenti, il calendario, le location e il programma delle serate è consultabile sul sito  https://ethnosfestivals.it   e sui canali social facebook e Instagram   @ethno’sfestivalletterario.  




Premio letterario Vermentino, tutto pronto per la quinta edizione. Olbia, Sabato 2 ottobre ore 10,30

Premio letterario Vermentino, tutto pronto per la quinta edizione

E’ tempo di Vermentino, è tempo per il Premio letterario nazionale che gli è stato dedicato e che si svolgerà a Olbia sabato 2 ottobre, in una giornata da vivere e sfogliare per una passione doppiamente coinvolgente che avrà il sapore della ripartenza. Un nuovo capitolo da gustare e apprezzare dedicato agli appassionati -ma non solo- dalle 10,30 nella sede del Museo archeologico nell’evento organizzato da Camera di Commercio di Sassari, Comune di Olbia e Comune di Castelnuovo Magra. Con la collaborazione del Consorzio di tutela del Vermentino e l’Enoteca ligure.

La quinta edizione del Premio ha coinvolto 12 case editrici e 16 opere di narrativa edite, a dimostrazione della qualità dell’evento. Soltanto uno sarà il vincitore, saranno invece quattro le menzioni riservate alle opere selezionate dalla giuria tecnica.

Nel corso della mattinata, in programma chiacchierate con gli autori e i protagonisti del premio condotte dalla giornalista de “La Repubblica” Cristina Nadotti, (affiancata dal giornalista enogastronomo, Giovanni Fancello e dal sommelier Giorgio Demuru) che si intrecceranno con la lettura di alcuni passi con Daniele Monachella in un percorso, già sperimentato con successo nel 2019, insieme agli allievi del Liceo “Gramsci” e dell’Istituto agrario “Amsicora” di Olbia. Letture arricchite dagli interventi musicali di Sara Beccu.

Per un Premio che nasce da un’idea della Camera di Commercio di Sassari:”Il premio è un’occasione di più per promuovere e valorizzare le eccellenze del nostro territorio in Italia e nel mondo, e quel grande lavoro quotidiano delle aziende vitivinicole capaci di produrre un vino unico come il “Vermentino” – così la vicepresidente dell’Ente camerale, Maria Amelia Lai– ma soprattutto quel lavoro e quella cultura del saper fare che scorre nelle pagine degli autori che lo hanno raccontato con grande trasporto e passione. In un evento sempre più appassionante, anno dopo anno. Anche per le case editrici: per loro il Premio rappresenta ormai da anni un appuntamento atteso e di grande importanza.”

Il Premio letterario “Vermentino” respira anche in questa edizione un’aria nazionale, grazie alla partecipazione delle case editrici che hanno preso parte all’evento con le loro opere: Edizioni Bertani&C, Gruppo editoriale Tabula Fati- Edizione Solfanelli, Pietro Macchione editore, ExCogita Editore, Leone Editore, Nasone Editore, Mondadori, Ludo edizioni, Armando Curcio Editore, Edizioni Il Fiorino, La Nave di Teseo e Fratelli Frilli Editori

All’edizione 2021 hanno preso parte al Premio (in ordine di candidatura):

§  “Panni sporchi per Martinengo” di Fabrizio Borgio – Fratelli Frilli Editori 

§  “Un sogno in Borgogna” di  Massimo Castellani – Edizioni Bertani&C 

§  “Nunc est bibendum – Le lupe di Augusto” di  Stefano Mariano Mazza – Gruppo editoriale Tabula Fati – Edizione Solfanelli 

§  “Santo mangiare” di Patrizia Rossetti – Pietro Macchione Editore 

§  “Storia d’Italia in 40 cantine” di Sergio Redaelli e Guido Montaldo – Pietro Macchione Editore 

§  “Il Bacchino ubriaco e altre storie” di  Gaetano Gaziano – ExCogita Editore 

§  “La bottiglia di Napoleone” di Marco Vozzolo – Book Road di Leone Editore 

§  “Wineblogger? Wine not!” di Michele Nasoni – Edito in proprio 

§  “Al centro del mondo” di Alessio Torino – Mondadori

§  “Ballata per le nostre anime” di Mauro Garofalo – Mondadori 

§  “Arba Magìc”  di Tommaso Sussarello e Paola Cordella tratto dal volume

 “ABBRACCIAMOilMONDO (AA.VV.) ” – Ludo edizioni

§  “Racconti di cucina” di Nello Rubattu – Ludo edizioni 

§  “Il vino e le rose” di Claudia Conte – Armando Curcio Editore 

§  “Il Lambrusco e la cultura del vino” Giovanni Santunione – Edizioni Il Fiorino 

§  “E(t)nografie” di  Emanuela Conversano tratto dal volume “Pantagruel (AA.VV.)” – La nave di Teseo 

§  “Superiorità naturale” di Sandro Sangiorgi tratto dal volume “Pantagruel (AA.VV.)” – La nave di Teseo 




Alghero, ancora un successo per il festival letterario con la letteratura araba, il mare di Dante e i canti del Sabir

Un momento della serata

Alghero. Ancora un successo per il festival letterario “Mediterranea. Culture, scambi, passaggi” curato dall’AES, che sabato all’Ex mercato civico di Alghero ha messo a segno un’altra serata molto partecipata, dedicata alla scoperta della letteratura araba, al Mediterraneo letterario di Dante e infine a un applauditissimo concerto acustico della Banda Ikona, che ha saputo combinare ed esaltare in musica le più straordinarie ricchezze culturali dei diversi popoli che si affacciano sul nostro mare.

L’universo della letteratura araba è complesso e variegato, e fino al 1988, quando lo scrittore egiziano Nagib Mahfuz vinse il premio Nobel, era del tutto trascurato dall’editoria europea. Da allora la tendenza è mutata ma sono spesso le case editrici indipendenti a fare la differenza. Un esempio è quello della Ilisso, che attraverso la voce dell’editor Bastiana Madau, ha presentato sul palcoscenico del festival la collana di narrativa internazionale “Contemporanei/Scrittori del mondo”, intrapresa dalla casa editrice nuorese allo scopo di far conoscere le letterature dell’altra sponda del mare, nelle traduzioni di autori giordani, egiziani, palestinesi e siriani. Come hanno sentitamente approfondito le traduttrici e docenti Isabella Camera d’Afflitto e Maria Avino, queste letterature rispecchiano spesso la realtà del proprio paese, trattano di condizioni molto dure, di guerre e afflizioni, ma vedono il Mediterraneo come un luogo di scambio e di positive contaminazioni reciproche con il continente europeo. Nella collana sono inseriti autori quali Marzùq di Ar-Rahman Munif ‘Abd, Radwa Ashur e Sahar Khalifa.

La presentazione Ilisso sulla collana di letteratura araba

Dopo un così denso excursus nella letteratura araba, ci sarebbe da chiedersi in quale misura la figura di Dante riesca ancora a incuriosire il pubblico di un evento letterario. A giudicare dall’interesse degli spettatori di Alghero, sembrerebbe proprio di sì. Ricchissima di spunti, di informazioni e di aspetti critici, la presentazione de “Il Mare salato” di Roberta Morosini in un ampio confronto con Alessandro Marongiu, è stata un’immersione a tutto tondo negli scritti del sommo poeta e in quelli di Boccaccio e Petrarca, quasi che questi tre autori del passato riescano a parlarci ancora oggi di ciò che succede nel Mediterraneo. Come ha spiegato l’autrice, docente di Letteratura Italiana alla Wake Forest University, il titolo rispecchia il modo in cui i greci chiamavano il mare, un riferimento alla sapidità corrosiva che porta via la dignità e l’identità, soprattutto per le donne, molte delle quali erano, e sono, vendute come schiave, scambiate e prostituite. L’opera di Dante è stata definita “acquorea”, densa di un forte simbolismo marinaresco, che esplicita non solo le straordinarie conoscenze del Poeta riguardo al linguaggio nautico, ma anche ai più minuti aspetti geografici.

Roberta Morosini e Alessandro Marongiu

Uno spettacolo memorabile è stato offerto infine dall’esibizione della Banda Ikona, nella straordinaria formazione a trio finalista al Premio Tenco 2021. Il gruppo ha letteralmente mandato in visibilio il pubblico con un repertorio tratto dall’album “Mediterraneo ostinato”, i cui testi sono stati scritti per la maggior parte in Sabir, la lingua dei marinai e della gente che viveva i porti e il mare per potersi comprendere in ogni luogo del Mediterraneo.

Brani di grande orecchiabilità interpretati dalla stupenda voce di Barbara Eramo e dal polistrumentista Stefano Saletti con il contrappunto delle percussioni di Giovanni Lo cascio, che hanno prodotto una fusione di timbri e note richiamanti ogni parte del mare, tra il suono del bouzouki greco, l’oud arabo, la chitarra europea, il darbuka arabo e il cajon. Dai brani originali come “Lampedusa andata” (un canto della speranza in lingua swahili) fino alle cover di “Alì dagli occhi azzurri” di Pasolini, gli Ikona hanno salutato il festival coinvolgendo il pubblico di Alghero in un trascinante motivo catalano, “L’estaca” di Lluis Llach, un brano universale di resistenza contro ogni forma di guerra e sopraffazione.

La Banda Ikona in concerto



Sabato a “Mediterranea” si parla di letteratura araba e del mare di Dante, Petrarca e Boccaccio

Roberta Morosini

ALGHERO. Nella serata di sabato 17 luglio, il festival letterario “Mediterranea” promosso dall’AES offrirà uno spaccato tra letteratura e musica, dedicato alla narrativa araba e alle relazioni con il «mare chiuso», nella rilettura di grandi poeti come Dante, Petrarca e Boccaccio. E quindi un fine serata in musica con il concerto del trio Saletti, Eramo, Lo Cascio, finalisti al Premio Tenco 2021 per il Miglior album in dialetto.

Alle 19 la Ilisso Edizioni presenta “Da sponda a sponda. Mediterraneità”, un dialogo che vuol essere un tributo al vasto e complesso mondo della narrativa araba contemporanea, spaziando tra autori giordani, egiziani, palestinesi e siriani, grazie al contributo di Isabella Camera d’Afflitto, arabista e traduttrice italiana, considerata fra i massimi specialisti della lingua araba, professore ordinario di Letteratura araba moderna e contemporanea alla Sapienza di Roma, di Maria Avino, traduttrice dall’arabo per l’editoria e vincitrice del Premio Lattes 2020, e Bastiana Madau, editor per la Ilisso e già direttrice delle biblioteche di Orani e Orgosolo.

la traduttrice Maria Avino

Alle 20 salirà sul palco la scrittrice Roberta Morosini con “Il mare salato. Il Mediterraneo di Dante, Petrarca e Boccaccio” (Viella), un’opera che offre una visione del Mediterraneo non solo come spazio geografico, ma letterario, per condividerne la storia e i suoi protagonisti. Capire quale sia il ruolo di questo mare nella Commedia di Dante, come venga rappresentato da Petrarca e cosa significa per Boccaccio, sono domande alle quali l’autrice, che è docente di Letteratura Italiana alla Wake Forest University, nella Carolina del nord, cercherà di rispondere assieme ad Alessandro Marongiu in un appassionante viaggio tra testo e immagine.

Lo spettacolo di fine serata alle 21 coinvolgerà gli artisti Stefano Saletti (oud, bouzouki, chitarra), Barbara Eramo (voce), Giovanni Lo Cascio (darbuka, tamburi a cornice, cajòn), finalisti al Premio Tenco 2021 per il miglior album di dialetto, che si esibiranno nel concerto “Mediterraneo ostinato: i suoni del sabir”.

È una rara esibizione acustica fra i suoni e la babele di culture del Mediterraneo, cantato in Sabir, la lingua del mare e del possibile dialogo, alla ricerca di un linguaggio musicale e lirico che possa unire tanti popoli diversi. È un affresco sonoro che racconta il difficile dialogo tra la sponda nord e sud, i drammi dei migranti, la ricchezza, le speranze, il dolore che attraversano le “strade” del mare nostro.

Il festival “Mediterranea” è organizzato dall’AES con il patrocinio di Regione Sardegna, Comune di Alghero, Fondazione Alghero e Fondazione di Sardegna, in partenariato con Florinas in giallo, la Libreria Cyrano e un nutrito parterre di istituzioni e imprese di rilevanza regionale, nazionale e internazionale.




XXXV Premio letterario “Giuseppe Dessì” • Comunicato stampa • 282 opere iscritte al Premio letterario “Giuseppe Dessì” in programma a Villacidro (Sud Sardegna) dal 21 al 27 settembre.

Trentacinquesima edizione
 
 
 

282 opere iscritte (169 per la sezione Narrativa e 113 per la Poesia)
al concorso letterario intitolato allo scrittore sardo
in programma a Villacidro (Sud Sardegna) dal 21 al 27 settembre.
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scrittore sardo (Cagliari 1909 – Roma 1977), in programma nel consueto periodo di fine settembre, da lunedì 21 a domenica 27, a Villacidro, la cittadina del Sud Sardegna, dove l’autore di “Paese d’ombre” (Premio Strega nel 1972) aveva le sue radici. Come sempre, un’intensa settimana di appuntamenti culturali – presentazioni editoriali, incontri con gli autori, mostre, spettacoli e musica – farà da cornice al premio promosso dalla  Fondazione “Giuseppe Dessì con il Comune di Villacidro, e col patrocinio dell’Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione, della Fondazione di Sardegnadel Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del GAL Linas Campidano.

Sono 282 le opere iscritte entro la scadenza del bando (lo scorso 30 giugno) tra le due sezioni in cui si articola il concorso letterario villacidrese: 169 per la Narrativa e 113 per la sezione Poesia. Ora prende il via la loro lettura e valutazione da parte della giuria cui spetta il compito di selezionare tre finalisti per ciascuna sezione. Con Anna Dolfi (tra i più autorevoli studiosi di Giuseppe Dessì), che la presiede, ne fanno parte Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Luigi Mascheroni, Gino Ruozzi, Stefano Salis, Gigliola Sulis e il presidente della Fondazione Dessì, Paolo Lusci. I vincitori saranno proclamati e premiati a Villacidro nella serata di sabato 26 settembre; in palio, anche quest’anno, cinquemila euro per il primo classificato di ciascuna sezione, mentre agli altri finalisti andranno 1.5oo euro.

Oltre alle due sezioni strettamente letterarie del concorso (che nel suo albo doro annovera i nomi di Sandro Petroni, Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Pascale, Maurizio Torchio, Edgardo Franzosini, Carmen Pellegrino, Sandra Petrignani, Francesco Permunian tra i vincitori della sezione Narrativa, e di Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar, Milo De Angelis, Maria Grazia Calandrone, Alberto Bertoni e Patrizia Valduga per la Poesia) sono previsti anche quest’anno altri due riconoscimenti: il Premio Speciale della Giuria che la commissione giudicatrice si riserva di attribuire a un autore o a un’opera di vario genere letterario, e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna. Il primo è andato, negli anni scorsi, a esponenti della cultura o della società italiana come Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo, Piera Degli Esposti, Salvatore Settis, Remo Bodei, Ernesto Ferrero e Claudio Magris. Istituito dal consiglio d’amministrazione della Fondazione Dessì con la Fondazione di Sardegna, il secondo premio speciale viene invece assegnato a un personaggio del panorama culturale, artistico o musicale, come è stato per Vinicio Capossela, Giacomo Mameli, i Tenores di Neoneli, Carlo Ossola, Massimo Bray, Vittorino Andreoli, Ferruccio de Bortoli, Tullio Pericoli e Lina Bolzoni, premiati nelle precedenti edizioni.

Per informazioni, la segreteria del premio risponde ai numeri 0709314387, 3474117655, 3406660530, e allindirizzo di posta elettronica [email protected]. Notizie e aggiornamenti disponibili sulla pagina Facebook (www.facebook.com/PremioLetterarioGiuseppeDessi) e nel sito della Fondazione Dessì (http://www.fondazionedessi.it).


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FONDAZIONE GIUSEPPE DESSÌ
via Roma 65 • 09039 Villacidro (SU)




Comunicato stampa – Premiazione – Premio Letterario Citta di Olbia V edizione

Premiazione – Premio Letterario Citta di Olbia V edizione

17/12/2018 – Venerdì 21 dicembre alle ore 17:00 si terrà la premiazione dei vincitori della quinta edizione del Premio Letterario Città di Olbia, organizzato dall’Assessorato alla Cultura e dalla Biblioteca Simpliciana.

«Siamo felici che anche quest’anno il Premio sia stato un successo. – afferma l’Assessore alla Cultura Sabrina Serra – Sono 147, provenienti da tutta Italia, gli scrittori che hanno partecipato, mentre sono 15 i racconti e le poesie finaliste nelle 4 sezioni. Attendiamo con entusiasmo la giornata di venerdì per premiare i vincitori».

Di seguito i finalisti (in ordine alfabetico).

Sezione racconti brevi in italiano:

  1. Il Cassintegrato di Giovanni Battista Manca, Porto Torres
  2. La casa del ritorno di Sara Galeotti, Roma
  3. La confraternita del tempo sospeso di Pier Giuseppe Branca, Sassari
  4. L’ultimo lavoro del mondo di Luca Frediani, Carrara
  5. Mi chiamo Rodolfo, ho cinque anni di Rosario Vitale, Foggia

Sezione poesia gallurese e logudorese:

  1. Atturradu di Pietro Delogu, Nuoro
  2. Fradigheddos de Messico di Sebastiano (Eliano) Cau, Sorgono
  3. S’accabadora di Francesca Maria Edvige Pes, Alghero
  4. Tempus Furone di Andrea Meleddu, Sorgono

Sezione racconti brevi in gallurese e logudorese:

  1. Demo chircat domo di Gonario Carta Brocca, Dorgali
  2. Disizos de babbu di Antonio Brundu, Nuoro
  3. Maristella di Maria Antonietta Pirrigheddu, Tempio Pausania
  4. S’Eredidade di Sandro Biccai, Sindia

Sezione racconti brevi junion:

  1. È questo l’amore, papà? Di Eleonora Morittu, Olbia
  2. Il mio destino lo decido io di Ennur Zen Vukovic, Telti

Nel corso della serata saranno consegnati ai vincitori della passata edizione le copie della Raccolta Antologica delle opere vincitrici della quarta edizione del premio, pubblicata a cura dell’Amministrazione Comunale. La Giuria, presieduta da Francesco Pala, è composta da Maria Teresa Inzaina, Luana Scanu, Antonio Canalis e Quintino Mossa.

La serata, che sarà presentata dalla giornalista Daniela Astara, vedrà la partecipazione straordinaria di Franca Masu, “la voce che abbraccia i mari”, artista appassionata di Alghero e della pianista jazz Sade Mangiaracina, giovane e pur già profonda musicista siciliana, con un percorso musicale che esalta non solo brani originali in algherese ma omaggia anche alcune tra le più belle e famose canzoni d’autore del mondo.

Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere alla Biblioteca Civica Simpliciana, Piazzetta Dionigi Panedda 3, tel. 0789/25533 – 0789/69903- 0789/26710, email: [email protected]