Prima nazionale a Cagliari con il libro di Lorenzo Scano

Il 17 settembre “Fuori orario” alla Fondazione di Sardegna per una nuova Anteprima del Festival Premio Emilio Lussu

CAGLIARI. È uno dei talenti emergenti più in voga sulla scena della crime fiction italiana: lo scrittore Lorenzo Scano mercoledì sarà a Cagliari per presentare in Prima nazionale la sua nuova fatica letteraria, “Fuori orario“, SEM edizioni 2025. L’appuntamento del 17 settembre è in programma nella sede della Fondazione di Sardegna di Cagliari (via San Salvatore da Horta 2), alle 18, inserito nel calendario delle “Anteprime del Festival Premio Emilio Lussu – XI edizione”, organizzato dall’associazione L’Alambicco con il sostegno della Regione Sardegna. A dialogare con l’autore sarà il giornalista Andrea Frailis. L’ingresso è libero e gratuito.

Il libro. “Fuori orario” è la confessione ruvida, viscerale, attualissima, di un tempo devastato e vile, una storia di redenzione improbabile, in cui l’amore arriva dove la volontà non basta.

Scano affonda le mani nelle tenebre di una metropoli che rappresenta lo specchio di un mondo in subbuglio. Esiste una città parallela nel ventre della città. Un underground attraversato da una folla perennemente in movimento e popolato da un’umanità ai margini. Questa città è fatta di gallerie, binari e stazioni, di scale mobili, tornelli, neon e ombre che infittiscono sotto le mille luci di Milano. Ogni giorno nella metropolitana della capitale morale transita un milione e mezzo di persone. Ed è qui che approda Roberto Randazzo. Alle spalle ha un passato rovinoso, una tragedia di cui è responsabile e che gli ha rovinato la vita. Randazzo milita tra i ranghi della Milano Metro Security e si aggira come un animale ferito tra habitué che marciscono al bancone di locali di terz’ordine, senzatetto dimenticati e baby gang fuori controllo. Poi succede qualcosa. Una vecchia conoscenza propone a Roberto di organizzare il colpo che gli può cambiare la vita.




Il libro, Donna Lucia Tedde Delitala e le lotte fazionarie nell’irrequieta Anglona del Settecento

Nel volume di Angelino Tedde, Andreina Cascioni e Giovanni Soro una nobildonna emerge tra i protagonisti dimenticati di un periodo storico nebuloso e tormentato

La presentazione il 15 giugno al Centro Culturale di Chiaramonti

CHIARAMONTI. Abile amazzone e affarista intelligente, la figura di Donna Lucia Tedde Delitala emerge dall’oscurità dei ricordi sbiaditi delle lotte fazionarie del primo Settecento tra Chiaramonti e Nulvi, per essere restituita alla storia attraverso una fresca pubblicazione di Magnum Edizioni, che sarà presentata domenica 15 giugno alle 18, al Centro culturale Ciriaco Carru di Chiaramonti. A dare avvio ai lavori con i saluti istituzionali sarà il sindaco Luigi Pinna, mentre ad accompagnare la presentazione saranno le voci del Coro Doria diretto dal maestro Salvatore Moraccini.

Il volume “Donna Lucia Tedde Delitala tra sacro e profano” è frutto di un lavoro intenso e appassionato che porta le firme di Angelino Tedde, già ricercatore all’Università di Sassari e cultore di Storia e letteratura, Andreina Cascioni, docente di materie letterarie e Giovanni Soro, dirigente scolastico.

I tre studiosi approfondiscono le lotte di potere nel territorio di Chiaramonti del XVIII secolo, in parte già controllato economicamente dai Delitala che, in un secondo momento, si imparentarono con la ricca famiglia Tedde di Nulvi, attraverso politiche matrimoniali.

Proprio in questo centro dell’Anglona si svolsero le vicende della nobildonna Maria Gerolama Tedde, sposata con il facoltoso figlio di don Salvatore Battista Delitala, Giovanni Battista. Nel 1716, Maria Gerolama nominò in testamento erede universale del suo vasto patrimonio la sorella Donna Lucia, più piccola di lei di undici-dodici anni.

Nata a Nulvi tra il 1695 e il 1696, la giovane ereditiera visse nel paese natale fino all’età di ventuno anni. A diciotto fu gravemente offesa da suo cugino don Giommaria Tedde, per essere poi vendicata con l’uccisione dell’offensore da parte di Giovanni Fais e di un suo fratello, che ci rimise la vita. Condannato alla pena capitale dal Tribunale di Sassari, il giovanissimo Fais si diede alla latitanza formando una banda con altri malavitosi.

Dalle ricerche emerge che la nobildonna era assai capace nella gestione dei beni mobili e immobili, nell’allevamento di bestiame e nell’investire i suoi capitali anche a Sassari, dove comprò ben due palazzi con denaro sonante.

Tra le saghe contenute nel libro non sono di minor rilievo le vicende dei Fais-Unali e delle famiglie non nobili imparentate con le donne Tedde che, se non comparvero nominalmente, costituirono un limite allo strapotere della fazione facente capo a Lucia. Siamo in presenza di un personaggio femminile straordinario che non solo riuscì a elevarsi all’interno della fazione dei Tedde-Delitala, ma anche tra le numerose donne settecentesche che, amazzoni o no, scesero in campo partecipando alle zuffe dell’irrequieta Anglona del Settecento.




Arzachena: Marco Quaglia che presenta al pubblico il libro “/Per tornare a sorridere/”

 

*Arzachena (SS) 25 marzo 2025.* Il Comune di Arzachena ospita l’imprenditore e scrittore di Vercelli Marco Quaglia che presenta al pubblico il libro “/Per tornare a sorridere/” nello Spazio Nexus in via San Pietro, *venerdì 28 marzo 2025, alle 18:00*. L’iniziativa è promossa dal delegato alla Cultura, Giovanni Carta, e vanta il patrocinio dell’Ente.

Dalla vicenda giudiziaria che l’ha travolto con l’accusa di pedofilia, al tentato suicidio in un albergo di Olbia, fino alla rinascita dopo anni di tormento in attesa dell’assoluzione, Marco Quaglia ha reso noti i dettagli della sua toccante storia nelle pagine del libro pubblicato lo scorso ottobre. Con determinazione ha raccontato anche di una Sardegna a cui è profondamente legato e che lo ha ispirato, restituendogli la voglia e la forza di ricominciare.

L’autore introduce “/Per tornare a sorridere/” nell’appuntamento a ingresso libero insieme al delegato alla Cultura del Comune di Arzachena, Giovanni Carta.In programma anche la proiezione del servizio sulla vicenda andato in onda nella trasmissione televisiva Le Iene.

 

www.comune.arzachena.ss.it
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Sabato a Cagliari la presentazione del libro“Simenon e le immagini. Cinema, Illustrazione, Fumetto”

Il 22 febbraio una nuova Anteprima dell’XI edizione del Festival Premio Emilio Lussu con gli atti del convegno organizzato dall’associazione culturale L’Alambicco sul celebre scrittore belga

CAGLIARI. Sabato 22 febbraio alle 19, nella sala Eleonora D’Arborea del Polo Falzarego 35, a Cagliari, saranno presentati gli atti del convegno di studi su Georges Simenon realizzati a dicembre del 2023 dall’associazione culturale L’Alambicco. I contenuti del volume, dal titolo “Simenon e le immagini. Cinema, Illustrazione, Fumetto” (Mimesis, 2024), saranno illustrati dal critico cinematografico Roberto Chiesi, che ne ha curato la pubblicazione. Al fianco di Chiesi interverranno gli autori di alcuni saggi, Alessandro Macis e Bepi Vigna, e il giovane studioso di letteratura Davide Bonsignore. L’iniziativa rappresenta la seconda anteprima dell’XI edizione del Festival Premio Emilio Lussu organizzato sempre da L’Alambicco.

Nei saggi del volume, Maurizio Testa analizza lo stile di scrittura di Simenon individuando tre tempi differenti della sua letteratura; Marina Geat rilegge invece la corrispondenza epistolare con Federico Fellini; Andrea Rabbito si sofferma sulla poetica simenoniana in relazione al cinema felliniano e a quello di Jean Renoir.

Roberto Chiesi, nello specifico, confronta il romanzo “Les Fantômes du Chapelier – Il fantasma del Cappellaio” (1949) con il film che nel 1982 ne ha tratto Claude Chabrol, esempio di fedeltà e al tempo stesso di libertà creativa da parte di un cineasta da sempre in empatia con lo scrittore belga, come dichiara lo stesso Chabrol in un’intervista qui pubblicata per la prima volta in traduzione italiana.

Denis Brotto esamina la funzione espressiva degli ambienti nel film che Mathieu Amalric ha tratto dal romanzo La chambre bleue – La camera azzurra; Bepi Vigna ripercorre le alterne fortune che le creazioni di Simenon hanno avuto nell’ambito dei fumetti e dell’illustrazione mentre Alessandro Macis traccia un parallelo fra le personalità femminili che hanno attraversato la vita dello scrittore e le protagoniste di alcuni suoi romanzi. L’ingresso alla presentazione è libero e aperto a tutti.




Siliqua, Vanessa Roghi presenta il libro su Gianni Rodari

Il 12 luglio la storica e scrittrice sarà ospite delle anteprime della X edizione del Festival Lussu in un dialogo aperto con la giornalista Lorella Costa

SILIQUA. La scrittrice Vanessa Roghi è la nuova protagonista delle Anteprime della X edizione del Festival Premio Emilio Lussu con “Un libro d’oro e d’argento. Intorno alla Grammatica della fantasia di Gianni Rodari”, che presenterà venerdì 12 luglio alle 19 in piazza Martiri a Siliqua.

L’autrice illustrerà la sua ultima fatica letteraria, edita da Sellerio nel 2024, dialogando con la giornalista e operatrice culturale Lorella Costa. Nel volume c’è tutta la storia intellettuale (e sentimentale) di un libro rivoluzionario e del suo autore, Gianni Rodari, ponendo una particolare attenzione alla didattica dell’inventiva che ne è scaturita: l’idea di una Grammatica della fantasia, che venne al poeta di Omegna dopo aver letto una pagina del Novalis.

Il festival è organizzato dall’associazione culturale L’Alambicco con il sostegno della Regione Sardegna e del comune di Cagliari e, per questo appuntamento, in collaborazione con la libreria La Giraffa e con i Centri Studi Cisesg di Seravezza e Cisle di Torino.

Maestro di scuola, scrittore, poeta, utopista e creatore di una pedagogia poetica «per il mondo urbano e non per un’arcadia rurale che non esiste», Rodari viene ritratto nei capitoli sullo sfondo delle profonde trasformazioni della società del dopoguerra e, soprattutto, nell’ottica delle grandi energie e speranze sprigionate dall’attivismo nella pedagogia internazionale.
È necessario scoprire una disciplina «Fantastica» – sostiene l’autrice – così come esiste una logica. Una disciplina che studi «l’arte di inventare storie», «il modo in cui le storie vengono al mondo», non per essereuna scienza astratta ma con il fine principale di considerare il bambino e la bambina come persone attuali, presenti, né adulti futuri né generica infanzia.Vanessa Roghi, che è storica e autrice di programmi culturali per la Rai, ha scovato anche il Rodari più divagante tra gli esercizi di allegria, le parole e il loro doppio, Pinocchio contrapposto, quanto a realismo, ai Garrone e ai Muratorino di De Amicis, e poi le fiabe «archivio storico dei popoli», gli insiemi e la poesia, i fumetti. È la visione di un geniale, digressivo e trasgressivo fantasista che non è detto che non sia il Rodari più incantevole.




EDITORIA: SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI TORINO. PORTAS, LA CULTURA PONTE IDEALE PER ACCOMPAGNARE LA SARDEGNA NELL’ITALIA E NEL MONDO

Cagliari, 9 maggio 2024 – Al Lingotto Fiere di Torino si e aperta stamane la XXXVI edizione del Salone Internazionale del Libro. La Regione Sardegna è presente con un suo stand di 120 mq, nel quale sono esposti i libri di 15 editori. Nel corso della mattinata sono iniziate le presentazioni dei libri, alla presenza di autori ed editori. Nel pomeriggio alcune decine di giovani studenti hanno partecipato ad un laboratorio di tecniche di stampa “Ischire Lab” curato da Ciro Auriemma, Silvia Crobu e Alessi Schreiber.

“Ad un mese esatto dal giuramento – sottolinea l’assessora della pubblica istruzione Ilaria Portas – sono particolarmente contenta di essere presente a questa iniziativa che rappresenta la più grande vetrina dell’editoria italiana e non solo. La cultura, attraverso manifestazioni come il Salone Internazionale del libro di Torino – ha concluso l’esponente della giunta Todde – diventa un ponte ideale per condurre la Sardegna nell’Italia e nel Mondo”.

Il programma dello stand della Regione Sardegna si arricchisce di due momenti “OFF”, uno dei quali si è svolto stamane, curato da Eleonora Carta; il secondo è in programma domani, con la partecipazione di una classe proveniente da Eboli. La seconda giornata del Salone, domani, prevede ancora i laboratori per i bambini, cinque presentazioni di libri, i ricordi di Michela Murgia ed Enrico Atzeni e la presentazione della candidatura Unesco.




Presentato il libro “La Torres 2003/2023 è per sempre” 

Ieri in una affollatissima Hospitality all’interno dello stadio “Vanni Sanna” Giovanni Tola ha raccontato la “sua” Torres

Un manuale d’amor calcistico che non può mancare alla biblioteca del torresino doc. 

Stefano Udassi presidente della Torres: “Parlare di Torres per me è sempre emozionante. Sono onorato di fare parte della storia di questa squadra ma ora conta il presente. In questa bellissima nuova sala è davvero emozionante parlar di questo libro. Parto dal sogno di questi ragazzi, i ragazzi di Abinsula, che sono riusciti a realizzare quello che si erano promessi quando studiavano all’Università: un giorno prenderemo la Torres“. 

Il libro è stato presentato ieri pomeriggio negli spazi della nuovissima Hospitality sita all’interno dello stadio “Vanni Sanna” alla presenza del presidente rossoblù Stefano Udassi, di Pierluigi Pinna (direttore Generale di Abinsula e Torres), dell’editore Carlo Delfino, dell’assessora allo Sport del Comune di Sassari e dell’autore Giovanni Tola, talentuoso scrittore chiamato a raccontare genesi, retroscena e sensazioni racchiuse in ogni capitolo. 

L’assessora allo sport Arru: “Per me è importante vivere questo momento della squadra della città. Anche noi come Amministrazione abbiamo vissuto il percorso di questi ragazzi e ora abbiamo uno stadio bellissimo e una squadra che sta facendo sognare una città. Grazie a tutti”.

Pierluigi Pinna della proprietà Abinsula “Abbiamo scritto la storia degli ultimi tre anni ma abbiamo questo sogno da quando studiavano tutti insieme a Cagliari e giocavamo a calcio con una squadra che abbiamo chiamato Acquedotto.. Ci siamo riusciti. Abbiamo voluto dare il nostro taglio aziendale al progetto. Ci sono molti ingegneri che lavorano per la Torres, caso probabilmente unico. Abbiamo affidato la presidenza a Stefano Udassi, a noi non piace stare in prima linea ma condividere il momento. La storia di questi anni la conoscete, abbiamo spesso dovuto correre ma siamo riusciti a fare tutto quello che volevamo. Ora siamo qui a goderci quest’annata che ancora non è finita. Un’annata da nove e mezzo, il mezzo punto lo dobbiamo conquistare nei playoff”.

L’editore Carlo Delfino ha il messaggio del sindaco di Sassari Nanni Campus, già presente nell’introduzione del libro. Aggiungendo poi che “la Torres è un bene della città di Sassari e di tutti noi. Giovanni Tola ha concentrato perfettamente in 94 pagine il senso di 120 anni di storia della Torres”.

L’autore, Giovanni Tola: “La storia della Torres è una grande storia, più di altre squadre che magari hanno fatto la serie A o la serie B. La Sef Torres quando nacque era all’avanguardia in tutta Italia e di esempio per tantissimi a livello sportivo. La Torres ha avuto  un ruolo fondamentale per la diffusione dello sport in Sardegna e non solo. Il libro ripercorre la storia dalla prima partita giocata nel 1903 fino ai nostri tempi, nasce come società di educazione fisica e si ritrova a giocare in tutte le regioni d’Italia. Ora c’è un nuovo entusiasmo, una nuova consapevolezza anche da parte dei tifosi: questa è una nuova epoca che ci auguriamo possa darci grandi soddisfazioni”.

Il libro è disponibile già oggi presso gli Store Torres al costo di 20 euro.

Comunicazione Torres




Sassari, diventa un libro lo spettacolo “Andante” di Igor x Moreno

Sabato nello Spazio S’ALA di via Asproni saranno celebrati attraverso una mostra i trent’anni di attività dell’associazione nata come Motus Musica e Danza

SASSARI. Due iniziative all’insegna della danza, dell’arte e della celebrazione di un pezzo di storia di una dimensione coreutica locale e internazionale: la pubblicazione del libro “On/Su/Sobre Andante” e la celebrazione, sabato 25 novembre, dalle 18 alle 22, in via Asproni 17 nello Spazio per Artist+ S’ALA, dei trent’anni di attività della associazione Motus Musica & Danza, poi divenuta S’ALA.

On/Su/Sobre Andante” è un insieme di testi e immagini dedicati alla performanceAndante” creata e presentata a Londra nel 2017 dal duo sardo-basco formato da Moreno Solinas e Igor Urzelai Hernando. È un’opera controversa, per il pubblico e per la critica, che ha goduto di molte lodi e di un certo spaesamento degli spettatori.

A presentare il volume stamane sono stati gli stessi Igor e Moreno, nel corso di un incontro aperto al pubblico, in compagnia della giornalista Rossella Porcheddu, responsabile dell’Area Progettazione, sviluppo e innovazione per Fondazione di Sardegna.

Se “Andante” spiazzava la visione dello spettatore, proiettandola in un contesto multi-sensoriale, in cui le barriere di tempo e spazio sono infrante lungo il corso dell’esibizione, proprio su questi aspetti si concentrano i contributi degli otto scrittori che hanno prestato la loro penna per parlare dell’opera del duo sardo-basco. Sono presenti drammaturghi, ricercatori e artisti europei che riflettono sullo spettacolo e sulle dinamiche della rappresentazione. A chiudere la raccolta di testimonianze sono gli stessi autori, Igor e Moreno, attraverso un’intervista in cui analizzano la loro creazione e il riscontro del pubblico.

La pubblicazione di “Andante”, auto-prodotta da Igor X Moreno, è redatta in due lingue, italiano e inglese, e vedrà a breve anche una versione in spagnolo.  A supportarne la realizzazione sono la Fondazione di Sardegna, Arts Council England e National Lottery Funding.

Il volume è curato e revisionato da Guadalupe Nùnez-Fernandez, tradotto da Margherita d’Aloja, Margherita Elliot e Moreno Solinas, con proofreading di Gretel Carli e Marco Obino. Il progetto grafico e le fotografie sono di Sara Ortolani, la prefazione di Simon Ellis, i contributi di Neil Simon Bowes, Lil Boyce, Maddy Costa, Margherita Elliot, Emilie Gallier, Paul Hughes, Rosemary Lee, Sara Ortolani, Tamara Tomic-Vajagic. La produttrice è Sarah Purisa Maguire.

C’è grande attesa quindi per l’evento che sabato 25 novembre, dalle 18 alle 22, in via Asproni 17 nello Spazio per Artist+ S’ALA, accoglierà l’installazione-archivio che vuole testimoniare il trentennio di attività della associazione Motus Musica & Danza, nata nel 1993 sotto la direzione del coreografo e danzatore Luigi Doddo. Quella della compagnia è una presenza di fondamentale importanza nel territorio sassarese, sia per le produzioni di danza e teatro contemporanei sia per il festival Danza Sassari Danza, prestigiosa vetrina coreutica. Nel 2019 è avvenuto il passaggio di testimone verso all’associazione S’ALA produzione, per la direzione artistica di Igor X Moreno, che ne hanno raccolto l’eredità e l’intento di far partire dalla Sardegna progetti di danza contemporanea di alto profilo.




L’Is.Be presenta l’ultimo libro di Michele Pinna

Il 6 luglio al Vecchio Mulino di Sassari, questo piccolo grande compendio del pensiero sardista inaugura la serie di aperitivi filosofici che si protrarranno fino all’autunno

SASSARI. A oltre sei mesi dalla scomparsa, Michele Pinna riesce ancora a consegnare in eredità dei piccoli tesori culturali che sono frutto del profondo amore che l’intellettuale e poeta originario di Bono nutriva per la sua terra. Giovedì 6 luglio alle 18, negli spazi del Vecchio Mulino di via Frigaglia a Sassari, sarà presentato il suo ultimo libro “Coscienza culturale e filosofie della storia in Sardegna nell’età moderna e contemporanea”.

Il volume è stato pubblicato postumo dalla Edes, inserito nella collana “Pensieri sardisti” delle edizioni dell’Istituto Camillo Bellieni di Sassari, dove Pinna ha ricoperto l’incarico di direttore scientifico sino all’ultimo momento.

A illustrare i contenuti saranno Antonello Nasone e Daniela Masia, con il saluto della presidente dell’Is.Be, Maria Doloretta Lai. Il libro è un formato tascabile di centoventisei pagine per dodici intensi capitoli che rappresentano un vero compendio di “filosofia del sardismo”. Passando per un’infinità di tematiche, tra le quali l’idea di coscienza nazionale, la costante resistenziale fino all’incontro con le minoranze linguistiche europee, sono messe a confronto le visioni di Bellieni, Lussu, Simon Mossa, Gramsci, Pira, Pigliaru, Lilliu e altri grandi pensatori.

Siamo di fronte a un breve ma denso saggio di ricostruzione storico-teorica della comunità umana e culturale che nell’isola ha trovato una propria vocazione nazionale fin dai tempi della Roma antica.

E in tal senso il libro può considerarsi davvero un dono culturale lasciato dall’autore alla propria comunità.

Proprio il dono sarà il tema degli incontri di “filosofia pratica” dell’istituto Bellieni che si protrarranno fino a ottobre.

Il 7 luglio alle 18, l’Is.Be inaugura gli “Aperitivi filosofici” del venerdì, con un incontro dedicato al tema dei “Paradossi della libertà” alla Caffè&teeria Mannoni di Sassari, che accoglierà un nuovo appuntamento il 28 luglio. Gli incontri si terranno quindi alla Libreria Cyrano di Alghero, l’8 e il 29 settembre, per riprendere di nuovo a Sassari a ottobre.

Il vero e proprio “Corso di filosofia pratica per adulti”, dedicato quest’anno al tema dei “Miti e simbologie”, prenderà il via l’11 settembre e si protrarrà fino al 13 novembre, con un doppio filone di indagine che attraverserà prima “Il pensiero mitico” e quindi “Il pensiero simbolico”. Per info e iscrizioni contattare il numero 079230268 o l’indirizzo email [email protected]. È necessaria prenotazione.




Cagliari, Antonio Pavolini presenta il libro “Stiamo sprecando internet”

CAGLIARI. Domenica 28 maggio alle 18.30, nella Sala dei ritratti della Fondazione Siotto, in via dei Genovesi 114 a Cagliari, Antonio Pavolini presenta “Stiamo sprecando internet – La riscoperta possibile di uno spazio pubblico digitale” (Franco Cesati Editore 2023), in cui apre uno squarcio di luce sulle tematiche attualissime della comunicazione sulla Rete globale.

L’autore, che è uno tra i primi blogger e podcaster italiani, dialogherà con Manuela Ennas. L’iniziativa è inserita all’interno delle anteprime della IX edizione del Festival Premio Emilio Lussu, organizzato dall’associazione culturale L’Alambicco con il patrocinio della RAS, del Comune di Cagliari e di altri importanti enti istituzionali e privati.L’ingresso è libero e gratuito.

«La progressiva erosione dello spazio pubblico digitale, l’incapacità di sfruttare il canale di ritorno, la perpetuazione di un modello economico fondato sul presidio dell’attenzione hanno finito per restituirci una Rete in cui si replicano quasi tutte le storture, le chiusure e le manipolazioni “dei media precedenti” –afferma Pavolini – per giunta accelerate e potenziate dalla pervasività della nuova infrastruttura».

“Stiamo sprecando internet” prova a sfuggire a questo riflesso condizionato, ragionando su tutto il

potenziale non ancora liberato da internet, e le cui prospettive dipendono solo da noi. Basti pensare che, quando più di trent’anni fa milioni di persone iniziarono a collegarsi al web, in molti vi intravedevano l’alba di una società aperta e pronta al dialogo. Come poi si è visto, la tecnologia da sola non migliora la vita delle persone: «Semmai – dice ancora l’autore – è importante come scegliamo di usarla, e ancor più come si decide di farne un’industria redditizia».

Antonio Pavolini è un analista impegnato da oltre vent’anni nell’esplorazione dei nuovi trend e modelli di business dell’industria dei media. Collabora con aziende, università ed enti di ricerca internazionali. Nel 2020 ha pubblicato per Ledizioni “Unframing – Come difenderci da chi può stabilire cosa è rilevante

per noi”. Per lo stesso editore nel 2016 ha pubblicato “Oltre il Rumore – Perché non dobbiamo farci raccontare internet dai giornali e dalla TV”.