Monteleone Roccadoria, pane artistico e lievito madre protagonisti di Chenamos in carrela

L’accademico Antonio Farris e l’esperta Efisia Piria hanno mostrato le caratteristiche del pane rituale come la più elevata forma culturale del cibo sardo

La serata ha chiuso la rassegna di Giornate del cibo organizzate dalla Pro Loco di Villanova e coordinate da Tommaso Sussarello

Il prossimo appuntamento sarà il 21 e 22 giugno con la cena sociale in piazza

VILLANOVA MONTELEONE. I pani artistici e il lievito madre sono stati i protagonisti della Giornata del cibo di “Chenamos in carrela” che venerdì (6 giugno) al Museo del pane di Monteleone Roccadoria ha permesso di scoprire segreti delle caratteristiche organolettiche e sensoriali di questo alimento prezioso e antichissimo, e di apprendere le più efficaci tecniche di lavorazione dei pani da cerimonia. È un significato profondo e sociale quello dei pani rituali di Sardegna che, nella tradizione, hanno accompagnato la vita dell’individuo dalla nascita al matrimonio sino alla morte, quale elemento di scambio e collante tra famiglie ed eventi.

L’incontro è stato impreziosito dagli interventi di Antonio Farris, presidente dell’Accademia sarda del lievito madre, del presidente della proloco di Villanova Monteleone, Pietro Fois, dell’esperto enogastronomo Tommaso Sussarello e della sindaca di Monteleone, Giovannina Fresi.

Ad anticipare la tavola rotonda è stato il laboratorio esperienziale a cura di Efisia Piria, maestra d’arte panificatoria, che ha proposto le tecniche antiche di taglio con l’utilizzo di una forbice, una pinzetta o un coltello. I partecipanti hanno potuto visionare anche gli aspetti dell’intreccio e del timbro. Il laboratorio è inserito in un corso più ampio che parte dal recupero dei grani antichi, le differenze tra le farine e tra gli impasti, le diverse tipologie di lavorazione a seconda della quantità dell’acqua. Dalle attività è emerso che i pani cerimoniali sardi sono molto più di un alimento, sono espressione di fede, arte, storia, identità e socialità, rappresentando un tassello fondamentale per comprendere la cultura profonda dell’isola.

Altro tema analizzato con profonda attenzione è stato quello del lievito madre. «Proprio per la sua composizione eterogenea di microrganismi, il pane fatto con lieviti naturali riesce a demolire le componenti di uno sfarinato, dalle proteine agli zuccheri ai sali minerali, per cui, quel prodotto diventa un alimento sano e nutriente», ha spiegato Antonio Farris. «Dagli studi che abbiamo fatto all’università in collaborazione con medici, nutrizionisti, biochimici e altri specialisti – ha proseguito il docente – abbiamo capito che il pane fatto con il lievito di birra, in qualche modo conserva quelle grosse molecole che il nostro organismo non riesce assolutamente a utilizzare. Quando lo sfarinato è fermentato con il lievito madre, invece, data la sua composizione estremamente eterogenea, le diverse molecole vengono demolite e possono essere utilizzate dal nostro corpo perché, essendo dei composti più semplici, possono entrare tranquillamente in circolazione». Dei campioni di lievito madre sono stati distribuiti tra i presenti.

La serata è proseguita con una visita al borgo storico e al Museo del pane, dove è stata allestita anche la mostra fotografica “Apparentemente” di Ivano Piva. Il prossimo appuntamento del circuito di eventi sarà il 21 e 22 giugno nel centro storico di Villanova, con la cena sociale in piazza di “Chenamos in carrela” Primavera, a base di piatti della tradizione locale.

Chenamos in carrela” è organizzata dalla Proloco in collaborazione con il Comune di Villanova Monteleone, il Ministero della Cultura, Funded by the European Unione, e rientra nel network “Salude&Trigu” della Camera di Commercio di Sassari.




A Villanova Monteleone “Panificazione e utilizzo del lievito madre”

L’iniziativa si svolgerà il 28 maggio in collaborazione con l’Accademia del lievito madre ed è organizzata dalla Proloco nell’ambito delle “Giornate del cibo” di “Chenamos in carrela”

VILLANOVA MONTELEONE. Martedì 28 maggio negli spazi del Ristorante Pizzeria Olimpo, in via Grazia Deledda 51 a Villanova Monteleone, alle 17.30 prende il via una masterclass dedicata a “Panificazione e utilizzo del lievito madre”. L’incontro, realizzato in collaborazione con l’Accademia sarda del Lievito madre presieduta da Antonio Farris, sarà suddiviso in due step.

Il primo riguarda l’approfondimento del percorso che va “Dalle materie prime al pane”, mentre il secondo porterà alla “Analisi sensoriale e degustazione guidata”.

A fine serata sarà allestita una cena con lievito madre a base di pani e pizza per un massimo di quaranta partecipanti.

Il corso fa parte delle “Giornate del cibo” organizzate dalla Proloco e coordinate dall’esperto enogastronomo Tommaso Sussarello, inserite nella più ampia attività del progetto “Chenamos in carrela” che, dallo scorso anno, intende valorizzare le eccellenze del vasto territorio dell’Unione dei Comuni del Villanova.

Il progetto rientra nella linea d’azione “Realizzazione di iniziative per la tutela e valorizzazione del patrimonio della cultura immateriale – Progetto Alboergo – Ospitalità diffusa a Villanova Monteleone”, promosso dal Comune e finanziato con i fondi del PNRR.

Tutti gli eventi collegati alla manifestazione sono inseriti nel programma Salude&Trigu della Camera di Commercio di Sassari. Per info e prenotazioni contattare la Proloco di Villanova Monteleone al numero 338 2775286 o all’indirizzo mail [email protected].




Madre e figlia nigeriane arrestate all’aeroporto di Olbia con tre chili di eroina

Una madre e sua figlia sono state arrestate all’aeroporto di Olbia dopo essere sbarcate con tre chili di eroina. Le donne, di origine nigeriana, sono state scoperte durante i controlli di routine alla frontiera e sono state immediatamente fermate. Sono attualmente in custodia cautelare in attesa di ulteriori sviluppi delle indagini.




Tragedia a Oristano: Madre uccide figlia di 13 anni e tenta il suicidio

Un tragico evento ha sconvolto la provincia di Oristano nel primo pomeriggio di oggi. Una madre, Monica Vinci, ha ucciso la sua unica figlia, Chiara Carta, appena tredicenne, con numerose coltellate. Successivamente, la stessa donna ha cercato di porre fine alla sua vita, lanciandosi dalla finestra della loro abitazione. Il padre della ragazzina, al ritorno a casa, ha trovato il corpo privo di vita della figlia nel bagno, mentre la moglie giaceva ferita gravemente a terra dopo la caduta dall’alto. I soccorsi sono giunti prontamente sul posto, ma non sono riusciti a salvare la vita della giovane Chiara. Al momento, non è ancora chiaro cosa abbia scatenato tale gesto insensato e inimmaginabile nella madre, che aveva da qualche anno divorziato dal marito, agente della Polizia locale. Le condizioni di Monica Vinci sono gravi, e ora si trova ricoverata all’ospedale Santissima Annunziata di Sassari. La notizia ha immediatamente attirato l’attenzione delle autorità, che si sono recate sul luogo del delitto, tra cui gli uomini della Polizia di Stato e il magistrato di turno.




Panificazione con l’uso del lievito madre, importante accordo di collaborazione tra il Parco di Porto Conte e l’Accademia del Lievito Madre

Importante accordo tra l’Azienda Speciale Parco di Porto Conte e l’Accademia del Lievito Madre finalizzato allo studio, valorizzazione, promozione e divulgazione della pratica della panificazione con l’uso del lievito madre. Un accordo, firmato dal Presidente del Parco Raimondo Tilloca e dal prof. Antonio Farris, Presidente dell’Accademia, che rappresenta un fatto di grande interesse, in modo particolare per il territorio algherese in quanto l’azione sinergica delle due istituzione ha come obiettivo primario il potenziamento della filiera cerealicola di grano duro del Parco e della Nurra di Alghero e l’utilizzo degli sfarinati per la produzione dei pani tipici algheresi (il Pà Punyat in particolare) con l’impiego del lievito madre (Llevat in algherese). Lievito madre che, oltre a garantire delle ottime fermentazioni, conferisce al pane proprietà nutrizionali e salutistiche che non sono riscontrabili in altri prodotti ottenuti con il lievito di birra. Il Parco di Porto Conte e l’Accademia del lievito madre intendono collaborare per diffondere non solo la pratica della panificazione con l’impiego del Lievito Madre ma anche lo studio e la valorizzazione dei prodotti trasformati, non trascurando gli aspetti storico-culturali, economici dei territori ad essi collegati. A questo proposito la collaborazione si prefigge di sviluppare, in sinergia anche con altri Enti, Comune, Porto Conte Ricerche, panificatori e altri attori della filiera, la promozione di attività che contribuiscano a informare, educare, formare e promuovere il consumo del pane ottenuto con il Lievito Madre, favorendone la conoscenza anche attraverso l’organizzazione di incontri, corsi, commissioni di valutazione.
“Attraverso queste attività si vogliono raggiungere altri due obiettivi di notevole interesse: l’uso della Carta dei Pani tipici di Alghero in tutti i ristoranti cittadini e far riconoscere Alghero, alla pari del vino e dell’olio, Città del Pane”, ha dichiarato il Presidente dell’Accademia del Lievito Madre Antonio Farris.
“Un accordo di grande rilevanza che dà sostanza al progetto già avviato dall’Ente Parco, di valorizzazione, promozione della pratica della panificazione con l’uso, appunto, del lievito madre – commenta il Presidente Tilloca e prosegue – del resto per noi resta centrale il sostegno alle attività produttive del territorio protetto ancora di più nei confronti a quelle tipiche e tradizionali che rappresentano un unicum di estremo valore anche di promozione turistico-ambientale e dunque di creazione di indispensabile ricadute economiche” .




CONTINUA A PERCEPIRE LA PENSIONE DELLA MADRE DECEDUTA DA TEMPO: DENUNCIATA.

Nell’ambito delle quotidiane attività di contrasto alle frodi perpetrate nel settore della spesa pubblica, le Fiamme Gialle cagliaritane hanno concluso un controllo mirato a verificare eventuali condotte illecite realizzate da soggetti beneficiari di pubbliche provvidenze senza la sussistenza dei doverosi requisiti.

L’attività in questione si inserisce all’interno di una progettualità elaborata a livello centrale dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie, il quale ha strutturato una specifica analisi di contesto e di rischio mirata alla ricerca e verifica di posizioni pensionistiche di soggetti deceduti e percepite, anche dopo il decesso di questi, illegittimamente dagli eredi.

All’esito di questa disamina di informazioni è stato enucleato un target approfondito dai Finanzieri del capoluogo: per una signora cagliaritana, classe 1932, deceduta nel mese di marzo del 2011, titolare di una pensione di anzianità e di una indennità di accompagnamento, la di lei figlia continuava illecitamente ad incassare i predetti emolumenti.

In tale contesto è emerso che, fino al primo trimestre di quest’anno – data di interruzione dei versamenti da parte dell’INPS -, sono state erogate somme per un totale complessivo di poco meno di 43.000 €.

Questo denaro, accreditato su un conto corrente cointestato alla defunta e sua figlia – una cagliaritana di 52 anni – al momento dell’ispezione dei Finanzieri non è risultato disponibile in quanto prelevato attraverso operazioni bancarie, disposizione di bonifici o l’emissione di assegni.

Le operazioni di controllo, fondate sull’esame della diversa documentazione acquisita, hanno permesso di imputare alla figlia della defunta il beneficio degli importi della pensione non più spettante e hanno condotto alla sua denuncia alla locale Autorità Giudiziaria con l’accusa di indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato ed alla conseguente richiesta di restituzione delle somme.