Sassari, all’Astra strepitoso successo per “Samà lu mannu”: i bambini a teatro riscoprono il tesoro della lingua sassarese

Lo spettacolo è stato l’evento conclusivo del laboratorio linguistico teatrale organizzato dall’Is.Be, che costituisce la parte di animazione culturale del progetto “Sportello Linguistico” finanziato al Comune di Sassari con i fondi della Legge 482/99 e con la lr 22/2018 per l’annualità 2022

SASSARI. “Gran Samà chi bedda nabi, à curriddu tanti mari, li pirati ani gana di gudissi lu siddaddu”. Inneggiano così alla ricerca del tesoro i piccoli pirati sul palcoscenico del Cinteteatro Astra di Sassari. È puro spettacolo. Scenografia superlativa e musiche travolgenti. Pubblico in visibilio. Un fiume di applausi inonda una platea stracolma di spettatori. E il tesoro alla fine c’è davvero: è la riscoperta della lingua sassarese, in un evento partecipato come poche volte si vede in città.

Samà lu mannu” è un’entusiasmante rappresentazione teatrale per bambini e adulti, tratta dall’omonimo racconto (pubblicato da Catartica edizioni) scritto da Maria Daniela Carta che, insieme all’attrice Roberta Tola (compagnia La Frumentaria), in questi mesi ha formato quindici scolari tra gli otto e i dieci anni attraverso un laboratorio linguistico teatrale denominato “Aiò, isciddinni a pizu”.

I giovani attori hanno recitato entusiasti per quasi un’ora, accompagnati dalla chitarra e voce di Beppe Dettori e dal flauto di Giovannino Porcheddu, in una serata che ha trovato il suo culmine nei trascinanti brani “Il Gran Samà” e “L’Echipaggiu Gran Samà” musicati da Dettori sui testi di Mario Lucio Marras.

A introdurre e condurre la manifestazione al fianco dei protagonisti è stata Maria Doloretta Lai, presidente dell’Istituto Camillo Bellieni, che ha promosso e coordinato l’intero progetto “Sportello Linguistico” finanziato al Comune di Sassari con i fondi della Legge 482/99 e con la lr 22/2018 per l’annualità 2022, di cui lo spettacolo rappresenta il segmento di animazione culturale.

La trama vede un gruppo di simpatici pirati pronti ad affrontare la tempesta su un veliero, tra mille avventure, per entrare in possesso di “lu siddaddu”. Alla fine si riesce a trovare un equilibrio quasi magico, dove il tempo e la saggezza definiscono il buon senso e il lieto fine, in una storia che non a caso è anche un inno all’inclusione, al dialogo e alla bellezza delle diversità.

Immersi nella spettacolare scenografia creata da Manuel Attanasio, con i meravigliosi costumi realizzati da Barbara Uleri e sotto lo sguardo dalla collaboratrice di scena Erminia Carboni, si sono esibiti Teresa Veronica Nieddu (marinaio), Sofia Pasca (Doloretta), Sofia Dettori (Ipiranza), Salvatore Solinas (Antoni Crabas), Matilde Carta (Seppia), Jacopo Fiori (pirata Pasquarinu), Ilenia Meloni (Seppia), Francesco Masala (Mariu lu sthintiggàddu), Erica Tilocca (Marietta la munìnca), Carla Spanu (Caddarina màsthra d’ascia), Beatrice Falchi (Pietrina Fara), Aurora Falchi (Seppia), Antonio Deiana (pirata Peppi), Andrea Mattei (Cripinu barri mannu) e Alessandro Ticca (Bainzu Punthàri).

«Eravamo certi fin dall’inizio che i bambini avrebbero fatto un lavoro straordinario – hanno affermato gli organizzatori –. Ma il premio più grande è stata proprio la loro soddisfazione e la loro fluidità nell’esprimersi nella lingua storica della città». L’auspicio è che l’evento possa essere replicato e che sia soltanto il primo tassello di una più ampia attività di valorizzazione della lingua e della cultura sassarese, coinvolgendo le scuole attraverso la letteratura e il teatro. Un ambito nel quale l’Istituto Bellieni sta investendo negli ultimi anni con particolare impegno, a partire dalla pubblicazione nel 2022 di uno stardard ortografico riconosciuto dalla RAS.




Sassari, al cineteatro Astra con “Samà lu mannu” i bambini all’arrembaggio del teatro in sassarese

Lo spettacolo è l’evento conclusivo del laboratorio linguistico teatrale organizzato dall’Is.Be, che costituisce la parte di animazione culturale del progetto “Sportello Linguistico” finanziato al Comune di Sassari con i fondi della Legge 482/99 e con la lr 22/2018 per l’annualità 2022

SASSARI. Una storia emozionante sull’amicizia, sul dialogo e sulla bellezza della diversità, ma soprattutto, un’avventura irripetibile per i bambini condotti all’arrembaggio del teatro sassarese. Mercoledì 24 aprile alle 18.30, sul palcoscenico del Cineteatro Astra di Sassari, l’Istituto Camillo Bellieni presenta lo spettacolo “Samà lu mannu”, una rappresentazione teatrale nata dalla penna della scrittrice Maria Daniela Carta che, assieme all’attrice vernacolare Roberta Tola (della compagna La Frumentaria) ha guidato per sette mesi quindici scolari in una fantastica esperienza laboratoriale all’Anfiteatro della scuola di Via Forlanini, per trovare il suo culmine nell’esibizione pubblica conclusiva.

Il laboratorio linguistico teatrale, denominato “Aiò, isciddinni a pizu”, ha coinvolto i bambini tra gli otto e i dieci anni per una durata complessiva di sessanta ore, e costituisce la parte di animazione culturale del progetto “Sportello Linguistico” finanziato al Comune di Sassari con i fondi della Legge 482/99 e con la lr 22/2018 per l’annualità 2022.

La scommessa è nata tra i banchi del corso assimilabile al livello A1 di lingua sassarese realizzato nel 2023 nelle aule della Biblioteca comunale di Piazza Tola (anch’esso parte del progetto, in ambito Formazione) e ha permesso di coinvolgere alcuni corsisti, passo dopo passo, nella maturazione e realizzazione dello spettacolo. Nel frattempo si sta portando a conclusione anche la seconda edizione del corso di lingua sassarese  assimilabile al livello A2.

Nella realizzazione del progetto, coordinato dalla presidente Is.Be Maria Doloretta Lai, è stato fondamentale l’apporto del docente Mario Lucio Marras che, con Maria Daniela Carta, autrice del racconto originale “Il Gran Samà” pubblicato con Catartica Edizioni, e con Roberta Tola, artefice del testo teatrale in sassarese, ha condiviso non solo i contenuti, ma soprattutto la finalità e lo spirito. Il testo è stato realizzato seguendo le norme ortografiche riconosciute dalla RAS, pubblicate e presentate nel 2022. Gli autori del testo e della musica delle canzoni “Il Gran Samà” e “L’Echipaggiu Gran Samà” sono Mario Lucio Marras e Beppe Dettori.

I giovani attori protagonisti sono Teresa Veronica Nieddu (marinaio), Sofia Pasca (Doloretta), Sofia Dettori (Ipiranza), Salvatore Solinas (Antoni Crabas), Matilde Carta (Seppia), Jacopo Fiori (pirata Pasquarinu), Ilenia Meloni (Seppia), Francesco Masala (Mariu lu sthintiggàddu), Erica Tilocca (Marietta la munìnca), Carla Spanu (Caddarina màsthra d’ascia), Beatrice Falchi (Pietrina Fara), Aurora Falchi (Seppia), Antonio Deiana (pirata Peppi), Andrea Mattei (Cripinu barri mannu) e Alessandro Ticca (Bainzu Punthàri).

La scenografia è affidata a Manuel Attanasio, i costumi sono a cura di Barbara Uleri ed Erminia Carboni riveste il ruolo di collaboratrice di scena.

Lo spettacolo è gratuito e aperto a tutti ma occorre prenotare scrivendo alla mail [email protected] o chiamando al numero 079230268 il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 13. Le adesioni saranno accolte in ordine di arrivo sino a esaurimento posti.




Proiezione di Intro e Fora di Antonio Mannu

Al MuT di Stintino la proiezione del documentario Intro e Fora 

Venerdì 18 Novembre 2022 alle ore 11:00 la proiezione del documentario di Antonio Mannu nelle sale del Museo della Tonnara di Stintino:

“Intro e fora – 11 storie sarde” è un documentario realizzato nel 2014 da Antonio Mannu, costruito con l’utilizzo di video interviste e immagini fotografiche raccolte nell’ambito di un progetto di ricerca sulla migrazione sarda. Racconta le storie di 11 persone, nate in Sardegna o con origini nell’isola che, per lungo tempo o periodi più brevi, hanno vissuto in paesi diversi dall’Italia. A queste persone viene data voce in prima persona, con l’obiettivo di conoscere, attraverso i loro racconti, le esperienze di chi ha lasciato l’isola, di provare il loro mutato rapporto con la terra d’origine, indagando insieme il senso d’identità (se esiste o è percepito), il modo in cui questo si esprime e si trasforma nei luoghi del mondo, su come cambia, evolve o si annulla il sentimento di appartenenza. I protagonisti parlano del loro rapporto con i paesi e le città di approdo e, attraverso testimonianze dirette, danno conto dei variegati significati e delle valenze personali dei fenomeni migratori, processi storici drammaticamente attuali, spesso controversi. Il documentario nasce dal progetto “Migrazioni – in viaggio verso i migranti di Sardegna”. Protagonisti sono il musicista di Palau Paolo Angeli, incontrato a Barcellona; il ristoratore oristanese Paolo Arca, intervistato a Manama (Bahrain); Federica Di Felice, cresciuta a Siniscola, che vive a Malta.
Maria Antonietta Mulas è stata intervistata ad Ankara, in Turchia. Nicolas Cannoni, titolare di un’azienda tipografica, ha raccontato la sua storia da Santiago del Cile, dove è nato e vive;
Giorgio Casu, artista di San Gavino Monreale, parla di viaggi e di lavoro da New York, mentre, sempre nel continente americano, Giulia Melis dice del suo impegno a Buenos Aires
con l’associazione delle “Abuelas de Plaza de Mayo”. Ignazio Mannu, sassarese e marinaio giramondo, intervistato sull’isoletta di Ko Hong in Tailandia; Giuseppe Pilo, imprenditore e sassarese anche lui, incontrato a Doha (Qatar); quindi la cagliaritana Monica Cappello, assistente di volo che si racconta da Dubai. Per finire con la studentessa londinese Giulia Spissu, figlia di sardi.“Intro e fora – 11 storie sarde” si avvale di un contributo musicale di Paolo Angeli.
Il documentario è stato uno dei lavori selezionati per l’edizione 2015 del Festival del Documentario di Villanova Monteleone, costola del Sardinia Film Festival interamente dedicata al cinema del reale. In Sardegna è stato poi proposto a Iglesias, dove è stato proiettato nell’ambito delle ”Giornate del Cinema del Mediterraneo”, e in numerose altre occasioni. Nel gennaio 2016 è stato presentato a Barcellona, in Spagna.
In ambito scolastico è stato proposto al Liceo Artistico Fabrizio De André di Tempio e, a Cagliari, al Liceo Eleonora d’Arborea, al Liceo Dettori, presso l’Istituto Professionale Sandro Pertini, all’Istituto di Istruzione Superiore Michele Giua, al Liceo Artistico Statale Foiso Fois.