Grazia Di Michele incanta il pubblico di San Teodoro: l’arte di Marisa Sannia rivive in “Poesie di carta”

Grazia Di Michele in concerto a San Teodoro

SAN TEODORO.  “Con le parole si dicono cose umane, con la musica si esprime ciò che ognuno di noi ha dentro e non sa definire”. La voce delicata e profonda di Marisa Sannia rompe il silenzio nell’attesa del concerto. È solo una registrazione, ma è subito magia. Grazia Di Michele giovedì sera ha dato il via così al suo nuovo progetto musicale “Poesie di Carta”, presentando in prima assoluta al pubblico di San Teodoro lo speciale tributo all’artista sarda scomparsa nel 2008.

Sul palco di Piazza di Gallura ha preso vita un concerto autentico, animato dal comune amore delle due donne per la poesia, nel fluido alternarsi di emozioni cantate in italiano, in sardo e spagnolo. Fin dai primi brani in scaletta il pubblico è stato rapito dall’intreccio indissolubile di musica e parole, a partire dalla struggente ballata “Melagranàda ruja”, scritta da Ciccittu Masala, e dall’intensità di “Laberintos y espejos” di Federico Garcia Lorca.

Palpabile l’energia del gruppo per l’entusiasmo di suonare finalmente insieme dal vivo. La voce della cantautrice romana accompagnata dalle note di Marco Piras al pianoforte, Fabiano Lelli alla chitarra, Fabrizio Fabiano al violoncello e Bruno Piccinnu alle percussioni, ha incantato la platea con le immagini evocative de “Il marinaio blu” e le trasognanti atmosfere iberiche di “He cerrado mi balcón” e di “El abanico”.

Lo spettacolo è entrato nel vivo con l’immancabile ricordo del legame d’amicizia e del sodalizio artistico fra la Sannia e Sergio Endrico, attraverso le note di “Come stasera mai”. Endrigo fu il primo a riconoscerne il talento, tanto che nel 1970 lei gli dedicò l’intero album “Marisa Sannia canta Sergio Endrigo… e le sue canzoni”.

Filo conduttore è stato il meraviglioso album “Rosa de Papel”, nel quale “la gazzella di Cagliari” aveva saputo trasformare magistralmente in musica molti dei versi di Federico Garcìa Lorca. Tra i brani proposti a San Teodoro: “El nino mudo”, “Aguila de los ninos”, “Canción China en Europa”, lacanzone piena di ore perdute nell’ombra “Verlaine” e la trascinante melodia “Chie sò”, applauditissime dal pubblico che ha reclamato il bis.

Il quintetto ha infine eseguito la celebre “Casa Bianca” (seconda classificata al Festival di Sanremo 1968) e ha chiuso con un capolavoro di Grazia Di Michele, “Le Ragazze di Gauguin”, il cui ritornello è statocantato all’unisono con il pubblico, come a suggellare l’omaggio di una donna a un’altra donna, a “un altro dolce mistero che il tempo non cambierà”. Il concerto ha inaugurato le quattro serate di spettacoli della sesta edizione del festival “Musica dalle Finis Terrae”.

“Poesie di carta” sarà riproposto nell’Isola il prossimo anno, con alcune date già in calendario a gennaio a Macomer, Oristano e San Gavino. «L’intento è quello di far conoscere a tutti, e di ricordare a chi già lo apprezza, il prezioso patrimonio artistico che rappresenta il lavoro della Sannia – ha affermato Grazia Di Michele – rispettando al contempo l’umiltà e la riservatezza che l’hanno contraddistinta come donna».




Le “Poesie di carta” di Grazia Di Michele celebrano l’arte di Marisa Sannia

La cantautrice Grazia Di Michele

SAN TEODORO. L’omaggio di Grazia Di Michele a Marisa Sannia è anche un atto d’amore rivolto a tutta la Sardegna, alla lingua, alle donne e agli uomini, alla voce del vento e del mare, e soprattutto alla poesia. La stessa poesia che l’artista sarda aveva tanto amato nell’ultimo periodo della sua carriera, reinterpretando magistralmente in musica i versi di scrittori internazionali come Federico García Lorca e di grandi autori della sua terra come Antioco Casula e Ciccittu Masala.

Giovedì 16 settembre alle 21.30, la cantautrice romana salirà sul palco di Piazza Gallura a San Teodoro per presentare il nuovo progetto musicale “Poesie di Carta”, inaugurando con questo speciale tributo alla Sannia quattro giorni di spettacoli in calendario per il “Musica dalle Finis Terrae – Musicultura World Festival – Musica dei popoli”. Un evento organizzato dal Comune di San Teodoro con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna.

Il legame tra Grazia Di Michele e Marisa Sannia ha radici lontane ma è cresciuto nel tempo quasi a riprendere il filo di una stima artistica ininterrotta. «È come se fossi in contatto con lei», ha affermato l’autrice di “Le ragazze di Gauguin”: «Tra noi c’era qualche affinità, la vedevo così altera e coerente, raffinata ed elegante. A un certo punto ho iniziato a scoprire la parte di cantautrice che mi era sfuggita, e poi sono restata folgorata dalla sua maestria nel musicare la poesia. Dentro c’è una cura, un amore, un rispetto delle parole, dei suoni e dei mondi poetici a cui si è approcciata, incredibile. È giusto che chi la ricorda per San Remo la riascolti e ne riscopra questi meravigliosi aspetti quasi inediti, proprio come ho fatto io».

I brani in scaletta a San Teodoro ruotano attorno all’ultimo lavoro della Sannia, “Rosa de papel” (Rosa di carta), dedicato all’opera giovanile di Garcìa Lorca, i cui versi spagnoli, da “Laberintos y espejos” ad “Aguila de los ninos”, sono stati magnificamente musicati e reinterpretati. Quindi l’immancabile “Casa Bianca” con la quale Marisa arrivò seconda al Festival di Sanremo del 1968 in coppia con Ornella Vanoni. Non mancherà una particolare attenzione alla lingua sarda, nella riproposizione dell’intenso ed emozionante motivo poetico che è “Melagranada” di Ciccittu Masala, e nelle rime trascinanti di “Duas e tres” scritto dalla Sannia per l’album “Nanas e Janas”.

«Mi sono resa conto che la musicalità del sardo mi era entrata dentro perché è una lingua molto melodiosa – ha spiegato ancora la cantautrice, nota anche per la sua partecipazione al programma televisivo Amici nel ruolo di insegnante – i testi li ho memorizzati subito». Non a caso il suo legame con l’isola è altrettanto profondo e di lunga durata. Un’isola scoperta in principio come luogo d’approdo turistico per le coste meravigliose e quindi riscoperta dopo l’incontro magico a San Sperate con un altro grande artista sardo, il compianto Pinuccio Sciola, che le ha permesso di conoscere l’altro aspetto fatto di magiche sonorità, tradizioni, miti, cultura e storia.

C’è anche tutto questo sentimento nel nuovo spettacolo che Grazia Di Michele presenterà giovedì in Piazza Gallura, esibendosi con voce e chitarra accompagnata da Marco Piras al pianoforte, Fabiano Lelli alla chitarra, Fabrizio Fabiano al violoncello e Bruno Piccinnu alle percussioni. Dopo un anno di appassionato lavoro svolto a distanza a causa del Covid, il quintetto si incontrerà per la prima volta in assoluto il 15 settembre a Sassari, per poi inaugurare il giorno seguente il nuovo percorso dedicato a una straordinaria artista che merita di essere ricordata sempre.