CONFARTIGIANATO SARDEGNA–C.STAMPA–07-06-21–WEDDING-Il “si” dei matrimoni per far ripartire l’economia sarda.

WEDDING – Il “si” dei matrimoni per far ripartire l’economia sarda.
Nell’Isola oltre 13mila imprese impegnate in matrimoni e più di 30
figure professionali coinvolte. Matzutzi e Serra (Confartigianato
Sardegna): “Incentiviamo il wedding tourism con interventi mirati di
promozione dei territori e delle loro bellezze”.

Anche un “si” può aiutare la ripartenza delle piccole imprese, far
crescere l’economia della Sardegna e arginare la perdita di posti di
lavoro. Il “si” in questione è quello dei matrimoni, un circuito
virtuoso che nell’Isola coinvolge 13.613 le imprese del wedding, di
cui 5.108 artigiane (37,5%), con oltre 30.848 addetti; un piccolo
esercito di aziende e addetti che, con la zona bianca da poco meno di
una settimana, hanno ricominciato a lavorare e quindi a organizzare
gli eventi.

Un mondo di professionisti altamente specializzati che lavorano sempre
in tandem e sinergia per rendere unico il giorno delle nozze. Il
tutto, comunque, appeso al meccanismo del “green pass”, la
“certificazione verde” per la modalità di gestione degli eventi.

Sono, infatti, circa 30 le figure che, direttamente e indirettamente,
vengono abitualmente impegnate in ogni matrimonio; si parte dai
Wedding planner,  dalle agenzie di service, di eventi, di viaggi, di
organizzazione di cerimonie, e dai produttori di bomboniere, si passa
per i sarti, i parrucchieri, gli estetisti, i fioristi, gli orafi, i
fotografi, gli autisti, si arriva ai cuochi, ai camerieri, e ai
gestori di ristoranti e dimore e si conclude con i musicisti di ogni
genere e gli organizzatori di spettacoli e di intrattenimento.

Sono questi alcuni dei numeri sui matrimoni e le cerimonie nell’Isola
che emergono dal dossier realizzato dall’Ufficio Studi di
Confartigianato Imprese Sardegna, su dati Istat 2019-2020, analisi che
fa emerge anche come i matrimoni si siano quasi dimezzati (-47,4%) nel
2020 (2.349) rispetto a quelli celebrati nel 2019 (4.469).

Come detto, tra i settori a vocazione artigiana legati al mondo delle
cerimonie e matrimoni spiccano i segmenti che si occupano di
benessere, come parrucchieri ed estetiste, l’alimentare tra produzione
di cibi, pasticceria fresca, gelati e quant’altro, le attività
fotografiche, il settore moda e il settore artistico; aree che
dall’esplosione della pandemia ad oggi hanno registrato cali di
fatturato che viaggiano dal 20% in meno quando è andata benissimo fino
al 60% in meno.

“Il settore del wedding, anche in Sardegna, ha subito pesanti effetti
della crisi Covid-19 a causa dei provvedimenti introdotti per il
contenimento del virus – commentano Antonio Matzutzi e Daniele Serra,
Presidente e Segretario di Confartigianato Imprese Sardegna – inoltre
le imprese operanti in questo segmento sono state ulteriormente
penalizzate, seppur con intensità differenti, dal crollo di eventi,
congressi, fiere e delle attività culturali e di attrazione
turistica”. “Il settore ha bisogno di lavorare e incassare, anche per
disinnescare la bomba ad orologeria sociale attivata con lo sblocco
dei licenziamenti – continuano Matzutzi e Serra – soprattutto per il
settore matrimoni, infatti, questo è il periodo cruciale”.

Nel perimetro dei settori interessati dalla domanda di beni e servizi
per cerimonie e wedding, dall’analisi emerge anche come tra i settori
in esame, quelli a più elevata vocazione artigiana sono: Servizi dei
parrucchieri e di altri trattamenti estetici (90,8%), Produzione di
pasticceria fresca (80,3%), Gelaterie e pasticcerie (78,7%), Attività
fotografiche (78,3%), Trasporto mediante noleggio di autovetture da
rimessa con conducente (72,9%), Fabbricazione di altri articoli, quali
cesti floreali, bouquet e corone di fiori artificiali o secchi (69,2).

Nelle imprese dei settori potenzialmente coinvolti in cerimonie e
wedding lavorano nell’Isola quasi 13mila addetti, con una dimensione
media di 2,2 lavoratori per azienda.

Sulla base delle rilevazioni di Confartigianato Sardegna, molti dei
settori rientranti nella perimetrazione del settore del wedding
figurano tra quelli che nel 2020, rispetto all’anno pre-crisi (2019),
hanno registrato cali di fatturato delle MPI superiori a quello medio
del -25,5%: Trasporto persone (-73,8%), Pasticcerie (-36,7%), Moda
(tessile, abbigliamento, calzature, occhiali e gioielleria) (-35,9%),
Comunicazione: grafici e fotografi (-33,7%) e Area benessere
(acconciatori ed estetica) (- 33,6%).

“Sono dati che descrivono un settore in caduta libera – riprendono
Matzutzi e Serra – quelli che affiorano da studi e ricerche, oltre
dalla constatazione quotidiana che ciascuno può effettuare tra i
propri contatti diretti”. “Dal lungo elenco di attività che ruotano
attorno al settore delle cerimonie e in particolare dei matrimoni –
sottolineano Presidente e Segretario – si capisce quanto sia
importante il peso economico del comparto sull’economia del
territorio. Le attività in questione sono in gran parte artigiane e
nello svolgimento del loro lavoro, racchiudono tutta l’attenzione, la
cura e la passione necessari a rendere indimenticabile e perfetto uno
dei giorni più importanti della vita di chi si affida a questi
servizi”. “Finalmente i nostri artigiani stanno tornando a lavorare –
concludono Presidente e Segretario – e i loro collaboratori stanno
tornando a operare a pieno ritmo regalandoci emozioni e prodotti
preziosi. Ci auguriamo che questo sia solo l’avvio di una strada in
discesa e senza più ostacoli per uno dei settori più duramente colpiti
dalla crisi pandemica”.

Confartigianato Sardegna, per questo, propone nello specifico di
incentivare il wedding tourism con interventi mirati di promozione dei
territori e delle loro bellezze, al fine di migliorare ancora le
performance delle cerimonie realizzate nei nostri territori da parte
di cittadini appartenenti ad altre ed importanti nazioni europee ed
extra Ue; di promuovere le imprese del settore nei mercati esteri con
manifestazioni specifiche all’interno di contesti fieristici,
organizzando incontri con operatori commerciali e opinion leader di
agenzie specializzate.




Matrimoni in spiaggia. Approvato il regolamento.
«Un passo concreto verso una città sempre più dinamica, giovane ed attrattiva»
Dichiarazione del consigliere Salvatore Pinna

16 aprile 2021– Durante il Consiglio comunale di mercoledì scorso è stato approvato il regolamento per la celebrazione dei matrimoni e unioni civili.

Così commenta il consigliere Salvatore Pinna: «Da oggi ci si potrà sposare in moltissimi luoghi meravigliosi del nostro Comune. Con i piedi immersi nelle acque cristalline del golfo, sulla splendida isola di Tavolara, nella caratteristica e rinomata Piazzetta San Marco di Porto Rotondo, nel giardino del Museo Archeologico o, ancora, nel verde del fantastico parco Fausto Noce. Le ricadute positive non potranno che aversi su tutta la filiera che riguarda le cerimonie: dagli abiti alla ristorazione, passando per l’accoglienza e le tradizioni del nostro territorio, dalla pasticceria alla floricoltura. La strategia è quindi volta a dare nuovo impulso al tessuto economico della nostra città, che oggi più che mai necessita di stimoli e risorse per potersi rendere competitiva e per mantenere gli alti standard che hanno sempre contraddistinto la filiera turistica della Gallura, con l’obiettivo di attrarre sempre più visitatori e valorizzando luoghi con scenografie uniche, all’insegna del turismo sostenibile».

«Oggi più che mai abbiamo bisogno di sviluppare una sensibilità ecologica in ogni ambito della nostra vita – interviene la consigliera e presidente della commissione cultura Simonetta Padre – .È necessario continuare il percorso plastic free nelle scuole e calarlo in altre realtà. Ecco quindi che anche i matrimoni possono diventare ecologici, se si attuano scelte corrette e consapevoli. Il regolamento prevede che non si possa utilizzare plastica né in caso di banqueting né per gli allestimenti, compresi i palloncini che, liberati in aria, non spariscono romanticamente nel cielo come nell’immaginario collettivo, ma vanno ad inquinare».

«Olbia può e deve continuare a crescere, – prosegue Pinna – ed è preciso compito dell’amministrazione fornire ai nostri concittadini gli strumenti necessari. Questo regolamento è un passo concreto verso una città sempre più dinamica, giovane ed attrattiva».

«Un grande ringraziamento va agli uffici comunali, il cui contributo è stato decisivo» conclude il consigliere.




Matrimoni ad Alghero, spiagge, palazzi storici, ville: avviso pubblico per manifestazioni di interesse

Alghero, 17 dicembre 2020 – Il rilancio della  cerimonia di nozze ad Alghero, avviato con una rivisitazione della lista delle location individuate nel 2015 e riproposta e attualizzata dalla Giunta di Mario Conoci, oggi apre le possibilità anche ai privati. Gli sposi potranno scegliere, oltre alle Grotte di Nettuno, la Torre Nuova di Porto Conte, la Spiaggia di Mugoni, il Nuraghe Palmavera, la Spiaggia di Maria Pia, i Bastioni, la Torre di Sulis, la terrazza panoramica della Torre di Porta Terra – con tariffe ridotte fino al 60% rispetto alle precedenti previsioni – anche altre sedi di proprietà privata. I titolari di concessione demaniale o proprietari di strutture o edifici di particolare valore storico, artistico, culturale e paesaggistico – architettonico, possono ora candidare la location aderendo all’avviso dell’Amministrazione. Spiagge, palazzi storici, ville: i concessionari o proprietari possono presentare istanza per concedere i luoghi in comodato d’uso gratuito, in uso esclusivo al Comune, per farne un Ufficio di Stato Civile per la durata della celebrazione di matrimoni civili. Prima della decisione, ci sarà un sopralluogo atto a valutare le  strutture che, a insindacabile giudizio dell’Amministrazione comunale, saranno ritenute idonee e compatibili. La valutazione degli spazi e degli allestimenti proposti dai privati sarà affidata ad una commissione interna, nominata e presieduta dal Dirigente dell’Ufficio Matrimoni del Comune di Alghero.  “Si tratta di una ulteriore facilitazione chi vuole sposarsi nella nostra città, con uno sguardo fiducioso oltre l’emergenza. Oltre ad aver ridotto le tariffe per i matrimoni nei luoghi di proprietà pubblica, vogliamo favorire anche le imprese che intendano sviluppare questo tipo di attività, offrendo loro  il riconoscimento di sede staccata dello Stato  Civile con procedure più semplici e attivabili in qualunque momento”, sottolinea l’Assessore al Turismo Marco Di Gangi.  L’avviso di carattere esplorativo è reperibile, con relativo modello di manifestazione di interesse, sul sito istituzionale del Comune www.comune.alghero.ss.it – servizi al cittadino – bandi avvisi graduatorie.




LOCATION PER I MATRIMONI – ALGHERO ADEGUA L’OFFERTA E APRE AI SITI PRIVATI CON UN AVVISO PUBBLICO

Alghero, 20 novembre 2020 – Sposarsi ad Alghero, una tradizione che ha visto la Riviera del Corallo fare da scenario unico per tanti anni ai matrimoni, soprattutto per i turisti che scelgono di pronunciare il fatidico sì e trascorrere un breve periodo di luna di miele ad Alghero. Una consuetudine rinsaldatasi nei primi anni duemila, favorita dallo svilupparsi dei voli low cost con prevalente presenza britannica. Oggi Alghero vuole riproporre la sua intatta attrattiva, preparandosi alla ripresa in ogni sua componente tanto per i residenti che per i turisti. Anche con il rilancio della cerimonia  per matrimoni e unioni civili  con una rivisitazione della lista delle location individuate nel 2015 e riproposta e attualizzata qualche giorno fa della Giunta di Mario Conoci. Gli sposi potranno scegliere le Grotte di Nettuno, la Torre Nuova di Porto Conte, la Spiaggia di Mugoni, il Nuraghe Palmavera, la Spiaggia di Maria Pia, i Bastioni, la Torre di Sulis, la terrazza panoramica della Torre di Porta Terra, altre sedi di proprietà privata disponibili tramite adesione all’avviso pubblico che l’Amministrazione sta emanando. Le suddette location vengono riproposte con una modifica alla tariffa base risalente al 2015. Ad oggi, infatti, il regime tariffario previsto non è stato in grado di generare sufficiente interesse per le coppie e i conseguenti introiti che avrebbero dovuto incrementare le misure sul decoro urbano, sul sostegno alla promozione turistica e ai progetti obbiettivo del personale. La Giunta ha rilanciato le suggestive  location, aprendo la possibilità con un avviso pubblico senza scadenza  ai titolari di concessione demaniale su spiagge e altri spazi sul litorale comunale o di proprietari o titolari di altro diritto reale su strutture o edifici di particolare valore storico, artistico, culturale e paesaggistico – architettonico nel territorio comunale di Alghero, che possono presentare manifestazione di interesse a concedere in comodato d’uso gratuito permanente, in uso esclusivo e gratuito al Comune di Alghero, idonei spazi e locali ai fini dell’istituzione di separati Uffici di Stato Civile, per la sola celebrazione di matrimoni con rito civile. “Abbiamo voluto prevedere una ulteriore facilitazione per i cittadini e turisti che intendono sposarsi nella nostra città, guardando anche in questo caso al dopo emergenza, creando tutti i presupposti affinché Alghero possa tornare alla normalità e nel contempo riappropriarsi del ruolo di destinazione turistica privilegiata per i matrimoni. Abbiamo voluto, inoltre, stare dalla parte delle imprese, mettendo a disposizione delle attività che intendano sviluppare questo tipo di attività, modalità per il riconoscimento di sede staccata dello Stato  Civile più semplici e attivabili in qualunque momento”, afferma l’Assessore al Turismo Marco Di Gangi.  Tariffe ridotte del 60% rispetto a quelle precedentemente previste, per cui, a titolo esemplificativo, sposarsi alle Grotte di Nettuno costerà 1.000 euro rispetto ai 2.500 precedenti. Chi sceglie la Torre di Sulis, invece, spende 720 euro in luogo dei 1.800 precedenti. Chi si sposa al Nuraghe Palmavera dovrà versare 800 euro e non 1.600.