“Mediterranea” di Giuni Russo rivive dopo 40 annicon un video realizzato ad Alghero

Progetto musicale di Warner Music Italy e Vanity Fair Italia, con il coinvolgimento dell’Insieme Vocale Nova Euphonia e della Corale Studentesca Città di Sassari diretti dal M° Vincenzo Cossu

Un’operazione musicale senza precedenti, frutto della sinergia tra Warner Music e Vanity Fair. A 40 anni dalla prima uscita, “Mediterranea”, uno dei brani più emozionanti di Giuni Russo, scritto insieme a Maria Antonietta Sisini, torna in una nuova veste sonora, con un remix firmato dal dj e produttore friulano Mattia Del Moro, in arte Dumar, già disponibile in tutti gli store digitali da alcune settimane. L’obiettivo: lanciare una summer hit per le nuove generazioni e mantenere viva l’eredità artistica di Giuni Russo. Dumar è conosciuto per i suoi rework musicali in cui unisce passato e presente, rispettando gli interpreti originali ma restituendo alle loro opere un nuovo vigore.
Ed è qui che nasce il coinvolgimento dei cori del M° Cossu, l’Insieme Vocale Nova Euphonia e la Corale Studentesca Città di Sassari, che il 4 agosto ad Alghero hanno registrato una versione di “Mediterranea” pubblicata giovedì 7 agosto online sul canale ufficiale di YouTube di Giuni Russo e promossa sui social di Giuni Russo, Warner Music Italy e Vanity Fair. Il riscontro è stato straordinario: il reel di anteprima ha superato sulle pagine social di Giuni Russo le 250mila visualizzazioni mentre il video integrale ha già raccolto su YouTube circa 30mila visualizzazioni.
Il M° Cossu, direttore artistico del Festival delle Bellezze e dei cori coinvolti, era stato contattato dal team creativo di Warner Music Italy con una proposta: realizzare dal vivo al Mirador Giuni Russo di Alghero (città a cui la cantante dedicò l’omonima hit) un video nel quale i due cori avrebbero eseguito “Mediterranea”. Il tempo a disposizione era però poco, come ricorda lo stesso direttore: «La Warner Music mi aveva contattato agli inizi di luglio attraverso il suo team creativo, guidato da Veronica Faccin. Erano rimasti colpiti dal video della nostra versione del “Deus ti salvet Maria”, eseguita al nuraghe di Santu Antine di Torralba nel 2020 e pubblicata su YouTube (dove ad oggi ha raccolto circa un milione e 200mila visualizzazioni). Ci chiedevano però di realizzare a breve termine il progetto completo, tra la fine di luglio e gli inizi di agosto, a causa delle esigenze promozionali legate all’uscita della versione remix di Dumar, avvenuta a metà luglio. Per fortuna sono riuscito a elaborare rapidamente l’arrangiamento e tutti i coristi si sono impegnati al massimo; così, in appena dieci giorni, siamo riusciti a completare il lavoro».
Le prove di studio con i cori si sono svolte il 24 e il 29 di luglio. Le riprese del video sono state effettuate al Mirador Giuni Russo di Alghero, come detto, lunedì 4 agosto. Erano presenti anche Renato Tanchis, Manager Catalogue Director di Warner Music Italia, che ha sostenuto con forza il progetto, il presidente della Fondazione Alghero Graziano Porcu e soprattutto Maria Antonietta Sisini, coautrice della canzone e anche lei molto legata ad Alghero. Sono intervenuti il sindaco Raimondo Cacciotto e Gabriella Esposito, oggi in Consiglio comunale: a lei si devono l’intitolazione del Mirador a Giuni Russo nel 2014 e l’idea di impiegare quello stesso spazio per un’iniziativa con cui ricordare e celebrare la cantante che aveva un forte legame con Alghero.
La registrazione è stata realizzata dal team di Sardinian Life e ISO Image; fonica e mixaggio a cura di Marco Pinna; regia, montaggio e produzione video a cura di Cesare Donati. La canzone è stata eseguita dall’Insieme Vocale Nova Euphonia e dalla Corale Studentesca Città di Sassari; pianoforte: Carlo Morittu; chitarra: Gabriele Griva; basso elettrico: Gabriele Serra.
Le riprese sono così diventate una vera e propria vetrina promozionale per Alghero e la giornata del 4 agosto è stata inoltre inserita fra gli eventi collaterali del Festival delle Bellezze 2025, che ha l’importante sostegno della Camera di Commercio di Sassari attraverso il network Salude & Trigu.




I CORRIDOI UNIVERSITARI PER UNA NUOVA GENERAZIONE MEDITERRANEA

Sono arrivati numerosi in questa 4 edizione gli studenti del Foundation Course grazie alle 20 borse di studio INCLUSIVE UNISS messe a disposizione dall’Ateneo di Sassari. Il supporto del partenariato locale e dei docenti interni ed esterni all’Università hanno reso possibile il loro arrivo per mezzo dell’attivazione di corridoi universitari con alcuni Paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina.
È attualmente in atto la quinta edizione che supporta la formazione online pre-universitaria di studenti che provengono da un sistema di istruzione molto diverso da quello italiano e che si iscriveranno nel prossimo anno accademico presso i Corsi di Studio dell’Università di Sassari.
Accolti dagli studenti delle precedenti edizioni e dagli “studenti ambasciatori” del progetto Mentorship del Ministero dell’Interno, i giovani provenienti dall’Angola, Eritrea, Mali, Congo Brazaville, Gambia, Mozambico, Senegal, Eritrea, Russia e Venezuela hanno appena intrapreso il percorso accademico in diversi Corsi di Studio e ringraziano a gran voce l’Ateneo di Sassari per aver aperto loro una grande prospettiva che nei loro Paesi di provenienza sembrava una utopia.
“Le strategie di inclusione di studenti provenienti da contesti disagiati, a causa degli effetti del cambiamento climatico, della povertà, delle guerre in atto, sono un nostro impegno costante, sostiene il Magnifico Rettore. Sono tanti i delegati, sottolinea, che hanno dato impulso a corridoi universitari con Paesi in cui non è sempre garantita la possibilità di proseguire gli studi universitari”.
Anche le opportunità offerte per il prossimo anno accademico dalla Fondazione di Sardegna per i corridoi universitari con il Marocco, la Tunisia e l’Algeria si muovono nella stessa prospettiva e consentono di far crescere importanti partenariati di ricerca e nuovi percorsi didattici comuni in questi territori. Si confermano infatti le 20 borse di studio del programma FORMED che consentiranno la selezione di nuovi giovani studenti internazionali provenienti da questi Paesi.
Il Foundation Course accoglie anche studenti rifugiati. Il diritto allo studio a favore di rifugiati eritrei in Etiopia è stato realizzato grazie alla collaborazione con l’Assessorato al Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale della Regione Sardegna che, con il supporto e il contribuito finanziario, ha consentito di estendere a livello locale il progetto UNICORE attivato con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e il Ministero degli Esteri.
“Il superamento delle complesse procedure che gli studenti stranieri extra europei devono affrontare, sostiene la delegata Silvia Serreli, non sarebbe possibile senza una continua interazione tra delegati, e soprattutto senza il lavoro costante delle persone che operano negli uffici dell’Area didattica e servizi agli studenti che, con competenza e dedizione, superano ogni giorno le difficoltà del processo di inclusione universitaria. Inoltre, va evidenziato il supporto fondamentale e attivo dell’ERSU che ospita ogni anno 50 studenti provenienti dai corridoi universitari e della Caritas diocesana di Sassari che accoglie e supporta nelle prime fasi dell’accoglienza gli studenti con maggiore difficoltà”.
L’Università di Sassari con i corridoi universitari amplia l’azione del Manifesto delle Università inclusive promosso da UNHCR, confermandosi uno degli Atenei più attivi nel dare risposte alle necessità formative di contesti solo apparentemente distanti.

Sassari, 9 marzo 2023




Nuoro, allo Spazio Ilisso l’Anteprima del festival letterario “Mediterranea. Culture, scambi, passaggi” II edizione

NUORO. Dopo il successo della prima edizione, il festival letterario “Mediterranea. Culture, scambi, passaggi” ritorna arricchendo il proprio calendario di nuove contaminazioni e apporti ed estendendo il proprio raggio d’azione a nuovi luoghi d’incontro. Venerdì 29 aprile, alle 17, la manifestazione prende il via non a caso da Nuoro, l’Atene della Sardegna, con una speciale Anteprima nel cortile interno dello Spazio Ilisso (Via Angelo Brofferio 23) per accogliere la “Performance di Lettura ad alta voce” ispirata alle principali e più importanti firme del repertorio letterario sardo.

Grandi autori come Salvatore Mannuzzu, Sergio Atzeni, Grazia Deledda, Giuseppe Dessì, Giorgio Todde e altri nomi tra i più celebri e apprezzati, rivivranno attraverso le letture dell’attore Marco Moledda, per regalare emozioni e rievocare suoni e immagini iconiche della letteratura isolana, che a Nuoro hanno trovato casa grazie all’incessante attività delle case editrici Ilisso e Il Mestrale. Saranno presenti l’editrice Vanna Fois e, in rappresentanza dell’AES, la presidente Simonetta Castia.

L’evento è realizzato a cura dell’Associazione Editori Sardi in partenariato con ADEI (Associazione degli editori indipendenti), la manifestazione nazionale Lettura Day, giunta anch’essa alla sua seconda edizionee Ilisso. La partecipazione è libera ma occorre prenotare contattando il numero 0784 31551 o l’indirizzo email [email protected].

Il festival letterario dell’AES, dedicato alla vasta dimensione, letteraria e culturale del Mediterraneo, mira a esaltare e promuovere l’orizzonte millenario degli scambi, della cooperazione, delle contaminazioni, come l’importante apporto dato dal libro. Condizione che riflette l’importanza delle culture, delle letterature all’interno di una comune matrice, culturale e paesaggistica.

In attesa della fase clou del festival, che si svolgerà anche quest’anno ad Alghero, dal 14 al 21 luglio, altre due importanti anteprime sono in calendario al Salone internazionale del libro di Torino. Giovedì 19 maggio, alle 13.30, il Lingotto ospiterà l’evento letterario dal titolo “Un’isola e i suoi eroi”, moderato dalla presidente AES, Simonetta Castia e dedicato alla condizione complessa e molteplice dell’insularità, che affonda le sue radici nella storia. Un tema dalle innumerevoli sfaccettature che sarà approfondito dagli interventi del presidente della Fondazione Mont’e Prama Anthony Muroni e dell’accademico Alberto Moravetti, intervallati dalle suggestive e inedite performance musicali di Gavino Murgia.

Sempre a Torino, venerdì 20 maggio, ore 12.45 sarà presentato il progetto “Isole naviganti tra Sardegna e Procida”, anteprima non solo del festival ma anche della Summer School “Leggere il Mediterraneo”. Assieme a Simonetta Castia interverranno le docenti Laura Cannavacciuolo (Università “L’Orientale” di Naoli) e Roberta Morosini (Wake Forest University), per introdurre una nuova idea di “localizzazione” delle isole, nel tentativo di ripensarle e ripercorrerne il perimetro, nel racconto, la sua rappresentazione letteraria. L’appuntamento è realizzato dall’AES in collaborazione con l’Università di Napoli L’Orientale.

Il circuito di “Mediterranea” abbraccerà quest’anno numerosi centri sia dell’isola che della penisola. Oltre Nuoro e Alghero saranno infatti coinvolti i contesti di Monteleone Rocca Doria, Sassari, La Maddalena, Olbia, Bosa, le aree archeologiche di Pranu Muttedu (Goni) e Monte d’Accoddi (SS), diverse scuole di Olbia, Sassari e Porto Torres, quindi Procida, infine Torino, Tangeri e Madrid, per la sezione internazionale dell’evento, in collaborazione con i Comitati della Società Dante Alighieri.

Il festival è svolto in partenariato con un ampio parterre di soggetti, istituzionali e privati, tra i quali la Fondazione di Sardegna, la Regione Autonoma della Sardegna e il Comune di Alghero.




Alghero, “Poeti mediterranei” si terrà al Teatro della Mercede

Luca Falomi

ALGHERO. L’evento letterario “Poeti mediterranei”, sabato 18 dicembre non si terrà più negli spazi della Biblioteca comunale ma al Teatro della Mercede di Alghero. Per il resto, tutto come da programma, con inizio alle 16.30 per accogliere il vasto repertorio della poesia del Mediterraneo nelle magistrali interpretazioni di Clara Farina, Franca Masu e Raffaele Sari, accompagnati dalle note della chitarra da Luca Falomi.

L’iniziativa conclude la prima edizione del festival “Mediterranea. Culture, scambi, passaggi”, fortunata rassegna di promozione della lettura ideata e organizzata dall’Associazione Editori sardi con il patrocinio e contributo dell’Assessorato regionale alla Cultura, del Comune di Alghero, della Fondazione Alghero e della Fondazione di Sardegna, insieme a un vasto e numeroso parterre di soggetti istituzionali e di privati. L’ingresso è gratuito previa esibizione del green pass. Per info contattare il numero di telefono 328 7694678.




“Poeti mediterranei” alla Biblioteca di Alghero

ALGHERO. C’è un vasto repertorio della poesia del Mediterraneo che è tutto da scoprire, attingendo alle diverse latitudini, geografiche e letterarie. Un patrimonio del quale, sabato 18 dicembre, alle ore 16.30, nei suggestivi spazi della Biblioteca del Mediterraneo di Alghero, verrà dato un saggio attraverso una performance letteraria dedicata ai “Poeti mediterranei”, con le voci e le note di straordinari interpreti di un panorama culturale intramontabile.

L’iniziativa conclude la prima edizione del festival “Mediterranea. Culture, scambi, passaggi”, fortunata rassegna di promozione della lettura ideata e organizzata dall’Associazione Editori sardi con il patrocinio e contributo dell’Assessorato regionale alla Cultura, del Comune di Alghero, della Fondazione Alghero e della Fondazione di Sardegna, insieme a un vasto e numeroso parterre di soggetti istituzionali e di privati.

A animare questo speciale evento artistico-letterario saranno Clara Farina (attrice, ricercatrice e insegnante di Sassari, attivamente impegnata fin dagli anni Settanta in un’azione di recupero e diffusione della lingua sarda), Franca Masu (autrice e cantante in italianosardo, spagnolo e portoghese) e Raffaele Sari (scrittore, poeta, critico letterario e ricercatore di storia contemporanea, direttore di una collana di poesia per l’editore Bertoni di Perugia), che ha collaborato alla progettazione dell’evento. Quindi le melodie interpretate alla chitarra da Luca Falomi (poliedrico interprete e arrangiatore). L’ingresso è gratuito previa esibizione del green pass. Per info contattare il numero di telefono 328 7694678.




Giovedì ad Alghero alla scoperta del Mediterraneo tra alimentazione, economia, sostenibilità e cultura

ALGHERO. Giovedì 16 settembre alle 18 negli spazi dell’Ex Mercato civico di Alghero, l’Associazione Editori Sardi presenta “Pan Mediterraneo. Economia, sostenibilità, cultura”, una tavola rotonda dedicata ai punti di forza dell’economia del Mediterraneo con una particolare attenzione al cibo, per andare alla radice di una riflessione circolare che unisce passato, presente, futuro di un bacino economico e culturale ancora largamente da valorizzare.

Esperti del settore e accademici si confronteranno su tematiche paradigmatiche attorno ai concetti di Valore, Mare, Pane e Terra, attorno ai quali si approfondiranno numerosi aspetti del territorio.

Tra i relatori di altissimo profilo interverranno Andrea Calori, esperto in politiche territoriali, di sviluppo locale e di cicli alimentari sostenibili per Esta; Giovanni Antonio Farris, già ordinario di Microbiologia Agroalimentare dell’Università di Sassari; Alessandra Guigoni, dottore di ricerca specializzata in storia e cultura del cibo, agrobiodiversità, fenomeni di globalizzazione agroalimentare, sviluppo rurale e patrimoni agroalimentari; Massimiliano Lepratti, coordinatore e ricercatore nel campo della transizione ecologica dell’economia per l’associazione Economia e sostenibilità; Pier Andrea Serra, prorettore dell’Uniss, medico, farmacologo, tossicologo e coordinatore del corso di Studi in Scienze dell’alimentazione. A moderare l’incontro sarà Marco Zapparoli, editore di Marcos&Marcos in rappresentanza di Letteratura Rinnovabile.

A fine serata sarà offerta una minidegustazione a cura del panificio Cherchi per conoscere i sapori e le fragranze di alcuni dei caratteristici prodotti doc come il pane e l’olio.

L’iniziativa, realizzata a cura di ESTA, Letteratura Rinnovabile e AES è inserita nel calendario del festival letterario “Mediterranea. Culture, scambi, passaggi”, organizzato dall’AEScon il patrocinio di Regione Sardegna, Comune di Alghero, Fondazione Alghero e Fondazione di Sardegna, in partenariato con Florinas in giallo, la Libreria Cyrano di Alghero e un nutrito parterre di istituzioni e imprese di rilevanza regionale, nazionale e internazionale.

La manifestazione proseguirà il 17 settembre con la seconda edizione del Forum nazionale sull’editoria regionale “Tutti i libri del mondo”, promosso da ADEI e organizzato congiuntamente all’Associazione Editori Sardi. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti con l’obbligo del green pass.




Alghero, “Mediterranea. Culture, scambi, passaggi”, ottimo bilancio per la prima edizione del festival curato dall’Associazione Editori Sardi

ALGHERO. Dopo cinque intense giornate di appuntamenti di straordinario fascino e partecipazione, tra incontri con autori, concerti, reading e molto di più, il festival letterario “Mediterranea. Culture, scambi, passaggi” curato dall’AES ha concluso ad Alghero con successo l’edizione inaugurale, mettendone bene in luce l’anima cosmopolita.

Le iniziative di promozione della lettura hanno rianimato gli spazi dell’Ex Mercato Civico con forte adesione di pubblico, consegnando al mezzo del libro lo straordinario ruolo di catalizzatore di aspetti culturali, letterari e paesaggistici: dal mito alla poesia, dall’archeologia all’osservazione astronomica, dalla musica ricca di contaminazioni alle canzoni del Sabir, scrutando nel tempo e nello spazio attraverso lo sguardo degli autori arabi e di grandi letterati del passato come Dante, Petrarca e Boccaccio, nei quali il limite geografico del nostro mare è superato da quello letterario.

«Un successo che ci spinge a guardare con fiducia e positività verso la costruzione di un percorso condiviso ed esteso ad un’ampia rete di attori, all’insegna dei libri, della lettura, dell’arte, della cooperazione e degli scambi culturali – afferma Simonetta Castia, presidente AES e curatrice della manifestazione –. Già da oggi possiamo guardare a importanti e prestigiose richieste di partenariato, che sono di per se stesse la prova dell’efficacia e validità di un’iniziativa che mira a creare integrazione tra le comunità del Mediterraneo».

Questa prima fase della kermesse è stata in grado di tratteggiare l’evoluzione millenaria della storia mediterranea e di recuperare quella comune matrice di contaminazioni e passaggi che ha plasmato culture, tradizioni e civiltà, senza trascurare le tematiche della salvaguardia dell’ambiente e della fauna marina che hanno caratterizzato la serata conclusiva con ospiti d’eccezione come Egidio Trainito e Giulia Mo. Non c’è più tempo per stare a guardare. Occorre una rivoluzione ecologica che sia soprattutto culturale, per evitare che i cambiamenti in atto siano irreversibili, ha affermato Trainito, che assieme al giornalista Salvatore Taras ha presentato “Ambiente marino della Sardegna”, riedizione aggiornata a cura de Il Maestrale della celebre opera di oltre venti anni fa, in cui si evidenziano i mutamenti del clima attraverso le trasformazioni dei fondali marini dell’isola. L’autore ha raccontato aneddoti e testimonianze di questo suo affascinante lavoro, che lo ha portato tra l’altro a svolgere il ruolo di consulente e poi autore di Lineablu su Rai1. Dalla comparsa di specie aliene alla sparizione di rare varietà autoctone come la Pinna nobilis, la serata ha lasciato spazio a un tema che fa ben sperare per le future generazioni, quello del ritorno della foca monaca.

Occasione per riscoprire questo raro esemplare della fauna marina è stata la presentazione del fortunato libro “Tottoi” di Gianni Padoan nella riedizione Taphros. In presenza del direttore editoriale Dario Maiore si è sviluppato un incontro a più voci con Trainito, Mo e Giuseppe Pisanu (direttore del Museo archeologico di Dorgali) il cui zio, Francesco, fu l’accompagnatore di Padoan nei luoghi frequentati dalle foche, per diventare l’amico del giovane Tottoi all’interno del romanzo. Giulia Mo, ricercatrice Ispra e responsabile del progetto di studio sulla foca monaca, ha illustrato ampiamente lo stato di salute di questa specie così rara, arrivata a circa settecento esemplari stimati in tutto il Mediterraneo, con un’espansione sulle coste della Siria, del Libano, di Israele, Albania e Monte Negro. Solo trent’anni fa sembrava avviarsi all’estinzione con 350 esemplari stimati. Mo ha rivolto un appello affinché gli avvistamenti siano segnalati prontamente all’Ispra, in modo da avviare le adeguate attività di monitoraggio e salvaguardia delle nuove colonie.

Un finale in bellezza non poteva che essere suggellato dall’abbraccio tra editoria, cinema e ambiente, in un tributo a “La grande strada azzurra” di Gillo Pontecorvo, pellicola del 1957 a colori tratta dal romanzo “Squarciò” (Feltrinelli) di Franco Solinas. La proiezione del film capolavoro del neorealismo italiano è stata introdotta da un ricordo di Maiore alla riscoperta della figura di Solinas e in relazione al partenariato con il festival “La valigia dell’attore”.

Il prossimo appuntamento del festival sarà il 27 luglio alle 20 alla Libreria Cyrano di Alghero, dove in partenariato con “Florinas in giallo”, Paolo Carta, curatoredella recentissima riedizione critica di “Banditismo in Sardegna” dialogherà di “Mistica della sardità” con Alessandra Pigliaru (Il Maestrale) per riscoprire un classico della letteratura giuridica che ha il suo incipit ne “La vendetta barbaricina”.

Il concetto di vendetta, che nella visione ormai classica appare come un dovere e un obbligo sociale posto dalla comunità e sancito da una tradizione, ha però un’origine di tipo sacrificale, quasi d’ordine «mistico», se non religioso. Il volume si arricchisce ora di curiosità, carte inedite, tagli e appunti, schizzi e riflessioni che colgono aspetti specifici dell’insularità nei suoi risvolti esistenziali, per ampliare lo sguardo dal Nuorese verso la storia dell’intera isola.

Mediterranea. Culture, scambi, passaggi” è organizzato dall’AES con il patrocinio di Regione Sardegna, Comune di Alghero, Fondazione Alghero e Fondazione di Sardegna, in partenariato con Florinas in giallo, la Libreria Cyrano e un nutrito parterre di istituzioni e imprese di rilevanza regionale, nazionale e internazionale.




La Siria poetica di Asmae Dachan commuove il pubblico del festival letterario

Presentazione di “Non c’è il mare ad Aleppo” con Asmae Dachan e Salvatore Taras

ALGHERO. Il cielo stellato sul nuraghe Palmavera, una notte d’estate di un festival letterario e una luna splendente che rischiara le suggestive mura dell’antica area archeologia. Ingredienti irresistibili per i tanti appassionati di archeoastronomia, che domenica sono accorsi in gran numero all’evento “E quindi uscimmo a riveder le stelle”, lo speciale appuntamento della kermesse “Mediterranea. Culture, scambi, passaggi” curato dall’Associazione Editori sardi. Prima edizione di un festival che dal 15 luglio sta impreziosendo le serate di Alghero attraverso iniziative letterarie, incontri con autori, reading e spettacoli di successo.

I collegamenti tra la cosmologia dantesca e la volta celeste hanno rapito il pubblico numeroso, che a fine serata ha potuto osservare la bellezza degli astri e le forme dettagliate dei crateri lunari, scrutando dall’obiettivo dei potenti telescopi messi a disposizione dalla Società Astronomica Turritana.

Ad accompagnare gli spettatori in questo seducente viaggio astrale, è stato il fisico e noto divulgatore scientifico Gian Nicola Cabizza, autore de “Lo Zodiaco nella Divina Commedia”, un’agile e sintetica edizione dell’“Atlante astronomico della Divina Commedia”, edita da Mediando.

Osservazione astronomica al nuraghe Palmavera

Cabizza ha inoltre presentato su maxischermo l’adattamento flat di un video dedicato alla “Cosmografia dantesca”, da lui realizzato insieme a Nicola Bonomo in omaggio ai settecento anni dalla morte di Dante. La versione originale progettata per essere mostrata a tutta cupola, ha ricevuto il primo premio per il miglior video per planetari dell’anno, conferito dalla giuria dell’Associazione Planetari italiani.

I saluti di apertura di Gabriella Gasperetti, archeologa della Soprintendenza, hanno dato l’input all’archeologo Luca Doro per approfondire le peculiarità del complesso megalitico, e introdurre alle più recenti scoperte archeo-astronomiche realizzate da Aristeo e SAT, il cui presidente, Michele Forteleoni, ne ha illustrato le risultanze preliminari.

Tra gli incontri con gli autori, a commuovere il pubblico all’Ex Mercato Civico è stata invece Asmae Dachan con la sua silloge poetica “Non c’è il mare ad Aleppo”. L’autrice italo-siriana si è confrontata con il giornalista Salvatore Taras per aprire uno squarcio di luce sui più profondi e drammatici aspetti della guerra in Siria, un conflitto che si protrae ormai da undici anni. Il tema dei bambini soldato, la questione delle donne violate, i bombardamenti sui civili, le stragi e tante altre realtà della guerra sono state affrontate mediandone la tragicità attraverso il linguaggio delicato della poesia, senza mai privare di un pizzico di speranza la visione del futuro. La scrittrice e pluripremiata giornalista si è detta stupita dalla bellezza di Alghero, le cui antiche mura le hanno ricordato proprio Aleppo, la città d’origine della sua famiglia, che ora vive ad Ancona. Il percorso culturale del festival si è poi addentrato nel filone letterario dedicato all’ambiente, alla bellezza e alla storia del paesaggio e alla sostenibilità ambientale.

Un libro uguale un albero, sarebbe il caso di dire per il bel volume fotografico “Attaccati alle radici”, presentato dal fotoreporter ed editore Enrico Spanu insieme al giornalista Lello Caravano. È uno scrigno di spettacolari immagini degli alberi monumentali dell’isola, con la scelta inusuale e coraggiosa di pubblicarle in bianco e nero, corredate da storie e leggende inerenti ogni singolo monumento verde. Il progetto prevede la piantumazione di un albero per ogni singola copia stampata. Un’iniziativa tanto apprezzata dal celebre musicista Peter Gabriel, che ha voluto scrivere di proprio pugno la prefazione dell’opera.

Presentazione di “Attaccati alle radici” con Lello Caravano ed Enrico Spanu



Alghero, ancora un successo per il festival letterario con la letteratura araba, il mare di Dante e i canti del Sabir

Un momento della serata

Alghero. Ancora un successo per il festival letterario “Mediterranea. Culture, scambi, passaggi” curato dall’AES, che sabato all’Ex mercato civico di Alghero ha messo a segno un’altra serata molto partecipata, dedicata alla scoperta della letteratura araba, al Mediterraneo letterario di Dante e infine a un applauditissimo concerto acustico della Banda Ikona, che ha saputo combinare ed esaltare in musica le più straordinarie ricchezze culturali dei diversi popoli che si affacciano sul nostro mare.

L’universo della letteratura araba è complesso e variegato, e fino al 1988, quando lo scrittore egiziano Nagib Mahfuz vinse il premio Nobel, era del tutto trascurato dall’editoria europea. Da allora la tendenza è mutata ma sono spesso le case editrici indipendenti a fare la differenza. Un esempio è quello della Ilisso, che attraverso la voce dell’editor Bastiana Madau, ha presentato sul palcoscenico del festival la collana di narrativa internazionale “Contemporanei/Scrittori del mondo”, intrapresa dalla casa editrice nuorese allo scopo di far conoscere le letterature dell’altra sponda del mare, nelle traduzioni di autori giordani, egiziani, palestinesi e siriani. Come hanno sentitamente approfondito le traduttrici e docenti Isabella Camera d’Afflitto e Maria Avino, queste letterature rispecchiano spesso la realtà del proprio paese, trattano di condizioni molto dure, di guerre e afflizioni, ma vedono il Mediterraneo come un luogo di scambio e di positive contaminazioni reciproche con il continente europeo. Nella collana sono inseriti autori quali Marzùq di Ar-Rahman Munif ‘Abd, Radwa Ashur e Sahar Khalifa.

La presentazione Ilisso sulla collana di letteratura araba

Dopo un così denso excursus nella letteratura araba, ci sarebbe da chiedersi in quale misura la figura di Dante riesca ancora a incuriosire il pubblico di un evento letterario. A giudicare dall’interesse degli spettatori di Alghero, sembrerebbe proprio di sì. Ricchissima di spunti, di informazioni e di aspetti critici, la presentazione de “Il Mare salato” di Roberta Morosini in un ampio confronto con Alessandro Marongiu, è stata un’immersione a tutto tondo negli scritti del sommo poeta e in quelli di Boccaccio e Petrarca, quasi che questi tre autori del passato riescano a parlarci ancora oggi di ciò che succede nel Mediterraneo. Come ha spiegato l’autrice, docente di Letteratura Italiana alla Wake Forest University, il titolo rispecchia il modo in cui i greci chiamavano il mare, un riferimento alla sapidità corrosiva che porta via la dignità e l’identità, soprattutto per le donne, molte delle quali erano, e sono, vendute come schiave, scambiate e prostituite. L’opera di Dante è stata definita “acquorea”, densa di un forte simbolismo marinaresco, che esplicita non solo le straordinarie conoscenze del Poeta riguardo al linguaggio nautico, ma anche ai più minuti aspetti geografici.

Roberta Morosini e Alessandro Marongiu

Uno spettacolo memorabile è stato offerto infine dall’esibizione della Banda Ikona, nella straordinaria formazione a trio finalista al Premio Tenco 2021. Il gruppo ha letteralmente mandato in visibilio il pubblico con un repertorio tratto dall’album “Mediterraneo ostinato”, i cui testi sono stati scritti per la maggior parte in Sabir, la lingua dei marinai e della gente che viveva i porti e il mare per potersi comprendere in ogni luogo del Mediterraneo.

Brani di grande orecchiabilità interpretati dalla stupenda voce di Barbara Eramo e dal polistrumentista Stefano Saletti con il contrappunto delle percussioni di Giovanni Lo cascio, che hanno prodotto una fusione di timbri e note richiamanti ogni parte del mare, tra il suono del bouzouki greco, l’oud arabo, la chitarra europea, il darbuka arabo e il cajon. Dai brani originali come “Lampedusa andata” (un canto della speranza in lingua swahili) fino alle cover di “Alì dagli occhi azzurri” di Pasolini, gli Ikona hanno salutato il festival coinvolgendo il pubblico di Alghero in un trascinante motivo catalano, “L’estaca” di Lluis Llach, un brano universale di resistenza contro ogni forma di guerra e sopraffazione.

La Banda Ikona in concerto



Alghero, lunedì “Mediterranea. Culture, scambi, passaggi” incontra “La grande strada azzurra”

ALGHERO. Il festival letterario “Mediterranea. Culture, scambi, passaggi” curato dall’AES conclude lunedì la sua prima tranche di appuntamenti, dedicando la serata ai temi che, attraverso l’impareggiabile mezzo del libro, condurranno il pubblico verso argomenti di forte attualità come la salvaguardia del paesaggio e dell’ecosistema, la tutela della fauna a rischio estinzione e la sostenibilità ambientale. Un leitmotiv che il 19 luglio all’Ex Mercato Civico di Alghero traghetterà verso un finale cinematografico alla riscoperta di Gillo Pontecorvo e del suo film “La grande strada azzurra”.

Alle 19 Egidio Trainito illustrerà il volume “Ambiente marino della Sardegna”, edito da Il Maestrale. Il filo conduttore di questo splendido racconto fotografico delle coste e del mare della Sardegna, è il cambiamento che riguarda la storia, la geologia e gli ambienti sommersi. Insieme al giornalista Salvatore Taras, l’autore esporrà le trasformazioni dei fondali marini mediterranei della Sardegna in trent’anni di cambiamenti climatici. Il volume è la riedizione riveduta e corretta della celebre opera di Trainito.

Alle 20 Giuseppe Pisanu, assieme a Trainito e Giulia Mo, ricercatrice Ispra responsabile del progetto di ricerca sulla foca monaca, e massima esperta in materia a livello nazionale, presenta “Tottoi”, la riedizione Taphros editore del bestseller degli anni Ottanta che descrive il salvataggio di un cucciolo di foca monaca nelle grotte del Bue marino. Pisanu, che è direttore del Museo archeologico di Dorgali e curatore dell’opera, scritta da Gianni Padoan, parlerà del successo di questo volume tradotto in varie lingue, che è riuscito a vendere oltre un milione di copie. Il libro ha ispirato l’omonimo film d’animazione di Norifumi Kiozumi prodotto dalla Nippon Animation.

La grande strada azzurra” di Gillo Pontecorvo sarà proiettato infine alle 21, sempre negli spazi dell’ex mercato in collaborazione con la Cineteca Sarda e introduzione di Dario Maiore. La pellicola del 1957 racconta la storia di un pescatore Maddalenino che fa uso di bombe per pescare pesci, e dopo aver acquistato una barca finisce per inimicarsi i compaesani. Il film, interpretato da Alida Valli e Yves Montand, con un giovane Mario Girotti (il futuro Terence Hill), è tratto dal romanzo Squarci (Feltrinelli) di Franco Solinas, sceneggiatore e scrittore italiano, autore dei film La battaglia di Algeri, Queimada e Kap di Gillo Pontecorvo, Qui nsabe? di Damiano Damiani, L’amerikano di Costa-Gavras e Mr. Klein di Joseph Losey. A lui è dedicato il Premio Solinas per la miglior sceneggiatura italiana inedita, ideato e fondato nel 1985 da Felice Laudadio e Gian Maria Volonté.

In partenariato con “Florinas in giallo” il festival proseguirà il 27 luglio alle 20 alla Libreria Cyrano di Alghero per l’evento “Mistica della sardità”, in cui Paolo Carta con Alessandra Pigliaru introdurranno alla lettura della recentissima riedizione critica del “Banditismo in Sardegna”, pubblicata da Il Maestrale. Sarà presente per la famiglia Francesco Pigliaru.