UTOTRASPORTO–Dal Governo 80 milioni per sostenere le imprese del trasporto merci.

AUTOTRASPORTO – Dal Governo 80 milioni per sostenere le  imprese del
trasporto merci. Per Confartigianato Trasporti Sardegna necessaria una
clausola per adeguare costi di trasporto ai costi del gasolio. Nel
settore si gonfiano le spese e si sgonfiano i profitti. Nella crisi
dell’autotrasporto si muove, lentamente, qualcosa.

Il Governo, attraverso il Ministero delle Infrastrutture e della
Mobilità Sostenibile, ha stanziato 80milioni di euro aggiuntivi per
compensare parte dei maggiori costi sostenuti dalle imprese del
trasporto merci nell’acquisto del gas naturale liquefatto e
dell’additivo AdBlue, e per le spese non documentate e i pedaggi
autostradali.

Al di la di questo intervento, Confartigianato Trasporti Sardegna
ricorda come il settore sia, sempre più, stritolato dall’escalation
del costo del gasolio, rincarato del 22,3% nell’ultimo anno, con un
impatto di maggiori costi pari a 535 milioni di euro per le micro e
piccole imprese dell’autotrasporto merci.

“Una batosta – sottolineano da Confartigianato Trasporti Sardegna –
che si scarica interamente sui margini di profitto e sul valore
aggiunto aziendale, considerato che i prezzi alla produzione nel
trasporto merci, al terzo trimestre 2021, sono in calo dell’1,2%
rispetto ad un anno prima”.

Un settore, quello del trasporto merci, che anche in Sardegna è in
costante squilibrio tra fatturati che si sgonfiano, da una parte, e
gasolio, pedaggi, assicurazioni, costi di esercizio e tasse che
crescono, dall’altra. A tutto ciò si devono aggiungere il cronico
deficit infrastrutturale, che verrà colmato con tempi lunghissimi, la
concorrenza sleale, interna ed estera che opera senza regole e prezzi
sottocosto, i pagamenti, soprattutto tra privati, con tempi non
quantificabili e le imprese, quasi la metà un terzo del totale in
Italia (35mila su 92mila), non in regola con gli obblighi previsti
dalla legge per chi voglia svolgere la professione. Senza dimenticare
le variabili locali come la viabilità inadeguata, ovvero strade che
aprono e chiudono secondo le condizioni meteo o il dissesto
idrogeologico, le ZTL istituite dalla mattina alla sera, e gli stalli
urbani, per il carico e scarico, diventati ormai una vera rarità. E
non per ultimo, da 2 anni a questa parte, il Covid.

“Per questi motivi – sottolineano gli autotrasportatori artigiani –
riteniamo fondamentale che si arrivi alla definizione di regole che
dovranno garantire una maggiore ed effettiva tutela delle imprese di
autotrasporto, con particolare riferimento alla disciplina di una
clausola di adeguamento dei costi di trasporto al costo del gasolio,
oltre che alla questione delle soste e all’applicazione del nuovo
regolamento europeo”. “Il percorso di confronto con il Governo –
chiude Confartigianato Trasporti Sardegna – si pone l’obiettivo di
definire quelle norme necessarie alla categoria per ottenere un
riequilibrio degli assetti di mercato e i giusti correttivi delle
condizioni contrattuali”.

Secondo le ultime analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato
Imprese Sardegna, la dinamica del prezzo del gasolio per autotrazione
a metà febbraio è cresciuto del 22,3% su base annua. L’analisi
evidenzia anche come il trend rilevato a fine gennaio del costo del
carburante nelle micro e piccole imprese del trasporto merci, per le
quali rappresenta pressoché l’intera spesa per prodotti energetici,
proietta su base annua un impatto di maggiori costi per 535 milioni di
euro, che si scarica interamente sui margini e il valore aggiunto
aziendale, considerato che il settore è addirittura in deflazione:
l’analisi degli ultimi dati dell’Istat indica che al terzo trimestre
2021 i prezzi della produzione nel trasporto merci sono in discesa
dell’1,2% rispetto ad un anno prima. La spinta sui costi riduce i
margini delle imprese di autotrasporto, penalizza la domanda di lavoro
e quella per investimenti, essenziali per favorire la transizione
green del comparto. Va infine ricordato che la bolla del gas colpisce
anche le imprese di autotrasporto che utilizzano il GNL.

In Sardegna, le 2.476 imprese di autotrasporto, di cui circa 1.500
artigiane, hanno veicolato oltre 14milioni di tonnellate, l’87% di
tutte le merci che vengono movimentate in nell’Isola. Questo settore
crea lavoro a oltre 7mila persone, con una dimensione media per
azienda di 2,8 addetti per ogni realtà. Al primo gennaio di
quest’anno, il settore isolano ha registrato una decrescita totale del
2,9%, di cui ben il 5,7% solo nel comparto artigiano. Dal 2009, in
Sardegna, è scomparso circa il 20% del tessuto imprenditoriale. A
livello provinciale a Cagliari le imprese registrate sono risultate
1.123 di cui 729 artigiane. Rispetto allo scorso anno, nel totale
delle imprese di autotrasporto merci, il calo registrato è del 2,9%. A
Nuoro sono 362 (di cui 259 artigiane), con un calo del 2,7%. A
Oristano sono 250 (185 artigiane) registrando un -2,3%. Infine a
Sassari ci sono 741 imprese, di cui 474 artigiane: le cancellate sono
il 3,0%.

I dati nazionali del sistema del trasporto e della logistica in Italia
hanno registrato effetti rilevanti dalla crisi economica generata
dalla pandemia, con modifiche profonde della domanda e dell’offerta di
mobilità. Nel 2020 il fatturato del comparto del trasporto e
magazzinaggio in Italia è sceso del 17,5%, di 4,6 punti più intenso
del calo del 12,9% registrato in Ue 27, con le imprese italiane del
settore che hanno contabilizzato minori ricavi per 28,8 miliardi di
euro. Il trasporto merci ha sofferto un calo dell’11,7% della
produzione manifatturiera, associato ad una riduzione del 10,3% dei
flussi di commercio estero. Il boom dell’e-commerce, conseguente ai
provvedimenti restrittivi e la sospensione di attività commerciali,
non si è traslato con la stessa intensità e rapidità nell’‘ultimo
miglio’ delle consegne: lo scorso anno, a fronte di un aumento del
34,5% delle vendite di e-commerce, il fatturato delle imprese dei
servizi postali e attività di corriere segna aumento che si ferma al
+4,4%.

Complicata anche la situazione occupazionale.
Giovani e camion è un binomio difficile da tenere insieme anche in
Sardegna, sia per i costi elevati per il conseguimento della patente,
sia per un lavoro impegnativo, che costringe a stare lontano da casa e
dagli affetti, che assicura retribuzioni magre. Ciò comporta la
carenza di figure professionali, situazione che non può essere colmata
finché le paghe non verranno portate a livelli economici adeguati
all’impegno della professione.

La mancanza di giovani è diventato un problema centrale per il mondo
dell’autotrasporto: gli autisti sono sempre meno e sono sempre più
anziani. La prospettiva, da scongiurare, è di un mercato che rischia
di “svuotarsi” nel momento in cui la generazione dei conducenti
“veterani” andrà in pensione, perché i nuovi professionisti non sono
sufficienti a colmare il gap.

Una boccata di ossigeno per il settore arriva dalla Legge di Bilancio
che prevede l’introduzione di un voucher per favorire i giovani
camionisti nelle spese per l’ottenimento della patente per il
trasporto merci.

Questo prevede un contributo all’80% con un tetto fissato a 2.500 euro
dell’importo per le patenti e le abilitazioni professioni. Il
contributo sarà concesso tra il primo aprile del 2022 e la fine del
2026. Lo stanziamento è pari a 6 milioni nel 2022 e 5 milioni all’anno
dal 2023 al 2026. Si attende ora un decreto del Ministero delle
Infrastrutture e Mobilità Sostenibili che definirà più precisamente le
modalità e i termini per l’ottenimento e l’erogazione del beneficio.

Si tratta, infatti, di una misura essenziale per consentire il
ricambio generazionale nel settore, dove si registra una drammatica
carenza di autisti per la scarsa attrattivitá della professione e gli
alti costi di formazione per l’acquisizione delle patenti.

WWW.CONFARTIGIANATOSARDEGNA.IT
Responsabile Ufficio Stampa Confartigianato Imprese Sardegna




20 PROGETTI PER I FONDI PNRR – FERTILIA CANDIDATA CON IL PROGETTO PILOTA DA 20 MILIONI PER LA RIGENERAZIONE CULTURALE SOCIALE ED ECONOMICA

Borghi storici : Fertilia in  corsa per i fondi del Pnrr. Il  progetto di rigenerazione tra le proposte in Regione Al progetto pilota ritenuto più valido saranno destinati 20 milioni per la rigenerazione e valorizzazione dei piccoli centri. L’obbiettivo è la creazione di ricadute occupazionali sul territorio con la promozione di nuove attività imprenditoriali in ambito culturale e turistico. Si attende il decreto della Regione per il l’individuazione del centro 
Alghero, 21 febbraio 2022 – L’Amministrazione candida la borgata di Fertilia alla manifestazione di interesse finalizzata alla selezione di un progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi per l’importo di 20 milioni. Sono 20 le proposte pervenute alla Regione da tutta l’Isola in adesione al bando  dei  fondi del Pnrr – l’Investimento 2.1 Attrattività dei Borghi, che mette a disposizione il finanziamento. L’obiettivo: la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono o già abbandonati. La Giunta Conoci ha presentato in Regione la scheda progettuale con la manifestazione di interesse riguardante la Rigenerazione di Fertilia, con progetto che sostiene l’idea del rilancio economico e sociale del della borgata storica, Città di Fondazione in Sardegna, un centro di cultura fin dalla sua fondazione, e  poi di trasformazione e sviluppo del territorio, sia nella struttura architettonica che definisce e riconosce il passato ed identità di un nucleo storico e sociale ancora presente ma fortemente a rischio abbandono. L’identità culturale che ha caratterizzato la nascita e lo sviluppo del borgo è nel suo nome di “terra ricca e feconda” ed è su questa immagine che si svilupperà la sua RI(GENER)AZIONE ossia la rinascita dalla sua stessa identità. “Non sarà facile accedere al finanziamento, visto che sarà scelto un solo progetto in tutta la Sardegna, ma sappiamo che  Fertilia custodisce un patrimonio culturale e storico  unico,  da salvaguardare e preservare e per questo merita tutte le attenzioni. Vogliamo cogliere ogni opportunità che si delinea con gli investimenti che il Governo e Regione  stanno  varando” – spiega il Sindaco Mario Conoci. “La borgata di Fertilia rappresenta una testimonianza storica non solo per Alghero ma soprattutto per la Sardegna e ha in sé il valore dell’integrazione, simbolo dell’accoglienza. L’intento è quello di attuare una  riqualificazione degli spazi pubblici, in gran parte di proprietà regionale,  il restauro del patrimonio storico architettonico, insieme all’attivazione di iniziative imprenditoriali che generino ricadute dal punto di vista dell’occupazione sul territorio” aggiunge. Simbolo della prima grande bonifica della Nurra iniziata negli anni ’30:  la prima pietra della borgata è stata posta il giorno 8 marzo 1936. I suoi abitanti sono stati  gli artefici di quella grande operazione urbanistica di bonifica del territorio. Cuore poi dell’esodo giuliano-dalmata verificatosi a partire dal 1947, Fertilia conserva un  patrimonio culturale  immenso: con il conflitto mondiale  i lavori di edificazione si interruppero e nel dopoguerra Fertilia aveva solo 13 caseggiati nella fase progettuale, con una precisa destinazione a scopi pubblici. Il progetto che l’Amministrazione ha candidato in Regione si divide in tre direttrici: Riqualificazione spazi pubblici e Waterfront, Riqualificazione strade e aree verdi e un terzo intervento che  comprende una molteplicità di iniziative  di tipo materiale ed immateriale da attuare su una serie di immobili oggetto di riqualificazione come: l’ex Acquedotto,  l’ex palazzo EGIS,  l’ex Cinema-Teatro, l’ex Casa del Fascio e la Torre Littoria, collocata in prossimità del Cinema-Teatro diverrà sede della Scuola di Cinematografia e spazi per le mostre temporanee; la palazzina dell’ex Poste e Telegrafo,  la Casa e la Torre Comunale; Palazzo Doria,  l’ex mercato coperto di via Parenzo.  Si tratta di immobili caratterizzati da un avanzato processo di declino e di abbandono, da recuperare mediante la rigenerazione che integra le politiche di salvaguardia e la riqualificazione degli insediamenti storici con le esigenze di rivitalizzazione e ri-funzionalizzazione degli stessi. Con l’attuazione del progetto, se destinatario dei finanziamenti,  In questo modo sarà possibile rivitalizzare il tessuto socioeconomico del borgo di Fertilia, contrastando i fenomeni di spopolamento e favorendo la riqualificazione del patrimonio esistente, sia dal punto di vista architettonico, che paesaggistico e delle tradizioni. — 




SANITA’, ALGHERO, PAIS: “4,7 MILIONI DI EURO PER I LOCALI DI VIA MANZONI”

Cagliari, 8 dicembre 2021 – La Giunta regionale ha stanziato 4,7 milioni di euro per la riqualificazione e sopraelevazione dei locali ATS in via Manzoni ad Alghero. Ne da notizia il presidente del Consiglio regionale Michele Pais.

“Al termine dei lavori, la cui durata è stimata in 38 mesi – che si tenterà di ridurre sensibilmente – i locali potranno ospitare le sedi dei servizi sanitari territoriali che oggi, a causa di una inesistente programmazione del passato, sono costretti ad operare in spazi non idonei e distribuiti in maniera incoerente in vari locali sparsi nella città, per lo più in locazione” – dichiara il presidente Pais – “Inoltre è indispensabile trasferire il SERD da via degli Orti dove ha sede il Poliambulatorio in cui sono ubicate le attività sanitarie e amministrative”.

“Grazie a questa razionalizzazione dei servizi e degli spazi sarà possibile ottenere ingenti risparmi costituiti da onerosi canoni passivi di locazione e, cosa più importante, dare una sistemazione idonea e stabile a servizi sanitari di particolare importanza nel tempo colposamente trascurata, che aveva portato anche a pericolose e vietate commistioni tra servizi ospedalieri e territoriali” – continua Pais, e conclude – “Ingenti risorse che vanno ad aggiungersi ai 7,5 mln destinati all’ospedale di Alghero che confermano la grande attenzione rivolta al Nord-Ovest da parte dell’Assessore alla Sanità Mario Nieddu e della giunta guidata da Christian Solinas”.






Via libera dell’Egas al progetto da quattro milioni di euro presentato da Abbanoa per il miglioramento del servizio di approvvigionamento idrico nei territori dell’Anglona

Via libera da parte dell’Egas al progetto da quattro milioni di euro presentato da Abbanoa per migliorare l’approvigionamento idrico dei territori serviti dal nuovo impianto di potabilizzazione di Pedra Majore, nel sassarese.
I lavori partiranno già nei prossimi mesi e consentiranno di potenziare il servizio idrico nei borghi di Sedini (dove si trova il potabilizzatore di Pedra Majore) e Bulzi. Le opere realizzate permetteranno inoltre una migliore alimentazione anche più a valle, in particolare nei comuni di Laerru e Perfugas.
Nel dettaglio, il progetto prevede la realizzazione di un impianto di sollevamento da collocare nell’area dell’esistente impianto di potabilizzazione e di un sistema di condotte in ghisa sferoidale con relative opere, per una lunghezza complessiva di 14 km circa. In questo modo le vecchie condotte, ormai fatiscenti e con capacità di trasporto insufficienti rispetto alle richieste saranno sostituite.
“Grazie a questi interventi i comuni dell’Anglona serviti dall’impianto di Pedra Majore potranno finalmente contare su un elevato livello del servizio idrico, caratterizzato da continuità dell’erogazione, migliore qualità dell’acqua e riduzione delle perdite”, è il commento del presidente dell’Egas, Fabio Albieri.




COLDIRETTI SARDEGNA. DUE MILIONI DI EURO PER LA BLUE TONGUE IN FINANZIARIA

“Occorre inserire urgentemente in finanziaria due milioni di euro per i danni causati dalla blue tongue”. È la richiesta di Coldiretti Sardegna rivolta alla Giunta e al Consiglio regionale che ha quantificato le perdite dirette ed indirette dei pastori dopo aver denunciato nei giorni scorsi l’assenza della voce blue tongue nella proposta di legge. Richiesta rimasta isolata e messa nero su bianco anche in una lettera spedita alla Terza Commissione regionale.
La nuova ondata di blue tongue, che continua ad allargarsi su tutto il territorio regionale, ha coinvolto oltre 680mila capi (683.740 al 7 ottobre) equivalenti a quasi 2mila allevamenti (1.913).
Le perdite dirette (pecore morte) ammontano a 9388 capi, da sommarsi agli aborti e altre perdite indirette sempre legate al morbo.
“Il provvedimento omnibus, come abbiamo già contestato, non può non comprendere la voce blue tongue – evidenzia il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu –. Come Organizzazione abbiamo quantificato in 2milioni di euro la dotazione da destinare alle perdite dirette e indirette dei pastori”.
I denari sono necessari per ristorare le perdite dovute alle pecore morte cosi come alle perdite indirette, che molti pastori stanno subendo con l’aborto delle pecore o altre concause che vanno accertate sul campo. Così come occorre garantire il rimborso delle spese per l’acquisto dei repellenti.
“Nelle audizioni che abbiamo avuto con le istituzioni ed il sistema sanitario veterinario – ricorda il presidente di Coldiretti Sardegna – avevamo chiesto alla Regione di fornirli ai pastori, ma visto che per motivi burocratici i tempi sarebbero stati biblici, si deve intervenire a rimborso”.
Altra richiesta già protocollata alla Commissione Programmazione e Bilancio è quella di estendere i rimborsi per gli esami della reazione a catena della polimerasi (PCR) anche agli ovini oltre che ai bovini (come già previsto) prevedendo un arco temporale pluriennale.
“È importante garantire il ristoro alle aziende che hanno realmente subito i danni – evidenzia il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -. Purtroppo le calamità sono all’ordine del giorno e le perdite si stanno sommando divenendo spesso insostenibili per le aziende agricole. Per questo è fondamentale intervenire in modo chirurgico e immediato sulle aziende che hanno subito danni senza disperdere un euro. La tecnologia ci viene incontro e rappresenta uno strumento basilare per semplificare il metodo e tagliare notevolmente i tempi”.

Ufficio stampa Coldiretti Sardegna
Michele Arbau




RIGENERAZIONE URBANA ALLA PIETRAIA, ACCELERA L’ITER. VIA ALLA PROGETTAZIONE PER L’INTERVENTO DA 3 MILIONI DI EURO NEL QUARTIERE
Il Sindaco Mario Conoci con l’Assessore Emiliano Piras ieri a Cagliari per la convenzione che dà il via libera alla progettazione.

Alghero, 23 giugno 2021 – L’Amministrazione accelera con la programmazione degli investimenti. Ieri a Cagliari in Regione è stato siglato l’accordo per l’avvio della progettazione relativa al Programma di Rigenerazione Urbana nel quartiere della Pietraia. Il Sindaco Mario Conoci, con l’Assessore all’Urbanistica Emiliano Piras ha sottoscritto la convenzione con l’Assessore agli Enti Locali Quirico Sanna, presenti il Presidente del Consiglio regionale Michele Pais e il presidente della V Commissione Pietro Maieli, oltre al dirigente del Comune di Alghero Michele Fois e al Dirigente regionale Alessandro Puceddu. Al via la progettazione della riqualificazione del quartiere, con copertura finanziaria di 166.000 euro ( 150 mila regionali e 16 mila di cofinanziamento comunale ) per la redazione del progetto. Il protocollo siglato dà il via libera alla redazione del “Programma Integrato per il Riordino Urbano” ( PIRU) delle periferie, per la cui esecuzione è pronto un finanziamento di 3.000.000 di euro. Il cronoprogramma dell’Amministrazione prevede ora una tempistica cadenzata dall’immediata presentazione del piano finanziario e dell’avvio delle procedure di pubblicazione dell’avviso pubblico per la progettazione dell’opera che sarà di competenza dell’Assessorato all’Urbanistica, che coordinerà l’iter verso fase della gara d’appalto. Un balzo in avanti del procedimento che il Sindaco Mario Conoci ha concordato con la Regione per favorire gli investimenti per un intervento di grande respiro per il quartiere della Pietraia. “Il programma – spiega Mario Conoci – guarda alla rinascita urbanistica, economica e sociale del quartiere. C’è al riguardo un’ interlocuzione attiva con il comitato di quartiere al quale vogliamo assicurare il ruolo di coprotagonista delle scelte”. Partendo dal restyling del Mercato Civico e della piazza circostante, il progetto di rigenerazione mira garantire servizi, generare sviluppo attraverso le imprese e le attività produttive, investire sulla qualità della vita. E poi incremento degli spazi pubblici, miglioramento della viabilità, del drenaggio superficiale delle arterie di collegamento al Lido, aumento delle aree verdi, anche attraverso una generale riorganizzazione della mobilità interna e degli spazi destinati alla sosta delle autovetture. Protagonista dell’investimento sarà il cuore del quartiere, dove il Mercato Civico sarà il destinatario di consistenti aspetti progettuali : ristrutturazione e recupero funzionale, migliorando la qualità degli spazi interni, rendendoli maggiormente idonei alla pratica commerciale contemporanea, indirizzando lo spazio ad una migliore fruizione, anche per attività di tipo culturale. E’ stato importante, nella fase di avvio e di definizione dell’iter procedurale, l’apporto del Dipartimento di Architettura di Alghero, che verrà coinvolto anche nella fase avviata ieri. “Il rapporto diretto e proficuo con la Regione ci aiuta molto nelle fasi che ci attendono, in cui sarà importante la collaborazione tra le strutture tecniche – sottolinea l’Assessore all’Urbanistica Emiliano Piras – e il coordinamento in atto ci assicura il perseguimento dell’obbiettivo che vedrà il quartiere finalmente al centro di un grande progetto di rinascita”. Il programma di si inserisce nelle azioni in via di attuazione nel quartiere per compensare alla mancanza di servizi, adeguando la dotazione degli standard per migliorarne la qualità della vita. Tra questi, il micronido in fase di ultimazione, nell’area della scuola di via Corsica – via Malta, grazie ad un investimento 450 mila euro e che ospiterà 19 bimbi sotto i tre anni.




TRUFFA DA 3 MILIONI DI EURO: CONCLUSE LE INDAGINI DELLE FIAMME GIALLE DI ALGHERO RINVIATI A GIUDIZIO PADRE E FIGLIA

Nell’ambito delle attività svolte a tutela della sicurezza economico- finanziaria, la Guardia di Finanza di Alghero, coordinata dal Comando Provinciale di Sassari, ha concluso un’importante attività di servizio portando alla luce una truffa perpetrata per anni ai danni di un’anziana benestante algherese.

L’indagine trae origine da due verifiche fiscali condotte rispettivamente nei confronti di una Fondazione senza scopo di lucro di Alghero e del suo rappresentante legale, attenzionati dai finanzieri in virtù di forti dubbi riguardanti diverse proprietà immobiliari dalle quali entrambi traevano profitto mediante locazioni, in larga parte irregolari.

L’attività fiscale si concludeva con la constatazione di ricavi non dichiarati per oltre 670.000,00 €.

I successivi approfondimenti permettevano altresì di evidenziare la commissione da parte del rappresentante legale della Onlus di una complessa serie di artifizi e raggiri attraverso i quali una benestante ed anziana signora algherese era stata indotta dallo stesso ad intestare

alla citata Fondazione – dallo stesso creata ad hoc – il proprio consistente patrimonio mobiliare ed immobiliare, approfittando della situazione nella quale la signora versava, in quanto vedova, senza figli né parenti, molto facoltosa e parzialmente invalida.



Gli accertamenti bancari effettuati sui conti correnti intestati al rappresentante della fondazione e alla di lui figlia permettevano di evidenziare alla Procura della Repubblica di Sassari una ulteriore frode ai danni dell’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (A.G.E.A.) essendo questi ultimi riusciti ad ottenere premi comunitari per oltre 50.000 €, accreditati sui propri conti correnti personali.

Tale quadro probatorio, condiviso dall’Autorità Giudiziaria di Sassari, portava al sequestro di 31 rapporti finanziari (tra conti correnti, depositi titoli, carte di credito, carte di debito, dossier titoli) attivi presso 8 diversi istituti di credito e di 115 beni immobili, ubicati in Sardegna, Liguria e Piemonte, per un totale complessivo di oltre 3 milioni di euro.

L’attività d’indagine condotta dai militari si è conclusa in questi giorni con la richiesta di rinvio a giudizio, avanzata dal Pubblico Ministero e disposta dal Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale di Sassari, nei confronti del rappresentante legale della Fondazione e della figlia per i reati di truffa, truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falsità in scrittura privata, falsità commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.




Cagliari, Zoffilli: Dal Mims 2,7 milioni in arrivo per la Città metropolitana

Cagliari, 7 mag – “2,7 milioni di euro in arrivo a Cagliari alla Città metropolitana per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture. Un obiettivo conseguito dal governo con l’interesse specifico del Ministero delle Infrastrutture d’intesa con la Conferenza Unificata. Un risultato importante per il nostro territorio che permette all’amministrazione locale di iniziare l’iter per la realizzazione di opere fondamentali per l’area. Il vice ministro Alessandro Morelli, con la sua attenzione alla Città metropolitana di Cagliari, conferma come la Lega abbia a cuore gli interessi dei territori e dei cittadini affrontando le questioni con pragmatismo e concretezza. Con la Lega al Governo si passa dalle parole ai fatti”.

Lo dice in una nota il deputato Eugenio Zoffilli, commissario regionale della Lega in Sardegna.




OPERAZIONE “CETOS” – SEQUESTRATI BENI PER OLTRE 64 MILIONI DI EURO, OLTRE A DUE NAVI, NEI CONFRONTI DI SOCIETA’ GERENTI IL SERVIZIO DI COLLEGAMENTO MARITTIMO TRA LA SARDEGNA E LE ISOLE MINORI.

I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cagliari, nell’ambito di un’operazione coordinata dalla locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione ad un provvedimento del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale del capoluogo con il quale è stato disposto il sequestro preventivo di due navi traghetto, nonché di beni mobili, immobili, quote societarie e disponibilità finanziarie, anche nella forma per equivalente, per un valore di oltre 64 milioni di euro, nei confronti di due imprenditori e due società operanti nel settore della navigazione e del noleggio di mezzi di trasporto marittimo.

I plurimi reati ipotizzati sono quelli di concorso in truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, falsità in atti pubblici e attentati alla sicurezza dei trasporti.

Oltre alle responsabilità penali delle persone fisiche, sono contestati illeciti amministrativi per fatti dipendenti da reato, in base alla normativa sulla responsabilità degli enti.

Le attività, in corso di esecuzione in Cagliari, Portoscuso (SU), Calasetta (SU), La Maddalena (SS), Porto Torres (SS), Sassari, Palermo, Reggio Calabria e Augusta (SR), con il supporto degli specialisti del Reparto Operativo Aeronavale del Corpo, costituiscono l’esito di una complessa indagine condotta, a partire dal 2019, dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Cagliari sulla procedura di gara, aggiudicata dalla Regione Sardegna nel 2016 (per la durata di sei anni per l’importo complessivo, esclusa iva, di 70,1 milioni di euro, con opzione di estensione del servizio fino a 9 anni per un valore complessivo totale di oltre 104 milioni di euro) ad una compagnia di navigazione sarda onde assicurare la connettività marittima della Sardegna con le isole minori “S. Pietro” e “La Maddalena”. 

In applicazione della normativa UE in materia di aiuti di Stato, la legislazione vigente prevede, infatti, lo strumento della “continuità territoriale”, attraverso cui – grazie a forme di compensazione erogate a contropartita di obblighi di servizio pubblico imposti alle compagnie incaricate del servizio di trasporto –  è garantito ai cittadini l’esercizio del diritto alla mobilità e allo sviluppo economico-sociale dei territori interessati, assicurando nel contempo tariffe ragionevoli, nel rispetto di specifiche condizioni di orario, capacità e frequenza dei collegamenti, laddove le sole forze operanti sul mercato non possano offrire servizi di adeguato livello.

Tra i requisiti, tuttavia, prescritti per poter partecipare e aggiudicarsi la gara i concorrenti avrebbero dovuto adibire unità dotate di stringenti caratteristiche strutturali volte a consentire il traghettamento, in condizioni di sicurezza, di merci pericolose e passeggeri, tutelando e garantendo, in particolare, le pari opportunità, in termini di accessibilità e di mobilità a bordo delle stesse navi, anche alle persone a mobilità ridotta (“P.M.R.”), individuate dalla normativa di settore in “chiunque abbia una particolare difficoltà nell’uso dei trasporti pubblici, comprese le persone anziane, le persone con disabilità, le persone con disturbi sensoriali e quanti impiegano sedie a rotelle, le gestanti e chi accompagna bambini piccoli”.

Gli approfondimenti investigativi e le ispezioni svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Cagliari con l’ausilio di ingegneri navali, nominati consulenti tecnici dal magistrato inquirente, hanno definitivamente confermato l’ipotesi investigativa, evidenziando la inidoneità tecnica dei traghetti utilizzati, soffermatasi sul concreto rischio sussistente per l’incolumità delle P.M.R. in caso di evento avverso, come un naufragio o un incendio fortunatamente mai verificatisi.

Oltre alle carenze tecniche e strutturali delle unità navali considerate, le indagini hanno, altresì, permesso di rilevare come le suddette difformità (rispetto a quanto previsto sia dalla normativa vigente che dal bando) non fossero mai state sanate; circostanze, quest’ultime, che conseguentemente non avrebbero consentito la partecipazione né, soprattutto, l’aggiudicazione della gara. 

Gli accertamenti hanno, parimenti, fatto rilevare l’avvenuto ricorso a sostituzioni irregolari del traghetto designato per le tratte “Carloforte/Portovesme” e “Carloforte/Calasetta”, non autorizzate preventivamente dalla stazione appaltante.

L’ammontare delle contribuzioni pubbliche indebitamente percepite nel periodo 2016- 2020, quantificato in oltre 54,1 milioni di euro, è stato sequestrato nei confronti della società di navigazione aggiudicataria e degli indagati. Ulteriori 9,9 milioni di euro sono stati invece sequestrati, quale profitto del reato, alla società di noleggio delle imbarcazioni avente assetto proprietario e management riconducibili ai principali indagati.

Secondo la ricostruzione investigativa, gli indagati, interponendo una seconda società di servizi, hanno fornito alla compagnia di navigazione indagata ulteriori 3 navi necessarie per partecipare alla gara, pur essendo consapevoli che le stesse non avessero i requisiti previsti dalla gara. La cessione delle unità navali, avvenuta attraverso la previsione di specifici canoni di locazione, ha in tal modo fatto confluire parte delle somme introitate dalla Regione Sardegna sui conti della società noleggiatrice. Una parte di tali introiti è stata successivamente “girata”, a titolo di emolumenti e di dividendi, ai due soci amministratori ritenuti responsabili. 

Le società e le navi sequestrate sono state affidate agli amministratori giudiziari nominati dal G.I.P. al fine di garantire la continuità aziendale.

L’odierna attività evidenzia l’importante ruolo di presidio svolto dalla Guardia di Finanza a contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione e degli sperperi di risorse pubbliche e la costante attenzione che il Corpo ripone nella tutela delle regole della libera e leale concorrenza. 




CIRCONVALLAZIONE DELLA CITTÀ, PRENDE CORPO L’OPERA DA 10,5 MILIONI

Alghero, 5 febbraio 2021 – Decollano i lavori sul tracciato della nuova Circonvallazione. Oltre mille metri di terra libera dagli alberi di ulivo, circa la metà del tracciato, nel tratto che parte dalla via Vittorio Emanuele ( 127 bis)  e arriva fino a Carrabuffas, ai confini con il cementificio Brundu, si presentano pronti le imponenti opere di realizzazione della carreggiata nella sua larghezza di 27 metri.  Estirpate e ricollocate oltre tracciato 180 piante ( in totale sono circa 650 ) la strada a 4 corsie viaggia verso la  realizzazione del fondo stradale. Oggi si è svolto un sopralluogo del Sindaco Mario Conoci e dell’Assessore alle Opere Pubbliche Antonello Peru, con i responsabili dell’impresa Angius Costruzioni Srl, capogruppo dell’Ati con Spea Srl,  che sta eseguendo i lavori. Si procede per step nella realizzazione dell’opera da 10,5 milioni di euro. Nelle terre già disegnate dalle ruspe si inizierà ad operare con le lavorazioni per il primo dei quattro rami di strada previsti e racchiusi tra cinque rotatorie, contemporaneamente allo spostamento delle alberate nel resto del tracciato oltre Carrabuffas, fino alla confluenza con la strada per Villanova e Viale della Resistenza, punto di arrivo dei lavori. Le cinque rotatorie intersecano le vie V.Emanuele, Marconi, Carrabuffas, Valverde e viale della Resistenza, in un tracciato che avrà uno spartitraffico centrale di 3 mt, marciapiedi su entrambi i lati e una pista ciclabile. “Un opera importantissima per la città che mostra già i suoi progressi, sulla quale puntiamo per creare le condizioni per migliorare lo sviluppo economico del territorio”, spiega il Sindaco Mario Conoci.  “L’infrastruttura è strategica per l’intero territorio – precisa –  ed è importante l’innesto ad un’altra opera indispensabile allo sviluppo dell’intero Nord Sardegna: l’avvio del primo lotto della Sassari-Alghero, che si raccorderà alla circonvallazione nella zona del Carmine”.  Circa due anni la durata delle opere, ma non è escluso che si possa velocizzare ulteriormente. “Le fasi delle predisposizione delle alberate all’espianto continuano mentre si procede ai lavori nelle parti libere – spiega l’Assessore Antonello Peru – ma siamo a buon punto e il cantiere procede verso le opere edili che d’ora in avanti saranno sempre più prevalenti”. Il tracciato è visibile anche dalla parte finale di via XX Settembre, tratto in cui costeggia via Antoine de Saint Exupéry, dove le ruspe sono in azione.   In via di trasferimento anche il cementificio Brundu, nella cui sede passa la strada. L’azienda  andrà ad operare nella zona di Galboneddu, area oggetto di una apposita variante urbanistica adottata dal Consiglio Comunale che consente  di continuare a svolgere l’attività di produzione  di manufatti in cemento.