Mirtò protagonista del Rally Costa Smeralda Storico – Venerdì 8 aprile a San Pantaleo dalle 17 presentazione dell’iniziativa di valorizzazione dei borghi sardi

 L’appuntamento all’interno del grande evento motoristico

                  con l’abbinamento di artisti alle auto vintage 

      in collaborazione con l’Aci di Sassari, Martini, Pirelli e Sparco 

           Il Festival internazionale del mirto prosegue nel suo percorso

                        di valorizzazione delle eccellenze della Sardegna

 accanto ai grandi marchi che hanno fatto la storia del Rally nell’Isola

Mirtò, il Festival internazionale del mirto, prosegue nel suo percorso al fianco dei grandi eventi. Seguendo il corso di una storia fatta di successi, quest’anno si rinnova la partnership con la quinta edizione del Rally internazionale storico Costa Smeralda, che si svolgerà a Porto Cervo l’8 e il 9 aprile prossimi.

Proprio venerdì 8 aprile Mirtò presenterà a San Pantaleo, dalle 17 in poi, nello scenario suggestivo e sempre affascinante del borgo del Comune di Olbia, il nuovo progetto “I borghi delle bacche di mirto”, che vedrà coinvolti alcuni dei più importanti borghi del nord Sardegna: a partire proprio da San Pantaleo, includendo anche La Maddalena, Castelsardo e Nuchis, la frazione di Tempio Pausania. Il programma dell’evento si baserà sull’abbinamento tra i talentuosi rappresentanti di diverse forme di arte – dalla pittura alla scultura e tessitura – con la direzione artistica di Luisa Cardinale e le auto storiche della Lancia Martini che hanno partecipato alle edizioni del rally. Venti auto “vintage” provenienti dalle collezioni private di appassionati provenienti da tutta Italia.

LA MISSIONE DI MIRTO’. Mirtò in questi anni ha investito impegno e risorse per far crescere il marchio del Rally Costa Smeralda, che grazie al lavoro del presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani e quello dell’Aci Sassari, Giulio Pes di San Vittorio, con il supporto della Regione Sardegna, è tornato ad essere un evento di grande spessore, insieme con il ritorno in grande stile di un brand che ne ha fatto la storia, come quello di Lancia Martini.

“Sin dalla nascita del Festival internazionale del mirto, la nostra scelta è stata quella di creare un marchio di forte impatto comunicativo che rappresentasse l’evento ma racchiudesse anche la Sardegna con tutto il suo fascino e ne raccontasse l’enogastronomia, la cultura, il folklore e la sua storia antica, con tutta la sua valenza nella promozione turistica” spiegano dallo staff di Mirtò. “Abbiamo scelto un percorso di promozione che abbinasse il marchio di Mirtò ai grandi eventi sportivi, con una maggiore attenzione a quelli motoristici: dal Mondiale rally a quello di triathlon fino al Gran Premio di Formula 1 di Monza”, sottolineano gli organizzatori del Festival internazionale del mirto.

I GRANDI MARCHI. Mirtò ha quindi sempre creduto nel valore che i grandi marchi possono avere per la promozione del territorio. Il Rally storico Costa Smeralda, con le partnership insieme a Martini, Pirelli e Sparco, solo per indicare i più rilevanti, ne è la dimostrazione. Una formula vincente che ha fatto scuola e che negli anni ha saputo valorizzare tutto il territorio, abbinando l’immagine della Sardegna alle sue eccellenze nell’enogastronomia, l’archeologia, l’artigianato artistico di qualità.

Un nuovo impegno di Mirtò, da sempre partner dei grandi eventi motoristici dell’isola, che proseguirà poi anche sulla strada intrapresa la scorsa estate con la campagna di sensibilizzazione contro la piaga degli incendi boschivi in Sardegna. Proprio Mirtò, infatti, ha intenzione di portare alcuni tra i più importanti musicisti della scena sarda nelle scuole per combattere la guerra contro i piromani


L’ARTE AL RALLY STORICO COSTA SMERALDA

Il prossimo 8 aprile, nella splendida cornice di San Pantaleo, dalle 17 alle 21 i protagonisti, insieme alle splendide auto storiche del Rally Costa Smeralda, saranno gli artisti, con le loro opere.

Ana Maria Serna, Valeria Masala, Mercede Enne, Michele Greco, Irene Piccinnu, Giuliano Lissia, Gaspare Da Brescia, Francesca e Marisa Sanna, Vanceslao Mascia, Massimiliano D’Orsi. Presente anche SARTAPP con alcuni tappeti artigianali sardi che danno valore al Museo di Samugheo.

ANA MARIA SERNA

E’ un’artista: pittrice, scultrice e poetessa. 

Ama la natura ed è una convinta ambientalista ed ecologista.

In continua evoluzione e rinnovamento, ama sperimentare nuove tecniche e materiali.

Le sue opere sono incentrate su temi sociali come la violenza, il femminicidio e la rivendicazione dei diritti delle donne nel mondo.

Con la sua arte omaggia la donna, la sua femminilità, sensualità e dolcezza.

VALERIA MASALA

Nule, piccolo paese famoso per i suoi manufatti tessili: è qui che vive e lavora.  Inizia un po’ per caso, frequenta un corso di tessitura nel 2015 e viene subito rapita dal fascino della gestualità, dalla lavorazione e dalla preparazione del telaio. Continua da autodidatta e inizia a crescere in lei l’esigenza di voler mettere in evidenza aspetti “nascosti” e valorizzare simbolismi dati per scontati. Immergersi in questo mondo la stimola a voler “trasformare” quest’arte tradizionale in modo che fosse possibile tramandarla o comunque portarla avanti in modi alternativi. Motivo per cui ha sentito la necessità di voler intraprendere questa strada. Far conoscere un’arte così antica in modo totalmente innovativo è diventata una vera e propria sfida. 

Realizza complementi d’arredo e accessori. I pannelli decorativi sono ciò che principalmente rispecchia il suo progetto. La valorizzazione dei dettagli tipici in connubio con altri tessuti dà vita a pezzi unici, facili da contestualizzare proprio per le infinite combinazioni.

MERCEDES ENNE

Mercedes Enne, il volto e le mani che danno vita alle ceramiche Mema Ceramicart. Con le sue creazioni vuole condividere una sensazione di serenità e stupore, quelle che hanno profonde radici nella sua terra d’origine, la Sardegna, ricca di paesaggi incontaminati e di atmosfere che ti accolgono, cullandoti con profumi e sensazioni sospese nel tempo. La rigogliosa vegetazione dell’interno e le acque turchesi e cristalline della costa sono fonte di ispirazione per la sua produzione attuale: forma, colore e disegno si incontrano per trasmettere la sua personale visione della natura che la circonda. 

Realizza le sue ceramiche modellandole interamente a mano. Le decorazioni e tutti i disegni sono realizzati a mano libera per lo più con la tecnica “sgraffito”.

MICHELE GRECO

Michele Greco nasce nel 1966 a Crotone, culla della Magna Grecia. Comincia a dipingere in giovane età seguendo un percorso artistico attraverso il quale riesce a esprimere la sua costante energia, disegnando e dipingendo tutto ciò che lo interessa nei vari stili artistici, dominati dai colori accesi e brillanti delle sue opere che esprimono uno stato d’animo in continua ricerca.

​Sin dall’inizio le sue opere si rivelano assolutamente interessanti: originalità nelle forme e nei colori riportati sulla tela in modo istintivo e personale, attraverso una continua ricerca delle condizioni artistiche, estetiche e sociali dei luoghi e delle genti del Mediterraneo.

​A vent’anni, terminati gli studi, si trasferisce a Roma, nell’atelier dell’artista Gaspare da Brescia, per dedicarsi interamente all’arte.

​Nel 1994 da Roma si trasferisce a Parigi, dove allestisce uno studio al 41 di Quai de la Gare. Nella capitale francese, dopo lunghe e preziose riflessioni, Greco coglie senso e sistematicità del suo lavoro ed ha nuove idee su come costruire l’immagine, cominciando così a sperimentare diverse tecniche pittoriche. Tra tutte predilige delicate stesure materiche che applicherà sistematicamente nelle sue opere e attraverso le quali darà corpo alla sua immaginazione.

​Da Parigi a Zurigo, Milano, Francoforte, Colonia, fino ad arrivare a San Pantaleo in Sardegna, dove Greco vive e lavora per gran parte dell’anno.

​È qui che la sua vita artistica e la sua produzione si fanno più fitte e intense, grazie alle nuove energie e ai nuovi stimoli che egli riesce ad attingere dalla terra sarda. Da questo piccolo lembo di mondo l’artista fa il suo profondo tuffo nel cosmo e partorisce un intenso lavoro frutto della totale dedizione all’arte.

IRENE PICCINNU

Poliedrica artista originaria di Olbia, Irene Piccinnu si diploma presso l’Istituto d’Arte di Sassari, nel Laboratorio di tessitura e stampa. Dopo varie esperienze artistiche ritorna alla sua antica passione per il tessuto. Sperimenta diverse tecniche, ma sceglie di riprendere quella più antica della xilografia. E’ un ritorno al passato, alla pura manualità: intaglia così il legno ed altri materiali e si diverte con sgorbie e colori. 

Utilizza i decori rielaborati della tessitura e dello scialle sardo: stampa sui tessuti e realizza mantelle, stole, calze e altro. Crea così una linea di accessori moderna, in contraddizione con la tecnica usata ma saldamente ancorata alla sua terra. Incontra così il mondo della moda. Contemporaneamente utilizza i tessuti come quadri, dando forma alla propria fantasia, dipingendo donne e colori appartenenti al proprio vissuto artistico, attraverso kimono e abiti: essi diventano così opere d’arte non più su pareti ma su corpi di donne in movimento.

GIULIANO LISSIA

Il suo percorso artistico inizia a Barcellona nel 2016, città in cui ha vissuto per due anni. La prima passione fu il riciclo casalingo, dal posacenere all’installazione fine a sè stessa. Tornato in Sardegna, un’amica gli “accese” la luce con l’acquisto di una lampada fatta con materiali di recupero. Il giorno dopo averla vista iniziò a realizzarle senza mai smettere, fino ad oggi.

Percorso molto intenso ed emozionante, che con la sua evoluzione lo ha portato a sperimentare tanto e a capire sempre di più il suo significato e valore.
Oggi questa passione è diventata ” lavoro”.

GASPARE DA BRESCIA

Nato in Calabria, a Crotone, nel gennaio del 1955. Assai presto si manifesta in lui la   chiara vocazione per le arti plastiche. Precedentemente abbandona la scuola per seguire come autodidatta il proprio istinto creativo. Giovanissimo segue il padre in Germania, dove lavora come operaio in una fabbrica metalmeccanica. Una prima incursione nel mondo dell’arte a Parigi determina in lui la volontà di riprendere gli studi. 

Si diploma al Liceo Artistico di Catanzaro; compie studi accademici a Torino, Milano, Roma e si stabilisce per un anno a Venezia. Tornato a Roma vi risiede per molti anni. Lavora come tecnico e scenografo a Cinecittà e successivamente per il Vaticano, nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura. Dopo alcuni viaggi in Terra Santa inizia un percorso di ricerca spirituale e artistica nell’arte sacra che trova espressione scultorea nel suo studio romano di Piazza del Gesù. Nel Duemila si stabilisce in Sardegna, a San Pantaleo.

FRANCESCA E MARISA SANNA

Francesca Sanna si forma come ceramista presso l’Istituto Statale “Filippo Figari di Sassari” sotto le cure artistiche di A. Lucidori. Nel 1990 intraprende la strada della musica, studiando al Conservatorio Luigi Canepa di Sassari. Questi due mondi artistici, così affini tra loro, la portano a girare Il mondo. L’ausilio della musica diviene importante nella sua visione della vita, globale e anticonformista e l’aiuterà a rivalutare il legame così viscerale con le proprie radici culturali e la sua terra. 

Nei suoi viaggi sperimenta varie tecniche come designer della moda, realizzando abiti, avvalendosi di tessuti importanti e riscoprendo l’arte del ricamo (punto pittura), includendo accessori da lei creati.

La sua voglia di innovazione lo porta a proseguire gli studi conseguendo la maturità come designer d’arredamento. La sua creatività così versatile nasce quindi da una sinergia profonda con la propria terra e la sua fantasia produce opere ricche di sfumature e colori.
Da circa un anno collabora con sua sorella Marisa nel progetto chiamato “Just Sardegna” e insieme realizzano sculture ispirate all’arte sarda (maschere) in chiave moderna.

Il suo percorso artistico nasce da una grande sensibilità musicale che la porterà ad esprimerla nell’arte visiva tramite delle realizzazioni di quadri con sfondi che richiamano l’arte moderna delle avanguardie storiche e la Pop Art. Affonderà soprattutto la sua interpretazione nelle radici della terra, avvalorandone la visione innovativa con installazioni di maschere sarde nei suoi quadri.

VANCESLAO MASCIA

Inizia a dare i primi colpi di scalpello già da bambino con lo zio Nuccio Bua, scultore e filosofo. Dopo la morte prematura dello zio si trasferisce a Milano dove incontra casualmente il maestro Amaldo Pomodoro; diviene suo allievo e acquisisce la tecnica della fusione dei metalli. Affascinato dalla materia cerca di sentire l’energia che gli appartiene e liberare l’anima che è in essa. Venceslao delle sue opere dice: “l’arte è un sorriso e un dono di Dio”. L’artista la fa crescere e la educa e si pone la domanda “se l’anima si possa creare attraverso una macchina o se l’anima si possa creare anche in laboratorio”. 

Le sue opere sono pietra viva, in esse vivono la prorompente energia della materia ma anche le arcaiche forze che hanno mosso l’umiltà millenaria. Si comunica con il linguaggio polisemico della materia e con il conflitto tra sacralità e dissacrazione. In corpi volutamente sbozzati con i segni dei ferri dell’artista, scomposti e in parte svuotati, si impone la domanda circa la natura umana “chi siamo”.

MASSIMILIANO D’ORSI

Nato a Genova nel 1967. Risiede e lavora a Palau.

Si diploma al Liceo Scientifico di Sassari, iscritto al secondo anno nella scuola di Scultura presso l’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari.

Nel 2000 ha scoperto la sua passione: è stato l’anno in cui ha iniziato la sua carriera da maestro di arte della ceramica. Da allora non ha mai avuto ripensamenti.
Dal 2009 apprende le tecniche della ceramica, in particolare quelle giapponesi. Nuraku nasce dall’unione dell’etimologia nuragica “NUR” con la parola “RAKU” che nella lingua sarda significa nuraghe.
Terra, fuoco aria e acqua, elementi che trovano nel Raku la massima espressione.
Nato in Giappone nel 1500, collegato alla “cerimonia del the”, subisce evoluzioni nel corso dei secoli.
Il suo fascino consiste nel vedere l’oggetto “vivo” che estratto incandescente dal forno ad una temperatura di 980 gradi, subisce la sua trasformazione.
Nuraku è la fucina delle idee, il luogo in cui le opere prendono vita, un laboratorio artigianale di ceramiche.




Gli artisti con Mirtò contro la piaga degli incendi

       Lezioni nelle scuole per combattere la guerra del fuoco

I Bertas tra i “professori della musica” che scenderanno in campo

  Mercoledì alle 21,30 concerto a Tempio con cachet devoluto 

                in beneficenza per l’acquisto di piante di mirto

    da donare alle popolazioni colpite dai roghi di questa estate

Tra i cantanti coinvolti nel progetto anche Piero Marras, i Tazenda

                Cordas e Cannas, Tore Nieddu e Tamara Quartet 

  I professori della musica al fianco di Mirtò per un progetto di sensibilizzazione contro la piaga degli incendi in Sardegna da portare avanti nelle scuole. Verrà presentato domani sera, mercoledì 8 settembre, alle 21,30 a Tempio Pausania, prima del concerto che i Bertas terranno al Parco Grandi

Una esibizione il cui cachet proprio dai Bertas sarà devoluto in beneficenza per l’acquisto di piantine di mirto da donare al Comune di Scano di Montiferro, uno dei più colpiti dal terribile rogo del luglio scorso. Un gesto di solidarietà che vede uniti, insieme ai Bertas, Mirtò con il Comune di Tempio Pausania e l’Agenzia Forestas. 

MUSICA NELLE SCUOLE. Proprio i Bertas saranno tra i principali sostenitori della campagna di sensibilizzazione contro gli incendi, che partirà dal prossimo novembre e che porterà tanti dei musicisti sardi, negli anni protagonisti di Ritmò, la parte musicale del Festival internazionale del Mirto, nelle scuole della Gallura: per parlare con gli studenti della piaga dei roghi che da decenni affligge la Sardegna e che ha avuto una recrudescenza questa estate. Alla presentazione dell’iniziativa parteciperà anche Andrea Biancareddu, assessore regionale alla Cultura, che darà il suo contributo alla campagna di sensibilizzazione, insieme con il Comune di Tempio Pausania e l’assessorato alla Cultura del Comune di Olbia. 

Proprio i Bertas, gruppo storico della scena musicale sarda, hanno aderito convintamente all’iniziativa. Insieme a loro altri big della musica in Sardegna come Piero Marras, i Tazenda, i Cordas e Cannas, Tore Nieddu e i Tamara Quartet: gruppi protagonisti negli anni di Ritmò, il segmento musicale di Mirtò, il Festival internazionale del Mirto. A rappresentarli in questo progetto ed esprimere i principi che hanno mosso questa campagna di sensibilizzazione nelle scuole è Marco Antonio Piras, chitarrista, autore ed arrangiatore dei Bertas dal 1974. Piras, però, è anche docente del Conservatorio di musica “L. Canepa” di Sassari. La persona giusta per raccontare le motivazioni che hanno mosso questo progetto. “Abbiamo creduto in questo progetto didattico di sensibilizzazione contro gli incendi, mettendo a disposizione degli organizzatori la nostra esperienza – spiega il musicista -. Sono convinto che si possa fare moltissimo per far amare la natura ai nostri ragazzi, che certo non mancano di sensibilità. Con momenti d’incontro basati su esempi e testimonianze concrete, facili e persuasivi messaggi, filmati e racconti, intervallati da buona musica. Così lo scopo può essere raggiunto in tempi rapidi e nel momento in cui i giovani si stanno orientando per il loro futuro”.

“Nella mia carriera ho avuto il privilegio di svolgere attività artistiche e didattiche che mi hanno arricchito, grazie al dialogo con gli allievi, il rapporto col pubblico e con altri artisti, che sono stati illuminanti per la mia crescita musicale ed umana – sottolinea Piras -. La capacità di esprimere nelle lezioni al Conservatorio pochi concetti chiari volta per volta, da applicare subito alla pratica, ha garantito ai miei alunni il superamento di prove senza difficoltà. La condivisione degli aspetti musicali orientati ad un’alta qualità espressiva e la serenità dei rapporti in studio con gli artisti sono stati i miei riferimenti per la buona riuscita dei progetti”. 

IL CONCERTO. Tempio Pausania ha quindi scelto di ospitare ancora una volta i Bertas, con il concerto di mercoledì 8 settembre, dalle 21,30 al Parco Grandi, nell’ambito della campagna di sensibilizzazione che Mirtò sta portando avanti contro gli incendi in Sardegna. 

Un connubio quasi naturale tra la città della cultura e la grande storia musicale dei Bertas e che rientra all’interno dei festeggiamenti per la Festa di Maria Santissima Bambina nel centro gallurese. Prima del concerto, infatti, i festeggiamenti prevedono alle ore 19 nella chiesa di San Giuseppe la Santa Messa conclusiva, celebrata da Don Rinaldo Alias. Seguirà la processione, il cui percorso resterà invariato rispetto agli anni precedenti, con la partecipazione della banda musicale “Città di Tempio” e l’Accademia tradizioni popolari “Città di Tempio”.

“Il concerto dei Bertas ha un valore ancora superiore che in passato, perché il carattere sociale e la solidarietà verso i territori colpiti dalla tragedia del fuoco rappresentano qualcosa di molto sentito tra le nostre popolazioni – conferma Gianni Addis, sindaco di Tempio Pausania -. Da parte nostra proseguiamo nel rapporto di collaborazione con Mirtò, dopo il grande successo del concerto dei Tazenda. Ringrazio ovviamente i Bertas per la loro disponibilità e per la sensibilità dimostrata alla causa contro gli incendi: loro sono un gruppo musicale forte e radicato qui a Tempio, dopo avere per oltre 20 anni animato l’evento del nostro Carnevale. Un concerto atteso per il quale ci aspettiamo un grande pubblico, che potrà accedere all’area dell’evento con il green pass”. 

LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE. Fermare la piaga degli incendi. “Se ami i miei sapori e i miei profumi, non bruciare la mia pianta” è la frase che meglio di tutte rappresenta l’iniziativa di Mirtò 2021. Una serie di concerti ed eventi, con grandi artisti sardi che hanno aderito alla campagna di sensibilizzazione, in cui ogni serata svilupperà un messaggio forte contro gli incendi. Dopo il dramma ambientale causato dai recenti roghi del Montiferru e nel Monte Arci, in cui sono andati in fumo oltre 20 mila ettari di terreni, la pianta del mirto diventa uno dei simboli di questa strage ambientale, insieme alle tante aziende assediate dal fuoco, produttori messi in ginocchio dai menestrelli degli incendi. Mirtò 2021 ha così scelto di sostituire i tradizionali eventi di promozione con una serie di iniziative di sensibilizzazione contro la piaga degli incendi: raccontando storie, proiettando immagini di repertorio in ogni serata, come monito per salvare il patrimonio naturale dell’Isola dai terroristi del cerino. 




Piero Marras e Mirtò contro la piaga degli incendi. Concerto e spot a Castelsardo sul set della “Sirenetta”

Musica e impegno con la presentazione di “Una frunza ‘e murta”
in uno dei Comuni scelti per la grande produzione Walt Disney

L’assessore al Turismo, Valeria Sini: “Siamo orgogliosi di concludere 
   con questo evento musicale il calendario degli spettacoli estivi

andati in scena nell’arena all’aperto di piazza del Novecentenario”

Mirtò e Piero Marras hanno scelto Castelsardo per portare avanti la campagna di sensibilizzazione contro gli incendi. La musica di Piero Marras e il marchio Mirtò ripartono dal Comune che solo poche settimane fa ha ospitato il set del film della Walt Disney “La Sirenetta”.
Piero Marras celebrerà così con un concerto, sabato 4 settembre, dalle 21, in piazza del Novecentenario, la sua storia, fatta di 50 anni di musica, parole, racconti della Sardegna. Un evento sul quale ha puntato il Comune di Castelsardo, scegliendo Mirtò anche in virtù del grande lavoro fatto per la promozione del territorio e delle eccellenze enogastronomiche della Sardegna sul set della Lotus Production, nel quale si sono svolte le riprese del film della Walt Disney.

IL CONCERTO. Piero Marras è stato il primo di una lunga serie di artisti che hanno sposato il progetto di Mirtò per una campagna di sensibilizzazione contro la piaga degli incendi in Sardegna. Il concerto di sabato a Castelsardo, infatti, sarà preceduto dalla proiezione di uno spot che lo stesso Marras, insieme a Maria Antonietta Piga e Tommy Rossi, ha realizzato per Mirtò: “Una frunza ‘e murta”, mutuato da una sua celebre canzone, con cui condanna i roghi che hanno devastato l’Isola.
“Una fronda di mirto come ricordo. Adesso riposati e ascolta le voci del vento. Ma il vento non ti dice di bruciare, il vento è amico dei sardi. Lascia che porti i profumi di questa terra per il mondo, lascia che ci pulisca l’aria. Non trasformarlo in un tuo complice omicida. Una fronda di mirto come buon augurio”. Sono queste le parole iniziali dello spot che Piero Marras ha creato per Mirtò e che verrà proposto sabato a Castelsardo.

CASTELSARDO. Un appuntamento fortemente voluto dall’amministrazione comunale di Castelsardo, rappresentata dall’assessore al Turismo, Valeria Sini, che già prima dell’insorgere della pandemia aveva preso contatti con lo staff di Mirtò per un evento che dovesse svolgersi nella città dei Doria. “Con la data del 4 settembre si conclude il calendario di eventi organizzato dall’amministrazione comunale nell’arena all’aperto allestita da fine luglio in piazza del Novecentenario – sottolinea Valeria Sini, assessore al Turismo di Castelsardo -. Un luogo che ci ha consentito di poter svolgere gli spettacoli in totale sicurezza, sia in termini di distanziamento che nel rispetto delle norme vigenti per la situazione sanitaria determinata dal Covid. Siamo orgogliosi di concludere il calendario degli eventi nell’arena di piazza del Novecentenario ospitando un grande artista come Piero Marras, un musicista sardo che ha fatto la storia musicale della nostra terra”.
L’intesa con Mirtò nasce da lontano, consolidata poi durante la permanenza del set del film “La Sirenetta” di Walt Disney. “Avevamo già ospitato Mirtò durante la permanenza della Lotus Production per l’allestimento del set del kolossal Disney, che è rimasto qui a Castelsardo per tutto il mese di giugno consegnandoci una vetrina mondiale”. Infine, la campagna di sensibilizzazione contro gli incendi di cui Mirtò si è fatto promotore. “Un messaggio importante e una lotta che ci vede in prima linea per difendere la nostra terra dagli incendi, una piaga che mette a rischio il nostro patrimonio boschivo”.

SET DA KOLOSSAL. La città dei Doria ha ospitato nel set dei Bastioni di Manganella le riprese del kolossal della Disney, nel quale sono state coinvolte circa cinquecento persone che hanno lavorato in città per più di tre settimane rendendo Castelsardo protagonista di un progetto internazionale di grande portata, con ricadute presenti e future, per la pubblicità e il ritorno di immagine che ne deriveranno. Il film uscirà l’anno prossimo e la protagonista sarà Halle Bailey, mentre il ruolo del padre di Ariel sarà di Javier Bardem (premio Oscar per il film “Non è un paese per vecchi”), mentre la strega Ursula sarà interpretata da Melissa McCarthy, la Sookie St. James di “Una mamma per amica”.

CONTRO GLI INCENDI. Prima del concerto Piero Marras presenterà, dunque, lo spot, dal titolo “Una frunza ‘e murta”, mutuato da una sua celebre canzone, con cui condanna i roghi che stanno devastando l’Isola. In questo modo affiancando Mirtò e rafforzandone il messaggio contro la piaga degli incendi. “Sarà un concerto, come mi piace dire, con piano e anima – racconta Piero Marras -. Sarò sul palco con la mia band, con la quale suono ormai da tanti anni, e proporrò un racconto in musica che parte da lontano, una storia di 50 anni di carriera: iniziando da Nuoro per arrivare fino ad oggi, in cui ci saranno anche aneddoti originali, come il mio tour con i Pooh, insieme a brani inediti”. Marras conferma la fruttuosa collaborazione con Mirtò, arrivando al suo quarto anno consecutivo. “Ho voluto spiegare con la mia voce, partendo dalla pianta del mirto e un verso presente in una mia canzone, il mio impegno sul tema degli incendi – sottolinea Piero Marras -. Sono felice che Mirtò e il Comune di Castelsardo abbiano scelto me per rappresentare questa campagna di sensibilizzazione contro una piaga per l’intera Isola”. Uno dei vari contributi che gli artisti sardi che hanno partecipato al progetto Ritmò proporranno sul tema degli incendi.
RACCONTO IN MUSICA. Il concerto di Piero Marras rappresenta anche una testimonianza della sua vita artistica. Un’ora e 45 minuti intensi, con i brani più significativi del suo repertorio in sardo e in italiano. “Io mi racconto” sarà il titolo del concerto che abbraccia ben 50 anni di vita artistica: ma anche, in relazione ai tempi difficili che stiamo vivendo, un intenso e liberatorio momento di musica e poesia.
LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE. Fermare la piaga degli incendi. “Se ami i miei sapori e i miei profumi, non bruciare la mia pianta” è la frase che meglio di tutte rappresenta l’iniziativa di Mirtò 2021. Una serie di concerti ed eventi, con grandi artisti sardi che hanno aderito alla campagna di sensibilizzazione, in cui ogni serata svilupperà un messaggio forte contro gli incendi. Dopo il dramma ambientale causato dai roghi del Montiferru e nel Monte Arci, in cui sono andati in fumo oltre 20 mila ettari di terreni, la pianta del mirto diventa uno dei simboli di questa strage ambientale, insieme alle tante aziende assediate dal fuoco, produttori messi in ginocchio dai menestrelli degli incendi. Mirtò 2021 ha così scelto di sostituire i tradizionali eventi di promozione con una serie di iniziative di sensibilizzazione contro la piaga degli incendi: raccontando storie, proiettando immagini di repertorio in ogni serata, come monito per salvare il patrimonio naturale dell’Isola dai terroristi del cerino.




Mirtò, il Festival internazionale del Mirto, l’11 agosto presenta la sua anteprima con il concerto dei Tazenda a Tempio Pausania

 I Tazenda in concerto protagonisti dell’anteprima di Mirtò

          Il Festival del mirto 2021 parte in musica da Tempio Pausania

                  La rassegna internazionale sceglie l’Alta Gallura 

 nel segno di eccellenze enogastronomiche e artigianato artistico 

    Appuntamento l’11 agosto alle 22 nell’area del Parco Grandi 

  Saranno i Tazenda e Tempio Pausania a celebrare l’anteprima di Mirtò, il Festival internazionale del mirto. Appuntamento con il gruppo più famoso della scena musicale sarda per l’11 agosto, dalle 22, nell’area del Parco Grandi del Comune gallurese. Una grande anteprima, fortemente voluta dallo staff di Mirtò e dall’amministrazione comunale di Tempio Pausania, che da tempo ha puntato sul Festival internazionale del mirto per valorizzare tutto il territorio e regalare un palcoscenico internazionale alle eccellenze enogastronomiche e agli artigiani locali di tutta l’Alta Gallura.

L’APPUNTAMENTO.  Appuntamento, dunque, con i Tazenda, il gruppo che lo scorso 4 luglio ha ripreso il proprio tour, dopo lunghi mesi di forzato distacco dettato dall’emergenza Covid, nella sua ultima composizione: con Nicola Nite, Gigi Camedda e Gino Marielli, che hanno riabbracciato il loro affezionato pubblico.

“Abbiamo colto con passione ed entusiasmo l’opportunità di poter ospitare il concerto dei Tazenda nel nostro Parco Grandi, un anfiteatro naturale, nel quale gli spettatori potranno ascoltare la musica all’aperto e in condizioni di assoluta sicurezza sanitaria – spiega Elizabeth Vargiu, assessora alTurismo e Commercio del Comune di Tempio Pausania -. Poi la zona della stazione ferroviaria e il Parco delle Rimembranze accoglieranno gli stand di produttori e artigiani. Un format che speriamo di poter replicare negli anni, attraverso l’accordo con Mirtò, il Festival internazionale del Mirto, che rappresenta un punto di riferimento in Sardegna e in tutta Europa per la valorizzazione delle produzioni dell’Isola”. Così il Comune di Tempio Pausania ha deciso di puntare ancora una volta sull’attrattività del marchio Mirtò, insieme con la Protezione civile, la classe ’75 e l’associazione “Gallura da Valorizzare”. 

Gli uffici territoriali della Confcommercio di Olbia e Tempio, inoltre, hanno raggiunto un importante accordo volto proprio a coordinarsi in vista di tutte le manifestazioni di promozione del territorio. L’anteprima del Festival internazionale del Mirto rappresenterà una delle prime e più importanti occasioni all’interno di questo percorso. 

IL CONCERTO. Sarà ancora una volta la grande musica a battezzare l’anteprima del Festival internazionale del mirto, che ha deciso di partire da Tempio Pausania e puntare sulle eccellenze dell’Alta Gallura. Saranno così i Tazenda a celebrare il prossimo 11 agosto l’edizione 2021 di Mirtò, mentre il loro tour sta proseguendo in tutta l’isola con la prossima tappa del 24 luglio a Sorso in piazza San Pantaleo (h 21), il 30 luglio a Nurachi negli spazi del campo sportivo (h 21) e il 31 luglio a Porto Torres, con Balai a fare da sfondo ad un evento speciale – SoNoS – dedicato all’indimenticabile voce di Andrea Parodi. Un tour e il nuovo album che i Tazenda hanno presentato poche settimane fa in anteprima proprio a Radio Mirtò, ai microfoni di Tommy Rossi, nella trasmissione nata all’interno del grande evento della tappa del Mondiale Rally WRC di Olbia, dal 3 al 6 giugno. Mirtò, il Festival internazionale del Mirto, da anni sinonimo di promozione per le eccellenze enogastronomiche e l’artigianato del territorio, aveva deciso così di riproporreun format di successo nei giorni del rally sulle frequenze delle emittenti radiofoniche regionali Radio Super Sound e Radio Onda Stereo di Alghero: trasmessa, inoltre, suGallura Live, al canale 815 del digitale terrestre e sulle pagine social di Facebook, Instagram e Twitch, oltre al canale Youtube dedicato. 

“Per chi vive la musica, per chi vive di musica, suonare rappresenta l’apice della gioia. Essere tornati a suonare sul palco è il premio più grande alla nostra voglia d’arte, ma è anche l’occasione di fare qualcosa che ci piace, al cospetto di persone cui piace ciò che facciamo, ciò che suoniamo, ciò che cantiamo – ha spiegato il gruppo -. Volevamo riabbracciare il nostro pubblico. Lo abbiamo fatto. E vogliamo farlo ancora”. Recentemente la band ha lanciato “Splenda”, singolo che dallo scorso 18 giugno è trasmesso da tutte le radio italiane e isolane.

Una canzone capace di trasmettere gioia e allegria, una delle 12 tracce dell’album Antìstasis: Coro, La ricerca del tempo perduto, Ammajos, Splenda, A nos bier, Essere magnifico [feat Black Soul Gospel Choir], Dolore dolcissimo, Tempesta mistica, Dentro le parole, Innos [feat Bertas], Oro e Cristallo [feat Matteo Desole], A nos ber. Dalla loro formazione nel 1988, i Tazenda hanno pubblicato 19 album (Antìstasis sarà il loro 20°) tra live, raccolte e studio. 

GLI EVENTI. Nel programma di valorizzazione dei piatti tipici galluresi, Mirtò, inoltre, ha organizzato a Belvì, sabato 17 luglio alle ore 20, l’appuntamento al Garden Bar con “La Barbagia incontra la Gallura”: una serata degustazione in cui verrà presentata la zuppa gallurese, piatto tipico del territorio, in abbinamento ai vini e ai prodotti tipici locali della Barbagia. L’anteprima del Festival Mirtò dell’11 agosto, con il concerto dei Tazenda, sarà uno dei momenti più importanti di un calendario di eventi ricco e variegato con cui Tempio Pausania vuole intrattenere per tutta l’estate i suoi concittadini e i tanti turisti che visiteranno la città e tutto il territorio. “Abbiamo messo in piedi un calendario incentrato sulla musica, con un’ampia programmazione anche di eventi sportivi, tante iniziative all’aria aperta. La pandemia ci ha consigliato di puntare solo su certi tipi di eventi e i concerti soprattutto ci sono sembrati i più indicati in questo momento – sottolinea l’assessora Elizabeth Vargiu -. Il concerto dei Tazenda, poi, come detto, sarà abbinato con l’esposizione dei produttori e degli artigiani. Siamo sicuri di poter far arrivare tanti turisti, interessati al richiamo della grande musica dei Tazenda e alle eccellenze del territorio”. Mirtò e l’artigianato sardo di qualità rinnoveranno ancora il loro connubio all’insegna della tradizione. Un momento fondamentale all’interno della rassegna del Festival internazionale del Mirto, la cui anteprima andrà in scena l’11 agosto a Tempio Pausania. “Ci piacerebbe che questa fosse anche l’occasione per lanciare il calendario autunnale, che andrà dal mese di ottobre a dicembre – conferma l’assessora Vargiu -. Mesi in cui stiamo programmando eventi legati allo sport e all’ambiente, dal trekking urbano fino al Rally Terra Sarda”. Sotto il profilo commerciale, poi, Mirtò porterà avanti nuove iniziative per coinvolgere i migliori attori dell’artigianato artistico gallurese e sardo, oltre che i produttori di eccellenza del panorama enogastronomico e le aziende all’avanguardia nella produzione e nei servizi. 

IL FESTIVAL. Mirtò ha confermato ancora una volta la propria visione di progetto di marketing territoriale, che ha come vocazionela promozione delle eccellenze enogastronomiche, artigianali e culturali della Sardegna a livello regionale, nazionale ed internazionale. Mirtò è partner ufficiale del Rally Italia Sardegna ed è stato presente nei grandi eventi internazionaliquali il Gran Premio di Formula 1 a Monza, la tappa del Giro d’Italia di ciclismo ad Olbia, il Monza Rally Show, il Mondiale Triathlon TNatura e il Mondiale Fia Karting Audi sport. Casa Sardegna è il marchio nato all’interno del festival Mirtò per valorizzare le eccellenze sarde, che ospita la selezione dei migliori produttori agroalimentari, artigiani e artistici all’interno delle strutture Mirtò. Un format di successo che ha accompagnato Mirtò nei principali eventi in Sardegna, Italia ed Europa. Tra i protagonisti i produttori di mirto della Sardegna, le cantine vinicole del Consorzio di tutela del Vermentino di Gallura Docg, i produttori delle Città dell’olio della Sardegna, una selezione di artigiani e artisti sardi e associazioni culturali locali. Un altro dei punti qualificanti della sesta edizione del Festival internazionale del Mirto è stata la valorizzazione della tradizione dei piatti sardi.




Mirtò lancia la nuova edizione del Festival internazionale del Mirto di Olbia. Parte dalla visita in Portogallo l’appuntamento per l’agosto 2021

  Mirtò, Olbia capitale internazionale tra le città del mirto

                 Il festival ambasciatore nel sud del Portogallo

 lancia l’edizione 2021 che punterà sui quartieri storici della città

  L’assessora Serra: “Grande opportunità per i nostri artigiani”

Olbia capitale internazionale delle città del mirto. Un profilo tracciato insieme a Mirtò, il Festival internazionale del Mirto, che ha assunto nel tempo una veste cosmopolita, portando la città, tutta la Gallura e la Sardegna in giro per il mondo nel nome delle sue eccellenze e specialità.

La prima tappa del nuovo viaggio, che porterà al Festival Mirtò 2021, in programma a Olbia dal 17 al 20 agosto prossimi, è stata Portimão, città portuale della regione dell’Algarve, nel sud del Portogallo. Qui si trova l’Autódromo internacional do Algarve, circuito che ha ospitato il Gran Premio di Formula 1 nel 2020, il Motomondiale e altri tra i più importanti eventi motoristici mondiali. Mirtò è stato protagonista durante la presentazione dei primi test motoristici di GT1, GT3 e GT4, con marche importantissime come Lamborghini, Audi, Pirelli. Qui Olbia e la Gallura hanno concluso un gemellaggio con i più importanti produttori di mirto portoghesi. “Stiamo già lavorando per l’edizione di Mirtò del 2022, quando speriamo che le condizioni sanitarie ci consentiranno di portare Mirtò per la prima volta in Portogallo, qui a Portimão, che entrerà a far parte delle città del mirto – spiega Salvatore Pinducciu, vicepresidente dell’associazione Mirtò -. Si tratta di una destinazione conosciuta, per la presenza del circuito, tra i più importanti per la disputa degli sport motoristici e che ospita la prova mondiale di Aquabike. Intanto lavoriamo sull’edizione di quest’anno, dove Olbia avrà il ruolo di capitale del mirto, con Mirtò che tornerà alle origini, valorizzando i quartieri della città, mettendo in luce i più importanti produttori del mirto, puntando poi alla collaborazione con Confartigianato e Confcommercio per mettere in luce le eccellenze locali e aiutare a lanciare start-up innovative del territorio. Il Comune di Olbia ci è sempre stato vicino in questi anni, mentre aspettiamo qualche segnale dall’assessorato regionale al Turismo, che in questi due anni è stato, invece, latitante”.

LE AZIENDE. L’unione di intenti e l’accordo in nome del mirto ha favorito l’incontro tra Mirtò e i più importanti produttori portoghesi nella regione dell’Algarve. Contatti che consentono di portare il nome di Olbia e della Gallura in giro per il mondo nel segno della grande tradizione del mirto. “Noi dell’Algarve abbiamo appreso tecniche di distillazione e composizione di liquori con gli arabi tra il VII e il XII secolo – sottolinea Eduardo Peixinho Reis, produttore del liquore Myr, il mirto portoghese -. L’Algarve aveva allora un sovrano arabo che veniva chiamato “emiro”, talvolta scritto “myr”. Come riconoscimento della nostra storica tradizione nel settore abbiamo creato questo marchio. Nel 2011 abbiamo iniziato a vendere localmente e il nostro primo assaggio è stato infatti il ​​liquore di mirto. È un grande momento nella storia del nostro marchio essere al fianco di tanti produttori e conoscere finalmente il famoso “mirto” sardo. Mirtò, il Festival internazionale del Mirto, per noi è una manifestazione straordinaria, dove la cultura sarda è ben rappresentata. Per i produttori di liquori è magnifico essere trattati e rispettati come veri artisti capaci di sviluppare sapori unici”.

Mirtò nel corso della sua storia ha saputo poi affiancare la grande tradizione del mirto all’artigianato sardo di qualità: quest’anno rinnoveranno ancora il loro connubio all’insegna della tradizione. Un momento fondamentale all’interno della rassegna del Festival internazionale del Mirto, che andrà in scena ad Olbia dal 17 al 20 agosto. L’anno scorso era stato il Museo Archeologico a trasformarsi in un grande showroom che aveva accolto il movimento degli artigiani di Olbia. Mirtò è ormai un marchio trasformatosi in incubatore di eccellenze artigiane, promotore di iniziative e veicolo di marketing per i campioni della manifattura artistica dell’Isola.

Si studiano quindi nuove iniziative per coinvolgere i migliori attori dell’artigianato artistico gallurese e sardo, oltre che i produttori di eccellenza del panorama enogastronomico e le aziende all’avanguardia nella produzione e nei servizi.

IL COMUNE. “Mirtò è stato capace di coinvolgere i quartieri della città, ci ha aiutato a far conoscere zone un po’ più nascoste di Olbia – spiega Sabrina Serra, assessora alla Cultura del Comune di Olbia -. Ho creduto fermamente in questo progetto, che la scorsa estate si è svolto in modo eccellente e nel rispetto di tutte le norme di sicurezza in un periodo difficile a causa della pandemia. Una grande organizzazione e un lavoro importante. La mia speranza è quella di poterlo replicare quest’anno, stiamo iniziando a lavorarci fin da ora”.

Sarà importante rinnovare la collaborazione con la Confartigianato, puntando ancora una volta su un format di successo. “Mirtò rappresenta una vetrina per i nostri produttori di mirto, gli artigiani locali, che grazie al Festival internazionale del Mirto portano i loro marchi e le loro creazioni in tutto il mondo – conferma Sabrina Serra -. Mirtò è una grande risorsa per Olbia e spero di poter confermare la nostra collaborazione in nome del territorio e per portare Olbia nel mondo”.

MUSICA IN SICUREZZA. L’unico grande evento diffuso realizzato nel programma estivo del Comune di Olbia ha superato la prova del Covid-19. Una imponente macchina di sicurezza preventiva, regole severe per il rispetto delle distanze e lo staff di Mirtò coordinato da Giuseppe Fascì, hanno consentito che tutto filasse liscio, garantendo alle persone, con un grande numero di turisti, di divertirsi, conoscere la grande forza dell’enogastronomia della Sardegna, acquistare il mirto negli stand organizzati lungo Corso Umberto e, soprattutto, assistere ai concerti in luoghi suggestivi della città, senza alcun pericolo per la salute. “Siamo stati molto felici che Mirtò, con il supporto del Comune di Olbia, abbia dato ai nostri artisti la possibilità di esibirsi su un palco in un momento molto difficile per il mondo dello spettacolo – sottolinea ancora Sabrina Serra -. Un’opportunità fondamentale davanti alla crisi di tutto il settore, determinata dal blocco delle esibizioni pubbliche provocato dalla pandemia”.




Mirtò lancia le Tapas per l’edizione 2021. Grande successo dei Percorsi del gusto

   Mirtò guarda al futuro, nascono le Tapas per le vie di Olbia

 Nel 2021 il Festival internazionale del mirto lancerà “Nella mia città”

          Stasera si conclude la sesta edizione della manifestazione

Grande successo per i Percorsi del gusto con bar e ristoranti

 

 

Le Tapas del mirto. Mirtò, il Festival internazionale del Mirto, guarda già avanti. L’edizione 2020, la sesta dalla sua nascita, non si è ancora conclusa, che i programmi per il futuro sono già in costruzione. Il format di quest’anno, con le iniziative che si sono svolte in un percorso diffuso, che ha coinvolto le vie del centro, piazze e luoghi meno conosciuti della città, dà ispirazione per il futuro della manifestazione.

TAPAS AL MIRTO. Il progetto Mirtò per il prossimo festival del 2021 prenderà, quindi, il nome “Nella mia città”. Nasce così il modello delle “Tapas all’interno del Festival internazionale del mirto, assaggi di piatti tipici accompagnati dal vino, in questo caso anche dal mirto, che saranno “itineranti” lungo le vie del centro storico della città. Una parola che equivale a una formula magica che apre un universo di gusto, che Mirtò vuole trasformare valorizzando secondo la sua vocazione i piatti della tradizione sarda. Partendo dall’aperitivo, fino ad aggiungere piatti, consumati nelle varie “Tapas”, per completare un percorso del gusto alla scoperta della città.
“Pensiamo che sia questo il valore e patrimonio per una città come Olbia, puntando su piatti tipici e la grande tradizione enogastronomica – sottolinea Salvatore Pinducciu, responsabile del catering per Mirtò, il Festival internazionale del Mirto -. Proprio quest’anno, nel quale per il problema del coronavirus non abbiamo potuto fare le consuete degustazioni in piazza, il nostro info point è stato letteralmente preso d’assalto dai turisti, i quali ci chiedevano notizie sui piatti tipici, indicazioni su dove poter mangiare i tagliolini, la zuppa gallurese, “li chiusoni” o la tagliata al mirto. Questo conferma una volta di più come la strada sia questa, sviluppando una visione diffusa della ristorazione adottando il modello delle Tapas”.

I COMMERCIANTI. Intanto quest’anno, in assenza di degustazioni pubbliche, Mirtò ha concluso un accordo con la Confcommercio di Olbia-Tempio per un “Percorso del gusto” nel quale i piatti, i dessert e i cocktail ispirati al mirto sono stati proposti da bar, ristoranti e gelaterie. “Mirtò è stato importante perché ha consentito alle attività commerciali di Olbia di dare una bella risposta in un momento difficile, sempre rispettando la sicurezza e attuando tutte le precauzioni – sottolinea Pasquale Ambrosio, presidente della Confcommercio di Olbia-Tempio -. La formula di Mirtò, che ha puntato sul coinvolgimento di molte zone e quartieri della città, si presta certamente ad essere replicata in futuro. Trovo un segnale positivo il coinvolgimento nel progetto delle attività commerciali di Olbia, le quali dal canto loro hanno risposto con entusiasmo”.

IL FUTURO. “Le future Tapas vogliono essere un progetto di ampio respiro, affiancando le degustazioni del mirto sardo con i piatti tipici della nostra tradizione – conferma Salvatore Pinducciu -. Le degustazioni saranno affiancate da professionisti del mirto, come dei veri sommelier, che indicheranno i percorsi di abbinamento con i vari piatti e con il Vermentino di Gallura”. Un lavoro di squadra che vede Olbia e la Gallura come anticipatori di una visione che vuole essere un segnale anche per tutta la Sardegna. “Noi lavoriamo anche per la Regione, questi modelli valorizzano anche i borghi dell’interno – conferma Pinducciu -. Sono i progetti, come dimostrato in passato, che danno slancio e sviluppo turistico a tutta la Sardegna”.

LE ATTIVITA’. Ecco l’elenco delle attività che aderiscono al Percorso del gusto all’interno del Festival internazionale del mirto.

Ristorazione: In Vino Veritas, Cozze del golfo di Olbia al mirto selvatico (Corso Umberto 4); Ristorante pizzeria caffetteria Il Vecchio porto, Costolette d’agnello glassate al mirto con contorno di patate alle erbette (Corso Umberto 12); Sas Tapas, Petto d’anatra arrosto laccato al mirto, miele e eucalipto (Corso Umberto 37); Disigios-Percorsi di gusto, Tagliere di salumi Mirtò (Via Olbia, 42); Ristorante pizzeria La Lanterna, Seadas con riduzione di mirto, arance candite e miele di castagno(Via Olbia 13); Ristorante Da Paolo, Verdure di stagione marinate al mirto su misticanza, con ricotta mustia e patè di olive (Via Garibaldi 3); New Mary Bistrot, Tagliata di manzo con riduzione al mirto (Piazza Regina Margherita 1); Ittiturismo Sapori di Olbia, Cozze Fritte accompagnate da Cocktail al Mirto (Viale Isola Bianca 3); Pizzeria Dadino, Casizzolu al mirto (Via Mameli 50).

I dessert: Cafè Principe Umberto, Tiramisù al mirto (Via Principe Umberto 5); Gelateria Villi, Gelato crema all’uovo con coulisse di mirto e more (Corso Umberto 78); Gelateria Smeralda Olbia, Gelato al mirto (Corso Umberto 124); Ristorante Barbagia, Semifreddo al mirto (Via Galvani 94); la Pecora Nera, Gelato al mirto (Via Galvani 70); Rosso Toro ristorante, Semifreddo al mirto (Via Capoverde 2/D).

I cocktail: Cafè Principe Umberto, Cocktail al mirto (Via Principe Umberto 5); Ristorante NemasteOlbia, Murta ruia (pig skin rosè gin, riduzione al mirto rosso infuso nell’alloro, amaro aristocratico, succo di limone tancarè; Una die de entu (macchia extra dry vermout, liquore al finocchietto sardo, spoon di vermentino sardo, succo di limone, velluto al mirto bianco) (Corso Umberto 12); New Mary Bistrot, Mary Mirtò (Piazza Regina Margherita 1); My bar di Quirico Mele, Spritz al mirto e prosecco (Via Regina Elena 76); Avenue Friends Olbia, Mojito al mirto (succo di lime, sciroppo di zucchero di canna, menta fresca, mirto, ghiaccio tritato) (Viale Aldo Moro 203).

 




COLDIRETTI CAGLIARI. IL PROFUMO DEL MIRTO HA ACCOLTO I PRIMI TURISTI STRANIERI

COLDIRETTI CAGLIARI. IL PROFUMO DEL MIRTO HA ACCOLTO I PRIMI TURISTI STRANIERI

Il profumo del mirto ha accolto i primi passeggeri internazionali post Covid giunti questa mattina alle 12.05 all’aeroporto di Cagliari da Amsterdam.

Si tratta dei primi turisti internazionali giunti a Cagliari nel post Lockdown ai quali Coldiretti Cagliari ha voluto dare il benarrivati e bentornati con un piccolo ma simbolico omaggio che li accompagnerà nei giorni di permanenza in Sardegna: una boccetta di gel idratante ed igienizzante per mani realizzato con olio essenziale di mirto made in Sardinia, realizzato dalla Farmacia innovativa dell’Asinara, FarmAsinara.

Un volo tanto atteso. A giugno l’aeroporto di Cagliari ha registrato a causa del lockdown rispetto allo stesso mese di un anno fa un – 99,86% negli arrivi internazionali: 196 contro i 135.724. In totale gli arrivi di giugno segnano – 90,34%: 40.692 contro i 421.146 di giugno 2019.

“Oggi è un giorno di festa per tutti con l’augurio che sia la giornata della vera ripartenza per i turisti e per tutta l’economia – commenta il presidente di Coldiretti Cagliari Giorgio Demurtas -. Il nostro è un piccolo gesto, un omaggio utile e allo stesso tempo evocativo della Sardegna accogliente, con il quella abbiamo voluto abbinare l’utilità del gel igienizzante e di un prodotto made in Sardinia con un profumo simbolo della nostra terra che accompagni i turisti in queste giorni di agognata vacanza”.

 

Michele Arbau

Ufficio Stampa Coldiretti Sardegna




Mirtò torna in pista, i prodotti sardi protagonisti nel circuito del Nurburgring

   Mirtò è tornato in pista dopo la pandemia

  I prodotti sardi protagonisti sul circuito tedesco del Nürburgring

    La spedizione capitanata da Nicola Mancini partner di Audi Sport

nella settimana di test Dtm sullo storico palcoscenico automobilistico 

 

Mirtò torna in pista nonostante lo stop imposto dalla pandemia. Il marchio che ha reso famoso il Festival internazionale del mirto è stato l’ambasciatore delle eccellenze gastronomiche sarde in Germania, applicando rigorosamente le prescrizioni imposte dal Covid-19. Una missione in terra tedesca che ha visto la spedizione capitanata da Nicola Mancini partner di Audi Sport, per il settore del catering, all’interno della settimana di test del DTM al Nürburgring. Parliamo di uno dei circuiti più famosi al mondo, entrato nella leggenda dell’automobilismo mondiale. Qui Audi Sport ha effettuato i test per la serie turismo, con quattro intensissimi giorni sulla versione “Sprint” del tracciato che sorge sui Monti Eifel. Mirtò è riuscito a rispettare tutte le prescrizioni imposte dalla normativa sanitaria per il coronavirus, confermando l’organizzazione del catering all’interno del circuito, in collaborazione con i medici e nel rispetto del sistema di prevenzione tedesco. Così ancora una volta Mirtò è diventato veicolo di promozione delle aziende sarde e dei prodotti di eccellenza dell’Isola.

LA MISSIONE. Il tir di Mirtò è partito il 3 giugno dal porto di Olbia con la nave della Grimaldi alla volta di Livorno. Il tir ha potuto attraversare il Brennero dopo un accordo con l’Austria raggiunto dall’Audi con l’intervento dello stato tedesco. Tutto il personale di Mirtò si è preventivamente e volontariamente sottoposto a test sierologici prima della partenza. “L’evento è iniziato il 7 giugno, non era consentito il self service quindi abbiamo preparato dei piatti caldi serviti attraverso dei pannelli di plexiglas – racconta Nicola Mancini, patron di Mirtò -. Pietanze monodose servite in contenitori di cartone biologico, con gli spazi per i team ricavati all’interno delle officine del circuito. Una serie di precauzioni che ci hanno consentito di lavorare in sicurezza, facendo degustare a tutto il personale di Audi Sport i prodotti della Sardegna, dal pecorino, all’olio e la pasta: tutti prodotti della filiera “Io sono sardo”. Un’esperienza positiva ed estremamente gratificante”. Un partner fondamentale di Mirtò in questo viaggio di lavoro in terra tedesca è stato “FarmAsinara- Officine cosmetiche dell’Asinara”, che ha fornito il gel disinfettante che è stato usato per igienizzare gli ambienti dove è stato svolto il servizio di catering. Un accordo di Mirtòcon la Coldiretti ha poi consentito la distribuzione di piatti prodotti con formaggio pecorino, fiordilatte, olio e pasta provenienti dall’isola.

IL PROGETTO. Durante la partecipazione di Mirtò alle prove Dtm di Nürburgring è nata l’idea di un progetto per valorizzare un segmento del turismo in Sardegna in questa estate segnata dagli effetti del coronavirus. Un pacchetto per una vacanza in Sardegna con tariffe scontate per tutti i dipendenti di Audi Sport da utilizzare a partire dal mese di settembre. Un accordo concluso tra Nicola Mancini per MIrtò e Dieter Gass, capo di Audi Motorsport sia in Formula E che nel DTM.Progetto fortemente sostenuto anche da Giulio Pes di San Vittorio, presidente Aci Sassari; Efisio Arbau, sindaco di Ollolai; Sabrina Serra, assessore alla Cultura del Comune di Olbia; Tessingiu, la mostra dell’artigianato sardo di Samugheo e la compagnia di navigazione Grimaldi Lines.

 

 




Mirtò, al via la quinta edizione. Domani anteprima ad Ollolai

Al via la quinta edizione di Mirtò, il Festival internazionale del Mirto

Domani anteprima ad Ollolai, poi dal 17 agosto eventi tra Olbia e Porto Rotondo

Partenza da Ollolai, arrivo ad Olbia. Una linea di continuità tra costa e interno della Sardegna, all’insegna della qualità e delle eccellenze nel campo dell’artigianato, dell’enogastronomia, della cultura e delle tradizioni. La vocazione di Mirtò, il festival internazionale del Mirto, arrivato alla sua quinta edizione, resta immutata ma si evolve, in un percorso che valorizza i prodotti della tradizione sarda. Questa mattina ad Olbia, davanti alla Ruota panoramica “La Maestosa”, è stata presentata l’anteprima di Mirtò, che anche quest’anno prenderà il via da Ollolai. Appuntamento per domani, sabato 10 agosto, nel centro della Barbagia, con un programma ricco di eventi sul tema “l’Isola della longevità”.

IL PROGRAMMA DI OLLOLAI. Dalle 10 alle 18 escursioni guidate nel parco di San Basilio, con servizio navetta. Alle 11 inaugurazione e apertura degli stand. Alle 15 visita al planetario astronomico con lezione sulle costellazioni. Dalle 18 esibizione dei gruppi folk di Ollolai e Samugheo, insieme ai Tenores Monte Gonare Sarule. Dalle 19 degustazioni enogastronomiche con le ricette dei Centenari, in collaborazione con il Consorzio del Pecorino romano Dop, il Consorzio dell’Agnello di Sardegna Igp e la Pro Loco di Ollolai. Alle 22 chiuderà la giornata l’attesissimo concerto di Piero Marras.

OLBIA E PORTO ROTONDO. Dal 17 agosto Mirtò si sposterà tra Porto Rotondo ed Olbia, anche se il centro nevralgico del progetto di questa quinta edizione sarà il teatro Michelucci, all’esordio nella sua nuova veste di Expò dell’artigianato di qualità ed incubatore di eventi culturali. Una prima assoluta fortemente voluta dall’associazione Mirtò e dal Comune di Olbia. “Siamo entusiasti che Mirtò abbia scelto Olbia e il teatro Michelucci per i suoi eventi – ha sottolineato Sabrina Serra, assessore alla Cultura del Comune di Olbia -. Il Michelucci riaprirà alla città dopo i lavori di riqualificazione del progetto Iti. Anche la cultura avrà uno spazio molto importante”. L’anteprima di Mirtò ha scelto ancora una volta Ollolai come punto di partenza. “Con Mirtò siamo diventati dei compagni di viaggio – ha spiegato Efisio Arbau, sindaco di Ollolai -. Abbiamo iniziato l’anno scorso con un evento che comprendeva la finale del reality show olandese che si era svolto nel nostro paese, poi si è confermato questo connubio che crea una simbiosi tra mare e montagna. Con noi ci sono anche il Consorzio di tutela dell’Agnello di Sardegna Igp e del Pecorino romano Dop. Un percorso di medio e lungo termine che prevede aggregazioni e idee condivise sul modello di Mirtò, che come capo di gabinetto dell’assessorato all’Agricoltura posso dire si sposi con il programma del governo regionale e la programmazione comunitaria”. “La sinergia con Ollolai nel segno di Mirtò è un grande traguardo, per presentarci ai turisti con ciò che rappresenta l’eccellenza dei nostri territori – ha detto Marco Balata, assessore al Turismo del Comune di Olbia -. Stiamo lavorando per creare un turismo alternativo al mare, facendo scoprire i sapori e le tradizioni di un territorio in cui tornare anche dopo l’estate”.

GRIMALDI LINES. Fiore all’occhiello di questa edizione la partnership con Grimaldi Lines. “I visitatori, presentando un biglietto della Grimaldi, avranno uno sconto del 10% sui menù delle degustazioni, più una degustazione gratuita di mirto – sottolinea Elena Bilardi di Grimaldi Lines -. Ai visitatori del festival, invece, Mirtò regalerà un voucher che darà diritto a uno sconto del 15% sul prezzo del biglietto per le prenotazioni effettuate dal 19 agosto al 30 settembre su tutte le partenze disponibili della Grimaldi. Il biglietto di Mirtò, in sostanza, sarà accompagnato da un codice sconto valido sulle navi della compagnia di navigazione per tutte le rotte da e per la Sardegna”. “Mirtò è importante per la ricaduta economica positiva che trasmette a tutto il territorio – ha confermato Pasquale Ambrosio, presidente di Confcommercio Gallura -. Quando cinque anni fa Mirtò ci propose il suo progetto ne fummo entusiasti, ora la qualità si è alzata moltissimo e la scommessa per Olbia si è rivelata vincente”.

AGNELLO SARDO E COZZE DI OLBIA. “Siamo orgogliosi di presentare qui il progetto di destagionalizzazione dell’agnello sardo – ha spiegato Alessandro Mazzette, direttore del Consorzio di tutela dell’Agnello di Sardegna Igp -. Olbia è il luogo ideale per promuovere il nostro messaggio: che l’agnello sardo è un prodotto che si può consumare anche d’estate”. Durante gli eventi di Mirtò a Olbia sarà presente anche il Consorzio dei mitilicoltori di Olbia, che racconterà, in una sorta di percorso etnografico, la storia della cozza di Olbia, accompagnandolo a menù degustazione.