Claudio Rotunno: «Porto Cervo come Monte Carlo? Si può fare!»

L’imprenditore sassarese, tra i protagonisti del libro “Costa Smeralda” di Fausto Farinelli, racconta la sua “Costa Smeralda”: «La mia idea per rendere il litorale gallurese vivo tutto l’anno come il Principato di Monaco»

PORTO CERVO. «Il lusso non è soltanto estetica. È esperienza, è atmosfera, è dettaglio. Ma soprattutto, può essere opportunità». Claudio Rotunno, deus ex machina tra gli imprenditori sardi nell’allestimento dei grandi eventi a livello internazionale, è riuscito a fare dell’accoglienza una vera arte scenica, “reinventando il concetto di evento esclusivo, mescolando eleganza, visione e rispetto del territorio”. Il suo nome compare tra le ventisette personalità inserite nel libro “Costa Smeralda” di Fausto Farinelli, che racconta il “sogno dell’Aga Khan” attraverso le voci di chi lo ha vissuto e ne custodisce l’eredità.

Il volume, edito dal Gruppo Editoriale – lo stesso che annovera tra le sue pubblicazioni anche il Costa Smeralda Magazine – vuole essere un viaggio nella memoria e nell’identità del territorio, ma anche spunto per guardare al futuro facendo tesoro dei suggerimenti di chi conosce bene il contesto, e ha fatto della sua attività nel mondo del turismo d’èlite il proprio marchio di fabbrica.

Per Rotunno lavorare in Costa Smeralda è una “sfida della perfezione”. L’imprenditore sassarese è riuscito a portarsi ai massimi livelli del proprio settore partendo umilmente da Sassari per crescere sempre più fino a concentrare la sua attività fra Porto Cervo, Milano, Monte Carlo e persino New York.

«In Costa la clientela è di fascia altissima – ha spiegato nel libro –. C’è chi investe persino un milione di euro in una singola serata, e non ammette errori. Puoi avere una sola opportunità: se riesci, la fama cresce; se sbagli, rischi di sparire. La posta in gioco è molto alta e servono strutture perfette, cura dei dettagli e grande diplomazia con ospiti molto esigenti». Insomma, non si può mai dire no, anche quando arrivano richieste particolari, come un trasporto last minute, la pretesa di un artista specifico o un oggetto raro. Ma quando tutto funziona, la soddisfazione è enorme.

Il vero cruccio è quello di allungare la stagione. «Ma – per Rotunno non c’è nulla di impossibile quando si possiede il brand Costa Smeralda, strutture da sogno e un mare leggendario. Non manca il fascino del luogo né la richiesta di un certo tipo di turismo». Occorre un dialogo costante e costruttivo fra operatori, istituzioni e investitori,come quello che il Consorzio ha già avviato, per tracciare un calendario più ampio di respiro internazionale: «È la formula che permette a Monte Carlo di restare viva tutto l’anno – e aggiunge – nel mio lavoro vedo numerosi investitori pronti a scommettere sul progetto Costa Smeralda».

Gli attori da coinvolgere sono appunto gli imprenditori, la Smeralda Holding e la Qatar Holding (a cui appartengono gli asset principali), il comune di Arzachena, la Regione Sardegna e il Consorzio Costa Smeralda. Gli ingredienti ci sono, occorre mescolarli al meglio e dare un pizzico di pepe, come la possibilità di «ospitare grandi eventi culturali o sportivi, un festival cinematografico estivo, gare motoristiche, sfilate di design o di alta moda». Organizzare eventi di lusso avrebbe poi un altro vantaggio: «Quello di attrarre una clientela che scopre la Sardegna e, magari, si innamora anche dell’interno, con un beneficio diffuso».

L’importante è mantenere la propria identità, come sosteneva l’Aga Khan, e non spegnere le luci finita la stagione estiva. Il pensiero va quindi al principe ismaelita scomparso a Lisbona lo scorso 4 febbraio: «Se potessi ancora parlarci gli direi innanzitutto grazie, per aver acceso i riflettori su questo territorio e averlo preservato con regole ferree. Vorrei che si ricucisse il filo con quel progetto iniziale, completando l’idea di una destinazione fiorente per dodici mesi, con collegamenti migliori e grandi eventi internazionali».




Monte Carru, il prezzo delle omissioni: tra irregolarità amministrative e diritti negati

Una lottizzazione iniziata negli anni ’80, un quartiere in perenne attesa di collaudi, servizi e certezze. Il caso Monte Carru svela un intreccio di decisioni istituzionali controverse, errori procedurali e mancate tutele, lasciando famiglie e acquirenti in balia di un sistema incapace di garantire legalità e trasparenza.

Un quartiere “di pregio” nato su fondamenta instabili

Monte Carru oggi appare come un’elegante frazione collinare di Alghero, con vista su Capo Caccia e ville di alto valore sul mercato immobiliare. Ma dietro l’apparenza di ordine e tranquillità, la storia urbanistica dell’area rivela una sequenza ininterrotta di ritardi, fallimenti e irregolarità.

Già la classificazione iniziale della zona, come “F turistica” nel PRG del 1986, è oggi in netto contrasto con la configurazione attuale, marcatamente residenziale. Un cambiamento non formalizzato da un piano coerente, ma avvenuto di fatto, sotto la spinta di necessità commerciali e della volontà di salvare investimenti compromessi. È qui che prende forma la prima grande frattura: una divergenza tra destinazione urbanistica e sviluppo reale, mai chiaramente sanata.

Il paradosso delle proroghe: tra ambiguità e superamento dei poteri

Nel 1997 il Consiglio Comunale approva una proroga della convenzione urbanistica valida fino al 2000. Nel 2003, un atto notarile ne attesta una durata di soli tre anni. La discrepanza è palese. Quale delle due versioni è vincolante? E come si è potuto accettare che l’atto ufficiale sovvertisse la volontà espressa dal Consiglio?

Ma il punto più grave arriva con la Delibera di Giunta n. 350 del 2003, in cui l’organo esecutivo non solo prende atto della mancata stipula della convenzione, ma ordina direttamente la proroga dei termini di esecuzione delle opere.

Secondo i principi di diritto amministrativo, le proroghe sostanziali in materia urbanistica competono al Consiglio Comunale, in quanto modificano piani regolatori, convenzioni e impegni fondamentali tra pubblico e privati. La Giunta, in questo caso, avrebbe agito ultra vires, andando oltre i propri poteri istituzionali. Una forzatura che pone seri dubbi sulla validità degli atti successivi e sulla trasparenza dell’intero iter.

A confermare la gravità del quadro, vi è anche un documento di compravendita prodotto in sede notarile, che attesta esplicitamente lo stato incompleto delle autorizzazioni urbanistiche e infrastrutturali all’epoca della firma. Un riconoscimento, nero su bianco, delle criticità non sanate che avrebbero dovuto impedire la conclusione regolare delle vendite.

Collaudi infiniti, acqua assente e famiglie ostaggio di una burocrazia cieca

Tra il 2013 e il 2021, l’amministrazione ha faticosamente portato avanti il collaudo tecnico-amministrativo delle opere di urbanizzazione. Una sequenza di determinazioni dirigenziali che si è trascinata per quasi un decennio, mentre le famiglie continuavano a vivere in immobili privi di servizi essenziali, primo fra tutti l’approvvigionamento idrico.

Ancora nel 2024, una diffida segnalava tre elementi allarmanti:

le infrastrutture idriche risultavano intestate a privati,

mancava un certificato definitivo di collaudo,

persisteva una carenza strutturale di acqua potabile.

Nel marzo 2025, i residenti del condominio Vista Blu – parte del complesso Monte Carru – hanno inviato una diffida formale alla pubblica amministrazione, chiedendo chiarimenti urgenti sulla legittimità di alcune acquisizioni patrimoniali e denunciando la mancanza di acqua potabile. Nella diffida si contesta l’origine poco chiara di alcuni beni comuni, come pozzi e impianti idrici, e si solleva il dubbio che la loro acquisizione da parte del Comune sia avvenuta in modo improprio e senza la necessaria trasparenza. La richiesta è semplice e drammatica: sapere da chi dipendono le infrastrutture e quando sarà garantita acqua potabile per uso domestico e igienico.

Il risultato? Un quartiere formalmente residenziale ma, di fatto, incompleto e legalmente incerto. Gli acquirenti, molti dei quali entrati in possesso delle abitazioni con regolare compravendita, si sono ritrovati senza tutele né interlocutori. Chi tutela il cittadino quando lo Stato, per anni, non riesce a garantire neppure l’acqua?

L’intervento tardivo e la normalizzazione mancata

Nel 2018, il complesso viene acquistato da Botticelli Immobiliare Srl, che investe circa 30 milioni per riqualificarlo. È il primo passo verso una stabilizzazione del quartiere. Ma i problemi amministrativi restano. Solo nel 2023 il Comune approva formalmente l’acquisizione delle opere di urbanizzazione, e solo nel 2025 è prevista la trasmissione ad Abbanoa e all’ente di governo idrico.

Un passaggio fondamentale, sì, ma tardivo. E non privo di incognite: alcune infrastrutture risultano ancora intestate a soggetti privati, il che potrebbe rallentare ulteriormente la presa in carico e l’attivazione dei servizi pubblici.

Nel frattempo, il mercato immobiliare fiorisce: ville a 400mila euro, strutture ricettive da 1 milione, mentre il quartiere continua a essere parzialmente privo di servizi certi. Una normalizzazione solo apparente, che non cancella la storia travagliata del quartiere.

Calabona, stesso schema: irregolarità al contrario

Il caso Monte Carru non è isolato. Anche nella lottizzazione “Scognamillo e più”, in zona Calabona, si registrano discrepanze procedurali, ma con un esito opposto: in quel caso, a essere penalizzati sono stati i lottizzanti, colpiti da decisioni interpretative che hanno frenato lo sviluppo e rallentato i passaggi amministrativi.

Due contesti differenti, una costante comune: l’assenza di una linea chiara e trasparente da parte dell’amministrazione, che ha finito per disattendere gli impegni presi con chi, legittimamente, ha investito nel territorio.

Monte Carru come monito: serve un cambio di rotta

Il lungo percorso di Monte Carru è una metafora delle fragilità dell’urbanistica locale: decisioni confuse, ruoli istituzionali travisati, controlli mancati, colpe mai riconosciute. È anche la prova di come una gestione pubblica opaca possa compromettere la vita privata di centinaia di cittadini, lasciati soli in un limbo legale e infrastrutturale.

L’acquisizione comunale delle opere prevista per giugno 2025 sarà sufficiente a risolvere tutto? Oppure serviranno nuove battaglie per garantire che finalmente diritto, regole e realtà coincidano?

E voi, lettori, ritenete accettabile che nel 2025 esistano ancora quartieri con case vendute senza acqua, collaudi in sospeso e delibere che aggirano le competenze consiliari?

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Villanova Monteleone, due giorni al Ceas Monte Minerva tra ambiente e natura per scoprire i segreti di miele e vino

Il 10 e l’11 maggio un intero weekend tra convegni, esposizioni, laboratori, degustazioni e visite guidate

VILLANOVA MONTELEONE – Sabato 10 e domenica 11 maggio il Ceas di Monte Minerva di Villanova Monteleone ospitadue giornate all’insegna dell’ambiente, del miele e del vino, tra incontri, esposizioni, laboratori, degustazioni, escursioni e visite guidate. Il tutto è inserito nel calendario di “Chenamos in carrela” 2025. Si parte sabato alle 11 del mattino con l’incontro dedicato a “Biodiversità ambientale, alimentazione, tutela e valorizzazione del patrimonio naturalistico sardo”. A introdurre l’appuntamento saranno Alida Manca del Ceas, Pietro Fois della Proloco e il sindaco Quirico Meloni, seguiti dagli interventi di Giovanni Piras, direttore di Agris, Emanuele Farris, docente di Botanica dell’Uniss, Antonello Brunu, Referente UOTT Multifunzionalità e Sviluppo rurale, Mauro Forteschi di Forestas e Antonio Farris, presidente Accademia sarda del lievito madre.

La Giornata del cibo, a cura di Tommaso Sussarello, sarà dedicata al miele. Alle 15.30 un altro interessante appuntamento interesserà “Biodiversità e alimentazione”. Interverranno l’esperto Gavino Carta, il sommelier dei mieli Emilio Fois, e i rappresentanti dell’associazione apistica Su Moju. La degustazione sensoriale tratterà “Le varianti del miele”. Dalle 16 alle 18, è in programma il laboratorio creativo a cura delle operatrici del Ceas Monte Minerva.

Domenica sarà la Giornata del vino, introdotta alle 11 del mattino dal concerto del Coro de Iddanoa Monteleone, per proseguire con gli ospiti Giovanni Antonio Sechi, in rappresentanza della Città del vino di Usini, i rappresentanti dell’azienda vitivinicola Sandro Panzali e dell’azienda agricola Salvatore Chessa.

Dalle 16 alle 17 la serata sarà impreziosita da escursioni storico-archeologiche.

Nel corso delle due giornate saranno aperti alcuni stand delle produzioni locali. Oltre al laboratorio esperienziale, si potrà partecipare alle visite guidate al Giardino della biodiversità, al Roseto antico, alle domus de janas e al Monte Minerva.

Il programma è organizzato dalla Proloco in collaborazione con il Comune di Villanova Monteleone, il Ministero della Cultura, Funded by the European Unione, e rientra nel network “Salude&Trigu” della Camera di Commercio di Sassari. Per iscrizioni contattare [email protected] o il numero 3382775286.




Villanova Monteleone, un weekend a Monte Minerva alla scoperta delle erbe spontanee della Sardegna

Il 20 e 21 aprile, tra laboratori con esperti e degustazioni, prende il via il ciclo di appuntamenti di “Chenamos in carrela” per promuovere le eccellenze agroalimentari della tradizione locale

Villanova Monteleone. Un appuntamento imperdibile organizzato dalla Pro Loco di Villanova Monteleone per chiunque desideri conoscere le erbe naturali della Sardegna, da quelle edibili a quelle utilizzate nella farmacopea popolare. Il 20 e 21 aprile al CEAS di Monte Minerva prende il via l’edizione 2024 di “Chenamos in carrela”, una manifestazione ormai consolidata in paese, che dallo scorso anno mette in campo un ciclo di importanti iniziative per promuovere e valorizzare le eccellenze agroalimentari della tradizione locale.

La due giorni, dedicata a “Foraging ed erbe spontanee”, si avvarrà di due esperti del settore come Giampaolo Demartis e lo chef Fabio Zago, sotto la supervisione e il coordinamento dell’enogastronomo Tommaso Sussarello.

IL PROGRAMMA. Sabato 20 aprile, l’incontro con i partecipanti si terrà alle 15 al Centro Educazione Ambientale e Sostenibilità Monte Minerva, che proporrà visite guidate gratuite alle domus de janas, al Roseto e al Giardino delle biodiversità, proseguendo con l’Angolo del Grifone e l’Angolo del Distretto rurale. Alle 17 si entra nel vivo della manifestazione all’interno della Locanda Minerva, con Gianpaolo Demartis che introdurrà il laboratorio dedicato al “Riconoscimento delle erbe e alla farmacopea popolare sarda”.

Dalle 19, la Pro Loco di Villanova organizza un piccolo incontro conviviale.

Domenica 21 aprile, l’incontro allaLocanda Monte Minerva è previsto alle 10 del mattino per un nuovo laboratorio che, sempre sotto la guida di Gianpaolo Demartis, propone un’escursione in aperta campagna e la raccolta sul campo delle erbe commestibili.

Contemporaneamente, per chi non intendesse partecipare al laboratorio, il CEAS organizza le visite guidate gratuite alle domus de janas, al Roseto, al Giardino delle biodiversità e agli angoli del Grifone e del Distretto rurale.

Alle 12 Tommaso Sussarello dialoga con Fabio Zago mentre lo chef approfondisce con una esibizione dal vivo i migliori utilizzi in cucina delle erbe naturali. Alle 13, nelle sale della Locanda sarà servito (con tiket aggiuntivo) un pranzo buffet a tema a base di erbe selvatiche.

Il doppio appuntamento è reso possibile grazie alla collaborazione con il Comune di Villanova Monteleone, l’Agenzia regionale Forestas, l’associazione Sardinia Nature e la Locanda Minerva. L’iniziativa rientra nella più ampia attività del progetto “Chenamos in carrela” prevista dalla linea d’azione “Realizzazione di iniziative per la tutela e valorizzazione del patrimonio della cultura immateriale – Progetto Albergo – Ospitalità diffusa a Villanova Monteleone”, promosso dal Comune e finanziato con i fondi del PNRR.

Tutti gli eventi collegati alla manifestazione sono inseriti nel programma Salude&Trigu della Camera di Commercio di Sassari.

Per partecipare alle visite guidate, ai laboratori (10€) e al pranzo a buffet servito a Monte Minerva occorre prenotare contattando il numero 328 432 6017. Chi volesse pernottare in un b&b a Villanova Monteleone può rivolgersi al numero 348 742 9762.




Aperture straordinarie per Monte d’Accoddi

L’area archeologica di Monte d’Accoddi sarà aperta ai visitatori il giorno di Pasquetta, lunedì 10 aprile, dalle 10 alle 18. Il Comune di Sassari garantirà ai turisti appassionati di cultura e archeologia l’apertura straordinaria dell’area archeologica di Monte d’Accoddi, principale monumento archeologico del Comune di Sassari e unico in Sardegna e in tutto il Mediterraneo occidentale.
Nello stesso sito sono previste aperture straordinarie anche martedì 25 aprile, lunedì 1 maggio, venerdì 2 giugno.
Le visite guidate saranno effettuate ogni ora e mezza circa: 10/11.30, 11.30/13, 13/14, 14/15.30, 15.30/17. L’ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.
In città, nella centrale piazza d’Italia, è attivo il punto informativo del Comune. L’Infopoint è aperto dal martedì al sabato dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 19, la domenica dalle 10 alle 14. Il giorno di Pasquetta, il 25 aprile, il 1° maggio e il 2 giugno sarà garantita l’apertura straordinaria dalle 10 alle 14.
Per tutte le informazioni è possibile scrivere a [email protected]




Giornate europee del patrimonio, Sassari presenta Monte d’Accoddi

Anche quest’anno, a fine settembre, si celebrano in Italia le GEP – Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days), la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa. Visite guidate, aperture straordinarie, iniziative digitali saranno organizzate nei musei e nei luoghi della cultura. Il Comune di Sassari, in collaborazione con la direzione regionale Musei della Sardegna, aderisce all’iniziativa con l’evento “Imparare guardando verso il basso…”, in programma per sabato 26 settembre dalle 16.30 alle 18.30 nell’area archeologica di Monte d’Accoddi.

L’iniziativa, ispirata al tema delle GEP 2020 “Imparare per la vita”, prevede una visita guidata di carattere didattico, attraverso la quale i ragazzi insieme alle loro famiglie potranno verificare sul campo quante e quali informazioni derivino dall’osservazione dello strato di terreno superficiale di un sito archeologico.

Nell’area dell’altare prenuragico di Monte d’Accoddi, la presenza di numerosissimi frammenti di resti di pasto rituale, in particolare di gusci di molluschi e di reperti di varia tipologia, potranno raccontare non solo le attività legate al culto, ma in generale la vita quotidiana tra il IV e il III millennio a.C., in un contesto archeologico di straordinario interesse per la sua unicità.

Gli appuntamenti delle GEP 2020 saranno pubblicati sul sito del ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, sul sito europeo degli European Heritage Days e sui canali istituzionali dei singoli istituti. È possibile seguire l’iniziativa anche sui canali social di museitaliani e EHDays. Gli hashtag ufficiali sono: #GEP2020 e #EuropeanHeritageDays.

La partecipazione, per massimo 20 persone, è gratuita. È necessaria la prenotazione. È obbligatorio l’utilizzo dei dispositivi di protezione anti-Covid (mascherina).

Per prenotazioni e informazioni è possibile contattare l’ufficio informazioni turistiche InfoSassari (079 2008072 – email [email protected])

Grazia Sini
Ufficio stampa
Comune di Sassari



Domenica 3/3 Escursione a San Nicolo’ Gerrei: anello del Monte Genis

DOMENICA 3 MARZO

ESCURSIONE A SAN NICOLO’ GERREI: ANELLO DEL MONTE GENIS

Meta poco battuta dall’escursionismo, situata lungo il tracciato del Sentiero Italia-Sentiero Sardegna, questo itinerario ci porta in un bosco che si caratterizza, nella parte iniziale, per i graniti rossi e, nella parte sommitale,  per i panorami ampi a 360° e le multiformi rocce immerse nella ricca vegetazione.

Qui vivono Cervi e Mufloni: chissà se riusciremo ad avvistarli!

Lunghezza: circa 12 Km

Dislivello in salita: circa 400 m

Tempo: circa 5 ore

Auto propria, scarpe da trekking, pranzo al sacco, acqua da bere.

Costo: € 20 a persona

Partenza: ore 8:15 dal parcheggio del Cimitero di Monserrato.

Adesioni entro le ore 20 di venerdì 1 Marzo al 3489305607

www.allascopertadi.it




Monte Pino – Disco inferno Trail: Luca Carrara del Team Salomon “non si può non partecipare!”

COMUNICATO STAMPA 3-2019

Monte Pino – Disco inferno Trail: Luca Carrara del Team Salomon “non

si può non partecipare!”

Ad arricchire la formazione degli atleti più arditi che sfideranno le irte salite di

Monte Pino sarà presente anche Luca Carrara del Team Salomon; l’atleta

Bergamasco ha dichiarato apertamente di non poter mancare ad una gara

dagli scenari così suggestivi, come quelli presenti nel Monte Pino, in pieno

territorio gallurese.

Sabato 9 e Domenica 10 febbraio, sul Monte Pino, a pochi minuti dalla città di

Olbia, si disputeranno varie competizioni di trail running che attraverseranno

oltre 65 km di sentieri, magistralmente segnalati e messi a punto dai

componenti del Team della Sardinia Smeralda Trail ASD sotto la guida del

Presidente Paolo Costi. L’atleta Luca Carrara negli ultimi anni ha conquistato i

podi delle più famose gare di specialità in Italia ed anche oltre i confini

nazionali; Luca quando ha visto le immagini degli incantevoli scorci che

valorizzano il campo di gara, ha accettato la sfida anticipando una telefonata

al presidente dell’associazione per complimentarsi per lo studio dei percorsi e

la splendida location. Al Disco Inferno Trail Monte Pino, sono già iscritti i più

forti campioni isolani, anch’essi più volte affermati a livello nazionali ed

internazionale; spiccano i nomi di Antonio Filippo Salaris, Stefano Gervasoni,

Davide Ribichesu, Teodoro Mura, Luigi Porcu e moltissimi altri che si sono

impavidamente iscritti alla gara più adrenalinica dell’isola. Nel week-end sarà

possibile anche partecipare a due escursioni non competitive denominate

Monte Pino Walk Adventure I e II, aperte a tutti, per godere dello splendido

connubio tra sport e natura.

L’associazione sportiva “Sardinia Smeralda Trail A.S.D.”, nel corso dei propri

eventi, coglie sempre l’occasione per promuovere altri scopi di rilevanza

sociale, quali la promozione della cultura, della storia, del territorio ma anche

solidarietà; con una parte del ricavato da questa iniziativa, l’associazione si è

prefissa di sostenere l’attività dell’AVIS di Olbia per la raccolta del sangue e

Website: www.sardiniasmeraldatrail.it

e-mail: [email protected]

degli emo-componenti. Alle ore 19.00, presso la sala conferenze dell’EXPO di

Olbia, dopo il briefing pre-gara agli atleti Il presidente dell’AVIS di Olbia

Alberto Ferrigno terrà una breve conferenza per incentivare il sempre

crescente bisogno di donazioni.

Olbia, 6 febbraio 2019

Il Presidente

Paolo Costi

Website: www.sardiniasmeraldatrail.it

e-mail: [email protected]




16/12 Escursione al Monte Ortobene (Nuoro)

16 DICEMBRE 2018

ESCURSIONE AL MONTE ORTOBENE (NUORO)

Una vera rivelazione il Monte Ortobene! Ne avevo un ricordo che risaliva

alla mia infanzia (qualche anno fa, dunque!!) e tornare qui a camminare per

i suoi sentieri era un progetto nel cassetto, finalmente realizzato di recente.

Ci aspettano un ambiente naturale di grande bellezza e panorami ampi, in un

percorso ricco anche di storia e tradizioni.

Mi piace dunque condividere questa scoperta che ci ricerva anche una chicca

artistica finale, che chiude degnamente il percorso.

Lunghezza: circa 12 Km

Dislivello in salita: circa 400 m

Tempo: circa 5 ore

Auto propria, scarpe da trekking, pranzo al sacco, acqua da bere

Partenza ore 7:30 parcheggio del Cimitero di Monserrato

Costo: 20 a persona

Adesioni entro le ore 20 di venerdì 14 dicembre al 3489305607
www.allascopertadi.it

 

Alla scoperta di..
di Maria Stefania Contini
Via dei Gerani, 19 – Villaggio delle Mimose
09048 Sinnai, (CA) Italia
+39 348 9305607