Benessere Animale, lettera aperta dell’assessore Andrea Montis

L’enorme impegno profuso dal Comune di Alghero nella lotta al randagismo e, più in generale, a favore del benessere animale, ha prodotto negli anni notevoli riconoscimenti anche a livello nazionale, quali per ultimo il premio “Animali in città 2021”. Lo dicono i risultati del decimo rapporto nazionale di Legambiente in cui Alghero ha ottenuto il miglior piazzamento tra tutti i 656 comuni che hanno fornito dati nella valutazione dei 9 indicatori relativi al quadro delle specifiche regole. È però evidente che tutto ciò non è possibile con il solo forte impegno del personale comunale che opera nel Servizio Ambiente, o della Compagnia Barracellare, vi sono costi da sostenere che, per quanto si cerchi di contenerli, comunque devono trovare adeguata copertura. Faccio riferimento innanzitutto al mantenimento e alla cura dei cani ospitati presso il canile convenzionato, che mensilmente incide sulle casse comunali per una media di circa 30.000 euro, somma che è lievitata negli ultimi mesi non a causa dell’incremento del numero degli ospiti, ma per l’inflazione che ci ha costretti a riconoscere, giustamente, la variazione certificata dall’ISTAT, non essendo ovviamente immaginabile scaricare sul gestore l’aumento del costo sostenuto da loro stessi. Tra le azioni che richiedono un investimento, vi sono le sterilizzazioni incentivate: Dall’anno 2019 e sino al 2021 è stato possibile erogare a numerosi cittadini con ISEE ridotto un aiuto che consente di abbattere notevolmente il costo della sterilizzazione delle gatte e delle cagne, permettendo così di prevenire gravidanze indesiderate che, più di una volta, conducono ad abbandoni che per l’amministrazione regolarmente si traducono in un costo ben superiore all’ammontare del contributo stesso. Sono numerose le persone che continuamente chiedono di poter accedere a tale misura, ma che allo stato attuale è purtroppo priva di copertura finanziaria. Abbiamo anche potuto realizzare due aree di sgambamento sperimentali, attuando così la prima parte del più ampio ed ambizioso piano che prevede di realizzare spazi simili in ogni quartiere cittadino e a Fertilia, così come abbiamo acquistato tutte le attrezzature veterinarie necessarie ad allestire una sala da porre a disposizione dell’ASL di Sassari perché possa intervenire direttamente ad Alghero, per esempio, nella sterilizzazione dei gatti delle colonie, rendendo molto più veloce ed efficace l’azione, ma purtroppo il continuo lievitare dei costi in campo edilizio ci ha sinora impedito di fare alla struttura gli adeguamenti necessari. Questo “di più”, che fa davvero la differenza nella qualità dei servizi che il Comune può erogare, ha trovato copertura nel rimborso che la Regione (attraverso il servizio veterinario delle ASL) ha riconosciuto all’Amministrazione nel 2020, per i quali la nostra città è risultata essere prima in assoluto per ammontare ricevuto, definito sulla base di una serie di parametri che tengono conto della qualità e del livello di attività svolta. Da allora non sono pervenute ulteriori risorse: sappiamo che c’è stata una rivisitazione delle regole di attribuzione, sappiamo anche che vi sono state alcune riunioni tra i responsabili veterinari delle ASL sarde, ai quali è affidato il compito di verificare le rendicontazioni pervenute dai Comuni, e che Alghero ha sempre trasmesso per tempo, ma non si hanno più notizie dell’assegnazione del contributo, del quale mancano all’appello tre annualità e sta maturando la quarta. Sono risorse fondamentali senza le quali non ci è possibile effettuare tutta quella serie di investimenti programmati, i cui effetti positivi nel tempo si tradurranno non solo in un notevole miglioramento dei servizi disponibili per i proprietari di cani residenti stabilmente, ma anche in un ulteriore motivo perché il nostro territorio possa essere scelto come luogo privilegiato per trascorrere le vacanze in compagnia del proprio amico a quattro zampe, con chiare ed ovvie ricadute positive su tutto il tessuto economico. Allo stesso tempo gli investimenti si tradurrebbero in un contenimento della spesa futura: si pensi solo alla limitazione delle nascite e alla prevenzione degli abbandoni. Lancio quindi un appello alla Regione Sardegna: dia mandato urgente affinché le risorse arretrate vengano assegnate ed erogate con sollecitudine, consenta ai Comuni di proseguire nell’opera già intrapresa di lotta al randagismo e nel miglioramento dei servizi dedicati al benessere animale. Tutta l’Isola ne avrebbe un enorme beneficio.
 
Andrea Montis,
Assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Alghero




L’Assessore all’Ambiente Andrea Montis: “Il nuovo appalto per la pulizia delle spiagge è da riscrivere e dovrà coinvolgere tutti”.

Alghero, 17 giugno 2020 – Un nuovo capitolato per la pulizia delle spiagge, da riscrivere insieme a tutti i soggetti coinvolti, pronto per la stagione 2022. L’incontro in Commissione ambiente convocata dal presidente Christian Muals per discutere insieme alle associazioni ambientaliste di tutti gli aspetti connessi alla preservazione e salvaguardia dei litorali, è stato utile per l’Assessore all’Ambiente Andrea Montis per un confronto sullo stato di attuazione delle azioni e sulle prospettive di miglioramento del servizio che l’Amministrazione vuole mettere al centro, preparandosi per il dopo-scadenza del contratto previsto nella stagione 2021. “La nuova visione della tematica – ha detto ieri Andrea Montis – dovrà necessariamente differenziare gli interventi in base ai luoghi ( San Giovanni non è uguale a Maria Pia o al Lazzaretto). Gli interventi dovranno essere svolti non solo partendo dal mese di Aprile ma, anche al fine di ottimizzare gli sforzi,  spalmarsi  ( nel rispetto delle norme)  durante tutto il corso dell’anno. Una nuova visione, quindi,  che dovrà  essere in grado di far incontrare le doverose azioni di tutela ambientale con le esigenze di carattere economico e turistico”.  L’Assessore all’Ambiente ha ritenuto doveroso, intanto, illustrare alla Commissione gli aspetti relativi alla pulizia dei litorali, oggetto in questi giorni di critiche. “Qualcuno continua a gridare a ritardi, ritardi rispetto a cosa? l’anno scorso finimmo di pulire le spiagge ad agosto inoltrato, e non se ne può dare certo colpa a nessuno.  Tutti le vorremmo pronte da aprile, ma le norme lo impediscono e non dipende solo da noi, le foglie di posidonia fanno parte delle nostre spiagge e solo il clima decide quando non farne arrivare più. C’è molto da lavorare culturalmente”. Solo una settimana fa si erano conclusi i lavori di asporto, ma i nuovi spiaggiamenti hanno riportato la situazione allo stato pre-pulizia. I lavori continuano, insomma.  “Lo facciamo serenamente tutti i giorni – commenta Montis – e sfido a chiunque a dire che i mezzi son stati anche un solo giorno fermi. Ad ultimo ripuliremo il primo tratto di San Giovanni dove i problemi veri non sono quelli della posidonia ma di un canale su cui c’è da intervenire, senza propaganda”. Infine un cenno agli “interventi di facciata”. “Chi amministra non può andare solo alla ricerca di consenso, deve costruire presupposti solidi per la risoluzione dei problemi.  Il risultato immediato è bello ma dura pochi mesi, avremmo modo di verificare quanto rimane di certi interventi e se potranno dirsi congrui rispetto alle spese anche straordinarie affrontate”. “Per essere più espliciti – aggiunge sull’argomento il presidente della Commissione Christian Mulas  – non basta nascondere la polvere sotto il tappeto o meglio, la posidonia sotto la sabbia”. Il Presidente della Commissione Christian Mulas ha posto inoltre l’accento sul fatto che “oggi parlare dei nostri litorali con questo approccio condiviso è un primo passo verso vere politiche di sensibilizzazione ambientale, e parlare della posidonia in questo periodo in cui le spiagge sono al centro dell’attenzione è anche segno di attenzione verso il bene prezioso del nostro ambiente”. In Commissione è emersa inoltre l’esigenza di concentrare eventuali sforzi sulla spiaggia di Fertilia, che soffre particolarmente e dove bisognerà iniziare presto a portar via quei cumuli di posidonia presenti accumulati sino all’anno scorso.




Ambiente – l’Assessore Montis risponde al WWF

Gentilissimo Delegato,
ricevo con piacere la sua lettera aperta e nel condividerne integralmente i contenuti ne approfitto per comunicare che nel mentre scrivo son già in corso le operazioni di pulizia dell’area segnalata che si concluderanno a breve e comunque entro la giornata di domani.
Non basta e non può bastare continuare a offrire un servizio all’inciviltà, oneroso quanto basta a  discapito di quanti rispettosi della natura che ci circonda. La recente opera di controllo posta in atto con decisione dalla Compagnia Barracellare oltre che un mare di plastica ha messo in evidenza anche un mare di diseducazione. Mi soffermo,quindi, sulla sua richiesta di estensione del servizio Porta a Porta, come saprà sin dall’inizio del mio mandato siamo andati proprio verso quella direzione estendendo quel tipo di servizio anche alla Borgata di Maristella, Nucleo San Giuliano e  a breve in Località Su Contu e, proprio perché nessuno può ritenersi escluso da questo percorso di sostenibilità spero  anche presso la Località Carrabuffas.
Ad oggi risulterebbero invece economicamente non percorribili stesse soluzioni in quelle zone dell’agro con case troppo distanti tra loro.
La ringrazio in attesa di poter presto presentare unitamente a lei e a LegaAmbiente il bel progetto su cui, senza anticipare nulla , andremo a lavorare.
Andrea MONTIS



pulizia spiagge – dichiarazioni dell’Assessore Montis

Ho letto, devo dire senza troppo interesse, l’ultima nota stampa di parte della minoranza relativa alle spiagge e alle operazioni di pulizia.

Mi son sentito di dover, non tanto di rispondere ( distaccandomi per mia natura da tutto ciò che è mera polemica) anche perché quando si ha contezza di ciò che si sta facendo credo che ci sia poco tempo da perdere, fare alcune riflessioni.

Mi spiace constatare che si attui sempre più il metodo dell’attacco personale questa volta ad un consigliere ( Monti) portatore di tematiche sul fallimento delle quali l’opposizione si illude di addebitare la cocente sconfitta elettorale. Spiace dover ricordare quanto sia oltremodo riduttivo pensare di aver perso le elezioni per questo motivo. La lista è lunga, e non è il caso di ricordarla.

Comunque, presto termineranno le operazioni di pulizia delle spiagge e della rimozione della posidonia spiaggiata. Presto tutti potranno ( nella forma inedita dettata dal momento emergenziale che stiamo attraversando) stendersi al sole su candide spiagge, senza valutare , senza sapere e senza riflettere su quanti sforzi ha richiesto sia in termini economici che umani portare avanti tali operazioni.
Gli sforzi son dettati dal fatto che le norme in vigore sono spesso contrastanti tra loro e rendono difficilissimo il lavoro dei funzionari e dei tecnici, che, con gli strumenti che hanno, cercano di riuscire a rendere reali le esigenze che la Politica, i cittadini, gli operatori balneari, gli albergatori richiedono, cioè contemperare interessi diversi tra cui quelli della fruizione ai fini turistici e ricreativi e il rispetto dell’ambiente e delle norme a esso collegate, aspetti imprescindibili per una città come la nostra.

Sin dall’inizio del mio mandato ho, con forza, riconoscendo anche quanto precedentemente fatto, voluto abbassare i toni sul tema che, per quanto mi riguarda, ritengo non possa e non debba essere oggetto di scontro politico, un tema su cui di fatto esiste, allo stato attuale, ben poco di politico, dove la differenza la fanno le sfumature, l’andamento climatico delle stagioni, una pandemia, magari, e dove conta invece molto la capacità la tenacia e il coraggio di chi sta al timone, politico e amministrativo.

D’altronde basterebbe farsi un giro per il web per comprendere facilmente che non siamo i soli a dover gestire la questione spiagge e che invece siamo gli unici ( al di là dell’esubero reale di posidonia di cui godiamo) ad essere riusciti a farne un caso oggetto di costante dibattito, pubblico o occulto,strisciante, anche duro.

La parte che mi ha preceduto ha avuto il ruolo di intraprendere delle scelte che hanno aperto la strada a nuove forme di gestione quale ad esempio quella del lavaggio delle foglie di posidonia, mettendo a nudo la necessita di restituire alle nostre spiagge la sabbia che per forza di cose viene asportata e lo ha fatto sempre grazie al coraggio dei funzionari.

Per quanto riguarda la parte che amministra ora, con un occhio attento a non commettere errori del passato, sta procedendo a cercare di rendere percorribili, al fine anche di poterne trarre diretto vantaggio per il territorio, quelle strade anche localmente. E se qualcuno crede che possa esser scandaloso gridare alla continuità io credo invece di no se per continuità si intende il perseguire un obbiettivo utile alla comunità, pur se con le chiarissime diverse sfumature.

Va ammesso, però, che nonostante tutto questo movimentismo ( spesso per chi guarda teso più a disfare che a costruire) la politica che norma , decreta e legifera non ha fornito chissà quali segnali, non è che abbia messo in condizioni gli uffici di lavorare con strumenti più snelli e mi chiedo il perché le competenze tecniche ( magari quelle che hanno davvero approfondito il tema) vengano considerate solo in fase risolutiva emergenziale per poi disconoscerne il lavoro nei momenti di pianificazione e regolamentazione.

A tal proposito voglio dire con forza provocatoria che se negli anni a venire dovessi ancora trovarmi a rivestire questo ruolo, non muoverò personalmente piu’ un dito per tutto quanto ciò che attiene la pulizia delle spiagge e la gestione della posidonia. Lasciamole come sono.

Rimangano “sporche” come le definisce chi non sa cosa sia la posidonia, o rimangano “illibate” come chi estremamente non riesce a comprendere anche la necessità di avere delle spiagge fruibili turisticamente.

Diversamente ci si muova, veramente, in maniera coordinata ( partendo dal basso e da chi conosce i problemi) partendo da quanto di buono e stato fatto e si sta facendo, coinvolgendo Comuni Regioni e Governo capaci di ascoltarsi, di ascoltare e dare strumenti utili e chiari a chi poi in trincea deve adoperarsi. In questo senso sarà ben accetto il contributo di tutti.

La questione è Nazionale e non possono piu’ bastare gli sforzi individuali, le leggi Regionali ( impugnabili sempre si o sempre no in base alla corrispondenza dei colori politici) o le proposte dei rappresentanti territoriali se non accompagnate da azioni corali. Chi si aspettava risposte diverse da questa si sbaglia la gente è stufa della politica che gioca sul rilancio o sulle mistificazioni.

Ad onor del vero, l’anno passato la vecchia amministrazione ha ripulito il sito di San Giovanni –fianco porto ( che niente ha a che fare con la pulizia ordinaria in corso) terminando il 9 di Giugno, scelse di farlo solo ad un passo dalle elezioni, la pulizia ordinaria invece di tutti gli altri siti (senza voler attribuire colpe a nessuno o meriti) che erano stati tralasciati ( San Giovanni Lido Maria Pia Cuguttu, Fertilia etc,) è terminata a Luglio inoltrato dalla nuova amministrazione. Ora proseguiamo, nonostante i blocchi imposti dalla pandemia con largo anticipo. E’ Tempo di crescere.

Andrea Montis




Alghero, pulizia litorali: Nota dell’Assessore Montis

Ad una prima pulizia manuale delle spiagge dai rifiuti antropici (plastica vetro etc), è seguito il 25 aprile il primo passaggio con il mezzo pulisci spiaggia laddove le spiagge non presentavano depositi di posidonia e che hanno permesso di avere una spiaggia, quella di Maria Pia, già allo stato attuale pulita e fruibile.

Si è proceduto poi ad iniziare i lavori nella spiaggia di San Giovanni. La ditta ha iniziato ad accumulare la posidonia spiaggiata a monte   per poi lasciarla asciugare e successivamente caricarla asciutta nei mezzi di trasporto. Tutte le operazioni  sono state effettuate con mezzo grigliato per limitare al massimo l’ asporto di sabbia come prescritto dalle norme, cosi come avvenuto in precedenza laddove si è dimostrato che la posidonia trattiene un 50% del suo peso in sabbia,  motivo per cui le norme attuali ne vietano il conferimento in discarica.

Verrà portata presso il deposito temporaneo di San Marco nei terreni concessi in comodato d’ uso gratuito al Comune dal Consorzio Industriale. A fine stagione l’ Amministrazione Comunale valuterà la necessità di riposizionarla a difesa dell’arenile in base alla presenza o meno di depositi stagionali  o,  diversamente, avviarla a trattamento per recupero della sabbia.

Auspichiamo che, finita questa fase di priorità emergenziali, anche il Governo , magari grazie alla spinta dei rappresentanti territoriali, possa fare la sua parte favorendo percorsi virtuosi che, anche nel nostro territorio, possano dare il via a nuove realtà incentrate sulla tanto acclamata economia circolare.

A tal proposito ringrazio pubblicamente la Deputata Paola Deiana, molto attiva sulla problematica che non può essere oggetto di  scontro politico e che potrà essere risolta raggiungendo gli obbiettivi comuni prefissati solo con una forte collaborazione.

Andrea Montis