Siddùra ha un nuovo executive commercial managerMassimiliano Farci arriva a potenziare lo staff

La cantina gallurese cresce nel suo organico con l’ingresso del nuovo manager


      Cagliaritano, 53 anni, Farci porta in dote una grande esperienza commerciale 
                       maturata in importanti aziende del settore agroalimentare

Siddùra cresce e inserisce nell’organico un altro professionista di spessore e profondo conoscitore del settore vinicolo a livello regionale, nazionale e internazionale. Si tratta di Massimiliano Farci, 53 anni, di Cagliari, con 25 anni di esperienza commerciale maturata come responsabile in note aziende del settore agroalimentare dell’Isola.
 
“Prima di entrare a far parte del team – afferma Massimiliano Farci, nuovo Executive commercial manager della cantina – conoscevo già Siddùra per la notorietà del brand, l’alta qualità dei vini e le risorse professionali di assoluta competenza che lavorano al suo interno. Le potenzialità di crescita dell’azienda sono certificate dalla richiesta crescente del mercato. L’obiettivo è incrementare la presenza dei vini firmati Siddùra avvicinando l’azienda ai consumatori finali attraverso i diversi segmenti di distribuzione e penetrare nuovi mercati che guardano ai vini dell’Isola con estremo interesse”.
 
L’azienda, seguendo quanto tracciato precedentemente, sta portando avanti impegnative azioni di consolidamento e acquisizione di nuovi clienti esteri.” Accolgo con piacere l’ingresso di Massimiliano a Siddùra – dichiara Raffaele Cani – direttore commerciale della cantina di Luogosanto -. Il suo contributo sarà importante per sviluppare il progetto che questa cantina porta in grembo da sempre: Il suo lavoro sarà importante per sviluppare il progetto che questa Cantina porta in grembo da sempre: contribuire alla divulgazione del concetto che i vini Siddura rappresentano la migliore espressione dell’identità del buon vino sardo. Un obiettivo che perseguiamo nei fatti e anche nello slogan “Sardegna in purezza” che contraddistingue la nostra filosofia.
 
 Farci completa la squadra al timone del settore commerciale della cantina di Luogosanto composta anche da Raffaele Cani, Piero Aru, Marco Montali ed Enrico Patrizio. “Un team altamente qualificato – spiega Mattia Piludu, direttore tecnico di Siddùra – in risposta alle nuove esigenze aziendali. La Cantina sta crescendo e contestualmente, per poter eccellere in tutti i settori, abbiamo la necessità di potenziare i vari ambiti organizzativi e gestionali. Per raggiungere nuovi mercati e fortificare la presenza in quelli già consolidati – chiude Piludu – è importante ampliare lo staff con professionisti di consolidata esperienza e competenza come Massimiliano Farci. Siamo felici che abbia deciso di sposare il progetto Siddùra”. 




Lorenzo Scano presenta a Cagliari il suo nuovo romanzo noir

Il 12 aprile alla Fondazione di Sardegna, tra le anteprime del Premio Lussu 2024, l’autore dell’opera “Una mattina come questa” (Rizzoli, 2024)

CAGLIARI.Ritorna dopo un anno al Festival Premio Emilio Lussu lo scrittore trentunenne cagliaritano Lorenzo Scano, autore rivelazione del noir italiano. Venerdì 12 aprile alle 18, nella sala della Fondazione di Sardegna in via San Salvatore da Horta 2, a Cagliari, in occasione della nuova anteprima della X edizione, Scano presenta il suo nuovo romanzo “Una mattina come questa” (Rizzoli, 2024). A dialogare con l’autore sarà il giornalista Andrea Frailis.

Così come nella precedente opera “Via libera”, i ragazzi cresciuti nei quartieri periferici di Cagliari che devono fare i conti con la criminalità e la città dei bassifondi sono di nuovo i protagonisti nel noir di un autore capace di descrivere nei dettagli un lato di Cagliari che non tutti conoscono: quello più difficile di chi vive nei quartieri popolari. Il desiderio di riscatto e la fiducia nella forza dei legami umani, per i suoi protagonisti, convivono con le frustrazioni di un destino spietato e con le atrocità della dura legge della strada. 

Il Festival Premio Emilio Lussu è organizzato dall’associazione culturale L’Alambicco con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna e del comune di Cagliari.

Lorenzo Scano è cagliaritano ma vive a Milano. Classe 1993, ha cominciato a scrivere crime fiction da giovanissimo. Ha pubblicato il romanzo Pioggia sporca finalista al premio Corpi Freddi Awards nella categioria “migliore autore esordiente”. Con Nero Rizzoli ha pubblicato Via Libera, il noir che racconta la Generazione Zeta, finalista del premio Scerbanenco 2021.




Ecco gli eletti del nuovo consiglio regionale della Sardegna

di Fausto Farinelli – aggiornamento 3 Marzo ore 9.

La nostra redazione ha calcolato tutti i dati in base alla vigente legge elettorale e in base agli ultimi dati. Precisiamo che ancora non abbiamo i risultati ufficiali. Questa rimane comunque una indicazione.

Di seguito l’elenco probabile del prossimo consiglio regionale della Sardegna, tenendo fermo che ci saranno altri aggiornamenti in base a nuovi risultati.

CENTRO SINISTRA

CENTRO DESTRA




Libri e turismo: presentato a Roma “Il nuovo ruolo delle DMO: anche l’ozierese Giovanni Antonio Sanna tra i relatori del volume

Si chiama DMO (Destination Management Organization) e rappresenta la nuova frontiera nel campo della destinazione turistica. Un’entità professionale i cui lineamenti sono stati ben tracciati all’interno del libro “Il nuovo ruolo delle DMO”, presentato nei giorni scorsi all’Accademia Creativa Turismo di Roma a cura di Simtur (Società Italiana professionisti mobilità e turismo sostenibile).

Il volume, pubblicato da Movability Books a cura di Federico Massimo Ceschin, annovera tra gli autori alcuni tra i massimi professionisti di settore a livello nazionale sotto la bandiera di Simtur.

Tra questi c‘è anche un sardo, l’ozierese Giovanni Antonio Sanna, vicepresidente del GAL Logudoro Goceano, esperto di turismo rurale e operatore di turismo esperienziale certificato da Assotes, l’Associazione professionale degli operatori per il turismo esperienziale.

Nel corso della presentazione del libro, Giovanni Antonio Sanna ha illustrato uno dei temi sicuramente importanti presenti nel volume, quello del turismo rurale come opportunità di crescita delle aree interne che, con il loro patrimonio, possono davvero rappresentare il terzo pilastro dell’offerta turistica italiana, complementare ai consolidati segmenti del balneare e delle città d’arte.

E questo grazie anche alla nascita della figura professionale del manager di destinazione – ora prevista ufficialmente dalla normativa pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 15 gennaio – e a quella del coordinatore turistico territoriale, destinata a diventare il vero e proprio “anello di congiunzione” tra gli attori territoriali.

La DMO è l’entità responsabile dello sviluppo, della gestione e promozione di una località turistica specifica, di cui si propone di migliorare l’attrattività e la competitività della destinazione svolgendo diverse funzioni vitali. Tra queste, è fondamentale la collaborazione con gli operatori turistici locali per creare nuove esperienze, attrazioni e servizi che soddisfino le esigenze dei visitatori.

«Il vecchio sistema, che era quello della promozione di una destinazione attraverso depliant pubblicitari ecc., non funziona più – ha affermato Sanna – perché si è passati a una configurazione di turismo legata alla motivazione. La forma giuridica mista tra pubblico e privato serve per valorizzare tutte le potenzialità di un territorio, con un meccanismo che fuori dall’Italia è ben collaudato da tempo. Un altro aspetto importante della DMO è quello di ritornare al rapporto “human to human” nel contesto del marketing relazionale, facendo leva sull’empatia, la conversazione e la fiducia, che diventano fidelizzazione del cliente. Sono finiti i tempi in cui si spolpava il turista, e occorre guardare a prospettive sul lungo termine».

Il libro non solo evidenzia le caratteristiche del “destination manager”, ma sarà il riferimento testuale di un master formativo sulla nuova figura professionale, di cui Simtur è ente certificatore. Tra gli altri relatori figurano i nomi di Virgilio Gay, Letizia Sinisi, Maurizio Di Marco, Andrea Succi e Daniela Cavallo.

Altre presentazioni sono in programma a Verona e nelle altre località che ospiteranno il tour nazionale che da marzo accompagnerà il libro per tutta l’estate e fino all’autunno 2024, quando sarà pubblicato il secondo volume dal titolo “Il masterplan di destinazione”. Il manuale è disponibile su Amazon www.amazon.it/dp/8894615677 anche in formato digitale eBook www.amazon.it/dp/B0CR6BLM5C.




Elezioni Sarde: Tra Malcontenti e Sacrifici Politici, la Ricerca di un Nuovo Equilibrio

La Sfida Interna alla Lega, il Dissenso nel PSd’Az, e la Strategia del PD per Superare la Leadership di Schlein

L’editoriale di Fausto Farinelli

Alghero, 23 Feb.2024 – Le elezioni regionali in Sardegna si configurano come un momento cruciale per il panorama politico italiano, riflettendo non solo le tensioni e i malcontenti interni ai vari partiti ma anche delineando strategie che potrebbero cambiare le sorti delle leadership attuali. La complessità della situazione è accentuata da movimenti strategici all’interno della Lega, dal dissenso nel Partito Sardo d’Azione (PSd’Az) e da una manovra audace del Partito Democratico (PD) volto a rinnovare la propria guida.

La Lega si trova a fronteggiare una sfida significativa riguardante il dibattito sul terzo mandato voluto fortemente da Matteo Salvini, che ha generato malcontento tra le fila della coalizione di governo. Questa situazione di tensione interna potrebbe avere ripercussioni non solo sull’esito delle elezioni regionali in Sardegna ma anche sulla stabilità della coalizione del governo stesso. La spaccatura evidenzia una lotta di potere che potrebbe definire il futuro politico del partito e della coalizione di centro-destra.

Parallelamente, il PSd’Az vive un momento di contestazione interna a seguito della decisione di non confermare Cristian Solinas come candidato alla presidenza della Regione. Questa scelta ha suscitato un’ondata di malcontento tra i sostenitori, segnalando una possibile frattura all’interno del partito e sollevando interrogativi sulla sua direzione futura.

Allo stesso tempo, il Partito Democratico sembra navigare verso acque tumultuose con una strategia che mira a un cambiamento radicale nella sua leadership. La decisione di sacrificare Alessandra Todde nelle elezioni sarde appare come un tentativo di distanziarsi dalla segretaria Elly Schlein, segnalando una volontà di rinnovamento e di superamento delle attuali dinamiche interne. Questa mossa potrebbe rappresentare un calcolo politico volto a riconquistare il favore dell’elettorato e a rilanciare il partito con una nuova visione, ma comporta anche il rischio di ulteriori divisioni e di un allontanamento dalle basi.

Queste dinamiche interne ai partiti sottolineano una fase di transizione e di riflessione profonda per il panorama politico italiano. Le elezioni regionali in Sardegna diventano così un terreno di prova per le strategie future, dove malcontenti, sfide interne e tentativi di rinnovamento si intrecciano in un quadro complesso.

La questione che emerge con prepotenza è se questi movimenti porteranno a un vero cambiamento nella politica italiana o se si tradurranno in ulteriori polarizzazioni e frammentazioni. La sfida per i partiti sarà quella di interpretare e soddisfare le esigenze reali dei cittadini, superando logiche di corto termine e ambizioni personali, per costruire un futuro politico che sia realmente al servizio della comunità.

In un panorama politico segnato da intrighi, malcontenti e manovre strategiche, il cittadino sardo si trova di fronte a un bivio elettorale di non facile interpretazione. Le elezioni regionali in Sardegna diventano l’occasione per riflettere non solo sulle immediate scelte politiche ma anche sul tipo di leadership e sulla visione amministrativa che si desidera per l’isola nei prossimi anni.

Alla luce dei numerosi movimenti e delle piccole faide interne che hanno caratterizzato il pre-elettorale dei principali partiti, emerge spontanea una domanda: verso quale direzione dovrebbe orientarsi il voto del cittadino sardo? In un contesto dove le certezze sembrano vacillare e le proposte politiche si intrecciano in un complesso gioco di alleanze e rivalità, potrebbe essere saggio considerare l’importanza dell’esperienza amministrativa concreta come criterio di scelta.

Optare per un candidato che ha già dimostrato, attraverso un ruolo amministrativo significativo, di possedere le competenze e la visione necessarie per gestire le complessità di un ente pubblico, potrebbe rappresentare una scelta di pragmatismo. L’esperienza, in particolare quella maturata nella gestione di una città attraverso la carica di sindaco, offre infatti una garanzia tangibile di capacità di affrontare le sfide quotidiane, di mediare tra interessi diversi e di lavorare per il benessere dei cittadini.

In un’epoca in cui la politica sembra spesso allontanarsi dalle esigenze reali della popolazione, orientarsi verso “l’usato sicuro” potrebbe significare privilegiare la concretezza e la sicurezza di una gestione collaudata rispetto alle promesse elettorali non sempre supportate da un’esperienza diretta. Questo approccio non intende sminuire l’importanza delle idee nuove o delle visioni riformiste, ma sottolinea la necessità di una solida base di competenze amministrative per affrontare efficacemente le problematiche locali e regionali.

Questo per quanto riguarda la scelta dei Presidenti. Altro discorso è per la scelta dei consiglieri che comporranno il prossimo consiglio regionale; qui la decisione potrebbe essere orientata verso un reale cambiamento e preferire, magari, chi non è mai stato eletto nel parlamento sardo dando così un segnale di fiducia concreto verso un cambiamento sempre auspicato e quasi mai realizzato.

Di fronte alle incertezze e alle divisioni che caratterizzano l’attuale scenario politico sardo, il voto diventa così un’opportunità per i cittadini di esprimere non solo una preferenza politica, ma anche una scelta di valori, privilegiando chi ha già dimostrato sul campo di poter tradurre gli impegni in azioni concrete a favore della comunità.

La decisione su chi affidare la guida della Regione Sardegna per i prossimi anni è, dunque, molto più che una semplice espressione di appartenenza partitica; è un’occasione per i sardi di riflettere sul tipo di futuro che desiderano costruire, basandosi, per la scelta del presidente, su solide esperienze passate per navigare le sfide del domani con maggiore sicurezza e fiducia.




PROGETTO SARDEGNA SI PRESENTA A CAGLIARI E SASSARI.SORU: È L’AVVIO DI UN NUOVO PARTITO SARDO.

Cagliari, 27 gennaio 2024. «Non stiamo presentando solo una lista, ma l’avvio di un percorso per un nuovo partito sardo: un partito con testa, cuore, ragionamenti, ambizioni e orizzonti in Sardegna»: l’ha detto il candidato presidente della Coalizione sarda Renato Soru che, ieri a Sassari e oggi a Cagliari, ha presentato i candidati di Progetto Sardegna per le due circoscrizioni elettorali.

«Pensiamo – ha detto ancora Soru – che non ci sia bisogno di un altro movimento o di un’altra lista  per eleggere qualcuno, ma di una storia diversa rispetto a quella che ci stanno proponendo i partiti italiani. Che sono ormai chiusi in se stessi e fossilizzati attorno a gruppi dirigenti che cercano di perpetuarsi per i loro destini personali. Pensiamo invece che la partecipazione democratica si possa allargare per mettere a frutto le capacità, le idee e l’entusiasmo di ogni cittadina e cittadino. In Val d’Aosta, nel Trentino, in Catalogna o nei Paesi baschi i partiti regionali hanno dato una forte spinta per lo sviluppo e vogliamo che succeda così anche da noi, così che la Sardegna diventi una regione che possa confrontarsi alla pari con quelle più avanzate d’Europa»

«Il primo obiettivo – ha continuato – sono le prossime elezioni regionali. Ma possiamo dire che abbiamo già vinto perché abbiamo imposto l’agenda politica. Abbiamo imposto i temi e qualche volta ce li copiano perché è facile con lo streaming. Non credo però che le stesse parole abbiano la stessa convinzione abbiano la stessa capacità di essere messe dentro un’idea collettiva e una visione di Sardegna. Quello che propongono gli altri candidati in campo sono progetti confusi.»

Per il candidato della Coalizione sarda, «quello della destra non lo conosciamo, a Roma hanno deciso pochi giorni fa che il candidato è Truzzu. Ma stiamo vedendo quello che sta facendo il governo di Giorgia Meloni. Vuole portare a Roma competenze sulle zone economiche speciali e quelle sui parchi nazionali, porta avanti un progetto di autonomia differenziata che ci renderà una Regione speciale in negativo, pensa di portare nelle basi militari sarde le scorie nucleari. Come potrebbe Truzzu intervenire a difesa della Sardegna? È il rappresentante scelto da Giorgia Meloni, del partito di Giorgia Meloni, anzi amico di Giorgia Meloni.»

«Dall’altra parte, il Pd subisce in silenzio il primato dei 5Stelle. In Sardegna – ha detto Renato Soru – nulla hanno saputo fare. Lo potete chiedere a Porto Torres o a Carbonia. Oppure ad Assemini, dove il Campo largo ha perso contro un’esperienza civica. La candidata 5Stelle non conosce la Sardegna, non ha idee originali ed è stata imposta. Dietro di lei c’è una classe dirigente usurata. Ma c’è di peggio: se a livello nazionale lo scontro tra Schlein e Conte dovesse andare avanti, sappiamo che Conte può cercare alleanze diverse da un giorno all’altro, per mera gestione del potere. L’ha già fatto: ha governato con la destra di Salvini, è passato col Pd e ha cambiato ancora idea aprendo la strada a Meloni. Se l’alleanza col Pd si rompe, cosa direbbe a chi governa la Sardegna?»

«Noi dobbiamo perseguire una strada diversa, senza ambiguità, perché abbiamo bisogno di una visione chiara, coerente e consapevole per il futuro, di civismo che i partiti non hanno voluto accogliere, di forze nuove che sono state escluse e che ora si aggregano. Siamo a un bivio – ha concluso Soru – , dobbiamo sentirci tutti in mobilitati nella costruzione di una Sardegna nuova che negozi i propri poteri e li utilizzi. Oppure possiamo scegliere un viceré a piacere a cui consegnare il nostro oggi e il futuro, la gestione e il governo del nostro territorio, del nostro ambiente, delle nostre risorse e ogni nostra decisione. La Sardegna deve scegliere se tornare indietro ai viceré o andare incontro all’Europa avanzata, a una Sardegna più ricca e felice una Sardegna. Per essere orgogliosi di quello che facciamo noi oggi. Non dei nuraghe di 4000 anni fa, ma di quello che saremo capaci di fare noi ed è tanto.»

AGENDA ELETTORALE. Domani la Coalizione sarda apre la sua campagna elettorale a Ula Tirso (Or), nei pressi della diga Santa Chiara (strada provinciale 11, km 40, località Cantinedda). Appuntamento alle ore 11 con partiti e movimenti della Coalizione, coi candidati e i sostenitori. Chiuderà Renato Soru.




Paolo Truzzu guida la coalizione nel nuovo percorso elettorale: Unione e Visione per il Futuro della Sardegna

La coalizione di centrodestra si riunisce per discutere strategie e temi chiave in vista delle prossime elezioni, con un forte accento su collaborazione e impegno.

La prima riunione di coalizione di centrodestra, guidata da Paolo Truzzu, si è tenuta questa mattina, segnando un momento cruciale nel percorso verso le prossime elezioni. Dopo la presentazione delle liste dei candidati e l’ufficializzazione della candidatura a presidente di Paolo Truzzu, il focus si è spostato sul programma e sulle strategie da adottare.

Paolo Truzzu ha espresso ottimismo e determinazione: “Siamo ora pronti a confrontarci sulle idee. Il tavolo programmatico della coalizione ha già delineato alcuni punti chiave, su cui vogliamo costruire il nostro impegno elettorale.” Questi temi, emersi sia dalle buone pratiche della legislatura precedente sia dalle nuove sfide, saranno sottoposti al giudizio degli elettori, ponendo un’attenzione particolare su quelli più complessi che richiedono un impegno maggiore e una coesione più forte.

La riunione è stata caratterizzata da un clima di collaborazione, un segno positivo dopo giorni di discussioni libere all’interno della coalizione. Truzzu ha sottolineato: “Nonostante le divergenze, la nostra unione rimane solida, con l’obiettivo comune di garantire cinque anni di buon governo.”

L’incontro ha anche toccato aspetti organizzativi della campagna elettorale, che si preannuncia breve ma intensa. Truzzu ha annunciato il suo impegno a incontrare amministratori locali e portatori di interesse per ascoltare le loro istanze, ma ha ribadito l’importanza di essere a diretto contatto con i cittadini. “Sarò tra la gente, ascoltando e condividendo la nostra visione per il futuro della Sardegna,” ha dichiarato, enfatizzando l’importanza dell’ascolto attivo e della partecipazione diretta delle comunità sarde.

La coalizione di centrodestra, con Paolo Truzzu in prima linea, si presenta quindi compatta e pronta a rivolgersi agli elettori sardi, proponendo una visione chiara e condivisa per il futuro della regione.




Area Marina di Porto Conte: Aperto il Dialogo per un Nuovo Disciplinare

Incontro tra le parti per risolvere le controversie e garantire un equilibrio tra attività di pesca e turismo nell’Area Protetta.

ALGHERO 11 Gen. 2024 – Il nuovo anno segna un momento cruciale per l’Area Marina Protetta di Porto Conte. Le polemiche e le lamentele che hanno caratterizzato il 2023, specialmente nel versante di Tramariglio, sembrano ora trovare un nuovo percorso verso la risoluzione grazie alla riapertura del dialogo. Il capogruppo del Partito Democratico, Mimmo Pirisi, ha messo in evidenza l’importanza di questa discussione nella commissione Ambiente, sottolineando l’urgenza di includere tutti i portatori di interesse nel processo decisionale per il nuovo disciplinare del 2024.

Nel 2023, il disciplinare era stato approvato senza il coinvolgimento dell’assemblea del Parco e della commissione Ambiente, generando malcontento tra i pescatori e gli operatori turistici dell’area, che copre oltre 30 km quadrati. Quest’anno, si sta cercando attivamente un punto d’incontro che possa tutelare sia le attività di pesca tradizionali sia quelle legate al turismo, garantendo così una coesistenza armoniosa e sostenibile.

Il dibattito si concentra sulla necessità di un regolamento più equilibrato e inclusivo, che non ripeta gli errori del 2023, quando la mancanza di dialogo tra la gestione del parco e gli operatori economici ha portato a un regolamento ritenuto troppo unilaterale. Il capogruppo Pirisi esprime fiducia nel raggiungimento di un accordo che rispecchi le esigenze di tutti gli interessati, evitando così ripercussioni negative sulle attività locali.

La situazione richiede un delicato equilibrio tra la conservazione ambientale e lo sviluppo economico, una sfida che l’Area Marina Protetta di Porto Conte è chiamata ad affrontare con rinnovato impegno e collaborazione.




Renato Soru e il Suo Nuovo Progetto “Rivoluzione Gentile” Scuotono il Panorama Politico Sardo

L’annuncio di Soru di candidarsi alle elezioni regionali del 2024 suscita reazioni miste sui social

Cagliari 11 Nov 2023 – di Fausto Farinelli

Renato Soru, imprenditore di successo e figura prominente nella politica sarda, ha fatto una mossa audace annunciando il suo ritorno nell’arena politica con un innovativo progetto chiamato “Rivoluzione gentile”. L’annuncio, che si inserisce nel contesto delle imminenti elezioni regionali in Sardegna previste per il 2024, rappresenta un punto di svolta significativo per Soru, già noto come fondatore di Tiscali e figura chiave nella fondazione del Partito Democratico (PD).

Recentemente, Soru ha catalizzato l’attenzione pubblica organizzando una grande assemblea a Cagliari, tenutasi sabato 11 novembre presso il Teatro Doglio. Questo evento, ampiamente pubblicizzato sulla sua pagina Facebook, segna l’inizio ufficiale della sua campagna elettorale.

Nel corso di una recente intervista rilasciata a La Nuova Sardegna, Soru ha condiviso i motivi alla base della sua decisione di candidarsi come indipendente alle prossime elezioni regionali. Ha sottolineato l’importanza del suo contributo nella nascita del PD e la sua fedeltà all’ideologia che ha ispirato il partito.

Il lancio del progetto “Rivoluzione gentile” e la decisione di Soru di presentarsi come candidato indipendente indicano un nuovo capitolo nella sua carriera politica. Questa mossa potrebbe influenzare in modo significativo il panorama politico in Sardegna, dato il suo lungo percorso e la sua influenza nella politica regionale.

Un’analisi dei commenti apparsi sulla sua pagina Facebook rivela un panorama di reazioni eterogenee. Molti utenti hanno espresso il loro sostegno, con commenti come “Forza Presidente” e “Bravo Soru!”, dimostrando un seguito leale e convinto. Tuttavia, un numero significativo di commenti ha espresso preoccupazioni e critiche, puntando il dito contro le divisioni politiche e la mancanza di coerenza, come evidenziato da affermazioni quali “Inconcepibile inaccettabile dividerci!!” e “politico Soru non ha nulla è solo un imprenditore come tanti”.

In mezzo a queste voci polarizzate, sono emerse anche opinioni neutrali o miste, che riflettono un atteggiamento più riflessivo o interrogativo. Questa varietà di reazioni sottolinea la complessità del dialogo pubblico in un’era politica sempre più frammentata e digitalizzata, sottolineando come la discussione online continui a essere un barometro cruciale per comprendere le dinamiche sociali e politiche contemporanee.




“Disterrados”, nuovo appuntamento il 23 luglio a Torino

Sono tanti i sardi che risiedono e lavorano a Torino senza aver mai dimenticato la propria terra d’origine. Maria Giovanna Cherchi è andata a trovarli per una nuova puntata di “Disterrados, su programma de sos sardos emigrados”, che domenica 23 luglio, alle 10, andrà in onda sugli schermi di RAI Tre Sardegna.

In questa città bellissima e magica le telecamere si sposteranno tra la Piazza Castello, a pochi passi dall’edificio che fu il Palazzo Reale del Regno di Sardegna, la piazza del Duomo di San Giovanni Battista, che ospita la sacra Sindone e Porta Palazzo.

Il primo incontro sarà con Rachele Falchi, 40 anni di Sassari, giornalista che si occupa prevalentemente di uffici stampa e comunicazione. Attualmente ha un incarico all’assessorato al Lavoro della Regione Piemonte.

A parlare del Circolo dei Sardi dedicato ad Antonio Gramsci sarà il presidente Matteo Mereu, 42 anni di Iglesias, insegnante di educazione civica, figlio di operai emigrati negli anni Settanta dal Sulcis, e nipote di minatori di Monte Poni e Seruci. Il circolo è molto attivo e non a caso è dedicato al grande pensatore di Ghilarza, uno dei più celebri emigrati sardi a Torino, dove maturò profondamente la sua formazione politica.

Un’altra giornalista è Stefania Aoi, 49 anni di Porto Scuso, che scrive per laRepubblica. Tra i casi più eclatanti di cui si è occupata c’è stato un articolo sulla vendita di foto su onlifans, da parte di ragazzine minorenni, che le è valso una partecipazione su Rete4.

Il trentasettene Giulio Senis di Silius è invece il titolare di un locale per aperitivi e promozione di prodotti sardi dove, con l’ausilio della sorella Elena, professionista nella cura dei disabili, e in collaborazione con l’Unione italiana ciechi, organizza degustazioni sensoriali al buio per permettere di comprendere cosa significhi essere disabili della vista.

Nel verde dei giardini di Piazza Cavour, dove va a rilassarsi con la famiglia, a parlare della sua vita di emigrato è Giovanni Biddau, 44 anni di Ardara. Ex militare con una passione giovanile per la musica, si è trasferito a Torino da oltre vent’anni e attualmente svolge l’attività di autista.

Figura singolare è anche quella di Nicola Diana, 29 anni di Gonnosfanadiga ma cresciuto a Pula. Ottimo suonatore di launeddas, è impiegato in una fabbrica di costruzione di velivoli aerospaziali civili e militari.

Il progetto “Disterrados” è una produzione DB Video Management che vede Mauro Fancello alla regia, Salvatore Taras nel ruolo di autore e Vito Biolchini in qualità di produttore esecutivo Rai. Il programma può essere seguito in tutta Italia grazie al sistema digitale terrestre che permette di sintonizzarsi sull’edizione regionale Rai Sardegna.