AEROPORTI NORD SARDEGNA: OLTRE 5.8 MILIONI DI POSTI OFFERTI NELLA SUMMER IATA 2024

In crescita del +14% l’offerta dai due scali, 14 novità, 149 collegamenti e oltre 40 compagnie aeree partner

01 marzo 2024 – Al via da domenica 31 marzo la stagione Summer 2024 degli aeroporti del Nord Sardegna. A partire dal 31 marzo e fino al 26 ottobre 2024, il network degli aeroporti di Alghero e Olbia verrà ampliato grazie all’aggiunta di quattordici novità, per un totale di centoquarantanove collegamenti, di cui cento internazionali e quarantanove domestici, operati da quaranta compagnie aeree che collegheranno il Nord Sardegna con ventiquattro Paesi.

Nei due scali saranno messi in vendita 5.8 milioni di posti offerti, il 14% in più rispetto allo scorso anno.

Per l’aeroporto di Alghero si prospetta una delle migliori stagioni di sempre, grazie ad una ricca offerta che prevede trentadue collegamenti, di cui quindici nazionali e diciassette internazionali che connetteranno l’aeroporto del Nord Ovest con dodici Paesi in Europa oltre l’Italia.

Il Riviera del Corallo offrirà collegamenti domestici, con i seguenti vettori: Ryanair (BariBergamoBolognaCataniaMilano MalpensaNapoliPalermoPescaraPisa Venezia), Aeroitalia (Milano Linate, Roma Fiumicino e Verona), Volotea (Torino e Verona).

Sul fronte internazionale lo scalo di Alghero sarà collegato con: Belgio (Bruxelles), Francia (Bordeaux), Germania (Francoforte Nuova rotta- e Monaco), Inghilterra (Londra Stansted), Irlanda (Cork e Dublino), Polonia (Katowice), Slovacchia (Bratislava), Spagna (Barcellona e Madrid), Ungheria (Budapest) operati dal vettore Ryanair, mentre la low cost Wizz Air opererà i collegamenti con la Romania (Bucarest) e con l’Ungheria (Budapest).  Inoltre, i voli charter per la Danimarca (Copenhaghen) e la Svezia (Stoccolma) saranno operati rispettivamente da JetTime e da Tui.

L’aeroporto di Olbia-Costa Smeralda si arricchirà di tredici nuovi prodotti e di due nuove compagnie aree: la low cost Ryanair, che inaugurerà dieci collegamenti (BergamoBologna, Bruxelles Charleroi, Copenaghen, Cracovia, Londra Stansted, Parigi Beauvais, Trieste e Vienna), la compagnia BA City Flyer, sussidiaria di British Airways, che collegherà Olbia con Edimburgo. Tra le novità, Volotea amplierà l’offerta dei voli con la Francia, aggiungendo Brest e la compagnia tedesca Eurowings attiverà il collegamento con Hannover. Confermato l’operativo di tutti i principali vettori partner del Costa Smeralda, per un’offerta complessiva di centodiciassette collegamenti, di cui novantatré internazionali, per ventidue Paesi e trentacinque compagnie aeree.

Sui siti dei due scali saranno disponibili i dettagli di frequenze, giorni e orari di tutti i collegamenti.

Aeroporto di Algherowww.aeroportodialghero.it

Aeroporto di Olbiawww.geasar.it




APPROVATA LA VARIAZIONE DI BILANCIO DA OLTRE 1 MILIARDO DI EURO, IL PRESIDENTE SOLINAS: “LIBERATE NUOVE RISORSE PER LA CRESCITA ECONOMICA E LO SVILUPPO DEI TERRITORI”

Cagliari, 30 novembre 2023 – Ammontano a oltre un miliardo di euro le risorse stanziate con la legge 396 (Variazione di Bilancio) approvata oggi dall’Aula del Consiglio regionale, che modifica la legge Finanziaria e aggiorna il bilancio di previsione triennale. 

“Liberando importanti risorse per la crescita economica e lo sviluppo dei territori abbiamo mantenuto gli impegni presi e dato risposte concrete ai bisogni più urgenti che nel corso di questo ultimo anno  si sono manifestati – spiega il Presidente della Regione, Christian Solinas – Il disegno di legge abbraccia una pluralità di interventi che vanno, per citarne qualcuno, dal sostegno agli Enti locali a una serie di adeguamenti delle misure in sanità necessari per garantire efficienza ed efficacia del sistema, passando per le opere pubbliche e per settori nevralgici come l’artigianato e il commercio”.

“Grazie all’impegno della Giunta e al clima di confronto che ha caratterizzato la discussione del disegno di legge, il Consiglio regionale ha approvato un provvedimento fondamentale per lo sviluppo della Sardegna”, ha aggiunto l’Assessore della Programmazione e del Bilancio, Giuseppe Fasolino. “Anche con questa misura la Regione si è fatta portavoce degli interessi e delle necessità della società civile, avviando una serie di azioni articolate in grado di incidere positivamente sulla condizione economica delle nostre famiglie e delle imprese”, ha proseguito l’Assessore Fasolino, evidenziando anche come “grazie al sostegno per gli interventi che impattano su settori nevralgici per la nostra economica siamo oggi in  aggredire le emergenze sopraggiunte nel corso di questi mesi”. Un lavoro intenso, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas, “che ci ha portato ad approvare una Variazione di Bilancio di oltre un miliardo di euro”.

Di seguito alcune tra le misure più importanti approvate.

ENTI LOCALI. La misura più importante in termini economici per gli Enti locali è l’incremento di 100 milioni di euro del Fondo Unico, che arriva così a una dotazione complessiva di 663 milioni di euro. Ingenti le risorse destinate alla rigenerazione urbana, che consentirà di ridurre i fenomeni di marginalizzazione, degrado sociale e a migliorare la qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale. Stanziati, per questo intervento, 20 milioni per l’anno in corso, 10 milioni per il 2024 e 5 milioni per il 2025.

Quasi nove milioni nel triennio sono stati stanziati per la redazione degli strumenti urbanistici (Puc, Piani Particolareggiati dei centri di antica e prima formazione, Piano degli insediamenti produttivi e Piano di utilizzo dei litorali). Stanziate anche le risorse per consentire a quei Comuni che ne sono sprovvisti la redazione dei piani regolatori portuali (1 milione e 800mila euro). Per l’acquisto di mezzi da destinare alle compagnie barracellari sono invece stati destinati, sempre in favore dei Comuni, 17 milioni di euro. 

LAVORO. Di grande importanza anche il “pacchetto lavoro”. Due milioni di euro sono stati destinati alle associazioni degli artigiani per l’attivazione di piani formativi finalizzati all’accrescimento delle opportunità di accesso delle imprese sarde ai mercati internazionali. Con 15 milioni di euro è stato rafforzato il Fondo Resisto per l’anno in corso. Un milione di euro è stato destinato per il 2024 alla Caritas per la gestione di progetti legati all’immigrazione e alle etnie minoritarie che riguarderanno l’intero territorio regionale: potranno quindi essere attivati una serie di interventi finalizzati all’integrazione socio-economica, culturale e abitativa. Alle Accademie di formazione, per percorsi formativi altamente professionalizzanti, sono stati destinati 8 milioni e mezzo di euro.

Tra gli altri interventi anche quello relativo alla prosecuzione dei cantieri di occupazione nei Comuni con più di 25mila abitanti per lo snellimento delle procedure amministrative: al progetto, rivolto ai laureati, è stato destinato 1 milione di euro.

LAVORI PUBBLICI. Viabilità secondaria e riqualificazione dei centri urbani: previsto l’incremento della dotazione finanziaria a favore dei Comuni con ulteriori 10,7 milioni di euro (viabilità locale) mentre 9,7 milioni di euro sono stati destinati scorrimento della graduatoria per la riqualificazione dei centri urbani. 

Nuove coperture anche per le opere immediatamente cantierabili per cui la scadenza dei termini indicati dal mutuo infrastrutture richiedeva il reperimento di nuove risorse (40 milioni di euro). Con 8 milioni si procede con il completamento dell’iter progettuale della Trasversale sarda Oristano-Tortolì, mentre per la viabilità delle aree montane di Meana Sardo, Desulo e Ovodda sono stati assegnati complessivamente 4 milioni di euro. Per il completamento della Monte Pino sono stati stanziati 3 milioni e 200mila euro.

Tra gli altri interventi: 10 milioni di risorse aggiuntive per le caserme dell’Arma dei Carabinieri e  per le Questure; 10 milioni per la galleria di Mughina, a Nuoro; 2,5 milioni per il sistema di canali nel centro abitato di Zerfaliu.

Tra gli investimenti più consistenti 100 milioni di euro per la cantierizzazione delle opere di mitigazione del rischio idrogeologico a Olbia. Infine, tra gli altri interventi di rilievo, c’è la previsione di 22,5 milioni per la progettazione e la realizzazione di nuove centrali idroelettriche. 

SANITÀ. Davanti all’allarme degli allevatori per il ritorno della lingua blu, per consentire di immunizzare il patrimonio ovino è stata autorizzata, per l’anno in corso, la spesa di 2.000.000 a favore dell’Istituto Zooprofilattico per il vaccino contro il sierotipo BTV 8.

Sul fronte ospedaliero, per evitare la chiusura del punto nascita del presidio ospedaliero CTO di Iglesias sono stanziati 2.500.000 (anno 2023) per garantire la stipula di contratti con professionisti esterni.

Tra le misure più importanti è anche autorizzata la spesa di 50.000 per l’anno 2023 e di 350.000 a decorrere dall’anno 2024 per garantire il rimborso del glucagone spray nasale (l’ipoglicemia severa è la complicanza acuta più grave e molto temuta dalle persone con Diabete di Tipo 1, in particolare per i bambini) che non era più rimborsato dal servizio sanitario regionale.

Sono inoltre state garantite le risorse (per un massimo di 10 milioni di euro) per la proroga dei contratti dei lavoratori dipendenti del servizio sanitario (oss, infermieri, amministrativi ecc) a tempo determinato in scadenza al 31 dicembre. 

Altre importanti misure sono state adottate anche per i pazienti celiaci (100mila euro di risorse aggiuntive) per garantire l’acquisto dei prodotti senza glutine in tutto il territorio regionale e non solo nei punti vendita accreditati. 

SPORT E ISTRUZIONE. Oltre 30 milioni di euro sono stati stanziati per gli interventi di riqualificazione e completamento dell’impiantistica sportiva nel territorio regionale. 

Altri 4 milioni, assegnati però ai Lavori Pubblici, sono stati destinati alla ristrutturazione di strutture sportive, tra queste gli stadi di Sassari, Olbia e Nuoro e la conclusione dei lavori del Palasport Serradimigni di Sassari e del Palazzetto dello sport di Cagliari.

Tra le altre misure: 4 milioni per le borse di studio universitarie, 1 milione per il trasporto degli alunni delle Scuole Infanzia e Primaria (da destinare ai Comuni). Sempre ai Comuni andrà un milione di euro per il supporto organizzativo del servizio di istruzione degli alunni con disabilità o in situazioni di svantaggio.

TURISMO.  La Variazione di Bilancio sostiene concretamente anche due settori importanti del comparto produttivo sardo come il commercio e l’artigianato. Sono stati stanziati ulteriori 21 milioni di euro per l’Artigianato e 21 per il Commercio con l’obiettivo di sostenere attivamente due settori nevralgici dell’economia sarda.

Incrementato di un altro milione e mezzo anche il fondo per il bando di Capodanno rivolto ai Comuni. (ez)




PORTO CERVO WINE & FOOD FESTIVAL 1 – Oltre 400 buyers per la giornata del business al Porto Cervo Wine & Food Festival

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   Il Porto Cervo Wine & Food Festival apre la sua 12esima edizione 

                       con oltre 400 buyers nazionali ed internazionali 

                              Oggi la giornata dedicata in esclusiva 

             per gli operatori del settore turistico ed enogastronomico

              le cantine, gli enologi, i buyers e la stampa specializzata  

PORTO CERVO. La dodicesima edizione del Porto Cervo Wine & Food Festival si è aperta questo pomeriggiocon il primo appuntamento dedicato interamente al business. Oltre 400 invitati da parte delle cantine, tra buyers nazionali e internazionali, molte testate giornalistiche: i primi contatti per un evento che mette al centro della scena le cantine, gli enologi, la stampa specializzata, oltre, appunto, i buyers e gli operatori del settore turistico ed enogastronomico. Il Porto Cervo Wine & Food Festival è stato ideato, infatti, anche con lo scopo di favorire lo sviluppo del business e proprio questa prima giornata dell’evento è tradizionalmente dedicata agli incontri tra espositori e potenziali acquirenti: un momento molto atteso dalle aziende che, dopo anni di restrizioni imposte ai mercati, possono sprigionare tutto il loro potenziale attraverso la vetrina del Porto Cervo Wine & Food Festival. 

IL FESTIVAL. La dodicesima edizione del Porto Cervo Wine & Food Festival, che sarà inaugurata con il taglio del nastro di domani pomeriggio, alle 15, al Conference Center di Porto Cervo, presenterà fino a domenica 14 maggio un’offerta esclusiva per la presenza di produttori di primo piano del panorama enologico: 60 aziende, nazionali e internazionali e 20 espositori del food parteciperanno all’evento. Degustazioni, talk show sulle tendenze del mondo del vino ma anche, secondo tradizione, molto glamour. La madrina del Festival sarà Elisa Maino, giovane scrittrice e influencer di 20 anni, che conta circa 9 milioni di follower tra Instagram e Tiktok e che darà il via alla rassegna con il taglio del nastro di domani pomeriggio.

Poi un’altra coppia di stelle per un evento unico. Il Porto Cervo Wine & Food Festival 2023, infatti, presenta un programma di livello assoluto, a cominciare dalla cena di gala di sabato 13 maggio che si svolgerà all’Hotel Cala di Volpe, nella quale si esibiranno, uno dopo l’altro, due artisti: Simona Molinari, una delle migliori interpreti della musica pop-jazz italiana, tra le cantautrici più raffinate ed evolute musicalmente degli ultimi venti anni. Ci sarà poi Nesli, rapper marchigiano autore di diversi brani di successo. 

Il Festival è organizzato dall’Area Costa Smeralda, gestita da Marriott International, per conto di Smeralda Holding, che annovera oltre 20 ristoranti e bar, quattro hotel di lusso (Hotel Cala di Volpe, Romazzino, Pitrizza e Cervo), un Conference center e un Golf club, di proprietà di Qatar Investment Authority. 

LE DEGUSTAZIONI. Si svolgeranno all’interno del Conference Center di Porto Cervo, dal 12 al 14 maggio, alla presenza dei migliori produttori wine e food. Al Conference Center saranno presenti i “magnifici 80”, ossia i 60 espositori di vino e i 20 del food: l’edizione 2023 potrà contare su aziende storiche di fortissimo richiamo e new entry di prestigio. Inoltre, è stata consolidata la presenza dei marchi sardi: dei 60 espositori di vino e spirits, circa il 50% sono sardi. 

EVENTI “FUORI FIERA”. Una delle grandi novità della dodicesima edizione del Porto Cervo Wine & Food Festival è rappresentata dagli eventi “Fuori fiera”, una collana di appuntamenti glamour aperti al pubblico che si svolgeranno in due ristoranti dell’Area Costa Smeralda, il Pomodoro e il Quattro Passi al Pescatore. Cocktail d’autore, dj e buone vibrazioni a disposizione del pubblico: l’ingresso è gratuito, drink a 10 euro. Il 14 maggio alle 10,30, a La Pergola in Giardino, nella piazzetta di Porto Cervo, ci sarà poi un workshop tenuto dal professor Marcello Acciaro, sessuologo clinico, insieme al cardiologo Giuseppe Sabino, che sveleranno i segreti del vino legati alla salute e all’eros. Durante il Porto Cervo Wine & Food Festival si svolgeranno anche due talk show che serviranno per dare informazioni necessarie ai produttori per migliorare il proprio lavoro o per implementare la crescita delle proprie aziende, tramite una serie di preziosi suggerimenti frutto di studio, esperienza e lavoro quotidiano. Venerdì 12 maggio alle 10,30, a La Pergola in Giardino, nella piazzetta di Porto Cervo, si svolgerà il primo talk show intitolato: “Cambiamenti climatici: evoluzione enogastronomica – il cibo e il vino del futuro. Come si stanno adeguando i viticoltori, i produttori al cambiamento climatico in atto?”. Sabato 13 maggio, alle 10,30, a La Pergola in Giardino, nella piazzetta di Porto Cervo, si svolgerà il secondo talk show del Festival intitolato “E-commerce: nuove tecnologie a sostegno della vendita – I nuovi mezzi di comunicazione e la vendita del vino: un rapporto giovane da comprendere e sviluppare”. 




COLDIRETTI SARDEGNA. OLTRE 13 MILIONI PER GLI ACCORDI DI FILIERA DEL GRANO DURO

La cerealicoltura sarda può tirare un sospiro di sollievo, dalla finanziaria arrivano quasi 11 milioni di euro. Grazie ad un emendamento fortemente voluto da Coldiretti Sardegna si garantirà il premio per le aziende che producono grano duro ed hanno aderito ad un accordo di filiera.
I 10.800.000 euro arrivati grazie alla finanziaria approvata ieri che andranno a sommarsi ai fondi già stanziati, per un totale di 13.200.000 euro che consentiranno di recuperare le domande entrate in graduatoria ma non finanziate per mancanza di fondi delle precedenti annualità (fino al 2022) oltre a garantire il premio anche per le annualità 2023, 2024 e 2025.
“Un intervento che consentirà di liquidare le domande in graduatoria bloccate per assenza di fondi nonostante i cerealicoltori avessero adempiuto agli impegni richiesti– sostiene il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -. Inoltre si sostiene un settore il cui valore, spesso sottovalutato, lo abbiamo capito tutti un anno fa. Non possiamo dimenticarci che appena 12 mesi fa eravamo tutti nel panico per il blocco del grano dalla Russia e dall’Ucraina mentre qui avevamo i campi incolti”.
La Sardegna vent’anni fa, nel 2004, coltivava a grano duro circa 100mila ettari di superficie (96710 ettari), oggi siamo a circa 31.800 mila, – 67 per cento (elaborazioni Coldiretti Sardegna sui dati del Censimento 2021), a fine ‘900 gli ettari coltivati erano 158.000 che collocavano la Sardegna al secondo posto in Italia dietro la Sicilia. Con il numero dei cerealicoltori crollato da oltre 12.400 nel 2000 a 4.284, – 65 per cento (Censimento 2021).
“Già prima dello scoppio della guerra in Ucraina abbiamo presentato in Regione insieme all’Anbi il progetto ri-coltiviamo la Sardegna che necessità di un contributo regionale di 20milioni di euro garantendo un contributo di 200 euro/ettaro per coltivare 100mila ettari di terra strutturati per l’irrigazione ma oggi incolti – ricorda il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba –. Un progetto che guarda al futuro e che prevede anche gli accordi di filiera con gli allevatori per il consumo di mangimi made in Sardinia che potrebbero usufruire pure dei denari del Pnrr previsti proprio per gli accordi di filiera”.

Ufficio stampa Coldiretti Sardegna
Michele Arbau




DA OLTRE 2 ANNI IN ATTESA DEI SOLDI PER FINANZIARE LE NUOVE ATTIVITÀ ECONOMICHE DEL GAL MARMILLA.

Sono almeno una decine le “Nuove attività imprenditoriali extra agricole “ della Marmilla che aspettano i soldi da oltre due anni.
I termini per la presentazione delle domande sono decorsi in data 15.10.2020 e nel luglio 2021 sono state pubblicate le graduatorie definitive del bando 19.2.1 del Gal Marmilla.

Da allora va avanti un ingiustificato protrarsi delle procedure di liquidazione dell’anticipazione relativa a questa misura che dovrebbe finanziare diverse nuove attività imprenditoriali extra-agricole, senza una comunicazione ufficiale riguardo l’attesa liquidazione delle anticipazioni.

In teoria L’iter è il seguente:

• Il Gal istruisce le domande e attraverso procedimento sul SIAN le carica sul Sistema. • Dopodiché le pratiche in carteaceo verranno trasferite all’ Assessorato

dell’Agricoltura.
• L’assessorato le passerà ad ARGEA che è l’ente pagatore.

Un meccanismo burocratico abbastanza lento e farraginoso che dilata i tempi in una maniera quasi surreale anche se funzionasse bene. Invece in questo caso ecco cosa è successo:

  • L ‘istruttoria è stata presa in carico dal Gal Marmila in data 11.2.22, ed stata chiusa dallo stesso Gal Marmilla tra fine Luglio e i primi di Agosto 2022 (5 mesi), periodo in cui il Gal Marmilla ha inviato il provvedimento di liquidazione alla RAS.
  • La Ras ha ricevuto le pratiche, le ha caricare sul portale in cui Argea ha potuto visionarle.
  • Argea dopo averle visionate ha richiesto un controllo in loco (su un anticipo non ancora erogato).
  • Nei primi di Agosto 2022 i beneficiari ricevono un controllo in loco, (su un anticipo non ancora erogato) da un controllore nominato da Argea.
  • Il 10 Agosto 2022 le pratiche tornano al Gal con allegati i verbali dei controlli in loco andati a buon fine.
  • 12 Agosto 2022 il Gal invia nuovamente le pratiche in RAS.
  • Le pratiche restano ferme alla RAS sino al 15 Ottobre circa
  • Al 15 Ottobre la RAS dice di aver trasmesso le pratiche ad Argea che invece dice di non averle ricevute dalla RAS e i beneficiari non compaiono nelle liste di pagamento
  • Allo stato attuale non si capisce dove siano bloccate le pratiche (in RAS o in Argea?) e quanto ci metteranno ad erogare il contributo.

“Ci chiediamo se qualcuno di questi Enti abbia valutato con attenzione quali difficoltà avrebbero affrontato i partecipanti al bando, costretti ad anticipare denaro in un territorio così difficile e depresso, senza alcuna certezza dei tempi di finanziamento.”- dice una dei beneficiari-

In questo lasso di tempo infatti la maggior parte dei beneficiari ha sostenuto spese notarili, di fideiussione, di iscrizione alla camera di commercio, di affitto e inizio lavori per poter

richiedere l’anticipazione prevista dal bando, dietro rassicurazione verbale degli Uffici preposti che i tempi di liquidazione sarebbero stati velocissimi.

“Nel primo trimestre del 2022 abbiamo dovuto anticipare notevoli spese perché il bando richiedeva: iscrizione camera di commercio, sottoscrizione di contratto d’affitto o comodato d’uso registrato e sottoscrizione di polizza fideiussoria; con una spesa media per attività di circa 2.400€, utenze escluse” – Dice una beneficiaria.

Chi di dovere ha mai pensato che la creazione di una start up non può rimanere in stand by per due anni e che le condizioni economiche per la realizzazione di un progetto imprenditoriale in un lasso di tempo così lungo possono cambiare?

Infatti affinché simili iniziative possano essere proficue, è necessario che le stesse siano gestite con tempistiche compatibili con quelle di un’attività imprenditoriale e con la consapevolezza del momento storico che stiamo vivendo, che ci pone davanti a cambiamenti continui e repentini.

Una start-up non può avere dei tempi così lunghi perché in due anni l’idea rischia di essere superata e obsoleta.
Inoltre i preventivi fatti due anni fa non hanno nessun riscontro con gli attuali prezzi sul mercato e questa sarà una difficoltà in più per i beneficiari.

Creare un’impresa non significa soltanto realizzare strutture e acquistare materiale tecnico, ma significa investire risorse su sé stessi in formazione e competenze, creare una rete di contatti e analizzare il mercato sempre in continuo cambiamento: la realizzazione di queste azioni passa attraverso delle spese economiche importanti che solo il finanziamento in questione può sostenere.

Ad oggi queste spese sono però ricadute sui vincitori del bando che si trovano in una situazione di stallo, per cui hanno già anticipato parte delle spese, ma non possono andare avanti perché non hanno sufficienti risorse.
“Non potevo aspettare un altro anno essendo la mia attività legata alla stagionalità del turismo estivo! Ho quindi anticipato diversi lavori e investimenti certo che i soldi sarebbero arrivati in tempi più rapidi e ora mi trovo con l’acqua alla gola e con gli investimenti bloccati!” Dice un altro dei beneficiari.

“Non stiamo pretendendo qualcosa che non ci spetta, al contrario abbiamo diritto di poter fare impresa nel territorio che abbiamo scelto con coraggio di continuare ad abitare e di ottenere informazioni sullo stato di un bando ad evidenza pubblica di cui risultiamo vincitori” dice un altro vincitore del bando

Inoltre abbiamo saputo da un comunicato stampa dei Gal Sardi, (

https://www.ansa.it/amp/sardegna/notizie/2022/10/27/gal-dellisola-in-allarme-spesa- bloccata-da-burocrazia_c7dc63d5-ffcc-4abb-958b-c6e12176b311.html ) che ben 17 Gal si trovano in questa situazione, che questo ritardo ingiustificato potrebbe compromettere l’impegno di spesa e quindi non riuscire a erogare questi fondi già assegnati. Siamo preoccupati e molto amareggiati da una gestione delle risorse pubbliche totalmente disinteressata e lontana dalla realtà e dal tempo storico i cui viviamo.

“Abbiamo scommesso sul nostro territorio con grinta e determinazione, ma visti i problemi e le tempistiche esagerate, la grinta in parte ci è calata dando spazio alla preoccupazione di un futuro che cambia velocemente.” Dice un altro beneficiario.

Chiediamo che questi uffici operino in un contesto concreto e non in questa modalità astratta e totalmente slegata dalla realtà con dei tempi d’attesa che non stanno nè in cielo nè in terra. Alla parte politica chiediamo che non sia attiva solo quando ci sono dei tornaconti elettorali ma che si impegni per creare le condizioni migliori per uno sviluppo economico del territorio proponendo soluzioni concrete per snellire queste lungagini burocratriche.

I beneificiari della misura 19.2.1




Interpellanza sull’inerzia della giunta, dopo oltre tre anni di mandato, rispetto ai problemi di Viale Italia e alla sua promessa valorizzazione.




5° Rally Storico Internazionale Costa Smeralda: iscritti oltre quota 100

Sono 53 gli equipaggi in lizza nel rally ai quali se ne sommano 38 nelle due gare di regolarità – a media e sport – e altri 13 nella passerella del Martini Vintage.
Sparco e Pirelli arricchiscono il montepremi per la classifica assoluta
Miki Biasion e Tiziano Siviero apripista con la Kymera Evo37

Porto Cervo (OT), 6 aprile 2022 – Iscritti a tre cifre per l’attesa quinta edizione del Rally Storico Internazionale Costa Smeralda che presenta un parterre di equipaggi di tutto rispetto, che si confronteranno nelle due tappe in programma venerdì 8 e sabato 9 aprile con partenza e arrivo a Porto Cervo e grande attesa è nell’aria per l’annunciato equipaggio d’eccezione che farà da apripista con la vettura “Zero”: saranno infatti i due volte iridati Miki Biasion e Tiziano Siviero gli ultimi a transitare prima della vettura numero 1 alla guida di un’esemplare Kymera Evo37 in livrea Martini Racing e tra gli ospiti dall’illustre passato è annunciata la presenza del tre volte vincitore del Costa Smeralda, Dario Cerrato.
Nello staff di ACI Sassari c’è dell’ottimismo per il riscontro ottenuto dalle adesioni al secondo appuntamento del Campionato Italiano Rally Auto Storiche; presenti i vincitori della scorsa edizione Angelo Lombardo e Rosario Merendino con la Porsche 911 RSR, oltre a quelli dell’edizione 2020 “Lucky” e Fabrizia Pons su Lancia Delta Integrale; entrambi dovranno vedersela con la Lancia Stratos di Dino Tolfo, già terzo assoluto nel 2020, che sarà assieme a Luigi Cazzaro. Presenza d’obbligo anche per Beniamino Lo Presti che assieme Claudio Biglieri cercherà con la Porsche 911 SC il tris di vittorie in 3° Raggruppamento sapendo di doversela giocare con l’Opel Ascona 400 di Tiziano Nerobutto – già secondo assoluto nel 2019 – qui navigato da Giulia Zanchetta la quale, invece, trionfò nella prima edizione del 2018 navigando Agostino Iccolti; nella sfida di categoria s’inseriranno sicuramente le Porsche 911 SC di Natale Mannino con Giacomo Giannone e di Adriano Beschin, Tricolore 2021, che ritrova alle note il locale Alessandro Frau. Tra i nomi ”noti” anche quello di Matteo Luise al via con la Fiat Ritmo 130 TC con la quale vinse l’edizione 2019, affiancato dalla moglie Melissa Ferro, oltre a quello di Lorenzo Delladio, quarto lo scorso anno su Porsche 911 RSR dove avrà Claudia Musti a dettargli le note. Interessante anche la sfida tra le vetture più datate, quelle del 1° Raggruppamento, con ben quattro Porsche 911 tra le quali i due esemplari di Antonio Parisi e Giuliano Palmieri, navigati da Giussy D’Angelo e Lucia Zambiasi, già protagoniste nella gara di apertura del CIRAS il mese scorso. Tra i piloti locali non passa inosservato Tomaso Budroni che lo scorso anno stupì con la piccola Peugeot 205 Rallye sulla quale lo navigherà stavolta Marco Garrucciu, e molta attesa c’è per rivedere all’opera Emanuele Sergio Farris che, assieme a Giuseppe Pirisinu, si affida ad una Porsche 911 SC Gruppo B; d’interesse anche il debutto della Lancia Delta Integrale di Roberto Testoni e Giuseppe Deriu.
A rendere ancor più avvincente la lotta per andare ad inscrivere il proprio nome nell’albo d’oro, il montepremi messo in palio da Sparco e Pirelli che omaggeranno i vincitori assoluti di due tute Martini Racing Replica Omologate, oltre a 4 pneumatici Pirelli P7 CORSA Classic; due le coperture e due paia di scarpe omologate per i secondi classificati e per i terzi a salire sul podio altre due gomme e due paia di guanti omologati.
Ai quarantasei equipaggi del rally se ne aggiungo poi altri sette in lizza per il Trofeo A112 Abarth che vede al via gli attuali leader Ivo Droandi e Carlo Fornasiero già vincitori al Costa Smeralda nel 2020.
Quasi simile il numero degli iscritti nelle due gare di regolarità con diciotto unità nella Sport valevole per il Trofeo Tre Regioni e venti nella gara a media che aprirà il Tricolore di specialità oltre ad esser tappa del FIA Regularity Trophy. Nella sfida tra gli specialisti dei pressostati il vincitore 2021 Alberto Ferrara torna per cercare il bis con l’Opel Kadett GT/e ma dovrà fare i conti con avversari del calibro di Leonardo Fabbri su Volvo 144 e Gianluigi Falcone su Toyota Celica ST185. Tra i pretendenti della gara a media, quel Christian Bonnet che già vinse nel 2020, oltre ai Campioni Italiani 2019 Vellano e Molina qui all’esordio su Ford Sierra Cosworth. Presente, anch’egli su Ford Sierra Cosworth, il già Campione Europeo ed Italiano Rally Maurizio Verini.
Senza cronometri e assillo dei tempi il Martini Rally Vintage, una delle tante chicche della gara smeraldina, che vedrà accodarsi alle vetture in gara tredici esemplari di auto in livrea Martini Racing con le Lancia a fare la parte del leone, ma non mancheranno Porsche 911 e Ford Escort Cosworth.
Soddisfatto per la risposta avuta dagli equipaggi iscritti, il Presidente Giulio Pes di San Vittorio di AC Sassari, rinnova il ringraziamento a RAS – Regione Autonoma della Sardegna nella persona dell’assessore al Turismo Gianni Chessa, oltre al Consorzio Costa Smeralda, Smeralda Holding, Martini, Sparco, Pirelli, Surrau; all’Automobile Club d’Italia, ACI Storico, al Sindaco di Arzachena Roberto Ragnedda e a tutti i comuni interessati dal passaggio del rally.

Notizie e documenti di gara al sito web www.rallycostasmeraldastorico.it




Sondaggi politici: fiducia Draghi al 65%, tra i partiti solo Pd oltre 20%

Sondaggio condotto da Demos per l’Atlante Politico e pubblicato su ‘Repubblica’




EDILIZIA-SUPERBONUS 110%–Compie 1 anno.In Sardegna oltre 224milioni euro.

EDILIZIA-SUPERBONUS 110% – Il SuperEcoBonus compie 1 anno e in
Sardegna gli investimenti superano i 224milioni di euro. Quasi
raddoppiate le pratiche ammesse rispetto  a fine giugno: + 89%.
Giacomo Meloni (Presidente Confartigianato Edilizia Sardegna): “Ottime
prospettive per il settore ma ci allarma l’incertezza sui bonus casa:
cancellarli o ridurli sarebbe un colpo durissimo alla ripresa del
settore. Faremo di tutto affinché ciò non accada”.

1.549 edifici e oltre 224 milioni di euro di investimenti ammessi a detrazione.

Sono questi i numeri sardi del primo anno di Superbonus 110% che
emergono dal periodico monitoraggio che Confartigianato Edilizia
Sardegna effettua sul principale incentivo per le ristrutturazioni
edilizie, su dati forniti dell’ENEA e del ministero per la Transizione
ecologica sulla distribuzione territoriale degli interventi al 31
agosto 2021.

In 12 mesi di vita della norma, nell’Isola gli interventi nei
condomini sono stati 134 (il 7,4% degli edifici sardi interessati da
SuperBonus) per un valore totale di 84mlioni, equivalente al 34,5% di
tutti gli investimenti legati alla norma. Negli edifici unifamiliari,
invece sono stati 1.021 (il 65,9% degli edifici), per un valore di
114milioni, ovvero il 46,6% degli investimenti. Per ciò che riguarda
le unità immobiliari indipendenti, i lavori autorizzati sono stati 414
(il 26,7% degli edifici) per un valore di 46milioni equivalente al
18,9% di tutti gli investimenti legati alla norma. Dalla rilevazione
di fine giugno, gli interventi sono passati da 817 a 1.549 con una
impennata del 89,6%, gli investimenti da 115 a 244milioni e la
detrazione media è cresciuta da 141 a 144mila euro per edificio.

Numeri che, in Sardegna così come nel resto d’Italia, dimostrano
quanto gli incentivi fiscali stiano sostenendo la domanda di
manutenzione degli immobili: nel secondo trimestre del 2021 la quota
di consumatori che indicano certa o probabile una ristrutturazione
della propria abitazione raggiunge il massimo storico del 22,9%.

A livello nazionale, le asseverazioni interessate all’incentivo sono
37.128, il totale del investimenti ammessi a detrazione ammonta a
5,685 miliardi di euro, mentre quelli relativi a lavori conclusi
ammessi a detrazione sono pari a 3,9 miliardi circa. Dati che sono
raddoppiati (+95%) in meno di 5 mesi.

“La spinta dei bonus è indiscutibile e sicuramente bene farà la
proroga del superbonus al 2023 decisa in Consiglio dei Ministri. In
questo primo semestre 2021 la norma nell’Isola vale l’89,6%
dell’incremento congiunturale negli investimenti in costruzioni
(abitazioni) anche se non mancano le criticità – fa notare Giacomo
Meloni, Presidente di Confartigianato Edilizia Sardegna – come quella
sui tempi delle autorizzazioni e quindi della burocrazia. Esempio ne è
la quota minima di interventi sui palazzi. In Sardegna poco più del 7%
degli edifici sono condomini ma già valgono oltre il 34% degli
investimenti (oltre 738 mila euro l’importo medio dell’investimento)
confermando che va dato loro tempo di approvare i lavori in assemblea.
Se così non fosse, il rischio è che tutto questo si riduca a un fuoco
di paglia, deleterio per le nostre imprese e inutile per la ripresa
del settore”. “Inoltre ci sta allarmando l’incertezza legata al futuro
dei bonus casa quali facciate, ecobonus, sismabonus e ristrutturazioni
– sottolinea preoccupato Meloni – infatti, come annunciato dal
Ministro Giovannini, per il 2022 sarà valutata la proroga o la
modifica di questi incentivi. Non vorremo che questo dubbio fosse
legato al pensiero di cancellare questi incentivi perché come
Confartigianato ci batteremo non solo per la loro proroga ma anche
perché questi possano diventare strutturali. Sono queste le vere leve
che sostengono le imprese e invitano le famiglie agli investimenti.
Una loro eventuale cancellazione o riduzione, oltre a essere un vero
autogol, porrebbe seri problemi per la ripresa del settore che, solo
in questo ultimo periodo, sta rivedendo la luce”. “Non dimentichiamo
poi il problema del rincaro dei prezzi delle materie prime – continua
il Presidente degli Artigiani Edili – nei lavori pubblici abbiamo
ottenuto una revisione dei prezzi dell’8% per le lavorazioni che
rientrano nel rincaro, ma l’ambito privato resta escluso da questo
piccolo beneficio. Inoltre i ponteggi e le materie prime scarseggiano
e i loro prezzi sono alle stelle. In alcuni casi i rincari sono
arrivati a toccare in alcuni casi anche oltre il 100%”.

Da una recente indagine di Confartigianato a livello nazionale, i
costi delle commodities non energetiche, in particolare a giugno 2021,
sono cresciute del 39,1% su base annua, mentre i prezzi delle
costruzioni ad agosto 2021 balzati ai massimi da settembre del 2004.
Inotre, l’attività di quasi un’impresa su dieci (9%) è ostacolata
proprio dalla difficoltà di reperimento delle materie prime.

A tutto ciò si aggiunge il nodo della manodopera: “Continuano a
mancare le figure professionali specializzate – rimarca Meloni – senza
la forza lavoro adeguata e con tutto il personale già impiegato in
altri incarichi, per le nostre imprese è impossibile accettare nuove
commesse”.

La difficoltà di reperimento del personale, a livello nazionale, ad
agosto 2021 arriva al 44,5% delle entrate di operai specializzati
nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici, oltre nove punti
superiore al 35,3% di un anno prima e risultando ampiamente superiore
al 39,7% della media degli operai specializzati.

“Occorre fare un ragionamento insieme agli enti di formazione –
conclude il Presidente di Confartigianato Edilizia Sardegna– non solo
in termini di numero e di adeguatezza dei corsi, ma anche per lavorare
sotto l’aspetto culturale: il mestiere artigiano deve essere più
valorizzato tra i giovani e le famiglie”.

WWW.CONFARTIGIANATOSARDEGNA.IT
Responsabile Ufficio Stampa Confartigianato Imprese Sardegna




GUARDIA DI FINANZA: RESTITUITI AGLI ARENILI DELL’ISOLA OLTRE 100 KG DI SABBIA E SASSI SEQUESTRATI NEL CORSO DELLA SCORSA STAGIONE ESTIVA. 41 TURISTI VERBALIZZATI E SANZIONATI

Comunicato stampa 05.06.2021

Sulla scorta delle direttive impartite dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Sassari, i finanzieri del Gruppo di Olbia in servizio presso l’aeroporto “Costa Smeralda” ed i porti di Olbia e Golfo Aranci – in piena sinergia con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ed avvalendosi dell’ausilio delle Unità Cinofile e dei Baschi Verdi del Corpo – hanno incentivato nel corso del 2020, tra gli altri, i controlli in materia ambientale con particolare riferimento al traffico di animali e vegetali protetti (controlli CITES) nonché quelli a contrasto del fenomeno della sottrazione di sabbia, ciottoli, sassi e conchiglie dagli arenili dell’Isola.

Sulla base di specifica attività di intelligence, costantemente effettuata nel tempo dalle Fiamme Gialle sassaresi e condotta sul web e sui principali siti di e-commerce, è stato infatti rilevato un vero e proprio business illegale posto in essere attraverso numerosi annunci che pubblicizzavano la vendita di sabbia, conchiglie o pezzi di granito provenienti dalle spiagge più rinomate della Sardegna, anche a prezzi rilevanti.

Nonostante la sensibile diminuzione del numero di turisti nell’Isola, la trascorsa stagione estiva si è conclusa con il sequestro di oltre 100 kg di tali minerali e fossili e con la segnalazione al Servizio Territoriale dell’Ispettorato Ripartimentale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna di Tempio Pausania di 41 soggetti, verbalizzati in violazione alla Legge Regionale n. 16/2017 che prevede, oltre al sequestro, una sanzione pecuniaria da 500 a 3.000 euro, con importo conciliabile pari a 1.000 euro.

I procedimenti amministrativi, avviati per gli illeciti in materia ambientale riscontrati, hanno consentito entrate alla Regione Sardegna di importi superiori ai 13.000 euro mentre per coloro che non hanno inteso avvalersi della definizione agevolata della sanzione in misura ridotta, il Corpo Forestale invierà le ingiunzioni di pagamento previste dalla legge 689/81.

Al termine del previsto iter, lo scorso 1° giugno, i materiali sequestrati e custoditi presso i locali della caserma delle Fiamme Gialle di Olbia sono stati consegnati al Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna di Tempio Pausania, per essere ricollocati negli arenili di provenienza da cui erano stati illecitamente asportati.